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Prego Consigliere.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30.03.2007 Apertura di seduta

Presidente

Buonasera, all’appello risultano presenti tutti i Consiglieri ad eccezione dei Consiglieri D’Auria, Mangano, Riganti, Siliprandi, Zordan, mentre la Consigliera Bussini è testé entrata in aula. Il Consiglio è quindi riunito nel numero legale, la seduta è valida e la dichiaro aperta.

Punto n. 1)

APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2007/2009 - Presidente

Proseguiamo la discussione del Bilancio di previsione, vi ricordo che nella seduta di ieri sono già intervenuti nel merito del Bilancio i Consiglieri Zordan, Mangano, Minuti, Siliprandi, Zoccoli, proseguiamo quindi con la discussione; è iscritto a parlare il Consigliere Brambilla, ne ha facoltà. Prego Consigliere.

Consigliere Brambilla

Rompo il ghiaccio ma speravo di romperlo con una platea un po’ più numerosa. Prego le Minoranze che sono all’esterno di entrare, grazie.

No, anche perché siccome faccio una premessa sulle Minoranze e allora almeno uno della Minoranza…

Presidente

Hai il Presidente di minoranza a cui parlare, per cui…

Consigliere Brambilla

Il Presidente della Minoranza, ah chiedo scusa.

Presidente

Prego Consigliere.

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Consigliere Brambilla

Do subito atto alle Minoranze degli interventi corretti e costruttivi finora svolti e devo dire che questo mi fa molto piacere. Mi sono piaciuti un po’ meno quelli riportati dalla stampa locale, ma visto che sono pubblicate anche le repliche e le smentite della Maggioranza, sono più propenso a considerarle parte di una normale dialettica, anche se un po’ troppo polemica. Chiedo scusa ma preferisco leggere il mio intervento, per non farla troppo lunga e per non rischiare di perdere il filo data l’età.

Ho seguito attentamente la presentazione delle linee programmatiche della Giunta riguardanti il Bilancio 2007, nonché quella del triennio 2007/2009. Voglio innanzitutto ringraziare il Sindaco, gli Assessori, il Direttore Generale, il Segretario e tutti i dirigenti per il notevole impegno e per l’ottimo lavoro svolto. Non ho ritenuto di approfondire più di tanto gli aspetti numerici, limitandomi a verificare la consistenza e gli scostamenti dei singoli capitoli rispetto al 2006, anche perché sono certo della loro attendibilità, vista e sentita la relazione dell’Organo di controllo. Le mie considerazioni quindi saranno prevalentemente di carattere politico e programmatico. C’è il Sindaco?

Sì? Avviso anche il Sindaco che probabilmente dirò delle cose che non le suoneranno precisamente come sviolinate, ma che non intendo assolutamente mettere in discussione l’ottimo lavoro fin qui svolto dalla sua Giunta, e se di quanto dirò troverete delle proposte interessanti, registratele come raccomandazioni.

Debbo dare atto innanzitutto al Sindaco della coerenza con il programma elettorale del Bilancio che stiamo per discutere, anche se questa coerenza ha comportato la sofferta decisione di dover aumentare l’addizionale IRPEF e ICI, avendo però cura di salvaguardare i redditi delle fasce sociali più povere; questo particolare è importante, però la Minoranza ogni tanto tende a ignorarlo o a considerarlo trascurabile. La motivazione della decisione è comunque condivisibile e di portata strategica. L’utilizzo sistematico infatti di parte delle entrate per oneri urbanizzativi a copertura delle spese ordinarie, anche se inspiegabilmente suggerito dall’ultima legge finanziaria, nonché l’inserimento di buona parte delle spese di manutenzione ordinaria fra gli investimenti, come fin qua avvenuto, rischiano di innescare un meccanismo perverso che porti inevitabilmente nel tempo alla svendita del territorio in netta contraddizione quindi col programma elettorale e ciò che più conta, contro il vero interesse della comunità trevigliese.

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Questo è un punto fondamentale che certe Minoranze tentano di eludere confondendo il fine con i mezzi e facendo di tutte le erbe un fascio, punto sul quale giustamente l’Assessore al Bilancio, il mio idolo, ha egregiamente e puntigliosamente argomentato. Peraltro in una logica di proiezione a breve e medio termine, pur tenendo conto delle iniziative annunciate di razionalizzazione delle spese, di riduzione degli sprechi e di recupero di evasione fiscale e di crediti, tutte da verificare a regime, non si può ignorare che le spese correnti saranno comunque destinate ad una continua crescita a causa dell’aumento del costo del personale, del costante e sistematico incremento della richiesta di servizi e di assistenza, soprattutto da parte delle fasce sociali più deboli, sia per il continuo aumento della popolazione anziana e sia per l’incremento in assoluto della popolazione, in gran parte di carattere migratorio.

Né si può ignorare la grande e urgente necessità di investimenti che una città come la nostra, destinata nel breve e medio periodo a una crescita sostenuta, richiederà in termini di nuovi servizi, di potenziamento degli esistenti, di infrastrutture eccetera eccetera. Per contro sul versante delle entrate, in attesa di un federalismo fiscale ancora lontano e in assenza di meccanismi automatici di adeguamento, la non proporzionalità dell’incremento delle entrate tende continuamente ad allargare la forbice negativa tra entrate ed uscite. E ancora, mi pare inoltre che alla luce dell’attuale situazione anche i risultati delle gestioni esternalizzate delle aziende compartecipate non sembrano tali da far sperare a breve in corposi apporti finanziari, anzi. Questo cosa significa? Che avremo cioè sempre a che fare con la classica coperta troppo corta.

Sulla base di queste valutazioni da me già fatte in altre sedi, non posso fare a meno di ribadire che questa Amministrazione dovrà giocoforza considerare nel prosieguo della legislatura, se vorrà tener fede agli impegni presi con l’elettorato, adottare altre misura cosiddette impopolari, ma che io definisco responsabili purché sempre rispettose delle fasce sociali meno abbienti. Non ho timore di fare queste affermazioni e occorre sfatare la tesi spesso strumentale che la gente non è disposta a qualche sacrificio per il bene della città, perché sono convinto che a fronte di iniziative e progetti seri, affidabili e tangibili, finalizzati a migliorare il feel e la vivibilità della città, la maggior parte dei cittadini è disponibile oltre ogni ottimistica previsione. Mi piace pensare ai trevigliesi come una via di mezzo tra bergamaschi e milanesi, un po’ rudi ma molto generosi.

L’altro aspetto che voglio sottolineare e al quale sono particolarmente sensibile è quello dell’innovazione. È una strada che l’Amministrazione

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ha decisamente imboccato e dalla quale ritengo non si possa prescindere; non conoscendo alcuni aspetti degli interventi in atto mi riservo di chiedere all’Assessore, amico Rigon, informazioni più approfondite soprattutto in merito agli strumenti informativi e tecnologici messi in campo per la riorganizzazione degli uffici e dei servizi e il varo di altre iniziative, anche per conoscere i tempi previsti per i primi risultati concreti e misurabili.

Per quanto riguarda invece la definizione delle strategie di medio e lungo periodo con il coinvolgimento dei dirigenti, dei capiservizio e dei dipendenti, mi pare di aver colto nella relazione della Direzione Generale tutti gli ingredienti fondamentali per l’avvio di una riorganizzazione della macchina comunale in chiave innovativa, in grado di assicurare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dichiarati, anche se l’amico Luigi su questa cosa è un po’ perplesso.

Sono d’obbligo comunque gli auguri a tutti, in particolare al Direttore Generale e credo che ne abbia bisogno perché il lavoro che lo attende è sicuramente impegnativo, anche se per un professionista di sicura esperienza come lui; nello stesso tempo è giusto assicurare a tutto il personale del Comune il sostegno di questo Consiglio Comunale, che però sarà anche molto attento alla verifica periodica dei risultati.

