Mauro Fadda ([email protected])
Università degli Studi di Sassari Corso di Laurea in Ingegneria Informatica
Crediti: 6
Serie di Fourier
0/ 2
1 T
Un segnale v(t) periodico è un segnale di potenza, reale o complesso, che assume ripetutamente gli stessi valori a distanza multipla di un intervallo temporale denominato periodo
Per i segnali periodici esiste una forma di rappresentazione
basata sulla conoscenza di una serie infinita di coefficienti
complessi {C n } denominati coefficienti di Fourier, calcolabili
a partire da un periodo del segnale come
Serie di Fourier
I coefficienti complessi {C n } permettono la ricostruzione di
v(t) nella forma di una combinazione lineare di infinite
funzioni esponenziali complesse e j2πn t , mediante
l’espressione nota come serie di Fourier
Serie di Fourier
La conoscenza di {C n } equivale a quella di v(t) e viceversa, esistendo il modo di passare dall’una all’altra rappresentazione
Le funzioni della base di rappresentazione e j2πn t sono funzioni trigonometriche a frequenza multipla (n-esima) della fondamentale, detta anche n-esima armonica
La somma dei termini simmetrici C n e j2πn t + C -n e -j2πn t è
detta componente armonica di v(t) a frequenza f = nf e, se
Proprietà UNO (1)
Righe spettrali a frequenze armoniche della frequenza fondamentale
T 0
0 0
1
f T
Proprietà UNO (P1)
w(f)
f 0
f 0 0
3 f 3 f 0
Tutte le frequenze sono multiple intere (armoniche) della frequenza fondamentale f0.
Tutte le linee spettrale sono posizionate alle frequenze nf0.
Proprietà DUE (P2)
• La componente continua (DC) è la media del
segnale
Proprietà TRE (P3)
• Se v(t) è un segnale reale
– Spettro d’ampiezza simmetria pari – Spettro delle fasi simmetria dispari
) ( )
( x y x y
) ( )
( x y x
y
SINC
T f n j
T f n e j
T e f n c j
e f e
n j
c T
dt T e
c
T f n j T
f n j
f T n T j
f n j
T
T
t f n j
2
) sin(
2 2
1 2
1 1
2 2 2 2
2 /
2 /
2
) (
) sinc
sin( n f T
T f n
T f
c n
) sin( ) (
sinc
sinc
) sin( ) (
sinc
|sinc|
) sin( )
(
sinc
Treno di impulsi rettangolari
Treno di impulsi rettangolari
Esercizio
Come cambia lo spettro del treno di impulsi rettangolari in questi tre casi?
0 0 0
2
5 T T
T
Teorema di Parseval
La potenza media è uguale alla somma dei quadrati delle ampiezze delle righe dello spettro del segnale! Sovrapposizione delle potenze
n
T v t dt c n
t T v
P 2 2
0 2
0
) 1 (
)
(
Segnali non-periodici
• Segnali di energia: esiste finito l’integrale
v t dt
E ( ) 2
Impulso rettangolare (NON E’ UN
Trasformata di Fourier
F v t v t e dt
f
V ( ) [ ( )] ( ) j 2 ft
F V f V f e df
t
v ( ) 1 [ ( )] ( ) j 2 ft
Spettro continuo
Trasformata di Fourier - Proprietà
• V(f) è una funzione complessa
• V(0) è l’area di v(t)
• Se v(t) è un segnale reale
– Spettro d’ampiezza simmetria pari
– Spettro delle fasi simmetria dispari
ovvero, simmetria Hermitiana
Esercizio
• Determinare lo spettro dell’impulso rettangolare in figura
1
Esercizio: soluzione
Teorema di Rayleigh
df f
V df
f V
f V
dt t
v dt
t v
t v E v
2 2
) (
) (
* )
(
) ( )
(
* )
(
Teorema di Rayleigh
• Densità spettrale di energia
• L’integrale nel dominio del tempo è spesso più semplice
• La maggior parte dell’energia di un dato segnale dovrebbe essere contenuta nell’intervallo di frequenze considerate come larghezza spettrale (banda).
