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CAPITOLO 4

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4

4.1 Fotografia dello stato iniziale

Una volta effettuata la scelta del laboratorio è stato necessario ricostruire l’anno zero all’interno dello stesso.

E’ stato, quindi, fatto uno studio sui progetti già in corso all’interno del laboratorio cercando di capire se erano o meno rappresentativi ed in quale fase dello sviluppo essi si trovassero. In accordo con i program manager e gli stessi progettisti sono stati tralasciati quelli in fase di preproduzione e quelli che presentavano grosse problematiche ancora irrisolte. Per cercare di avere una visione più realistica, è stato necessario dare un carico maggiore alle risorse in modo tale che esse risultassero impegnate maggiormente su un progetto per andare a recuperare il carico di ore non inserite per quei progetti non considerati nel sistema.

E’ stato, ovviamente, necessario fare delle forzature, utilizzando i tools grafici presenti in CyberPlan, in modo tale da allocare le risorse in modo corrispondente alla realtà, e non come scelto dal sistema.

E’ stato, inoltre, necessario informare le risorse sull’uso dell’interfaccia Web. I progetti caricati inizialmente nel sistema sono stati i seguenti:

4.1.1 Il prodotto Eta

Il dispositivo in oggetto è un alimentatore AC/DC 100W, è un carica batterie per strumenti musicali.

Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si hanno le seguenti caratteristiche: • Potenza totale 100 W (150-160 W di picco massimo);

• Ingresso: 85-270V; • 3 differenti tipi di uscite:

o 5 V a 200mA;

o 24 V a 2A (4,5 A di picco);

o Uscita carica batteria a 1,3 A max.

Le difficoltà riscontrate in fase di progettazione sono principalmente da imputare al rumore condotto e irradiato, e alla richiesta del cliente di avere un carico nullo essendo un carica batteria.

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Sono stati, inoltre, introdotti dei codici nuovi per quanto riguarda i trasformatori, bobine di buster, condensatori ad alto ripple.

Nel momento in cui è stato caricato il sistema il prodotto era in fase di debug, dopo la spedizione dei campioni e una volta avuto il feed-back del cliente è stato introdotta la successiva edizione del prodotto che comprendeva esclusivamente le fasi di cad elettrico, acquisto componenti e PCB, montaggio SMD e automatico, e la fase di debug (Figura 4.1).

Fig. 4.1: Programma della commessa Eta all’interno del CyberPlan

4.1.2 Il prodotto Theta

Il dispositivo è un alimentatore AC/DC 200W per stampanti.

Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si hanno le seguenti caratteristiche: • Ingresso full range: 90-264V;

• Efficienza richiesta maggiore dell’80%; • Quattro differenti tipi di uscite:

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o 30V a 3A; o 5V a 1,5 A;

o 24V a 300 mA per il coltello della stampante.

Anche questo prodotto nel momento in cui è stato caricato il sistema era nella fase di debug, successivamente è stato inserita la seconda edizione una volta avuto il feed-back del cliente. La seconda edizione prevedeva le fasi di cad elettrico, acquisto PCB e componenti, se necessari, montaggio SMD e manuale e la fase di debug (Figura 4.2).

Fig. 4.2: Programma della commessa Theta all’interno del CyberPlan

4.1.3 Il prodotto Iota

Il prodotto è un alimentatore AC/DC per uso nel campo delle telecomunicazioni. Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si hanno le seguenti indicazioni:

• Ingresso: full range 90-265 V in AC oppure può anche essere alimentato in DC da 42 a 60V;

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 prima modalità con cinque differenti uscite: o 5,1 V da 12A; o -5 V da 1,8A; o 12 V da 1,75A; o -12 V da 1,25A; o -54 V da 2 A.

 seconda modalità con funzione di carica batteria: o 57.4 V a 2 A.

Il microprocessore è dotato di I 2 Cbus permette di interfacciarsi con il Pc, ed oltre a controllare le tensioni ha la possibilità di ricevere varie informazioni e monitorizza inoltre la corrente su due uscite a 5.1V e a –54V, a queste due uscite è richiesto che più pezzi in parallelo debbano dividersi la corrente tra loro e ci fornisce l’indicazioni sulla corrente erogata da ciascun alimentatore.

Si sono avuti problemi relativi alla messa a punta del micro, alla presenza di più moduli in parallelo e quindi difficoltà di farli partire sincronizzati, problemi relativi ai rumori condotti ed alla presenza di buchi di rete.

Le difficoltà riscontrate in fase costruttiva sono da imputare alle ridotte dimensioni richieste dal cliente per cui per ridurre l’ingombro si è sviluppato l’alimentatore su due schede affacciate, per questo è stato inoltre necessario mettere degli isolanti.

Nel momento in cui è stato caricato il sistema era nella fase di debug.

Una volta ricostruita la situazione iniziale all’interno del laboratorio pilota si è proceduto con l’analisi dei progetti utilizzando sia il metodo di gestione manuale sia il nuovo metodo di gestione dei progetti attraverso il CyberPlan.

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4.2 Allocazione delle risorse

Attraverso il CyberPlan è possibile scegliere come meglio allocare le risorse per avere il migliore rispetto dei tempi. Tale possibile scelta è attuabile ovviamente per progettisti e caddisti, il resto delle risorse sono fisse e a comune dell’intera azienda. Il CyberPlan sceglierà quella risorsa che riuscirà a minimizzare i tempi di consegna del prototipo. Attualmente per quanto riguarda l’attività di Cad elettrico c’è la tendenza ad affidarlo esternamente all’azienda. Attraverso il CyberPlan è possibile fare una scelta del tipo “Make or Buy”, in quanto il CyberPlan potrà fornire la tempistica nel caso di scelta di risorse esterna o di risorsa interna e quindi è possibile fare una scelta della soluzione migliore. E’ possibile, inoltre, conoscere in qualsiasi momento il carico delle risorse (Figure 4.3;4.4).

