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PARERE C.T.S. n. 287/2021 del 28/09/2021

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Academic year: 2022

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Codice Procedura: 273 Classifica: SR10 IF23

Proponente: Ditta Green Wave srl

OGGETTO: Realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 90,5 MWp e delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrica e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso, sito in c.da Granvilla, Comune di Francofonte (SR), su terreno agricolo distinto in catasto ai fogli 1 e 21 e per la parte inerente al cavidotto, nel Comune di Vizzini (CT) su terreno agricolo distinto in catasto ai fogli 3, 4, 7 e 8.

Procedimento: Procedura di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), ai sensi dell’art. 27 - bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.

Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente Regione Siciliana e contenute nel portale regionale.

PARERE C.T.S. n. 287/2021 del 28/09/2021

VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016.

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii..

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i.

VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo.

VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni.

VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28.02.2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale.

VISTA la Nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”.

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente.

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di n. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti.

VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS.

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VISTO il D.A. n°19/GAB del 29.01.2021, di nomina di n. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente.

RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera;

ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione.

LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi.

VISTA la nota acquisita al prot. DRA n. 80254 del 10.12.2019 con la quale la Ditta Green Wave s.r.l. ha presentato istanza per l’ottenimento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ai sensi dell’art. 27 - bis del D.Lgs. 152/2006, e del Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/2006, come da ultimo modificato con D.Lgs. 104/2017, per il progetto indicato in oggetto;

VISTA la Nota prot. ARTA 2193 del 15.01.2020, recante “Comunicazione procedibilità istanza, pubblicazione documentazione e Responsabile del procedimento” e ribadito che ai sensi del D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020 ogni connesso accertamento e valutazione è di competenza del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia;

VISTA la richiesta di integrazioni inviata alla ditta dall’A.R.T.A. - Servizio I - Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia con prot. n. 3979 del 22/01/2020 con cui vengono richiesti chiarimenti in merito al computo metrico e di presentare la dichiarazione del progettista;

VISTA la nota prot n. 6285 del 03/02/2020 con la quale la società istante ha precisato il valore dell’importo indicato nel computo metrico, ha allegato la dichiarazione di veridicità dei dati indicati nel Computo metrico ed ha chiarito le modalità di calcolo degli oneri istruttori;

VISTA la nota prot DRA n. 9885 del 10/02/2020, con la quale la ditta Green Wave srl comunicava di aver provveduto a caricare sul portale ulteriore documentazione anche integrativa volontaria;

VISTA la nota prot. n. 10911 del 21/02/2020 con la quale l’A.R.T.A., ai fini della procedibilità dell’istanza ha chiesto alla Proponente di trasmettere “copia della lettera di affidamento dell’incarico ai professionisti che hanno redatto gli elaborati progettuali….ai sensi dell’art. 36, comma, 1 della L.R. n. 1/2019, debitamente sottoscritta…;dichiarazione di conformità del progettista…; copia del bonifico inerente il pagamento degli oneri istruttori…; relazione sull’impatto elettromagnetico prodotto dall’impianto ai fini della valutazione della sicurezza dei lavoratori”;

VISTA la nota prot. prot. ARTA DRA 16536 del 20.03.2020, con la quale la ditta ha riscontrato la richiesta di integrazione documentale del 21.02.2020 ed ha prodotto la documentazione chiesta;

VISTA la nota prot. ARTA DRA n. 17735 del 01.04.2020, con la quale la Proponente ha chiesto di avviare la fase di consultazione pubblica ai sensi dell’art 27-bis, comma 4, del D. Lgs 152/06 e s.m.i.;

VISTA la nota prot. 21684 del 27/04/2020, con la quale il Servizio I – ARTA, ha comunicato che, essendo pervenute, ai sensi dell’art. 27 bis, comma 3, del D.lgs 152/2006, le integrazioni chieste dagli enti competenti, ha provveduto, ai sensi dell’art. 27 bis, comma 4,del D.lgs. 152/2006, alla pubblicazione dell’avviso pubblico di cui all’art. 23, comma 1, lettera e) del medesimo decreto.

VISTA la Nota DRA del 12.5.2020, prot. 25492, di ripubblicazione dell’Avviso al pubblico.

CONSIDERATO che entro il termine del 29.06.2020 (e successivo del 13.7.2020) non sono pervenute osservazioni.

VISTA la nota prot. DRA n. 8527 del 12.02.2020, con la quale soprintendenza ai BB.CC.AA. di Catania ha prescritto la Verifica dell’interesse archeologico, ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. n. 50/2016.

VISTA la nota prot. DRA n. 8923 del 13/02/2020, con la quale l’Ufficio del Genio Civile di Siracusa ha chiesto alla Ditta

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Green Wave srl di integrare la documentazione prodotta entro il termine di 30 giorni.

VISTA la nota prot. ARTA DRA n. 15124 del 05.03.2020, con la quale società Green Wave ha chiesto alla Regione e al Genio Civile di Siracusa una proroga del termine per riscontrare le richieste di integrazioni chieste dal Genio Civile con nota prot. DRA n. 8923 del 13/02/2020.

VISTA la nota prot. n. ARTA DRA 16537 del 20.03.2020, con la quale la società Proponente ha riscontrato la richiesta di integrazione del Genio Civile del 13/02/2020.

VISTA la nota del M.I.S.E. – Divisione XIV – Settore 3°, acquisita con prot. DRA n. 9163 del 14/02/2020, con la quale è stato chiesto alla ditta Proponente di integrare la documentazione ai fini dell’emissione del parere di competenza.

VISTO la nota prot ARTA DRA n. 13567 del 04.03.2020, con la quale il Libero Consorzio Comunale di Siracusa – X settore – Territorio e Ambiente – Servizio Tutela Ambientale ed Ecologica, ha espresso “parere negativo al giudizio di compatibilità ambientale del progetto e quindi alla sua autorizzazione (PAUR) a causa di eccessiva pendenza e superfici occupate dallo stesso, considerato che esso ricade in area agricola e stante al notevole consumo di territorio che comporterebbe. Inoltre l’impianto ricadrebbe totalmente all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei.”;

VISTA la nota prot ARTA DRA n. 15847 del 17.03.2020, con la quale il Comune di Francofonte esprime parere negativo alla realizzazione delle opere tenuto conto del mancato rispetto della percentuale massima di superfici che si possono ricoprire, così come evidenziato dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa (ammissibili mq 165.000, proposti in progetto mq 398.800) e della scelta operata dalla società istante che si pone, tra l’altro, in senso contrario alle linee guida del nuovo PEARS, “le quali favoriscono porzioni di territorio già degradato (cave, discariche, ecc.) o inadatto all’agricoltura”;

VISTA la nota prot. ARTA DRA n. 17492 del 31.03.2020, con la quale la ditta istante a seguito del parere reso dal Comune di Francofonte ha precisato che “il progetto in esame non interessa superfici piantumate ad agrumi, ovvero colture di pregio e tipiche dell’agricoltura mediterranea; il progetto in esame si sviluppa in una porzione di territorio già industrialmente interessata dalla costruzione di un impianto eolico, tutt’ora in esercizio, della potenza pari a 72 MW, pertanto cosiddetto “brownfield” ovvero su un sito già connotato da elementi industriali e da un connesso livello di infrastrutturazione..” ed ha richiesto il riesame del parere adottato dal Comune;

VISTA la Nota del Dipartimento Regionale per le attività Sanitarie – Osservatorio Epidemiologico (acquisita con prot.

