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LINEE GUIDA E CRITERI GENERALIPER LE POLITICHE PATRIMONIALIRoma, 28 giugno 2011 I V I C I – C I V

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IGILANZA

LINEE GUIDA E CRITERI GENERALI PER LE POLITICHE PATRIMONIALI

Roma, 28 giugno 2011

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Premessa

I principi delle politiche patrimoniali dell’Istituto sono:

_ valorizzazione degli asset patrimoniali dell’Istituto, razionalizzazione e riduzione dei costi di gestione;

_ accrescere e potenziare gli investimenti al fine di incrementare la quantità e la qualità della copertura delle riserve tecniche;

_ incrementare il livello di trasparenza e di costante verifica della gestione degli investimenti e disinvestimenti.

Obiettivi generali

1. costituire uno strumento dedicato alla valorizzazione degli asset patrimoniali e alla razionalizzazione e alla riduzione dei costi gestionali;

2. incrementare la redditività degli investimenti agendo sui fattori che ne limitano le potenzialità e ridefinendo, sulla base dell’andamento del mercato, i livelli di redditività attesi;

3. adottare un modello di gestione del patrimonio che, in ottica di trasparenza ed economicità, preveda la verifica annuale della redditività alla luce delle migliori opportunità offerte dal mercato e la periodica predisposizione di piani di valorizzazione e disinvestimento.

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Valorizzazione del patrimonio immobiliare

L’annosa tematica dell’autonomia dell’Ente, anche alla luce dell’attuale situazione economica e dei nuovi compiti assegnati all’Istituto, impone una soluzione che consenta, sia pure progressivamente, il recupero di adeguate condizioni di redditività e la riduzione dei vincoli.

La realizzazione del censimento degli immobili di proprietà eseguito ai sensi dell’articolo 2, comma 222, della Legge 191/2009, permette di avviare un percorso finalizzato, conformemente agli indirizzi ministeriali, alla valorizzazione degli asset patrimoniali dell’Istituto e alla razionalizzazione e riduzione dei costi di gestione.

In tal senso è necessario:

_ avviare l’attività di due diligence sul patrimonio immobiliare;

_ avviare il processo di costituzione e l’implementazione dello strumento per la gestione del patrimonio immobiliare dell’Istituto.

Obiettivi

1. ridurre il delta tra il rendimento netto del patrimonio immobiliare e quello atteso sulla base delle migliori opportunità offerte dal mercato.

2. revisionare il vigente Regolamento per gli investimenti immobiliari prevedendo l’allineamento periodico tra il rendimento atteso e l’andamento di mercato;

3. ridurre i costi di gestione del patrimonio immobiliare.

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Realizzazione dei piani di investimento relativi ad anni precedenti

La Legge 10/2011 prevede la possibilità di proseguire i piani di investimento approvati entro il 31 dicembre 2007 dai Ministeri vigilanti, subordinatamente all’adozione da parte degli Organi degli Enti, di provvedimenti confermativi delle singole iniziative di investimento inserite nei piani.

La valutazione delle iniziative da confermare dovrà essere conforme ai seguenti criteri:

_ recuperare le iniziative relative ai settori dell’edilizia universitaria e della sanità per garantire la coerenza con le attuali politiche dell’Ente;

_ verificare l’attualità delle proposte, la congruità economica degli investimenti nonché l’adeguatezza e l’affidabilità nel tempo del rendimento, anche con riferimento alla solvibilità dei locatari.

Per la realizzazione delle iniziative potranno essere destinate risorse economiche fino al 45 per cento dei fondi disponibili 2011.

Obiettivi

1. Qualificare il patrimonio immobiliare in settori coerenti con le politiche dell’Istituto.

2. Accrescere e garantire la stabilità dei rendimenti nel medio e lungo periodo.

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Nuovi investimenti a reddito

L’Aquila

Gli investimenti da realizzare a fronte dell’emergenza Abruzzo (Legge 77/2009) dovranno essere orientati, conformemente a quanto stabilito dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza con delibera n. 16 del 16 dicembre 2010, verso i seguenti settori:

_ università;

_ attività produttive;

_ attività sociali;

_ recupero del tessuto urbano;

in modo da incidere sui reali bisogni del territorio e mantenere un adeguato livello di redditività.

Considerando che, alla luce dell’evoluzione della normativa in materia, gli unici investimenti in forma indiretta sono rimasti quelli riferiti all’emergenza Abruzzo, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ritiene necessario che gli Organi dell’Istituto si attivino, con carattere di urgenza, nei confronti del legislatore per ricondurre anche detti investimenti alla forma diretta in modo da superare le attuali criticità e risolvere i gravi ritardi nella realizzazione degli investimenti.

Per la realizzazione delle iniziative dovrà essere destinata una quota del 50 per cento dei fondi disponibili 2011.

