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4.1. I dati del Settore Urbanistica della Provincia di Pisa

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(1)

4. Elaborazione e analisi dei dati

4.1. I dati del Settore Urbanistica della Provincia di Pisa

La tabella 2 illustra il numero totale di richieste di PMAA ricevute dalla Provincia di Pisa negli anni che vanno dal 1995 al 2005, distinte per Comune e per anno, che come andremo meglio a spiegare in seguito, non corrisponde a quelli attualmente inseriti nel database.

I Comuni che hanno ricevuto più richieste sono : Volterra con 163, San Miniato con 81 e Pomarance con 69; quelli con meno richieste sono:

Capannoli con 4, Vicopisano con 3 e Orciano Pisano con 2. Dalle tavole nelle pagine seguenti, tramite la visualizzazione delle aree urbanizzate, della grandezza del territorio comunale e della sua morfologia, si può capire meglio la distribuzione delle richieste di PMAA riassunte nella tabella 2.

Tutte le tavole sono in scala 1:150.000 e le informazioni territoriali sono

state riprese, cambiandone la veste grafica, dal P.T.C. della Provincia di

Pisa (2006).

(2)

COMUNE 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Totale COMUNE

BIENTINA 2 3 1 2 1 1 10

BUTI 1 4 1 1 1 2 10

CALCI 2 3 3 2 1 11

CALCINAIA 1 1 2 2 4 10

CAPANNOLI 1 2 1 4

CASALE M.MO 2 7 1 4 2 1 2 5 5 29

CASCIANA T. 4 3 3 2 1 5 3 21

CASCINA 6 6 4 4 2 2 2 26

CASTELFRANCO 1 1 3 3 2 1 1 12

CASTELLINA M.MA 3 4 2 2 2 2 2 3 2 22

CASTELNUOVO V.C. 4 5 1 1 1 3 1 16

CHIANNI 3 2 6 1 4 2 3 2 6 29

CRESPINA 4 7 5 2 6 4 1 4 4 3 40

FAUGLIA 7 7 3 3 5 5 2 4 2 38

GUARDISTALLO 1 3 4 4 7 1 2 1 1 24

LAJATICO 1 4 10 3 3 1 3 3 2 30

LARI 1 2 3 3 1 2 2 2 16

LORENZANA 2 3 3 2 1 1 1 13

MONTECATINI V.C. 1 6 2 1 3 9 3 3 5 5 5 43

MONTESCUDAIO 1 2 1 2 1 2 4 1 14

MONTEVERDI M.MO 1 3 4 2 1 1 3 2 6 23

MONTOPOLI V.A. 1 3 3 1 3 2 1 14

ORCIANO PISANO 1 1 2

PALAIA 4 2 10 12 1 5 3 3 5 4 49

PECCIOLI 1 3 4 1 1 5 3 1 19

PISA 3 3 2 3 1 2 2 3 1 20

POMARANCE 1 3 7 16 7 7 3 6 9 7 3 69

PONSACCO 1 1 1 2 5

PONTEDERA 4 1 5 10 3 2 2 1 3 2 33

RIPARBELLA 6 6 4 6 5 5 2 2 4 4 44

S. MARIA A MONTE 3 1 3 2 1 10

S.CROCE SULL'ARNO 2 1 2 5

SAN GIULIANO T. 1 4 14 6 1 6 1 7 2 2 44

SAN MINIATO 1 6 8 13 13 7 10 4 5 11 3 81

SANTA LUCE 2 8 10 1 1 3 2 2 3 3 35

TERRICCIOLA 1 4 4 5 1 1 1 2 6 2 27

VECCHIANO 1 1 3 2 3 1 2 3 1 17

VICOPISANO 1 1 1 3

VOLTERRA 7 9 21 27 11 11 15 8 32 12 10 163

Totale ANNO 11 88 131 189 117 89 98 49 111 113 85 1081

ANNO

Tabella 2 Richieste di PMAA pervenute alla Provincia di Pisa

(3)

Si può notare che, per quanto riguarda le superfici comunali, in genere il numero di PMAA è proporzionale alla superficie territoriale.

In particolare, nel caso di Vicopisano, il territorio montuoso, le superfici boscate e le superfici urbanizzate in pianura, sono rilevanti sul resto della superficie comunale: questo stato di cose a livello territoriale, lascia poco spazio all’espansione delle attività agricole e conseguentemente influenza la frequenza di richieste di PMAA.

