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REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA

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Academic year: 2022

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REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.)

(APPROVATO CON DEL. DI C.C. N. 18 IN DATA 12/06/2013)

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SOMMARIO

1. INTRODUZIONE 2. DEFINIZIONE 3. PRINCIPI

4. OBIETTIVI E FINALITA’

5. DESTINATARI

6. PERSONALE ADDETTO

7. TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI EROGATE

8. MODALITÀ D’ACCESSO

9. MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

10. DURATA E ORGANIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI EROGATE 11. VERIFICA

12. SOSPENSIONI, RINUNCE e MODIFICHE 13. RAPPORTO OPERATORI UTENTI 14. UTILIZZO DEI DATI PERSONALI

15. PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AI COSTI 16. MODALITA’ DI PAGAMENTO

17. DIRITTI E DOVERI DELL’UTENTE 18. LAMENTELE O SUGGERIMENTI 19. PUBBLICITA’ DEL REGOLAMENTO

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1 - INTRODUZIONE

Il SAD si inserisce nel quadro di un più ampio progetto – obiettivo che è quello della Domiciliarità intesa come la dimensione di vita della persona, articolata negli spazi del proprio habitat e delle relazioni interpersonali ed intesa come il diritto di ogni persona a vivere e morire nella propria casa (ovvero il diritto di poter scegliere) in modo sicuro e protetto.

Nella logica del supporto alla domiciliarità si sono sviluppati localmente anche altri servizi diversi per intensità assistenziale tra cui: i Centri Diurni Integrati (CDI), i Ricoveri Temporanei presso le RSA, il Servizio Pasti, il Servizio Trasporti, il Telesoccorso, i Buoni Sociali….

Tali servizi o interventi sociali si integrano con i servizi socio-sanitari (ADI – voucher sociosanitari), assicurati dall’A.S.L., che offrono a domicilio prestazioni sanitarie, curative e riabilitative e sono complementari alle risposte informali proprie della rete del cittadino/utente e della comunità (risorse familiari, badanti, volontariato, associazionismo,…).

Il presente regolamento ha lo scopo di definire la natura e le modalità organizzative del SAD e di disciplinarne l’utilizzo.

2 - DEFINIZIONE

Il SAD è un elemento della rete dei servizi integrati delle aree sociali, socio-assistenziali e socio- sanitari ed è una delle risorse del Servizio Sociale.

Il Servizio offre interventi e prestazioni di natura socio-assistenziali, nel contesto socio-familiare di appartenenza dell’assistito, individuati e definiti nel Progetto Assistenziale Individualizzato (P.A.I.) a cura dell’Assistente Sociale.

Il SAD può essere attivato come servizio:

� stabile ed in grado di soddisfare i bisogni socio-assistenziali del soggetto;

� integrato con altri servizi;

� temporaneo, in risposta ad un bisogno definito;

� integrato o complementare ad altri servizi e di supporto alla realizzazione di un progetto personalizzato.

L’intervento si compone di un insieme di prestazioni rivolte alla persona ed all’ambiente di vita, sulla base di progetti individualizzati, con carattere di continuità; comprende sia interventi di carattere operativo concreto che di sostegno ed aiuto nel mantenimento e sviluppo degli aspetti relazionali e sociali, fondamentali per favorire il benessere della persona.

3 - PRINCIPI

Il S.A.D., potenzialmente rivolto a tutti i cittadini in stato di bisogno, come servizio alla persona si ispira ai principi di universalità, uguaglianza ed imparzialità, garantendo:

- il rispetto della dignità e della libertà della persona assistita;

- il diritto della persona assistita di autodeterminarsi, a prescindere dalla sua condizione personale e sociale;

- l’equità intesa come divieto di ogni discriminazione;

- la realizzazione di un programma assistenziale personalizzato condiviso con il destinatario e la sua famiglia.

Tutti i cittadini residenti nel territorio comunale, a parità di condizioni, godono di uguale trattamento per l’accesso al Servizio e per la fruizione degli interventi e prestazioni.

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4 - OBIETTIVI E FINALITA’

L’obiettivo principale del servizio è il mantenimento della persona nel proprio contesto di vita limitando il ricorso all’istituzionalizzazione alle sole situazioni in cui i bisogni del soggetto non possano essere adeguatamente affrontati a domicilio, a causa della valenza socio–sanitaria degli stessi.

