Ringraziamenti
Desidero innanzitutto ringraziare il Prof. Ing. Agostino Lanciotti, per avermi dato la possibilità di svolgere questo lavoro, per l’interesse dimostrato nello svolgimento delle mie attività di tesi ma soprattutto per lo stimolo a migliorarmi che ha costantemente fornito. Un ringraziamento è dovuto al Prof. Ing. Luigi Lazzeri, sempre interessato al procedere delle prove sperimentali, per la carica di simpatia trasmessa. Grazie di cuore alla mia relatrice, e mio primo riferimento, Dott. Ing. Claudia Polese, per il supporto che mi ha dato in particolar modo in questi ultimi e non sempre facili mesi e per l’amicizia che è nata tra noi. Averla avuta come relatrice lo considero un privilegio. Grazie in Croato all’Ing. Goran Ivetic, per l’aiuto durante le prove sperimentali, per il supporto con ABAQUS e, last but not least, per il magnifico layout della presentazione!
Il mio lavoro sperimentale sarebbe stato impossibile senza il supporto di tutto il personale del Laboratorio di Strutture del Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale. In particolar modo, la mia riconoscenza va al Sig. Mauro Romagnoli, per i molti consigli e per quanto mi ha insegnato. Non dimentico i tecnici Claudio Lippi, Luca Lombardi e Fabio Pioli, sempre pronti alla battuta, ed il personale del Laboratorio Elettronico, l’Ing. Massimo Pisani e Gabriele Adorni Fontana.
Per quello che mi hanno trasmesso nel corso della mia carriera universitaria, sento di dover ringraziare il Prof. Claudio Angelini, il Prof. Ing. Guido Buresti, il Prof. Mauro Dell’Orso ed il Prof. Giulio Mattei, in rigoroso ordine alfabetico. Sul piano umano, meritano la citazione il Prof. Ing. Eugenio Denti, il Dott. Ing. Daniele Fanteria ed il Prof. Roberto Galatolo.
Un pensiero va a tutti gli amici di “Pisa”, tra cui Francesco Adami, Alessandro Girelli, Juri Mancini, Simone Scardigli e Marco Siddi, per averli avuti come compagni di studio. Per l’ultimo anno trascorso insieme e per aver condiviso insieme i “tormenti” da tesisti, gli ormai “Ing.” Nicola Chiumiento, Giulia Filucchi, Michele Francione, Giuseppe Longo ed Andrea Tomei, ma anche Jean-Pierre Aquilino e Sara Rustici, a cui auguro di vedere presto il frutto del loro lavoro.
Per le emozioni trasmesse in musica, supporto fondamentale di tante ore di studio, John Michael, Michael Edward, Peter Lawrence, William Thomas, come pure Michael, Eddie, Neil e i Doves. Per la compagnia nelle notti trascorse a disegnare, i Gallagher.
Per avermi fatto gioire in un momento molto delicato, Kimi Mathias. Senza dimenticare Michael e Giovanni: che tempi!
A tutti gli amici di sempre e non solo: Daniele, Daniele “Sacu”, Elena, Francesco, Igor, “Frizzi”, “Marchino”, Meri, Simona, Simone “MiTaGi 2”, Stefania, Tommaso, Valentina: anche qui è d’obbligo l’ordine alfabetico. Non so come esprimere la mia gratitudine per il vostro sostegno, se non dire che sono fortunato ad avervi come amici. Grandi!
Un pensiero particolare va a Isabella e alla sua famiglia.
Grazie anche a Tigre, che ci ha scelto come sua famiglia, per l’affetto che ricambia ogni giorno.
Grazie al “dottore” e all’“Angiola”, per il sostegno offertomi in tutti questi anni e per avermi accolto e coccolato come un figlio. Dai Tato, ora tocca a te! Grazie anche a Occhi e ad Alessio.
Ile, senza di te non so quando sarei arrivato fin qui. Adesso vediamo di spiccare il volo. Ad maiora, come sicuramente proferirebbe il “dottore”.
Non posso non ricordarmi delle parole della nonna Maria: “Sctüdia! el liber del mamalücc!”. Penso che lei e la Beppa oggi sarebbero state molto contente. Purtroppo, questo lavoro non è stato dedicato a lui, ma idealmente è come se lo fosse. Nonno, voglio diventare un uomo ‘rand’ e ‘ras’ come te!
L’ultimo ringraziamento va dedicato alla mia famiglia, che recentemente ha vissuto un periodo tormentato. A mio fratello, che mi ha battuto nell’essere il primo laureato a portare questo cognome; a mia mamma, che mi ha sempre supportato ed incitato, e che soffrendo insieme a me si è presa la sua seconda laurea. A mio padre; purtroppo il destino non ha voluto che arrivasse a vedere questo giorno, e spesso penso che sarebbe stato molto orgoglioso di me in questo momento. Solo ora che non ci sei comprendo quello che mi avresti voluto far capire. Che ho studiato a fare, per capirlo solo ora che non ci sei? grazie per quello che mi hai dato, mi rammarica di non essertelo riuscito a dire quando eri qui con noi.
Stefano