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Gesù si è fatto uomo per servire te! Gesù è morto in croce come dimostrazione di amore per te! Gesù si occupa giornalmente di te!

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Academic year: 2022

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“In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati». Essi, vista la

franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù” (Atti 4:12-13)

INTRODUZIONE

Benvenuti alla terza puntata della serie “Creati per servire”.

Abbiamo visto nel primo messaggio: Dio ci ha servito in maniera unica. Nella fede cristiana non si tratta in prima luogo di servire Dio, ma di essere serviti da Lui.

Gesù si è fatto uomo per servire te! Gesù è morto in croce come dimostrazione di amore per te! Gesù si occupa giornalmente di te!

Quando abbiamo permesso a Gesù di servirci, quando viviamo come persone dipendententi dalla sua cura per noi, allora inizieremo a voler servire Gesù a nostra volta, equipaggiati, ricaricati, ripieni di Gesù.

Domenica scorsa abbiamo visto che servire Gesù significa servire la sua chiesa. Oggi vediamo che servire Gesù significa anche servire il mondo.

Cosa è il mondo?

Il mondo è prima di tutto il contatto diretto che tu hai con la società. Vicini, lavoro, scuola. In secondo luogo tutta l’umanità.

Cosa vuol dire servire il mondo? Se guardiamo a Gesù, il modello perfetto, vediamo che ha servito il mondo in due modi:

Gesù serviva il mondo con i fatti e con le parole.

Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati. Matteo 14:14

Gesù aiutava le persone là dove avevano bisogno: guariva, dava da mangiare, trascorreva tempo con loro. Si occupava dei bisogni pratici!

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Allo stesso tempo diceva cose profonde riguardo a Dio! Aiutava le persone a trovare Dio! Quindi serviva anche con le parole.

Essi si stupivano del suo insegnamento, perché egli insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Marco 1:22

È molto importante che quando serviamo il mondo, come Gesù, abbiamo le due componenti: i fatti e le parole. L’uno non esclude l’altro.

Perché è importante che ci siano entrambe?

Esempio di un gruppo di feriti mortali su un aereo che si sta schiantando contro una montagna.

Ø Servono i fatti: devi curarli altrimenti muoiono.

Ø Servono le parole: devi spiegare loro che devono prendere il paracadute e buttarsi altrimenti si schiantano.

Se non li curi, staranno male, non ti prendono sul serio.

Se non dici loro che devono buttarsi, hai migliorato semplicemente il loro viaggio mortale.

Se non serviamo il mondo con i fatti, non mostriamo l’amore di Dio concretamente.

Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta. Giacomo 2:17

Se non serviamo il mondo con le parole, priviamo le persone del messaggio di salvezza di Gesù. Non permettiamo alle persone di essere salvate e di iniziare una relazione con Dio.

Quindi come cristiani serviamo il mondo mostrando l’amore pratico con i fatti e portando il messaggio di Gesù, di salvezza, di speranza, con le parole.

SERVIRE CON I FATTI

Iniziamo ad approfondire i fatti. Come possiamo servire con i fatti? Vorrei portare tre immagini dalla Bibbia, tratte da tre storie. Spero che ti aiutino a ricordare e che ti ispirino a servire. La prima cosa che puoi fare per servire:

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Porta un pasto

Storia del re Davide. Era un eroe e diventò famoso quando uccise un gigante: Golia.

Quando tornava dalle battaglie, era così ammirato che le donne uscivano sulle strade e cantavano di lui: Davide il nostro eroe.

Perché era diventato un grande? Molti dicono perché ha vinto la battaglia. Ma vi dico che diventò grande perché portò un pasto. Se guardi la sua vita vedi che faceva le cose giuste dietro le quinte, come quando suonava l’arpa per il re Saul. Dio sì usò di Davide nel suo Regno perché aveva il cuore di un servo. Che ruolo giocò quel pasto?

Un giorno Isai disse a Davide suo figlio: «Prendi per i tuoi fratelli quest’efa di grano arrostito e questi dieci pani, e portali presto ai tuoi fratelli nell’accampamento. 18 Porta anche questi dieci formaggi al comandante del loro migliaio; vedi se i tuoi fratelli stanno bene e riportami un segno da parte loro. 1 Samuele 17:17-18

Davide era il più giovane di otto fratelli. Suo padre un giorno gli disse: Figlio mio, ti chiedo di fare qualcosa, forse non ti sembra importante, ma è importante per Dio. Ti chiedo di portare “del grano arrostito, dei pani e dei formaggi” ai tuoi fratelli in guerra.

