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Riunione n. 25 del 25 marzo On line su zoom aperitivo virtuale

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Academic year: 2022

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Presidente 2020-21 Renato Graziani

Distretto 2060 Italia Nord Est

Governatore Diego Vianello Club fondato il 27-7-1999

Riunione n. 25 del 25 marzo 2021 - On line su zoom aperitivo virtuale

Lezione di Rotary, questa sera, quasi una DAD. L'alto numero dei presenti, la durata del virtuale incontro su Zoom (quasi due ore), i molti intervenuti (stavo per dire interrogati nella metafora della DAD), lo spessore delle argomentazioni, la passione degli interlocutori, indicano la straordinarietà della serata. I temi all'odg sono: la programmazione di aprile, il service “Gli ultimi, gli acrobati della povertà, gli invisibili” e l'argomento del giorno: l'uscita di cinque amici dal club annunciata quasi in contemporanea questa mattina per email. Sull'ultimo punto chi scrive non è riuscito a prendere appunti sufficienti per restituire in pieno ai soci la ricchezza, la profondità, l'originalità degli argomenti, talvolta in contrapposizione, ma sempre di stimolo e di riflessione. Ecco perchè la sera stessa ha chiesto ad alcuni degli intervenuti, che ringrazia, di inviargli per email una sintesi di quanto avevano detto in riunione.

Il presidente, parte con la programmazione del mese di aprile. Argomento ideale per rompere il ghiaccio: 1 aprile (giovedì santo) e giovedì 8 (settimana di Pasqua) si saltano arrivando così a giovedì 15, serata dedicata al nostro socio onorario Andrea Stella. Renato Graziani dà quindi la parola a Corrado Sulsente storico partner e collaboratore stretto di Andrea:

“Nell''incontro di giovedì 15/4/2021 Andrea ci parlerà del progetto WOW for Children, attività che lo scorso anno ha consentito a bambini affetti da patologie invalidanti, accompagnati dal loro nucleo familiare, di vivere una giornata da "lupo di mare" a bordo del catamarano accessibile Lo Spirito di Stella. L'iniziativa si è svolta nel pieno rispetto delle normative sanitarie anti covid in quattro località dell'Adriatico: Brindisi, Rimini, Jesolo e Lignano Sabbiadoro.

Ci parlerà poi dei progetti attualmente in fase di allestimento e che, salvo restrizioni che dovessero impedire ogni attività sociale, prenderanno il via nel mese di maggio 2021 sempre a bordo del catamarano. In particolare:

1. "WOW FOR ALL - for Environmental Sustainability" in cui Lo Spirito di Stella sarà veicolo di sostenibilità ambientale portando a bordo alcune aziende Italiane che sono delle eccellenze in tema di sostenibilità ambientale;

2. "WOW EXPERIENCE" che permetterà alle persone con disabilità di vivere esperienze a bordo e a terra grazie al catamarano ed agli ausili Klaxon che permettono una mobilità completa, sostenibile ed intelligente;

3. "WOW FOR CHILDREN" che consentirà anche nel 2021 ai bambini accompagnati dai propri famigliari o dai propri assistenti di vivere l'esperienza della navigazione in totale libertà.

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Tutti e tre i progetti saranno all'insegna dell'UNIVERSAL DESIGN toccando porti di tutta Italia, da Venezia a Genova ed in questo ambito Lo Spirito di Stella sarà la piattaforma dove il famoso

architetto Renzo Piano incontrerà i quattro giovani architetti che sono stati selezionati dalla sua Fondazione per vivere l'architettura attraverso le sue opere in tutto il mondo.

Il progetto 2021 si chiuderà a Palermo, la prima decade di ottobre, in occasione dello svolgimento dei Campionati Mondiali di Vela per atleti paralimpici, classe Hansa di cui Andrea è stato il primo presidente”

Per il 19 aprile, lunedì, interclub con RC Bassano, Per i dettagli il presidente rimanda o alla NL o al nostro sito. Infine per giovedì 29, come annunciato, il tema della ferrovia da e per Bassano.

Sul service annunciato, prende la parola Giovanni Marcadella riprendendo il lungo e articolato discorso fatto nell'ultimo consiglio direttivo: “... sto parlando del progetto Emporio della Solidarietà a Romano d' Ezzelino, progetto sociale che si connota in modo significativo ed innovativo tra le politiche sociali dell'Amministrazione Comunale di Romano di contrasto e di promozione dell'inclusione sociale, in stretta collaborazione con vari enti del 3° settore del territorio” Così Giovanni, invitando i soci a leggere la documentazione relativa allegata alla prossima News Letter. Verso le nuove povertà l'emporio vuole essere di aiuto, d'indirizzo, di sostegno partendo dalla mensa, portando la persona a fare delle scelte … ecco l'emporio, il

supermercato in cui chi ha bisogno deve scegliere, gratuitamente perchè ha una tessera, per superare l'assistenzialità pura, per avvicinare le persone, per realizzare insieme percorsi nuovi, scelte di vita nuove...”sarà un prodotto innovativo, che darà qualcosa di più, un progetto che vuole rispettare la dignità della persona, un aiuto temporaneo, un aiuto a uscire.” e ancora con forza, quasi un appello

“aiutateci cari soci, con le vostre idee, con le vostre professionalità, mettevi in gioco … abbiamo bisogno di voi e del vostro tempo”

Seguono vari interventi in risposta all'appello di Giovanni.