ARTA DRA n. 16515 del 20.03.2020), con la quale viene richiesto alla Ditta “una valutazione dei rischi da agenti fisici per i lavoratori e specialmente all’esposizione ai campi elettromagnetici ad impatto attivo”;

VISTA l’asseverazione tecnica del 20.04.2020 a firma del Proponente, attestante esclusione da iter valutativo Enac - Enav (acquisita con prot ARTA DRA n. 20557 del 20.04.2020);

VISTA la nota prot. n. 22649 del 30/04/2020 con la quale la Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Catania ha sospeso l’esame della pratica, in attesa del parere dell’Osservatorio Regionale per la qualità del Paesaggio, competente a esprimere specifica valutazione, considerato che il cavidotto AT ubicato nel comune dl Vizzini in c.da Molinazzo, ricade in parte all’interno di:

Zona sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell’articolo 142 lettera c) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. (fascia di rispetto di 150 metri del Fiume Ossena-Novevolte). Quest’area nel Piano Paesaggistico degli Ambiti 8, 11,12, 13, 14,16, 17 della provincia di Catania ricade nel contesto 35d con livello di tutela 3 ed è soggetta alle seguenti prescrizioni. Obiettivi specifici. Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a: tutela degli elementi geomorfologici, dei torrenti e dei valloni, delle emergenze idrologiche e biologiche; rimozione dei detrattori ambientali lungo l’alveo dei torrenti, con il recupero ambientale e la rinaturalizzazione dei corsi d‘ acqua interessati dalla presenza di opere idrauliche non compatibili con i caratteri paesistici e ambientali originari; utilizzo dell’ingegneria naturalistica per qualunque intervento sul corso d’acqua e sulle aree di pertinenza; miglioramento della fruizione pubblica, recupero e valorizzazione dei percorsi panoramici, con individuazione di itinerari finalizzati alla fruizione dei beni naturali e culturali. Favorire la formazione di ecosistemi vegetali stabili in equilibrio con le condizioni dei luoghi, ai fini della salvaguardia idrogeologica, del mantenimento o sostituzione di habitat in un’ottica integrata di consolidamento delle funzioni ecologiche e protettive; riuso e rifunzionalizzazione del patrimonio architettonico, anche ai fini dello

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sviluppo del turismo rurale; In queste aree non è consentito: attuare le disposizioni di cui all’art. 22 L.R. 71/78 e le varianti agli strumenti urbanistici comunali ivi compresa la realizzazione di insediamenti produttivi previste dagli artt.35 l.r. 30/97, 89 l.r. 06/01 e s.m.i., 25 l.r. 22/96 e s.m.i. e art. 8 D.P.R. 160/2010; realizzare nuove costruzioni e aprire nuove strade e piste, ad eccezione dì quelle necessarie all’organo istituzionale competente per la migliore gestione dei complessi boscati e per le proprie attività istituzionali; realizzare tralicci, antenne per telecomunicazioni ad esclusione di quelle a servizio delle aziende, impianti per )a produzione di energia anche da fonti rinnovabili escluso quelli destinati all’autoconsumo e/o allo scambio sul posto architettonicamente integrati negli edifici esistenti; realizzare discariche di rifiuti solidi urbani, di inerti e di materiale di qualsiasi genere; realizzare serre; effettuare movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesistici; realizzare cave; effettuare trivellazioni e asportare rocce, minerali fossili e reperti di qualsiasi natura, salvo per motivi di ricerca scientifica a favore di soggetti espressamente autorizzati; realizzare opere di regimentazione delle acque (sponde, stramazzi, traverse, ecc.) in calcestruzzo armato a altre tecnologie non riconducibili a tecniche di ingegneria naturalistica. Zona sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell’ articolo 142 lettera c) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. (fascia dl rispetto di 150 metri del Vattene Collari) - Quest’area nel Piano Paesaggistico degli Ambiti 8, 11, 12, 13, 14, 16, 17 della provincia di Catania ricade nel contesto 35c con livello di tutela 2 ed è soggetta alle seguenti prescrizioni. Obiettivi specifici. Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a: salvaguardia dei valori ambientali e percettivi del paesaggio, delle singolarità geomorfologiche e biologiche, dei torrenti e dei valloni; salvaguardia e recupero ambientale dei corsi d’acqua e rinaturalizzazione delle sponde con l'uso di tecniche dell'ingegneria naturalistica; rimozione dei detrattori ambientali lungo l’alveo, con il recupero ambientale e la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua interessati dalla presenza di opere idrauliche non compatibili con i caratteri paesistici e ambientali originari. In queste aree non e consentito: realizzare attività che comportino eventuali varianti agli strumenti urbanistici previste dagli artt. 35 L.R. 30/97, 89 l.r. 06/01 e s.m.i., 25 l.r. 22/96 e s.m.i. e art. 8 D.P.R. 160/2010; realizzare tralicci, antenne per telecomunicazioni ad esclusione di quelle a servizio delle aziende, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili escluso quelli destinati all’autoconsumo e/o allo scambio sul posto architettonicamente integrati; aprire nuove cave; ad eccezione di quelle mobili stagionali, realizzare serre provviste di strutture in muratura e ancorate al suolo con opere di fondazione; effettuare movimenti di terra e le trasformazioni dei caratteri morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico; realizzare opere di regimentazione delle acque (sponde, stramazzi, traverse, ecc.) in calcestruzzo armato o altre tecnologie non riconducibili a tecniche di ingegneria naturalistica; realizzare discariche di rifiuti solidi urbani, di inerti e di materiale di qualsiasi genere; attuare interventi che modifichino il regime, il corso o la composizione delle acque, fatte salve le esigenze di attività agricole esistenti. Per le aree di interesse archeologico, la competente UO4 Beni Archeologici, con nota prot.n. 43 EM - UO 4 del 14.04.2020 ha espresso Valutazione VIARCH come appresso: “Nelle aree indicate a rischio medio (UTR 3,15,20,22,2,21,23,24), medio alto (UTR 1), alto (13,14,17) ed esplicito (UTR 19) dovranno essere eseguiti dei saggi preventivi distanziati ad intervalli di m.50. Ciascun saggio dovrà avere un'estensione di metri 4 x 4 e una profondità di almeno metri 2; in base ai risultati di tali saggi archeologici gli stessi potrebbero anche essere ampliati in estensione e in profondità fino a giungere agli strati sterili. Nelle aree indicate a rischio molto basso (UTR 5,6,9,12,25) e inconsistente (UTR 11,16,26) i lavori dovranno essere seguiti da un archeologo fornito dalla Ditta con la possibilità, ove necessario, di richiedere lo scavo a mano con modalità stratigrafica fino agli strati sterili. L’archeologo incaricato dalla ditta, che dovrà comunque essere costantemente presente in cantiere, dovrà altresì provvedere a tutta la documentazione topografica, grafica e fotografica necessaria per la documentazione dei lavori e degli eventuali rinvenimenti di interesse archeologico. Tutte le operazioni sopra indicate si svolgeranno sotto la direzione scientifica di questa U.O. cui dovrà essere consegnata una relazione finale completa di tutte le indagini e delle attività di scavo condotte. La Ditta dovrà altresì comunicare formalmente con almeno 20 giorni di anticipo la data di inizio dei lavori. Dovrà essere inoltre formalmente indicato il nome della ditta che eseguirà gli stessi e del direttore dei lavori e dell'archeologo incaricato, dei quali dovranno essere forniti anche i recapiti telefonici e di posta certificata. Qualora nel corso dei lavori venissero alla luce resti o stratigrafie di interesse archeologico questa U.O. interverrà secondo le vigenti leggi di tutela chiedendo anche in corso d’opera eventuali modifiche al progetto. Possibili varianti al progetto potranno essere richieste da questo ufficio a seguito dei risultati che emergeranno dalle indagini preventive ”.

La stessa Soprintendenza ribadisce che considerato che con D.A. n. 53/Gab del 27 12/2018 e n. 62/Gab del 12/06/2019, sono stati inibiti gli interventi edificatori e nuove previsioni urbanistiche all’interno delle aree di cui all’art. 142 lett. c) del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – Fiumi, Torrenti e Corsi d’acqua, individuate nel Titolo III delle norme

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attuative del citato Piano Paesaggistico, con livello di tutela 1, 2, 3 a meno di autorizzabilità dell’opera per il favorevole assetto idrogeologico, sulla base delle indicazione contenute nel P.A.I. del territorio interessato. Considerato inoltre, che, il citato decreto 62/2019 e s.m.i., prevede per le opere strategiche di pubblica utilità di livello almeno Regionale, il parere dell’Osservatorio per la qualità del Paesaggio, competente a esprimere specifica valutazione, in accordo ai contenuti del piano di assetto idrogeologico; Ciò premesso, la stessa Soprintendenza chiede alla ditta, di inoltrare richiesta di parere, previa verifica delle norme di attuazione del PAI, secondo i dettati dei citati D.A n. 53/Gab del 27 12/2018 e n. 62/Gab del 12/06/2019 ed è inoltre onerata, di trasmettere contestualmente, copie del progetto, per la preventiva autorizzazione, all’Osservatorio Regionale per la qualità del paesaggio presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali.