) 2
( )
( f V f
G
Teoremi Trasformata Fourier
• Dualità
• Sovrapposizione
) (
) (
) (
) (
f v
t V
f V
t v
k
k k
k
k
k v t a V f
a ( ) ( )
Teoremi trasformata Fourier
• Ritardo
• Cambio scala
t d
j
d V f e
t t
v ( ) ( )
t V f
v 1
)
(
Teoremi trasformata Fourier
• Traslazione in frequenza
) (
)
( t e j t V f f c
v
c
Modulazione
In telecomunicazioni con il termine modulazione si indica l'insieme delle tecniche di trasmissione finalizzate ad imprimere un segnale, detto modulante, generalmente contenente informazione variabile aleatoriamente nel tempo, su un altro segnale, detto portante, sviluppato ad alta frequenza
Il risultato della modulazione è la conversione del segnale
modulante dalla banda base alla cosiddetta banda traslata
(segnale modulato), secondo il teorema della modulazione
Modulazione
L'operazione inversa di ripristino del segnale informativo originario in banda base è detta demodulazione
Il dispositivo in trasmissione che attua l'operazione di modulazione sul segnale informativo è detto modulatore, mentre il dispositivo in ricezione che attua l'operazione di demodulazione è detto demodulatore, compresi rispettivamente nel trasmettitore e nel ricevitore
In un sistema di ricetrasmissione tali sistemi vengono riuniti
entrambi sotto la dizione Modem (dalla composizione di
MOdulazione e DEModulazione)
Modulazione
L'onda portante è un'onda elettromagnetica o un segnale elettrico a frequenza ben determinata (molto maggiore della frequenza del segnale modulante), che può essere trasmessa in aria o nel vuoto (ad es. nelle radiocomunicazioni), o tramite altro mezzo fisico (ad es. un cavo elettrico)
In caso di comunicazioni in fibra ottica la portante è la
radiazione laser la cui frequenza è tipicamente espressa
come lunghezza d'onda
Modulazione
L'onda portante è un'onda elettromagnetica o un segnale elettrico a frequenza ben determinata (molto maggiore della frequenza del segnale modulante), che può essere trasmessa in aria o nel vuoto (ad es. nelle radiocomunicazioni), o tramite altro mezzo fisico (ad es. un cavo elettrico)
In caso di comunicazioni in fibra ottica la portante è la
radiazione laser la cui frequenza è tipicamente espressa
come lunghezza d'onda
Teorema della Modulazione
0
Sia v(t) un segnale in banda base con spettro di ampiezza V(f) lo spettro in banda traslata si ottiene dalla seguente operazione
Per l'operazione inversa di demodulazione, ovvero da
'banda traslata' a 'banda base', basta semplicemente
rimoltiplicare il segnale ottenuto ancora per e
trasformare nuovamente secondo Fourier
Teorema della Modulazione
) 2 (
) 2 (
) cos(
)
( c
j c
j
c e V f f
f f
e V t
t
v
Modulazione di Ampiezza (AM)
La modulazione di ampiezza AM (Amplitude Modulation) si ottiene facendo variare l’ampiezza della portante in misura proporzionale al segnale modulante. Il messaggio informativo contenuto nel modulato è quindi costituito dalle variazioni dell’ampiezza.
modulante → v
m(t)=V
Mcos(ω
mt) portante → v
p(t) = V
pcos(ω
pt)
modulato →v(t)=[V
p+ K
aV
Mcos(ω
mt)]cos(ω
pt)
K
aè una costante che dipende dal modulatore Possiamo supporre per comodità che K
a=1
Un parametro significativo è l’indice o profondità di modulazione m = K
aV
M/ V
pIn genere il valore del coefficiente m è compreso tra 0 e 1
Modulazione di Frequenza (FM)
La modulazione di frequenza consiste nel far variare la frequenza del segnale portante in misura proporzionale all’ampiezza del segnale modulante
Supponiamo che il modulante sia sinusoidale, anche se formalmente espresso come coseno, e una portante anch’essa di tipo sinusoidale
modulante → v
m(t)=V
Mcos(ω
mt) portante → v
p(t) = V
psen(ω
pt)
La pulsazione istantanea del segnale modulato è data da
ω
FM(t) = ω
p+ K cos(ω
mt)
dove K [Hz/V] è una costante di proporzionalità
Modulazione di Frequenza (FM)