Nel caso, invece, di Comuni come Pomarance e Volterra risulta chiara la correlazione dell’alto numero di richieste sia con l’estensione territoriale comunale sia con la limitata superficie delle aree urbanizzate.

Un caso diverso, è rappresentato dal comune di San Miniato, che ha una

superficie nettamente inferiore a quella degli altri due Comuni con più

alto numero di PMAA. Se si osserva il suo territorio, tuttavia, le aree

dove si producono Chianti D.O.C. e D.O.C.G. e Vino Bianco di S. Torpé

sono molto estese. Questo tipo di produzione vitivinicola genera redditi

elevati e attrazione per i turisti, come sarà confermato dall’analisi dei dati

delle richieste per agriturismo presentate dalle aziende, e può spiegare

così l’alto numero di PMAA presentati.

(4)

3 PMAA presentati Superficie

comunale:

26,92 KMq

2 PMAA presentati Superficie

comunale:

11,63 KMq

4 PMAA presentati Superficie

comunale:

23 KMq

(5)

69 PMAA presentati Superficie comunale:

81 PMAA presentati Superficie comunale:

104 KMq

(6)

163 PMAA presentati Superficie comunale:

252,85 KMq

(7)

Dal grafico seguente, invece, si vede come le richieste sono distribuite nel tempo e si può notare come il maggior numero di richieste per anno sia stato presentato negli 1997 e 1998.

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 ANNO

NUMERO DI PMAA PROTOCOLLATI

Totale ANNO

Grafico 1 Richieste di PMAA ricevute dalla Provincia di Pisa per anno

Il numero dei piani presentati ha un andamento fluttuante, in parte

spiegabile dalla possibilità o meno di accedere a finanziamenti per gli

interventi edificatori: l’Unione Europea fino al 31/01/1998, con i

Regolamenti CEE 2328/1991 e 950/1997, finanziava fino al 100% degli

importi le opere legate al miglioramento dei fabbricati aziendali e delle

dotazioni aziendali. In seguito, l’accesso ai finanziamenti non è più stato

(8)

1257/1999, con i Piani di Sviluppo Rurale, con importi che coprivano soltanto una parte delle spese sostenute (fino al 55%).

La tavola 4.1 e la tabella riportata illustrano il raffronto tra il numero totale di richieste di PMAA e il numero di aziende agricole presenti nei Comuni della Provincia di Pisa

9

.

Il più alto rapporto percentuale tra numero di richieste di PMAA e numero di aziende spetta al comune di San Miniato, seguono poi Volterra, Lorenzana, Crespina e Pomarance.

Se si osservano gli altri valori nella tabella della tavola 4.1 e la rappresentazione cartografica, si può notare che generalmente i rapporti percentuali più elevati non sono proporzionali alla superficie comunale.

9

PMAA, fonte: Provincia di PISA; N. Aziende, fonte: ISTAT 5° censimento generale

dell’Agricoltura – 2000

(9)

Tavola 4.1

(10)

C O M U N E 19 9 5 19 9 6 19 9 7 19 9 8 19 9 9 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 T o t a le C o m u n e

