• Non ci sono risultati.

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Nel documento PARERE C.T.S. n. 287/2021 del 28/09/2021 (pagine 25-36)

CONSIDERATO che il progetto ditta Green Wave srl prevede la realizzazione di un impianto FV da 90.5 MWp e delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrica e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso. L’impianto sarà ubicato in c.da Granvilla, Comune di Francofonte (SR), su terreno agricolo distinto in catasto ai fogli 1 e 21, invece per il cavidotto sarà interessato terreno agricolo distinto in catasto ai fogli 3, 4, 7 e 8 del Comune di Vizzini (CT).

CONSIDERATO che in merito al progetto il Proponente afferma:

Il progetto prevede la realizzazione di una centrale di produzione di energia elettrica da fonte energetica rinnovabile di tipo fotovoltaica in Provincia di Siracusa, nel Comune di Francofonte, fuori dal centro abitato, in una zona a vocazione agricola, nei pressi dell’area attrezzata Granvilla, per quanto riguarda l’area strettamente adibita all’impianto, mentre il cavidotto ricade all’interno del Comune di Vizzini, provincia di Catania. L'area di realizzazione del parco fotovoltaico è posta in prossimità della strada provinciale SP28III,

insiste nell'agro di Francofonte (SR) ed è collocata a Nord-Ovest rispetto a quest’ultimo. L’area di futura installazione è individuabile dalle seguenti coordinate geografiche: Lat. 37°13'32"N; Long. 14°46'53"E; Alt. 510 m circa sul livello del mare.

I terreni risultano catastalmente adibiti a seminativo asciutto semplice ed infatti allo stato attuale risultano coltivati a grano, con la totale assenza di alberi ad alto fusto. L’area disponibile, di forma articolata, è costituita da undici sotto aree ed ha una estensione di circa 161 ettari (antecedentemente 169 ha), ed è censita all’interno del Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.) del comune di Francofonte (SR) con i seguenti identificativi:

- Foglio di mappa n. 1 p.lle 32, 34, 38, 48, 49, 65, 69, 75, 76, 77, 101, 105, 106, 110, 111, 113, 136, 137, 139, 172, 173, 210, 214, 215, 217, 222, 224, 228, 229, 230, 232, 233, 235, 241, 242, 243, 244, 245, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 256, 257, 259, 260, 261, 263, 264, 265, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 280, 288, 292, 293, 295, 296, 300, 302, 303, 304, 305, 306 e 309.

- Foglio di mappa n. 21 p.lle 2, 3, 4, 6, 12, 53, 55, 59, 67, 75, 83, 84, 86, 132, 133, 139, 140, 144, 148, 153, 155, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 179, 180, 181, 187, 188, 190, 191, 194, 195, 197, 199, 200, 201, 202, 203, 208, 268, 269, 270, 272, 277, 303, 304, 305, 306, 311, 329, 333, 343, 345, 346, 348, 351.

Per la parte inerente al cavidotto, ricadente all’interno del comune di Vizzini (CT), quest’ultimo passa su strada pubblica ad eccezione dell’area della cabina primaria censita all’interno del Nuovo Catasto Terreni (N.C.T.) del comune di Vizzini (CT) con i seguenti identificativi:

˗ Foglio di mappa n. 4 p.lla 5

- Foglio di mappa n. 7 p.lle 15 – 42 - 43

Il progetto nel dettaglio prevede la realizzazione di un impianto della potenza nominale pari a 80 MW (immissione in rete), con l’impiego di 238.148 moduli fotovoltaici da 380 Wp/cd. e di 4106 inseguitori mono-assiali da 58 moduli ciascuno, ottenendo una potenza di picco in DC pari a 90,50 MWp.

IMPIANTI ELETTRICI

L’impianto sarà suddiviso in due sezioni separate che confluiranno in due stalli trafo MT/AT (entrambi dalla potenza nominale di 50MVA), ciascuna associati alla STMG proposta da Terna.

A valle dei trasformatori partiranno poi le linee in media tensione che collegheranno la sottostazione utente ai vari skid presenti nell’impianto; queste linee saranno dotate di interruttori di potenza e sezionatori, oltre che di adeguati TA e TV per protezioni e misure.

Saranno previsti trasformatori per i servizi ausiliari 30/0.4kV e dei gruppi elettrogeni per garantire la continuità di alimentazione ai suddetti gruppi ausiliari.