È interessante valutare la differenza (∆f) tra la frequenza della portante modulata e la frequenza della portante non modulata
f
FM(t) = f
p+ K v
m(t)
ω
FM(t) = 2πf = ω
p+ K
fV
mcos(ω
mt) dove K
f= 2πK è la costante di proporzionalità del modulatore
∆f = K V
m= K
fV
m/ 2π
Poiché la variazione di frequenza prodotta nel segnale portante provoca una variazione nel tempo della fase istantanea θ, possiamo esprimere analiticamente il segnale modulato con la seguente espressione
v
FM(t) = V
psen[θ
FM(t)]
Modulazione di Frequenza (FM)
Tenendo presente che tra i valori istantanei della pulsazione e della fase vi è la seguente relazione
ω
FM(t) = dθ
FM(t) / dt possiamo scrivere che
v
FM(t) = V
psen[ω
p+ (K
fV
m/ ω
m) sen(ω
mt) ] Un parametro molto significativo è l’indice di modulazione
m = K
fV
m/ ω
m= ∆f / f
mSostituendo l’indice m nell’espressione della v(t) si ha
v
FM(t) = V
psen[ω
p+ m sen(ω
mt) ]
Modulazione
B X
A
C
Modulatore AM
Teoremi trasformata Fourier
• Derivata
• Integrale
) ( )
( )
( t j V f
dt v
d n
n
n
) 1 (
)
( V f
d j v
t
0 )
( )
0 (
se
d v
V
Esercizio
• Data una sinusoide di durata finita (Impulso a
radio frequenza), determinare lo spettro
Soluzione
• Spettro dell’impulso rettangolare
1
Soluzione
• Dal teorema di modulazione
Impulso triangolare
Tabella funzioni
Funzione 1/5: sinc
t t t
) ) sin(
(
sinc
Funzione 2/5: segno
Funzione 3/5: gradino
Funzione 4/5: impulso rettangolare
1
Funzione 5/5: impulso triangolare
Esercizio: Trovare Z(f)
Soluzione
) (
* )
(
* t V f
v
) (
) (
) (
) (
f v
t V
f V
t v
Funzione delta Dirac
• Funzioni generalizzate (Distribuzioni)
• Impulso unitario
t
1t
2( ) ( ) ( 0 0 ) altrimenti 1 0 2 t t
dt v t
t v
1 )
( )
(
t dt t dt piccolo a piacere
A(t-t d )
Impulso di area A all’istante t d
Integrale di convoluzione
w t d
v t
z
t w
t v
t z
) (
) (
) (
) (
* )
( )
(
Proprietà della convoluzione
Teoremi di convoluzione
) (
* )
( )
( )
(
) (
) (
) (
* )
(
f W
f V
t w
t v
f W
f V
t w
t v
Convoluzione grafica (1/3)
Convoluzione grafica (2/3)
Convoluzione grafica (3/3)
• Soluzione
Banda del segnale e del canale
La banda B
Smisura la velocità del segnale
La banda B misura la velocità del canale di trasmissione. La banda di un
S CANALE D
B S B C
Impulsi unitari nel tempo (0)
Impulso in frequenza (W0)
W
f W
f A V
A t
v ( ) sinc 2Wt ( ) 2 2
) (t v
f A/2W
) ( f V
0
W W 0
Impulso nel tempo (W)
) (t v
f
-W +W
A/2W
) ( f V
W
W
W
A f f
V AW
t
v ( ) 2 sinc 2Wt ( ) 2
Impulsi in frequenza
) ( f A
A
)
( c
t
j A f f
Ae c
) 2 (
) 2 (
)
cos( c
j c
j
c Ae f f
f Ae f
t
A
Spettro di una costante
Spettro di un fasore
Spettro di una sinusoide
Impulso unitario
• Funzione delta Dirac funzioni generalizzate o distribuzioni
t 1 t 2 ( ) ( ) ( 0 0 ) altrimenti 1 0 2 t t
dt v t
t v
1 )
( )
(
t dt t dt
Proprietà
) (
) (
* )
( t t t d v t t d
v
) (
) (
)
( t t t d dt v t d
v
) (
) (
) (
)
( t t t d v t d t t d
v
1
Replica
Campionamento
Spettro continuo
)
( f
V
Esercizio
• Determinare lo spettro del segnale
Soluzione
Sistemi Lineari Tempo Invarianti
• Principio di sovrapposizione
• Tempo-Invarianza
Sistemi LTI
• Descriviamo il sistema O attraverso la risposta
impulsiva (risposta all’impulso), ovvero l’uscita
del sistema quando l’ingresso è un impulso
Sistemi LTI
Sistemi LTI
Sistemi LTI nel dominio f
) (t h
) ( f ) H
( f
X Y ( f )
) ( )
( )
( t x t h t
y
) (
) (
)
( f X f H f
Y
Energia del segnale y(t)
• Se x è un segnale di energia:
) (
) (
)
( f X f H f
Y
Funzioni di trasferimento
Impulso coseno rialzato
cos 2 2 1
)
( A t t
t
v
Spettro d’ampiezza
dell’impulso coseno rialzato
) 2
2 ( 1
) sinc(2f )
(
f f A
V
Impulsi a energia unitaria
• Rettangolare
• Triangolare
• Coseno rialzato
t
t
x
2 ) 3
(
t
t
x ( )
2 1 cos
)
( t t
t v
1
1
A
2
3 A
2
A
Densità spettrali di energia
• G(f)
1 1.5 2 2.5
G(f) del rettangolo G(f) del triangolo G(f) del coseno rialzato