VISTA la nota prot. ARTA n. 3973 del 13.04.2020, con la quale la Soprintendenza di Catania, con riferimento all’attivazione della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico, esaminata la Valutazione del Rischio Archeologico trasmessa dalla proponente, e “Considerato il rischio alto o medio che caratterizza ampie zone dell’impianto”, ha ritenuto necessario “effettuare ulteriori indagini, preliminarmente all’emissione del parere finale nell’ambito del procedimento di autorizzazione unica successiva alla VIA e tenendo conto dell’estensione dell’impianto..

approva e condivide la Viarch, relativa alla fase preliminare del progetto e ritiene indispensabile sottoporre l’area oggetto dell’intervento a procedura di verifica dell’interesse archeologico, ai sensi dell’art. 25, comma 8 del D.Lgs 50/2016, tramite l’esecuzione di più approfondite indagini..” da eseguire secondo i criteri ivi indicati nella citata nota;

VISTA la nota dell’Ufficio del Genio Civile di Siracusa, prot. ARTA n. 36270 del 29.06.2020, con la quale lo stesso ufficio precisa che non è possibile rilasciare N.O. sismico di competenza, in merito al progetto proposto dalla ditta, per carenza di atti progettuali;

VISTA la nota del Comando del Corpo Forestale – S15 – Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Siracusa, prot. n.

40119 del 14.07.2020, con la quale lo stesso ufficio precisa di non aver emesso parere in merito al progetto presentato dalla Ditta e contestualmente precisa che circa la metà dell’area di progetto risulta percorsa da incendi rispettivamente nell’anno 2007 e nell’anno 2009.

VISTA la Nota, prot. ARTA DRA n. 43270 del 28.07.2020, di riscontro da parte del Proponente al Libero Consorzio Comunale di Siracusa – X settore – Territorio e Ambiente – Servizio Tutela Ambientale ed Ecologica, che ha espresso, con nota, prot. ARTA DRA n. 13567 del 04.03.2020, “parere negativo al giudizio di compatibilità ambientale del progetto e quindi alla sua autorizzazione (PAUR) a causa di eccessiva pendenza e superfici occupate dallo stesso, considerato che esso ricade in area agricola e stante al notevole consumo di territorio che comporterebbe. Inoltre l’impianto ricadrebbe totalmente all’interno della perimetrazione del Parco Nazionale degli Iblei”.

VISTA la Nota, prot. ARTA DRA n. 46736 del 11.08.2020, di riscontro del Proponente alla richiesta integrazioni del Ufficio del Genio Civile di Siracusa.

VISTA la Nota, prot. ARTA DRA n. 46742 del 11.08.2020, con cui il Servizio 1 del DRA dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha indetto e convocato la conferenza dei servizi in data 17 settembre 2020.

VISTA la Nota, prot. ARTA DRA n. 52418 del 18.08.2020, con cui il Proponente chiede a e-distribuzione lo spostamento e interramento dei cavidotti in sostituzione all’attuale rete aerea di distribuzione (BT e MT) in quanto il progetto dell’impianto fotovoltaico presenta interferenze con infrastrutture aeree della rete di distribuzione localizzate nel Comune di Francofonte (SR).

CONSIDERATO che sono pervenuti i seguenti pareri favorevoli/nulla osta alla realizzazione delle opere:

• Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale di Siracusa - nota prot. n. 6974 del 04/02/2020, con la quale è stato comunicato il nulla osta alla realizzazione dell’impianto, tenuto conto che le aree di progetto sono al di fuori del comprensorio del Consorzio di Bonifica;

• Consorzio di Bonifica Sicilia Orientale di Catania - nota prot. n. 7374 del 05/02/2020, con la quale è stato comunicato il nulla osta alla realizzazione dell’impianto, tenuto conto del fatto che aree di progetto sono poste al di fuori del comprensorio del Consorzio di Bonifica;

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• Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia - N.O., prot. n. 17776 del 21.04.2020 alla realizzazione delle opere;

• SNAM - N.O. prot. Prot. DI.SIC/RU/116/PUZ EAM 17776 del 21.04.2020 (acquisito con prot. n. 17776 del 21.04.2020), all’esecuzione dei lavori in progetto, atteso che le opere ed i lavori proposti non interferiscono con impianti di proprietà della Società;

LETTO il “Parere Istruttorio Intermedio” (PII) di questa CTS n. 37 del 05.08.2020.

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 07.08.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020:

• Relazione geologico tecnica

• Rapporto tecnico indagini geofisiche

• Relazione dei materiali impiegati

• Piano di manutenzione delle strutture

• Relazione Calcoli strutturali

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 17.09.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020:

• Computo Metrico Estimativo

• Documentazione Disponibilità area_Integrativo

• Certificati aree fuoco e colture pregio_Francofonte

• CDU_Integrativo

• Carta Geologica

• Carte delle pendenze

• Carta degli Habitat

• Sistema delle Aree Protette e Rete Natura 2000

• Schedatura e documentazione fotografica edifici rurali

• Sistema dei Parchi e delle Riserve Naturali

• Inquadramento IGM

• Inquadramento Catastale

• Inquadramento CTR

• Planimetria Ortofoto

• Layout impianto fotovoltaico

• Layout Viabilità di accesso e interna

• Layout cavidotti MT impianto fv

• Layout cavidotti BT impianto fv

• Sezione tipo viabilità

• Sezione tipo cavidotti MT

• Sezione tipo cavidotti AT

• Sezione tipo cavidotti BT

• Particolari strutture ad inseguimento e modulo fv

• Planimetria e particolari Sottostazione

• Piano particellare grafico

• Schema elettrico unifilare impianto fotovoltaico

• Elaborato Eliminazione e sostituzione rete aerea distribuzione

• Rilievo Plano altimetrico

• Corografia CTR

• Planimetria su ortofoto attraversamenti cavidotto AT e Impianto

• Particolare viabilità

• Sezioni trasversali bacini e opere di sbarramento

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• Planimetria interferenze strade comunali_Francofonte

• Planimetria interferenze strade comunali_Vizzini

• Inquadramento Interferenze cavidotti Aerofonte

• Inquadramento Ortofoto_VVF

• Sezione Tipo Interferenze cavidotti_Aerofonte

• Sezione e profilo tracker su terreno

• Relazione Naturalistica

• Relazione Agronomica

• Piano utilizzo terre e rocce da scavo

• Calcoli preliminari impianti

• Relazione idrogeologica

• Relazione VV.F.

