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BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Martedì 09 marzo 2021 A) CONSIGLIO REGIONALE C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

10

Serie Ordinaria - Martedì 09 marzo 2021

SOMMARIO

A) CONSIGLIO REGIONALE

Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1792

Risoluzione in merito all’applicazione in Regione Lombardia della legge 68/1999 concernente le norme per il diritto al lavo-

ro delle persone con disabilità 3 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1793

Mozione concernente l’istituzione dell’osservatorio regionale sulla cristianofobia 4 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1794

Mozione concernente l’inserimento nel piano vaccinale anti COVID-19 di odontoiatri e personale di studio tra le categorie

da vaccinare con priorità 5 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1795

Indicazione del rappresentante regionale nel collegio sindacale della Fondazione IRCCS «Ca’ Granda – Ospedale Maggio-

re Policlinico» 5 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1796

Mozione concernente l’accoglimento da parte del governo nazionale delle indicazioni provenienti dal comitato olimpico

internazionale 5 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1797

Mozione concernente le gravi problematiche relative all’attuazione del piano regionale di contenimento della nutria

2018/2020 di cui alla d g r 165/2018 6 Deliberazione Consiglio regionale 26 gennaio 2021 - n. XI/1798

Mozione concernente la censura del Ministro della salute Roberto Speranza e richiesta di risarcimento danni al Governo

Nazionale a seguito dell’errata classificazione della Lombardia in zona rossa 7 Deliberazione Consiglio regionale 2 febbraio 2021 - n. XI/1799

Nomina di due componenti effettivi nel collegio sindacale dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale (ALER) di Varese

- Como - Monza e Brianza - Busto Arsizio, in sostituzione di dimissionari 8

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Delibera Giunta regionale 3 marzo 2021 - n. XI/4365

Determinazioni in ordine al sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione destinato agli studenti universitari fuori sede nel periodo di emergenza sanitaria: approvazione dei criteri e delle modalità di assegnazione alle università ed alle istituzioni

pubbliche dell’alta formazione della quota relativa al fondo nazionale 10 Delibera Giunta regionale 3 marzo 2021 - n. XI/4366

Ulteriori determinazioni in ordine al premio «Lombardia è ricerca 2020 14 Delibera Giunta regionale 3 marzo 2021 - n. XI/4371

2014IT16RFOP012 incremento della dotazione finanziaria della misura «AL VIA – Agevolazioni lombarde per la valorizzazio- ne degli investimenti aziendali» – Asse III azione III 3 C 1 1 del POR FESR 2014-2020 di cui alla d g r X/5892 del 28 novem-

bre 2016 e d g r XI/3378 del 14 luglio 2020 15 Delibera Giunta regionale 3 marzo 2021 - n. XI/4387

Programma P I P P I (Programma di interventi per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) - Anno 2021: implementazione del

programma, in attuazione del decreto interministeriale del 19 novembre 2020 19

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

D.G. Istruzione, formazione e lavoro

Decreto dirigente unità organizzativa 4 marzo 2021 - n. 3007

Dote UNICA lavoro quarta fase - Misura A sostegno dei lavoratori privi di partita iva – Attuazione della d g r n  4375 del 3

marzo 2021 24 Anno LI – N. 71 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione:

p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Enrico Gasparini – Web Hosting: Aria S.p.a. - Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: burl@regione.lombardia.it

(2)

D.G. Sviluppo economico

Decreto dirigente unità organizzativa 1 marzo 2021 - n. 2776

2014IT16RFOP012 – RLO12019008322 - RLO12019008323 – POR FESR 2014-2020 – Asse III - Azione 3 A 1 1 - Bando Archè

«Nuove MPMI – Sostegno alle start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento» di cui al d d s n  11109 del 26 lu- glio 2019 - Liquidazione a seguito di ridetermina del contributo di € 43 707,66 all’impresa Nico Noce s r l per la realizzazione

del progetto id 1500375 - Contestuale economia di € 5 448,02 – CUP E44E20000140007 42

D.G. Ricerca, innovazione, università, export e internazionalizzazione

Decreto dirigente struttura 28 febbraio 2021 - n. 2659

2014IT16RFOP012 POR FESR 2014-2020 Azione I 1 B 1 1 Bando Innodriver-S3 - Edizione 2019 – Misure A-B di cui al decreto n  13757 del 27 settembre 2019: progetto id 1727313 - Codice CUP E77B20000190007 - Approvazione Variazione societaria con subentro di Solco Brescia Consorzio di cooperative sociali s c s a seguito di fusione per incorporazione, con modifica

di codice fiscale del beneficiario inrete - Consorzio di cooperative sociali - società cooperativa sociale 44 Decreto dirigente struttura 1 marzo 2021 - n. 2737

2014IT16RFOP012 POR FESR 2014-2020 - Azione I 1 B 1 1 Bando Innodriver-S3 -Edizione 2019 – Misure A-B, di cui al decreto n  13757 del 27 settembre 2019 e ss mm ii : conferma del contributo concesso in forma definitiva ad alcuni beneficiari a seguito delle accettazioni pervenute sulle misurE A-B, dichiarazione di decadenza dal contributo concesso del beneficiario Aries More s r l (id 1743951) e presa d’atto delle rinunce al contributo concesso sulla misura a pervenute da parte dei se- guenti 12 beneficiari Skema S p a (ID 1664534), Italmesh s r l (id 1671674), Rare Partners s r l Impresa Sociale (id 1695557), Euranet s r l (id 1734034), Electro Engineering s r l (id 1734139), Biocubica s r l (id 1736445), Actygea s r l (id 1736940), Ifaba s r l (id 1738112), Cree s r l (id 1740148), Diapath s p a (id 1741723), Cuore Contadino societa’ agricola a responsabilità

limitata (id 1742755), Optimo Iot s r l (1743711) 47 Decreto dirigente struttura 1 marzo 2021 - n. 2783

2014IT16RFOP012 POR FESR 2014-2020 Azione I 1 B 1 1 Bando Innodriver - S3 - Edizione 2019 – Misura C di cui al decreto n  143 del 10 gennaio 2020 e s m i : parziale rettifica e aggiornamento degli allegati 1 e 2 del decreto n  15227 del 3 dicem- bre 2020 limitatamente a 3 domande presentate sulla «Misura C», ammesse con condizione risolutiva rispetto alla conferma della regolarità contributiva, a seguito dell’acquisizione degli esiti delle richieste DURC effettuate in data 19 novembre 2020, 20 novembre 2020 e 19 gennaio 2021, con conseguente approvazione della concessione del contributo in forma definiti-

va alle domande id 1817845 e id 2269198 E della non ammissibilità al contributo della domanda id 2269795 52 Decreto dirigente struttura 4 marzo 2021 - n. 3012

POR FESR 2014 – 2020 – Azione 1 1 B 1 1 Bando Innodriver S3, edizione 2017, misure A, B, C: Presa d’atto dell’avvenuta resti- tuizione delle risorse erogate a titolo di saldo all’impresa Eudata s r l (C F 12421000154) per la realizzazione del progetto

«Convy per healthcare» – ID 718580 in seguito ad adozione del decreto n  386 del 20 gennaio 2021 di decadenza totale

dell’impresa Eudata s r l dal contributo concesso 71

(3)

A) CONSIGLIO REGIONALE

Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021

D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1792

Risoluzione in merito all’applicazione in Regione Lombardia della legge 68/1999 concernente le norme per il diritto al lavoro delle persone con disabilità