Prima di fare alcune osservazioni su altre partite assessorili vorrei esternare a mò di premessa qualche preoccupazione e perplessità che sto registrando qua e là sentendo le persone che incontro per strada, le quali lamentano la mancanza di risultati concreti e visibili dell’azione di questa Amministrazione, anche perché non tutti sono in grado di valutare e capire l’immane lavoro organizzativo in atto. E di fronte al mio tentativo di spiegazione spesso replicano che le strade sono ancora sporche, che le puzze si continuano a sentire eccetera, e francamente mi lasciano un po’ disarmato. È evidente che tutto questo, unito all’aumento delle tasse che certe informazioni stanno pubblicizzando in modo distorto e strumentale, rischia di influenzare negativamente l’opinione pubblica, occorrerà quindi provvedere a rintuzzare queste critiche con mezzi di informazione adeguati, ma nel contempo prego il Sindaco e gli Assessori di fare tutto il possibile per accelerare al massimo i tempi delle procedure e di anticipare per quanto possibile gli interventi che possano soddisfare le suddette aspettative, specialmente per i casi dove si può far molto con poco, per citare lo slogan che piace tanto al nostro Sindaco.

All’Assessore ai lavori pubblici in attesa dell’ormai sospirato Piano di governo del territorio e degli altri piani connessi, ritengo sia importante prendere in considerazione immediatamente il problema della viabilità sia urbana che extraurbana come riferimento strategico del PGT

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stesso, anche alla luce delle recenti decisioni sulla tangenziale di Cassano e sulla Bre-Be-Mi. Mi riferisco in particolare all’esigenza di prevedere un approccio sistemico al problema delle tangenziali, considerato ormai da tutti fondamentale per la mobilità del territorio, per togliere la città dalla strozzatura del traffico. Dico sistemico perché a sentir parlare di pezzetti di tangenziale mi viene il dubbio che non vi siano idee molto chiare; una cosa è reperire i finanziamenti, altro è sapere esattamente cosa si vuol fare e in quali tempi. Credo che con le idee chiare e condivise diventi anche più facile reperire i finanziamenti.

Richiamo ancora le raccomandazioni già presentate all’Assessore Quadri dopo l’assemblea di quartiere del 31 gennaio scorso, in particolare quella della sistemazione del pericolosissimo incrocio di via Terni con la Statale 11, molto più urgente a mio avviso di quello di via Crippa e della rotonda di viale Merisio già deliberati dalla precedente Amministrazione. Spero che non dobbiamo aspettare il morto per correre ai ripari, non è inserito nel POP, ma penso che occorrerà trovare comunque una soluzione.

L’altro aspetto che mi sta particolarmente a cuore è la programmazione completa della rete ciclabile integrata, sia urbana che di collegamento con i Comuni contermini; nel POP sono previsti per il triennio i percorsi ciclabili solo per Arcene e Brignano, quest’ultima nel 2009. Rimangono praticamente scoperti tutti gli altri Comuni, esclusi ovviamente Caravaggio e cioè Cassano, Casirate, Pagazzano, Calvenzano, Fara d’Adda, Pontirolo, Canonica. Il Consigliere Mangano auspica la realizzazione anticipata di quella per Brignano perché è molto pericolosa e sono perfettamente d’accordo. Vi assicuro però che queste strade, tutte queste strade percorse in bicicletta sono tutte pericolosissime e sono tutte quotidianamente frequentate anche da persone che vanno a lavorare in bicicletta. È una proposta ambiziosa ma forse praticabile. Sulle possibilità di finanziamento di queste opere, del coinvolgimento dei Comuni interessati, della Provincia e della Regione, farò accenno più avanti parlando di turismo.

Urbanistica ed edilizia privata, al dottor Simonetti, che lo ritengo una colonna dell’assessorato. Si è parlato di edilizia popolare ma nessun accenno su quella convenzionata. Visti i tempi e le difficoltà prospettate dall’Assessore sui Piani di zona, credo che in un contesto come l’attuale, dove gli affitti ricorrenti stanno veramente superando ogni limite di decenza, siamo ormai a 500 euro mensili per 30-40 metri quadrati, vadano incoraggiati e favoriti quegli investitori che nel rispetto delle norme di legge e degli strumenti urbanistici siano disponibili a convenzioni agevolative nei confronti delle categorie in

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difficoltà. Su tutto il resto devo solo incoraggiare l’Assessore a proseguire con determinazione sul percorso tracciato, sicuramente pieno di difficoltà e insidie. Mi permetto solo di suggerire anche a lui di fare ogni sforzo possibile per accelerare al massimo i tempi delle pratiche in sospeso, rimuovendo eventuali burocratismi, sempre ovviamente nel rispetto delle norme di legge e dei regolamenti.

L’Assessorato dell’amico Lingiardi è il capitolo che ha beneficiato più degli altri, cioè quello dei servizi alla persona e alla valorizzazione del terzo settore, dell’incremento di risorse, sul quale non è difficile essere d’accordo, anche se i servizi sociali sono sempre stati un fiore all’occhiello del nostro Comune, per essere obiettivi. Anche per questo capitolo si pone però il problema del continuo aumento della domanda e della necessità di far fronte anche in modo innovativo ad una spesa che nel tempo sarà sempre più pregnante. Non ho una ricetta curativa, credo però che l’Assessore debba porsi l’obiettivo di un costante monitoraggio della gestione dei vari servizi per l’ottimizzazione dei costi e l’accertamento dei diritti, anche con controlli a campione dei documenti ISEE esibiti dai potenziali utenti.

Pubblica istruzione, l’amica Elisabetta, sport, tempo libero e cultura. A questi importanti capitoli in fase di attenta e determinata riorganizzazione da parte dell’Assessore, vorrei aggiungere quello un po’ trascurato del turismo, anche se il Sindaco mi ha assicurato che ha in serbo delle sorprese. Do intanto atto della tempestività e sensibilità con le quali è stata finalmente affrontata la convenzione per il funzionamento dell’Ufficio di formazione e accoglienza turistica in capo alla Pro loco, deliberata dalla Giunta nei giorni scorsi. L’argomento turismo, scusate se mi dilungo un attimo ma lo ritengo molto importante, salvo rarissime eccezioni è assai trascurato dai programmi amministrativi delle comunità locali di pianura o comunque non considerato prioritario, probabilmente a causa di una valutazione non omogenea e comunque poco approfondita delle effettive potenzialità di sviluppo turistico della pianura, considerata per definizione senza naturale vocazione turistica.

La legge regionale 14 aprile 2004, n. 8, “Norme per il turismo in Lombardia”, prevede il finanziamento in conto capitale di sistemi turistici, cioè l’insieme di programmi, progetti e servizi orientati allo sviluppo turistico del territorio e all’offerta integrata di beni culturali, ambientali e turistici. La Provincia di Bergamo, e qui prego i Consiglieri Provinciali che sono presenti, dopo diversi incontri sul territorio con enti locali e associazioni ha presentato il sistema turistico della Provincia, che è stato però escluso dai finanziamenti per punteggio insufficiente. Una delle cause sembra dovuta allo scarso

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coinvolgimento nel progetto operativo di enti locali e di associazioni.

Forse se l’Assessore Provinciale alla partita avesse dato più credito alla proposta fatta a suo tempo dall’ufficio IAT, leggi Pro loco di Treviglio, che proponeva di inserire un progetto di rete ciclabile integrate per la pianura, il sistema turistico bergamasco avrebbe avuto più chanse. Non ho mai capito il perché di questo by-pass provinciale, mi piacerebbe che i Consiglieri Provinciali presenti approfondissero questa cosa e ci terrei che mi dicessero qualcosa.

La pianura infatti col suo patrimonio naturale di fiumi di boschi, campi, cascine e con quello storico artistico di ville, chiese e castelli, a cui è doveroso aggiungere le tradizioni fieristiche, folcloristiche ed eno- gastronomiche locali, ben si presta a un turismo di tipo ciclo- amatoriale che in pochi anni, con una oculata promozione, può risultare vincente anche a livello internazionale, con incalcolabili benefici economici e ambientali per tutta la Provincia bergamasca e per quelle confinanti a cui il sistema può estendersi in modo naturale e sinergico.

Ed ecco la proposta: Treviglio deve diventare il soggetto promotore di un sistema turistico che prevede di dotare la pianura bergamasca, a partire ovviamente dalla nostra città che ne è il cuore, di una rete integrata di percorsi ciclabili, che consenta l’interconnessione sistematica dei vari itinerari turistici opportunamente definiti e i collegamenti fra i vari Comuni. L’ufficio IAT è naturalmente a disposizione del Sindaco e dell’Assessore per tutti gli approfondimenti del caso.

