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Povoletto, Dicembre 2006 Numero 1

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Academic year: 2022

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Bollettino parrocchiale quadrimestrale della Parrocchia di San Clemente Papa di Povoletto

(Siacco, Belvedere, Marsure di Sotto) Numero 1

Appuntamenti INCONTRO SULLA PAROLA DI

DIO Ogni giovedì in canonica alle 20.30

CONFESSIONI Ogni primo sabato del mese in

chiesa dalle 15.30 alle 16.30

ROSARIO Ogni giorno feriale

a Povoletto, orario invernale:

ore 17.00

Vivere è comunicare, è stare in relazione con gli altri, con il creato e con la fonte da cui tutto ha origine: Dio. Si comunica sempre, anche quando non si vuole. Anzi, mai come la decisione di non volere comunicare lancia eloquenti segnali a chi ci sta di fronte. Il nostro mutismo quando si è arrabbiati, il non voler incrociare lo sguardo di chi si incontra per strada, il non voler ascoltare le ragioni dell’avversario di partito, il non aprire la porta allo straniero che suona, fastidiosamente, il campanello e moltissime altre situazioni quotidiane ci rivelano che comuni- chiamo sempre, coscientemente o inconsapevolmente.

Le relazioni con gli altri “sono il centro, il cuore, il respiro di ogni esistenza”. Se c’è relazione c’è vita, c’è capacità di incon- trare, di stare insieme, di aprirsi al futuro. Anche il Dio Trinità in cui crediamo è essenzialmente relazione di persone che inte- ragiscono e si amano. Esse sono attrazione di ognuna verso l’altra, come ci viene rappresentato in modo sublime nell’icona del monaco Rublev che contempliamo nelle nostre due bellissi- me chiese di Povoletto e Siacco.

La vita e la fede corrono lungo le nostre parole, i nostri gesti, la nostra presenza fraterna, la nostra mano amica che cerca e stringe quella del vicino e del povero. La fede, prima di essere contenuto razionale, prima di prendere la strada della formula e della celebrazione comunitaria, è atteggiamento, relazione vitale e stile di vita, apertura fiduciosa al mistero di Dio, di noi stessi e dell’altro. La fede cresce, di fatto, dentro relazioni calde, dentro esperienze autentiche, dentro un clima oblativo di famiglia, den- tro la costruzione responsabile e materna di una società dove ognuno trova il suo posto.

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Purtroppo ci stiamo avviando verso una vita sociale contraddistinta dal analfabeti- smo comunicativo, dove si deteriora la capacità di comunicare in profondità. Il miracolo del comunicare non avviene solo perché si parla la stessa lingua, ma perché si condivide lo stesso contesto e orizzonte di senso. Mancando il riferimento con- creto ad una esperienza comunitaria condivisa la comunicazione della fede rimane un puro fatto scolastico, dottrinale, culturale. E’ il pericolo che corriamo nella società occidentale quando, con spirito polemico, usiamo i simboli cristiani senza vivere e credere nei contenuti che dovrebbero trasmettere e promuovere gli atteggiamenti coerenti. Dovremmo saper riconoscere la moneta falsa che spacciano coloro che con i simboli cristiani vorrebbero dichiarare una “guerra di civiltà” con- tro altre fedi. Guardiamo, perciò, con attenzione le cose di casa nostra per non proiettare all’esterno problemi che coltiviamo al nostro interno. Le generazioni, oggi, stentano a comunicare nonostante tutti apprendano la stessa lingua (l’italiano e l’inglese televisivo!). Le stesse parole non dicono più le stesse realtà. Per questa ragione anche la comunità cristiana è chiamata ad imparare ed usare di nuovo il lin- guaggio vivo che meglio comunica la vita profonda, a condividere i progetti che ci fanno camminare anche oltre le sconfitte provvisorie e le paure accumulate durante gli incontri problematici. I valori umani, spirituali, sociali, evangelici per lo più cammi- nano silenziosi accanto a noi e dentro le relazioni quotidiane. Ogni luogo e momen- to, senza indebite divisioni tra sacro e profano, possono diventare opportunità inso- spettate, rivelarsi “eventi”, incontri di grazia. Non serve attendere lo straordina- rio per comunicare la fede, potremmo correre il rischio di diventare pletorici, mo- ralisti, non autentici, artefatti, mestieranti del religioso, insopportabili bigotti privi di apertura alla Vita e mancanti di autentica spiritualità.

Come comunità cristiana, come tutte le famiglie mediamente sane, siamo chiamati a vivere i valori fondamentali dentro relazioni autentiche, gesti di amore, di ami- cizia, di condivisione, poi cercheremo di comunicarli anche con le parole, con i riti e le liturgie dentro uno stile di relazioni umanizzanti e ricche di senso. La nostra Chiesa diocesana ci invita quest’anno pastorale a puntare sul rinnovamento e con- solidamento di relazioni profonde. Nelle relazioni vere che effettivamente attiviamo passa la nostra fede. Dentro le relazioni corre la vita. E questa sembra proprio il gioco della reciprocità dove il dare e il ricevere stanno in equilibrio dinamico. La vita è una danza dove ci si muove sincronicamente al ritmo dell’amore eterno.