Gli inverter per la conversione della corrente continua in corrente alternata saranno previsti all’interno degli skid. Le stringhe dei moduli, che mettono in serie i moduli di ogni inseguitore, saranno collegate agli inverter attraverso dei quadri di stringa posizionati tra gli skid ed il campo fotovoltaico.

Il sistema elettrico dell’impianto fotovoltaico sarà composto dai seguenti elementi principali:

• Moduli fotovoltaici da 380 Wp/cd.

• 16 Power Station da 3500 – 5000 kVA in conseguenza della previsione progettuale di un sistema di storage

• Sistema di storage da 24MW/3h

• Quadri elettrici in bassa e media tensione

• Cabine inverter + trasformatore BT/MT

• Sottostazione di trasformazione utente MT/AT

• Linee BT/MT/AT

CARATTERISTICHE DEI MODULI FOTOVOLTAICI

Per l’impianto si prevederà l’impiego di moduli fotovoltaici a tecnologia PERC (Passivated Emitter and Rear Cell), che consentono il raggiungimento di una maggiore efficienza rispetto alle celle monocristalline convenzionali, attraverso la passivazione dello strato posteriore della cella.

Il numero di moduli selezionato per l’impianto in esame sarà pari a 238.148 moduli fotovoltaici, raggruppati in 4106 stringhe. Ciascuna stringa interesserà un singolo inseguitore assiale. La tensione massima di stringa sarà pari a 1418,1 V e pertanto i cavi di stringa sono stati dimensionati tenendo conto di tale informazione.

CARATTERISTICHE DEGLI INVERTER

Sarà prevista l’installazione di 16 Power Station da 3500 a 5000 kVA, ognuna contente 2 inverter da 1750 a 2500 kVA. Gli inverter saranno posti in configurazione skid, ovvero si trovano in una struttura comprensiva anche di:

• Trasformatore BT/MT: necessario per alzare il livello di tensione nel campo fotovoltaico in modo da ridurre le perdite per effetto Joule durante il trasporto dell’energia prodotta fino alla sottostazione utente;

• Combiner box: necessario per unire gli output dei vari moduli fotovoltaici connessi in ingresso all’inverter;

• Quadro elettrico MT: necessario per avere la possibilità di scollegare e disalimentare uno o più parti dell’impianto elettrico in caso di guasto o manutenzione.

COLLEGAMENTI BT

Il dimensionamento dei cavi BT è stato effettuato tenendo conto di due criteri:

• Criterio termico: è stato verificato che ogni tratto di cavo abbia una seziona tale che la sua portata sia sempre superiore alla corrente di impiego ad esso associata, in modo da non avere una perdita di vita utile del cavo stesso;

• Criterio elettrico: è stato verificato che ogni tratto di cavo abbia una sezione tale che la caduta di tensione su di esso sia inferiore all’1% e che la caduta di tensione relativa al percorso più lungo sia inferiore al 4%.

Le sezioni dei cavi previste in progetto per i cavi in BT sono:

• 2 x 16 mmq

• 2 x 300 mmq

• 2 x 400 mmq COLLEGAMENTI MT

Il collegamento dei vari cavi MT sarà effettuato in configurazione entra-esce sui quadri MT presenti negli skid. A valle di questo dimensionamento è stato scelto di utilizzare il cavo ARE4H5E compact, dalle sezioni di 70-150-300 mmq in base ai vari tratti considerati.

Complessivamente avremo quindi:

• 3479 m di cavo da 70 mmq (3 x)

• 4023 m di cavo da 150 mmq (3 x)

• 3219 m di cavo da 300 mmq (3 x) COLLEGAMENTO AT

Il dimensionamento del cavo è stato effettuato per una capacità massima pari a 250 MW, idoneo per il trasporto dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nonché da eventuali ulteriori progetti che condividano stallo e stazione utente. È pertanto previsto un elettrodotto in cavo interrato dalla lunghezza prevista di circa 4,7 km.

SOTTOSTAZIONE

Lo schema di allacciamento alla RTN prevederà il collegamento della sottostazione di trasformazione utente in antenna a 150 kV, per mezzo di un cavidotto in alta tensione, con la sezione a 150 kV della futura stazione di trasformazione 380/150 kV denominata “Vizzini”, di cui al Piano di Sviluppo Terna, da inserire in entra-esce sulla linea RTN a 380 kV

“Chiaromonte Gulfi – Paternò”. Tale stazione è stata autorizzata attraverso separato procedimento autorizzativo.

