• Non ci sono risultati.

TESTAMENTI DI VITA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "TESTAMENTI DI VITA"

Copied!
28
0
0

Testo completo

(1)

TESTAMENTI DI VITA

(2)

• Evoluzione della medicina: I rapidi progressi delle tecniche di rianimazione e delle terapie intensive

consentono di mantenere in vita anche per lunghi periodi di tempo individui che hanno subito gravi lesioni

cerebrali;

• Maggiore sensibilità per l’autonomia personale: modo di gestire la salute da parte dei cittadini e il desiderio di far valere il proprio parere nell’ambito del processo

terapeutico;

• L’idea che tutto ciò che viene stabilito giuridicamente risulti morale.

(3)

Corso Laikos, 2007-2008

• 1990 – La Biocard

• 1999-2005 – la vicenda giudiziaria di Eluana Englaro

• 1999- 2006 – DDL e PDL sulle direttive anticipate di trattamento

• 2000 – Commissione Veronesi sullo SVP

• 2006 – Il caso Welby

(4)

• Testamento biologico o Testamento di vita (living will);

• Direttive anticipate (advance health care directives);

• Dichiarazioni anticipate di trattamento (CNB)

(5)

«È quel documento con cui una persona dotata di piena capacità esprime la sua volontà circa i trattamenti ai quali

vorrebbe o non vorrebbe essere

sottoposta nel caso in cui, nel decorso di una malattia o a causa di un trauma, non possa esprimere il proprio consenso o

dissenso informato»(CNB, 2003).

(6)

Carattere pubblico - data, forma scritta

Maggiorenni, capaci, informati, autonomi (non abbiamo subito pressioni)

Non disposizioni con finalità eutanasiche che contraddicano il diritto positivo, le regole di pratica medica, la deontologia

Redatte con assistenza di un medico

(7)

Massima personalizzazione della volontà – non equivoci, chiarezza sulle situazioni

cliniche.

Non carattere vincolante per il medico

Possibilità eventuale di nominare un fiduciario

Informazioni sensibili: apposite procedure

(8)

…. Di conseguenza, attraverso le

dichiarazioni anticipate, il paziente non può essere legittimato a chiedere e ad

ottenere interventi eutanasici a suo favore.

(9)

… il CNB ritiene essenziale eliminare ogni equivoco e ribadire che il diritto che si vuol riconoscere al paziente di orientare i

trattamenti a cui potrebbe essere sottoposto, ove divenuto incapace di intendere e di volere, non è un diritto all’eutanasia, né un diritto soggettivo a

morire che il paziente possa far valere nel rapporto col medico

(10)

… ma esclusivamente il diritto di richiedere ai medici la sospensione o la non attivazione di

pratiche terapeutiche anche nei casi più estremi e tragici di sostegno vitale, pratiche che il paziente avrebbe il pieno diritto morale e

giuridico di rifiutare, ove capace – si pensi a pratiche non adeguatamente convalidate,

comportanti gravi rischi, onerose, non

proporzionate alla situazione clinica concreta del paziente, di carattere estremamente invasivo o fortemente gravose per la serenità

del trapasso.

(11)

Le indicazioni che possono essere presenti delle direttive riguardano:

• l’assistenza religiosa, l’intenzione di donare o no gli organi per trapianti, l’utilizzo del cadavere o parti di esso per scopi di ricerca e/o didattica;

• le modalità di umanizzazione della morte (cure palliative, richiesta di essere curato in casa o in ospedale ecc.);

• le preferenze del soggetto in relazione al ventaglio delle possibilità diagnostico-terapeutiche che si possono

prospettare lungo il decorso della malattia;

(12)

• implementare le cure palliative

• richiedere formalmente la non attivazione di qualsiasi forma di accanimento terapeutico, cioè di trattamenti di sostegno vitale che appaiano sproporzionati o ingiustificati;

Punti critici per il CNB:

• richiedere il non inizio o la sospensione di trattamenti terapeutici di sostegno vitale, che però non realizzino nella fattispecie indiscutibili ipotesi di accanimento;

• richiedere la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale

(13)

• La volontà anticipata non è uguale alla volontà attuale:

- PRESUPPOSTI DELLA VOLONTA’

- volontà maturata all’interno della patologia o all’interno dell’alleanza tra medico e paziente;

- volontà espressa al di fuori di queste circostanze.

- CARATTERISTICHE DELLA VOLONTA’

- la volontà deve essere relata, realmente informata e realmente

circostanziata: le direttive anticipate di trattamento non rispondono a tali requisiti

(14)

• La vincolabilità delle direttive: snatura il rapporto tra medico e paziente

• Le direttive sottendono all’eutanasia

• Non si può parlare di direttive come

“espressione del consenso” quando in

Italia non esiste una legge sul Consenso informato!

(15)

• DDL n. 3/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di Dichiarazioni Anticipate di Trattamento

sanitario (DAT), Tomassini.

• DDL n. 818/2006: Disposizioni in materia di C.I.

e di Dichiarazioni di Volontà Anticipate (DVA) nei trattamenti sanitari, Del Pennino e Biondi.

• DDL n. 773/2006: Disposizioni in materia di C.I.

e di DAT, Binetti e Baio Dossi.