Presidenza del VicePresidente Brianza

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Vista la proposta di risoluzione n  43, approvata dalla Commis- sione consiliare IV in data 11 dicembre 2020;

con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 43

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare la Risoluzione n   43 in merito all’applicazione in Regione Lombardia della legge 68/1999 concernente le norme per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia atteso che

ai sensi dell’articolo 2 (Elementi qualificativi della Regione) dello Statuto d’autonomia della Lombardia, la Regione, nell’ambito delle proprie competenze, promuove azioni per rendere effettivi i diritti delle persone in condizioni di disabilità;

verificato che

ai sensi dell’articolo 4 della Costituzione della Repubblica Italia- na «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possi- bilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concor- ra al progresso materiale o spirituale della società »;

preso atto che

il 15 novembre 2010 la Commissione europea ha adottato la

«Strategia europea sulla disabilità 2010-2020: un rinnovato impe- gno per un’Europa senza barriere», strategia che promuove le pari opportunità per le persone con disabilità;

visto

l’articolo 27 (Lavoro ed occupazione) della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del dicembre 2006 con cui «Gli Stati Parti riconoscono il diritto al lavoro delle persone con disabilità, su base di uguaglianza con gli altri, se- gnatamente il diritto di potersi mantenere attraverso un lavoro liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente lavorativo aperto, che favorisca l’inclusione e l’acces- sibilità alle persone con disabilità »;

premesso che

a livello nazionale la legge che favorisce l’inserimento nel mon- do del lavoro delle persone con disabilità è la legge 68/1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) successivamente modificata più volte, in maniera più significativa dalla legge 247/2007 e recentemente dal Jobs Act;

visto che

nel 2019 è ricorso il ventennale dell’entrata in vigore della legge 12 marzo 1999 n  68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili) e appare pertanto necessario fare un punto della sua ricadu- ta sulla normativa regionale, oltre che proporre eventualmente una sua revisione anche alla luce del mutato quadro economi- co e sociale degli ultimi anni;

preso atto che

a livello regionale le leggi che disciplinano la materia sono la l r 4 agosto 2003 n  13 (Promozione all’accesso al lavoro delle per- sone disabili e svantaggiate) e la l r 28 settembre 2006 n  22 (Il mercato del lavoro in Lombardia) di recente modificata dalla l r 4 luglio 2018 n  9 (Modifiche alla legge regionale 28 settembre 2006, n  22 ‘Il mercato del lavoro in Lombardia’);

visto che

la l r 13/2003 prevede che «la Regione le province e Città me- tropolitana di Milano promuovono l’accesso al lavoro delle per- sone disabili nel rispetto delle scelte dei singoli destinatari, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle loro associazio- ni, delle famiglie, delle parti sociali, delle istituzioni, ivi comprese quelle del sistema educativo e formativo, delle cooperative so-

ciali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera b), e dei consorzi di cui all’articolo 8 della legge 8 novembre 1991, n  381 (Disciplina delle cooperative sociali), secondo le procedure di concertazio- ne e le modalità operative stabilite dalla legge regionale 28 set- tembre 2006, n  22 (Il mercato del lavoro in Lombardia)»;

premesso che

«a tale fine la Regione:

a) promuove e sostiene l’inserimento lavorativo in forma di- pendente, autonoma ed autoimprenditoriale delle perso- ne disabili;

b) promuove la cultura dell’integrazione e dell’inclusione so- ciale, tramite un sistema coordinato di azioni, volte a favo- rire l’inserimento lavorativo e la stabilizzazione nel posto di lavoro delle persone disabili, avvalendosi a tal fine anche della collaborazione e del coinvolgimento delle famiglie;

c) promuove l’organizzazione coordinata della rete dei servizi preposti all’inserimento lavorativo e dei servizi socio assi- stenziali, educativi, formativi operanti sul territorio »;

considerato che

la l r 9/2018 conferma la delega alle province e alla Città metro- politana dell’esercizio delle funzioni connesse alla gestione dei centri per l’impiego, compreso il collocamento mirato;

atteso che

la l r 9/2018 prevede inoltre che la Regione eserciti, nel rispetto del principio di sussidiarietà e in collaborazione con le province e la Città metropolitana, le funzioni di indirizzo, programmazio- ne e coordinamento delle attività svolte dai centri per l’impiego, compreso il collocamento mirato delle persone con disabilità In particolare, la Giunta regionale, con una o più deliberazioni, definisce, nel rispetto delle linee di indirizzo e degli standard di servizio di cui al d lgs 150/2015, sentite le rappresentanze degli enti locali:

a) gli indirizzi e le modalità operative per assicurare l’omo- genea erogazione e la qualità dei servizi sul territorio regionale;

b) l’organizzazione dei servizi per l’impiego relativamente alle sedi, alla dotazione minima del personale e alle forme di collaborazione con gli enti locali;

c) l’integrazione delle procedure in un sistema informativo unitario;

d) l’integrazione dei servizi della filiera della formazione, orien- tamento e politiche attive del lavoro;

e) le modalità operative con cui assicurare il rispetto dei prin- cipi di integrazione e cooperazione pubblico-privato nella gestione ed erogazione dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro;

atteso che

è necessario un grande salto culturale nell’organizzazione e nel management aziendale, in quanto l’inserimento lavorativo del disabile deve essere finalmente visto come una risorsa ed un’opportunità per la crescita dell’azienda e non come un me- ro obbligo burocratico e legislativo da assolvere per non incor- rere in sanzioni;

sentita

la relazione della IV Commissione «Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione»;

impegna il Presidente e la Giunta regionale

− a sollecitare una revisione della legge 68/1999, necessaria per prevenirne l’obsolescenza in alcune sue parti, anche attraverso l’utilizzo della forma del Testo unico, in accordo con regioni, provincie e associazioni che per legge rappre- sentano gli operatori di settore, al fine di ottenere una cor- retta e uniforme applicazione del suo dispositivo su tutto il territorio nazionale e regionale e strumenti più moderni per la realizzazione degli obiettivi del collocamento mirato;

− ad aggiornare e rendere maggiormente coerenti le infor- mazioni delle liste del Collocamento mirato, anche attra- verso una stretta collaborazione con l’INPS, mediante l’ac- quisizione dei dati relativi allo «stato occupazionale» e alla

«disponibilità al lavoro»;

− a garantire un libero accesso ai database tale da con- sentire la possibilità di conoscere in tempo reale le job va- cancy e favorire le possibilità di match a livello regionale, compatibilmente con la normativa in materia di privacy e stabilendo quindi le limitazioni necessarie alla tutela degli iscritti;

(4)

− a stabilire regole omogenee di gestione delle liste provin- ciali del collocamento mirato, con l’obiettivo a breve termi- ne di renderle disponibili su un unico sistema informativo regionale;

− a garantire una maggiore regolarità nell’erogazione del- le risorse previste dal Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità ed al contempo un migliore efficientamento della spesa In particolare, prevedere un equo riconoscimento ai tutor aziendali e riconoscere gli incentivi sulla base degli esiti raggiunti;

− a incrementare la qualità dell’utilizzo della Dote unica la- voro disabili, coinvolgendo anche il Sistema Regionale dei servizi per il lavoro di cui all’articolo 12 della l r 22/2006 Pre- vedere forme particolari di tirocinio permanente per sog- getti con grave disabilità psicofisica intellettiva che, in caso contrario, non avrebbero nessuna possibilità di accedere a forme di inserimento lavorativo stabile;

− a introdurre, compatibilmente con quanto consentito dal Codice degli appalti, criteri di premialità nei bandi regio- nali a favore degli Enti locali che riservano una quota pari ad almeno il 5 per cento degli appalti di forniture di servizi alle Cooperative sociali di tipo «B»;

− a prevedere maggiori e migliori azioni ed investimenti in materia di orientamento del disabile, già a partire dalle scuole di secondo grado;

− a investire sulla comunicazione ed informazione alle im- prese, sulla formazione dei tutor aziendali ed in generale sull’accompagnamento aziendale, per il quale dovranno essere previste adeguate risorse economiche;

− a uniformare a livello regionale le convenzioni ex articolo 14 del d lgs 276/2003, addivenendo alla definizione di una convenzione quadro unica per adottare criteri uniformi sull’intero territorio regionale, valorizzando anche la for- mazione «on the job» effettuata dalle cooperative sociali e dalle imprese oltre alla formazione erogata dagli enti ac- creditati con finanziamento della dote;