Il dimensionamento dell’area della sottostazione utente è stato effettuato per una capacità massima pari a 250 MW, idoneo per l’eventuale condivisione stallo e stazione utente con altri operatori. La sottostazione utente in esame è provvista di due stalli trafo, ognuno afferente a ciascuna STMG Terna.

La sottostazione elettrica è stata posizionata nella zona sud-ovest dell’Area di Impianto, all’interno dell’impianto fotovoltaico, in area pianeggiante con accesso diretto sulla strada comunale. Intorno alla sottostazione sono stati previsti canali (fossi di guardia) per il convogliamento delle acque.

La sottostazione di trasformazione utente sarà così costituita:

• Sbarra di connessione con opportuni set di isolatori.

• Adeguati set di TA/TV per le protezioni e misure di montante.

• N°2 stalli con interruttori di trasformatore e n°1 stallo con interruttore di linea, entrambi con relativi organi di sezionamento.

• N°2 trasformatori AT/MT da 50MVA.

• N°3 partenze con scaricatori per connessione AT in cavo.

• Partenze in cavo MT dal secondario dei trasformatori AT/MT verso i rispettivi quadri di MT collocati su edifici dedicati.

La superficie della nuova stazione di trasformazione utente 150/30kV si estenderà in un’area di circa 2500 m² con la possibilità di espansione per ulteriori stalli fino ad una superficie complessiva di circa 5400 m².

All’interno dell’area della sottostazione AT/MT sarà realizzato un edificio, di estensione pari a circa 320 m², atto a contenere le apparecchiature di potenza e controllo relative alla sottostazione stessa;

saranno previsti i seguenti locali:

• Locale quadri di controllo e di distribuzione per l’alimentazione dei servizi ausiliari (privilegiati e non) – sala BT;

• Locale contenente il quadro di Media Tensione (completo di trasformatore MT/BT e relativo box metallico di contenimento) per alimentazione utenze ausiliarie – sala MT;

• Locale quadro misure AT, con accesso garantito sia dall’interno che dall’esterno della SSE – sala MIS;

• Locale contenente il gruppo elettrogeno per l’alimentazione dei servizi ausiliari in situazione di emergenza – sala GE;

• Locale contenente i quadri di comando e controllo del parco fotovoltaico.

IMPIANTO DI TERRA

I componenti costituenti l’impianto fotovoltaico saranno collegati a terra per mezzo dispersori e un conduttori di terra collegati direttamente alle strutture di sostegno. La rete di terra interesserà l’area recintata della sottostazione utente. Il dispersore dell’impianto ed i collegamenti dello stesso alle apparecchiature, saranno realizzati e dimensionati sulla base della corrente di guasto comunicata da TERNA.

Con riferimento alla sottostazione l’impianto di terra sarà costituito da una maglia realizzata in corda di rame nudo di sezione idonea. Il lato della maglia sarà scelto in modo da limitare le tensioni di passo e di contatto a valori non pericolosi, secondo quanto previsto dalla norma CEI 11-1. Al fine di contenere i gradienti in prossimità dei bordi dell'impianto di terra, le maglie periferiche presenteranno dimensioni opportunamente ridotte e bordi arrotondati. Nei punti sottoposti ad un maggiore gradiente di potenziale le dimensioni delle maglie saranno opportunamente infittite, come pure saranno infittite le maglie nella zona apparecchiature per limitare i problemi di compatibilità elettromagnetica.

STORAGE E SERVIZI DI RETE

Per il progetto di Granvilla, il proponente, ha selezionato un accoppiamento DC, i cui principali vantaggi sono:

• L’eliminazione di un set di inverter ed i relativi organi di manovra e connessione, riducendo dunque il costo dell’impianto;

• Maggior efficienza quando le batterie vengono ricaricate dall’impianto FV;

• Consente di recuperare l’energia che normalmente viene persa quando si utilizza un ILR (inverter loading ratio) maggiore di 1; inoltre l’accoppiamento DC consente l’incremento di questo valore rispetto al livello utilizzato per impianti FV senza storage.

Utilizzando criteri di dimensionamento basati su informazioni raccolte attingendo ai fornitori di materiali ed alla letteratura scientifica disponibile, l’impianto in presenza di storage prevede l’utilizzo di 16 inverter dalla potenza nominale nel range 3500-5000kVA, un sistema di trasformazione da 2x50MVA e delle batterie da 24MW/3h.