Concludo il mio intervento con un’ultima raccomandazione sui problemi della sicurezza, del controllo della viabilità e del territorio e della prestazione di alcuni servizi alla persona. La raccomandazione cioè di valutare tutte le possibilità di coinvolgimento del volontariato in veste di ausiliari nelle attività consentite con le opportune modalità e procedure formative e di inserimento. Treviglio pullula di persone disponibili a collaborare come volontari per il bene comune; il loro impiego, oltre che rappresentare per loro una forma di valorizzazione e di gratificazione, potrebbe risolvere anche qualche problema di carenza di personale con risvolti economici positivi per tutto il Comune. Mi fermo qui, vi ringrazio per la pazienza e mi riservo di replicare e di aggiungere altre osservazioni in sede di dichiarazione di voto. Grazie.

Presidente

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Grazie Consigliere. Consigliere Gatti prima risultava iscritto… allora proseguiamo, è iscritta a parlare la Consigliera Bussini ne ha facoltà.

Consigliera Bussini

Grazie Presidente. Stiamo discutendo e ci stiamo accingendo ad approvare il primo Bilancio della nuova Amministrazione, un Bilancio di centro-sinistra. L’Ulivo, insieme alla coalizione che sosteneva Ariella Borghi, si è presentato ai cittadini trevigliesi con un programma molto preciso, nel quale io personalmente ho ritenuto e ritengo prioritari tre obiettivi: il primo obiettivo è l’attenzione al territorio e all’ambiente, il secondo obiettivo è l’attenzione al sociale e terzo la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. Questi tre punti influiscono sul benessere, sulla buona qualità della vita e sulla coesione sociale, fattori che poi inevitabilmente determinano, come fine ultimo, non solo cittadinanza ma anche sviluppo.

Presentare un Bilancio è presentare degli obiettivi, è definire le linee fondamentali di sviluppo e di governo della nostra comunità in relazione anche alle risorse finanziarie disponibili. Per questo ho ricercato quegli obiettivi all’interno di questo Bilancio. In tutte le relazioni degli Assessori ascoltate in queste sere, emerge continuamente sia l’attenzione all’ambiente, sia al sociale che alla partecipazione, facendo di questi tre punti una sorta di denominatori comuni che segnano le azioni dei singoli Assessori, ma che congiuntamente determinano tutta l’azione amministrativa che vede come obiettivo finale il miglioramento e lo sviluppo della città.

L’Assessore all’urbanistica Simonetti, in particolare, mi ha tranquillizzato molto quando insiste su due termini, governare e non stravolgere. Inevitabile per me il confronto con ciò che succedeva in questa aula negli scorsi anni, perché al contrario del Consigliere Brambilla, io insieme ad altri Consiglieri comunali siamo stati presenti anche nella scorsa amministrazione, quindi questo confronto risulta inevitabili per me. Tra l’altro era la mia prima esperienza politica. E cosa succedeva in quest’aula negli scorsi anni? Specialmente negli ultimi mesi si era assistito ad una corsa ai Piani di intervento integrato per accontentare l’immobiliarista di turno, vedendo cedere e consumare il nostro territorio, senza avere peraltro un’adeguata contropartita. Non regnava, secondo me, la sensazione di un governo attento del territorio, come invece l’Assessore Simonetti continuamente tende a sottolineare. E questi piani di interventi integrati, specialmente l’ex Sai Triade, è stato riproposto per ben tre volte finché non si sono trovati gli 11 voti, compreso quello del Consigliere D’Auria, mi spiace che non sia presente, e non di certo i

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nostri che oggi… di quei Consiglieri che oggi siedono in Maggioranza.

Mi spiace che non sia qui perché il Consigliere D’Auria continua invece a ripetere che è un Piano di intervento integrato che è passato per i nostri voti di Maggioranza attuale.

L’Assessore ha ripetuto inoltre più volte che non vuole stravolgere ma è importante governare, dando priorità ordinata alle cose. Non è importare diventare capitale della Bassa, ma entrare in rete e in compartecipazione con i Comuni limitrofi per condividere insieme l’obiettivo di far diventare la nostra zona un territorio dove le persone desiderano vivere, perché qui trovano sviluppo, ma sviluppo armonico accompagnato dal rispetto per il territorio e quindi per i suoi cittadini.

Ma anche gli altri Assessori evidenziano finalmente un’inversione, la sensazione ma direi la consapevolezza di settori ben gestiti e governati. Non dimentichiamoci che in passato gli Assessori ai servizi e sociali, alla cultura, istruzione variavano al continuo variare delle Maggioranza e quindi in base alle sempre nuove esigenze di governabilità. Si sono cambiati 17 Assessori in cinque anni, ciò ha inevitabilmente prodotto pesanti ripercussioni: latitanza al tavolo delle 328, ritardi nelle convenzioni e elargizioni di contributi con criteri poco trasparenti, finanziamenti e opportunità perse, ma soprattutto la mancanza di punti di riferimenti certi e continuativi in settori fondamentali, soprattutto per le fasce più deboli.

Ora invece, dopo un primo momento per cui per forza di cose si sono dovute mettere delle pezze, perché prima di costruire e progettare bisogna riparare le fondamenta altrimenti il tutto crolla, e le pezze che sono state messe ce le hanno bene illustrate sia l’Assessore Colleoni, quando per pezze intende un cambiamento di prezzi, ad esempio, nell’acquisto attraverso un’unica gara di bando delle forniture scolastiche, organizzando attraverso un modulo la raccolta dei bisogni delle singole scuole, oppure quando si cambia la prassi per l’erogazione dei contributi alle associazioni, oppure l’introduzione della prassi di controllare lo stato di sicurezza delle palestre. Sono cambiamenti che oltre a riparare garantiscono maggiore trasparenza, controllo ma soprattutto limitano gli sprechi e contengono le spese.

Senza parlare delle pezze che ha dovuto porre l’Assessore al Bilancio, non sto a ricordare gli 800.000 euro promessi a voce per la tangenziale sud, e introiti aleatori delle società partecipate eccetera.

Ma oltre alle pezze si sono anche visti i nuovi progetti e ne cito solo alcuni che mi stanno particolarmente a cuore: 35.000 euro per il progetto psichiatria, finanziamento a sostegno di progetti specifici che arrivano dal volontariato nel settore delle nuove povertà;

finanziamento per il museo scientifico che l’Assessore alla cultura sa bene quanto mi stia a cuore visto la mia inclinazione professionale;

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consistente incremento per le attività culturali e per la messa in rete della biblioteca e tanti altri e tutto questo, ma anche tanto altro, a fronte di un aumento dell’ICI ma solo sulla seconda casa e un aumento dell’addizionale IRPEF che arrivando allo 0,4 rimane comunque la più bassa della zona, ma con grande attenzione alla tutela della fasce più deboli, dove sono previste le esenzioni e le detrazioni e con l’obiettivo di diminuire il ricorso agli oneri di urbanizzazione per finanziare le spese correnti e quindi ancora attenzione al territorio.

Per questo il mio voto a questo Bilancio è favorevole, perché è coerente con le linee programmatiche e gli obiettivi di indirizzo con i quali ci siamo presentati ai cittadini. Volevo infine ringraziare l’Assessore Tura perché per la prima volta ci ha trasmesso i dati rilevati dal polo tecnologico ITIS Mozzali, scuola con la quale il Comune ha da anni una convenzione in corso per alcuni rilievi ambientali, relazione che finora non era mai stata consegnata ai Consiglieri Comunali; ne sottolineo l’importanza sia per la qualità delle rilevazioni, ma anche perché così viene valorizzato il lavoro svolto dagli studenti e dai docenti di questa scuola. Ringrazio inoltre tutto l’esecutivo e il Sindaco per il lavoro svolto.

Presidente

Grazie Consigliera Bussini. È iscritto a parlare il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Innanzitutto desidero dichiarare la mia piena soddisfazione alle repliche e ai chiarimenti che mi sono stati formulati ieri dagli Assessori che avevo coinvolto con le mie richieste, però così come avevo già preannunciato nel mio intervento di ieri, volevo fare alcune considerazioni su alcuni aspetti affrontati nella discussione della scorsa riunione, in particolare al mancato finanziamento dell’ormai ex contratto di quartiere per Castel Cerreto. Evidentemente parte dell’Opposizione è a corto di argomenti perché tira in ballo il mancato finanziamento di un progetto che era stato concepito male e gestito peggio dalla passata Amministrazione. Bene ha fatto la Regione Lombardia a escludere il contratto e quindi ad effettuare un aborto terapeutico… grazie… visto che è intervenuta la collega Siliprandi, voglio ricordare che una graziosa collega della Minoranza parla spesso di democrazia; ma dov’era quando tutta Castel Cerreto ha detto di no nel Consiglio Comunale aperto?... Consigliera, se li vuole guadagnare questi gettoni di presenza?...

