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o Potenziamento della rete di assistenza territoriale – Il DL Rilancio permette agli enti locali un uso più flessibile di risorse stanziate dal DL Cura Italia

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Academic year: 2021

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Analisi

Presso le Commissioni Bilancio congiunte, si è svolta oggi l'audizione del Ministro dell'Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. Nel corso del suo intervento il Ministro Gualtieri ha illustrato i principali interventi messi in campo dal Governo mediante il DL

Rilancio. Questo, il terzo grande intervento varato dal Governo per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 dopo il DL Cura Italia e il DL

Liquidità, stanzia 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare e 55 miliardi in termini di indebitamento per sostenere le imprese, i lavoratori, le famiglie, la Sanità, la Scuola e l’Università, che si apprestano a ripartire dopo i mesi di lockdown.

Di seguito un breve resoconto di quanto esposto dal Ministro.

I contenuti del provvedimento – Le misure del decreto possono essere aggregate nelle seguenti grandi linee di intervento:

o Salute e sicurezza – Si è sottolineata l'importanza di avere presidi territoriali pronti ad intervenire in modo rapido per contenere la diffusione di focolai locali.

Il provvedimento stanzia fondi per il rafforzamento strutturale della rete ospedaliera che consentiranno un corposo aumento dei posti letto di terapia intensiva.

o Potenziamento della rete di assistenza territoriale – Il DL Rilancio permette agli enti locali un uso più flessibile di risorse stanziate dal DL Cura Italia. Il provvedimento prevede inoltre un incremento delle risorse a trasferite alle regioni per il personale sanitario. È poi rifinanziato il fondo per le non autosufficienze, e viene istituito il fondo di sostegno delle strutture semi residenziale per le persone disabili.

o Lavoro e inclusione sociale – Vengono stanziati 25 miliardi, che si

aggiungono agli 11 già previsti dal DL Cura Italia, in favore dei lavoratori. Le imprese potranno continuare a usufruire della cassa integrazione, insieme al blocco dei licenziamenti (sospesi per altri 5 mesi) e la proroga di Naspi e DIS- COL. Per la cassa integrazione in deroga ci sono state alcune criticità, dovute alla complessità delle procedure vigenti. A partire dalle prossime richieste basterà rivolgersi all’INPS, che potrà entro 2 settimane anticipare il 40% della prestazione.

o Fisco – Oltre allo slittamento dei versamenti fiscali al 16 settembre, l'intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 202, che riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni per un taglio delle tasse da 4 miliardi per circa 2 milioni di imprese. Inoltre, al fine di partecipare ai costi

sostenuti per i nuovi requisiti sanitari, il credito d’imposta previsto dai precedenti decreti è stato esteso al 60%. Viene poi previsto l’azzeramento IVA sulle

mascherine ed il rinvio al 2021 di plastic e sugar tax.

Finalità dell’intervento – Il DL Rilancio si pone il duplice obiettivo di rafforzare

interventi già predisposti dai precedenti decreti varati per il sostegno dell'economia e al tempo stesso di fornire nuovi stimoli e predisporre interventi necessari alla ripresa del Paese. Il Governo ha scelto di rispondere a questa crisi con interventi di bilancio espansivi, volti a stimolare la crescita economica. Si tratta di un provvedimento senza precedenti per ampiezza e risorse stanziate, per la redazione del quale si è cercato di ascoltare le indicazioni pervenute dal mondo produttivo e dai settori sociali, oltre agli indirizzi forniti dal Parlamento tramite gli ordini del giorno approvati nell'ambito dell’esame del DL Cura Italia.

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Piano per la ripresa – Con il DL Rilancio, il Governo svilupperà un

grande piano per la ripresa, attraverso una strategia che va anche oltre questi mesi di emergenza, come ad esempio la cancellazione delle clausole di salvaguardia, con cui si eliminano gli aumenti di Iva e accise a partire dal 2021. Gli interventi e gli investimenti nell'ambito di istruzione, università, ricerca e sanità aiuteranno a favorire una ripartenza al passo con le sfide della nostra epoca, secondo modelli di sviluppo maggiormente sostenibili, resilienti e innovativi.

Congiuntura macroeconomica – I dati Istat relativi al primo trimestre dell'anno fotografano la gravità della crisi che ha colpito il tessuto economico e sociale.

Il lockdown ha causato una contrazione del PIL del 4,7%, per effetto del forte calo della domanda. Secondo il Ministro le misure di sostegno economico avranno un impatto positivo sull'economia e sul Pil nazionale.

In conclusione, il Ministro ha definito il Decreto come l'intervento che conclude la fase emergenziale e che apre la strada ad una nuova serie di interventi che nei prossimi mesi indirizzeranno la ripresa verso la strada dello sviluppo sostenibile e della coesione sociale e territoriale.

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