Il proponente precisa, inoltre, che, in considerazione della particolare innovazione introdotta dal sistema di storage, inteso come soluzione industriale innovativa, si propone la previsione di una scelta progettuale reversibile. Per scelta reversibile si intende una soluzione progettuale che, a valle della conclusione positiva dell’iter autorizzativo, consenta il ritorno ad un impianto FV tradizionale (senza storage) senza incorrere in modifiche progettuali di tipo sostanziale.

IMPIANTI MECCANICI STRUTTURE DI SOSTEGNO

I moduli fotovoltaici saranno tenuti in posizione ed orientamento da sistemi ad inseguimento mono-assiale con azimut a +60°. Per evitare il problema degli ombreggiamenti reciproci il proponente farà ricorso alla tecnica del backtracking: i moduli seguiranno il movimento del Sole solo nelle ore centrali del giorno, invertendo il movimento a ridosso dell’alba e del tramonto, quando raggiungono un allineamento perfettamente orizzontale.

La struttura di sostegno è collegata a terra attraverso il palo motorizzato. Nel caso in cui il requisito di messa a terra non sia soddisfatto a causa delle caratteristiche del terreno è possibile collegare a terra più pali per ridurre la resistenza di terra attraverso trecce di terra aggiuntive. L'incremento nella produzione di energia offerto da tali inseguitori si aggira intorno al 15-20% rispetto ad impianti con strutture fisse. Le fondazioni delle strutture di sostegno saranno completamente interrate e ricoperte da vegetazione; in funzione di quanto emergerà dalle indagini geologiche in merito ai parametri geotecnici delle aree individuate, si valuterà la migliore soluzione (con pali infissi o ad avvitamento).

Le impostazioni operative nella rotazione dei moduli fotovoltaici consentono altresì:

• Transito per ispezioni e manutenzione

• Transito per lavaggio moduli

• Transito con mezzi agricoli

In fase di redazione del lay-out è stata inoltre prevista la rotazione delle strutture con azimut a +40°in delimitate aree al fine di ottimizzare l’occupazione in alcune aree con pendenza azimutale > 15%.

IMPIANTI SPECIALI ILLUMINAZIONE

L’impianto di illuminazione esterno sarà costituito da 2 sistemi:

- Illuminazione esterna perimetrale - Illuminazione esterna della sottostazione

L’ Illuminazione esterna perimetrale prevederà proiettori direzionali su pali, con funzione di illuminazione stradale notturna e anti-intrusione. L’illuminazione esterna perimetrale si accenderà solamente in caso di intrusione esterna.

L’Illuminazione esterna della sottostazione prevederà lampade su sostegno agganciato alla parete, con funzione di illuminazione piazzole per manovre e sosta.

OPERE CIVILI

La realizzazione dell’impianto fotovoltaico prevede l’esecuzione di opere civili connesse alle esigenze di costruzione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico stesso. Verranno realizzati manufatti interrati e fuori terra, con esecuzione di opere di movimento terra nonché opere in c.a.

Sono pertanto previste opere di civili per la realizzazione delle seguenti opere:

• Accantieramento

• Viabilità di impianto

• Regolarizzazione dell’area di impianto

• Cavidotti

• Opere di regimentazione idraulica

• Edifici inverter

• Sottostazione

ACCANTIERAMENTO

In relazione alle esigenze di cantiere il proponente precisa che la realizzazione dell’impianto sarà effettuata con mezzi cingolati che possono operare senza la necessità di viabilità eseguita con materiali inerti proveniente da cava.

Con tali mezzi saranno realizzati i cavidotti, le infissioni dei pali delle strutture ad inseguimento ed il montaggio degli stessi. Il transito degli automezzi necessari per le attività di posa in opera di impianti elettrici e dei moduli fotovoltaici non prevede la realizzazione di piste realizzate in materiale inerte. Gli automezzi transiteranno sui terreni esistenti, appositamente compattati, in stagione idonea ad operare in sicurezza.

L’accantieramento e l’esecuzione dei lavori sarà effettuata in lotti da circa 4 ha, e prevede una specifica area di stoccaggio e baraccamenti all’interno dell’area di impianto, senza la previsione di piazzole eseguite con materiali inerti provenienti da cava.