In altre parole: Davide, vuoi combattere un giorno in battaglia? Per primo, porta un pasto. Prima desidero che tu faccia qualcosa che sembra insignificante e che spesso non è visibile agli altri.

Con questa attitudine di servo, Davide arrivò al momento giusto al posto giusto e Dio gli concesse di vincere Golia e salvare il suo popolo. Se vuoi essere grande, servi!

Un’altra cosa che puoi fare se vuoi servire con i fatti:

Offri un passaggio

Profezia di Zaccaria (Zc 9:9) che 553 anni prima aveva detto che un re umile e giusto sarebbe entrato in Gerusalemme in groppa ad un puledro.

Infatti in Luca 19:30-31 leggiamo:

«Andate nella borgata di fronte, nella quale, entrando, troverete un puledro legato su cui non è mai salito nessuno; slegatelo e conducetelo qui. 31 Se qualcuno vi domanda perché lo slegate, direte così: “Il Signore ne ha bisogno”

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Come puoi servire con i fatti? Offrendo un passaggio. Questo è esattamente quello che fecero questi uomini d’affari nel nuovo testamento che prestarono il puledro a Gesù. Non conosciamo il loro nome o altri dettagli della loro vita.

Probabilmente avevano un business con questi animali.

Il bello che quando gli chiesero quell’asino non dissero: ah questo è quello che non stato mai cavalcato, questo è il migliore che abbiamo, quello nuovo di pacca, il modello speciale superlusso che vi costa un po’ di più. No: ah se il Signore ne ha bisogno, daremo quello che abbiamo perché vogliamo servirlo.

Come puoi fare la differenza come servitore?

Porta un pasto, offri un passaggio o…

Tieni pronto un asciugamano

> lavaggio piedi di Gesù, due domeniche fa (ascolta il messaggio su youtube).

> Gesù fece qualcosa che di solito facevano i servi, gli schiavi. Il servizio più umile, perché era necessario.

> Il lavaggio dei piedi che Gesù fece ai suoi discepoli, rappresenta i servizi più umili, quelli per i quali magari ci sentiamo troppo importanti, non responsabili,

> stai tenendo un asciugamano pronto? In altre parole: hai questo atteggiamento di aiutare e fare le cose scomode o che non si vedono?

Gesù ha vissuto una vita di servizio e ci invita ad imitarlo. Spontaneamente cerchiamo il nostro interesse. Ma Gesù ci insegna di cercare quello degli altri. Ci dice addirittura che davanti agli occhi suoi è grande chi si fa piccolo e serve.

ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Matteo 23:11

Porta un pasto, offri un passaggio, tieni pronto un asciugamano. Sii pronto a fare qualcosa di pratico, dove c’è bisogno e tu ne hai la possibilità.

Passiamo al secondo aspetto del servire:

SERVIRE CON LE PAROLE

I discepoli di Gesù hanno trascorso molto tempo con Gesù. Hanno visto i suoi miracoli, sentito le sue profonde parole. Gesù: un giorno dovrò dare la mia vita per morire per i peccatori. Ma dopo tre giorni tornerò.

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Che fecero i discepoli dopo tre giorni dalla morte? Stavano predicando con coraggio: Gesù tornerà!? No!

In Giovvani 20:19a leggiamo: le porte del luogo in cui si trovavano i discepoli erano chiuse per timore dei Giudei.

Gesù disse loro che sarebbe tornato e questi si rinchiudono a chiave per paura. Paura dei nemici di Gesù.

Perché non siamo sempre coraggiosi nel parlar di Gesù? Non sappiamo abbastanza, non vogliamo essere visti male, non vogliamo offendere nessuno.

La radice comune: abbiamo paura. Siamo dietro a delle portre chiuse a chiave come i discepoli. È comprensibile, perché abbiamo paura.

Ma leggiamo più avanti nel versetto 19. Parla di un evento, di un momento che cambiò i discepolli dalla timidezza ad essere audaci e coraggiosi. Un evento, un momento. Leggiamolo:

Giovanni 20:19b Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: «Pace a voi!»

