Perdita di capacità portante
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Collasso in pendii naturali e artificiali
Collasso in pendii naturale e artificiali
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Le tre domande fondamentali
Il terreno è suscettibile di liquefazione ?
Se sì, la liquefazione può innescarsi ?
Se sì, si possono mitigare i danni correlati ?
Geologicamente (Olocene) le zone ad alto rischio sono letti di fiume, argini, zone di esondazione in pianura, spiagge, aree dunari ed interdunari, zone
paludose, suoli di bonifica
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Posso escludere la liquefacibilità del sito ?
Non è necessario eseguire la verifica (NTC § 7.11.3.4.2) SE:
L’accelerazione di picco al suolo è inferiore a 0,1 g,
La magnitudo attesa del sisma è inferiore a 5,0
La profondità media stagionale della falda è posta a più di 15 metri dal piano campagna sub-orizzontale e strutture con fondazioni superficiali
Il terreno è costituito da sabbie sature con resistenza penetrometrica normalizzata (N1)60 superiore a 30 colpi/30 cm (prova SPT) o qc1N
superiore a 180 (prova CPT)
Distribuzione granulometrica esterna alle zone indicate di seguito
Come procediamo per eseguire i controlli richiesti?
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La liquefazione in Italia
L’esclusione per granulometria
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L’esclusione per granulometria? è sempre vero?
Analisi granulometriche eseguite dopo il sisma di Chi-Chi (Taiwan, 1999) in siti soggetti a liquefazione (da Ku et al. 2003),
L’esclusione per granulometria? è sempre vero?
Analisi granulometriche eseguite dopo il sisma in Emilia (2012) nel sito di San Carlo (Comune di Sant’Agostino, FE) che ha presentato evidenza di liquefazione (da Lai 2003),
Terreni a grana fine
Esclusione della liquefacibilità
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Prima degli anni 2000: IL CRITERIO CINESE (Wang 1979)
PROPRIETA’ CONDIZIONE ARGILLA (< 0,005 mm) ≤ 15%
LIMITE LIQUIDO (LL) ≤ 35%
UMIDITA NATURALE (Wn) ≥ 0,9 LL INDICE DI LIQUIDITA (LI) ≤ 0,75
SORPASSATO - DA NON UTILIZZARE
Terreni a grana fine
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• Esclusione della liquefacibilità: Limiti di Atterberg
Le esperienze di Idriss e Boulanger (2005): identificano i terreni limosi con PI > 7 come non liquefacibili
Terreni a grana fine
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• Esclusione della liquefacibilità: Atterberg e Umidità naturale
Le esperienze di Bray e Sancio (2006): introducono come fattore di influenza anche il rapporto Umidità naturale/Limite liquido
L’accelerazione di base al sito a
g_max• E’ la prima informazione di base da conoscere per escludere la possibilità di liquefazione (necessaria anche per definire l’input sismico).
• L’accelerazione massima orizzontale in condizioni di campo libero (free field) è data da:
ag_max = (ag)(SS)(ST)
• ag = accelerazione su suolo rigido
• SS = fattore di amplificazione stratigrafica
• ST = fattore di amplificazione topografica
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L’accelerazione di base al sito (a
g)
• ag è funzione di:
Coordinate del sito in esame
Vita di riferimento VR (moltiplicazione della vita nominale VN e del coefficiente d’uso CU) derivanti dalle scelte di progetto:
VN = 50 anni
Classe d’uso = II Cu = 1
Stato limite di riferimento: SLV (PVR = 10%)
Tempo di ritorno = -VR/ln(1 – PVR) = 475 anni
Nota: E’ obbligatorio utilizzare il metodo degli stati limite e si deve sempre eseguire la verifica della liquefacibilità, anche se si è in zona sismica 4.
L’accelerazione di base al sito (a
g)
• ag è ricavato facilmente dal foglio di calcolo Spettri NTC ver.
1.0.3 scaricabile dal sito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (www.cslp.it)
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L’accelerazione di base al sito (a
g)
L’accelerazione di base al sito (a
g)
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L’accelerazione di base al sito (a
g)
Nel caso si abbia a disposizione anche l’indirizzo civico del sito, i parametri di azione possono essere ricavati anche dai seguenti siti web:
geostru.com/geoapp/parametrisismici CDS Zone Sismiche STS
EdiLus-MS - Mappe sismiche - Acca Software
Da controllare sempre col foglio di calcolo ministeriale (ufficiale)
L’accelerazione massima al sito(a
g)
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• Noti ag e F0 si passa quindi a calcolare SS
L’accelerazione massima al sito(a
g)
• a valutare ST,
Infine ag_max = (ag)(SS)(ST)