Potrà essere valutato in sede di progetto esecutivo il riutilizzo, per le esigenze di cantiere, nell’ambito di un piano di utilizzo redatto ed approvato nel rispetto del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., dei materiali accatastati provenienti dalle attività di spietramento eseguite dai conduttori agricoli ed ubicate all’interno dell’area di impianto.

La realizzazione dei cavidotti lungo i tracciati della viabilità pubblica esistente sarà eseguita nel rispetto delle prescrizioni che saranno rilasciate dagli enti competenti, nonché con l’obbiettivo di minimizzare i disagi per i frontisti e garantire l’avanzamento delle lavorazioni nel rispetto delle norme di sicurezza.

L’accantieramento dell’area di sottostazione sarà realizzata realizzando, in sede di avvio lavori, i piazzali previsti in sede di progetto, e descritti nel seguito.

VIABILITÀ DI IMPIANTO

A detta del proponente, si cercherà di utilizzare la viabilità già esistente, al fine di minimizzare il più possibile gli effetti derivanti dalla realizzazione sia delle opere di accesso così come di quelle per l’allacciamento alla rete di trasmissione nazionale. L’attuale ipotesi di ubicazione dei moduli fotovoltaici tiene in debito conto sia delle strade principali di accesso, che delle strade secondarie. All’interno dell’impianto sarà realizzata una viabilità di servizio per garantire sia un rapido accesso ai componenti elettrici di impianto che la posa di tutte le linee interne MT. La viabilità dovrà favorire anche le operazioni di manutenzione ordinaria dei diversi filari fotovoltaici.

Nello specifico, viene di seguito indicata la lunghezza della viabilità d’impianto progettata per esigenze manutentive, come ben evidenziata negli elaborati grafici di progetto:

• viabilità nuova: 14605 m

• viabilità da ammodernare: 987 m

• viabilità esistente: 2942 m

La viabilità di impianto di nuova realizzazione è stata prevista con pendenze max pari a 20%. Limitati tratti di viabilità, rappresentati negli elaborati di progetto, possono interferire con manufatti esistenti (terrazzamenti) e pertanto in corrispondenza di tali interferenze saranno previste delle specifiche rampe.

È inoltre prevista la costruzione di condotte di scarico al fine di garantire il deflusso idraulico nei tratti di viabilità in cui è richiesta la raccolta ed evacuazione delle acque meteoriche (fossi ed impluvi).

In particolare per l’attraversamento dei fossi, sono previste delle condotte di diametro differente in relazione al punto di intersezione, in alcuni tratti in cls e in altri in HDPE.

REGOLARIZZAZIONE DELL’AREA DI IMPIANTO

La regolarizzazione dell’area di impianto nasce con la finalità di rendere più omogenea, in presenza di variazioni di pendenza lungo l’asse delle strutture di inseguimento, la pendenza del terreno preesistente nonché già modellata nell’ambito della conduzione agricola. Si tratta di movimenti terra a bilancio zero che saranno eseguiti all’interno dell’area di impianto con fronti di sterro e riporto pari a ca. 50 cm nelle porzioni di area con variazioni di pendenza maggiori.

RECINZIONI

La recinzione sarà poggiata direttamente sul terreno, con l’inserimento di tubi a intervalli regolari, per permettere il passaggio della microfauna locale, sulla base di specifiche indicazioni fornite nell’ambito dello studio naturalistico.

Ai fini del mantenimento della rete ecologica e della salvaguardia della biodiversità, si prevede di mitigare l’impianto fotovoltaico sui diversi lati con l’inserimento mirato di piante e cespugli. Lunghezza recinzioni: 16716 m

CAVIDOTTI

Sono previsti cavidotti per il collegamento dell’impianto di produzione con la RTN Terna.

In particolare si evidenziano:

• Cavidotto CC 1.500 V per il collegamento delle stringhe ai quadri di stringa

• Cavidotto CC 1.500 V per il collegamento dei quadri di stringa agli skid

• Cavidotto CA 30.000 V per il collegamento degli skid alla sottostazione utente

• Cavidotto CA 150.000 V per il collegamento della sottostazione utente alla stazione Terna

Non sono previsti chiusini e pozzetti fuori terra e pertanto a partire dalle strutture di inseguimento i cavi non sono ispezionabili, ed eventuali manutenzioni necessiterebbero degli interventi con mezzi di movimento terra. Tale previsione progettuale nasce dall’esigenza di restituire l’area ad un possibile utilizzo agronomico, mantenendo pertanto un ampio strato di terreno libero da manufatti.