Nel tempo in cui il cielo (Dio) e la terra (noi uomini e donne) sono entrati in una relazione indissolubile nella persona di Gesù auguro di cuore relazioni vitali e un santo Natale.

don Luigi

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Poche persone come te, Bepi, hanno tanto ama- to la nostra comunità e si sono rimboccate le maniche nella parrocchia e nelle associazioni.

“La fede senza le opere è morta” dice San Giaco- mo nella sua Lettera, e tu proprio con le opere ci hai dimostrato la tua passione per i campeggi di Ligosullo, Enemonzo, per la nostra chiesa di Povoletto e per l’intero paese.

La folla che il 25 ottobre ti ha voluto salutare un’ultima volta vale più di mille discorsi e testi- monia l’affetto di tantissime persone.

Mandi Bepi, grazie di dut! Cumò cjalinus di lassù!

don Luigi, il Consiglio Pastorale ed Economico Mandi Bepi

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie non poteva mancare l’ormai consueto appuntamento con il giornalino quadri- mestrale parrocchiale “Vuê e doman”.

Innanzitutto abbiamo il piacere di pre- sentare il nuovo logo della Parrocchia di San Clemente Papa, ideato realizzato da Stefano Fabris, come segno della dinamicità e del rinnovamento che la nostra comunità sta vivendo.

In questo numero, oltre a ricordare gli eventi principali avvenuti in parrocchia da agosto a dicembre, presentiamo il ricco programma delle attività natalizie.

Dalla redazione

La redazione approfitta dell’occasione per porgere a tutti i lettori i più cari auguri di Buone Feste, ricordando che la partecipazione è sempre ben accetta, per rendere questa piccola “realtà edi- toriale” sempre più completa ed inte- ressante!

La redazione Per qualsiasi informazione rivolgetevi a:

formentini.marco@gmail.com

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Lo scorso 28 ottobre la Comunità ha festeggiato, presso il Centro ricreato- rio, con una simpatica bicchierata, un anno della permanenza di don Luigi presso la nostra Parrocchia. A titolo di ringraziamento per la sua preziosa ope- ra gli è stato fatto un piccolo presente.

Ci sarebbero tante cose da raccontare su don Luigi ma mi limito a fare una sintesi sul suo contributo offerto a tutti noi.

Don Luigi ha portato alla comunità cri- stiana di Povoletto un respiro nuovo denso di valori che si possono riassu- mere nell’accoglienza del bisognoso, della solidarietà e della missione. Don Luigi è un forte propugnatore della mis- sione. Come egli stesso sostiene “la missione nasce da un autentico atto di amore del Padre e di Gesù per i popoli e le persone del mondo ed è orientata alla carità; la missione riattiva e risveglia le capacità di amore, fa risplendere la

“luce vera, quella che illumina ogni uo- mo”(Gv1,9) dà la forza per edificare la fraternità che è punto di partenza e meta di tutti coloro che vengono al mondo”.

Da buon pastore don Luigi pasce la nostra Chiesa con lo slancio del cuore, in modo sereno, naturale e disinteressa- to divenendo così il modello del gregge e promotore del bene. Egli possiede indubbiamente il dono della predicazio-

ne sulle orme di Gesù che, durante la sua vita terrena, ha inaugurato la predi- cazione apostolica. Ne testimonia l’af- fluenza dei fedeli alle liturgie eucaristi- che che è decisamente aumentata sia a Povoletto che a Siacco. Anche il cam- peggio di Enemonzo ha risentito positi- vamente della sua presenza come già rilevato nel precedente numero di que- sto foglio di informazione. Don Luigi ha voluto dare un volto diverso alla Par- rocchia dando ai vari ambiti in cui è suddivisa una precisa responsabilità conseguendo così anche una maggiore operatività.

Sotto la guida di don Luigi, come noto, si è riusciti a tenere aperta la canonica

Un anno con don Luigi

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Orario estivo (ora legale):

quotidianamente grazie anche alla di- sponibilità di alcune persone volontero- se. A tale proposito e faccio appello ai lettori di questo foglio di dedicare alla Parrocchia parte del loro tempo ricor- dando che tutti i membri del popolo cristiano, e non soltanto i capi, sono chiamati a servire la Chiesa mediante l’esercizio dei loro carismi. A rimarcare ciò ricordo che don Valerio, di cui è viva la memoria, mi raccontava che a Medjugorie ha confessato molta gente e la prima cosa che egli chiedeva ad ognu- no era quale contributo personale dava alla propria parrocchia di appartenenza.

A conclusione di queste poche righe, mi piace riportare un commento di don Luigi sempre sulla missione: “ il “luogo”

della missione è mondo degli uomini,

dei popoli e delle persone nella loro singolarità e molteplicità. Il cuore e i confini di tutti i mondi sono le direzioni verso cui camminano i discepoli di Ge- sù. Noi Cristiani siamo gente di confine, di movimento, di uscita da ciò che è acquisito, da ciò che ci regala sicurezze parziali ed autocentrate. La missione è un altro modo per dirci pellegrini che vivono di ospitalità gratuita; per scoprir- ci fratelli che incontrano fratelli in tutte le contrade del mondo; per addestrarci come annunciatori e testimoni di ciò che abbiamo vissuto e sperimentato nell’incontro con Gesù Cristo e i fratel- li.”

