Un’iniziativa sostenuta da Pfizer, Eli Lilly Italia, PhRMA/IAPG
Con il contributo di Bristol-Myers Squibb Si ringrazia Farmindustria
PRESENTAZIONE DI MASSIMO SCACCABAROZZI AL
6^ FORUM MERIDIANO SANITÀ Villa d’Este - Cernobbio
7 novembre 2011
Riprodotta da The European House-Ambrosetti per esclusivo uso interno.
04/11/2011
1
La farmaceutica è il primo settore hi-tech per export e presenza industriale in Italia
Export in % sulla produzione farmaceutica realizzata in Italia 70
60 56%
60%
(stima
2011) Maggiore internazionalizzazione
(export=60% della produzione, 40 acquisizioni Gli ultimi 10 anni hanno visto rafforzarsi l’impegno industriale delle imprese
50 40 30 20 10
01991 1996 2001 2006 2011
In Italia 20% della produzione dei Big Ue e 17% delle vendite: l’Italia è un grande produttore prima che un mercato
all’estero, importanti investimenti da parte di imprese internazionali)
Qualità delle Risorse Umane (per il 90% laureati e diplomati)
Questo è avvenuto in un quadro di 10 anni di manovre restrittive che non può
1
Quota della farmaceutica rispetto al totale dei settori hi-tech in Italia Addetti
Investimenti produzione e R&S Export
30%
44%
47%
Fonte: elaborazioni su dati Istat Le manovre sul settore devono porsi l’obiettivo di garantire per i prossimi 10 anni le condizioni per lo sviluppo delle imprese del farmaco
anni di manovre restrittive che non può essere replicato
L’Italia non spende troppo per la Sanità, ma spesso spende male e penalizza l’innovazione
6
Spesa sanitaria pubblica in % sul PIL
crescita 2010-2030 della % (fonte FMI)
Spesa farmaceutica pubblica procapite nei principali Paesi europei (territoriale + ospedaliera, Big Ue=100)
1 2 3 4 5
FRA UK
SPA Media OECD
Regno Unito Spagna Totale Big Ue Francia Germania
2
0
6 7 8 9 10
ITA GER
% sul PIL (fonte OECD)
Continuare a ridurre la spesa farmaceutica indebolisce l’attività in Italia e rischia di
“svuotare” il nostro tessuto industriale, compromettendo la capacità di crescita
50 60 70 80 90 100 110 120 130 Italia
Regno Unito
-25%
Fonte: OECD, Fondo Monetario Internazionale, IMS, Cergas Bocconi
10 anni di manovre con prezzi in calo, un
fenomeno europeo ma che in Italia è più intenso
Italia Big Ue Variazione cumulata 2001-2010 (canale farmacia)
G i
Prezzi dei farmaci ospedalieri (in classe H in Italia, misurati in base al
prezzo di cessione, Italia=100)
-26% -14%
+21% +19%
prezzi dei medicinali (rimborsabili e non) inflazione
-47% -33%
differenza
In Italia i prezzi più bassi d’Europa nel canale farmacia
Germania
Francia
Spagna
UK Media Big Ue
3
Nel 2011 in Italia si allarga il gap tra prezzi dei medicinali (-2,2% ) e inflazione (+3,0%)
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Associazioni Nazionali; Cergas Bocconi A questo si sommano tempi di pagamento in crescita (+12% nel 2011) e più alti che negli altri Paesi (meno risorse da investire in produzione, Ricerca, studi clinici)
80 90 100 110 120 130
g
Italia -10%
Le prossime manovre devono affrontare tutte le voci di spesa sanitaria, non solo la farmaceutica
Farmaceutica
Variazione cumulata 2006-2010 In 5 Regioni, con il 38% della
popolazione, si è generato il 90%
del disavanzo totale 2010 Farmaceutica
totale (terr.+osp., esc. payback)
Altri beni e servizi
sanitari
Totale spesa sanitaria
6,0
19,2
11,9
Il disavanzo procapite cumulato tra il 2001 e il 2010 è stato di 1.144 euro nelle regioni del Centro-Sud e 287 in quelle del Centro-Nord
In 3 Regioni, con il 22% dei posti letto, si sono verificati il 51% dei presunti errori sanitari (Commissione
d’inchiesta sugli errori sanitari, 2011)
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Aifa, elaborazioni su dati Meridiano Sanità 4
0 4 8 12 16 20
Inflazione 7,7 Dal 2006 al 2010 la farmaceutica
totale (territoriale + ospedaliera) è ferma all’1,1% del PIL.
Entro il 2014 diminuirà a circa 1%
04/11/2011
3
Off patent l’87% delle confezioni in farmacia.