Le finalità del Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) sono:

� garantire il mantenimento della persona in situazione di fragilità nel proprio ambiente di vita;

� limitare il ricorso a strutture residenziali che comporterebbero costi elevati sia sul piano affettivo e sociale che sul piano economico;

� prevenire situazioni di rischio per persone che vivono in condizioni psico-fisiche e sociali precarie, di isolamento sociale e/o a rischio di emarginazione;

� assicurare il necessario supporto ai nuclei famigliari in difficoltà a svolgere funzioni di cura nei confronti del proprio familiare in situazione di svantaggio;

� sostenere e rinforzare le risorse presenti nel contesto familiare affinché possano costituire la base per la realizzazione di un sostegno adeguato al soggetto, diventando parte attiva nella realizzazione del progetto di assistenza;

� favorire il mantenimento ed il recupero delle abilità del soggetto, contrastando la cronicizzazione;

� realizzare interventi con valenza di recupero e di accompagnamento all’autonomia;

� collaborare ed utilizzare la rete dei servizi del territorio per un intervento mirato e flessibile;

� integrarsi con le offerte del privato sociale e della rete informale.

5 – DESTINATARI

Il servizio si rivolge a soggetti residenti nel territorio di Ponte Nossa, Parre, Gorno, Premolo ed Oneta, che si trovino in situazione di bisogno nella gestione della cura di sé, dell’ambiente di vita, delle relazioni e nella realizzazione di semplici attività esterne.

Il servizio è rivolto ad anziani e soggetti con età oltre i 55 anni.

In situazioni di momentanea difficoltà, determinata da validi motivi di salute, il servizio verrà attivato anche per soggetti con età inferiore ai 55 anni, purché non rientranti tra i fruitori del servizio dedicato (SADH).

Possono far richiesta di accesso al servizio inoltre le famiglie con all’interno soggetti fragili che necessitano di sostegno e aiuto nel compito di assistenza e cura.

L’intervento può essere previsto anche per un tempo limitato utile alla ripresa delle capacità di gestione autonoma momentaneamente compromesse.

In particolare i soggetti destinatari del servizio si caratterizzano per la presenza di problemi di autonomia e capacità organizzativa nella gestione di sé, nello svolgimento delle attività quotidiane e nei rapporti con il mondo esterno; in queste situazioni l’assenza o la carenza di aiuti significativi, sia parentali che della rete informale, induce la richiesta di un intervento di sostegno dei servizi ad integrazione delle cure fornite dalla rete primaria.

La residenza e il domicilio all’interno dei Comuni di Ponte Nossa, Parre, Gorno, Premolo ed Oneta sono requisiti necessari.

6 - PERSONALE ADDETTO

Le figure professionali operanti nel SAD, anche tramite convenzione /affidamento con organismi del privato sociale, sono in possesso delle relative qualifiche e quindi preparate a svolgerlo. Nel S.A.D. operano le seguenti figure professionali : l’Assistente Sociale del Comune, il Coordinatore

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delle ASA/OSS dipendenti dall’ente che gestisce il Servizio di Assistenza Domiciliare, il personale operativo con specifica qualifica (ASA o OSS).

La responsabilità del Progetto assistenziale individualizzato (PAI) fa capo all’Assistente Sociale del Comune che ha il compito di elaborare il programma assistenziale individualizzato (PAI/SAD) e di concordarlo e condividerlo con l’interessato e i familiari che abitualmente se ne prendono cura.

Ogni variazione del programma individualizzato dovrà essere approvato dal Servizio Sociale del Comune.

Il monitoraggio dell’andamento del servizio complessivo dei 5 enti, avviene presso i Servizi Sociali con cadenza quindicinale. L’Assistente Sociale garantisce tutti i supporti utili alla conoscenza della situazione da parte del personale interessato, alla presa di contatto ed all’accompagnamento nell’avvio del progetto, alla realizzazione di momenti di verifica.

7 - TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI EROGATE

Gli interventi e le prestazioni socio-assistenziali erogabili dal SAD integrano le attività della persona assistita e/o dei suoi familiari, non sostituendosi ne all’una ne agli altri.