• Relazione analisi adiacenza tra impianti FV e aerogeneratori

• Relazione abbagliamento visivo ed effetto lago

• Allegato fotografico effetto cumulo

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Paesaggi locali

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Sistema Storico Culturale

• Studio Impatto Ambientale

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Vincoli territoriali

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Componenti del Paesaggio

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Beni Paesaggistici

• Piano Paesaggistico di Siracusa - Regimi Normativi

• Piano Paesaggistico di Catania - Paesaggi locali

• Piano Paesaggistico di Catania - Sistema Storico Culturale

• Piano Paesaggistico di Catania - Vincoli territoriali

• Piano Paesaggistico di Catania - Componenti del Paesaggio

• Piano Paesaggistico di Catania - Beni Paesaggistici

• Piano Paesaggistico di Catania - Regimi Normativi

• Inquadramento territoriale - Stralcio PRG Francofonte

• Inquadramento territoriale - Stralcio PRG Vizzini

• Inquadramento territoriale – SIC

• Inquadramento territoriale - Uso del suolo

• Inquadramento territoriale – Desertificazione

• Inquadramento territoriale - Carta Geologica

• Inquadramento fotografico 1/6

• Matrici di Leopold

• Relazione impatto elettromagnetica

• Piano particellare tabellare

• Elaborato attraversamenti idraulici e cunette stradali su ortofoto

• Elaborato attraversamenti idraulici e cunette stradali su CTR

• Elaborato aste fluviali interne all’impianto su ortofoto

• Layout con vincoli paesaggistici

• Relazione tecnica generale

• Sintesi non tecnica

• Carte deflusso acque

• Piano Paesaggistico di Catania e PRG del Comune di Vizzini

• Piano Paesaggistico di Siracusa e PRG del Comune di Francofonte

• Interventi di mitigazione e di compensazione

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• Elaborato interferenze

• Elaborato impluvi interni all’impianto su ortofoto

• Elaborato impluvi interni all’impianto su CTR

• Relazione paesaggistica

• Controdeduzioni Parere Intermedio CTS

• Elaborato aste fluviali interne all’impianto su CTR

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 17.10.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020:

• GRVAD6000 - Dichiarazione Professionista_Cianciolo

• GRVAD6100 - STMG Accettate

• GRVST0102- Carta Geologica e delle caratteristiche geomorfologiche

• GRVST0301- Carta delle dissestabilità potenziale

• GRVST0401- Carta delle direzioni di deflusso potenziale

• GRVST0502 - Carte delle pendenze

• GRVST0602 - Carte deflusso acque

• GRVST2000 - Carta litotecnica generale

• GRVST2100 - Carta dello spessore della copertura eluviale

• GRVPT2601 - Elaborato Eliminazione e sostituzione rete aerea distribuzione (Int. ARTA_Prot.37_20)

• GRVPT6300- Inquadramento cartografico sottostazione

• GRVPT6400- Sezioni tipo cavidotto e-distribuzione

• GRVPT6500 - Relazione sostituzione rete aerea e-distribuzione

• GRVPT7100 - Layout dei pilastrini di sostegno dei tracker

• GRVMA0100 - Progetto di Monitoraggio Ambientale

• GRVSR1101- Relazione geologico tecnica

• GRVSR0201 - Relazione Idrologica-Idraulica

• GRVSR1101- Relazione geologico tecnica

• GRVSR1101- Relazione geologico tecnica

• GRVST0201 - Carta litotecnica di dettaglio con profili geologici

• GRVPT4801- profili e sezioni della viabilità

• GRVPT7500 - Reticolo idrografico e regimentazione idraulica

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 28.10.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020:

• GRVPT6600 -Attraversamento RFI

• GRVPR0901- Relazione VV.F.

• GRVPT5301 - Inquadramento Ortofoto_VVF

• GRVPT6700 - Relazione tecnica per concessione cavidotto_CMC

• GRVPT6800 - Corografia con zona di intervento_CMC

• GRVPT6900 - Planimetria con progressiva chilometrica_CMC

• GRVPT7000 - Sezione trasversale strada_CMC

• GRVPT7200 - Documentazione fotografica dei luoghi_CMC

• GRVSR1600- REPORT SAGGI GRANVILLA 2020

• GRVSR1700- Appendice I Schede US - SAGGI GRANVILLA 2020

• GRVSR1800- Appendice II Elenco Materiali-SAGGI GRANVILLA 2020

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 06.11.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020:

• GRVPT7600 - Inquadramento CTR sottocampo 1

• GRVPT7600 - Inquadramento CTR sottocampo 2

• GRVPT7600 - Inquadramento CTR sottocampo 3

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• GRVPT7600 - Inquadramento CTR sottocampo 4

• GRVPT7600 - Inquadramento CTR sottocampo 5

• GRVPT8100- Inquadramento CTR stalli linee AT

• Dichiarazione impegno CP 2018_Linea AT C.P. TERNA 201800491

• Dichiarazione impegno CP2019_Linea AT C.P. TERNA 201900512

• Dichiarazione impegno sottocampo 1

• Dichiarazione impegno sottocampo 2

• Dichiarazione impegno sottocampo 3

• Dichiarazione impegno sottocampo 4

• Dichiarazione impegno sottocampo 5

• S0069_ARTA_conferma trasmissione integrazione_Mise

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 11.11.2020, in riscontro al PII n. 37 del 05/08/2020 e in sostituzione di elaborati precedentemente trasmessi:

• GRVAT1501 - Inquadramento territoriale - SIC (Int. ARTA_Prot.37_20)

• GRVAT1601 - Inquadramento territoriale - Uso del suolo (Int. ARTA_Prot.37_20)

• GRVAT1801 - Inquadramento territoriale - Carta Geologica (Int. ARTA_Prot.37_20)

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente il 22.01.2021 e 25.01.2021 ad integrazione e in sostituzione di elaborati precedentemente trasmessi:

• S0001_21_Integrazione Volontaria Nota SIA

• GRVAR0300 - Nota Integrativa Studio Impatto Ambientale

• S0002_21_ARPA_ Integrazione

• GRVMA0101 - Progetto di Monitoraggio Ambientale

• GRVPR0202 - Piano utilizzo terre e rocce da scavo

• GRVPT8200- Planimetria punti di indagine (Utilizzo terre e Rocce da Scavo)

VISTA la nota del Proponente, prot. ARTA DRA n. 43270 del 28.07.2020, che in riscontro al parere negativo emesso dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa – X settore – Territorio e Ambiente – Servizio Tutela Ambientale ed Ecologica, che ha espresso, con nota, prot. ARTA DRA n. 13567 del 04.03.2020 afferma quanto segue: I. Il progetto in esame è stato proposto con il concorso delle aziende agricole e proprietari terrieri interessati dall’intervento, a seguito dell’avvenuta stipula di accordi bonari per la costituzione di contratti preliminari per la cessione di diritti di superficie e servitù; II. Il progetto in esame non interessa superfici piantumate ad agrumi, ovvero colture di pregio e tipiche dell’agricoltura mediterranea; III. Il progetto in esame si sviluppa in una porzione di territorio già industrialmente interessata dalla costruzione di un impianto eolico, tutt’ora in esercizio, della potenza pari a 72 MW, pertanto cosiddetto “brownfield”

ovvero su un sito già connotato da elementi industriali e da un connesso livello di infrastrutturazione (piazzole, viabilità di servizio, elettrodotti) tipico degli impianti energetici; IV. Il progetto in esame non compromette la vocazione agricola del territorio dal momento che prevede un contestuale utilizzo agronomico delle aree di intervento (progetto agrovoltaico), prevenendo con interventi ad hoc pertanto la “desertificazione” delle aree di progetto; V. nel dettaglio, l’assetto fondiario, agricolo e colturale e dei caratteri strutturanti del territorio sarà convertito in conseguenza dell’installazione ed esercizio dell’impianto fotovoltaico, prevedendo altresì una conversione dei seminativi interposti tra le strutture dell’impianto fotovoltaico stesso, in prati stabili, prati permanenti, non pascolabili, con la crescita di piante foraggere spontanee e con lo sfalcio e l’asporto del materiale previa fienagione tradizionale; VI. il progetto in esame non sottrae in alcun modo in maniera permanente (l’impianto ha una vita utile limitata nel tempo) ed eccessiva, superficie agricola al punto da limitare iniziative imprenditoriali, anzi al contrario fornirà stimolo al settore agricolo offrendo la prospettiva di livelli occupazionali stabili e non connotati dalla precarietà tipica dei lavori stagionali del comparto agricolo siciliano; Con riferimento puntuale alle osservazioni contenute nel parere negativo ricevuto, di cui ai punti sub b), c), d), e), f), g), h), i), j), si rileva quanto segue: b) “… ma le aree di tipo agricolo non sono tra quelle maggiormente vocate a questo scopo, più indicato per quelle aree già antropizzate, peri-industriali o aree industriali dismesse che, viceversa, non è opportuno

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utilizzare per scopi agricoli” Si rimanda alle controdeduzioni già sopra enunciate c) “le aree interessate dal progetto ricadono totalmente all’interno della perimetrazione del “Parco Nazionale degli Iblei”, istituito con Legge n.222 del 29.11.2007” Allo stato attuale non risulta che Il “Parco Nazionale degli Iblei” sia ancora stato istituito definitivamente.