(16)

• DDL n. 687/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DVA nei trattamenti sanitari al fine di evitare l’accanimento terapeutico, Marino et al.

• DDL n. 665/2006: Disposizioni in materia di C.I. e di DVA nei trattamenti sanitari, Ripamonti.

(17)

• DDL n. 542/2006: Disposizioni in materia di C.I.

e di DVA nei trattamenti sanitari, Carloni et al.

• DDL n. 433/2006: Norme a tutela della dignità e delle volontà nel morente, Massidda.

• DDL n. 357/2006: Disposizioni in materia di DVA sui trattamenti sanitari, Benvenuto.

(18)

• DDL n. 1341/2007: Disposizioni in materia di non punibilità del medico nell’applicazione delle DVA nei trattamenti sanitari, Calvi.

• DDL n. 1615/2007: Disposizioni in materia di C.I. e di testamento biologico al fine di evitare l’accanimento terapeutico, Silvestri.

• DDL n. 1634/2007: Disposizioni in materia di

C.I. e di direttive di trattamento sanitario, Empirin Giardini et al.

(19)

• Il Principio di Autodeterminazione

• Le volontà anticipate: il contenuto

• L’efficacia delle disposizioni

• Il concetto di incapacità

(20)

• Estensione del concetto di consenso informato

• Discriminazione tra chi è capace di

esprimere un consenso valido e chi invece non lo è

• Consenso valido: relato, circostanziato ed informato

(21)

• “Ogni trattamento praticato con qualsiasi mezzo, per scopi connessi alla tutela della salute, a fini

terapeutici, diagnostici, palliativi ed estetici”(DDL)

• “Il principio generale al quale il contenuto delle

dichiarazioni anticipate dovrebbe ispirarsi può quindi essere così formulato: ogni persona ha il diritto di

esprimere i propri desideri anche in modo anticipato in relazione a tutti i trattamenti terapeutici e a tutti gli interventi medici circa i quali può lecitamente

esprimere la propria volontà attuale” (CNB).

(22)

• Rispetto del rifiuto delle cure da parte del sanitario

• Obiezione di coscienza

(23)

• è privo di capacita’ colui che, anche temporaneamente, non è in grado di

comprendere le informazioni di base circa i trattamenti sanitari e di apprezzare le

conseguenze che ragionevolmente

possono derivare dalla propria decisione

(24)

• La differenza tra ordinari e straordinari va fatta con riferimento al paziente e alla sua situazione patologica concreta.

• Ordinari sono tutti quei mezzi che non richiedono sforzi, sofferenza o costi

gravosi per il paziente

(25)

• Se l’alimentazione e l’idratazione

costituiscono un beneficio per il paziente e non causano un carico sproporzionato di sofferenza o dolore o spreco di risorse è dovere dare questo tipo di alimentazione e nutrizione

(26)

STATO VEGETATIVO PERMANENTE

- È una patologia, le persone in questo

stato sono vive anche se la coscienza è

fortemente e

persistentemente compromessa

- Non si tratta di malati terminali

MORTE CEREBRALE - Non è una patologia

ma un criterio di

accertamento della morte

- Non si è più in vita, pertanto deve essere sospeso qualsiasi

trattamento

(27)

• Quale significato deve assumere la parola

“terminale”

• Come valutare se un intervento è sproporzionato o meno a priori?

• Qual è la validità etica e giuridica di una volontà testamentaria espressa in precedenza e al di

fuori delle condizioni cliniche previste?

• L’impatto che il testamento biologico può avere sull’autonomia della coscienza professionale del medico – esecutore della volontà del paziente.

(28)

• Il problema etico che pone un documento che raccolga le volontà del paziente, non è relativo alla possibilità che egli intervenga o meno sul processo decisionale, ma su

“che cosa” può esser oggetto

dell’espressione della volontà e quali siano le modalità ottimali per esprimerla.

Riferimenti

Documenti correlati

l'approvazione del disegno di legge sulle disposizioni anticipate di trattamento, approvato con ritmi a dir poco forzati in vista della conclusione imminente della legislatura,

Inoltre, nella maggior parte dei casi, acquista una polizza vanificata negli effetti perché il regime temporale della copertura è stato modificato da ”loss occurrence”- che

Ma l’attenzione culturale e sociale verso il Testamento Biologico, ha fatto soltanto da corollario ad una lunghissima battaglia che ha conquistato l’attenzione

«Testo proposto Art. 22, Rifiuto di prestazione professionale. Il rifiuto di prestazione professionale anche al di fuori dei casi previsti dalle leggi vigenti è consentito al

Siano iniziati e continuati anche se il loro risultato fosse il mantenimento in uno stato di paralisi con incapacità totale di comunicare verbalmente, per iscritto o grazie

«l’idratazione e l’alimentazione artificiali con sondino nasogastrico costituiscono un trattamento sanitario». La sentenza esclude ogni dubbio a riguardo, superando

Sulla base delle esposte indicazioni del magistero ecclesiastico in tema di concezione della vita, sacralità ed indisponibilità della stessa, con conseguente divieto di

Esiste, infine, una norma conclusiva [10] per cui se la clausola o il contratto dovesse rimanere di interpretazione ancora incerta anche dopo l’utilizzo di tutti i criteri