Bianca (per intercettare le nuove povertà si è interessata dei centri di ascolto a Verona … ma gli operatori, ha saputo, hanno seguito corsi non facili per prepararsi, … bisogna essere professionisti dell'ascolto)

Gianni Maroso (ricorda la sua lunga esperienza come volontario con i carcerati, in cui arrivò senza corso di preparazione … è necessaria una forte motivazione e partire con umiltà … ci vuole

comunque tempo e disponibilità)

Marcadella (non poniamo limiti troppo in là, non pretendiamo di arrivare formati. Non stiamo parlando di casi limite, ma del nostro vicino di casa che ha perso il lavoro o la salute …prima ci mettiamo in ascolto e poi facciamo)

Graziani (io ad esempio mi posso mettere a disposizione per i rapporti con la Regione, che sta spingendo molto verso il volontariato...)

Marcadella ( ricordo che Marino Kuhar e il sindaco Bontorin hanno invitato il Club Rotary Bassano Castelli a visitare la mensa a Romano, anche subito in collegamento virtuale)

E infine l'ultimo argomento: le dimissioni di stamane di Bruno e Renata, di Vallina, di Stefano e di Teresa. Non è una sorpresa, i soci infatti ne sono già informati da qualche ora. Ma quei cinque nomi in fila, in uscita dall'elenco storico del club, fa un certa impressione, ci interpella, ci fa riflettere … Corrado Sulsente ( ho colto nelle email dei cinque soci, almeno in due, il disagio, non lo capisco, dobbiamo approfondire)

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Robert Montier:

Ritengo opportuno non accettare le 5 dimissioni senza parlare con loro, capire perché e provare a trattenerli con con noi.

Dobbiamo cambiare le nostre riunioni con obiettivo di preparare il futuro (dopo covid) e sospendere tutti gli aiuti al momento.

Dobbiamo concentrarci su Bassano (e pensare meno a fuori Bassano al momento) Prepariamoci ad aiutare la gente in difficoltà nella nostra regione dopo il covid.

Fare venire giovani al club deve essere la nostra priorità (senza nessuna quota il primo anno) Penso di non sbagliare: i giovani vengono perché sanno di trovare expériences ( politici, imprenditori, etc) che solo un socio anziano può dare.

Quindi non non fare venire i giovani per fare uscire gli altri.

Facciamo il focus solo sul nostro club per trovare insieme motivazioni per cambiare la mentalità.

Ho visto stasera che non mancano le idee.

Non dimenticare che il Rotary fa la nostra pubblicità. non il contrario.

Per concludere: non cercare nel passato del club per ricordare come era il club 20 anni fa.

Oggi è un altra epoca e dobbiamo trovare quello che interessa oggi o domani. Non siamo più quelli di ieri!

Penso che i temi non mancano e tra poco saremo in tanti.

Non dimentichiamo che il Rotary non ha bisogno di pubblicità, il nostro Club di Bassano si.

Alessandro Morello:

Colgo l’opportunità per fare i miei complimenti al Presidente Graziani per l’attività svolta durante la sua annata. L’uso di Zoom mi ha inoltre permesso di seguire anche importanti attività di altri Club. Credo che nella vita occorre in certe occasioni intraprenderne una nuova, reinventarsi. Perché certe situazioni sono finite e non si può vivere solo di ricordi, mantenendo ovviamente la continuità delle proprie competenze. Come ho cercato di fare, addirittura risposandomi in Messico e dando nuova forma alla mia attività professionale. Nel lavoro ho sempre fatto comunicazione, ovviamente finalizzata all’attività aziendale. E la ho anche insegnata dall’Università. Cinque anni fa sono partito con questo progetto informativo per Marostica utilizzando la nuova grande opportunità dei social. E il progetto ha avuto successo. La cosa che mi ha meravigliato è l’ostracismo che ho incontrato da parte di alcuni Soci del Club. In fin dei conti non ho fatto che trasferire le mie conoscenze in favore della comunità. Credo nella democrazia, nella trasparenza, nella diffusione e rispetto delle opinioni.