− a migliorare l’accessibilità del servizio di collocamento mi- rato, anche attraverso la previsione di servizi di interpreta- riato per le persone con disabilità sensoriali;

− a valorizzare le best practices e le sperimentazioni locali portandole a conoscenza ed a sistema regionale;

− a valorizzare e potenziare ulteriormente lo sviluppo delle reti territoriali di aziende, rafforzando il ruolo dei disability manager, associazioni e Comuni intorno alla tema della disabilità, affiancando al sistema delle doti la logica del- la co-progettazione e sviluppando reti multilivello anche a carattere extra-provinciale per costruire percorsi di inse- rimento sempre più efficaci ampliando la possibilità per le persone con disabilità interessate di partecipare a doti e tirocini a prescindere dalla possibilità di assunzione imme- diata da parte delle aziende in obbligo assunzionale;

− a potenziare l’attività di monitoraggio dell’Osservatorio Re- gionale del mercato del lavoro (l r 22/2006) e dell’Osser- vatorio Regionale per il monitoraggio e la valutazione degli interventi attuati ai sensi della l r 13/2003 per individuare e cercare di eliminare possibili comportamenti opportunisti- ci nelle filiere dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, per verificare la corretta e omogenea applicazio- ne degli indirizzi regionali su tutti i territori provinciali e per formulare anche eventuali proposte per rendere sempre più efficace il processo di inserimento lavorativo delle per- sone con disabilità;

− a prevedere come obbligatoria da parte delle Province la pubblicazione dei report annuali concernenti, il numero complessivo delle doti uniche lavoro disabili attribuite, sud- divise per ente formativo assegnatario, il numero delle con- seguenti assunzioni a tempo determinato e indeterminato realizzate a seguito dei tirocini previsti dalle doti stesse;

− in ottica di semplificazione, a progettare con maggiore flessibilità la dote impresa per le aziende con contratti ati- pici, rivedendo il criterio dell’incremento occupazionale;

− a prevedere un sistema premiale per le aziende che non ricorrono all’esonero ma utilizzano convenzioni ex articolo 14 (Cooperative sociali e inserimento lavorativo dei lavora- tori svantaggiati) d lgs 276/2003 o altre forme di associa- zione nell’ambito dell’articolo 11 (Convenzioni e conven- zioni di integrazione lavorativa) della legge 68/1999;

− con riferimento alle prerogative di Regione Lombardia l’en- te si impegna in particolar modo:

− a snellire e migliorare l’apparato burocratico che attual- mente spesso impedisce la raccolta di documenti, infor- mazioni e che ostacola il rispetto delle scadenze;

a incentivare la diffusione di convenzioni e il conse- guente rispetto delle coperture con i grandi enti pub- blici;

a favorire convenzioni che aiutino le aziende più pic- cole, nelle quali incentivare l’inserimento delle persone con disabilità anche in assenza di obbligo;

a favorire una maggiore partecipazione delle associa- zioni di settore;

a favorire l’incontro fra i bisogni dell’utente e quelli delle aziende »

Il vice presidente: Francesca Attilia Brianza Il consigliere segretario: Giovanni Francesco Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1793

Mozione concernente l’istituzione dell’osservatorio regionale sulla cristianofobia

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 46

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  421 concernente l’istituzio- ne dell’Osservatorio regionale sulla cristianofobia, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia preso atto

del grave attentato di matrice terroristica avvenuto nella catte- drale di Nizza del 29 ottobre 2020;

rilevato che

− attualmente nel mondo 260 milioni di persone sono per- seguitate a causa della fede cristiana (fonte: Open Doors, dato 2019) Il che significa che un cristiano su otto speri- menta un livello alto di persecuzione;

− i morti nel 2019 sono stati 2 983 A questo computo si ag- giungono le oltre 9 400 chiese e edifici connessi attaccati, demoliti o chiusi;

− i casi di abusi subiti da donne ha raggiunto il numero di 8 537;

evidenziato che

nell’opinione pubblica, fatta salva qualche significativa reazio- ne di sdegno, si nota un crescente livello di assuefazione verso i fatti di violenza come quello accaduto in Francia alla quale non segue mai un’azione culturale, educativa e anche politica che prevenga il più possibile tali crimini;

impegna il Presidente della Giunta regionale a istituire un Osservatorio sulla cristianofobia che tenga moni- torata, in Lombardia, la dimensione del fenomeno, ne accerti le origini, individui eventuali passi da compiere per arginarlo e sug- gerisca contributi per prevenire la violenza contro i Cristiani, allo scopo di favorire la libertà religiosa e fare luce su un pericolo troppo spesso sottovalutato »

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco

(5)

Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021 D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1794

Mozione concernente l’inserimento nel piano vaccinale anti COVID-19 di odontoiatri e personale di studio tra le categorie da vaccinare con priorità

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt 122 e 123 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 47

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  467 concernente l’inseri- mento nel Piano vaccinale anti COVID-19 di odontoiatri e per- sonale di studio tra le categorie da vaccinare con priorità, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che

− il piano strategico per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/

COVID-19 elaborato da Ministero della Salute, Commis- sario Straordinario-per l’emergenza, l’Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa, nell’identificare le categorie da vac- cinare con priorità nella fase iniziale, non considera la ca- tegoria degli odontoiatri;

− la specificità del lavoro svolto dagli odontoiatri e dal loro personale di studio impedisce il distanziamento;

− già interrogati sul punto, a livello Ministeriale non pare vi sia intenzione di rivedere l’estensione delle priorità al fine di ricomprendere la suddetta categoria;

considerato che

− le numerose richieste avanzate dagli Ordini e dalle Asso- ciazioni di Odontoiatri, di poter essere inseriti tra le catego- rie da vaccinare con priorità, in considerazione dell’attività svolta, sono legittime e fondate;

− è facoltà della Regione consentire la prenotazione in via prioritaria del vaccino agli appartenenti alla suddetta ca- tegoria (modalità peraltro già adottata da Friuli-Venezia- Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Campania);

impegna la Giunta regionale e l’Assessore competente di adottare ogni misura necessaria e opportuna affinché la categoria degli odontoiatri e il loro personale di studio usufrui- scano della possibilità di ricevere il vaccino anti COVID-19 in via prioritaria »

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1795

Indicazione del rappresentante regionale nel collegio sindacale della Fondazione IRCCS «Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico»

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto lo Statuto d’autonomia della Regione Lombardia, appro- vato con legge regionale statutaria 30 agosto 2008, n   1, che prevede, all’articolo 14, comma 3, lett p), che spetta al Consiglio regionale deliberare le designazioni e le nomine negli organi di revisione di enti, aziende, agenzie ed altri soggetti dipendenti dalla Regione o a partecipazione regionale, nonché le desi- gnazioni e le nomine dei rappresentanti del Consiglio nei casi espressamente previsti dallo Statuto e dalla legge;

Visto l’articolo 4 del decreto legislativo 16 ottobre 2003, n  288 (Riordino della disciplina degli Istituti di Ricovero e Cura a Ca- rattere Scientifico, a norma dell’art 42, comma 1 della legge 16 gennaio 2003, n  3);

Vista la legge regionale 4 dicembre 2009, n  25 (Norme per le nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale);

Richiamato l’articolo 3 ter, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n   502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art 1 della legge 23 ottobre 1992, n  241),

introdotto dall’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 19 giugno 1999, n  229 (Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, a norma dell’art 1 della legge 30 novembre 1998, n  419);

Preso atto delle candidature pervenute a seguito del comuni- cato n  117 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n  51 S O del 14 dicembre 2020;

Verificata la documentazione prodotta dai singoli candidati attestante l’iscrizione nel registro dei revisori legali;

Previa votazione a scrutinio segreto per schede, ai sensi dell’articolo 79, comma 2, del Regolamento generale del Consi- glio regionale, che ha dato il seguente risultato:

Consiglieri presenti: n 45

Non partecipano alla votazione: n 1

Consiglieri votanti: n 44

Schede bianche: n 1

Schede nulle: n 2

e nella quale hanno ottenuto voti, per la carica di componenti del Collegio sindacale della Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico, la signora:

Votta emanuela, n  41 voti;

DELIBERA

1) di indicare quale componente del Collegio sindacale del- la Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlini- co, la signora Emanuela VOTTA;

2) di trasmettere il presente provvedimento al Presidente della Giunta regionale per quanto di competenza

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il consigliere segretario provvisorio: Patrizia Baffi Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1796

Mozione concernente l’accoglimento da parte del governo nazionale delle indicazioni provenienti dal comitato olimpico internazionale

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 44

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  474 concernente l’acco- glimento da parte del Governo nazionale delle indicazioni pro- venienti dal Comitato olimpico internazionale, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che

il 6 agosto 2019 è stato approvato il disegno di legge «Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento spor- tivo, di professioni sportive nonché di semplificazione», al quale non è stato data attuazione attraverso l’approvazione di specifi- ci decreti legislativi, attualmente all’attenzione delle Commissio- ni competenti di Camera e Senato;

considerato che

− da diverse fonti di stampa, l’Italia rischierebbe di aggiun- gersi ai pochi Paesi ad oggi «sospesi» dal Comitato interna- zionale olimpico (CIO) per violazione della Carta olimpica e dei principi fondamentali dell’olimpismo, con il fondato e imminente pericolo di doversi presentare alla competizio- ne olimpica di Tokyo senza inno né bandiera;

− da confronti e studi in materia emerge che diversi comitati olimpici sarebbero diretta espressione dei governi o, addi- rittura in alcuni casi, presieduti dagli stessi «reali» (es Princi-

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pato di Monaco), mentre ci sono altri esempi, come USA e Gran Bretagna per i quali l’autonomia sportiva è garantita non solo da organismi indipendenti ma anche dall’assen- za di finanziamenti pubblici Il nostro Paese ha una storia e tradizione salda e specifica in materia di sport: un grande Paese democratico, che rispetta l’autonomia dello sport e dei suoi organismi rappresentativi e gestionali;

− la presidenza del CONI è stata oggetto di modifica norma- tiva, che ha portato a tre il limite del numero dei mandati, così da garantire una significativa continuità gestionale da parte dell’attuale presidente;

− è in corso un dibattito sullo sviluppo della natura giuridica del CONI, tanto che alcuni ipotizzano addirittura la «priva- tizzazione» del Comitato stesso, così da minacciare non solo la terzietà dell’ente ma anche la sua struttura organiz- zativa e le tipologie di finanziamento;

valutato che

− alla base delle richieste avanzate dal movimento olimpico vi è in particolare quella inerente l’autonomia dello sport e delle sue Istituzioni rispetto a qualsiasi ingerenza politica, soprattutto da parte dei Governi e che questo rappresenta un principio cardine dell’ordinamento sportivo internazio- nale, al quale l’Italia non pare essere riuscita, dopo quasi un anno e mezzo, ad adeguarsi attraverso gli specifici de- creti legislativi;

− il perdurare di questo immobilismo rende concreta e im- minente la possibilità di sanzioni da parte del CIO verso lo sport italiano già dal prossimo 27 gennaio, quando si riu- nirà l’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale, con conseguente rischio di esclusione dell’Italia dai prossimi giochi olimpici;

evidenziato che

− è assolutamente necessario un provvedimento governati- vo in tempi brevissimi, che vada incontro alle richieste del CIO, cioè garantire l’autonomia funzionale e l’indipenden- za del nostro Comitato olimpico, e permetta di risponde- re ai principi irrinunciabili contenuti all’interno della Carta Olimpica internazionale in modo da perimetrare i campi di azione dei vari soggetti e chiarire i ruoli e compiti dei diversi attori che si occupano di sport;

− nel pacchetto dei decreti recentemente approvato dal Governo ed attualmente in attesa del parere del Parla- mento manca il «decreto uno», quello sulla Governance, che si poneva l’obiettivo di definire una nuova perimetra- zione normativa dei compiti tra Dipartimento del Ministero, Coni, Sport e Salute, Federazioni e Enti di promozione;

impegna il Presidente e la Giunta regionale

ad attivarsi urgentemente nei confronti del Governo affinché sia varato un decreto-legge finalizzato a garantire ai nostri sportivi di poter partecipare ai prossimi giochi olimpici con inno, maglia e bandiera nazionale;

impegna, altresì, il Presidente e la Giunta regionale

− a manifestare la propria contrarietà nelle sedi istituzionali competenti all’ipotesi di «privatizzazione» del CONI, così co- me a sollecitare il ripristino dei due mandati per il Presiden- te del Comitato olimpico invece che gli attuali tre;

− a promuovere, nelle sedi istituzionali competenti, l’autono- mia del Comitato olimpico nazionale italiano nel rispetto dei criteri organizzativi e di funzionamento tipici di un ente pubblico che vive di finanza pubblica »

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1797

Mozione concernente le gravi problematiche relative all’attuazione del piano regionale di contenimento della nutria 2018/2020 di cui alla d.g.r. 165/2018

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 43

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  471 concernente le gravi problematiche relative all’attuazione del Piano regionale di con- tenimento della nutria 2018/2020 di cui alla d g r 165/2018, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che

− in data 4 febbraio 2020 la consigliera Mazzali ha presenta- to un’interrogazione a risposta scritta (n 2601) avente ad oggetto Gestione del controllo ed eradicazione della nu- tria in Lombardia, con la quale è stata ampiamente espo- sta la grave situazione legata all’incontrollata proliferazio- ne della nutria nella pianura lombarda;

− anche altri gruppi hanno avanzato in questi anni richieste per affrontare con maggiori risorse e maggiore incisività la problematica relativa ai danni causati dalle nutrie;

considerato che

nell’interrogazione sopra citata sono state descritte diverse cri- ticità legate all’attuazione del piano regionale di contenimen- to della nutria (di seguito piano) che vengono sinteticamente espresse di seguito:

− mancanza di risultati tangibili sul territorio degli effetti del piano regionale a cinque anni dall’applicazione del mu- tato quadro normativo e al perdurare di una situazione emergenziale in alcune aree;

− segnali di una progressiva espansione, anche al di fuori degli ambiti di pianura ove tradizionalmente si registrano le maggiori criticità;

− azione non sistematica e disomogenea di controllo sul territorio a causa dalle iniziative dei singoli enti locali e in particolare delle amministrazioni comunali a cui è lasciata l’attuazione dei piani di abbattimento;

− attività di prelievo e abbattimento sostanzialmente attuata dai proprietari dei fondi agricoli, da personale volontario e dai cacciatori per propria iniziativa o per coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni;

− assenza di un sistema centralizzato e aggiornato di rilievo dei danni provocati dalla specie al fine di monitorare con- tinuamente gli effetti del piano sul territorio e sui comparti produttivi;

− assenza di un tavolo di coordinamento delle azioni a livello sovraregionale;

− dotazioni finanziarie non adeguate alla dimensione dell’emergenza;

considerato, altresì, che

− l’approvazione della d g r n  3840/2020 «Adempimenti in ordine al Piano regionale di contenimento ed eradicazio- ne della nutria 2018/2020», di cui alla d g r 165/2018 (di concerto con l’Assessore Rolfi), ha mostrato e confermato la sussistenza delle numerose problematiche esposte;