Grazie don Luigi! e mandi a ducj!

Domenico Provini

Nuovi orari e avvisi

Ecco i nuovi orari di apertura dell’Ufficio Parrocchiale in Canonica (via Dante, 7 - 0432.679104).

Nelle giornate di lunedì e martedì l’ufficio parrocchiale diverrà anche centro di ascolto e orientamento per persone con problemi di disagio e dipendenza. Potete presentarvi di persona o telefonare, anche in maniera anonima, per chiedere aiuto o informazioni.

lunedì, martedì e giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00

mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.00

venerdì e sabato (don Luigi) dalle ore 17.00 alle ore 18.00

lunedì, martedì e giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00

mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.00

venerdì e sabato (don Luigi) dalle ore 17.00 alle ore 18.00 Orario invernale (ora solare):

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La gioia del donare è di gran lunga supe- riore ad ogni altra felicità. Dal dono dell’affetto a quello del tempo, dall’of- ferta all’impegno: tutto contribuisce a costruire e rappresenta uno slancio verso gli altri.

Con questo spirito nella domenica del 29 ottobre 2006 presso il centro ri- creatorio “Amici della solidarietà” è stata organizzata la pastasciuttata di beneficenza, che ha rappresentato uno spunto conviviale, creato per stare in- sieme e finalizzato al finanziamento di un’adozione a distanza. Grazie al lavoro dei giovani della parrocchia, del gruppo Caritas, dei Club n.208 e n. 319, degli Alpini e del gruppo volontari G. Pitotti si è dato vita ad un momento sereno e coinvolgente in cui è stata approfondita la conoscenza e sono stati progettati alcuni incontri. Al termine del pranzo è stato presentato un omaggio da parte di alcune signore della comunità a Rosina Peressutti per il suo continuo e appas- sionato impegno sociale, brindando e servendo degli ottimi dolci casalinghi.

E’ seguito il gioco della tombola che ha

La pastasciutta della solidarietà

visto alcuni vincitori premiati con i re- gali offerti da privati e dalle attività loca- li. Alla fine della giornata sono stati rag- giunti 800 euro per il sostegno a distan- za. L’assoluta protagonista di questa azione è Wenishet, una bellissima bam- bina etiope di 5 anni, che beneficerà della somma raccolta per il suo sosten- tamento e per la possibilità di studiare.

I piccoli gesti di solidarietà possono aiutare un fiore a sbocciare.

Alessia Scuor Le coppie che quest’anno festeggiano i lustri di matrimonio (5°, 10°, 15°…

anniversario) possono lasciare il loro nominativo all’Ufficio Parrocchiale o in sagre- stia.

Nel corso del nuovo anno saranno celebrate S. Messe con le intenzioni per i fedeli defunti raccolte, come consuetudine, il 2 novembre.

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Anche la terra va ringraziata

Domenica 12 novembre, abbiamo festeggiato la “Giornata del Ringraziamento”.

Il significato che sta alla base di questa festa è quello di ringraziare il Signore per la fine dell’annata agraria. Questa occasione non ci ha fatto dimenticare la terribile piaga della fame che colpisce ancora oggi tante parti del mondo. Come ha giusta- mente ricordato Don Luigi, oggi il pianeta è in grado di produrre cibo per sfamare tutti i suoi abitanti. È necessaria un’azione concreta per garantire a tutti la libertà dalla fame e, anche nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa in questo senso, pri- ma di tutto avendo rispetto per il cibo che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola.

Domenica 12 novembre, abbiamo ringraziato Dio per i doni della terra che ci ha donato, portati all’altare dai bambini di prima elementare Gaia, Carlo, Michael, Ga- briele e Danilo. La preghiera di ringraziamento è stata letta da Emanuela Benedetti a cui va un caloroso grazie.

Al termine della celebrazione liturgica si è tenuta la benedizione delle macchine agri- cole ed è poi seguito un gioioso rinfresco al centro giovanile allietato da una

“castagnata” per la quale dobbiamo ringraziare Ferruccio. Infine un sentito grazie a tutti gli agricoltori e allevatori che hanno partecipato alla festa e a tutti coloro che hanno collaborato per la sua riuscita.

Alice Branz

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San Clemente, il nostro patrono

Il 23 novembre la nostra comunità si è ritrovata nella chiesa parrocchiale di Povoletto per ricordare e venerare il suo patrono: San Clemente I, papa e martire.

Ma chi è stato San Clemente? E per- ché la nostra chiesa è dedicata pro- prio a lui? Sebbene non siano in molti a ricordarlo, il pontificato di Clemen- te I fu molto significativo. Egli fu il terzo dei successori di Pietro dopo Lino e Anacleto. San Ireneo afferma che conobbe gli apostoli Pietro e Pao- lo e secondo alcune testimonianze fu ordinato sacerdote proprio dallo stesso San Pietro. Annunciò il Vangelo di Cristo senza tentennamenti e aper- tamente, rinsaldando la fede e l’unità fra i cristiani. Per ristabilire la pace nella chiesa di Corinto, colpita da tur- bolenze tra giovani membri e presbi-

teri, scrisse una Lettera ai Corinzi, che affermava l’autorità dei vescovi sui fedeli e il primato della Chiesa di Ro- ma sulle altre. Del suo martirio ne parla, tra gli altri, lo storico Eusebio affermando che sotto l’impero di Traiano fu esiliato in una città del Chersoneso, dove si trovavano cri- stiani costretti ai lavori forzati nelle cave di marmo. San Clemente operò segni miracolosi, edificando tutti con la sua grande santità. Quando la sua fama giunse all’imperatore, questi or- dinò che gli venisse appesa un’ancora al collo e che fosse gettato nel pro- fondo delle acque del mar Nero.

