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DELIBERAZIONE N. 1711/2015 ADOTTATA IN DATA 13/11/2015 IL DIRETTORE GENERALE

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OGGETTO: Nuove determinazioni in merito all’organizzazione dell’assistenza sanitaria presso la casa circondariale di Bergamo.

IL DIRETTORE GENERALE

Assistito dal direttore sanitario f.f. e dal direttore amministrativo che svolge le funzioni di verbalizzante;

Richiamata la deliberazione n. 1310 del 20 ottobre 2009, con la quale sono state assunte le prime determinazioni in merito all’organizzazione dell’assistenza sanitaria presso la casa circondariale di Bergamo, a seguito del trasferimento a questa azienda ospedaliera delle relative funzioni, disposto con deliberazione di Giunta regionale n.

VIII/8120 del 1 ottobre 2008, emanata in attuazione del DPCM 1 aprile 2008;

Sottolineato che tali disposizioni collocano la sanità penitenziaria nel quadro dei principi fondamentali e costituzionali della tutela della salute, delle finalità generali dell’ordinamento penitenziario e delle misure privative e limitative della libertà; in particolare, gli interventi a tutela della salute sono strettamente complementari con gli interventi mirati al recupero sociale del reo, attraverso azioni e programmi condotti con il concorso di tutte le istituzioni interessate, sono coordinati agli interventi diretti a sostenere gli interessi umani, culturali e professionali dei detenuti e a promuovere un processo di modificazione delle condizioni e degli atteggiamenti personali, nonché delle relazioni familiari e sociali che sono di ostacolo a una costruttiva partecipazione sociale;

Evidenziato che l’esperienza maturata successivamente all’adozione del modello organizzativo approvato con il citato atto ha richiesto l’assunzione di ulteriori determinazioni atte a specificare e chiarire competenze e responsabilità in capo ai soggetti identificati con il provvedimento n. 1310 del 20 ottobre 2009 e in particolare:

 ad affidare al direttore medico di presidio ospedaliero l’incarico di responsabile sanitario di riferimento per le problematiche relative all’assistenza sanitaria penitenziaria;

 ad affiancare al summenzionato ruolo, per la soluzione di problematiche relative all’assistenza infermieristica, la direzione delle professioni sanitarie;

Evidenziato, inoltre, che a decorrere dal 16 settembre 2009, con nota prot. n. 771/09, è stata assegnata alla casa circondariale di Bergamo con funzioni di coordinatore infermieristico a tempo pieno la sig.ra Maria Ida Gotti, a partire dall’ottobre 2009 sono state adibite allo stesso servizio le unità di personale infermieristico indispensabili per garantire la copertura del servizio sanitario, dal giugno 2010 è stata garantita la presenza a rotazione di un tecnico di radiologia medica e dal mese di agosto 2011 quella di DELIBERAZIONE N. 1711/2015 ADOTTATA IN DATA 13/11/2015

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Evidenziato, altresì, che in ottemperanza al decreto del Direttore generale sanità n.

14230 del 21 dicembre 2009 sono stati attivati presso la casa circondariale:

1. il servizio dedicato di psichiatria, coordinato dal dott. Pietro Zoncheddu, garantendo la presenza di medici psichiatri per 20 ore/mese ogni 100 detenuti;

2. il servizio dedicato di psicologia, coordinato dalla dott.ssa Simonetta Spada, assicurando la presenza di psicologi per 30 ore/mese ogni 100 detenuti;

Richiamata, inoltre, la deliberazione n. 545 del 30 aprile 2010, che ha ridefinito l’organizzazione dell’assistenza sanitaria presso la casa circondariale di Bergamo a seguito dell’accoglimento della mobilità volontaria del dott. Franco Bertè in veste di coordinatore medico del servizio di assistenza sanitaria dell’istituto penitenziario, declinando ruoli e funzioni in carico al direttore medico di presidio ospedaliero (o suo delegato), del direttore dell’USC Centro di EAS e del coordinatore medico del carcere;