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Presidente

Consiglieri non parlate fra di voi, però…

Consigliere Scarpellino

Prestando maggiore attenzione a quello che viene registrato in sala piuttosto che avere l’orecchio sempre rivolto al gobbo teatrale? Si cita Pinocchio e ci si dimentica del gatto e della volpe, si è dimenticato che forse su Castel Cerreto si è spaccata la passata Maggioranza, che forse sono state perse le elezioni anche per questo; ci si dimentica che anche nell’attuale Minoranza ci sono posizioni contrastanti, vero collega Riganti? Ha detto bene la nostra fata turchina, per il borgo periferico più antico di Treviglio si dovrà pianificare una concertazione a più ampio raggio e più mirata alla realtà attuale e non alle necessità di cassa.

Voglio intervenire anche sulla progettazione degli impianti, apprezzando molto l’intervento del collega Mangano, anche perché ho una delega in proposito e quindi vorrei ribadire quanto ha dichiarato l’Assessore Simonetti e quindi rassicurare l’Opposizione; proprio perché in passato si sono fatti interventi senza una adeguata programmazione, bene fa l’Amministrazione Comunale ad agire nell’ambito del Piano di governo del territorio, pur rispettando il programma di mandato. Sarebbe stato facile ristrutturare lo stadio Zanconti e rifare la pista di atletica nei siti dove sono attualmente, sarebbero risultati carenti entrambi. Un centro sportivo polivalente va progettato con attenzione soprattutto per la sua collocazione, anche se sarà sempre più difficile trovare aree disponibili e lontane dal traffico veicolare visto le strade che si intendono realizzare. Io a questo punto auspico uno studio approfondito della problematica, avvalendosi della consulenza del servizio impianti sportivi del CONI, cosa mai fatta in passato dalle Amministrazioni di Treviglio. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Dozzi, ne ha facoltà.

Consigliere Dozzi

Grazie signor Presidente. Non entrerò nel merito della discussione sull’approvazione del Bilancio perché lo condivido e lo approvo in tutte le sue parti. Vorrei riprendere e ripuntualizzare alcune questioni e fatti avvenuti nel corso di questi mesi di insediamento della nuova

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Amministrazione. Primo: vorrei precisare che la chiusura del Centro diurno per anziani del ponte di novembre 2006 era stata già deliberata dal Comitato di gestione dell’Igea nominato dalla precedente Giunta, pertanto l’ex Assessore ai servizi sociali ne era a conoscenza quando a suo tempo intervenne accusando di tale scelta l’attuale Amministrazione.

Ho trovato fuori luogo e errata la critica mossa dall’ex Assessore ai lavori pubblici rispetto alla messa in rete del POP; infatti prima della sua approvazione la nuova Giunta aveva provveduto a metterlo in rete perché la cittadinanza potesse prenderne visione. La precedente Amministrazione lo aveva messo in rete solo dopo la sua approvazione. Ho trovato assurdo che nella bacheca della Lega, in piazza Manara, fossero esposte per alcune settimane foto di rifiuti in alcuni punti della città, perché il capitolato per la loro raccolta è stato stipulato dalla precedente Amministrazione e scadrà a giugno 2007.

Nel volantino “La stangata della Giunta Borghi”, sottoscritto da Alleanza Nazionale, Forza Italia, Lega Nord e Città Nuova si legge: “La Giunta Borghi sta brillando per fare il contrario di quanto affermava in campagna elettorale, quando gli slogans erano: niente Sai Triade”. Vi do lettura testuale di quanto dicevamo in campagna elettorale, questo è il volantino dell’Ulivo dove si diceva: “Zordan e quanti lo hanno sostenuto ci lasciano una città dove la qualità del vivere è peggiorata, un’eredità pesante, aggravata dall’ultimo assalto alla diligenza del territorio, scatenata con l’approvazione di grossi interventi edilizi sulle aree Baslini, ex Sai ed ex Triade, vere colate di cemento senza programmazione o contromisure, ad esclusivo interesse dei privati”.

Per quanto riguarda il via agli sprechi, inefficienze e assistenzialismo sempre citati nel volantino, vorrei rifarmi ai 28.000 euro spesi per lo sportello Progetto borsa lavoro Lombardia. La convenzione con l’Associazione Incontro aveva lo scopo di informare la cittadinanza di tale progetto; dalla relazione semestrale del Presidente dell’Associazione si legge quanto segue… la convenzione è stata firmata a giugno, la relazione del presidente è del 16 di dicembre: “Per far conoscere meglio, questo dice il Presidente dell’Associazione, per far conoscere meglio il nostro servizio, abbiamo pensato di utilizzare il pannello luminoso Informa città, ma da settembre ad oggi il signor Corsini ci ha sempre risposto che non è possibile perché il tabellone è saturo di comunicati; pensate spendiamo 28.000 euro per informare la cittadinanza e poi il tabellone è saturo. Nello stesso periodo, cita sempre il Presidente, abbiamo chiesto al signor Corbetta la possibilità di far conoscere questo servizio attraverso il sito del Comune, ma ad oggi, nonostante le nostre sollecitazioni, non abbiamo ancora ricevuto risposta.

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Mi auguro, chi ha approvato questo primo Bilancio, si prosegua nel lavoro per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel nostro programma di mandato; personalmente ritengo che il bene non abbia bisogno di divulgatori, ma aspetti solo di essere fatto, dopo di che si diffonde per conto suo. Per finire vorrei, se mi permettete, esprimere un sentito ringraziamento al Sindaco e alla Giunta per la competenza e la serietà con cui hanno operato in questi mesi, non è mia abitudine fare apprezzamenti personali, non me ne vogliano gli altri Assessori, ma mi sento di manifestare all’Assessore al Bilancio tutta la mia gratitudine, credo anche quella Maggioranza, per la puntualità e la chiarezza delle precisazioni date in questo dibattito. Grazie di cuore Elena e buon lavoro a tutti.

Presidente

Grazie Consigliere… No, no, non credo ci siano motivi personali Consigliera, non ne ho rilevati non mi pare sia stata insultata… Questa è politica le cose non esatte, non sono questioni personali… Ha chiesto di intervenire Consigliera Siliprandi però aveva già fatto il suo intervento ieri per cui le darò la parola poi per la replica dopo la Giunta È iscritto a parlare anche il Consigliere Minuti, che però ha già fatto ieri il suo intervento, per cui dovrebbe intervenire poi per replica dopo la Giunta, è scritto a parlare il Consigliere Pirola, ne ha facoltà… Sì Consigliera Siliprandi, dopo la replica della Giunta potrà intervenire…

Sì, dopo la replica della Giunta potrà replicare anche lei… Prego.

Consigliere Pirola

Grazie Presidente. Parto col mio intervento scusandomi di due cose, la prima è che non ho un intervento scritto perché non ce la faccio, non ce la faccio a scrivere gli interventi, non riesco a concettualizzare più di tanto, quindi sarà un intervento a braccio, magari con qualche citazione qua e là, perché riesco meglio a esprimermi quando parlano gli altri… no, salvo che mi parlino mentre parlo io, però preferisco quelli già passati alla storia. Questa è la prima premessa, la seconda, e non è piaggeria, devo dire che farò l’intervento solo su due punti perché non ho la capacità di vista complessiva su un argomento così complesso com’è il Bilancio, che hanno dimostrato di avere molti altri Consiglieri, tra cui anche qualche Consigliere dell’Opposizione. A me per esempio personalmente è molto piaciuto l’intervento del Consigliere Mangano di ieri, perché era una serie di domande, ma molto puntuali, molto precise, molto oggettive nel loro essere poste, così come ho apprezzato la complessità dell’argomentare del Consigliere Minuti a cui, se mi è concesso, voglio anche dire che se oggi sono qui a cercare di fare qualche argomentazione un pò

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numerologica sul Bilancio, lo devo anche ai quattro anni di scuola che ho avuto con lui. Poi qualche volta si è assieme, qualche volta non si è assieme, scriveva Nietzche: si resta cattivi scolari se non si rinnega il proprio maestro, però questa è la vita.