Quando San Cirillo, l’apostolo degli Slavi, e San Metodio arrivarono in quelle terre, presero le reliquie del santo e le portarono a Roma (correva ormai l’anno 867) affinché fossero

Particolare della pala d’altare della chiesa parrocchiale di Povoletto raffigurante San Clemente.

La pala è opera di Pietro Antonio Novelli, 1795.

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Santi Filippo e Giacomo - Una chiesa dimenticata

In margine al libro IV dei battesimi, esposto nel museo parrocchiale, si trova una nota importante. In data 19 ottobre 1791 si legge (in latino): “Il fonte battesimale fu oggi trasportato dalla vecchia alla nuova parrocchiale”.

La vecchia è quella che si trova nell’a- rea cimiteriale che era dedicata ai santi Clemente e Benedetto. Il titolo di san Clemente è passato alla nuova chiesa, mentre quello di san Benedet- to è rimasto al suo antico posto. Oggi la chiesa cimiteriale viene chiamata di san Giacomo come la strada che vi conduce. Non so perché il titolare autentico, san Benedetto, sia stato spodestato dalla fede popolare. Di sicuro so che la chiesa di san Giaco- mo, anzi dei santi Filippo e Giacomo, sorgeva altrove e più precisamente attigua e in parte sovrastante l’attuale aiuola spartitraffico della piazza di Povoletto. Nel 1500 è di proprietà della famiglia Arrigoni, ricchi mercanti di stoffe. Per due secoli è oratorio privato della famiglia Feruglio,nel 1800

diventa proprietà dei Mangilli e, dopo essere stata sconsacrata, viene affitta- ta al Comune. Da prima sede munici- pale diventa scuola elementare e pri- mo ufficio postale. Viene demolita nel 1933 dall’impresario locale Luigi To- solini, padre di Carlo recentemente scomparso. Il materiale di spoglio, essendo l’edificio di proprietà del co- mune, viene equamente diviso fra le varie frazioni.

L’unico ricordo che rimane della chie- sa di san Filippo e Giacomo è una vecchia cartolina del 1917 che ha fat- to la sua comparsa su quasi tutte le pubblicazioni paesane e, probabilmen- te, il quadro della Madonna con Bam- bino in trono fra i santi Filippo e Gia- como da una parte e san Bartolomeo dall’altra (forse in onore del commit- tente Bartolomeo Arrigoni) che si può ammirare sulla parete destra del presbiterio dell’odierna parrocchiale.

Luigino Merluzzi

collocate nella cripta della stupenda basilica che gli era stata dedicata. La venerazione di Povoletto verso que- sto grande papa risale proprio al pe- riodo in cui San Cirillo passò nel pa-

triarcato di Aquileia, diffondendo così la venerazione al Santo nelle nostre terre.

Paolo Marchina

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Luca Clochiatti è un ragazzo di Ravosa che come Gesù ha scelto di servire gli ultimi, diventando missionario laico a Korogocho, una baraccopoli alla periferia di Nairobi. Il 24 ottobre, in un incontro a Savorgnano, ha raccontato alle 150 persone presenti la vita della maggioranza dell’umanità, total- mente diversa dalla nostra. Nonostante il molto lavoro e il poco tempo a disposizione ha voluto descriverci un po’ le attività che fa.

Nairobi è una città moderna. Ma accan- to ai grattacieli del centro e ai bellissimi quartieri residenziali ci sono oltre 200 baraccopoli dove vive la maggior parte della popolazione. Qui gran parte della gente vive sotto la linea della povertà, non ci sono servizi e la criminalità è a livelli altissimi. Le baraccopoli sono la culla dell’agitazione sociale. Le strutture sociali sono deboli e tante famiglie si sbriciolano sotto la pressione di una dura vita. Uno di queste baraccopoli è Korogocho, che significa confusione nella lingua kikuyu, appartenente alla parrocchia di Kariobangi. Una comunità di missionari comboniani è presente a Korogocho da oltre 15 anni, animando la comunità cristiana locale e l’intera baraccopoli. Negli ultimi dieci anni la comunità cristiana di St. John è stata attiva assistendo i bambini di strada e gli alcolisti. Droghe, colla e alcol sono lar-

gamente usati a Korogocho e in tutte le zone limitrofe, causando dipendenza a migliaia di bambini, adolescenti, donne e uomini, che già sono costretti a soprav- vivere in una situazione economica, ambientale e sociale estremamente diffi- cile. In questi luoghi droghe di tutti i tipi sono facilmente reperibili a costi acces- sibili a chiunque. La comunità locale ha sentito il bisogno e la necessità di fare un ulteriore passo per la riabilitazione e la reintegrazione di alcolisti e bambini di strada con problemi di dipendenza da droga. In questa circostanza è nata Na- penda Kuishi Home, un centro di riabili- tazione situato sulle verdi colline di Kibiko, a 40 km dalla baraccopoli di Korogocho. Napenda Kuishi è compo- sta da due comunità in una: bambini da una parte e adulti dall’altra, dove però si respira un’atmosfera di famiglia. Tutti i membri della comunità sono diretta- mente coinvolti nelle attività della casa,