Preso atto che con nota del 17 dicembre del 2010 il direttore dell’USC Centro di EAS ha proceduto a un’ulteriore integrazione relativa ai ruoli e alle responsabilità del coordinatore medico dell’assistenza sanitaria dell’istituto penitenziario e che questi d’intesa con il direttore del presidio ospedaliero e con il direttore dell’USC Centro di EAS ha predisposto nel giugno 2013 il documento prot. n. 26755/13, che declina l’organizzazione medica presso la casa circondariale di Bergamo;

Preso atto, inoltre, che in data 14 aprile 2011 le funzioni di coordinamento in carico alla direzione medica di presidio ospedaliero per la casa circondariale sono state trasferite dal dott. Antonio Piccichè al dott. Gabriele Pagani e che con provvedimento n. 696 del 24 aprile 2014 è stata assegnata al dott. Claudio Arici (sino ad allora direttore dell’USC Centro di EAS) la responsabilità dell’USSD Continuità ospedale e territorio in staff alla Direzione sanitaria, alla quale sono state ricondotte le funzioni che le deliberazioni n. 1310 del 20 ottobre 2009 e n. 545 del 30 aprile 2010 assegnavano alla direzione dell’USC Centro di EAS;

Preso atto, infine, che dal gennaio 2010 (prot n. 24 del 21 gennaio 2010) l’équipe sanitaria del carcere è stata dotata di un supporto amministrativo a tempo pieno;

Ritenuto di dover recepire formalmente le su richiamate determinazioni, già assunte nel tempo, per garantire la completa funzionalità di tutti i servizi necessari ad assicurare l’assistenza sanitaria ai detenuti presso la casa circondariale di Bergamo;

DELIBERA

1. di recepire formalmente le modifiche apportate all’assetto organizzativo relativo all’assistenza sanitaria ai detenuti della casa circondariale di Bergamo, approvato con deliberazione n. 1310 del 20 ottobre 2009 e n. 545 del 30 aprile 2010, precisando che:

a. al dott. Gabriele Pagani – dirigente medico in servizio presso la direzione medica di presidio – è delegato dal direttore medico di presidio ospedaliero lo svolgimento delle funzioni di responsabile per gli aspetti igienico-sanitari;

b. al dott. Claudio Arici – responsabile dell’USSD Continuità ospedale e territorio, in staff alla Direzione sanitaria - è affidata la responsabilità degli aspetti gestionali- organizzativi più direttamente correlati all’assistenza sanitaria presso l’istituto penitenziario e, per tale ragione:

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è responsabile dell’attuazione degli obiettivi assegnati dalla Direzione aziendale relativi all’assistenza medica nell'ambito del carcere;

partecipa alle riunioni di coordinamento periodiche interdisciplinari;

definisce e precisa gli ambiti di responsabilità del coordinatore medico, anche ai fini medico-legali a cui delega, con atti formali, eventuali compiti gestionali- organizzativi;

definisce e precisa gli ambiti di responsabilità dei medici penitenziari ed emana direttive e disposizioni cogenti per l’intera équipe operante presso la casa circondariale;

definisce, in accordo con l’USC Direzione professioni sanitarie, sinergie e interazioni tra l’area di assistenza medica e quella di assistenza infermieristica;

dirime eventuali disaccordi interni all’équipe medica e assume la responsabilità disciplinare nei confronti dei suoi componenti;

c. al dott. Franco Bertè - coordinatore medico del servizio di assistenza sanitaria dell’istituto penitenziario – è affidata la responsabilità clinica dei detenuti ovvero delle attività di coordinamento tra i medici penitenziari e le componenti specialistiche a supporto;

d. il coordinatore medico deve garantire una presenza giornaliera presso l’istituto penitenziario, di norma e prioritariamente, nell’orario compreso tra le 9.00 e le 14.00 come da nota in data 1 giugno 2010, prot. n. H1.2010.0019869, della Direzione generale sanità; in caso di assenza (ferie, congedi) è tenuto a comunicare formalmente alla direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera e alla direzione dell’istituto penitenziario chi lo sostituisce temporaneamente per le funzioni che gli sono precipue.