Immobili da destinare in locazione passiva per le Pubbliche Amministrazioni

Gli investimenti destinati all’acquisto di immobili da destinare in locazione passiva alle amministrazioni pubbliche (Legge 122/2010), dovranno essere valutati sulla base dei seguenti criteri:

_ congruità dell’investimento e garanzia nel tempo del rendimento;

_ definizione di parametri sulla base dei quali individuare le iniziative prioritarie da realizzare, tenendo conto delle normative di riferimento.

Per la realizzazione delle iniziative dovrà essere destinata una quota del 5 per cento dei fondi disponibili 2011, oltre le eventuali quote residue dei fondi destinati alla realizzazione dei piani relativi agli anni precedenti.

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Obiettivo

Coniugare le esigenze di incremento del patrimonio immobiliare e della redditività degli investimenti con le esigenze istituzionali e “solidaristiche”, come quelle determinate dall’emergenza Abruzzo.

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Nuovi investimenti in campo istituzionale

Gli investimenti da realizzare in campo istituzionale dovranno seguire i seguenti criteri:

_ attuare un modello di Polo integrato nella città dell’Aquila nell’ambito della generale opera di ricostruzione;

_ sviluppare le iniziative riguardanti le aree edificabili e gli edifici di proprietà dell’Istituto nel caso in cui gli stessi, a seguito di progetti di costruzione o di ristrutturazione da realizzare con le procedure previste dal codice degli appalti pubblici, risultino per dimensioni e funzionalità idonei a ospitare il Polo logistico integrato;

_ valutare l’opportunità di acquisire in proprietà gli immobili già ceduti al FIP, ferma restando la necessaria valutazione di congruità economica e di adeguatezza tecnico-organizzativa;

_ procedere all’acquisto dell’area o del nuovo immobile da destinare a Polo logistico integrato nelle ipotesi in cui l’Istituto non sia proprietario dello stabile nel quale insiste la sede provinciale, ma utilizzi l’immobile in locazione passiva riconducibile a privati o al FIP;

_ procedere all’acquisto dell’area o del nuovo immobile da destinare a Polo logistico integrato nelle ipotesi in cui, nel capoluogo di provincia, l’Istituto risulti proprietario di immobili inadeguati sotto il profilo tecnico/funzionale anche come sede Inail, purchè il nuovo immobile da destinare a Polo logistico integrato sia acquisito in proprietà valutando l’opportunità di cessione in permuta del vecchio stabile come previsto dall’articolo 8, comma 8 del decreto legge 31 maggio 2010. n. 78.

Per la realizzazione delle iniziative potrà essere destinata una quota pari allo 0,7 per cento dei fondi disponibili.

Obiettivi

1. Razionalizzare il patrimonio del’Istituto.

2. Ridurre i costi di gestione.

3. Costruire sinergie con altri soggetti pubblici.

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Immobili istituzionali a uso sanitario con finalità protesiche e riabilitative

Per gli immobili istituzionali a uso sanitario è necessario:

_ completare i processi di adeguamento e di sviluppo degli immobili destinati alle attività protesiche e riabilitative connesse;

_ trasferire la Filiale di Roma del Centro protesi in un’adeguata sede di proprietà;

_ prevedere, in coerenza con quanto sarà deciso dalle Linee guida per le politiche sanitarie, gli investimenti in campo riabilitativo non ospedaliero finalizzati alla realizzazione del Polo di eccellenza per protocolli riabilitativi di lunga durata e verificare il piano di fattibilità e il progetto esecutivo del Polo stesso, alla luce degli esiti del confronto con il sistema sanitario avviato ai sensi del Decreto legislativo 81/2008, cosi come modificato dal Decreto legislativo 106/2009.

Le disponibilità per la realizzazione delle iniziative sono comprese in quelle stanziate per la realizzazione degli investimenti in campo istituzionale.

Obiettivi

1. Valorizzare gli investimenti istituzionali a uso sanitario con finalità protesiche definendo con le competenti Giunte regionali (Emilia Romagna, Calabria e Lazio) accordi di accreditamento per posti letto non ospedalieri per l’esercizio di attività riabilitative connesse all’attività protesica.

2. Predisporre, per l’effettuazione delle verifiche sopra indicate, il progetto esecutivo per il Polo di eccellenza per la riabilitazione non ospedaliera.

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Investimenti mobiliari

Per gli investimenti mobiliari è necessario:

_ concludere il confronto tecnico con i ministeri competenti per garantire – nel responsabile riconoscimento delle esigenze di politica economica generale del Paese, ai quali l’Istituto non può, e non deve, sottrarsi – la graduale ricostituzione della redditività del patrimonio mobiliare, concordando anche un piano pluriennale per la ricostituzione del portafoglio in titoli di stato ai livelli dell’anno 2005;

_ consolidare e incrementare il portafoglio titoli finora gestito dall’ex- Ipsema.

Obiettivo

Incrementare la redditività degli asset mobiliari.

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