• Lunghezza cavidotto AT: 4700 m

• Lunghezza cavidotti MT: 8535 m Il tracciato dei cavidotti MT interessa:

• Terreno saldo 9891 m (in gran parte fiancheggiando viabilità nuova ed esistente)

• Viabilità privata 10 m

• Viabilità pubblica 15 m

• Viabilità di impianto 30 m

Inoltre, sono previsti i seguenti attraversamenti che interessano aree demaniali ovvero soggette a servizi in concessione:

• Strada provinciale: 1 attraversamento con 1 terna di cavi MT (con sezione da 300mmq) sulla SP28III a 1,3km a nord-est della sottostazione utente ed 1 attraversamento con 3 terne di cavi MT (rispettivamente con sezioni da 70, 300 e 300 mmq) sulla SP28III a 330 m ad est della sottostazione utente.

• Ferrovia: 1 attraversamento con 1 terna di cavi AT tra le stazioni ferroviarie “Vizzini-Licodia” e “Militello Val di Catania” tra le particelle 16 e 22 del Foglio 7 di Vizzini.

• Strada provinciale: 1 attraversamento con 1 terne di cavi AT sulla SP28 ii a 300 m a nord della sottostazione Terna.

• Corso d’acqua: 1 attraversamento con 1 terne di cavi AT sul Fosso Buseara a 3710 m a est della sottostazione Terna.

• Corso d’acqua: 2 attraversamenti con 1 terne di cavi AT sul Fosso Ciaramito, uno a 745 m e l’altro a 1645 m a nord della sottostazione Terna.

• Corso d’acqua: 1 attraversamento con cavidotto BT e viabilità di impianto sul Rosso della Pelaita nell’area nord-ovest dell’area di impianto (inquadramento catastale: foglio 1 comune di Vizzini elaborato 3/5).

Tali attraversamenti, evidenziati negli elaborati prodotti, verranno realizzati previo acquisizione e recepite eventuali prescrizioni da parte dell’ente/gestore del servizio.

OPERE DI REGIMENTAZIONE IDRAULICA

Le opere di regimentazione idraulica saranno realizzate tenendo debito conto delle risultanze della relazione idraulica, nonché degli elaborati grafici relativi ai bacini ed aste fluviali. Gli studi idraulici effettuati dal proponente hanno evidenziato che i terreni affioranti sono caratterizzati da una scarsa copertura eluviale (suolo) e da rocce, appena sottostanti, caratterizzate da un'elevata permeabilità secondaria per fratturazione, per cui le canalizzazioni superficiali preferenziali di ruscellamento effimere riportate nell’elaborato Carte Deflusso Acque, possono non essere considerate come zone da cui innescarsi fenomeni di dissesto significativo sennò in presenza di intense piogge. Tuttavia, la ditta prevede di progettare cunette in prossimità delle canalizzazioni superficiali più significative riscontrate in seguito ad apposita indagine storica. In particolare per pendenze del terreno fino al 5% si prevede di utilizzare impluvi in terra, per pendenze fino al 10% in pietra e per pendenze > 10% in telo. Pertanto sono previste le seguenti opere, meglio

Le opere di regimentazione idraulica saranno realizzate tenendo debito conto delle risultanze della relazione idraulica, nonché degli elaborati grafici relativi ai bacini ed aste fluviali. Gli studi idraulici effettuati dal proponente hanno evidenziato che i terreni affioranti sono caratterizzati da una scarsa copertura eluviale (suolo) e da rocce, appena sottostanti, caratterizzate da un'elevata permeabilità secondaria per fratturazione, per cui le canalizzazioni superficiali preferenziali di ruscellamento effimere riportate nell’elaborato Carte Deflusso Acque, possono non essere considerate come zone da cui innescarsi fenomeni di dissesto significativo sennò in presenza di intense piogge. Tuttavia, la ditta prevede di progettare cunette in prossimità delle canalizzazioni superficiali più significative riscontrate in seguito ad apposita indagine storica. In particolare per pendenze del terreno fino al 5% si prevede di utilizzare impluvi in terra, per pendenze fino al 10% in pietra e per pendenze > 10% in telo. Pertanto sono previste le seguenti opere, meglio

Nel documento PARERE C.T.S. n. 287/2021 del 28/09/2021 (pagine 25-36)

Documenti correlati