PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
MOZIONE MADEDDU Emanuele – LOCCI Ignazio, MASSA Salvatore, ROMBI Achille, BALDINO Marco, LODDO Rossano, STERA Attilio, PINTUS Teresa sulla chiusura degli Uffici del Giudice di Pace nella Provincia di carbonia - Iglesias .
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IL CONSIGLIO PROVINCIALE PREMESSO che:
- nella seduta del 16 dicembre 2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie – Uffici dei Giudici di Pace;
- tale schema prevede la soppressione di ben 674 Uffici su tutto il territorio Nazionale;
- nel territorio del Distretto Giudiziario di Cagliari su cui insiste la Provincia di Carbonia – Igleisias, si prevede la soppressione degli Uffici di : Iglesias, Carbonia, Sant’Antioco e Santadi
EVIDENZIATO che
- nessun Ufficio del Giudice di Pace resterà aperto in tutto il territorio della Provincia;
- pare ormai palese la volontà del Governo di cancellare l’ennesimo servizio nel nostro territorio;
PRESO ATTO che:
- Entro sessanta giorni dalla pubblicazione dello schema di Decreto Legislativo gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi.
CONSIDERATO che:
- Il Giudice di Pace rappresenta l’organo di giustizia più vicino al cittadino, chiamato a svolgere importantissime funzioni in materia di contenzioso giudiziale, già di competenza pretoriale, oltre a rilevanti compiti di conciliazione stragiudiziale, e a fornire una preziosa collaborazione tecnico- processuale, soprattutto in favore delle fasce più deboli della popolazione, che si trovano meno tutelate di fronte ad un “sistema giustizia” dai costi di accesso sempre molto alti;
- La popolazione ha acquisito crescente consapevolezza del servizio reso dal giudice di pace, ottenendo sempre di più risposte tempestive ed adeguate, circostanza che contribuisce a rinsaldare il rapporto di fiducia tra il cittadino e le istituzioni, nell’ottica di una giustizia celere e vicina ai reali
bisogni della gente;
- La paventata soppressione degli uffici avrebbe l’effetto di vanificare la positiva esperienza maturata in questi anni dagli uffici del giudice di pace, disperdendo il prezioso patrimonio di conoscenze e relazioni allacciate con le forze dell’ordine, degli enti locali e gli organismi di rappresentanza della società civile, tenuto conto anche delle competenze penali attribuite al giudice di pace dal decreto legislativo n. 274/2000;
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RILEVATO che:
- da tale operazione di mero risparmio per i bilanci dello Stato, deriverà la limitazione del diritto di difesa del cittadino sancito dall’art. 24 della Costituzione Repubblicana, che assicura il diritto di difesa come inviolabile in ogni stato e grado del procedimento: infatti sradicando il Magistrato Onorario dal territorio si renderebbe inutilizzabile l’art. 82 del cpc che facoltà il cittadino a stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede i 516,00 euro, e gli renderebbe difficile utilizzare l’art. 316 c. 2 cpc in quanto distanziandolo e allontanandolo dal giudice locale, per le piccole controversie, non potrebbe proporre anche verbalmente la domanda di citazione;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E LA GIUNTA
- Ad attivarsi con urgenza nei confronti della presidenza della regione Sardegna e della sua giunta perchè provveda ad intervenire presso il Ministro di Grazia e Giustizia affinché sia rivalutata la scelta di soppressione e quindi di accorpamento degli uffici del giudice di pace del territorio, in modo da continuare a garantire un adeguato servizio di giustizia, penale e civile, ai cittadini presenti nella Provincia, e quindi assicurare la salvaguardia dei loro diritti;
- Ad attivarsi altresì nei confronti dell’ANCI Sardegna affinché supporti con l’azione dei Sindaci la tenuta dei servizi primari nella nostra Regione e nei nostri Comuni;
- Ad attivarsi infine, per esplorare, la possibilità di tenere aperti gli uffici dei Giudice di Pace attraverso la diretta presa in carico in capo alla provincia o consorzio di comuni.
IGLESIAS, 19 Gennaio 2012