Treviso, 9 marzo 201 Treviso, 9 marzo 2010
Giampietro Vecchiato Giampietro Vecchiato
Vice Presidente di PercoRSI Responsabili Vice Presidente di PercoRSI Responsabili
piero@prconsulting.it piero@prconsulting.it
TEMPO DI TEMPO DI
RESPONSABILIT
RESPONSABILIT À À
L’ L ’etica della partecipazione etica della partecipazione
nei processi decisionali
nei processi decisionali
CHE COS
CHE COS ’È ’È LA LA RESPONSABILIT
RESPONSABILIT À À SOCIALE SOCIALE DELLE IMPRESE?
DELLE IMPRESE?
Secondo il Libro Verde “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese”
(2001), la RSI è una:
““Decisione volontaria di contribuire al Decisione volontaria di contribuire al progresso della societ
progresso della societàà e allae alla tutela dell'ambiente, integrando tutela dell'ambiente, integrando
preoccupazioni sociali ed ecologiche preoccupazioni sociali ed ecologiche
nelle operazioni aziendali e nelle nelle operazioni aziendali e nelle
interazioni con gli stakeholder interazioni con gli stakeholder””..
LIVELLI DI RESPONSABILIT LIVELLI DI RESPONSABILIT À À
DELLE IMPRESE DELLE IMPRESE
La “Piramide di Carrol”:
CITTADINANZA CITTADINANZA
D’D’IMPRESAIMPRESA
ETICA ETICA
LEGALIT LEGALITÀÀ
PROFITTO PROFITTO
LIVELLI DI RESPONSABILIT LIVELLI DI RESPONSABILIT À À
DELLE PERSONE DELLE PERSONE
La “Piramide di Carrol”:
CITTADINANZA CITTADINANZA RESPONSABILE RESPONSABILE
ETICA ETICA
RISPETTO RISPETTO DELLA LEGGE DELLA LEGGE PROFITTO
PROFITTO INDIVIDUALE INDIVIDUALE
MORALE, DIRITTO, ETICA MORALE, DIRITTO, ETICA
MORALE MORALE
Ha come contenuto i valori personali valori personali dettati dalla coscienza individuale: quello che
ciascuno di noi reputa giusto o sbagliato.
DIRITTO DIRITTO
Le normenorme attraverso le quali lo Stato
sanziona i comportamenti e le azioni che non rispettano la legge.
MORALE, DIRITTO, ETICA MORALE, DIRITTO, ETICA
ETICA ETICA
I diritti/doveri non sono né liberamente scelti (come nella morale), né imposti (come nel diritto).
Nell’Nell’etica i diritti/doveri sono condivisi tra i etica i diritti/doveri sono condivisi tra i protagonisti dello
protagonisti dello ““stare insiemestare insieme””..
Un comportamento è etico solo quando è l’esito di un incontro tra una organizzazione e i suoi stakeholder.
ETICA E RELAZIONE ETICA E RELAZIONE
Non esiste etica Non esiste etica
senza relazione.
senza relazione.
Non esiste relazione Non esiste relazione
senza principi etici.
senza principi etici.
LA RESPONSABILIT
LA RESPONSABILIT À À SOCIALE SOCIALE È È PERVASIVA PERVASIVA
La ResponsabilitResponsabilitàà SocialeSociale non riguarda solo le imprese,imprese
ma coinvolge tutte le organizzazioniorganizzazioni (profit e non profit, pubbliche e private)
e, soprattutto, tutte le persone:persone:
nessuna esclusa;nessuna esclusa;
senza senza “se“se”” e senza “e senza “ma”ma”..
Nella RST i principiprincipi della ResponsabilitResponsabilitàà Sociale Sociale dd’’ImpresaImpresa vengono progressivamente declinati in un
contesto più ampio, dove:
l’impresa da soggetto promotore diventa uno tra gli stakeholder della comunità;
le caratteristiche della CSR vengono adattate alle esigenze della comunità stessa;
TERRITORIO SOCIALMENTE RESPONSABILE TERRITORIO SOCIALMENTE RESPONSABILE
LA RESPONSABILIT LA RESPONSABILIT À À
SOCIALE DI TERRITORIO
SOCIALE DI TERRITORIO
TRE CONCETTI CHIAVE TRE CONCETTI CHIAVE
TTerritorio erritorio Socialmente Socialmente RResponsabileesponsabile
1. TERRITORIO 1. TERRITORIO
2. RELAZIONI 2. RELAZIONI
3. COMUNIT
3. COMUNIT À À
1. IL TERRITORIO 1. IL TERRITORIO
1. Definizione tradizionale:
Insieme delle risorse naturali (acqua, terra, aria) e prodotto delle trasformazioni umane.
2. Nuova interpretazione:
Il territorio
Il territorio èè l’l’uso che se ne fa nel tempo e uso che se ne fa nel tempo e nello spazio
nello spazio, valutato in riferimento alle azioni , valutato in riferimento alle azioni che si compiono e agli effetti che esse producono.
che si compiono e agli effetti che esse producono.