In missione a Korogocho

Luca Clocchiatti

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Proviamo a dire chi siamo, anche se non è facile. Il nostro è un gruppo di amiche che hanno in comune la passio- ne per le cose belle ed il desiderio di concretizzare, attraverso varie iniziative di solidarietà, qualcosa di utile per chi ha più bisogno. Iniziamo il nostro lavoro

La solidarietà del gruppo Alveare

come le pulizie, il lavaggio dei vestiti, la cucina, ecc. Ci sono anche due acri di terreno che viene coltivato e una stalla con mucche, pecore, capre, galline e conigli. Il lavoro non manca e diventa una componente essenziale nella riabili- tazione. Un grosso peso viene dato alla dimensione spirituale, nella ricerca di una relazione personale con Dio, che può portare ad una solida fede nel Creatore ed in sé stessi. C’è una picco- la cappella dedicata a santa Bakhita che al suo tempo era una schiava, come schiavi di droghe e alcol sono state que- ste persone, adesso liberate attraverso la grazia di Dio. La fase più delicata è quella che segue il periodo di riabilita- zione. Soprattutto per i bambini, infatti, il ritorno a Korogocho rappresentereb- be un rischio troppo alto di ricadere nelle vecchie abitudini incontrando lo stesso ambiente e gli amici di una volta.

Una soluzione percorribile per loro potrebbe essere un collegio che per- metterebbe loro di avere un posto do-

ve stare, di completare l’educazione primaria e – perché no? – anche quella secondaria. Per gli adulti è più difficile pensare ad un futuro lontano dalla ba- raccopoli, dove hanno le loro case e le loro famiglie. Al loro ritorno molti pro- vano a dedicarsi a lavori manuali oppure iniziano un’attività commerciale. Alcuni invece preferiscono allontanarsi definiti- vamente dalla baraccopoli stabilendosi nel loro villaggio natale per ricominciare una nuova vita. Lo sforzo che cerchia- mo di fare è quello di aiutare ognuno a trovare la sua via nella vita, lontano dalla strada, dall’alcol e dalle droghe, per vivere pienamente e in dignità. Sono stati i bambini stessi, quando erano an- cora a Korogocho, che hanno scelto di chiamare questa casa Napenda Kuishi, che in swahili significa “amo vivere”.

Che questo possa essere l’inno che accompagna queste persone ogni gior- no della loro vita.

Luca Clochiatti

insieme per caso, nel “lontano” 2002, realizzando fiori di carta per scopi be- nefici, in risposta alla richiesta di colla- borazione della Pro Loco e del Gruppo A.N.A. di Povoletto; il ricavato incre- menterà il fondo per la costruzione di un dispensario in Africa. L’esperienza si

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rivela subito positiva, sia per il risultato, ma soprattutto per lo spirito che si è creato fra noi. A questo punto è neces- sario caratterizzare il gruppo con un nome ed un logo; abbiamo scelto

“l’alveare” per tutti i significati impor- tanti che tale immagine richiama. Entu- siasmo, creatività e disponibilità hanno fatto il resto. Siamo passate così ad esecuzioni più impegnative, ma più gra- tificanti. I materiali utilizzati sono tutti ritagli di stoffa o campionari che ci ven- gono donati da vari negozi e così nasco- no cuori… borse… gatti… pupazzi…

angeli… e altro! Allestiamo, non senza timore, il primo mercatino di Natale alla Domus Magna di Belvedere e otte- niamo un risultato che va oltre le più rosee previsioni e ci ripaga delle tante serate passate a lavorare (noi a Belve- dere ma c’è anche chi ci aiuta da casa propria). Il ricavato di quell’anno ci ha permesso di realizzare molti progetti in

co l l ab o r az io n e co n l a se z io n e U.N.I.T.A.L.S.I (unione nazionale italiana trasporto ammalati Lourdes e santuari internazionali) di Udine e da allora l’al- veare e l’ U.N.I.T.A.L.S.I sono diventati un binomio importante. Insieme abbia- mo allestito vari mercatini della solida- rietà sempre apprezzati e ben riusciti che ci hanno permesso di sostenere molte iniziative sia locali, sia in missione.

Agli iniziali manufatti in stoffa si sono aggiunti nel tempo lavori in legno, nati dalla fantasia e realizzati da mani esper- te. Il mercatino di Natale, allestito alla Domus Magna, è diventato una tradizio- ne consolidata, grazie alle molte perso- ne che ci onorano della loro presenza.

Possiamo donare un po’ di gioia a chi è meno fortunato.

A tutti un sincero augurio di buon Na- tale e sereno anno nuovo.

Il gruppo Alveare

Ed eccoci finalmente giunti ad un nuovo appuntamento per la Comunità di Siacco con il Bollettino di Informazione Parrocchiale “Vuê e doman”.