Sono di seguito elencate, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le attività assolte dal personale del SAD presso il contesto domiciliare della persona assistita, suddivise per aree di intervento:

aiuto, cura e sostegno alla persona : o alzata mattutina e messa a letto;

o cura dell’igiene personale (bagno, toilette, cura dell’aspetto,…);

o aiuto nella vestizione;

o aiuto nell’assunzione dei pasti;

o aiuto/sostegno per la corretta deambulazione e per il movimento di arti invalidi;

o aiuto nell’utilizzo di ausili sanitari;

o accorgimenti per una corretta posizione degli arti invalidi in condizione di riposo;

o mobilizzazione della persona allettata ed utilizzo di ausilii e protesi

aiuto e formazione nello svolgimento delle attività quotidiane per il governo della casa, ove ritenuto necessario dal progetto:

o riordino del letto e della stanza;

o pulizia dei servizi e dei vani dell’alloggio di utilizzo dell’utente con particolare cura

o dell’ aerazione e illuminazione degli ambienti;

o cambio, lavaggio e stiratura della biancheria e del vestiario;

o preparazione dei pasti ed eventuale pulizia delle stoviglie;

o attivazione di risorse per eventuali interventi di ordinaria manutenzione o dell’abitazione;

o controllo ed assistenza nell’assunzione farmaci prescritti dal Medico;

o prevenzione e cure primarie delle piaghe da decubito;

o rilevazione della temperatura corporea;

o collegamento tra la persona assistita ed i servizi sanitari (contatti con i MMG per segnalazioni variazioni e/o anomalie delle condizioni di salute);

mantenimento di tale condizione:

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o accompagnamento dell’assistito nel disbrigo di attività quali : ritiro pensione, spese e disbrigo incombenze varie;

o accompagnamento per visite mediche presso strutture specialistiche o residenziali, su indicazione dell’Assistente Sociale;

o potenziamento e mantenimento delle risorse relazionali e di socializzazione sia individuali che comunitarie;

o supporto per l’inserimento in attività di socializzazione o aggregazione proposte nel territorio;

o ricerca della collaborazione di forme solidaristiche (vicini, volontari,…);

o monitoraggio delle condizioni generali dell’interessato e/o interventi di tipo preventivo.

aiuto e supporto alla famiglia dell’assistito:

o attuazione di interventi finalizzati a garantire aiuto e supporto ai familiari curanti sia per la gestione dell’assistito che per sollevarli dall’impegno di cura;

o attività di tutoring agli assistenti familiari “badanti” attraverso: informazione e formazione diretta, affiancamento in alcune attività specifiche (es. cura dell’igiene, preparazione e somministrazione pasti, individuazione ed interpretazione dei bisogni,…); sostegno tecnico e monitoraggio dell’intervento.

È parte integrante e sostanziale del servizio la collaborazione alla realizzazione dei progetti personalizzati ed alla programmazione del servizio attraverso:

o attuazione del piano di lavoro di ogni assistito e verifica costante dell’attività;

o segnalazione al Servizio Sociale delle necessità di modifica o integrazione

o dell’intervento nonché della sua integrazione con altri servizi formali od informali;

o partecipazione alla programmazione del servizio attraverso la conoscenza e la o rilevazione dei bisogni degli assistiti e dei bisogni del servizio;

o partecipazione ad incontri formativi;

o utilizzo costante degli strumenti messi a disposizione (PAI, aggiornamento del PAI, foglio rilevazione presenze, ecc) e adeguato passaggio di consegne in caso di assenza/sostituzione.

8 - MODALITÀ D’ACCESSO

L’attivazione del SAD di norma avviene su richiesta diretta dell’interessato o di colui che agisce per suo conto oppure su proposta dell’Assistente Sociale. Il richiedente inoltra domanda di ammissione al servizio presso l’ufficio del Servizio Sociale del Comune, utilizzando la modulistica predisposta.

Lo stesso è tenuto altresì ad allegare alla domanda:

- l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Attestazione ISEE) in base ai criteri stabiliti della normativa vigente, al fine di consentire la misurazione della situazione reddituale/patrimoniale del nucleo familiare dell’ utente e regolamentarne la compartecipazione economica sulla base delle tariffe agevolate previste dal presente regolamento.

- eventuali certificati inerenti la condizione sanitaria (es. verbale di invalidità) e comprovante il bisogno sociale dell’interessato.