2. LE RELAZIONI 2. LE RELAZIONI
Le relazioni sono formate da una fitta trama di rapporti e interazioni tra individui e funzioni
appartenenti alle organizzazioni che prendono parte alla relazione.
Caratteristica fondamentale:
LA CONTINUIT
LA CONTINUIT À À NEL TEMPO NEL TEMPO
Attraverso la relazione si creano i collegamenti tra le singole parti del sistema e tra questo e il contesto.
3. LA COMUNIT 3. LA COMUNIT À À
“Il senso di comunit senso di comunit à à è la certezza soggettiva che i membri hanno di appartenere e di essere importanti gli uni per gli altri e tutti per il gruppo, ed una fiducia condivisa nella possibilità di
soddisfare i propri bisogni come conseguenza dello stare insieme.”
(Mc Millian, Chavis, “Sense of community: a definition and theory”, Journal of community psycology, n.1, 1986)
3. LA COMUNIT 3. LA COMUNIT À À
La comunitcomunitàà territoriale si basa sulla fiducia territoriale condivisa che è fatta da:
Il presupposto per l’appartenenza ad una comunità si fonda sulla condivisione di
valori
valori, , esperienzeesperienze e significati.significati.
SENSO DI APPARTENENZA
RELAZIONE EMOTIVA CONDIVISA
INTEGRAZIONE E SODDISFAZIONE DEI
BISOGNI COMUNIT
COMUNITÀÀ
POTERE (Governance)
3. LA COMUNIT
3. LA COMUNIT À À E IL SENSO E IL SENSO DI APPARTENENZA
DI APPARTENENZA
Come i soggetti di una comunità interagiscono all’interno di un territorio ?
ATTRAVERSO LE RELAZIONI ! ATTRAVERSO LE RELAZIONI !
SENSO DI APPARTENENZA:
SENSO DI APPARTENENZA:
Reciprocità di controllo
Complementarietà
Fiducia reciproca
Impegno
Soddisfazione
Relazione condivisa e di scambio
L L ’ ’ APPROCCIO RELAZIONALE APPROCCIO RELAZIONALE AL TERRITORIO
AL TERRITORIO
CostruireCostruire relazioni di lungo periodo con e tra tutti i soggetti del sistema.
BasareBasare il processo sulla fiducia e sulla reputazione.
SviluppareSviluppare forme di comunicazione
interattiva con tutti i soggetti che fanno parte del sistema.
ScegliereScegliere gli strumenti di comunicazione che favoriscono il dialogo e la partecipazione.
Prerequisito fondamentale nella costruzione di un’arena deliberativa è quello di garantire una
procedura
procedura ““apertaaperta”” a tutti gli stakeholder, a tutti gli stakeholder
fornendo uguali poteri di intervento uguali poteri di intervento e richiedendo unun’’autoauto--assunzione assunzione
di doveri e di responsabilit di doveri e di responsabilitàà..
L L ’ ’ APPROCCIO RELAZIONALE APPROCCIO RELAZIONALE AL TERRITORIO
AL TERRITORIO
L L ’ ’ APPROCCIO TRADIZIONALE APPROCCIO TRADIZIONALE AL TERRITORIO
AL TERRITORIO
Government
Financial Partners
Customer stakeholder 1
Customer stakeholder 2
Customers
Shareholders
Suppliers
Employees
Employee stakeholder 2
Employee stakeholder 1 Civil society
stakeholder 1 Civil society
Civil society stakeholder 2 Suppliers
stakeholder
Impresa / Impresa / Organizzazione Organizzazione
L L ’ ’ APPROCCIO RELAZIONALE APPROCCIO RELAZIONALE AL TERRITORIO
AL TERRITORIO
Government
Financial Partners
Customer stakeholder 1
Customer stakeholder 2
Customers
Shareholders
Suppliers
Employees
Employee stakeholder 2
Employee stakeholder 1 Civil society
stakeholder 1 Civil society
Civil society stakeholder 2 Suppliers
stakeholder
Impresa
Io partecipo Io partecipo Tu partecipi Tu partecipi Egli partecipa Egli partecipa Noi partecipiamo Noi partecipiamo
Voi partecipate Voi partecipate Essi decidono Essi decidono
COME SI CONIUGA IL VERBO COME SI CONIUGA IL VERBO
PARTECIPARE PARTECIPARE ? ?
F R U S T R A Z
I O N E
Un’organizzazione è etica quando cerca di conciliare e includere nel progetto di crescita conciliare e includere nel progetto di crescita
il progetto di vita delle singole persone il progetto di vita delle singole persone attraverso una maggiore attenzione per:
1. 1. Fiducia Fiducia 2. 2. Valori Valori
3. 3. Comportamenti Comportamenti 4. 4. Ruolo del leader Ruolo del leader
QUANDO L
QUANDO L ’ ’ ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE
È È ETICA ? ETICA ?