− i dati indicati nell’atto mostrano come di fatto i capi an- nuali prelevati (n  50 657), di cui è possibile attestare la ren- dicontazione, non coprano più del 12,77 per cento dei pre- lievi necessari per estinguere le popolazioni di nutria nelle provincie definiti dal piano regionale (il piano definisce tale obiettivo in 396 492 capi pari all’incremento annuo) Tale dato è ancora più preoccupante se si pensa che l’80 per cento dei capi e le relative risorse si riferiscono ad un’u- nica provincia, quella di Mantova, dove sono stati prelevati 41 000 capi;

rilevato che

nell’ottobre 2018 l’Assessore all’Agricoltura di concerto con l’As- sessore al Welfare ha promosso la stipula di protocolli di Intesa su scala provinciale con la finalità di coordinare iniziative, fondi e attività su scala regionale per far fronte all’attività di conteni- mento della nutria; ad oggi tali protocolli non hanno prodotto effetti salvo che in un’unica provincia (Mantova) dove si con- centrano da oltre un ventennio, indipendentemente dal proto- collo, le attività di contenimento con catture di circa a 50 mila capi /anno a fronte, comunque, di stime di consistenza di oltre 180 mila capi; le risorse finanziarie impegnate sono risultate del tutto inadeguate;

considerato, altresì, che

come ampiamente dimostrato, il problema è di carattere sovra- regionale e nazionale ed è quindi necessario che ogni ammini- strazione porti avanti in modo coordinato iniziative organiche e sistemiche volte al controllo e alla eradicazione della specie, al

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Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021 fine di contenere quanto più possibile i danni provocati al terri-

torio e all’ambiente È pertanto necessario ottimizzare e miglio- rare gli interventi almeno su scala regionale e in particolare nel bacino Padano ove tradizionalmente si riscontrano i maggiori impatti negativi e da dove sono partite le prime segnalazioni di presenza dagli Anni ’80;

considerato che

il Regolamento di esecuzione (UE) 2016/114 della Commissione del 13 luglio 2016, ha incluso la nutria nell’ elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale; la norma comunitaria ha introdotto diversi obblighi per l’Italia che deve pertanto dotarsi di un piano nazionale di gestione della nutria e attivare, in tem- pi rapidi, efficaci misure di eradicazione o contenimento della specie;

preso atto che

da quanto emerge dai dati desumibili dalla DGR n XI/3840/2020, le problematiche a suo tempo evidenziate e di nuovo sopra elencate, risultano confermate anche per l’anno in corso, con un quadro sostanzialmente peggiorato, viste le con- tinue segnalazioni e lamentele di amministratori e associazioni, confermate dai ripetuti articoli sui media locali;

evidenziato, inoltre, che

nell’interrogazione n  2601 erano state formulate diverse richie- ste all’assessore competente alle quali, salvo alcuni dati comu- nicati, non sono state date risposte esaustive, confermando di fatto l’assenza di misure concrete per la soluzione di tutte le cri- ticità esposte;

impegna la Giunta e l’Assessore competente

− a porre in essere azioni adeguate alla normativa comu- nitaria, nazionale e regionale anche alla luce del quadro emergenziale e delle gravi carenze con continue e allar- manti segnalazioni provenienti dai territori lombardi che denunciano da parte di agricoltori, associazioni, ammini- stratori una situazione «fuori controllo» con colture distrutte, danni gravissimi alle strutture viarie e idrauliche senza un aiuto concreto da nessuno;

− a estendere l’attività di controllo a tutte le amministrazioni comunali per rendere omogenea e sistematica detta atti- vità sull’intero territorio lombardo;

− a valutare se il numero di capi prelevati nell’anno 2019 sia adeguato agli obiettivi di eradicazione fissati dalla l r 20/2002, considerati i pessimi risultati ottenuti in questi cin- que anni di programmazione del piano regionale;

− a implementare urgentemente un sistema regionale di rilievo e censimento dei danni provocati dalla nutria sul territorio lombardo, considerato che una corretta pianifica- zione dovrebbe contemplare un sistema efficace di rilievo di questi dati, anche a seguito dell’esclusione della Nutria dalle specie tutelate dalla legge 157/1992 e in attuazio- ne di quanto indicato dal capitolo 7 7 1 ‘Danni alle attività agricole e agli argini di corsi d’acqua’ del Piano di gestio- ne nazionale della Nutria: «…occorre quindi che l’Ammini- strazione preveda la segnalazione obbligatoria del danno da parte dei portatori di interessi Ciò consentirà di map- pare gli appezzamenti danneggiati nelle aree di attiva- zione del piano di controllo, senza necessariamente una valutazione economica del danno Ciò potrà avvenire con l’aiuto degli agricoltori stessi che dovranno essere stimolati a collaborare tenendo conto che in questo caso i controlli della nutria verrebbero fatti per ridurre i danni, non più in- dennizzabili, alle loro attività agricole In questo caso l’effi- cacia dei controlli potrà essere misurata come auspicabile riduzione delle superfici danneggiate Le regioni dovranno quindi predisporre un sistema di monitoraggio annuale del numero e dell’ubicazione geografica dei danni agricoli e di quelli sulle arginature dei corsi d’acqua»;

− a reperire strumenti finanziari a sostegno degli agricoltori danneggiati, prevedendo ad esempio contributi sia per l’acquisto di sistemi di prevenzione sia per i lavori di ripristi- no dei danni provocati dalle nutrie in campo agricolo, via- rio e idraulico, avvalendosi anche dei consorzi di bonifica e irrigazione;

− a incrementare le risorse impegnate per l’attuazione del piano regionale;

− a rendere noti i risultati ottenuti dalla sottoscrizione dei pro- tocolli d’intesa siglati a ottobre 2018 dall’Assessore all’Agri- coltura di concerto con l’Assessore al Welfare con le am- ministrazioni locali, protocolli che ad oggi si sono rivelati inadeguati;

− a promuovere con le Regioni confinanti del bacino pa- dano un tavolo di emergenza e coordinamento al fine uniformare azioni e strategie di controllo su scala sovra regionale »

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco D.c.r. 26 gennaio 2021 - n. XI/1798

Mozione concernente la censura del Ministro della salute Roberto Speranza e richiesta di risarcimento danni al Governo Nazionale a seguito dell’errata classificazione della Lombardia in zona rossa

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

a norma degli artt 122, 123 e 124 del Regolamento generale, con votazione nominale, che dà il seguente risultato:

Voti favorevoli n 46

Voti contrari n 0

Astenuti n 0

DELIBERA

di approvare il testo della Mozione n  476 concernente la censu- ra del Ministro della Salute Roberto Speranza e richiesta di risar- cimento danni al Governo nazionale a seguito dell’errata classi- ficazione della Lombardia in zona rossa, nel testo che così recita:

«Il Consiglio regionale della Lombardia premesso che

− in data 16 gennaio 2021 il Ministro della Salute Roberto Speranza firmava l’ordinanza attuativa del D P C M 14 gen- naio 2021 con la quale la Lombardia veniva collocata in zona rossa a partire dal 17 gennaio 2021;

− lo stesso giorno 16 gennaio il Presidente Attilio Fontana e il Vicepresidente Assessore al Welfare Letizia Moratti conte- stano ufficialmente la decisione del Ministro di classificare la Lombardia in zona rossa, sottolineando come i dati in- viati da Regione Lombardia a Roma non siano da zona rossa;

− il Presidente Fontana annuncia da subito l’intenzione di im- pugnare l’ordinanza, qualora confermata, ribadendo che i dati inviati da Regione Lombardia non giustificano assolu- tamente misure così restrittive e penalizzanti;

− il Ministro confermava la zona rossa;

− i tecnici dell’assessorato al Welfare e il Vicepresidente e As- sessore Moratti confermano che i dati regionali non sono da zona rossa e contestano i calcoli ai tecnici dell’ISS;

− a tutte le ulteriori richieste di verifica da parte di Regio- ne Lombardia non arriva nessuna risposta da parte del Ministero;

preso atto che

la decisione del Ministro di porre la Lombardia in zona rossa si basava sulle indicazioni fornite dalla Cabina di Regia che, re- cependo i dati forniti dalla Regione, in base agli algoritmi in uso considerava un indice Rt superiore a 1,25 per la Lombardia e dunque ad alto rischio pandemico;

considerato che

− nei giorni e nelle ore immediatamente precedenti alla fir- ma dell’Ordinanza, il Presidente Attilio Fontana insieme al neo Vice Presidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti aveva richiesto con insistenza di riconsiderare la base dati presa in considerazione, in quanto obsoleta per il periodo di osservazione risalente ad almeno 17 giorni precedenti e dunque non allineati all’andamento della curva dei con- tagi; si chiedeva, pertanto, di attendere per ulteriori 48 ore nell’emanazione delle nuove misure, necessarie ad appro- fondire in sede tecnica i criteri di calcolo e i dati presi in esame da parte dell’ISS;