B IE N T IN A 2 2 1 5

B U T I 3 1 1 5

C A LC I 1 2 3 6

C A LC IN A IA 1 1 2

C A P A N N O LI 1 1 2 1 2 7

C A S A LE M . O 2 5 1 1 2 11

C A S C IA N A T . 4 3 2 1 10

C A S C IN A 6 3 4 4 1 18

C A S T E LF R A N C O 1 1 2 2 6

C A S T E LLIN A M . M A 3 3 2 5 13

C A S T E LN U O V O V . C . 4 1 5 1 11

C H IA N N I 3 1 7 1 4 4 2 0

C R E S P IN A 3 5 5 3 1 17

F A U G LIA 1 6 5 3 5 1 2 1

G U A R D IS T A LLO 1 2 3 1 1 8

LA J A T IC O 2 9 2 2 15

LA R I 1 2 3 1 3 10

LO R E N Z A N A 2 1 3 1 2 9

M O N T E C A T IN I V . C . 1 5 4 2 4 8 3 4 3 1

M O N T E S C U D A IO 1 2 1 2 1 7

M O N T E V E R D I M . O 1 3 1 1 6

M O N T O P O LI V . A . 1 1 3 2 2 9

O R C IA N O P IS A N O 1 1 2

P A LA IA 3 8 8 1 5 6 3 1

P E C C IO LI 1 5 3 1 2 12

P IS A 1 2 2 2 2 9

P O M A R A N C E 1 3 3 16 3 2 6

P O N S A C C O 1 1 1 1 4

P O N T E D E R A 4 4 2 3 2 15

R IP A R B E LLA 6 5 3 6 4 5 4 3 3

S A N G IU LIA N O T . 2 3 13 5 3 2 6

S A N M IN IA T O 1 8 5 12 12 9 7 7 6 1

S A N T A C R O C E 2 1 1 1 5

S A N T A LU C E 2 3 9 3 1 18

S A N T A M A R IA A M . 1 2 5 8

T E R R IC C IO LA 1 3 4 1 3 12

V E C C H IA N O 1 1 2 1 3 8

V IC O P IS A N O 1 1

V O LT E R R A 7 9 17 2 3 4 14 7 4

T o t a le a n n o 13 8 2 9 4 17 4 4 5 2 6 8 5 7 3 5 9 2

Tabella 3 Numero di PMAA presentati per Comune e anno(1999,2000,2002 inserimento parziale)

4.2. I dati immessi nel database

La tabella 3 mostra i dati

10

riassuntivi per anno e per comune del numero di domande di Piano di Miglioramento Agricolo Ambientale inserite nel database: i Comuni con più domande sono senz’altro Volterra e San Miniato.

10

Tra richieste protocollate dalla Provincia di Pisa e i dati inseriti nel database c’è una

lieve differenza nei numeri, dovuta al fatto che più piani presentati nello stesso anno da

parte di un’azienda sono inseriti nella stessa scheda.

(11)

Per gli anni 1995,1996,1997,1998 e 1999 i dati della tabella sono stati elaborati tramite software GIS per associare geograficamente i valori ai Comuni.

Nelle figure 8, 9, 10, 11 e 12 il numero dei PMAA presentati per anno (1995-1999), è stato associato ai poligoni che rappresentano i confini comunali dei 39 Comuni della Provincia di Pisa.

Ogni poligono è colorato con una diversa intensità della tinta, proporzionale al numero di domande presentate nel Comune: il colore bianco indica che per l’anno considerato non ci sono domande, il colore più chiaro uno scarso numero di domande, mentre il colore più scuro un maggiore numero di domande.

Questa rappresentazione grafica fornisce i seguenti tipi di informazione:

− se nell’anno considerato sono state presentate o no richieste di PMAA in un dato Comune;

− in quali Comuni è stato presentato il maggior numero di richieste;

− in quanti Comuni sono stati presentati PMAA.

Il colore più scuro è una indicazione qualitativa del numero di richieste,

per una indicazione quantitativa precisa si deve fare riferimento alla

tabella 3.

(12)

Figura 9 PMAA presentati nel 1996 Figura 8 PMAA presentati nel 1995

Nel 1995 le richieste di PMAA sono state presentate in 7 Comuni, pochi rispetto al totale della Provincia. Nel 1996, sono arrivate richieste da ben 28 Comuni, nel 1997

11

da 32 e nel 1998 questa tendenza è confermata con 37 Comuni interessati.

11

Vedi pagina seguente

(13)

Figura 10 PMAA presentati nel 1997 Figura 11 PMAA presentati nel 1998

Nei primi quattro anni (1995 – 1998) c’è da evidenziare che il numero più elevato di PMAA presentati spetta sempre al comune di Volterra.

Se si osserva la figura 12 si vede come nel 1999 questo stato di cose cambi:

il numero di Comuni scende a 20 e il Comune con il numero più alto di

richieste è San Miniato.

(14)

Su 356 aziende che hanno presentato un PMAA negli anni appena citati la dimensione aziendale media è di circa 59 Ha e più della metà (187) di queste aziende ha una superficie maggiore di 20 Ha. Un dato interessante si può ricavare dall’analisi della distribuzione di frequenza delle aziende che hanno presentato i PMAA nel periodo 1995-1999

12

: si evidenzia una distribuzione a campana, con una prevalenza di aziende di piccola-media

12

Per il 2000,2001 e 2002 il dato sulla superficie aziendale non è ancora stato inserito nel database.

Figura 12 PMAA presentati nel 1999

(15)

dimensione (classe 5-20 Ha e 20-50 Ha), che da sole rappresentano più del 50% delle richieste (vedi grafico 2).