Valori a cui non si può sottrarre il Rotary. E credo importante per svolgere attività di service che i Soci presentino la loro attività professionale/culturale con anche i cambiamenti in essere.

Particolarmente quest’anno ho ricevuto stimoli interessanti dall’attività del Club. Cito l’ultimo: la presentazione della storia delle Smalterie. Le mie scelte professionali sono state dettate dalla lettura di Schumpeter, l’economista austriaco fondatore della micro economia, che sosteneva l’importanza del ruolo e delle idee nuove portate dagli imprenditori. E la vicenda dei Westen ne è un chiaro esempio. Hanno innestato nel tessuto Bassanese l’economia dell’industria. Fattore determinante per il futuro benessere della popolazione.

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Roberto Pozzobon:

Le email dei 5 soci vanno lette tra le righe, al di là delle motivazioni da ciascuno indicate per rassegnare le dimissioni, perché in tutte si evidenzia un certo malessere perché forse oggi il Rotary non è più quello che era quando sono entrati e altrettanto il club. Sono dimissioni pesanti, un presidente, un socio fondatore spesso segretario e memoria storica del club, un prefetto, la prima socia donna del club. Bisogna quindi capire perché questo è successo e non archiviarle de plano.

salvo la presidente, tutti avevano chiesto la dispensa e forse non si è riflettuto a sufficienza perché vi era stata quella scelta. Personalmente penso che quel Rotary, che una volta era occasione per stare assieme tra persone legate da reciproca stima e così magari far qualcosa di utile per la società sia profondamente cambiato. É diventato eccessivamente burocratizzato, autoreferenziale, sempre più alla ricerca di visibilità, come se questa fosse necessaria per la sopravvivenza. Le convention, care al sistema statunitense, per ricercare la leadership non mi convincono, perché il Rotary è già di per sé leader. Anche il club non si discosta quando si parla di segnare le ore dedicate ai service, verbalizzare le riunioni del consiglio, divulgare service modesti. Va benissimo tutto, ma siamo sempre tra di noi che ci conosciamo e mi pare eccessivo tutto questo. Il valore aggiunto del Bassano Castelli era quello di essere un club giovane, non per età ma per il pensare: il primo che ha fatto entrare le donne, che non si scandalizzava se uno arrivava in maglione o faceva una battuta nel corso della relazione, che realizzava service senza tante formalità e che poi se c’era l’occasione li rendeva noti. Abbiamo parlato di far entrare i giovani, poi siamo ritornati verso gli anziani, ma di fatto non siamo riusciti a ricreare quell’entusiasmo così scapigliato che tanto aveva caratterizzato il nostro club. Certamente mi sbaglio, ma ci siamo involuti in schemi certo richiesti da Evenston che però non mi trovano in sintonia, perché snaturano quel semplice star assieme per far anche cose utili. Pensiamo anche a cosa succederà ai club service quando sarà passata questa pandemia; avrà ancora valore riunirsi o zoom prevaricherà? C’è molto da riflettere, credo

Giuseppe Saretta:

“Non capisco più niente” e citando Andreotti “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina ... le email hanno qualcosa in comune” e poi “ha ragione Roberto, suggestivo quello che ha detto, dobbiamo capire qual'è il vero malessere … spetta a tutti noi riportare il Rotary alle origini, capire quali sono i motivi forti, dobbiamo rivedere un po' tutto. Il disagio? Ma ognuno deve chiedersi se e quanro è responsabile del disagio altrui. Vedo il Club come un centro di ascolto”

Federico Visentin

Mi ritrovo con Saretta. Il Rotary prima di tutto è servizio, e questo costa tempo, tanto tempo e molta energia. E allora ci vogliono i giovani! Quando siamo partiti eravamo giovani, poi siamo rimasti amici. Ma l'amicizia non basta. Il Rotary deve fare cose, e raccontare cose per destare attenzione e provocare contatti- Orgoglio e amicizia … Dobbiamo assolutamente portare dentro giovani che hanno voglia di fare. Ma come catturare i giovani? Bisogna fare come il RC Bassano … un giovane che entra da solo fa fatica ad entrare, si intimorisce … bisogna farli entrare in tanti, assieme. E poi chiudere con quelli che non vengono mai, niente alibi …

Paolo Grendele (D'accordo con Federico, bisogna portare dentro i giovani … esiste lo sconto per i giovani che entrano. Siamo sempre gli stessi, ci vuole una bella botta di giovani.)

Bianca (abbiamo ignorato il Rotaract. Lì ci sono i giovani già preparati, bisogna portarli nel club) Alferio (ognuno deve darsi da fare per cercare e trovare un giovane. Chiudiamo pure con quelli che non vengono)

Graziani chiude con una battuta: “ognuno diventi cacciatore di teste”. Ormai alle ore 23 ci sta.

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