Stiamo crescendo, ora non si parla più soltanto di Gruppo Liturgico ma si sta lenta- mente creando un vero e sentito spirito di Comunità.

Infatti, oltre al consueto appuntamento domenicale con Don Luigi per le prove di canto, prima dell’inizio della Messa, abbiamo pensato di coinvolgere l’assemblea chiedendo loro di venire a leggere una lettura.

Come a Povoletto, anche a Siacco, abbiamo avuto la possibilità di celebrare durante la Santa Messa domenicale, la Prima Comunione con i bambini del nostro paese as- sieme ai loro genitori.

Siacco in cammino

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Si chiude il 2006 ed è tempo di bilanci sicuramente positivi per le attività giovanili organizzate dalla Parrocchia di San Clemente: l’annata si conclude con il consolida- mento delle tradizionali “Domeniche al Centro”, che hanno registrato un costante aumento dei partecipanti, addirittura registrando quota 35 bambini, dimostrando che i ragazzi sono molto interessati a questo tipo di iniziativa che permette loro di stare assieme e divertirsi per un pomeriggio intero.

Per il 2007 l’offerta delle attività per i giovani sarà costituita ovviamente dai classici Campeggi estivi a Enemonzo e dalla continuazione delle “Domeniche al Centro”,che riprenderanno la prima domenica di Marzo, senza dimenticare l’attività di animazio- ne in Palestra in occasione del Carnevale, nella seconda domenica di Febbraio.

Marco Formentini

Le attività giovanili in Parrocchia

Abbiamo pregato insieme e chiesto al Signore ed alla Madonna il loro aiuto per coinvolgere e rendere partecipi i ragazzini al momento domenicale della Comunità.

I bambini, attraverso la loro numerosa partecipazione alla Santa Messa domenicale, rappresentano una grande risorsa per l’intera Comunità.

La loro presenza ci allieta e ci dà forza e speranza verso un futuro tinto di “rosa ed azzurro”.

Anche a Siacco, per la Festa del Ringraziamento del 12 novembre u.s., c’è stato un momento liturgico attraverso la presentazione dei “doni della terra” all’Offertorio, seguita poi dalla benedizione delle macchine agricole sul piazzale antistante alla chie- sa

Doveroso ci appare la necessità di un grande e caloroso ringraziamento a quelli che fra noi non sono in “evidenza” ma si prodigano con dedizione, fatica ed amore per tenere pulita la chiesa, addobbarla in modo impeccabile per i vari momenti liturigici, prodigarsi con solerzia e precisione per tutto quello che riguarda l’aspetto pratico, ma pur necessario, del momento liturgico.

E qui ci rivolgiamo con grande stima e riconoscenza alla sig.ra Aurelia ed anche alla sig.ra Anita.

Il nostro piccolo paese, a piccoli passi, si sta facendo strada verso un nuovo spirito di dono e di collaborazione.

E tutto ciò con l’aiuto di Dio, di Maria Santissima, di Don Luigi e di tutti coloro che ci sostengono e ci animano verso questo cammino di popolo di Dio.

Il Gruppo Liturgico di Siacco

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La pagina del ministrante

Giornata davvero speciale sabato 9 set- tembre per i ministranti e i bambini che quest’anno hanno ricevuto la prima Comunione. Insieme a don Luigi, agli animatori e ad alcuni genitori hanno trascorso un pomeriggio visitando i due castelli che dominano Faedis. La salita a piedi dall’antico sentiero medievale di borgo S. Anastasia ha dato ai bambini l’opportunità di osservare scorci incan- tevoli, per molti di loro inediti. Giunti davanti alla chiesetta della “Madonna di Zucco” ci si è goduti la suggestiva vedu- ta della pianura friulana ed una sostan- ziosa merenda. La chiesetta trae origine dall’antica cappella castellana. Costruita nel XVI secolo conserva un affresco

raffigurante la "Vergine che allatta il Bambino", incastonato nell'altare ligneo, dinanzi al quale i bambini hanno recitato la “preghiera del ministrante”. La for- tezza adiacente fu costruita attorno il 1350 e prese il titolo “di Zucco” (da zuc = colle). L’altro maniero, situato in un punto più alto, è più antico, fu edifi- cato circa 300 anni prima. Fu fatto co- struire dal nobile carinziano Odorico di Auspergh sul colle Cucagna dal quale poteva dominare la valle del Grivò, luo- go di transito e accesso alla pianura friulana, per rendere più sicuro il Friuli dalle invasioni barbariche. Questa espe- rienza è stata l’occasione per dire grazie ai nostri ministranti del loro prezioso servizio.