Detto questo, arrivo subito alla conclusione e poi all’argomento. Che giudizio dare di questo Bilancio? Io lo definirei con due termini che poi riprendo alla fine, lo definisco un Bilancio serio e un Bilancio strategico; volevo definirlo ottimo, poi mi sono detto: ce ne abbiamo ancora quattro, cosa fai poi? Ottimissimo, eccetera eccetera, allora…

super-ottimo… serio e strategico; perché serio lo dico subito perché è strategico lo dicono ----; serio perché ha dimostrato nel suo organizzarsi di avere individuato quali sono gli snodi strutturali che questa Amministrazione ha davanti per i prossimi cinque anni e che ha cercato di cominciare a indirizzarli adeguatamente. Su qualcuno l’indirizzo è più evidente, su altri è meno evidente, è un Bilancio che sterza ma che non stravolge. Ora qui è vero quello che diceva il Consigliere Zordan ieri, che ci sono degli elementi di continuità, però poiché anch’io come il Consigliere Mangano preferisco il bipolarismo, allora dico subito che non sono per quelli che amano la notte in cui tutte le vacche sono nere e quindi mi pare che, soprattutto sulla voce la vexata quaestio di questi giorni, le entrate, la stangata fiscale, si possa fare qualche ragionamento comparativo.

L’altra volta ho usato Aristotele, adesso andiamo ancora più indietro, tanto fra un po’ le fonti non ci supporteranno più per cui più indietro di così… sentendo certo argomentare, leggendo anche questo volantino o articolo che è girato, mi veniva in mente Protagora quando diceva che in fondo in fondo l’uomo è misura di tutte le cose e quindi direbbero i bergamaschi: pota tante crape tante suche, no, ecco…

Allora, l’uomo è misura di tutte le cose, quindi non giudicherò la ricostruzione che vado a fare, chiedo solo a tutti però poi di avere l’uguale misura, perché se la gestione che è stata fatta di questo iter di Bilancio s’è beccata prima del non democratico, poi che il ruolo dei Consiglieri è stato svilito, poi che mettiamo le mani nelle tasche dei cittadini, allora cinque anni fa, quando veniva approvato il primo Bilancio Zordan, io mi dilettavo a scrivere un po’ più liberamente su un giornale locale, allora sono andato a riprendere esattamente gli argomenti che ho usato cinque anni fa e ho cercato di metterli assieme.

Allora andiamo a guardare il metodo, abbiamo aumentato di due punti per mille l’IRPEF noi, è stata aumentata di due… è stata introdotta e portata a due punti per mille cinque anni fa. Come l’abbiamo introdotta noi, con una delibera di Consiglio su cui abbiamo passato la serata;

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ciascuno ha espresso il suo parere, ci siamo beccati un po’ degli antidemocratici, va bene tutto. Cinque anni fa cosa diceva la delibera di Consiglio che istituiva l’addizionale IRPEF? 20 dicembre 2001, preso atto eccetera eccetera… di approvare con decorrenza dall’anno 2002 l’istituzione dell’addizionale comunale facoltativa all’imposta…

IRPEF, ai sensi dell’art. tal dei tali, con aliquota iniziale nulla, lasciando competenza alla Giunta per la determinazione di un’aliquota diversa da zero, qualora esigenze di Bilancio lo richiedano. 20 dicembre, delibera di Giunta, acquisiti i pareri eccetera eccetera, con votazione unanime espressa con alzata di mano, delibera di determinare per l’anno 2002 l’aliquota opzionale dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito per le persone fisiche nella misura dello 0,2%. E uno dice: quindi il Consiglio l’ha approvato, ha dato l’indirizzo, ci sono state delle esigenze di Bilancio che l’hanno richiesto, pota, l’uomo è misura di tutte le cose, l’hanno introdotta.

Data di questa delibera di Giunta 21 dicembre 2001, cioè il giorno dopo… va beh, va bene così… il Bilancio per la cronaca è stato provato circa un mese, 40 giorni dopo, okay. Questo è il metodo.

Andiamo al contenuto. Allora uno potrebbe dire: va beh, no… due punti voi, due punti noi, pari patta. Ora a parte il fatto… a parte il fatto che la partita è finita ai supplementari e non siamo dovuti arrivare al golden goal perché assieme ai due punti noi abbiamo messo l’esenzione, cioè 6.600 contribuenti o … contribuenti IRPEF esentati, quindi quella cosa qui bisognerà dirla, forse forse visto l’apprezzamento di alcuni…

Presidente

Non so chi ha commentato, però mantenete il silenzio in aula durante gli interventi, per cortesia. Prego Consigliere.

Consigliere Pirola

Allora dicevo c’è questa differenza nel contenuto forse forse conveniva tenersi questa esenzione per l’ultimo anno prima delle elezioni, no? E l’invito che do è se dobbiamo fare una ulteriore esenzione, gestiamocela bene, visto che a quanto pare non è stata appezzata. Poi ho fatto un’analisi comparata, per non correre il rischio di sbagliare a leggere anch’io il Bilancio, perché ho studiato…

Cambio cassetta

… ho preso le relazioni e ho messo giù la serie storica di quell’indicatore che si chiama pressione tributaria pro-capite, che dall’anno 2001 all’anno 2002, cioè dall’ultimo Bilancio Minuti in cui io

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facevo il Consigliere al primo Bilancio Zordan, la pressione tributaria pro-capite è salita del 62%, documento allegato al Bilancio di allora.

Come ci ha spiegato il ragionier Pelizzari non possiamo comparare il 2007 sul 2006 per i noti motivi, comparandolo sull’anno che è coerente per voci di appostamento, l’aumento della pressione tributaria pro- capite è del 15,36; il che ci fa dire che in quel Bilancio rispetto a quello la pressione è aumentata rispetto all’anno precedente di quattro volte…

Presidente

Consigliere Pirola, il termine è spirato, per cui se arriva alla conclusione…

Consigliere Pirola

Ho, chiedo scusa, ah già perché io non sono Capogruppo. Cito solo un altro dato, veloce… Ho fatto una simulazione su delle famiglie tipo trevigliesi, prendendo i tre aumenti posti in atto da Zordan e dalla sua Amministrazione, cioè IRPEF, mensa e riduzione delle detrazioni e le ho comparate con gli aumenti fatti quest’anno. Allora ne viene che su una famiglia, dopo di che chi lo vuole è qui, su una famiglia con due figli e un reddito imponibile IRPEF di 40.000 Euro, per mettere lo stesso aumento di pressione fiscale avremmo dovuto aumentare l’IRPEF di 10 punti, non di 2, di 10. Su una famiglia con due figli con un reddito di 65.000 Euro, l’avremmo dovuto aumentare di 70.

Vado a chiudere velocemente, lasciamo stare le altre citazioni, un solo commento sui servizi sociali, per vicinanza anche in questo caso, devo dire che condivido pienamente, per motivazioni personali e politiche, la scelta dell’Assessore di perseguire l’ampliamento dei servizi e di rifiutare la scellerata politica dei voucher, la scellerata politica dei voucher…e anche qui chiudo con una citazione, questa familiare, le prime volte che portavo a casa i soldi e guardavo lo stipendio, mio padre in dialetto, poi traduco, mi diceva: regordes cunta mia quata dan dà, ma quant che ta resta an secocia, traduco per il Capogruppo…

perfetto, ok. Ho finito, mi scuso per aver sforato.

Presidente

Grazie Consigliere. I tre minuti che ha sforato penso che il suo gruppo consiliare negli interventi successivi ce li farà recuperare. Se vi sono altri Consiglieri che vogliono intervenire? È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

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Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Silli fa la brava, Silli … Presidente

Consigliere Siliprandi le ho detto che essendo Capogruppo potrà fare la replica dopo l’intervento dell’esecutivo come tutti gli altri capigruppo. Adesso gli altri Consiglieri, come lei ha fatto ieri, oggi stanno facendo le loro considerazioni. Prego.

Consigliere Merisi

Silli, mi hai rubato 25 secondi, ma te la perdono.