In caso di situazioni complesse e gravemente compromesse dal punto di vista sociale e sanitario, l’Amministrazione Comunale si riserva di attivare il servizio anche in deroga ad alcune condizioni di accesso.

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L’istruttoria della domanda è a carico dell’Assistente Sociale, al quale spettano sia l’esame della documentazione prodotta che la valutazione della situazione socio - personale – familiare e quindi della condizione di bisogno socio-assistenziale e sanitario anche tramite il raccordo con il Medico di Medicina Generale (MMG).

Sulla base delle risultanze dell’istruttoria, l’Assistente Sociale formula il previsto P.A.I. e successivamente un idoneo programma di assistenza individualizzato per il SAD (PAI/SAD) il quale viene portato a conoscenza dell’interessato per la condivisione e sottoscrizione, anche in ragione dell’eventuale quota di partecipazione alla copertura dei costi del servizio.

Copia del progetto viene conservata nella cartella dell’utente presso il servizio sociale e costituirà la base per le diverse fasi di realizzazione e verifica. Una copia viene anche consegnata al coordinatore del servizio, per l’organizzazione dello stesso.

Il servizio viene di norma organizzato ed attivato entro 15 giorni dalla presentazione della richiesta e successivamente ai necessari colloqui di valutazione e visita domiciliare.

9 - MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

Gli ausiliari socio assistenziali (a.s.a.)/ operatori socio- sanitari (o.s.s.) operano direttamente al domicilio con l’utente secondo gli obiettivi del servizio, erogando le prestazioni previste nel progetti individualizzato di intervento. Ogni progetto individualizzato e il numero e la tipologia delle prestazioni viene inoltrato dagli uffici dei Servizi Sociali del Comune di residenza al Comune Ente Capofila dell’Ambito, al fine di inoltrare la richiesta di attivazione all’affidatario del servizio, su apposito modulo.

L’attivazione delle prestazioni assistenziali dovrà essere attuata inderogabilmente secondo le indicazioni stabilite dal progetto individualizzato, così come dovranno essere rispettati il numero e la tipologia delle prestazioni.

Gli operatori a.s.a. e/o o.s.s. sono tenuti a partecipare agli incontri di verifica, a cadenza quindicinale, programmati dall’Assistente Sociale Comunale e a collaborare con gli operatori di altri servizi presenti sul territorio. Le ore per tale attività sono a totale carico della Società titolare del servizio e non a carico dell’utenza.

Il referente responsabile/coordinatore dovrà garantire:

- la predisposizione ed il coordinamento, sotto il profilo organizzativo, gestionale e qualitativo del piano di lavoro del personale ausiliario, nonché la tempestiva sostituzione del personale assente (entro 24 ore);

- la collaborazione con le Assistenti Sociali e gli uffici dei Servizi Sociali del Comune per la programmazione, organizzazione e attuazione del servizio;

- la collaborazione con gli operatori di altri servizi presenti sul territorio e con i volontari del territorio;

- la corretta registrazione dei dati necessari per la rendicontazione dell’attività svolta dal personale ausiliario secondo le modalità stabilite dall’Ente anche su supporto informatico;

- la compilazione accurata di tutta la modulistica necessaria;

- la redazione di una scheda mensile degli interventi effettuati indicante il numero complessivo di ore effettuate per ogni utente, il numero degli utenti, il nome degli operatori socio- assistenziali che hanno svolto le prestazioni con la firma di questi ultimi. Tale scheda avrà funzione di verifica contabile per il pagamento delle prestazioni;

- la partecipazione costante alle riunioni di programmazione e verifica in stretta collaborazione con l’Assistente Sociale del Comune di Clusone.

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In caso di assenza (per malattia, ferie o altro) del referente responsabile, la Società, deve garantirne la tempestiva sostituzione con idonea figura, al fine di non ostacolare il funzionale andamento del servizio.

10 - DURATA E ORGANIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI EROGATE

La durata delle prestazioni viene definita nel Progetto assistenziale individualizzato (PAI), valutati i bisogni specifici della persona. Per questo motivo gli interventi di S.A.D. sono soggetti a revisioni periodiche mirate a verificare la permanenza delle condizioni riscontrate in fase di attivazione del Servizio.