0 2000 4000 6000 8000 10000 12000

Meno di 5

5--20 20 -- 50

50 -- 100

100 ed oltre classi di superficie aziendale (Ha)

Superficie totale

0 20 40 60 80 100 120

Numero di aziende

Superficie N. aziende

Grafico 2 Numero di richieste per classe aziendale – superficie totale per classe aziendale

Una distribuzione che è nettamente diversa rispetto all’universo delle aziende della Provincia di Pisa, dove prevalgono le aziende di piccole dimensioni (77%, vedi tabella 4), anche se questa è una conseguenza dell’utilizzo dei dati ISTAT, nei quali sono considerate anche le aziende

“non produttive”, ma che assolvono funzioni prevalentemente sociali.

(16)

 PMAA

Meno di 5 5--20 20 -- 50 50 -- 100 100 ed oltre TOTALE

Superficie 170,2808 1182,464 2812,997 4177,268 10512,0685 18855,08

N. aziende 63 106 84 59 44 356

N. aziende/totale % 17,70% 29,78% 23,60% 16,57% 12,36% 100,00%

PROVINCIA DI PISA

Superficie 16.037,08 21.405,28 24.741,92 26.408,25 96.765,47 185.358,00

N. aziende 12.278 2.178 792 373 324 15.945

N. Aziende/totale % 77,00% 13,66% 4,97% 2,34% 2,03% 100,00%

Sup.az. PMAA/Sup.

.az. Provincia % 1,06% 5,52% 11,37% 15,82% 10,86% 10,17%

N.az. PMAA/ N. az.

Provincia % 0,51% 4,87% 10,61% 15,82% 13,58% 2,23%

Tabella 4 Fonte per il dato a livello provinciale : ISTAT 5° censimento generale dell’Agricoltura – 2000

Nella tabella 4 sono riportati anche:

− il rapporto percentuale tra la superficie totale delle aziende che hanno presentato i PMAA e la superficie totale delle aziende della Provincia di Pisa per classe di ampiezza;

− il rapporto percentuale tra numero di aziende che hanno presentato i PMAA e numero di aziende della Provincia di Pisa per classe di ampiezza.

Si può vedere come le classi di ampiezza con percentuali più elevate siano

quelle delle aziende medio-grandi (20-50 Ha, 50 –100 Ha e 100 ed oltre

Ha ), con valori che superano il 10% per entrambi i rapporti.

(17)

Passiamo ora ad un livello di analisi più approfondito, che vuole evidenziare i tre tipi di interventi previsti dalla normativa

13

, andando a quantificare le volumetrie delle richieste di:

− nuova edificazione;

− modifica dell’esistente;

− deruralizzazione;

A questo proposito possiamo analizzare la tabella 5, che mostra i dati riassuntivi, ottenuti rielaborando in fogli di calcolo le interrogazioni al database prima descritto.

La modifica dell’esistente è stata suddivisa in tre parti:

− modifica degli annessi agricoli;

− modifica dei fabbricati misti;

− modifica dei fabbricati rurali ad uso abitativo;

Nella voce fabbricati misti sono compresi tutti quei fabbricati rurali che hanno destinazioni d’uso multiple:

− agriturismo+annesso agricolo;

− abitazione+agriturismo,

− abitazione+annesso agricolo

14

.

(18)

N. richieste

Mc complessivi prima

Mc complessivi

dopo Var, Var. %

579 0 637980,36 637980,36

Fabbricati misti 305 453936,77 456061,73 2124,96 0,47%

Fabbricati rurali ad uso

abitativo 43 181690,49 183633,26 1942,77 1,07%

Annessi agricoli 346 696203,58 735909,71 39706,13 5,70%

1331830,83 2013585,06 681754,23 51,19%

190 168277,63

12,64%

Deruralizzazione

% Derur. sul totale esistente Tipo di richiesta

Modifica dell'esistente

Nuova edificazione

TOTALI

Nei fabbricati rurali ad uso abitativo rientrano sia le abitazioni sia gli edifici adibiti ad agriturismo. Con l’espressione modifica dell’esistente si intende una richiesta, che prevede una qualsiasi modifica del fabbricato (demolizione, ristrutturazione, ampliamento volumetrico, restauro conservativo) e/o della sua destinazione d’uso (ad es. cantina Æ abitazione).

Tutti i valori sono stati calcolati sommando i metri cubi dei singoli interventi.

La voce deruralizzazione non è stata considerata nella formazione dei totali, anche se in realtà dovrebbe essere sottratta dal totale complessivo dei metri cubi dopo gli interventi, perché, di fatto, gli edifici deruralizzati non sono più a servizio dell’agricoltura.