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4.3 La Schedulazione delle attività

La tempificazione delle attività fatta nella fase preliminare, all’inizio del progetto, viene raffinata man mano che le diverse attività iniziano ed avanzano. Il CyberPlan tiene conto dei carichi di lavoro delle persone coinvolte e rende possibile selezionare la persone più idonea tra quelle alternative individuate nella fase precedente. Così la persona preferenziale potrebbe poi non partecipare effettivamente al progetto a favore di un’altra con carico inferiore o disponibilità più immediata. Inoltre potrebbero verificarsi problemi che vanno a modificare in modo dinamico la data di inizio delle varie fasi. E’ quindi necessario tener traccia della situazione attuale e provvedere ad una stima più accurata dei tempi di ogni fase. E’stata fatta una rischedulazione settimanale secondo il seguente schema (Figura 4.5):

 

Fig. 4.5: Rischedulazione settimanale

Nei giorni colorati in verde gli operatori possono comunicare al Program Manager eventuali modifiche nelle date di conclusione della fase che stanno eseguendo che cadono nella settimana successiva, motivando la modifica. Il Program Manager si occuperà di valutare ed eventualmente introdurre tali segnalazioni nel sistema. La comunicazione deve avvenire in maniera sistematica ogni settimana. Si noti che le attività della settimana in corso sono già state schedulate e non possono essere modificate. I problemi che si riscontrano durante il periodo schedulato devono essere documentati per prevederli nelle attività future. E’ quindi interesse del responsabile della fase comunicare il prima possibile eventuali modifiche al piano futuro.

Il giorno colorato in rosso è il giorno di rischedulazione. I diversi Program Manager si riuniscono insieme al responsabile del piano per discutere sulla priorità dei diversi progetti in corso e sulle modifiche da apportare al piano in accordo alle comunicazioni ricevute dal Team durante la settimana in corso. In questo giorno, in linea di massima, non sono ammesse comunicazioni.

L M M G V S D L M M G V S D

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4.4 Analisi dei nuovi progetti

Nel corso dello studio sono stati introdotti nuovi progetti con cui si è potuto analizzare in maniera ottimale il nuovo metodo di gestione mettendo in luce quelli che sono gli aspetti positivi e negativi.

4.4.1 Il prodotto Alpha

Il prodotto è un alimentatore AC/DC per uso nel campo delle telecomunicazioni. Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si hanno le seguenti indicazioni:

• Range di temperatura di funzionamento: 0o-50 o C con ventilazione;

• Ingresso AC o batteria da 90V a 264V ad una frequenza di 50-60 Hz; • Quattro differenti uscite:

o – 48 V a 7 A; o +5,15 V a 15 A; o –5 V a 0,15 A; o 12,2 V a 2 A ;

All’interno si ha un circuito di carica batterie che deve caricare quattro batterie da 12V in serie con 55 V e 0,7 A di corrente massima, il circuito serve ad alimentare tutte le uscite di back-up e sostiene per un tempo limitato le uscite quando non si ha più corrente alternata. Le difficoltà riscontrate in fase di progettazione sono da imputare alle ridotte dimensioni richieste dal cliente per cui per ridurre l’ingombro si è sviluppato l’alimentatore su due schede affacciate.

Sono stati, inoltre, introdotti dei codici nuovi per quanto riguarda i nuovi connettori per l’ingresso batteria, le meccaniche come richieste dal cliente (custom), avvolti e alcuni mosfet particolari.

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Fig. 4.6: Situazione del prodotto nel CyberPlan

4.4.2 Il prodotto Beta

Il dispositivo è un alimentatore AC/DC 300W utilizzato per alimentare gli hard disk dei PC. Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si evincono le seguenti caratteristiche:

• Ingresso: full range; • Output: 24 V a 12.5 A ;

• Funzionamento da 90V a 264V, frequenza da 47 Hz a 63 Hz; • Efficienza maggiore del 70% a pieno carico a 120V a 60 Hz; • Massima potenza 300W;

• Per 1 sec deve reggere una corrente di 18 A; • Ripple & noise 240mV.

Le difficoltà riscontrate in fase di progettazione sono da imputare alle ridotte dimensioni richieste dal cliente.

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Sono stati, inoltre, introdotti dei codici nuovi per quanto riguarda un nuovo connettore di output, cablaggi richiesti dal cliente, dissipatori, semilavorati.

Situazione all’interno del CyberPlan (Figura 4.7).

Fig. 4.6: Situazione del prodotto nel CyberPlan

4.4.3 Il prodotto Gamma

Il dispositivo è un alimentatore AC/DC 500 W per stampanti di radiografie mediche. Dalle specifiche tecniche fornite dal cliente si hanno le seguenti caratteristiche:

• Ingresso: full range 90-264V;

• Controllo remoto programmabile dal PC; • Output protection su tutte le uscite; • Differenti tipi di uscite:

o 3.3V; o 5V; o 12V; o –12V;

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o 24V;

o Una regolabile da 18 a 27 V.

Essendo una seconda versione di un prodotto non entrato in produzione, non sono state riscontrate difficoltà in fase di progettazione.

Situazione all’interno del CyberPlan (Figura 4.8).

Figura

Fig. 4.1: Programma della commessa Eta all’interno del CyberPlan
Fig. 4.2: Programma della commessa Theta all’interno del CyberPlan
Fig. 4.3: Gantt degli operatori
Fig. 4.4: Carico di lavoro delle risorse
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