Qualora il Servizio Sociale rilevi il superamento della condizione di disagio che ha richiesto l’attivazione del Servizio, provvederà alla sospensione, anche al fine di evitare ogni forma di dipendenza contraria al processo di autonomia e di responsabilizzazione che costituisce la filosofia di base di ogni singolo intervento.

La durata è comunque prorogabile previa verifica da parte dell’Assistente Sociale del mantenimento delle condizioni necessarie e della permanenza del bisogno reale.

Il Servizio è erogato in tutti i giorni feriali dell’anno e si struttura sull’arco della giornata a partire dalle 7.00 del mattino fino alle 21.00 della sera; a secondo della valutazione dell’Assistente Sociale e quindi di quanto definito nel PAI. Può essere articolato in forme diverse che prevedono accessi settimanali distribuiti su più giorni oppure su tutti i giorni e con uno o più interventi quotidiani. In casi eccezionali e su bisogni inderogabili, previa valutazione dell’Assistente Sociale, il servizio verrà garantito anche nei giorni festivi.

Il monte ore minimo settimanale è fissato in due ore per garantire l’efficacia dell’intervento e massimo di 6 ore. E’ possibile derogare al monte ore stabilito, a seguito della valutazione del Servizio Sociale e sulla base delle risorse disponibili.

11 - VERIFICA

Sono previste verifiche per ogni progetto almeno a cadenza bimestrale.

Ogni qual volta la situazione lo necessita si provvede a contattare l’utente, il famigliare o altro referente.

I momenti di verifica hanno la finalità di rilevare l’andamento del servizio e proporre eventuali modifiche e/o correzioni di strategia, metodo, rappresentano inoltre lo spazio per la rilevazione di eventuali criticità, di nuovi bisogni, in funzione della programmazione del servizio.

12 - SOSPENSIONI, RINUNCE e MODIFICHE

Il SAD è sospeso in caso di ricovero temporaneo dell’assistito in strutture sanitarie e/o residenziali.

L’erogazione del Servizio viene interrotta nel caso in cui vengano meno le condizioni che hanno inizialmente determinato l’ammissione al servizio e nel caso in cui non venga rispettato l’accordo stipulato nel PAI/SAD.

Il Servizio può essere altresì interrotto o sospeso in caso di rinuncia espressa da parte dell’assistito o dei suoi familiari, previa sottoscrizione di apposita dichiarazione.

Il servizio può essere interrotto su decisione del Responsabile Servizi Sociali in caso di immotivata o mancata contribuzione al costo del servizio.

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Il P.A.I./SAD può essere modificato se le condizioni sociali e/o socio-assistenziali dell’assistito siano cambiate; in tal caso il programma dell’intervento (durata, ore, n. accessi,…) potrà subire modifiche, condivise con l’interessato e comunicate agli operatori SAD per rapportarle al loro piano di lavoro.

13 - RAPPORTO OPERATORI UTENTI

Il rapporto tra gli operatori e gli utenti ha carattere esclusivamente professionale, pertanto non comprende iniziative personali che vadano oltre il progetto di intervento individualizzato. Eventuali richieste di intervento non previste nel progetto individualizzato dovranno essere valutate dall’assistente sociale competente e secondo i tempi previsti per le verifiche.

Gli operatori del servizio si rapportano con l’utente secondo le metodologie e le tecniche proprie di ogni singola professionalità, nel rispetto del piano di lavoro previsto.

14 - UTILIZZO DEI DATI PERSONALI

Qualunque informazione relativa alla persona di cui il Servizio Sociale venga a conoscenza in ragione dell’applicazione del presente regolamento è trattata per lo svolgimento delle funzioni che competono agli enti gestori ed ai servizi. E’ altresì ammessa la comunicazione dei dati personali a Pubbliche Amministrazioni o a privati quando ciò sia indispensabile per assicurare la prestazione sociale richiesta.

Al soggetto richiedente il servizio verrà richiesta l’autorizzazione all’uso dei dati personali in fase di presentazione della domanda di accesso al servizio.

Tutto quanto riguarda il trattamento dei dati verrà garantito nel rispetto di quanto previsto dalla normativa in vigore.

15 - PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AI COSTI

Gli utenti sono tenuti a compartecipare al costo del servizio. Le tariffe sono stabilite annualmente mediante Delibera della Giunta Comunale come da regolamento ISEE.