Entro il 2014 scadranno i brevetti per
circa il 50% del mercato complessivo in patent
Molecole in scadenza di brevetto:
valore cumulato delle vendite i % l i Vendite di medicinali rimborsati
per tipo di copertura brevettuale
(% l l f i i d l 2011) in % sul mercato in-patent (anno di riferimento 2009)
Mercato
retail Mercato totale (retail+non retail) (% sul totale confezioni vendute nel 2011)
50 60 70 80 90 100
5
2010 2011 2012 2013 2014
Fonte: elaborazioni su dati IMS 0
10 20 30 40
Il mercato farmaceutico mondiale frena e la crescita si sposta nei Paesi Emergenti
BRIC e resto
100 16
Mercato farmaceutico mondiale
(% sul totale) Trend del mercato farmaceutico
(var. % medie annue)
Mondo Economie Avanzate BRIC e resto
del mondo BRIC e
resto BRIC e resto
USA USA
USA
JP JP
JP
UE UE
UE resto
mondodel
20 30 40 50 60 70 80 90
4 6 8 10 12 resto 14
mondodel
resto mondodel
6
USA 0
10
0 2
2005 2010 2015 2005-2010 2010-2015
Fonte: elaborazioni su dati IMS L'Italia è in calo nel ranking internazionale. Il nostro Paese è sceso dal quinto al sesto posto al Mondo e entro il 2015 si appresta a diventare il settimo, sopravanzato da Paesi
emergenti, quali Cina e Brasile, con India e Russia sempre più vicini
Anche nella farmaceutica cambia la geografia della produzione mondiale
500
Produzione farmaceutica mondiale (indice 2000=100, in dollari USA)
550
Nuovi investimenti nella farmaceutica (% sul totale)
90 100
200 300 400
500 BRIC e
resto del mondo
Mondo
150 250 350 450
59 41
28 72
10 20 30 40 50 60 70 80 90
7
100 Economie avanzate
50
2000 2005 2010 2015
Economie avanzate BRIC e resto del mondo 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2015
Lo spostamento della domanda mondiale determina la rilocalizzazione globale della capacità produttiva. Cresce la competizione tra le Economie Avanzate per consolidare e attrarre gli investimenti
Fonte: Global Insights 0
10
10 anni di gap di redditività da contrastare con misure di sostegno alla competitività
Redditività farmaceutica nell’Ue 15
(ROI, valori mediani, mm3) Nella rilocalizzazione globale del settore, per l’Italia pesano:
prezzi più bassi
140 prezzi più bassi
costi spesso più alti
(ad es. energia, trasporti, burocrazia) redditività più bassa e in calo (anche per una pressione fiscale più alta di 15 punti percentuali rispetto agli altri Big Ue) tempi di pagamento più lunghi e in crescita
(l’esposizione commerciale, a causa dei lunghi tempi di pagamento in Italia è 26%
90 100 110 120 130
Italia Ue 15 Altri Big Ue
8
lunghi tempi di pagamento, in Italia è 26%
del fatturato, con l’Ue15 a 19% e il minimo in Germania, pari a 7%)
70 80
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
I vincoli del sistema Paese rischiano di penalizzare lavoratori e imprese perché limitano la possibilità di investire e mettono a rischio la presenza industriale del settore in Italia
Fonte: elaborazioni su dati Prometeia
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5
Concreti rischi di sostenibilità di una crescita di lungo periodo fondata solo sull’export
Addetti nell’industria farmaceutica in Italia (in migliaia)
-11%
( 8 mila 75
Dal 2006 l’occupazione farmaceutica è diminuita di 8 mila addetti (-11%)
(~8 mila addetti)
65 70
-3%
-1%
Dal 2000 al 2010 l’export ha determinato l’85% della crescita Nel 2010 senza export (+15%) la produzione sarebbe scesa (-1%) Nel 2011 l’export cresce ancora, ma necessariamente di meno (+6%), e con un mercato interno in calo
9
60
1999 2007
1997 2001 2003 2005 2010
Nel 2011 previsioni di livelli occupazionali ancora in calo (~-1,5%): nell’attuale scenario concreto rischio di un nuovo forte ridimensionamento (possibili 1.500-2.000 esuberi nei prossimi 2 anni, altri 5-6.000 entro il 2015)
con un mercato interno in calo, i livelli produttivi sono stagnanti
Fonte: Farmindustria, Istat
L’industria farmaceutica in Italia:
un valore che il Paese non può perdere
14
Valori 2010 in miliardi di euro
3,5 12 3
con presenza R&S, produttiva e commerciale
con presenza solo commerciale
(stima) 12,5
10 12
4 6 8
3,0 6,0
3,5 12,3
2,4 1,9
Contributo diretto farmaceutica Contributo indotto farmaceutica ,
4,3
10 investi-
menti Prod. e R&S
imposte dirette, specifiche e IVA
stipendi e
contributi spesa
pubblica ex-factory (territoriale+
ospedaliera escl. payback) 0
2
Fonte: elaborazioni e stime su dati Aifa, Farmindustria, Istat totale
contri- buto diretto e indotto
investi- menti Prod. e R&S
imposte dirette, specifiche e IVA
stipendi e
contributi totale
contri- buto diretto e indotto 0,0