Presidente

Prego Consigliere.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Non vorrei essere blasfemo ma voglio ricordare i miei trascorsi da chierichetto, introibo ad altare dei, si diceva così eh Pirola? Il mio filosofo preferito era Nietzche, perché si chiamava Federico come me, era della Bilancia come me, 21 ottobre 1840, ma forse effettivamente, anzi sicuramente senza forse… quello che preferivo era Leibnitz, che parlava di monadi, di queste particelle che in un modo o nell’altro si incontravano. Ma io credo che questa sera dobbiamo guardare avanti, il Bilancio è una cosa importante sicuramente, fondamentale per l’Amministrazione Comunale ed è fondamentale per i cittadini; guardare avanti non vuol dire mettere sul piatto fiducia o non fiducia, questo può essere il problema che in questi giorni ci tocca di più, fiducia o non fiducia non vuol dire neanche essere di Maggioranza o di Minoranza. Fiducia o non fiducia vuol dire guardiamo dentro in questo Bilancio, guardiamo effettivamente che cosa ci propone, guardiamo come è stato fatto, la struttura può essere frutto di opinioni, di idee, sia politiche che amministrative, ma le indicazioni sono altrettanto frutto di opinioni, di idee che però hanno un volato hanno un qualcosa che spinge verso una visione che mi permetto di dire, sia duramente ottimistica. È chiaro che stiamo lavorando, come abbiamo sentito dire spesso e come diciamo sempre e come diremo ancora tante volte. Io sono convinto che questo Bilancio sarà il mezzo per lavorare, poi evidentemente arriveranno l’UPIM, arriveranno tante altre cose e l’altro filosofo greco Eraclito

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Pantarei; mi spiace solo che questo Pantarei sia solo acqua, voi sapete che sull’acqua avrei qualcosa da dire in più. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere, è iscritto a parlare il Consigliere Riganti, ne ha facoltà.

Consigliere Riganti

Grazie. Tre punti caposaldo: la famiglia, la spesa e l’urbanistica. Io di questi aspetti nel Bilancio della relazione degli Assessori ho preso nota di questi aspetti e ne volevo dire alcune cose. Sulla famiglia la parità dei diritti-doveri dei cittadini e ritorno a quel discorso che ho fatto qualche settimana fa per le famiglie, la ricordo quella raccomandazione e vorrei che sia messa non solo per l’addizionale IRPEF ma anche per il Bilancio; era per l’esenzione o comunque per i contributi e gli aiuti che il Comune dà su addizionali IRPEF e su ICI, vorrei che fosse estesa per tutto quello che sono le tassazioni ai cittadini trevigliesi da parte dell’Amministrazione Comunale. Ricordo che il problema è: i cittadini trevigliesi devono essere tassati per il reddito pro-capite e non per il reddito del capo-famiglia, lo ricordo, scusatemi ma ci tengo che questo sia messo e sia studiato, elaborato per il prossimo anno. E ritorno a far l’esempio: se un giovane operaio della SAME lavora e ha un reddito di 12.000 euro, ha tutte le esenzioni; se quel giovane lì il giorno dopo si sposa, ha una moglie e dopo un anno ha un figlio e dopo due anni a due figli, per mantenere moglie e figli arriva a 13-14.000 euro non ce la fa più, casa, moglie, figli, mutuo e tutto quello che è da pagare, in più tassazione, addizionali e tutti quant’altro.

Perciò, se possibile chiedo all’Amministrazione… non se è possibile, chiedo all’Amministrazione l’impegno in questo anno 2007 a rivedere questi metodi, queste esenzioni, queste tassazioni, queste fasce, non applicandole al solo lavoratore che produce reddito, ma ai componenti di tutta la famiglia; perciò nel caso ci fosse una famiglia dove il cives, il cittadino produce il reddito non è solo lui il cives, ma anche gli altri tre, la moglie e i figli, perciò questi sono cittadini pari grado. E se il reddito è 14.000, non è un cives quello migliore degli altri, che vive molto meglio degli altri, quello che è un cives che vive con 3.500 euro di reddito, perché diviso per i suoi familiari, se sono quattro in famiglia, è 3.500. Questa è la raccomandazione.

Per la spesa. Per la spesa, un’attenzione all’equità nel distribuire i servizi. Io adesso faccio tre esempi perché è giusto che tutti debbono

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pagare anche qualcosa in più, è giusto che ci siano gli adeguamenti delle tariffe o di quant’altro l’Amministrazione Comunale chiede per le refezioni, trasporto eccetera, ma però che questi servizi siano equamente distribuiti. Va bene che questo è un controllo che faranno i servizi sociali eccetera, ma io sto facendo questo esempio e cerco di spiegarmi. E faccio tre esempi: gli asili nido, la refezione scolastica e gli impianti sportivi. Gli asili nido, 876.000 e rotti di spese per 60 bambini, 12.933 euro e rotti per bambino, l’entrata, cioè quello che si incamera per la tariffa che questi pagano, 223.000 euro, diviso i 60 bambini, 3.716 euro per bambino annuo; la differenza, diviso i 60 bambini, sono 10.000 euro che spende il Comune per ogni bambino che va all’asilo nido; cioè c’è la mamma che si tiene a casa il bambino perché ci arriva, perché fa della gran fatica e non ha questi 3.700 euro da pagare al Comune per il suo bambino, lei non riceve questi 10.000 euro che il Comune dà invece agli altri 60 bambini.

Il secondo caso. Il secondo caso è le refezioni. Le refezioni invece è molto meglio distribuita l’equità sociale, diciamo, perché ci sono 2.000 bambini, io penso, dico 2.000, un numero, che usufruiscono della mensa. 250.000 euro i costi, 50.000 i proventi, la differenza sono 200.000 euro, diviso 2.000 bambini, 100 euro a bambino, ecco è molto più equo che non quello di prima 10.000 euro a bambino.

Gli impianti sportivi. 719.000 euro di costi, 319.000 euro di proventi;

però non è che questa differenza di 400.000 euro sui costi va a vantaggio di tutte le società sportive, sono una o due società sportive che godono di 400.000 euro, le altre pagano.

E passo all’ultimo argomento che mi sta a cuore: l’urbanistica. Di questo ho una preoccupazione, mi scusi Assessore, non ho fatto domande ieri sera ma ho questa preoccupazione, la preoccupazione per il grande balzo da 27.000 a 35.000 abitanti e il modo di gestirlo e il quadrilatero economico che si parla di questo, non solo il problema degli abitanti, perciò un residenziale da 27.000 a 35.000, ma anche il problema dello sviluppo economico della città. E faccio alcuni appunti, se mi permette. Dalla relazione dell’Assessore all’urbanistica:

Creazione di una nuova struttura operativa all’interno dell’ente con la cooperazione di esperti esterni - ho preso degli appunti - Ufficio di piano con consulenti esterni più altri esperti esterni per l’agricoltura, geologia e per la valutazione della sostenibilità ambientale del nuovo piano; e poi le dichiarazioni che l’Assessore ha fatto: non siamo contro la città che si rinnova, l’Amministrazione di sinistra non significa essere contro gli interventi edilizi eccetera.

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Ma soprattutto quello che mi preoccupa è che nella relazione è scritto:

il Comune non solo custode delle regole, ma che sappia indirizzare anche gli orizzonti nel campo progettuale in una logica di efficacia e sussidiarietà con l’operatore privato. Allora la mia preoccupazione:

significa che l’Amministrazione Comunale governerà il campo progettuale? Che ci sarà un super ufficio che gestirà l’economia di Treviglio per quanto riguarda lo sviluppo dell’artigianato, del commercio, delle abitazioni, dell’industria, dell’agricoltura e di quant’altro? Oltre che ai parchi, la viabilità, le grandi e piccole infrastrutture? L’economia, secondo me, non me ne intendo ma quello che ho capito è l’economia ha bisogno del mercato, della libera iniziativa dei privati, anche progettuale, non di guide illuminate o benevole. All’Amministrazione Comunale secondo me compete, secondo me eh, poi bontà vostra, fornire agli operatori regole chiare e semplici, come mi ha insegnato l’ex-Sindaco Luigi Minuti, poche, e l’ha già detto diverse volte, poche, che diano a tutti i cittadini, belli, brutti, bravi e meno bravi, di qua e di là, del partito o non del partito, la certezza del diritto. È essenziale la certezza del diritto, specialmente nel campo dell’edilizia o dell’urbanistica.