Incontrarono Gesù risorto. Da quel momento da timidi, egoisti, impauriti, diventarono audaci, coraggiosi ed evangelistici in tutto quello che facevano. Da un momento dove erano nascosti dietro a porte chiuse all’altro dove predicano di Gesù con coraggio.

Pietro prima codardo, ora predica con franchezza: pentitevi e lasciatevi battezzare.

Furono arrestati ma non smisero di parlar di Gesù! Visto che avevano incontrato il Gesù risorto.

> Parliamo coraggiosamete di quello in cui crediamo profondamente.

Quello di cui siamo convinti, di quello parliamo con coraggio (Tesla, ristorante, scarpe, bitcoin, Netflix).

Se non parliamo coraggiosamente di Gesù, ci crediamo profondamente?

Petro ora era pieno di coraggio, nonostante l’opposizione. Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

Nel versetto dopo leggiamo che i capi del popolo erano meravigliati della loro franchezza. Quanto è meravigliata la gente della tua franchezza di parlare di Gesù?

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Come possiamo diventare più coraggiosi? Come crescere nel coraggio?

1) Trascorri più tempo con Gesù

Molto semplice. Stare con Gesù, nella preghiera, nell’ascoltarlo, nel leggere la sua Parola

Atti 4:13 Essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni, si meravigliavano, avendo capito che erano popolani senza istruzione; riconoscevano che erano stati con Gesù.

Stupiti perché non avevano una formazione particolare. “Idiotes” in greco. Se ti sei mai sentito un idiota, alora sei un candidato perfetto per Dio. Dio è specializzato ad usare idioti che sono stati con Gesù.

Se non trascorriamo tempo con Gesù, siamo più concentrati sulle cose mondane e più fiacchi spiritualmente e meno pronti e coraggiosi di parlare di Gesù.

Una seconda cosa molto semplice che puoi fare:

2) Chiedi a Dio di farti coraggioso

Dammi coraggio oggi di parlare di te. Quando hai pregato l’ultima volta per coraggio?

Di solito preghiamo per protezione, benedizioni, ecc.

Vediamo come pregarono i discepoli perseguitati, che rischiavano la pelle.

Atti 4:29 Adesso, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza.

Non pregarono: proteggici oggi, mantienici sani. Ma dacci franchezza, coraggio, per essere più forti nella fede.

Parlare di Gesù nella pratica

• Fatti riconoscere

La gente nel vicinato, a scuola, colleghi di lavoro sanno che credi in Gesù? Gente potrebbe chiederti aiuto, se sapesse della tua fede. Inoltre potresti incoraggiare altri credenti più timidi.

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• Prega per chi ha bisogno

Un modo semplice per iniziare a condividere la fede e mostrare di credere in Gesù è quello di offrire preghiera a chi ha difficoltà o problemi. In modo naturale vedono come parli con Dio.

• Racconta la tua storia

Racconta le tue esperienze con Dio e parla di come hai conosciuto Gesù e cosa ha fatto nella tua vita. La tua storia mostra l’impatto reale e concreto che la fede in Gesù ha nella vita.

• Impara a spiegare il Vangelo

Il messaggio di Gesù è semplice. Eppure è efficace se conosciamo i punti principali in modo chiaro e sappiamo spiegare in maniera comprensibile e sicura quello che Gesù ha fatto per noi.

APPELLO

- Abbiamo visto che Gesù disse che sarebbe morto e risorto. Perché? Per il

perdono dei peccati. Magari non ci sentiamo tanto malvagi. Ma secondo il metro di Dio, siamo tutti squalificati.

- Quando pecchiamo ci sentiamo colpevoli. Dio ci ha dato una coscienza. Ci rendiamo conto che sbagliamo.

- Si è creato un muro tra Dio e noi. Se non lo si toglie, dura per sempre.

- Ma Gesù ci ha amati così tanto che è morto per i nostri peccati, al nostro posto, per prendere su di sé la nostra colpa e il nostro castigo.

- Se oggi sei qua e riconosci che sei un peccatore e che hai bisogno di un Salvatore, di Gesù, prega con me! “Signore sono un peccatore, lontano da te. Ho bisogno che tu perdoni i miei peccati e mi salvi. Grazie che sei morto in croce per me! Desidero ricevere il tuo perdono e diventare un figlio di Dio per sempre.

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