− il Ministro Speranza non si è preoccupato nemmeno di rispondere alla richiesta ufficiale di un Assessore, nonché Vicepresidente di Regione Lombardia, in un momento così critico per la popolazione lombarda e italiana;

− l’atteggiamento del Ministro nei confronti della Regione Lombardia non è solo lesivo della dignità di un’istituzione pubblica, che rappresenta e amministra dieci milioni di

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italiani, ma è anche e soprattutto grave nei confronti dei cittadini lombardi che hanno subito senza motivo una forte penalizzazione economica e ingiustificate limitazioni alle proprie libertà personali garantite dalla Costituzione (artt 13 e 16);

− il premier Conte ha di fatto «appaltato» la gestione della libertà dei cittadini alle ordinanze di un Ministro;

evidenziato che

a fronte del diniego da parte del Ministro Speranza, il Presidente Fontana e l’Assessore Moratti annunciavano e successivamen- te agivano ricorso in sede amministrativa (TAR); chiedendo non solo l’annullamento dell’ultimo provvedimento del dicastero della Sanità, ma anche del d p c m del 14 gennaio nella parte in cui stabilisce i criteri per la classificazione e il decreto mini- steriale del 30 aprile 2020 sui parametri a cui si rifà l’attività di monitoraggio;

evidenziato, inoltre, che

a seguito del deposito del ricorso, il Ministro Speranza avrebbe affermato che avrebbe concesso la riclassificazione della Lom- bardia in zona arancione, ma solo a seguito di ammissione di er- rore nella trasmissione dei dati da parte della Lombardia, dichia- razione inaccettabile, oltre che lesiva della dignità dei lombardi e in spregio al principio di leale collaborazione tra istituzioni;

preso atto che

a seguito delle azioni intraprese da Regione Lombardia e di ul- teriori indicazioni in merito al set di dati da parte della Cabina di regia ministeriale, con successiva ordinanza la Lombardia veni- va riclassificata e collocata in zona arancione a partire dal 24 gennaio 2021;

evidenziato che

− i governatori di altre regioni tra cui Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Calabria, Umbria e Veneto con nota congiunta hanno ribadito di aver chiesto «più volte al Governo di mo- dificare il sistema di valutazione per determinare il colore di ogni regione con le conseguenti restrizioni anti COVID (…) Il sistema può avere conseguenze devastanti sulla vita del- le persone e sull’economia » Chiedono altresì «una revisio- ne immediata delle procedure per affrontare con serenità maggiore una grave situazione»;

− nel caso da parte del Governo e in particolare del Ministro Speranza non venisse effettuata questa revisione, sarem- mo di fronte a una palese volontà di non rispettare i diritti costituzionali di milioni di cittadini italiani;

evidenziato, inoltre, che

diversi sindaci di centrosinistra della Lombardia richiedono maggiore trasparenza nella gestione dei dati e, come afferma il Sindaco di Milano «Credo si debba ripartire da un’interpretazio- ne tecnica, perché è un fatto tecnico il calcolo dell’Rt, la politica non deve entrarci»;

si impegna

− a richiedere ai massimi organi istituzionali della Repubbli- ca Italiana la censura del Ministro Roberto Speranza per i gravi fatti sopra esposti, che configurano grave pregiudizio al principio di leale collaborazione tra istituzioni, e che ar- recano grave danno alla popolazione e alle imprese della Lombardia;

− a richiedere al Presidente Fontana di adoperarsi nelle sedi opportune per quantificare e richiedere il ristoro totale dei danni subiti ingiustamente dalle attività economiche lom- barde a causa dell’erronea collocazione della Lombardia in zona rossa;

− a richiedere che venga avviato con la massima urgenza un tavolo tecnico di confronto tra Governo e Regioni al fi- ne di rendere oggettivi e trasparenti i criteri di valutazione con i quali vengono definiti i gradi di rischio pandemico e la conseguente collocazione delle Regioni nelle diverse classi di rischio »

Il presidente: Alessandro Fermi Il consigliere segretario: Giovanni Malanchini Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco

D.c.r. 2 febbraio 2021 - n. XI/1799

Nomina di due componenti effettivi nel collegio sindacale dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale (ALER) di Varese - Como - Monza e Brianza - Busto Arsizio, in sostituzione di dimissionari

Presidenza del Presidente Fermi

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto lo Statuto d’autonomia della Regione Lombardia, appro- vato con legge regionale statutaria 30 agosto 2008, n   1, che prevede all’articolo 14, comma 3, lett p), che spetta al Consiglio regionale deliberare le designazioni e le nomine negli organi di revisione di enti, aziende, agenzie ed altri soggetti dipendenti dalla Regione o a partecipazione regionale, nonché le desi- gnazioni e le nomine dei rappresentanti del Consiglio nei casi espressamente previsti dallo Statuto e dalla legge;

Visto l’articolo 14 della legge regionale 8 luglio 2016, n  16 (Di- sciplina regionale dei servizi abitativi), concernente la nomina del Collegio dei sindaci delle Aziende Lombarde per l’Edilizia Re- sidenziale (ALER) e del suo presidente;

Vista la legge regionale 4 dicembre 2009, n  25 (Norme per le nomine e designazioni di competenza del Consiglio regionale), con particolare riferimento all’articolo 12;

Richiamata la propria deliberazione 19 febbraio 2019, n XI/455 (Nomina di tre componenti effettivi, di cui uno con fun- zioni di presidente, e due supplenti del collegio sindacale dell’A- zienda lombarda per l’edilizia residenziale (ALER) di Varese – Bu- sto Arsizio – Como – Monza e Brianza);

Preso atto che i signori Loredana Ruggieri e Fulvio Inderbitzin – componenti effettivi del collegio sindacale dell’ALER di Varese- Como-Monza Brianza-Busto Arsizio – hanno rassegnato le pro- prie dimissioni in data 9 novembre 2020;

Preso atto delle candidature pervenute a seguito del comunicato n   119 pubblicato sul BURL n   52 – S O del 23 dicembre 2020;

Verificata la documentazione prodotta dai singoli candidati e, in particolare, l’iscrizione nel registro dei revisori legali;

Dato atto che in attuazione della l r 25/2009 e del decreto legislativo 8 aprile 2013, n  39 (Disposizioni in materia di inconfe- ribilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche ammi- nistrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’art 1, commi 49 - 50, della legge 6 novembre 2012, n  190), è acquisita agli atti la dichiarazione resa dai candidati circa l’in- sussistenza di cause di inconferibilità, esclusione, incompatibilità e conflitti di interesse;

Dato atto inoltre che è stato richiesto il casellario giudiziale e che sono state svolte le verifiche di rito presso:

il registro imprese del sistema camerale, con riferimento ad al- tre cariche ricoperte in enti registrati;

la banca dati del Ministero dell’Interno per la titolarità di cari- che elettive;

Previa votazione a scrutinio segreto per schede, ai sensi dell’articolo 79, comma 2, del Regolamento generale del Consi- glio regionale, che ha dato il seguente risultato:

Consiglieri presenti: n  75

Non partecipano alla votazione: n  14

Consiglieri votanti: n  61

Schede bianche: n  06

Schede nulle: n  02

e nella quale hanno ottenuto voti, per la carica di componente effettivo del collegio sindacale, i signori:

− Andrea MASPERO, n  39 voti;

− Gianfranca CRIPPA, n  14 voti;

