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Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

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Academic year: 2021

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Le forme di degrado maggiormente diffuse che si possono riscontrare negli intonaci dipinti sono:

«lacune con caduta o perdita di parti di dipinto murale con - depositi di sporco e sedimentazione di particellato atmo- sferico sulle facciate (anche sotto forma di scialbature stra-

sotto forma di croste nere) con processi di solfatazione del - alterazione cromatica con consunzione della decorazione - distacchi di intonaco per sbalzi termici e assorbimento di umidità che determinano dilatazioni differenziali dei vari sollevamento della pellicola pittorica sotto forma di esfolia- zioni di porzioni variabili e consistenti di spessore o decoe- sione con polverizzazione del colore in zone più povere di - fessurazioni dovute all’azione degli agenti atmosferici (spesso accentuazioni della craquelure originale dell’intona-

- to un’alterazione cromatica delle decorazioni con formazione di patine giallo-brune-scure, o di protettivi idrofobi e idrore- pellenti che hanno ostacolato la libera fuoriuscita di soluzioni saline presenti all’interno dell’intonaco favorendo la forma-

- rifacimenti incongrui, rappezzi o ricuciture eseguite con materiali e tecniche non compatibili e non coerenti con gli

- mento di elementi quali terrazzi su facciate decorate

6

».

Note

1. La strutturazione dei dati, i criteri di archiviazione delle informa- zioni, le norme di compilazione, il vocabolario per il rilevamento, fanno riferimento alle linee guida normate dall’ICCD (Istituto Cen- trale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali), nonchè alle esperienze di schedatura già appli- cate in campi simili. cfr. www.iccd.beniculturali.it.

3. vedi appendice in questo volume p. 130.

4. cfr. P. Falzone, V. Galimberti, P. Gasparoli, R. Soro, Il Progetto del colore. La sperimentazione in un comparto urbano della Ligu- ria, Erga, Genova 2001, p. 69.

5. Ibidem, p. 72.

6. G. A. Centauro (a cura di), Firenze in_colore, materiali e colori

del centro storico, Biemme srl, Milano 2008, p. 128.

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PARTE III

107 5/ Il database per la documentazione

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RILIEVI CAMPIONE

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Rilievo eseguito dagli allievi architetti Staccioli E., Valeri V., Volpi M., del corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dalla prof. E. Mandelli e seguito dall’autore. Le elaborazioni geometriche e l’analisi della decorazione sono a cura dell’autore.

RILIEVO DEI FRONTI DEL CORTILE DI PALAZZO BARTOLINI-SALIMBENI

Analisi della decorazione su uno dei quattro fronti rilevati

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PARTE III

109 5/ Il database per la documentazione

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Elaborato geometrico del fronte oggetto di analisi

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PARTE III

111 5/ Il database per la documentazione

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Elaborato geometrico-quotato del fronte oggetto di analisi

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

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PARTE III

113 5/ Il database per la documentazione

Elaborato materico (fotopiano) del fronte oggetto di analisi 113

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Spartizione della facciata (fondo) in riquadri, seguendo gli elementi orizzontali e verticali della partitura classica

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PARTE III

115 5/ Il database per la documentazione

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Le pareti che si affacciano sulla corte interna sono in-

Andrea di Cosimo Feltrini, sicuramente eseguiti dopo il 1520. Tali facciate presentano una spartizione in tre riquadri orizzontali che richiamano i piani interni - te accentuata da marcapiani, marcadavanzali in pietra serena e dall’alternanza di pieni e vuoti. Infatti, all’e- poca in cui si trovava a lavorare l’artista, il piano terra era coperto da un porticato esteso su tre lati ripropo- sto anche al secondo piano, mentre il piano intermedio

- razione dall’alto verso il basso (come erano solitamente abituati a decorare gli artisti), disegnando come primo del loggiato superiore, quali fossero cariatidi o talamo- ni, alternandole al motto della famiglia (”per non dor- dei Salimbeni. Per evidenziare il senso di verticalità dato dall’allineamento delle colonne, nella parte sot-

marchio distintivo dell’artista.

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PARTE III

117 5/ Il database per la documentazione

Disegni dei motivi decorativi. La cornice colorata indica la collocazione del motivo sulla facciata analizzata precedentemente 117

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Rilievo eseguito dagli allievi architetti Nuti P., Tronci F., Turi S., Vivoli A., del corso di Rilievo dell’Architettura tenuto dalla prof. E. Man- delli e seguito dall’autore. Le elaborazioni geometriche e l’analisi della decorazione sono a cura dell’autore.

RILIEVO DEL FRONTE SGRAFFITO DEL CORTILE DI PALAZZO PEPI-FERRI

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PARTE III

119 5/ Il database per la documentazione

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Sabino Pellegrino

L’INTONACO SGRAFFITO NEI PALAZZI FIORENTINI.

Approccio metodologico per la conoscenza e la documentazione dei fronti

Rilievo geometrico e quotato della pianta del cortile del palazzo

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