• Non ci sono risultati.

ECOLOGIA COMPORTAMENTALE DEI PREDATORI EPIPELAGICI MARINI “

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "ECOLOGIA COMPORTAMENTALE DEI PREDATORI EPIPELAGICI MARINI “"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Corso di Studi in Scienze Naturali Università della Calabria

Rende, 24 maggio 2019

NATURE DAY”

2019

ECOLOGIA COMPORTAMENTALE DEI PREDATORI EPIPELAGICI MARINI

Dr Emilio SPERONE

(2)

Dal 2005….

UNA RETE DI COLLABORAZIONI

NAZIONALI…

(3)

… E INTERNAZIONALI…

(4)
(5)

CENSIMENTO E MONITORAGGIO DI

ELASMOBRANCHI E CETACEI IN CALABRIA

Cetraro, 5 maggio 2008

Brancaleone, 28 agosto 2004

Vivo Valentia, 28 aprile 2005 Isca, 28 agosto 2008

Soverato, 01 settembre 2010

Fiumefreddo B., anni 60-70

(6)

COMPORTAMENTO DI SUPERFICIE DELLO SQUALO BIANCO

DYER ISLAND

NATURE RESERVE

(39 40’S; 19 25’E)

(7)
(8)
(9)

ECOLOGIA ALIMENTARE

DELLO SQUALO BALENA

(10)

3

DMSP

dimethylsulfoniopropionate

DMS

(11)
(12)

COMPORTAMENTO RIPRODUTTIVO

DELLA MEGATTERA

(13)

ALTRE ATTIVITA’

ü Caratterizzazione genetica dello squalo bianco e della verdesca in Mediterraneo

ü Ecotossicologia di gattuccio comune e squalo bianco ü Parassitologia di elasmobranchi

ü Comportamento dello squalo Zambesi

ü Studio della nicchia spaziale e trofica di elasmobranchi attraverso isotopi di azoto e carbonio

(14)

Riferimenti

Documenti correlati

• Tre pezzi basali nelle pinne pari. • Radiali brevi con

Il principale pubblico di riferimento delle azioni di progetto sono stati i pescatori, professionali e sportivi, ma alcune azioni hanno riguardato anche il vasto pub- blico dei

Reference spectra for the signal and the background are fitted to data as a function of the TRD classifier for different cuts on the ECAL BDT estimator.. electrons

Le competenze acquisite nel campo della biologia ed ecologia dei pesci sono pertanto rivendibili sia nei settori legati alla protezione e conser- vazione degli ecosistemi, che

Le matrici resinose in cui si trovano inglobate le cariche quarzifere perdono fragilità all’aumentare della temperatura. ➢ immissione di una corrente di azoto liquido già nel

Soprat- tutto in inverno, i segnali isotopici del carbonio di agone e coregone si discostano in maniera significativa da quelli della linea di base pelagi- ca, e dei diversi

Gli studi sulla rete trofica pelagica del Lago Maggiore mediante SIA sono stati estesi nel 2009 a cladoceri di piccola taglia e a organismi litorali. La spiccata stagionalità di

Eampiezza della nicchia trofica è stata valutata mediante l'indice di Levins normalizzato (in Feinsinger et al., 1981): B = 1/RC pi2, dove R è il numero di