L’art. 26 comma 4 septies della Legge n. 222/2007 aveva infatti previsto l’istituzione di 4 parchi in Sicilia tra cui il “Parco Nazionale degli Iblei”, da istituirsi “con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la regione e sentiti gli enti locali interessati”. Ma l’iter di istituzione risulterebbe attualmente ancora in itinere in conformità all’art. 8 commi 1 e 3 della L. n. 394/1991 che prevede, come già indicato all’art. 26, co. 4 septies della Legge 222/2007, che il Parco debba essere istituito e delimitato in via definitiva con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’Ambiente di concerto con la Regione Sicilia. Dalle informazioni a disposizione della Scrivente, dopo una prima perimetrazione avvenuta nel 2010 l’iter si era interrotto per essere nuovamente avviato nel 2017, giungendo ad una nuova perimetrazione del Parco. Il 03/04/2019 l'ARTA inviava quindi la richiesta di avvio dell’iter istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei con proposta di perimetrazione al Ministero dell’Ambiente della Tutela del territorio e del Mare ai sensi della sopra citata Legge 394/1991 ai fini della istituzione definitiva del Presidente della Repubblica. Il 17/07/2019 si è tenuto il primo tavolo tecnico con il Ministero dell’Ambiente ed il secondo tavolo tecnico si sarebbe dovuto tenere all’inizio di marzo del 2020. Non risulta tuttavia allo stato attuale ancora svolto il secondo tavolo tecnico. Pertanto, allo stato attuale esiste solo un’ipotesi di perimetrazione. A conferma di quanto sopra indicato si sottolinea che non si ritrova alcuna la rappresentazione cartografica del Parco nelle cartografie vincolistiche Regionali e Nazionali, tra cui: (i) il Piano Paesaggistico della Provincia di Siracusa, (ii) le cartografie delle aree non idonee per l’installazione degli impianti eolici redatti dalla Regione Sicilia, (iii) l’elenco dei Parchi Nazionali Italiani istituiti. Si precisa inoltre che secondo la nuova perimetrazione redatta ed ancora in fase di approvazione per successiva istituzione, l’area di impianto rientrerebbe in “zona 2” e ai sensi della proposta di regolamentazione del Parco Nazionale degli Iblei trasmessa al MATTAM, in tali zone non risulta vietata a priori la realizzazione di impianti di produzione di energia a fonte rinnovabile. Infatti, ai sensi dell’art. 6 comma 1 recante indicazioni sul Regime autorizzativo generale, “Su tutto il territorio del Parco nazionale, fino alla approvazione del Piano del Parco […] mantengono efficacia le previsioni contenute negli strumenti urbanistici comunali vigenti unicamente in relazione alle aree produttive (zone D), ai servizi ed attrezzature d'uso pubblico ed impianti pubblici e privati di interesse urbano (zone F) ed agli impianti tecnologici (zone G)”. Per quanto riguarda poi lo specifico regime autorizzativo della zona 2, ai sensi dell’art. 8 co. 1

“[…] sono sottoposti a autorizzazione dell'Ente Parco i seguenti interventi di rilevante trasformazione del territorio […] b) le opere tecnologiche […] nonché gli impianti per l'uso delle fonti di energia rinnovabile”, Ente Parco che non risulterebbe peraltro neanche ancora istituito. d) “le medesime aree inoltre ricadono parzialmente in aree sottoposte a vincolo della Soprintendenza” Come descritto nello Studio di Impatto Ambientale, le aree di impianto sono state delineate tenendo conto dei vincoli paesaggistico-ambientali, archeologici ed architettonici (D.Lgs. 42/2004), in maniera tale che non vi fossero incompatibilità rispetto alle suddette zone. L’impianto non risulterà pertanto interno a zone vincolate, ad eccezione di: • una porzione di circa 3 ha interessata dal posizionamento delle strutture che risulta interferire con l’area di pertinenza di masseria Pelaita (Area di interesse archeologico - comma 1, lett. M, D.Lgs . 42/2004, avente estensione complessiva di 14 ha). • Attraversamenti, con cavi interrati, dei corsi d’acqua “Fosso Buseara” e “Vallone Calleri” e relative fasce di rispetto (comma 1, lett c., D.Lgs. 42/2004), precisando altresì che tali attraversamenti, ricadenti tra gli interventi descritti al punto A.15 dell’allegato A della Legge Regionale del 6 maggio 2019, n. 5, non sono soggetti al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. Il progetto è stato in ogni caso sottoposto agli enti competenti in materia di vincolo ai sensi del D.Lg. 42/2004 e ss.mm.ii. Si segnala in particolare che è attualmente in itinere la verifica preventiva dell’interesse archeologico ai sensi dell’art 25 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii, in conseguenza dei pareri espressi dalle Soprintendenze BB. CC. AA. di Catania e di Siracusa nell’ambito della procedura PAUR ai sensi dell’art. 27bis del D.Lgs.

152/2006 e ss.mm.ii. e) “lo studio di impatto ambientale presentato richiama il PEARS vigente ma non cita e non fa riferimento agli articoli relativi alle zone agricole, per le quali la Delibera di approvazione del piano, DGR n. 1/2009, fornisce apposite indicazioni” Lo Studio di impatto Ambientale richiama a pagg. 33 – 34 il P.E.A.R.S. approvato con D.G.R. n. 1/2009 solo con lo scopo di una più restrittiva individuazione delle aree da considerare come potenzialmente non idonee alla installazione degli impianti fotovoltaici in aggiunta alle disposizioni del D.M. 10/09/2010 e del Decreto Presidenziale del Regione Sicilia n. 48/2012 in attesa della individuazione delle aree non idonee alla installazione degli impianti fotovoltaici da parte della Regione Sicilia, tutto questo con lo scopo di giungere ad una maggiore protezione del territorio siciliano. f) “sulla base del suddetto PEARS occorre rispettare il limite di potenza massima dei 12 MW e che sia

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verificato il mantenimento della distanza di km da altri impianti fotovoltaici di potenza ≥ 10 MW esistenti o in via di autorizzazione/valutazione ambientale” g) “il progetto prevede l’occupazione di più di metà dell’area di pertinenza ma secondo l’art. 22 della DGR n.1/2009, per gli impianti ad inseguimento solare, si può occupare solo il 5% della superficie disponibile destinando la rimanente parte alle coltivazioni” i) “ai sensi dell’art. 20 della suddetta DGR occorre realizzare al confine dell’impianto una fascia arborea di protezione e separazione larga almeno 10 m, con specie di tipo autoctono e/o storicizzato” Per quanto riguarda i punti f), g) e i) ed in parte anche il punto e) le disposizioni del PEARS (D.G.R. n.

1/2009) e precisamente i punti 20, 21 e 22 non sono stati considerati nell’ambito del progetto in quanto il P.E.A.R.S. 2009 ad oggi non risulta applicabile. Nello specifico si riporta quanto segue: (I) La Legge Regionale n. 11 del 12 maggio 2010

“Disposizioni Programmatiche e correttive per l’anno 2010” cita al comma 5 che “Il Presidente della Regione disciplina con proprio decreto le modalità di attuazione nel territorio della Regione degli interventi da realizzarsi per il raggiungimento degli obiettivi nazionali, derivanti dall’applicazione della direttiva del Parlamento e del Consiglio 2001/77/CE del 27 settembre 2001, […], e nel rispetto del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387 di recepimento della predetta direttiva. Tale decreto […] è adottato nella forma prevista dall’articolo 12 dello Statuto regionale, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Fino alla data di entrata in vigore del suddetto decreto trova applicazione il decreto del Presidente della Regione siciliana 9 marzo 2009, di emanazione della delibera di Giunta del 3 febbraio 2009, n. 1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana del 27 marzo 2009, n. 13”. (II) In data 18 luglio 2012 è stato emanato il Decreto presidenziale n. 48 “Regolamento recante norme di attuazione dell’art.