DELIBERA

1 di nominare quali componenti effettivi del collegio sinda- cale dell’ALER di Varese - Como - Monza Brianza - Busto Arsizio, in sostituzione dei componenti dimissionari, i signori:

− Andrea MASPERO;

− Gianfranca CRIPPA;

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Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021 2 di trasmettere il presente provvedimento ai soggetti interes-

sati, all’ALER di Varese - Como - Monza Brianza - Busto Arsizio e al Presidente della Giunta regionale

Il presidente: Alessandro Fermi I consiglieri segretari Giovanni Malanchini, Dario Violi Il segretario dell’assemblea consiliare Silvana Magnabosco

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

D.g.r. 3 marzo 2021 - n. XI/4365

Determinazioni in ordine al sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione destinato agli studenti universitari fuori sede nel periodo di emergenza sanitaria: approvazione dei criteri e delle modalità di assegnazione alle università ed alle istituzioni pubbliche dell’alta formazione della quota relativa al fondo nazionale

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il d lgs 29 marzo 2012, n  68 recante «Revisione della nor- mativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazio- ne dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall’articolo 5, comma 1, lett a), secondo periodo, e d), della legge 30 dicembre 2010, n  240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3, lett f), e al comma 6»;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gen- naio 2020 recante «Dichiarazione dello Stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’emergenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili», nonché quelle ulteriormente successive del 7 ottobre 2020 e, da ultimo, del 13 gennaio 2021 che hanno prorogato lo stato di emergenza al 30 aprile 2021;

Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n  34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n  77, ed in particolare l’articolo 29, comma 1, il quale ha stabilito che il Fondo nazio- nale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione di cui all’art 11 della L 9 dicembre 1998, n   431 è incrementato di 160 milioni di Euro per l’anno 2020, nonché il comma 1-bis, per il quale «Una quota dell’incremento di 160 milioni di Euro, pari a 20 milioni di Euro, è destinata alle locazioni di immobili abitativi degli studenti fuori sede con un indice della situazione economica equivalente non superiore a 15 000,00 Euro, tramite rimborso, nel limite complessivo di 20 milioni di Euro per l’anno 2020 che costituisce tetto di spesa, del canone dei contratti di locazione stipulati da studenti residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l’immobile locato, per tutto il periodo dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020»;

Visti:

il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 12 agosto 2020, n   343 – registrato alla Corte dei Conti il 18 settembre 2020, n  3296 - che ha provveduto in particolare a ripartire tra le Regioni la specifica quota di 20 milioni di euro destinata al rimborso dei canoni dei contratti di loca- zione stipulati dagli studenti universitari fuori sede indicati nel predetto art 29, comma 1-bis, del d l 34/2020, con uno stanziamento complessivo a favore di Regione Lombardia pari a € 3 243,514,50;

il successivo decreto dirigenziale del Ministero delle Infra- strutture dei Trasporti - Direzione Generale per la condizio- ne abitativa del 25 settembre 2020, con il quale il mede- simo Ministero ha provveduto ad impegnare e a disporre la contestuale liquidazione a favore delle singole Regioni delle quote loro spettanti del Fondo locazioni anno 2020 destinate al rimborso dei canoni di locazione degli studenti universitari fuori sede;

il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca 14 gen- naio 2021, n  57 (registrato alla Corte dei Conti il 10 febbraio 2021) con il quale sono stati disciplinati i criteri e le modalità attuative per la determinazione del fabbisogno finanziario effettivo ed il tetto di spesa relativa ai canoni di locazione corrisposti dagli studenti universitari fuori sede nel periodo dello stato di emergenza da COVID 19 deliberato dal Con- siglio dei Ministri, nonché le modalità di ripartizione delle risorse a favore delle Regioni;

Richiamata la l r 13 dicembre 2004, n  33 «Norme sugli inter- venti regionali per il diritto allo studio universitario», con la quale Regione Lombardia ha previsto la soppressione degli appositi organismi denominati «Istituti per il Diritto allo Studio Universita- rio» (ISU) che assicuravano la gestione degli interventi per il di- ritto allo studio universitario e ha contestualmente affidato alle Università, alle Istituzioni delle AFAM e alle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici la gestione dei suddetti interventi per il dirit- to allo studio, regolandola con apposite convenzioni stipulate ai sensi dell’art 9 della medesima l r 33/2004;

Richiamati – altresì - gli atti di programmazione strategica re- gionale ed in particolare il Piano Regionale di Sviluppo dell’XI Legislatura – approvato con deliberazione del Consiglio regio-

nale n XI/64 del 10 luglio 2018 - che individua tra gli obiettivi prioritari dell’azione di governo il rafforzamento del sistema uni- versitario quale obiettivo prioritario delle politiche regionali, con conseguente responsabilità degli atenei nella programmazione e nella gestione delle risorse finanziarie;

Tenuto conto della pandemia che ad oggi continua a pa- ralizzare le attività economiche e sociali del paese con gravi ripercussioni economiche anche sulle famiglie degli studenti nonché una modifica sostanziale dei fabbisogni e delle moda- lità di erogazione dei servizi per il diritto allo studio da parte dei soggetti gestori, anche a seguito della sospensione dell’attività didattica in presenza;

Considerato che le risorse statali di cui al citato art 29, com- ma 1-bis sono destinate alle locazioni di immobili abitativi de- gli studenti universitari fuori sede con un indice della situazione economica equivalente non superiore a 15 mila euro e non per- cettori di altre forme di contributo economico o borsa di studio, sotto forma di rimborso dei canone dei contratti di locazione corrisposti nell’anno 2020 durante il periodo di emergenza deli- berato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020;

Rilevato che i soggetti gestori pubblici dei servizi per il diritto allo studio universitario – in conformità alle disposizioni fissate dal predetto d m 57/2021 - devono emanare appositi avvisi che rimangono aperti per un periodo non inferiore a 45 giorni, fina- lizzati alla presentazione da parte degli studenti interessati delle istanze di rimborso Le istanze di rimborso devono essere presen- tati agli enti gestori del Diritto allo studio universitario (DSU) di riferimento delle istituzioni universitarie presso cui sono iscritti gli studenti che hanno stipulato i contratti di locazione di cui chie- dono il rimborso;

Ritenuto, conseguentemente, di:

approvare il documento definito dalla competente Direzio- ne Generale Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione «Criteri di riparto e di assegnazione alle Uni- versità ed alle istituzioni pubbliche dell’alta formazione del- la quota relativa al Fondo nazionale per il sostegno all’ac- cesso alle abitazioni in locazione destinato agli studenti universitari fuori sede nel periodo di emergenza sanitaria», di cui all’Allegato «A» parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

demandare alle Università ed alle istituzioni pubbliche dell’alta formazione lombarde l’approvazione dei bandi, la raccolta del fabbisogno economico e l’erogazione del ci- tato contributo afferente al sostegno all’accesso alle abita- zioni in locazione degli studenti universitari fuori sede, sulla base dei criteri definiti nel medesimo Allegato «A»;

Vista la Comunicazione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (2016/C 262/01), con particolare riferimen- to al par 2 relativo alla nozione di attività economica;

Valutato che la presente misura non rileva ai fini dell’applica- zione della disciplina in tema di aiuti di stato di cui all’art 107, comma 1° del TFUE in quanto:

le risorse pubbliche sono destinate totalmente alle persone fisiche quali gli studenti universitari fuori sede con il fine di rimborsare i contratti di locazione;

con la presente misura non si intende finanziare neppure indirettamente alcuna attività economica con particolare riferimento agli intermediari;

Stabilito che le risorse del Fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione di cui all’articolo 11 della legge n  431/1998 destinate per l’annualità 2020 alle locazioni di im- mobili abitativi degli studenti universitari fuori sede sono pari per Regione Lombardia a € 3 243 514,50 sulla base del decre- to del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n   343/2020 Le risorse predette sono state interamente introitate con reversale n  188862/2020 a valere sul capitolo 14650 del bilancio regiona- le 2020 e sono in fase di reiscrizione nel bilancio 2021 sui capitoli in spesa della Missione 4, Programma 4, Titolo 1, n  14651,14652 e 14653;