Se si analizzano i totali della tabella 5, si vede che le volumetrie complessive dopo gli interventi richiesti sono aumentate di 681.754,23 mc,

Tabella 5 Dati riassuntivi derivanti dalle queries del DATABASE per gli anni 1995-2002

(19)

in termini percentuali del 51,2%. Gran parte di questo aumento (ca. 44 %) è dovuto agli interventi di nuova edificazione e alle modifiche richieste per gli annessi agricoli (ca. 6%).

Per quanto riguarda la deruralizzazione, in termini di metri cubi, si

registra una “perdita” del patrimonio immobiliare rurale esistente del

12,64 %.

(20)

4.3. Richieste di nuova edificazione

I dati sulle richieste di nuova edificazione sono stati ottenuti tramite una query al database e una successiva rielaborazione dei risultati, prima in una tabella pivot come file di Excel e, successivamente, associati tramite software GIS ai tematismi che contengono i poligoni delle superfici dei Comuni della Provincia di Pisa.

Il parametro utilizzato per quantificare le nuove edificazioni è il volume (metri cubi), che è stato preferito alla superficie (metri quadri) per una migliore confrontabilità dei dati ottenuti: calcolando il volume con l’altezza media dei fabbricati e la superficie coperta, le eventuali sovrastime o sottostime delle superfici sono in buona parte compensate;

inoltre, quando non sono reperibili i dati dei singoli piani degli edifici, la superficie coperta e l’altezza media dei fabbricati sono, di solito, facilmente ricavabili dalle tavole di progetto.

Usare il volume degli edifici consente anche di avere un dato numerico indicativo dell’effettiva consistenza strutturale dei fabbricati, anche quando non si hanno i dati di superficie di tutti i piani degli edifici.

Inoltre, anche nel caso in cui fossero state inserite nel database le superfici

note dei due piani di un immobile, nella somma delle superfici, quella che

realmente occupa suolo, sarebbe conteggiata due volte: questo non accade,

invece, sommando i volumi.

(21)

I dati sono stati classificati in base alla tipologia di fabbricato: altro, fabbricati misti (annesso+abitazione), fabbricati misti (agriturismo+annesso), fabbricati misti (abitazione+agriturismo), annessi agricoli, agriturismo, strutture all’aperto.

Per la rappresentazione grafica è stato scelto il modello a torte ( pie chart) localizzato sul poligono del Comune di appartenenza.

La tabella 6 e la tavola 4.2 rappresentano il numero di richieste di nuova edificazione classificata per tipologia di fabbricato, mentre la tavola 4.3 rappresenta le richieste di nuova edificazione in termini di metri cubi, come somma degli interventi richiesti per ogni Comune.

Dalla tabella 6 si può vedere come il numero di richieste maggiore in tutti i Comuni sia riferito alla nuova edificazione di annessi agricoli, seguono poi le richieste per la costruzione di fabbricati misti ad uso abitazione+annesso agricolo, di strutture all’aperto (piscine, tettoie etc.) e quindi di abitazioni.

I Comuni con più richieste di nuova edificazione sono San Miniato,

Volterra ,Palaia e San Giuliano Terme.

(22)

Tabella 6 Numero di richieste di nuova edificazione per tipologia, Comune e anno (1995- 2002)

COMUNE ALTRO

ANNESSI AGRICOLI

FABBR MISTI (AGRITURISM O+ANNESSO)

FABBR MISTI(ABITA ZIONE+ANNE SSO)

FABBR RUR AD USO ABIT +AGRIT

FABBR RURALI AD USO ABITATIVO

FABBR RURALI AD USO AGRITURISM O

STRUTTURE ALL'APERTO (PISCINE,TET TOIE)