In particolare il coordinatore medico è tenuto a:

organizzare, di concerto con il responsabile dell’USSD Continuità ospedale e territorio e il coordinatore infermieristico il lavoro dell’area sanitaria;

assicurare l’assistenza sanitaria di base quotidiana alla popolazione carceraria tramite medici penitenziari;

partecipare alle attività del gruppo multidisciplinare e alle riunioni di sezione o comunque di garantire una qualificata presenza dell’area medica;

rilasciare certificazioni sanitarie all’Autorità giudiziaria in merito all’incompatibilità con il regime detentivo;

inviare presso le commissioni mediche ospedaliere gli agenti della polizia penitenziaria.

Il coordinatore medico è inoltre punto di raccordo presso l’istituto tra la magistratura, l’azienda ospedaliera, l’azienda sanitaria locale (SerT) e l’amministrazione penitenziaria.

e. ai medici penitenziari è affidata la responsabilità della sorveglianza sanitaria dei detenuti delle sezioni e dei compiti specifici a loro affidati dal coordinatore medico con atti formali;

f. i medici penitenziari e/o gli specialisti che prestano la loro opera presso il carcere

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g. il personale infermieristico attribuito alla Sanità penitenziaria afferisce all’USC Direzione professioni sanitarie che ha la responsabilità del governo assistenziale e, attraverso il coordinatore infermieristico, garantisce un adeguato processo assistenziale con l'obiettivo di perseguire l’efficacia pratica e l’appropriatezza delle prestazioni assistenziali assumendo la centralità del bisogno di salute del detenuto e del suo percorso verso il ripristino della stessa come valore inalienabile, definendo percorsi sanitari basati sull’integrazione delle diverse competenze professionali;

h. il coordinatore infermieristico, oltre alle funzioni previste dal ruolo per l'azienda ospedaliera, partecipa alle riunioni di coordinamento multidisciplinare, alle riunioni di sezione o interarea, oltre che alle convocazioni di dipartimento dell'amministrazione in sede locale e regionale; facilita la collaborazione fra i servizi sanitari ospedalieri e dell'amministrazione penitenziaria nell’organizzazione e nel funzionamento dei servizi dell’area sanitaria; condivide la gestione dei flussi dei dati relativi all’attività sanitaria con la DMP/DPS per ottemperare alle richieste provenienti dal Ministero della giustizia, dalla Regione, dall'Amministrazione penitenziaria;

i. al dott. Pietro Zoncheddu è affidato il coordinamento del servizio psichiatrico presso la casa circondariale avvalendosi, per ottemperare alle disposizioni del decreto del Direttore generale sanità n. 14230 del 21 dicembre 2009, del personale messo a disposizione dal Dipartimento di salute mentale dell’azienda ospedaliera;

j. alla dott.ssa Simonetta Spada è affidato il coordinamento del servizio di psicologia presso la stessa casa circondariale avvalendosi, per ottemperare alle disposizioni del già citato decreto del Direttore generale sanità n. 14230 del 21 dicembre 2009, del personale dell’USSD Psicologia clinica;

k. al sig. Antonio Santopadre è affidato l’incarico di garantire il supporto amministrativo alle attività sanitarie dell’istituto da ottemperarsi su specifiche direttive del coordinatore medico e del coordinatore infermieristico;

2. le determinazioni di cui sopra in ordine all’organizzazione dell’assistenza e alle responsabilità connesse ai ruoli potranno essere modificati, sulla base di esigenze future, con atti formali, procedure operative o disposizioni scritte da parte dell’azienda ospedaliera nel rispetto delle deleghe previste nella presente deliberazione.

IL DIRETTORE GENERALE Dr. Carlo Nicora

IL DIRETTORE SANITARIO F.F. IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

Dott. Fabio Pezzoli Dr. Peter Assembergs

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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE ---

Pubblicata all’Albo Pretorio on-line dell’Azienda Ospedaliera

“Papa Giovanni XXIII” Bergamo

per 15 giorni

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