Dato atto che con successivi provvedimenti dirigenziali la Dire- zione Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazio- ne provvederà al riparto delle risorse alle Università e dalle istitu- zioni pubbliche dell’alta formazione sulla base dei criteri di cui all’Allegato «A», nonché l’assunzione dei relativi atti di spesa, per la successiva erogazione del contributo a favore degli studenti aventi diritto;

Dato atto che sui contenuti del presente provvedimento la Direzione competente riferisce che sono state sentite le Univer-

(11)

Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021 sità, le istituzioni dell’AFAM e le Scuole Superiori per Mediatori

Linguistici;

Dato atto che il presente provvedimento sarà oggetto di pub- blicazione sul sito istituzionale -sezione amministrazione traspa- rente- in attuazione degli artt 26 e 27 d lgs n  33/2013;

A votazione unanime espressa nelle forme di legge;

DELIBERA

1 di approvare il documento «Criteri di riparto e di assegna- zione alle Università ed alle istituzioni pubbliche dell’alta forma- zione della quota relativa al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione destinato agli studenti universitari fuori sede nel periodo di emergenza sanitaria», di cui all’Allegato «A» parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2 di demandare alle Università ed alle istituzioni pubbliche dell’alta formazione lombarde l’approvazione dei bandi, la rac- colta del fabbisogno economico e l’erogazione del contributo afferente al sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione de- gli studenti universitari fuori sede, sulla base dei criteri definiti nel medesimo Allegato «A»;

3 di stabilire che le risorse del Fondo nazionale per il soste- gno alle abitazioni in locazione di cui all’articolo 11 della leg- ge n  431/1998 destinate per l’annualità 2020 alle locazioni di immobili abitativi degli studenti universitari fuori sede sono pari per Regione Lombardia a € 3 243 514,50 sulla base del decre- to del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n   343/2020 Le risorse predette sono state interamente introitate con reversale n  188862/2020 a valere sul capitolo 14650 del bilancio regiona- le 2020 e sono in fase di reiscrizione nel bilancio 2021 sui capitoli in spesa della Missione 4, Programma 4, Titolo 1, n  14651,14652 e 14653;

4 di dare atto che con successivi provvedimenti dirigenziali la Direzione Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Sempli- ficazione provvederà al riparto delle risorse di cui al punto 3 alle Università e dalle istituzioni pubbliche dell’alta formazione sulla base dei criteri di cui all’Allegato «A», nonché l’assunzione dei relativi atti di spesa, per la successiva erogazione del contributo a favore degli studenti aventi diritto;

5 di dare atto che la presente deliberazione sarà oggetto di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale regionale;

6 di dare, altresì, atto che il presente provvedimento sarà oggetto di pubblicazione sul sito istituzionale - sezione ammini- strazione trasparente - in attuazione degli artt 26 e 27 del d lgs n  33/2013

Il segretario: Enrico Gasparini

——— • ———

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1

Allegato “A”

Criteri di riparto e di assegnazione alle Università ed alle istituzioni dell’alta formazione pubbliche della quota relativa al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione destinato agli studenti universitari fuori sede nel periodo di emergenza sanitaria.

Soggetti destinatari del beneficio

Sono soggetti destinatari del beneficio gli studenti fuori sede - residenti in un luogo sito in una provincia diversa rispetto a quello ove è ubicato l’immobile locato- iscritti per l’anno accademico 2018/2019, 2019/2020 o 2020/2021 presso atenei, altre istituzioni dell’alta formazione artistica o Scuole superiori per mediatori linguistici pubblici, aventi sede legale in Lombardia durante il periodo dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020.

Gli studenti che richiedono il beneficio del pagamento dei canoni di locazione di cui al comma 1-bis dell’articolo 29 del D.L. 34/2020 corrisposti nell’anno 2020, devono soddisfare i seguenti requisiti:

• avere un indice della situazione economica equivalente per l’università non superiore a 15.000,00 Euro. A tal fine, si considera l’ultimo ISEE già in possesso dei soggetti gestori del diritto allo studio universitario (DSU) per le annualità 2019 o 2020 o derivante da una nuova dichiarazione presentata dagli studenti;

• non essere stati beneficiari di forme di sostegno al diritto allo studio riferiti all’anno accademico 2019/2020 o 2020/2021, intese quali sussidi per servizi abitativi anche sotto forma di contributo economico/borsa di studio (borsa di studio DSU per studenti fuori sede).

Gli studenti richiedenti possono avvalersi anche dell’ISEE corrente ai sensi dell’art. 9 del D.P.C.M.

159/2013 quando, pur avendo già un ISEE valido, si verifica una variazione della situazione lavorativa ovvero un'interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare; oppure, ancora quando si verifica una diminuzione della capacità reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25%.

Determinazione del fabbisogno finanziario

Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 29, comma 1-bis del D.L. 34/2020, il fabbisogno finanziario è costituito dall’ammontare complessivo delle somme relative ai canoni dei contratti di locazione registrati corrisposti nell’anno 2020 dagli studenti fuori sede iscritti durante il periodo dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio 2020 ed ammesse al rimborso da parte dei soggetti gestori DSU pubblici di cui alla l.r. 33/2004, a seguito dei controlli effettuati sulle istanze di rimborso presentate dai soggetti richiedenti.

Modalità di ripartizione delle risorse alle istituzioni universitarie e liquidazione del rimborso

Ai fini dell’individuazione dei soggetti aventi diritto e della determinazione delle somme complessive

oggetto del rimborso, i soggetti gestori DSU emanano entro il 15 marzo 2021 appositi Avvisi pubblici

-che rimangono pubblicati per 60 giorni- finalizzati alla presentazione da parte degli studenti

interessati delle domande di rimborso. Le domande di rimborso, corredate dalle copie dei contratti

di locazione registrati e delle quietanze di pagamento dei canoni corrisposti- devono essere

presentate ai soggetti gestori DSU.

(13)

Serie Ordinaria n. 10 - Martedì 09 marzo 2021

2 I predetti Avvisi pubblici devono riportare tutte le disposizioni contenute nell’art. 29, comma 1-bis del decreto-legge n. 34/2020, come specificate nel D.M. 14 gennaio 2021 n. 57 e nel presente atto, e, nello specifico, devono riportare i requisiti richiesti per accedere al beneficio.

I soggetti gestori del DSU, a seguito dell’istruttoria e dei controlli espletati sulle istanze presentate dagli studenti richiedenti -entro 30 giorni dalla scadenza dell’Avviso- provvedono a trasmettere alla Regione i dati relativi al numero degli studenti e la determinazione del relativo fabbisogno finanziario.

La Regione, entro i 15 giorni successivi, provvede ad erogare ai soggetti gestori DSU le risorse assegnate dal D.M. 12 agosto 2020, n. 343 al fine del rimborso dei canoni agli studenti aventi diritto.

Qualora a seguito delle verifiche effettuate dai soggetti gestori DSU sulle istanze presentate, l’ammontare complessivo a livello regionale delle somme ammesse al rimborso superi il tetto di spesa spettante alla Regione indicato nel predetto D.M. n. 343/2020, l’erogazione delle risorse a favore dei soggetti gestori DSU è ridotto in proporzione.

Erogazione del contributo agli studenti

I soggetti gestori del DSU, entro 15 giorni dall’assegnazione delle risorse da parte della Regione, provvedono al rimborso dei canoni di locazione agli studenti aventi diritto, sulla base delle risorse disponibili e fino alla concorrenza delle stesse.

Qualora il fabbisogno complessivamente rilevato dalla Regione risulti superiore al tetto di spesa

assegnato con il D.M. n. 343/2000, il rimborso dei canoni di locazione agli studenti è effettuato dai

soggetti gestori DSU in proporzione alle risorse effettivamente disponibili.

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