Totale complessivo

BIENTINA 3 1 4

BUTI 4 4

CALCI 4 4

CALCINAIA 6 6

CAPANNOLI 3 1 4

CASALE M.O 10 10

CASCIANA T. 1 3 1 1 2 8

CASCINA 10 3 2 15

CASTELFRANCO 1 7 8

CASTELLINA M.MA 12 2 1 15

CASTELNUOVO V.C. 2 6 4 1 13

CHIANNI 10 4 1 1 16

CRESPINA 13 3 3 2 21

FAUGLIA 15 3 2 1 21

GUARDISTALLO 8 1 9

LAJATICO 16 1 17

LARI 12 1 2 15

LORENZANA 6 2 8

MONTECATINI V.C. 1 17 5 23

MONTESCUDAIO 2 1 3

MONTEVERDI M.O 1 6 1 8

MONTOPOLI V.A. 12 1 1 14

ORCIANO PISANO 2 1 3

PALAIA 26 1 1 8 36

PECCIOLI 4 1 1 6

PISA 7 4 11

POMARANCE 15 1 16

PONSACCO 3 1 1 5

PONTEDERA 1 8 6 3 18

RIPARBELLA 26 3 29

SAN GIULIANO T. 18 10 28

SAN MINIATO 1 48 6 1 3 4 63

SANTA CROCE 3 3

SANTA LUCE 15 5 2 2 24

SANTA MARIA A M. 4 2 6

TERRICCIOLA 2 10 4 1 1 1 19

VECCHIANO 4 1 4 1 1 4 15

VOLTERRA 1 46 2 2 51

Totale complessivo 11 424 1 67 4 27 9 36 579

(23)

Tavola 4.2

(24)

Tavola 4.3

(25)

Dalle tavole 4.2 e 4.3 e dalla tabella 6, emerge che le richieste di nuova edificazione sono in gran parte volte alla costruzione di annessi agricoli: in questa categoria sono compresi tutti gli edifici come stalla per bovini, ricovero per animali, ricovero attrezzi/macchinari, cantina, magazzino, box cavalli, serre, fienili, capannoni etc.

Dal punto di vista dei metri cubi di nuova edificazione, invece si può notare che il comune di Castellina M.ma detiene il primato, poi seguono Volterra , San Giuliano T. e Pomarance.

Non sempre quindi i Comuni con il più alto numero di richieste di PMAA detengono poi lo stesso ranking quando si passa ai dati di dettaglio della tipologia di intervento.

Nella tabella 7 i dati sono stati rielaborati considerando le classi di superficie totale aziendale e due tipologie di interventi:

− uno che abbiamo chiamato interventi diretti verso la multifunzionalità, che comprende tutti gli interventi di nuova edificazione che prevedono la costruzione di edifici per l’attività agrituristica, locali per diversificare le attività produttive e facilitare la vendita diretta, ristorazione etc.;

− l’altro che abbiamo chiamato interventi di tipo tradizionale,

(26)

TIPOLOGIA 100 ed oltre 20-50 50-100 5-20 meno di 5 ignota Totale complessivo Interventi

"multifunzionalità"(mc) 210 68,21 159,6 3972,59 0 196 4606,4

interventi "tradizionali"

(mc) 113005,28 62330,83 66773,31 79958,06 44142,02 7954,89 374164,39

classe di superficie(ha)

Il risultato evidenzia una predominanza netta degli interventi di nuova edificazione di edifici di tipo tradizionale sia nel dato complessivo sia nell’ambito della stessa classe di superficie.

Questa classificazione voleva evidenziare una possibile linea di tendenza, pur presentando dei limiti, perché anche negli interventi di tipo tradizionale, l’azienda può adottare strategie dirette alla crescita e allo sviluppo della multifunzionalità. Occorre notare, inoltre, che i dati utilizzati, si riferiscono ad un periodo (1995-1999) in cui, probabilmente il concetto di multifunzionalità non era ancora ben recepito dalle aziende agricole. In ogni caso, come avremo modo di vedere nel paragrafo successivo, molto spazio è stato dato alla modifica del patrimonio esistente con destinazione futura per l’attività di ricezione turistica.

Tabella 7 (Dati relativi al periodo 1995-1999)

(27)

4.4. Modifica dell’esistente con destinazione futura agriturismo

Per le richieste di interventi che avranno come destinazione futura agriturismo, abitazione+agriturismo o agriturismo+annesso, dal database si possono ricavare le informazioni sui posti letto prima degli interventi e quelli risultanti dopo l’attuazione dei PMAA:

COMUNE Prima del PMAA Dopo il PMAA VAR.