Questo servizio deve essere fatto con un ufficio, sempre per me, a mio parere, ridotto, essenziale, svelto e al servizio della città e non al servizio di se stesso, non un ufficio per se stesso.

Condivido la preoccupazione espressa dal Consigliere Minuti sulla scelta metodologica della gestione per obiettivi, fallita in gran parte degli enti pubblici che l’hanno approvata e superata in tutte le aziende private perché i costi superano i benefici, cito Luigi Minuti: sembra che la gestione per obiettivi, anziché una modalità per il mezzo per amministrare ed il mezzo per amministrare, sia stata adottata come il fine dell’Amministrazione. Ancora un appunto e ho finito, scusatemi la mia confusione… Allora è l’augurio, ho finito, che faccio all’Amministrazione Comunale, per la famiglia di operare in questo…

già me ne ha dato le sue assicurazioni l’Assessore Stucchi, per l’attenzione nel fornire i servizi, che sia un momentino meglio distribuito o non so come fare per gli asili nido soprattutto, non tanto per le mense e per le società sportive e qualche altro servizio che io non ho guardato, cioè non ho citato ma che ha anche lui qualche piccolo problemino e soprattutto per l’urbanistica, la certezza del diritto. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Guzzetti, ne ha facoltà.

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Consigliere Guzzetti

Grazie. Noi della Città Invisibile valutiamo positivamente questo Bilancio di previsione 2007/2009 proposto dall’Amministrazione. La scelta di aumentare l’ICI dello 0,1 per cento solo sulle seconde case e le aree edificabili, così come la rimodulazione dell’addizionale comunale IRPEF, passando dallo 0,2 allo 0,4 per cento, salvaguardando le fasce più deboli con redditi fino a 12.000 euro, la riteniamo, come già detto, una scelta di responsabilità indirizzata a ridurre l’utilizzo degli oneri urbanizzativi per finanziare la spesa corrente e aumentare le risorse disponibili per i servizi ai cittadini trevigliesi, con particolare riferimento ai servizi sociali, all’ambiente e alla cultura.

Valutiamo anche positivamente l’impegno futuro a rivedere l’ICI sulla prima casa dopo l’aggiornamento e l’accertamento sulle utenze, così come auspichiamo l’aumento e la valutazione dell’esenzione IRPEF con riferimento ai redditi ISEE. Noi sentiamo di ringraziare il Sindaco e tutta la Giunta e l’Amministrazione per il buon lavoro svolto finora, in particolare vogliamo evidenziare alcuni aspetti che riguardano i programmi operativi dei singoli assessorati.

Così come già ricordato da altri Consiglieri, si valuta un possibile aumento degli abitanti a Treviglio fino a 35.000 nei prossimi cinque anni. È un aumento di quasi il 30% e sicuramente qualcuno magari auspica anche un aumento maggiore; sappiamo certamente che ci sono alcuni insediamenti come ex Sai, Triade, Bollone, che porteranno qualche abitante in più, ma riteniamo che questo aumento di abitanti debba essere contenuto il più possibile con delle modalità, non so quali, però forse si possono trovare delle modalità, perché l’impatto sull’ambiente, sui servizi, sulla qualità della vita dei cittadini trevigliesi sicuramente potrebbe essere compromessa.

Un altro aspetto, pur valutando positivamente l’attuale informazione ai cittadini e l’impegno al potenziamento informatico previsto, dal nostro punto di vista riteniamo utile valutare la possibilità di avere magari un bollettino o una gazzetta comunale che arrivi periodicamente nelle case di tutti i cittadini. Continuando, si apprezza il primo obiettivo strategico dell’Assessorato alla cultura che prevede la riqualificazione del Centro civico culturale e la creazione di un nuovo Centro culturale polivalente destinato ai giovani della città. L’Assessore ieri ha dato qualche indicazione per lo spazio riservato ai giovani, lo spazio lo riteniamo importante, perché lo spazio a disposizione influisce anche sui contenuti dei progetti culturali per i giovani e gli adolescenti.

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Niente, ci auspichiamo che venga realizzato quanto prima questo obiettivo e nel più breve tempo possibile.

Valutiamo anche molto positivamente le risorse messe a disposizione dell’Assessorato ai servizi sociali, elencate in maniera anche molto specifica e in particolare vogliamo solo evidenziare che per gli adolescenti e i giovani riteniamo utile una progettazione, un coordinamento complessivo su tutta la positività della condizione giovanile, fermo restando che ci sono delle problematicità di alcune casistiche. Riteniamo inoltre utile avere regia, valutazioni e informazioni sugli obiettivi raggiunti dai progetti sostenuti e finanziati dall’Assessorato ai servizi sociali, in modo tale che appunto la sussidiarietà non sia considerata solo erogazione di servizi e sostegno anche di progetti.

Si valuta molto positivamente il percorso avviato dall’Assessorato ai servizi ambientali, in particolare in merito alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti urbani, ma noi ci auguriamo che questo percorso continui fino ad arrivare, come già accennato come impegno anche del nostro programma di governo, ad arrivare al passaggio da tassa a tariffa con una raccolta differenziata migliore dell’attuale 48%. Si potrebbero ipotizzare degli obiettivi annuali, magari sostenuti da incentivi, oppure da sanzioni, come già qualche volta ne abbiamo parlato, verificabili, facendo riferimento ad altri Comuni eccellenti, come quello di Torre Boldone che ormai è conosciuto, che arriva a una raccolta differenziata fino all’82%, oppure ad altri Comuni del Nord Italia, considerati eccellenti.

Sempre su questo aspetto, su questo argomento riteniamo importante fare un lavoro di informazione, sensibilizzazione e eventualmente anche formazione nelle scuole in sinergia con l’Assessorato alla pubblica istruzione. Questa tematica a nostro avviso non può essere lasciata solo alla libera iniziativa degli insegnanti che sono più sensibili, ma va programmata e va programmata in sinergia con l’Assessorato alla pubblica istruzione. Si condivide in generale il piano delle opere pubbliche con particolare riferimento alle piste ciclabili e qualcuno l’ha accennato, che sono da inserire in un contesto anche più ampio a livello provinciale da valutare e poi dovranno rientrare anche in un piano specifico dei trasporti comunali.

Per concludere, oltre anche noi a sottolineare l’importanza dell’edilizia popolare come già emerso da altri Consiglieri, ci teniamo particolarmente a sottolineare l’esigenza di avere al più presto il Piano di governo del territorio che ci sembra sentito, ma è una cosa importante, che possa dare delle indicazioni precise per uno sviluppo

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sostenibile. Si dice sempre sviluppo sostenibile, ma dobbiamo anche considerare che sviluppo sostenibile significa per noi, per i nostri figli e le generazioni future, non è solo un parola priva di sostanza e di significato, insomma speriamo che questo Piano di governo del territorio possa dare indicazioni per favorire il risparmio energetico, utilizzi le risorse rinnovabili, tuteli l’ambiente e speriamo possa anche dare delle indicazioni per migliorare la qualità della vita del nostro territorio. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Gatti, ne ha facoltà.

Consigliere Gatti

Non si prendono decisioni perché sono facili, non si prendono perché costano poco e non si prendono nemmeno perché sono popolari, si prendono perché sono giuste. Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, signor Presidente del Consiglio, signori Assessori, voterò a favore per questo Bilancio.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare il Consigliere Lorenzi, ne ha facoltà.

Consigliere Lorenzi

Grazie. Allora tra i vari botta e risposta di questi due giorni l’argomento che è rimasto comunque innegabile è che dietro al governo Prodi l’Amministrazione Borghi ha innalzato le imposte. In particolare vorrei aggiungere un’altra imprecisione oltre a quelle che sono state sottolineate dal volantino firmato dal centro-destra, vale a dire che l’aumento dell’addizionale IRPEF non è del 100% ma è di più del 100%, perché appunto grazie al governo Prodi siamo stati dichiarati tutti di base più ricchi, per cui, non essendoci più le detrazioni, l’aumento andrà a essere più del 100% e questo incide anche sulla determinazione della soglia, perché si è detto che i 12.000 euro di soglia sono stati decisi anche perché era una cosa, perché era un valore diffuso in precedenza.

