• Non ci sono risultati.

Riparte la produzione, ma non ancora il lavoro | IRPET

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Riparte la produzione, ma non ancora il lavoro | IRPET"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

1/2021 | Luglio

RIPARTE LA PRODUZIONE, MA NON ANCORA IL LAVORO

In sintesi

Dopo la profonda recessione che ha caratterizzato il 2020, il nuovo anno riparte all’insegna della ripresa economica. Il motore produttivo della regione, sin dal primo trimestre, ha tratto soprattutto beneficio dalla forte ascesa della domanda internazionale.

Ancora debole è la domanda interna, fiaccata dalla lunga pandemia.

Tuttavia, con l’allentamento delle misure anti-Covid e le riaperture nei settori legati al turismo e all’intrattenimento, grazie anche al forte calo dei contagi, il ritrovato clima di fiducia lascia presagire per la seconda parte dell’anno una accelerazione dei comportamenti di consumo.

L‘indice che cattura l’insistenza della popolazione nei luoghi a forte vocazione commerciale, mostra infatti un andamento significativamente crescente a partire dalla seconda metà di aprile (Graf. 1).

Grafico 1

Mobilità nei luoghi del tempo libero

Nel mercato del lavoro sono invece più lenti i riflessi della ripresa. Siamo infatti ancora distanti dall’avere recuperato la perdita di lavoro subita nel corso del 2020: sia in teste che in volume di ore.

La ripresa della produzione industriale a rimorchio delle esportazioni

Nei primi mesi del 2021 la produzione industriale della Toscana ha proseguito sul sentiero di recupero

Toscana sconta ancora un ritardo (-4,8%), frutto soprattutto di un profilo di crescita più debole rispetto alla media italiana.

Grafico 2

Indice della produzione industriale Toscana e Italia.

Dicembre 2019-aprile 2021

Fonte: ISTAT e stime IRPET

A ben vedere, sia per la Toscana che per l’Italia in generale, il recupero dell’attività industriale si è consumato pressoché interamente al termine del lockdown imposto dal Governo Nazionale nella primavera 2020 per fronteggiare la prima ondata pandemica. Il profilo produttivo è rimasto poi sostanzialmente stazionario nel corso della seconda parte dell’anno. La Toscana ha tuttavia mostrato una maggiore sofferenza nel corso dell’autunno 2020, anche per via della maggiore intensità con cui la seconda ondata del Covid-19 si è abbattuta sulla regione. Meno vivace, inoltre, rispetto alla media italiana, la crescita registrata ad aprile 2021 rispetto al mese precedente.

Il sostanziale recupero dell’attività produttiva è diffuso tra i settori della regione (Tab. 1) con la rilevante eccezione rappresentata dalle produzioni del comparto Moda. Comparando i livelli di aprile con quelli dello stesso mese dell’anno precedente, osserviamo che al comparto della moda manca ancora un quarto della produzione pre-crisi.

Sostanzialmente in linea coi valori 2019, invece, i livelli produttivi degli altri principali settori. Alcuni di questi, in effetti, si posizionano ad aprile 2021 su valori sensibilmente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2019. I casi più rilevanti sono rappresentati dalla meccanica di precisione e dagli apparecchi elettrici. Buono anche il risultato del comparto dei mezzi di trasporto. Solo lievemente 0

10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

2020.02.22 2020.03.23 2020.04.22 2020.05.22 2020.06.21 2020.07.21 2020.08.20 2020.09.19 2020.10.19 2020.11.18 2020.12.18 2021.01.17 2021.02.16 2021.03.18 2021.04.17 2021.05.17 2021.06.16

50 60 70 80 90 100 110

dic-19 gen-20 feb-20 mar-20 apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20 nov-20 dic-20 gen-21 feb-21 mar-21 apr-21

Toscana Italia

(2)

Tabella 1

Indice della produzione industriale toscana per settore.