105 comma 5 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Repubblica Siciliana n. 34 del 17 agosto 20121 . (III) Pertanto, dalla lettura combinata dei due punti sopra indicati a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto Presidenziale n. 48/2012, non trova più applicazione il D.P.R.S. del 9 marzo 2009 di emanazione della D.G.R. n. 1/2009 (P.E.A.R.S.). (IV) Inoltre, la sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 3 maggio 2013 conferma quanto sopra affermato, specificando che “sul piano del testuale dettato dell'articolo 105, comma 5, ultimo periodo, della legge regionale Sicilia n. 11 del 2010, esso si limita a disporre che, fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui ai periodi precedenti, trova applicazione il decreto del Presidente della Regione del 9 marzo 2009. Non si è in presenza, dunque, di un rinvio recettizio o materiale, ma piuttosto della sola indicazione della fonte destinata a disciplinare il settore nel periodo transitorio, […]. Si tratta piuttosto di una norma che si limita a disporre l'ultrattività del decreto del Presidente della Regione, ora citato, fino all'adozione del nuovo regolamento recante le linee guida regionali in materia di fonti rinnovabili” h) “d’altronde, le linee guida del prossimo PEARS tutt’ora in fase di VAS, alle quali si fa riferimento nel quadro programmatico del SIA, vanno nella direzione di favorire, per l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili, superfici già impermeabilizzate o porzioni di territorio già degradato (cave, discariche, etc.) o inadatto all’agricoltura per le sue caratteristiche” Il redigendo P.E.A.R.S. non esclude a priori la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra in territori agricoli, inoltre come riportato nelle conclusioni della “Relazione di compatibilità Agronomica” allegata all’istanza, l’installazione dell’impianto fotovoltaico: a) “Assicura la presenza di una copertura vegetale naturale durante tutto l’anno; b) Favorisce la conservazione dell’ordinario stato di fertilità del terreno ed in particolare preserva il livello di sostanza organica del suolo; c) Evita il deterioramento degli habitat naturali anzi li accresce e potenzia; d) Favorisce la protezione del suolo dall’erosione sia per l’assenza di lavorazioni preparatorie alla semina sia per la presenza di superfici stabilmente inerbite che rallentano la velocità di deflusso delle acque meteoriche”.

Si sottolinea inoltre che come visibile dalla Carta di Uso del Suolo allegata all’istanza, la maggior parte dell’impianto interessa suoli identificati come “Seminativi semplici e colture erbacee estensive” e in parte come “Praterie aride calcaree” e “Rimboschimenti a Conifere”. 1 Nella nota di epigrafe e nella Nota 5 alle premesse del Decreto Presidenziale n. 48 del 18/07/2012 è richiamato in toto l’art. 105 comma 5 della L.R. n. 11/2010. Non da ultimo si sottolinea come il progetto preveda l’installazione di un impianto cosiddetto agrovoltaico, e lo stesso redigendo PEARS prevede che

“relativamente ai terreni agricoli produttivi dovranno essere valutate specifiche azioni per favorire lo sviluppo dell’agrovoltaico”. Inoltre il progetto in esame prevede i seguenti interventi di inserimento e mitigazione ambientale: a) Realizzazione di fascia arborea di mitigazione visiva lungo la recinzione perimetrale. b) Piantumazione compensativa all’interno dell’area di impianto. j) “il calcolo presentato del risparmio di TEP bruciate e di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera è svolto per eccesso, in quanto, per correttezza scientifica, bisognerebbe sottrarre, rispettivamente, TEP consumate e quantità di CO2 emesse per la produzione dei componenti impiantistici e la quantità di CO2 non più assorbita dalla vegetazione eliminata e/o coperta per far posto ai pannelli e altre parti d’impianto” Il calcolo sul risparmio di TEP è stato effettuato con una metodologia diffusa per tutti gli impianti FER (impianti alimentati da fonte rinnovabile),

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finalizzata a calcolare il risparmio di combustibili in fase di esercizio. Trattasi infatti della metodologia principale utilizzata per la comparazione tra le FER e le fonti convenzionali, con queste ultime che parimenti richiedono la costruzione di impianti. In considerazione degli obiettivi dello studio ambientale, e tenuto conto della reversibilità del progetto di realizzazione del progetto in esame, si è ritenuto di procedere come segue: - utilizzo di metodologie diffuse che consentano valutazioni omogenee e comparabili - esclusione di un’analisi comparativa del ciclo di vita di differenti tecnologie, il cui rigore scientifico dovrebbe altresì valutare la reversibilità ed il valore residuo delle tecnologie FV rispetto alle fonti convenzionali. Tuttavia ove richiesto si potranno fornire ulteriori elementi a supporto dei benefici delle fonti rinnovabili rispetto alle fonti convenzionali, seppur in presenza di un solido quadro normativo nazionale ed europeo, con obiettivi già fissati di produzione di energia da fonti rinnovabili. Con riferimento alla presunta CO2 non più assorbita nell’area di intervento si evidenzia che in considerazione dell’attuale utilizzazione agronomica dell’area e del progetto agronomico presentato ogni rischio di riduzione di CO2 assorbita è scongiurato. k) “nel SIA non sono presentati valutazioni tecniche sull’impatto dei venti più forti sulle strutture dell’impianto, per una maggiore garanzia di sicurezza per lo stesso e per i potenziali ricettori” Il dimensionamento preliminare delle strutture in carpenteria metallica è stato effettuato assumendo carichi vento e neve coerenti con le specificità del sito. In particolare, è stata assunta una velocità caratteristica del vento pari a 28 m/s (corretta in funzione della quota slm) ed un carico neve pari a 0,723 kN/mq. A tal proposito si precisa che l’avviso pubblico di cui all’art. 24 comma 2, redatto dal proponente nell’ambito della procedura in esame non prevede l’avvio dell’istruttoria sismica ai sensi della L.64/74 e ss.mm.ii. e DM 17/01/2018 e ss.mm.ii.

Pertanto, gli adempimenti tecnici conseguenti all’istruttorie sismica, con relativi elaborati di calcolo strutturale, saranno effettuati nell’ambito di specifico iter amministrativo. l) “relativamente agli scavi da effettuare e conseguenti terre e rocce da scavo da gestire, in una parte del SIA si ipotizza non siano da effettuare scavi (es. par. 3.10.4) a seguire (es. par. 4.1.2) si parla di scavi di profondità non superiore ai 150 cm e è comunque allegata la relazione “Piano utilizzo terre e rocce da scavo”. A tal proposito si evidenzia che tale piano indica genericamente il riutilizzo del 100% del materiale scavato per rinterri e livellamenti, senza indicare le specifiche aree ove si intende intervenire e senza i relativi elaborati grafici, apportando quindi modifiche alla morfologia dei luoghi. Inoltre nel medesimo piano non sia fa riferimento alle verifiche analitiche finalizzate al riutilizzo delle terre e rocce da scavo che devono essere necessariamente svolte in contraddittorio con ARPA, DAP di Siracusa” Si conferma la correttezza di quanto riportato nel SIA (par. 3.10.4) ed in particolare che l’installazione dei sistemi ad inseguimento non prevede l’esecuzione di opere di movimento terra consistenti in scavi di sbancamento finalizzati alla creazione di gradonature, rilevati, sterri. Sono state infatti previste strutture ad inseguimento con passo tale da assecondare al meglio, in presenza di variazioni di pendenza lungo l’asse della struttura, l’orografia del terreno preesistente nonché già modellata negli anni scorsi nell’ambito della conduzione agricola. La profondità degli scavi richiamati al par. 4.1.2 (150 cm) si applica agli scavi a sezione obbligata necessari per la realizzazione di cavidotti che saranno oggetto di rinterro alla quota originaria. Tale previsione non è tuttavia applicabile in corrispondenza degli attraversamenti per i quali sono stati previsti specifici elaborati progettuali. Si conferma che il Piano di utilizzo terre e rocce da scavo, va inteso come «Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti» resosi necessario per la verifica di sussistenza delle condizioni e dei requisiti di cui all'articolo 185, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dal momento che la produzione di terre e rocce da scavo avviene nell'ambito della realizzazione di opere o attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale. A tal fine si è proceduto a fornire: a) descrizione dettagliata delle opere da realizzare, comprese le modalità di scavo; b) inquadramento ambientale del sito (geografico, geomorfologico, geologico, idrogeologico, destinazione d'uso delle aree attraversate, ricognizione dei siti a rischio potenziale di inquinamento); c) proposta del piano di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo da eseguire nella fase di progettazione esecutiva o comunque prima dell'inizio dei lavori, che contenga almeno: 1) numero e caratteristiche dei punti di indagine; 2) numero e modalità dei campionamenti da effettuare; 3) parametri da determinare;