E nel Consiglio Comunale di lunedì il Consigliere Riganti aveva detto che 12.000 euro corrisponde più o meno al reddito di un operaio della SAME. Certo, però cosa vuol dire? Che se l’operaio della SAME che

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per l’ultima addizionale IRPEF era contato come 12.000 Euro, se questi 12.000 euro derivavano da alcune detrazioni, queste detrazioni non ci saranno più, per cui non sarà esentato dalla prossima addizionale, ma le avrà più che raddoppiate. Per quanto riguarda l’ICI, certo non è stata aumentata quella sulla prima casa, ma l’ICI sulla seconda casa e l’ICI sulle aree edificabili su chi ricadono? Chi ha la seconda casa a Treviglio, certamente saranno pochissimi quelli che la useranno come casa di villeggiatura, molti l’affitteranno e se aumenta l’ICI, questo aumento dell’ICI ricadrà in un aumento degli affitti, così come l’aumento dell’ICI sulle aree edificabili andrà a ricadere sulle giovani coppie che andranno a comprarsi la prima casa.

Le tasse sui rifiuti invece le pagano tutti. Oltretutto ringrazio perché mi è stato dato il documento che avevo richiesto, volevo chiarirne bene il significato che non è quello di attaccare l’Amministrazione Minuti che ormai non mi sembra più il tempo per attaccarla eventualmente, né tanto meno per… neanche poi più di tanto per dare un merito all’Amministrazione Zordan, perché se è ritornata in attivo è sicuramente anche legato al cambiamento dei regolamenti, però è perché rimanga a memoria, rinnovo la richiesta dell’impegno da parte dell’Amministrazione che se chiede più soldi ai cittadini deve usarli saggiamente, per cui non deve andare in scoperto andando a dare i soldi dei cittadini alle banche, né deve stare lì ad accumulare denaro, ma deve utilizzarli per erogare veramente migliori servizi.

Bene, questo aumento di tasse in cosa va a ricadere? Sulla spesa corrente mi sofferto soprattutto su tre aspetti. Allora il primo è quello che riguarda il sociale, sul sociale niente da dire, trovo che sia uno dei valori dell’alternanza di governo e del bipolarismo il fatto che una Maggioranza dia una particolare sensibilità al sociale e questo lo ritengo importante e sta a cuore anche a me personalmente. Su altri capitoli importanti invece non sono affatto d’accordo, su come sono state destinate le spese, parlo innanzitutto della cosiddetta riorganizzazione della macchina organizzativa: non si fa altro che parlare di efficacia, efficienza ed economicità, però se si guarda il Bilancio triennale le spese non vanno a diminuire nel tempo, quindi che progettualità c’è? Che miglioramento c’è, se è stato fatto un “copia e incolla” delle spese del 2007 sul 2008 e 2009, dove si può vedere un miglioramento dei servizi che verranno erogati?

L’ultimo aspetto è quello della cultura. Va bene, sono stati innalzati i fondi per quanto riguarda la cultura. Io ricordo che incontrando le associazioni culturali cittadine l’Assessore Colleoni ha ringraziato le associazioni cittadine per la supplenza che hanno fatto in tutti questi anni alla funzione dell’Amministrazione. La funzione

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dell’Amministrazione non è quella di essere soggetto erogatore di cultura, ma di permettere alla libertà di cittadini in forma privata, libera, singola o associata, di esprimere tutta la loro creatività e tutta la loro capacità e ricchezza culturale; a Treviglio ce n’è tantissima, il Comune si vuole sostituire ad essa e diventare il soggetto di cultura di serie A, lasciando le libere associazioni di tutti i colori, perché Treviglio è proprio ricca perché ha espressioni sia di destra, che di sinistra, che apolitiche, con tutte le sensibilità che si possono pensare e il Comune dice di essere lui il principale soggetto che deve fare cultura. Questo è l’esatto opposto del principio di sussidiarietà.

Passo ora alla parte in conto capitale e in particolare al Piano delle opere pubbliche. Allora bene, gli oneri urbanizzativi si è detto che devono finanziare gli investimenti, per cui sono stati portati dalla parte corrente alla parte di conto capitale, va bene. Ma quali sono gli investimenti che sono stati finanziati? Sono quasi tutte manutenzioni, le manutenzioni sono investimenti? Forse sarebbero le manutenzioni che dovrebbero entrare nella parte corrente, chiaramente il Bilancio alla fine deve quadrare, però non è vero che gli oneri urbanizzativi vanno a finanziare gli investimenti, perché di investimenti con finanziamenti certi, e finanziamenti certi sono o gli oneri urbanizzativi o i mutui, non ce ne sono. Oltretutto il valore degli oneri urbanizzativi è rimasto immutato. Questo si è detto che è dovuto alla situazione che è stata ereditata e, come ha ricordato l’Assessore Simonetti, al fatto che non si è contrari all’urbanizzazione, ma si vuole un’urbanizzazione governata.

Ora va bene, però dove si vede il segnale di rottura rispetto alle varie accuse di cementificazione che erano state fatte? Uno si aspettava che almeno qualche segnale di distacco rispetto alle gestioni precedenti ci fosse. Oltretutto Assessore Quadri, dagli appunti che mi sono stati dati dalla Seconda Commissione, mi è stato riportato che nella voce “Altro”, che è l’ultima voce che rimane perché abbiamo parlato di oneri urbanizzativi… no, parlerò dopo del project financing…

passo alla voce “Altro”. Quindi nella voce “Altro” è stato detto in Seconda Commissione che 1.200.000 euro corrisponde alle monetizzazioni di aree standard, quindi la monetizzazione di aree standard, che dovrebbe servire a costruire del verde pubblico e parcheggi, è stata nascosta sotto un’altra voce, non si vede neanche un metro quadro di verde pubblico in più per i cittadini in questo Bilancio. Allora ci si chiede come viene governata questa urbanizzazione, se i soldi che esplicitamente dovrebbero essere rivolti al verde sono nascosti sotto la voce “Altro”.

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Le altre voci.. Le alienazioni certo non corrispondono… non possono essere considerate una vera e propria entrata, a meno che il Comune non sia egli stesso un immobiliarista o uno speculatore, per cui non credo che tenda a fare profitto sulle alienazioni. Da ultimo rimane il project financing che corrisponde a 26 milioni sui 59 milioni di euro totali degli investimenti previsti per il triennale. Ben vengano, saremmo i primi ad esserne contenti se tutti questi investimenti venissero realizzati. Certo non sono finanziamenti certi, perché se ci sono si fa, se non ci sono amen, e oltretutto i privati che finanziano devono avere un ritorno e se si è detto che piazza Setti è stata contrattata a condizioni assurde, bisogna comunque tenere conto che il privato vuole ritorno per potere investire. Quindi nel triennale io di investimenti veri, di una progettazione vera, di quale sarà la Treviglio dei prossimi anni, non sono capace di vederla. Immagino di non essere l’unico a non riuscire a vedere una progettualità, non capiamo quale sarà la città del futuro. Tutta la rottura, tutta la creazione della città perfetta che è stata enunciata, questo Bilancio non fa altro che deluderla, che deludere le attese immagino innanzitutto di coloro che hanno votato l’Amministrazione Borghi. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Non vi sono altri Consiglieri iscritti per questo giro di interventi, diamo la parola all’Assessore Stucchi per la replica da parte dell’esecutivo.

Assessore Stucchi

Allora brevemente, con il Consigliere Riganti ci siamo impegnati io credo due Consigli fa, l’impegno c’è, ho già messo in conto un certo tipo di lavoro, perché bisogna stimare con precisione quali saranno le entrate e fare i conteggi precisi per andare a prevedere delle entrate con una certa precisione per il Bilancio prossimo; è sicuramente una delle priorità di questa Amministrazione e come già l’altra volta abbiamo raccolto la raccomandazione.

Volevo solo rispondere velocemente a due questioni: la gestione per obiettivi nelle aziende private non è fallita, per lo meno non mi risulta, io non ho grande esperienza nel settore pubblico ma nelle aziende private parte della retribuzione dei dipendenti è un incentivo al raggiungimento di certi obiettivi. Non so, a me non risulta, però… Per quanto riguarda le società sportive probabilmente è necessario una redistribuzione dei costi e dei benefici, sicuramente ci sono tante convenzioni in essere e anche per lungo tempo, quindi sicuramente una volontà quella dell’Amministrazione rivedere complessivamente,

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