Variazioni % aprile 2021/2020 e aprile 2021/2019 Settore

Aprile 2021 su aprile 2020

Aprile 2021 su aprile 2019 Industrie alimentari, delle bevande e

del tabacco 5,9% 0,5%

Industrie tessili, abbigliamento, pelli e

accessori 385,9% -26,0%

Industria del legno 231,0% 7,2%

Carta Stampa e registrazione 45,5% 1,7%

Fabbricazione di coke e prodotti

petroliferi raffinati 20,9% -5,5%

Chimica e farmaceutica 4,2% -6,3%

Fabbricazione di articoli in gomma e

materie plastiche 101,9% 5,5%

Altri prodotti della lavorazione di

minerali non metalliferi 238,9% -0,8%

Attività metallurgiche; fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari

e attrezzature 120,2% 3,7%

Fabbricazione di computer, apparecchi

elettronici e ottici 56,8% 14,1%

Fabbricazione di apparecchi elettrici 110,6% 14,5%

Fabbricazione di macchinari ed

apparecchi n.c.a. 99,8% -1,8%

Fabbricazione di mezzi di trasporto 407,6% 5,4%

Altre attività manifatturiere, riparazione

ed installazione di macchine 245,6% 5,1%

Produzione e distribuzione di energia

elettrica e gas 16,3% 0,6%

TOTALE 95,4% -4,8%

Fonte: ISTAT e stime IRPET

A spingere il recupero dell’attività produttiva è stata in buona misura la domanda internazionale, in netta ripresa a partire dalla seconda metà del 2020. Gli scambi di beni e servizi a livello globale, infatti, hanno chiuso l’anno facendo registrare un -8,5%, secondo le stime più recenti del Fondo Monetario Internazionale: meglio di quanto inizialmente previsto.

A fronte della ripresa del commercio internazionale le esportazioni di beni della Toscana hanno risposto con un netto recupero nel corso del primo trimestre 2021, rispetto ai valori mostrati nello stesso periodo del 2020.

Le vendite estere della regione sono cresciute di più della media italiana (14,2% contro 4,6%) nel corso del primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Graf. 3). Tra le regioni più esposte al commercio internazionale, la Toscana ha esperito la performance migliore. Il dato è anche più rilevante se paragonato al primo trimestre 2019, rispetto al quale la Toscana fa registrare un +5,8%: i valori pre-crisi, in sostanza, sono stati abbondantemente recuperati e superati.

Grafico 3

Esportazioni Toscana e altre regioni. Variazioni % I trimestre 2021/2020 e I trimestre 2021/2019

Fonte: ISTAT

Disaggregando la dinamica nelle diverse specializzazioni produttive regionali (Tab. 2), osserviamo come forte sia, rispetto al primo trimestre 2020, il recupero di molte delle produzioni afferenti al comparto moda. Dalle calzature alla maglieria, dai prodotti in pelle all’abbigliamento passando per la gioielleria, la dinamica nel primo scorcio di 2021 è stata molto pronunciata. I valori, inoltre, sono molto vicini, e in qualche caso superiori, a quelli del primo trimestre 2019. Manca ampiamente l’obiettivo del recupero invece il comparto dei filati e tessuti, le cui vendite estere si caratterizzano per una sostanziale flessione. È probabile, dunque, che i peggiori risultati della Moda nella produzione industriale siano riconducibili all’andamento delle esportazioni di questo settore.

Bene invece molte delle produzioni della metalmeccanica: dall’elettromeccanica ai macchinari, passando per i mezzi di trasporto.