d) volumetrie previste delle terre e rocce da scavo; e) modalità e volumetrie previste delle terre e rocce da scavo da riutilizzare in sito. Il materiale scavato per la realizzazione di cavidotti, viabilità, cunette e sistemi ad inseguimento sarà oggetto di ripristino e riutilizzo, e pertanto sarà temporaneamente stoccato per essere successivamente rimesso in opera nel rispetto delle previsioni progettuali. Pertanto, per la realizzazione di tali opere il riutilizzo e/o ripristino (totale o parziale) del materiale proveniente dagli scavi è intrinseco nella modalità di esecuzione dell’opera. Resta escluso il materiale con consistenza limosa e argillosa non riutilizzabile laddove il progetto richiede specifiche proprietà geotecniche (stima globalmente pari al 20% circa del materiale scavato). Suddetto materiale con consistenza limosa e argillosa sarà riutilizzato, previo adeguato livellamento in corrispondenza delle aree di compensazione e mitigazione ambientale

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(129.420 mq) e della fascia perimetrale di mitigazione (16.716 ml), così come individuate negli elaborati di progetto. Si vuole inoltre evidenziare che a causa di un refuso (Par. 3, pag. 11 del Piano preliminare di utilizzo - materiale proveniente da regimentazione idraulica e cunette in pietre, quantificato in 23.368 mc, in luogo di quanto correttamente riportato a pag. 10 della stessa Relazione: 1.023,05 mc) il materiale proveniente dagli scavi (76.017,2,5 mc) è stato erroneamente sovrastimato (eccesso pari a 22.344,95 mc). Resta inteso che le valutazioni sopra riportate in materia di riutilizzo del materiale proveniente dagli scavi non sono condizionate da suddetto refuso. Quanto sopra è stato valutato nella presente fase progettuale e sarà oggetto di conferma a seguito della caratterizzazione geotecnica e ambientale dei terreni. Tale caratterizzazione sarà effettuata prima della presentazione del piano di utilizzo finale redatto nel rispetto del Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti già allegato al progetto.

Tuttavia si conferma sin d’ora, che qualora dovessero subentrare controindicazioni legate alla caratterizzazione ambientale dei terreni, tali da non escludere che i materiali di scavo possano essere caratterizzabili come rifiuti, il piano di utilizzo finale sarà aggiornato con la previsione di conferimento a discarica dei relativi materiali di scavo. Con riferimento alle verifiche finalizzate al riutilizzo delle terre e rocce da scavo si precisa che il Piano di Utilizzo sarà aggiornato nei termini prescritti, non prima di aver effettuato la caratterizzazione ambientale dei materiali di scavo, prevedendo il necessario contraddittorio con l’ARPA, DAP di Siracusa, e ferma restando la necessaria approvazione richiesta prima di dar seguito all’inizio dei lavori. m) “preso atto di quanto riportato al par- 3.10.6 del SIA sulla produzione di rifiuti che si prevede durante la fase di realizzazione non risulta un progetto di deposito temporaneo idoneo sia per rifiuti non pericolosi che per i rifiuti pericolosi elencati nel paragrafo stesso” Al par. 3.5.1.1. del SIA viene argomentata la fase di incantieramento. Con la presente si precisa che nell’ambito di tale incantieramento, in prossimità delle aree di stoccaggio e baraccamenti, nonché all’interno dell’area della sottostazione, saranno realizzate localizzate le aree, adeguatamente recintate nel rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza dei cantieri temporanei e mobili (D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.) finalizzate a prevedere un deposito temporaneo per come definito dall’art. 183, comma 1, lett. bb), del D.L.vo n.

152/2006 e ss.mm.ii. in accordo con società specializzata e regolarmente autorizzata. Quanto sopra nel rispetto della normativa applicabile alla data di realizzazione delle opere. Precisa altresì, in relazione alla richiamata “condizione di attuare le misure di mitigazione e compensazione ambientale previste dalle pertinenti norme e linee guida o che comunque possano rendere l’intervento più sostenibile” di confermare la disponibilità ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni e criteri fissati dal D.M. del Ministero delle Sviluppo Economico del 10/09/2010 “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 settembre 2010, n. 219, fornendo pertanto la disponibilità alla sottoscrizione di convenzione con i Comuni interessati dal progetto, in conformità alle modalità e ai criteri stabiliti dalla normativa vigente, precisando in particolare che le misure compensative saranno definite in sede di conferenza di servizi, sentiti i Comuni interessati.

E pertanto chiede il riesame del parere alla luce di quanto sopra espresso, nonché dei contenuti della documentazione di progetto trasmessa per avvio di istruttoria PAUR, già integrata sulla base di richieste integrazioni trasmesse dagli enti che ne hanno fatto richiesta secondo le modalità previste dalla procedura telematica prescritta dalla Regione Sicilia

VISTA la nota, prot. ARTA DRA n. 46736 del 11.08.2020, di riscontro del Proponente alla richiesta integrazioni del Ufficio del Genio Civile di Siracusa.

VISTA la nota, prot. ARTA DRA n. 46742 del 11.08.2020, con cui il Servizio 1 del DRA dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha indetto e convocato la conferenza dei servizi in data 17 settembre 2020.

VISTO il Nulla Osta alla realizzazione delle opere, prot. ARTA DRA n. 50728 del 02.09.2020, rilasciato dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania, con le seguenti prescrizioni:

1. Realizzare i lavori in piena conformità a quanto descritto e rappresentato negli elaborati progettuali prodotti adottando ogni cautela necessaria ad evitare alterazioni geologiche dell’area oggetto di attenzione;

2. Limitare i movimenti di terra al minimo indispensabile ed esclusivamente alla realizzazione delle opere proposte;

3. Trattare il terreno proveniente dagli scavi secondo le esigenze di cantiere e la natura dello stesso. Pertanto esso dovrà essere conguagliato sulla superficie circostante, recuperato in siti autorizzati o smaltito in discariche autorizzate;

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4. Colmare e rassodare i vuoti conseguenti agli scavi eseguiti, per evitare l’assetto idrogeologico di superficie;

5. Evitare danni alle piante forestali eventualmente presenti in loco se non a quelle che intercedono con la realizzazione dell’opera;

6. Realizzare opportune opere di raccolta e smaltimento delle acque piovane al fine di allontanarle dal manufatto in oggetto, convogliandole nei luoghi di normale deflusso naturale che dovranno rimanere inalterati durante e dopo gli interventi;

7. Eseguire i lavori di movimento terra esclusivamente su terreni asciutti e in un periodo non piovoso;

8. Comunicare al Distaccamento Forestale competente per territorio l’inizio e la fine dei lavori e trasmettere, a fine lavori, l’eventuale copia del formulario di identificazione di cui all’art. 193 del D. Lgs. 152 del 03.04.2006, timbrato dal centro di recupero rifiuti per l’avvenuto conferimento in discarica;

9. Mantenere in cantiere il presente provvedimento e gli elaborati grafici allegati, che costituiscono parte integrante dello stesso, da esibire agli Organi di vigilanza ed al Personale incaricato dei controlli.

VISTA la nota prot. ARTA DRA n. 51637 del 04.09.2020 del Comando Provinciale VVFF di Catania – Ufficio Prevenzione Incendi, con la quale si ribadisce che l’impianto Fv non costituisce attività soggetta ai procedimenti di prevenzione incendi di cui al DPR n. 151 del 01.08.2011 e che lo stesso ufficio è tenuto ad esprimersi nei confronti delle

“opere connesse e le infrastrutture indispensabili all’esercizio dello stesso impianto” qualora le stesse costituiscano attività ricadente nel campo di applicazione del succitato DPR.