BUTI 0 6 6

CALCI 0 6 6

CAPANNOLI 0 33 33

CASCIANA T. 0 42 42

CASTELLINA M.MA 3 13 10

CASTELNUOVO V.C. 11 65 54

CHIANNI 0 28 28

CRESPINA 0 8 8

GUARDISTALLO 0 15 15

LAJATICO 26 77 51

LARI 0 6 6

MONTECATINI V.C. 68 144 76

MONTESCUDAIO 3 9 6

MONTEVERDI M.O 4 4 0

MONTOPOLI V.A. 0 30 30

PALAIA 0 83 83

PECCIOLI 0 62 62

POMARANCE 6 55 49

PONSACCO 0 15 15

PONTEDERA 0 2 2

RIPARBELLA 27 64 37

SAN MINIATO 44 163 119

SANTA LUCE 0 63 63

TERRICCIOLA 32 49 17

VECCHIANO 0 32 32

VOLTERRA 13 91 78

Totale complessivo 237 1165 928

(28)

comprende sia le aziende che, non avendo strutture ricettive, se ne dotano sia le aziende che aumentano la propria capacità ricettiva.

Occorre notare che il numero di posti letto attuale (prima degli interventi) e quello dopo gli interventi sono riferibili soltanto alle aziende che hanno presentato un PMAA: questi dati quindi andrebbero aggiunti a quelli delle aziende, che, avendo già avviato l’attività agrituristica e non avendo incrementato il numero di posti letto con opere edilizie, contribuirebbero al totale dei posti letto attuale. Il dato sull’aumento percentuale sarebbe sicuramente inferiore, ma 928 posti letto in più significano, in ogni caso, un aumento notevole.

I Comuni che hanno potenziato maggiormente la propria capacità ricettività agrituristica (con valori maggiori di +50 posti letto) sono nell’ordine San Miniato(+119), Palaia(+83), Volterra(+78), Montecatini V.C.(+76), Santa Luce(+63), Peccioli(+62), Castelnuovo V.C.(+54) e Lajatico(+51).

Questa situazione è stata riportata graficamente nella tavola 4.4, dove sono

stati messi in evidenza i Comuni, nei quali sono state presentate

domande di modifica dell’esistente con destinazione futura agriturismo,

con una simbologia a colonne, la cui dimensione è proporzionale al

numero di richieste. Dalla tavola 4.4 si può anche capire, in modo

intuitivo, in quali Comuni non è stata presentata alcuna richiesta.

(29)

Tavola 4.4

(30)

La normativa non prevede la possibilità di realizzare strutture per agriturismo tramite la nuova edificazione, queste, infatti, derivano da modifiche al patrimonio edilizio esistente, come ad es. la ristrutturazione di edifici in disuso o il cambio di destinazione d’uso.

La tabella 9 è stata ottenuta sommando tutti gli interventi sui fabbricati esistenti (fabbricati rurali, fabbricati misti, annessi agricoli) con destinazione futura agriturismo e abitazione+agriturismo.

ABITAZIONE+AGRITURISMO AGRITURISMO

Richieste 39 167

Mc dopo gli interventi 57113,48 37874,90

Destinazione futura

Tabella 9 Richieste di modifica dell’esistente con destinazione futura

agriturismo/abitazione+agriturismo

(31)

4.5. Deruralizzazione

Le richieste di deruralizzazione degli anni dal 1995 al 2002 sono riassunte nella tabella 10 in termini di metri cubi .

COMUNE ANNESSI AGRICOLI

FABBR MISTI (AGRITURISM O+ANNESSO)

FABBR MISTI(ABITAZ IONE+ANNESS O)

FABBR RUR AD USO ABIT +AGRIT

FABBR RURALI AD USO ABITATIVO

FABBR RURALI AD USO AGRITURISM O

Totale complessivo

CALCI 12859,11 46161,87 59020,98

CALCINAIA 5241,00 0,00 5241,00

CAPANNOLI 1285,00 1285,00

CASCIANA T. 1770,40 1005,00 366,87 3142,27

CASCINA 2994,00 305,00 3299,00

CASTELLINA M.MA 231,48 231,48

CRESPINA 1357,80 4345,70 675,00 6378,50

FAUGLIA 1295,00 6087,00 3603,00 10985,00

GUARDISTALLO 5300,00 1358,00 317,50 6975,50

LARI 308,00 360,00 668,00

LORENZANA 0,00 0,00 0,00

MONTECATINI V.C. 392,00 888,00 0,00 0,00 1280,00

MONTESCUDAIO 7530,91 7530,91

MONTOPOLI V.A. 1330,00 1330,00

PALAIA 169,15 1437,89 1607,04

PECCIOLI 744,00 1484,50 401,00 1020,00 3649,50

PISA 269,70 5593,00 5862,70

POMARANCE 367,63 367,63

PONTEDERA 0,00 0,00

RIPARBELLA 333,69 1620,43 972,42 2293,91 355,26 5575,71

SAN GIULIANO T. 600,00 21549,00 3476,00 6126,00 31751,00

SAN MINIATO 3524,20 7072,21 0,00 800,00 11396,41

VOLTERRA 700,00 700,00

Totale complessivo 41401,44 1620,43 59299,35 2293,91 55361,24 8301,26 168277,63

TIPOLOGIA

Tabella 10 Richieste di deruralizzazione per tipologia di fabbricato e per Comune (mc).