6,1%

3,1%

4,9%

6,0%

14,2%

4,6%

-1,5%

-1,2%

0,9%

3,2%

5,8%

0,5%

Piemonte Lombardia Veneto Emilia-Romagna Toscana Italia

I trim 2021 su I trim 2019 I trim 2021 su I trim 2020

(3)

Tabella 2

Esportazioni toscane per settore. Variazioni % I trimestre 2021/2020 e I trimestre 2021/2019

Prodotti I trim. 2021 su

I trim. 2020 I trim. 2021 su I trim. 2019

Prodotti agricoli 36,7% 26,1%

Min. non energetici -3,0% -22,0%

Agro-alimentare -4,7% 4,5%

Filati e tessuti -15,9% -25,6%

Abbigliamento 8,9% 2,0%

Maglieria 44,6% 58,0%

Cuoio e Pelletteria 16,2% -11,0%

Calzature 28,7% -6,4%

Prodotti in legno -8,9% -15,7%

Carta e stampa -14,9% -9,9%

Chimica di base 3,9% -5,6%

Prodotti farmaceutici 13,8% 83,4%

Gomma e plastica 4,4% -3,3%

Altra chimica 14,9% 25,4%

Min. non metall. -7,8% -1,4%

Metallurgia di base 33,8% 17,2%

Prodotti in metallo 8,4% -7,6%

Elettromeccanica 9,9% 6,5%

Macchine 18,1% 1,7%

Mezzi di trasporto 56,1% 3,5%

Mobili 13,1% -2,6%

Gioielli 35,5% 13,7%

Altro manifattura 5,5% -6,2%

Altro non manifattura -11,5% 28,9%

Fonte: ISTAT

Venendo alle produzioni che meno hanno sofferto nel corso del 2020, in leggero calo le vendite dei prodotti dell’industria agro-alimentare mentre forte è stata l’ascesa dei prodotti agricoli. Prosegue spedita la corsa dei prodotti farmaceutici, le cui vendite estere sono quasi raddoppiate tra il primo trimestre 2019 e lo stesso periodo del 2021. A questo riguardo, la relativa debolezza del comparto chimico-farmaceutico registrata sul fronte della produzione industriale potrebbe essere da imputare soprattutto alla componente della chimica di base. Le vendite estere di questo comparto, infatti, rimangono ancora al di sotto dei livelli pre-crisi.

Avviamenti e addetti dipendenti

La ripresa del ciclo economico non si è ancora riflessa adeguatamente sul ciclo occupazionale.

A marzo 2021 tuttavia si cominciano a vedere i primi segni di recupero sull’anno precedente, sebbene non sufficienti a recuperare i livelli pre Covid (Graf. 4).

Infatti, rispetto al 2019, considerando il periodo che intercorre fra gennaio e maggio, mancano all’appello 67mila avviamenti (-26%) e 11mila addetti alle dipendenze (-1%).

Grafico 4

Addetti dipendenti e avviamenti gennaio-maggio 2021.

Differenze assolute sullo stesso periodo del 2020 (a) e del 2019 (b)

Fonte: Addetti dipendenti Stime IRPET, Avviamenti elaborazioni IRPET su dati Sistema Informativo Lavoro RT

A livello settoriale il numero medio di dipendenti nei primi cinque mesi del 2021 supera i livelli del 2019 nelle costruzioni, nei servizi prevalentemente pubblici, nelle utilities, la metalmeccanica e l’agricoltura (Graf. 5).

Continuano ad avere variazioni negative, allontanandosi ancor più dai valori del 2019, i servizi turistici (-14,8% sul 2019 e -7,4% sul 2020), il settore dei servizi finanziari, il commercio al dettaglio e l’insieme del made in Italy.

2.479

-741

2.496

30.647

Addetti Avv.Indet. Avv.Apprend. Avv.Det.

(a)

Differenza gen-mag 2021-2020

-11.202

-15.141

-4.553

-47.424 Addetti Avv.Indet. Avv.Apprend. Avv.Det.