VISTO il Verbale del Servizio 1 del DRA dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, della prima conferenza di servizi del 17.09.2020, prot. ARTA DRA n. 55278 del 23.09.2020 durante il quale è emerso che:

• con nota prot. n. S0027 del 27 luglio 2020 (prot. DRA n. 43270 del 28 luglio 2020) la Società Green Wave s.r.l., ha presentato le controdeduzioni al parere negativo espresso con nota prot. n. 9595 del 03 marzo 2020 dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa, chiedendo il riesame del parere espresso dalla suddetta Amministrazione, e manifestando la disponibilità ad avviare un’interlocuzione con la stessa per la condivisione di misure compensative con la sottoscrizione di apposita convenzione con i Comuni interessati, attenendosi scrupolosamente alle disposizioni e criteri fissati dal D.M. del Ministero dello Sviluppo Economico del 10/09/2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”;

• con nota prot. n. S0030 del 07 agosto 2020 (prot. DRA n. 46736 del 11 agosto 2020) la Società Green Wave s.r.l., ha trasmesso documentazione integrativa in riscontrato alla nota prot. n. 95241 del 29 giugno 2020 dell’Ufficio del Genio Civile di Siracusa U.O.06, precisando che al fine del rilascio del Nulla Osta sulle opere strutturali “in fase di progettazione esecutiva, la scrivente formalizzerà l’autorizzazione sismica per il progetto in questione, inoltrando all’U.O.06 una specifica richiesta completa di elaborati progettuali previsti dalla normativa di settore”;

• con nota prot. n. 127568 del 03 settembre 2020 (prot. DRA n. 51410 del 03 settembre 2020) l’Ufficio del Genio Civile di Siracusa U.O.06, ai fini del parere di rispondenza alla normativa sismica, esaminate le integrazioni prodotte dalla Società Green Wave s.r.l. con pec del 10 agosto 2020 e successiva mail del 02 settembre 2020 contenente i calcoli strutturale e il livello di progettazione preliminare, considerato che le aree indagate non sono a rischio idrogeologico o da dissesto, ha rilasciato il nulla osta in questa fase preliminare, secondo le indicazioni del DPR 207/2010 all’intervento in esame (Allegato n. 16);

• con nota prot. n. S0041 del 08 settembre 2020 (prot. DRA n. 52418 del 09 settembre 2020) la Società Green Wave s.r.l., ha richiesto alla Società E-distribuzione S.p.A. il preventivo di spesa, precisando la disponibilità ad eseguire le opere civili conseguenti e necessarie per effettuare gli spostamenti e interramenti dei cavidotti in sostituzione all’attuale rete aerea di distribuzione (BT e MT) in conformità agli standard tecnici di e-distribuzione;

• con nota prot. n. S0036 del 15 settembre 2020 (prot. DRA n. 53705 del 15 settembre 2020) la Società Green Wave s.r.l., ha riscontrato la nota prot. n. 7731 del 06 agosto 2020 della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Siracusa e

(15)

la nota prot. n. 1827 del 29 aprile 2020 della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Catania, rappresentando che il proponente ha complessivamente revisionato il progetto in esame, che sarà trasmesso in occasione della prossima Conferenza di Servizi, contestualmente alla presentazione delle controdeduzioni alle osservazioni/criticità sollevate dalla CTS.

Durante la suddetta Conferenza di Servizi sono pervenuti i seguenti pareri e/o note:

• con nota prot. n. 17693 del 03 settembre 2020 (prot. DRA n. 51637 del 04 settembre 2020) il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania ha comunicato che ad oggi la Società non ha prodotto alcuna istanza rivolta ad acquisire il parere di conformità di cui all’art. 3 del D.P.R. 151/2011, invitando la stessa a rappresentare se il progetto prevede attività ricadenti nel campo di applicazione del D.P.R. citato, per i quali è necessario attivare il suddetto procedimento presso il suddetto Comando argomento;

• con nota prot. n. MD MSICIL0016888 del 14 settembre 2020 (prot. DRA n. 53331 del 14 settembre 2020) il Comando Marittimo Sicilia per quanto di competenza relativamente ai soli aspetti di natura demaniale, nulla contro la realizzazione dell’opera in argomento.

Durante la Conferenza di Servizi è emerso che la ditta:

- Per ovviare alle osservazioni riportate nel P.I.I. n. 37 del 05 agosto 2020 della CTS e quanto espresso dalla Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Siracusa di cui alla nota prot. n. 7731 del 06 agosto 2020, al fine di non interessare aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42/2004, di aver provveduto ad effettuare delle modifiche progettuali con riperimetrazione dell’area d’impianto e conseguente riduzione della superficie complessiva da 169,00 ha a 161,00 ha, così come riportato nel paragrafo 7.7 dell’elaborato GRVPR0103_Relazione tecnica generale, di cui è stata data illustrazione.

- Per ovviare alle osservazioni del Comune di Francofonte, avendo questo espresso parere negativo alla realizzazione delle opere, lo stesso comune nella persona del Sindaco, comunica di avere già proposto alla Società Green Wave s.r.l. le eventuali opere di mitigazione che sarebbero immediatamente utili al progetto di sviluppo agricolo al territorio, e precisamente la realizzazione di impianti fotovoltaici in prossimità dei pozzi per l’emungimento dell’acqua destinata alla irrigazione dei fondi agricoli, in maniera tale da azzerare il costo dell’energia elettrica per il sollevamento. La proposta, accettata dalla Società proponente, ha avuto come conseguenza l’avvio di un bando pubblico di adesione a tale opera di mitigazione.

È stato riscontrato dalla Dott.ssa Barbara, ARPA Sicilia, che dall’analisi della documentazione prodotta dalla Ditta in sede di istanza, è stata rilevata l’assenza del Progetto di Monitoraggio Ambientale, e pertanto ne richiede integrazione.

VISTA la nota, prot. n. 68550 del 20.11.2020, recante integrazione volontaria ai fini del rilascio del nulla osta idrogeologico, con la quale vengono integrati i seguenti documenti: GRVAT1501 - Inquadramento territoriale – SIC;

GRVPR0103 - Relazione tecnica generale; GRVAR0101 - Studio Impatto Ambientale; GRVPT2001 - Piano particellare tabellare; GRVPT1901 - Piano particellare grafico; GRVPR0201 - Piano utilizzo terre e rocce da scavo; GRVSR1101- Relazione geologico tecnica; GRVSR0201 - Relazione Idrologica Idraulica; GRVPT7500 - Reticolo idrografico e regimentazione idraulica; GRVPT0102 - Inquadramento IGM; GRVPT3000 - Planimetria Catastale corso d'acqua;

GRVPT3100 - Planimetria Ortofoto corso d'acqua; GRVPT3200 - Planimetria Catastale Attraversamenti corso d'acqua;

GRVPT3300 - Profilo longitudinale del corso d'acqua; GRVPT3400 - Sezioni e particolari costruttivi Attraversamenti corso d'acqua; GRVPT3500 - Planimetria su IGM Attraversamenti corso d'acqua; GRVPT3600 - Planimetria su CTR Attraversamenti corso d'acqua; GRVPT3700 - Planimetria Catastale canali demaniali; GRVPT3800 - Planimetria Ortofoto canali demaniali; GRVPT3900 - Planimetria Catastale Attraversamenti canali demaniali; GRVPT4000 - Profilo longitudinale del canali demaniali; GRVPT4100 - Sezioni e particolari costruttivi Attraversamenti canali demaniali;

GRVPT4200 - Planimetria su IGM Attraversamenti canali demaniali; GRVPT4300 - Planimetria su CTR Attraversamenti canali demaniali; GRVPT4500 - Disegni descrittivi attraversamenti corsi d'acqua; GRVPT4600 - Disegni descrittivi attraversamenti canali demaniali; GRVPT0900 - Layout cavidotti AT impianto fv.

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