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È ormai da diverso tempo che noi ra- gazzi della scuola secondaria di primo grado di Marsure, con la professoressa di religione Anna Degano e con la colla- borazione di altri insegnanti, affrontia- mo il tema del Natale. Quest’anno, in particolare, ci siamo accostati al prese- pe di Greccio di San Francesco. Nel Natale del 1223 San Francesco realizza, con l’aiuto della popolazioni e di Gio- vanni Velita, signore dei luoghi, un pre- sepe vivente con l’intento di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlem- me, per vedere con i propri occhi co- me nacque Gesù. In quella Santa Notte la leggenda vuole che il simulacro del Santo Bambino si animasse tra le mani del santo, benedicendo la folla. Noi ragazzi delle sei classi della scuola abbia- mo studiato la vita del poverello d’Assi-

si, imparato i canti “Fratello Sole, Sorel- la Luna” e “Laudato sii”, analizzato il Cantico delle creature, la bellissima preghiera che San Francesco rivolge al creatore, riprodotto la scena della nati- vità di Giotto e scritto alcune riflessioni sul significato che diamo al Natale nelle nostre famiglie. Da tutte queste attività svolte nell’arco del primo quadrimestre, abbiamo infine realizzato un lavoro in PowerPoint che verrà presentato il 16 dicembre, alla presenza della professo- ressa Maddalena Venzo, dirigente scola- stico, del corpo docente, di familiari, amici e dei sacerdoti delle nostre comu- nità: don Bepi, don Luigi e don Renato.

A don Alfonso, che non potrà essere presente, vanno i nostri auguri speciali di star meglio in salute e di buone feste.

Giuseppe Corvo

Sulle orme di San Francesco

Non dimentichiamoci però che tra po- co è Natale! Come sempre, alla vigilia di una grande festa, ci incontriamo per p r e p a r a r c i s p i r i t u a l m e n t e e

“praticamente” facendo in modo che tutto fili liscio durante la Messa.

Ci troveremo sabato 23 dicembre alle 11.00 in chiesa a Povoletto.

Questa volta le prove saranno rivolte soprattutto ai ministranti più giovani, alle “prime armi”, ed anche a tutti quelli

che partono da zero… Con i più esperti, invece, ci si metterà d’accordo per organizzare al meglio tutte le Messe di Natale (di mezzanotte, a Siacco e a Povoletto)

…NON MANCATE!

Emanuele Piazza

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Battezzati

Samuel Beltrame di Cristian e Erika

Margherita Del Fabbro di Gianluca e Martina Debora Comodin di Rolando e Olimpia Sica Francesco Meroi di Valter e Cristina Manuel Marsico di Michele e Simona Martina Dapit di Rudi e Daniela

Diego Sebastianutto di Lorenzo e Fernanda Caterina Merluzzi di Lorenzo e Sandra Alessio Specogna di Andrea e Flavia Matteo Argiolas di Stefano e Katia Marco Sebastianutto di Luca e Rossella

Margherita Leda Caldarella di Corrado e Cristina Lorenzo Lavaroni di Stefano e Debora

Comunicati Christian Bramuzzi Davide Casarsa Federico Corvo Giulia Delle Vedove Lorenzo Fornasier Alberto Gazza Denis Mosolo Karin Rizzi Elena Rossi Simone Saccavino Giulia Sebastianutto Stefano Sebastianutto Antonino Vacalebre

Sposi

Claudio Deganutto e Vanessa Cecutti

Defunti

Gioconda Masetti d’anni 89 Daniele Bertolutti d’anni 26 Anita Rossi d’anni 71 Elda Rizzi d’anni 91 Ida Tavagnutti d’anni 86 Fulvio Cecutti d’anni 72 Elena Calligaris d’anni 80 Maria Tonutti d’anni 79 Luigi Stampetta d’anni 86 Caterina Chiandetti d’anni 84 Carolina Azzano d’anni 92 Giuseppe Ballico d’anni 77 Giovanna Gobessi d’anni 87 Giuseppe Drigani d’anni 72

Resoconto 2006

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È ripartito l’anno catechistico. I bambini si sono presentati con il libro, il quadernone e l’enorme confezione di pennarelli colorati ed i ragazzi più grandi si sono pian piani- no ritrovati tutti. Si ricomincia! In realtà l’avvio di questo anno catechistico è stato un po’ macchinoso; abbiamo avuto diversi problemi organizzativi legati in particolare all’orario e alle giornate in cui svolgere le lezioni. Si è trattato da un lato di cercare di venire incontro ai tanti e diversi impegni dei bambini, dall’altro si è dovuto tenere conto della disponibilità del catechista.

Abbiamo cercato di fare il meglio possibile… Ovviamente non siamo riusciti ad ac- contentare tutti. Ma la questione più importante che ci siamo trovati ad affrontare è stata come trasmettere la catechesi a bambini e giovani, come accompagnarli, cioè, in questo lento e graduale cammino di fede. A questo proposito il 4 ottobre abbia- mo avuto un incontro con le catechiste di Nimis per confrontarci sui diversi metodi di insegnamento. Questo incontro è stato molto importante e ci auguriamo sia il primo di una lunga serie. Quello che abbiamo potuto condividere è che nella realtà attuale la catechesi non deve essere una serie di lezioni “nozionistiche” ma deve diventare una catechesi di impegno concreto, di esempio e “di compagnia”. Ed è questo che noi cerchiamo di fare!!!

