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Questa tecnica si basa sui principi di biomeccanica già utilizzati da Slocum nel 1993 per la messa a punto della TPLO

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Academic year: 2021

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Conclusioni

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Conclusioni

L’obiettivo dell’intervento di avanzamento della tuberosità tibiale (TTA), per la risoluzione della rottura del legamento crociato anteriore, non si prefigge di ricostruire il legamento, ma vuole ottenere l’annullamento della forza di spinta tibiale craniale, in modo tale da rendere inutile la funzione del LCA.

Questa tecnica si basa sui principi di biomeccanica già utilizzati da Slocum nel 1993 per la messa a punto della TPLO

®

, l’osteotomia livellante del piatto tibiale.

A differenza della TPLO

®

, la quale ottiene l’annullamento della forza di spinta tibiale craniale correggendo l’inclinazione del plateau tibiale, nella TTA lo stesso effetto è ottenuto mediante lo spostamento in senso craniale dell’inserzione del legamento tibio-rotuleo, in modo da renderlo perpendicolare al plateau tibiale.

La TTA è un intervento relativamente recente, in quanto è stato messo a punto dalla Scuola Veterinaria di Zurigo solamente nel 2002; questo fatto comporta che gli studi di follow-up sono tuttora scarsi.

A questo proposito il nostro studio si prefigge di osservare il follow-up clinico a

lungo termine in soggetti trattati mediante questa tecnica, per valutare la

possibile applicazione di questa tecnica in alternativa alle tecniche tradizionali e

alle tecniche moderne, in particolare la TPLO

®

.

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Conclusioni

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Nella nostra casistica, nel 96% dei casi i proprietari hanno riferito di essere da abbastanza soddisfatti a molto soddisfatti e quindi solo nel 4% dei casi c’è stata insoddisfazione.

La soddisfazione dei proprietari si è manifestata anche nei confronti del fatto che i cani non manifestavano particolare dolore, potendo appoggiare l’arto precocemente.

In 21 casi, pari al 49%, si è ottenuta la ripresa completa della funzionalità dell’arto e solo in 2 soggetti (4,7%) permane una zoppia costante; nei restanti casi la zoppia è saltuaria o ricorrente, soprattutto in concomitanza con una maggiore attività del soggetto.

Il tempo necessario per la ripresa funzionale è stato variabile, con un minimo di due settimane ad un massimo di tre mesi e mezzo.

Se si osservano i tempi di ripresa funzionale delle tecniche tradizionali, molto meno invasive, si può notare che il soggetto deve essere sottoposto ad una restrizione dell’attività nel post-operatorio di 6-8 settimane e il paziente comincia ad appoggiare l’arto in maniera progressiva; il periodo post-operatorio risulta essere più doloroso rispetto alla TTA; un eventuale motivo di fallimento di queste tecniche è la possibilità che i tiranti si rompano prima che si sia formata un’adeguata fibrosi della capsula in grado di conferire stabilità al ginocchio.

Sempre rispetto alle tecniche tradizionali, la TTA, come del resto la TPLO

®

, presenta tempi di intervento più lunghi, maggior impegno da parte del chirurgo e impiego di uno strumentario specifico.

Tutte queste considerazioni possono spiegare il motivo dell’elevato costo di

questo intervento, di cui bisogna tenere conto al momento di proporlo ai

proprietari di cani con una lesione del legamento crociato anteriore.

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A questo proposito, la TTA è particolarmente indicata in soggetti di taglia medio-grande, particolarmente attivi, in quanto si propone di eliminare la forza di spinta tibiale craniale, influenzata dalla forza peso e dall’inclinazione del plateau tibiale e consta di un periodo post-operatorio relativamente breve.

Nei confronti della TPLO

®

, la TTA presenta una minore invasività ed è controindicata in pazienti il cui plateau tibiale abbia un’inclinazione superiore ai 28°, che imporrebbe uno spostamento anteriore, o ci siano difetti di allineamento, in quanto con l’avanzamento della tuberosità si esacerba il rischio di lussazione rotulea.

I tempi di ripresa funzionale della TPLO

®

sono sovrapponibili a quelli della TTA.

In conclusione, visti i risultati positivi ottenuti nel nostro ed in altri studi

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, si

può considerare la TTA una valida alternativa alle tecniche tradizionali e alla

TPLO

®

per la risoluzione della rottura del legamento crociato anteriore.

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