(b)

Differenza gen-mag 2021-2019

(4)

Grafico 5

Addetti dipendenti per settore gennaio-maggio 2021. Variazioni % sullo stesso periodo del 2020 e del 2019

Fonte: Stime IRPET -14,8%

-6,3% -5,6% -4,2% -2,7% -2,0% -1,9% -1,5% -1,4% -1,0% -0,9% -0,4% 0,1%

2,2% 3,3% 4,1% 5,2%

9,1%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%

gen-mag 2021/2020 gen-mag 2021/2019

Grafico 6

Ore autorizzate di CIG emergenza covid per tipo, aprile 2020-maggio 2021. Valori assoluti in migliaia

Fonte: INPS Osservatori Statistici “Cassa integrazione guadagni e fondi di solidarietà - Ore autorizzate”

52.754 58.090

18.814 29.446

19.460 13.006

23.837 27.751 20.359

13.994 13.994 44.214

8.310 12.459

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000

apr-20 mag-20 giu-20 lug-20 ago-20 set-20 ott-20 nov-20 dic-20 gen-21 feb-21 mar-21 apr-21 mag-21

Ore autorizzate in migliaia

Ordinaria Fondi Solidarietà Deroga TOTALE

La cassa integrazione

Da aprile del 2020 a maggio 2021 il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in Toscana, considerando le sole autorizzazioni per l’emergenza sanitaria, è stato pari a 356 milioni. L’entità di tale numero è così elevata che non risulta comparabile con la misura delle autorizzazioni effettuate negli anni più recenti, ma piuttosto con il totale delle ore autorizzate nel periodo di crisi che va dal 2009 al 2014: dal 2009, primo anno della grande crisi

economico-finanziaria, al 2014 furono infatti autorizzate 308 milioni di ore (Graf. 6).

Il monte ore complessivo tra gennaio e maggio 2021 è inferiore a quello dello stesso periodo dell’anno precedente di circa 18 milioni (-16%). Tutti i settori presentano variazioni negative delle ore autorizzate con l’eccezione dei settori di alloggio, ristorazione e del commercio (Graf. 7) che sono gli unici a vedere un aumento delle ore autorizzate rispetto allo stesso periodo del 2020.

(5)

A cura di Tommaso Ferraresi, Leonardo Ghezzi, Donatella Marinari e Nicola Sciclone

Grafico 7

Ore autorizzate di CIG emergenza covid per tipo, gennaio-maggio 2021 su gennaio-maggio 2020. Variazioni %

Fonte: INPS Osservatori Statistici “Cassa integrazione guadagni e fondi di solidarietà - Ore autorizzate”

-74%

-67%

-65%

-64%

-55%

-46%

-34%

-28%

-27%

-22%

-16%

-14%

-13%

-9%

+33%

+57%

Edilizia Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche Meccaniche Legno Lavorazione minerali non metalliferi Altre industrie Totale Pelli, cuoio e calzature Altri servizi Metallurgiche Carta, stampa ed editoria Alimentari Trasporti e comunicazioni Tessile e abbigliamento Commercio all'ingrosso e al minuto Alberghi, pubblici esercizi e attivita' similari

Riferimenti

Documenti correlati

Nonostante un rallentamento delle crescita rispetto allo scorso anno, le vendite sui mercati dell’Unione europea, pari al 54,4 per cento del totale, salgono del 4,3 per

Serie storica della media mobile degli addetti totali, dipendenti e indipendenti delle localizzazioni(1) degli altri servizi (diversi dal commercio): stock, quote(2), flussi e tassi

Serie storica della media mobile degli addetti totali, dipendenti e indipendenti delle localizzazioni(1) degli altri servizi (diversi dal commercio): stock, quote(2), flussi e tassi

RIC01_2021 procedura telematica (Rdo) su SardegnaCat per la fornitura e posa in opera di sistemi di schermature solari per infissi esterni da installare nella sede di

Nei settori più a lungo soggetti alle restrizioni (servizi turistici e commercio) la differenza tra avviamenti del secondo trimestre 2021 e l’analogo periodo del 2019 è

3/2009 del Dipartimento della Funzione Pubblica, il tasso comprende la mancata presenza a qualsiasi titolo: ferie, astensione obbligatoria, malattia etc. Giorni MEDI

Anestesiologia Clinica Medica Clinica chirurgica Medicina legale veterinaria 12-13 Diagnostica per immagini.

il termine di permanenza decennale nel medesimo gruppo di lavoro negli Uffici di Procura - cui analogicamente può applicarsi la disciplina prevista in tema di permanenza