I Comuni che non figurano nella tabella non hanno ricevuto richieste di

(32)

ordine di maggior numero di metri cubi da deruralizzare, troviamo i fabbricati misti abitazione+annesso agricolo, le abitazioni e gli annessi agricoli.

Se invece, si guarda il dato a livello comunale, nell’ordine, i Comuni di Calci, San Giuliano Terme e San Miniato sono ai primi posti per metri cubi da deruralizzare. In particolare, nel caso del Comune di Calci, la quota che contribuisce maggiormente al totale comunale è la richiesta di deruralizzazione di abitazioni, mentre nei casi di San Giuliano Terme e San Miniato quella di fabbricati misti abitazione+annesso agricolo.

TIPOLOGIA

ABITAZIONI

ORDINARIE ALTRO

ARTIGIANAT O DI SERVIZIO

ESERCIZI COMMERCIA LI AL DETTAGLIO

NON SPECIFIC ATO

PUBBLIC I ESERCIZ

I Totale

complessivo

ANNESSI AGRICOLI

37 4 1 29 3

74

FABBR MISTI

(AGRITURISMO+ANNES

SO)

1

1

FABBR

MISTI(ABITAZIONE+AN

NESSO)

30 5 21

56

FABBR RUR AD USO ABIT

+AGRIT

1

1

FABBR RURALI AD USO

ABITATIVO

32 1 15

48

FABBR RURALI AD USO

AGRITURISMO

1 1 7 1

10

Totale complessivo 100 10 1 1 72 6 190

DESTINAZIONE FUTURA

Tabella 11 N. di richieste di deruralizzazione e destinazione futura

Dai dati della tabella 11 si può notare che gli edifici da deruralizzare sono

in maggioranza annessi agricoli, poi seguono i fabbricati rurali misti

abitazione+annesso agricolo e le abitazioni rurali.

(33)

Sempre nella tabella 11, si vede anche la destinazione futura degli edifici per i quali è stata richiesta la deruralizzazione: dei 190 interventi totali, più della metà (100) diventeranno abitazioni ordinarie, mentre per 72 non è stata specificata la destinazione futura.

Il caso della destinazione futura ad abitazioni ordinarie si può in parte identificare con la richiesta di alloggi da parte dei figli degli imprenditori agricoli, che lavorano in settori diversi da quello agricolo.

Degli interventi di deruralizzazione, dove non è stata specificata la destinazione futura, si può dire che rappresentano in parte il caso di edifici non più utilizzati e in scarso stato di manutenzione, che probabilmente saranno poi venduti a terzi.

TIPOLOGIA

ABITAZIONI

ORDINARIE ALTRO

ARTIGIA NATO DI SERVIZI O

ESERCIZI COMMERCI ALI AL DETTAGLIO

NON SPECIFICAT

O PUBBLICI

ESERCIZI Totale complessivo ANNESSI AGRICOLI 18433,51 3584,15 95,00 10824,87 8463,91 41401,44

FABBR MISTI

(AGRITURISMO+ANNESSO) 1620,43 1620,43

FABBR

MISTI(ABITAZIONE+ANNESS

O) 39104,63 3234,50 16960,22 59299,35

FABBR RUR AD USO ABIT

+AGRIT 2293,91 2293,91

FABBR RURALI AD USO

ABITATIVO 51282,24 4079,00 55361,24

FABBR RURALI AD USO

AGRITURISMO 800,00 7146,00 355,26 8301,26

Totale complessivo 108820,38 6818,65 95,00 800,00 39010,09 12733,51 168277,63 DEST FUTURA

Tabella 12 Richieste di deruralizzazione con destinazione futura (mc)

(34)

ma c’è un cambiamento nel ranking per tipologia di edificio: infatti, ai primi tre posti troviamo nell’ordine i fabbricati misti abitazione+annesso agricolo, seguiti dalle abitazioni rurali e poi dagli annessi agricoli.

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