La fiducia tra l’organizzazione e la singola persona si misura attraverso:
1.1. Dialogo e comunicazioneDialogo e comunicazione 2.2. Spirito di collaborazioneSpirito di collaborazione 3.3. FormazioneFormazione
4.4. Pari opportunitPari opportunitàà 5.5. Sicurezza e saluteSicurezza e salute
6.6. Conciliazione lavoro / famigliaConciliazione lavoro / famiglia
7.7. Politiche di inserimento e ristrutturazioni Politiche di inserimento e ristrutturazioni responsabili
responsabili
1. FIDUCIA
1. FIDUCIA
I nuovi valori di una organizzazione etica sono:
1.1. Autonomia / Decentramento decisionaleAutonomia / Decentramento decisionale 2.2. LibertLibertàà responsabileresponsabile
3.3. AutoAuto--imprenditorialitimprenditorialitàà 4.4. CooperazioneCooperazione
5.5. Mutua fiduciaMutua fiducia
6.6. FlessibilitFlessibilitàà organizzativaorganizzativa 7.7. Cultura del meritoCultura del merito
2. VALORI
2. VALORI
Tali valori devono essere messi in pratica attraverso alcuni comportamenti:
1.1. Valorizzare le risorse umaneValorizzare le risorse umane (da dipendenti a imprenditori di sé stessi)
2.2. Far partecipare alla gestione Far partecipare alla gestione (dall’obbedienza alla responsabilità)
3.3. Responsabilizzare le persone Responsabilizzare le persone (dall’omologazione alla diversità)
4.4. Favorire lFavorire l’innovazione’innovazione
5.5. Condividere le informazioniCondividere le informazioni
6.6. Aprire al cambiamento organizzativoAprire al cambiamento organizzativo
7.7. ValutareValutare (riconoscere i successi e gli insuccessi)
3. AZIONI
3. AZIONI
Attraverso una leadership che sia in grado di:
1.1. Promuovere lo spirito di appartenenza Promuovere lo spirito di appartenenza
(attraverso l’esempio, la considerazione e il coinvolgimento) 2.2. Esigere un lavoro compiuto in autonomia (dire sempre che Esigere un lavoro compiuto in autonomia
cosa fare, dire come fare solo se necessario)
3.3. Saper delegare (facendo attenzione ad evitare di delegare Saper delegare senza controllo e non delegare per paura)
4.4. Assicurare che gli obiettivi siano condivisiAssicurare che gli obiettivi siano condivisi 5.5. Dare fiducia e stimaDare fiducia e stima
6.6. Essere il garante Essere il garante
(dei risultati sulla base degli obiettivi stabiliti in partenza) 7.7. Condividere i successi con i propri collaboratoriCondividere i successi con i propri collaboratori
4. RUOLO DEL LEADER
4. RUOLO DEL LEADER
1.1. Eguale rispetto Eguale rispetto
(non discriminare, non emarginare, non ingannare)
1.1. Principio di cooperazione Principio di cooperazione
(cooperare per capire e per farsi capire)
1.1.TrasparenzaTrasparenza
(esplicitare gli obiettivi e le modalità che si intendono utilizzare)
1.1. Rispetto della veritRispetto della veritàà (onestà, lealtà, integrità)
1.1. Completezza e rilevanza delle informazioniCompletezza e rilevanza delle informazioni
IL DECALOGO PER UNA IL DECALOGO PER UNA
PARTECIPAZIONE EFFICACE
PARTECIPAZIONE EFFICACE
1.1. Essere tempestiviEssere tempestivi 1.1. ResponsabilitResponsabilitàà
(essere pronti a rispondere dei propri risultati)
1.1. Parlare con voce umanaParlare con voce umana
1.1. Riconoscere e includere tutti gli stakeholderRiconoscere e includere tutti gli stakeholder 1.1. RiconoscereRiconoscere che in caso di conflitto tra interesse del singolo e interesse pubblico interesse pubblico è quest’ultimo a prevalereprevalere
IL DECALOGO PER UNA IL DECALOGO PER UNA
PARTECIPAZIONE EFFICACE
PARTECIPAZIONE EFFICACE
ASCOLTARE ASCOLTARE
Ascoltare
Ascoltare prima di decidere
per inglobare le inglobare necessitànecessità e le aspettativee le aspettative dei pubblici
dei pubblici nei progetti/programmi.
COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE
SIMMETRICA & BIDIREZIONALE SIMMETRICA & BIDIREZIONALE
REGOLA AUREA
REGOLA AUREA
“La PartecipazionePartecipazione rappresenta la soluzione più autorevole e credibile per superare ogni residua
cultura antagonista nei rapporti di produzione e avviare, in un rinnovato clima di fiducia e
collaborazione, una virtuosa alleanza tra capitale e lavoro sui temi della crescita,crescita
dello svilupposviluppo e della giustizia sociale.”giustizia sociale