Michela Menotti per il Gruppo Catechisti

ORARI CATECHISMO:

Prima Elementare Sabato, 15.00/ 16.00 Seconda Elementare Venerdì, 17.00/ 18.00

Terza Elementare Martedì, 17.00/ 18.00 Quarta Elementare Sabato, 15.00/16.00 Quinta Elementare Venerdì, 17.00/ 18.00

Prima Media Venerdì, 20.00/21.00

Seconda Media Venerdì, 20.00/21.00

Terza Media Venerdì, 20.00/21.00

Prima Superiore Venerdì, 20.00/21.00 Seconda Superiore Giovedì, 20.00/21.00

Non una scuola, ma un cammino di fede

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Il Natale sta arrivando e forse non ce ne stiamo neanche accorgendo, distratti da regali, spese e cenoni che alterano e distorgono il vero significato della festa della nascita di Gesù: la Parrocchia di San Clemente vuole cercare di ritrovare un mo- mento di comunione e riflessione e per questo organizza nel pomeriggio della vigilia di Natale, Domenica 24 Dicembre alle ore 16.00 presso il Centro Ricreatorio un bellissimo evento aperto a tutti i membri della comunità.

I bambini delle elementari e i ragazzi delle medie metteranno in scena alcune rifles- sioni e scenette e porteranno dai presepi delle loro case la statuetta del Bambin Gesù per la benedizione , mentre il Coro Liturgico proporrà una serie di canti nata- lizi per ricordarci che è Natale e per stare tutti assieme e cogliere l’importanza del momento! Seguirà una fiaccolata per le vie del paese e il pomeriggio si concluderà con the e cioccolata calda per tutti!

Sabato 6 Gennaio 2007 festeggeremo l’Epifania tutti assieme come di consueto nell’accogliente cornice del Centro Ricreatorio “Amici della Solidarietà”.

Il programma pomeridiano prevede inizialmente alle ore 15 la celebrazione della Benedizione dei bambini e dei giovani in Chiesa; alle 16.00 ci sposteremo nel Centro Ricreatorio per il gioco della Tombola e l’estrazione della Lotteria con l’intratteni- mento dei giovani animatori della Parrocchia, in attesa dell’accensione del Pignarûl da parte della Pro Loco.

La Lotteria e la Tombola contribuiscono al sostegno delle attività culturali e ricreati- ve dei ragazzi e giovani del Centro Ricreatorio di Povoletto: i tagliandi per parteci- pare all’estrazione saranno proposti a domicilio oppure potranno essere richiesti in Chiesa in seguito alle celebrazioni oppure anche direttamente il giorno dell’estrazio- ne al Centro.

Per chi volesse partecipare al conferimento dei premi per la Tombola e la Lotteria, è possibile consegnare il materiale direttamente all’Ufficio Parrocchiale che ha sede in Canonica, negli orari di apertura (che trovate a pagina 5).

Verrà inoltre effettuata la premiazione del Concorso di Presepi dei bambini: per l’iscrizione rivolgersi in sagrestia o ai catechisti. La giuria passerà a valutare le opere il 5 gennaio.

Articoli di Marco Formentini

La vigilia di Natale - Un momento per stare assieme

Tutte le attività dell’Epifania

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dal 18 al 22 dicembre 2006 NOVENA DI NATALE

S. Messa e canto del Missus ore 19.00 a Povoletto

21 dicembre 2006

GIORNATA DELLA RICONCILIAZIONE

Confessioni comunitarie dopo la S. Messa

23 dicembre 2006

PROVE MINISTRANTI e S. MESSA PREFESTIVA

Prove per i ministranti ore 11.00 in chiesa a Povoletto

S. Messa prefestiva ore 18.30 a Povoletto

24 dicembre 2006

IV SETTIMANA DI AVVENTO - VIGILIA DI NATALE S. Messa ore 9.30 a Siacco e 11.00 a Povoletto

Recita al Centro Ricreatorio e fiaccolata ore 16.00

25 dicembre 2006

NATALE DEL SIGNORE

S. Messa solenne di mezzanotte a Povoletto

S. Messa ore 9.30 a Siacco e cantata 11.00 a Povoletto

26 dicembre 2006 SANTO STEFANO

S. Messa cantata ore 9.30 a Siacco e 11.00 a Povoletto

31 dicembre 2006 SANTA FAMIGLIA

S. Messa ore 9.30 a Siacco e 11.00 a Povoletto festa dei lustri di matrimonio Funzione di ringraziamento ore 19.30 a Povoletto

Appuntamenti di Dicembre 2006

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MARIA SS. MADRE DI DIO

S. Messa ore 9.30 a Siacco e 11.00 a Povoletto 5 gennaio 2007

VIGILIA DELL’EPIFANIA

Benedizione dell’acqua e della frutta ore 15.00 a Povoletto S. Messa prefestiva ore 18.30 a Povoletto

6 gennaio 2007

EPIFANIA DI NOSTRO SIGNORE S. Messa ore 9.30 a Siacco e 11.00 a Povoletto Benedizione dei bambini ore 15.00 a Povoletto

Tombola, lotteria e premiazione dei presepi al centro ricreatorio ore 16.00

Don Luigi e il Consiglio Pastorale ed Economico

augurano a tutti un Santo Natale ed un felice e sereno anno nuovo!

Editore

Parrocchia di San Clemente, via Dante, 7 - Povoletto - tel. 0432.679104 Stampa

Tipografia Ciussi, via Baldasseria Bassa, 108- Udine - tel. 0432.601379

Direttore

Dott. Corgnali Mons. Duilio

Autorizz. Trib. Udine N° 46/06 del 15/11/2006

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