Qualora il cittadino volesse accedere ad agevolazioni tariffarie, dovrà presentare idonea documentazione I.S.E.E. ed i costi verranno calcolati in base alla fascia di appartenenza.

Per il calcolo dell’I.S.E.E: si fa riferimento al regolamento Comunale adottato.

La dichiarazione I.S.E.E., per accedere alle agevolazioni, deve essere consegnata contestualmente alla richiesta di attivazione del servizio. Qualora venisse consegnata successivamente, l’eventuale riduzione verrà applicata a decorrere dal mese successivo (non retroattiva) e nella prima fatturazione utile (ad esempio ISEE consegnato a fine gennaio verrà utilizzato dal mese di marzo poiché la fatturazione è bimestrale).

La nuova dichiarazione I.S.E.E. deve essere consegnata entro la data di scadenza della precedente e ogni qualvolta che per qualsiasi motivo debba essere ricalcolata.

16– MODALITA’ DI PAGAMENTO

1. Il pagamento della quota di compartecipazione al servizio viene effettuata bimestralmente previa apposita comunicazione inviata all’utente da parte del Comune-Ufficio Servizi Sociali.

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2. Nel caso in cui l’utente non provveda al pagamento di cui al precedente comma 1, entro 60 giorni, l’Ufficio competente provvede all’invio di un solo avviso per sollecitare gli interessati a regolarizzare la loro posizione entro e non oltre il termine di giorni sessanta dalla data di invio del medesimo.

3. Qualora l’utente non provveda alla regolarizzazione o a comunicare i motivi di impedimento entro il termine di cui sopra, l’Ufficio competente può provvedere alla sospensione del servizio e a attivare un procedimento ingiuntivo con addebito di tutte le spese inerenti e conseguenti.

4. E’ compito dell’ufficio Servizi Sociali informare l’utente o chi per esso sulle modalità da adottare per il pagamento.

17-DIRITTI E DOVERI DELL’UTENTE La persona che fruisce del SAD ha diritto:

1. ad un intervento di valutazione da parte dell’Assistente Sociale della situazione personale che tiene conto delle esigenze espresse anche dai suoi familiari;

2. ad una corretta informazione sui servizi e sulle risorse esistenti nel territorio e sulle modalità per accedervi;

3. alla definizione di un progetto assistenziale individualizzato condiviso ed alla sua realizzazione;

4. ad usufruire di servizi adeguati al suo bisogno e di qualità;

5. alla riservatezza e/o al segreto professionale;

6. alla conservazione riservata dei documenti, con particolare riferimento a quelli contenenti informazioni e dati sensibili.

L’utente e/o i suoi familiari hanno altresì il dovere di :

1. presentare la documentazione richiesta dall’istruttoria della domanda e dall’Assistente Sociale;

2. sottoscrivere il programma assistenziale individualizzato;

3. garantire un ambiente domestico sufficientemente adeguato al fine di rendere più efficace l’intervento domiciliare e per una corretta tutela della salute dell’operatore e dell’interessato;

4. collaborare all’attuazione di quanto definito nel PAI;

5. informare, nel tempo, l’Assistente Sociale di eventuali cambiamenti rispetto alle condizioni sanitarie e/o sociali anche producendo la necessaria documentazione.

18 - LAMENTELE O SUGGERIMENTI

L’assistito od un suo familiare può riferire all’Assistente Sociale scorrettezze od il mancato rispetto delle norme previste nel regolamento o dei diritti di ciascuna persona assistita, da parte del personale operativo.

L’Assistente Sociale, previo accertamento in merito alla fondatezza, attiva le procedure od i provvedimenti ritenuti necessari.

L’assistito od un suo familiare può inoltre proporre suggerimenti mirati in merito all’individualizzazione dell’intervento.

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19 - PUBBLICITA’ DEL REGOLAMENTO

Copia del presente regolamento, ai sensi della normativa in vigore, sarà tenuta a disposizione del pubblico perché ne possa prendere visione in qualsiasi momento.

Dalla data di entrata in vigore del presente regolamento viene considerata abrogata qualsiasi precedente disposizione regolamentare in contrasto, ancorché non soppressa esplicitamente.

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