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L esperienza del Distretto / Municipio 19 nel PUA e nella gestione dei Casi Complessi

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(1)

L’esperienza del Distretto / Municipio 19 nel PUA e nella

gestione dei Casi Complessi

CARD

2ª conferenza nazionale sulle cure domiciliari Roma 22 – 24 maggio 2013

Biliotti D*, Lutri D*, Moretti D**, Romagnuolo MR*, Trulli E**, Villani C*

* Distretto 19 ASL Roma E

** Servizio Sociale Municipio 19 Roma Capitale

(2)

2

Asl Roma E

Municipio 19

Superficie 131,3 Kmq

Popolazione 186.288 ab.

19

Nel 2012 1.200 pazienti in carico in assistenza domiciliare ,

di cui oltre 20 ad alta complessità

(3)

ISTANBUL - GRAN BAZAR

(4)

Integrazione socio sanitaria Distretto e Municipio hanno una sede comune a Santa Maria della Pietà

(ex Ospedale Psichiatrico)

ma

manca un comune modello organizzativo (normative e piani strategici separati)

(5)

La normativa regionale laziale dal 2007 ha iniziato ad introdurre, per le ASL, elementi organizzativi e di

programmazione comuni ad altre

Regioni (PUA, UVM, avvio di percorsi di residenzialità, semiresidenzialità, domiciliarità).

(6)

La normativa laziale differisce però

nella attribuzione della responsabilità del processo (tipo di distretto, integrazione con i servizi sociali comunali, rapporto con la

medicina generale e con gli erogatori esterni) e nella mancata attribuzione diretta di risorse finanziarie.

(7)

DISTRETTO / PUA SI

SEGNALAZIONE SI

ACCESSO SI

UVMD SI

STRUMENTO DI VALUTAZIONE NON DEFINITO

PRESA IN CARICO SI

COORDINAMENTO EROGATORI NON DEFINITO MONITORAGGIO NON DEFINITO CONTINUITÀ ASSISTENZIALE NON DEFINITO

(8)

Il Programma delle Attività Territoriali (PAT)

Strumento con il quale ………

vengono stabilite le politiche

sanitarie e

sociosanitarie del Distretto sanitario.

IL PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ TERRITORIALI

2013 – 2015 Distretto 19

(9)

Il Piano Regolatore Sociale

(ex Piano di Zona) Strumento che

……..

definisce il sistema

integrato degli interventi e dei servizi sociali del Municipio

(10)

Per l’aggiornamento dei

documenti programmatici sono stati attivati specifici Tavoli Tematici.

Il Tavolo Anziani ha evidenziato persistenti criticità per

inadeguatezza della rete dei

servizi, ed ha proposto un progetto di miglioramento sul PUA integrato.

(11)

Nel Distretto 19 il PUA integrato deriva da una esperienza di

integrazione tra servizi sanitari e

sociali che inizia nel 2003, quando la ASL accoglie presso la sede dell’ex Ospedale Psichiatrico il Segretariato Sociale del Municipio.

(12)

Municipio Roma 19

PROTOCOLLO DI INTESA per l’istituzione del

“PUNTO UNITARIO DI ACCESSO del DISTRETTO – MUNICIPIO 19”

tra

COMUNE DI ROMA - MUNICIPIO 19 MONTE MARIO e

AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA E - DISTRETTO 19

Il Municipio 19 Monte Mario nelle persone del Presidente Alfredo Milioni e del Dirigente U.O.S.E.C.S., dr.ssa Giovanna Martire, con sede in Roma in Via Mattia Battistini, 464

e

la ASL ROMA E - Distretto 19 nelle persone del Direttore Generale dott. Pietro Grasso e del Direttore del Distretto dott.ssa Maria Rosaria Romagnuolo, con sede in Roma in Borgo S.

Spirito, 3

……….

Azienda Unità Sanitaria Locale

A.S.L. Roma E – Distretto 19

10/04/2009

(13)

Il Servizio è organizzato congiuntamente dal Segretariato Sociale del Municipio 19

e dal Distretto 19

nel Padiglione 13 del S. Maria della Pietà;

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 il giovedì dalle 14,30 alle 17,00.

Nel PUA è ora inserita anche l’accoglienza delle domande per RSA ed Assistenza

Domiciliare.

(14)

Nel 2012 gli accessi al PUA sono stati 1.050, escluse le domande di

inserimento in RSA e di assistenza domiciliare.

I colloqui congiunti con il

Segretariato Sociale, per casi con bisogni integrati, sono stati 222.

(15)

Attività principali del PUA integrato nel 2012:

1. definizione e cura della rete tra il PUA ed i Servizi del territorio

2. formazione integrata degli operatori del PUA e dei Servizi territoriali,

distrettuali e municipali

3. formalizzazione del regolamento PUA

(16)

4. attività istituzionale integrata del PUA

5. condivisione per avvio indagine su customer satisfaction

6. attivazione della Centrale per l’accoglienza dei Casi Complessi.

(17)

La Centrale Casi Complessi svolge la funzione di facilitare la gestione

integrata delle situazioni complesse da parte dei Servizi della ASL e del

Municipio, individuando le figure

professionali, i Servizi, le “risorse” da coinvolgere nella gestione dei singoli

casi o nella costituzione della UVMD.

(18)

La Centrale “intercetta” ed affronta le criticità inerenti

l’organizzazione ed il funzionamento dei Servizi, soprattutto per quanto attiene il lavoro di integrazione tra Servizi della ASL, e tra questi la Medicina Generale e il Municipio.

(19)

La Centrale si riunisce una volta alla settimana per circa tre ore.

Il regolamento prevede che la Centrale dei Casi complessi sia costituita da :

- Distretto : il Direttore del Distretto, o il Direttore di UOC,e la P.O.

Assistenza Sociale Distretto;

- Municipio: la P.O. tecnica, o suo sostituto, e un Amministrativo.

(20)

Negli ultimi tre mesi del 2012 i casi affrontati sono stati 68, nel primo trimestre del 2013 sono stati 65.

La Centrale ha anche trattato

problematiche più generali quali :

- rapporti di collaborazione tra DSM e Dipendenze;

(21)

- rapporti di collaborazione tra DSM e Disabilità Adulti, DSM e Dipendenze (revisione di protocolli già esistenti);

- rapporti tra Servizio Sociale Municipale, DSM e Distretto nel

trattamento di persone anziane con disturbi psichiatrici o con demenze;

- criticità nella richiesta di nomina di amministratore di sostegno;

(22)

-rapporti di collaborazione tra

Municipio, TSMREE e Distretto per minori disabili;

-gestione congiunta di problematiche legate al “barbonismo domestico”;

- verifica di contributi economici per persone in stato vegetativo.

(23)

La Regione Lazio ha un “punto di forza” nella istituzione del PUA

integrato sociosanitario ed un “punto di debolezza” nella persistente separazione organizzativa della gestione delle risorse sociali (Municipi di Roma Capitale) e

sanitarie (Distretti ASL).

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

(24)

L’esperienza della Centrale Casi

Complessi 19 sta favorendo la gestione

condivisa delle risorse sociali e sanitarie.

I servizi partecipano fattivamente, e l’UVM attivata dalla Centrale può

contare su un buon livello di integrazione socio-sanitaria, nelle more di future

innovazioni organizzative regionali.

(25)

26 aprile 2012

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