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Notizie Arpa

a cura di Markos Charavgis

Campi elettromagnetici: la Rete naziona- le di monitoraggio

Si sono riunite a Sorrento, nei giorni 28 e 29 settembre, le Agenzie regionali per l’Ambiente e la Fondazione “U. Bordoni” allo scopo di definire gli ultimi dettagli per l’avvio della fase operativa a regime della Rete nazionale di monitoraggio dei campi elettromagnetici.

Alla presenza di rappresentanti del Ministero delle Comunicazioni, sono stati presentati e discussi i protocolli di intesa tra FUB e ARPA, che saranno oggetto di formalizzazione nei prossimi giorni, nonché le linee guida per la realizzazione e gestione della Rete che con- sentiranno uno sviluppo di questo strumento di conoscenza in maniera omogenea sul terri- torio nazionale. Il Progetto è oggetto di uno specifico e importante finanziamento veicola- to dal Ministero delle Comunicazioni e gesti- to dalla Fondazione “U. Bordoni”.

Nel corso delle due giornate si è ampiamente discusso, analizzando i risultati ottenuti, di quanto realizzato durante la fase di sperimen- tazione che ha coinvolto tutte le Agenzie del paese per un periodo di un anno circa, sotto- lineando gli elementi positivi di questa espe- rienza che, ad oggi, rimane unica nel contesto internazionale.

Per la fase a regime, è prevista la consegna a tutte le Agenzie di ulteriori centraline per un totale complessivo di oltre 1200 stazioni di misura, distribuite su tutto il territorio nazio- nale proporzionalmente al numero di abitanti in ogni regione. ARPA Umbria dovrà gestire, nel giro di pochi mesi, 18 stazioni strumenta- li fisse destinate all’acquisizione in continuo, per tempi prolungati, di dati sui livelli di campo elettromagnetico presenti nell’am- biente, generati da impianti radio televisivi e impianti per la telefonia cellulare.Il completa- mento della Rete consentirà a ARPA Umbria, attraverso la rilevazione in continuo presso oltre 300 siti per anno, di approfondire e migliorare gli elementi di conoscenza del clima elettromagnetico presente e il relativo trend evolutivo su aree estese del territorio regionale, in modo anche da favorire la defi- nizione di strumenti di informazione e comu- nicazione al pubblico trasparenti e attuali.

Il Piano di Tutela delle acque della Regione Umbria

Con delibera n. 1167 del 28 luglio 2004 la Giunta regionale ha incaricato ARPAdi elabo- rare entro il mese di gennaio 2005 la propo- sta tecnica del Piano di Tutela delle acque, completandone le parti già avviate dalla Re- gione per gli aspetti conoscitivi e sviluppan- done la parte propositiva e normativa.

In virtù di questo incarico ARPA, nel Program- ma di attività per il 2004, ha previsto la reda- zione, entro il prossimo novembre, di una serie di rapporti sullo stato conoscitivo della risorsa idrica, sulle sue criticità e su altre atti- vità già in essere operate dall’Agenzia, che si affiancheranno, sempre in materia di sviluppo e integrazione del quadro conoscitivo, alle altre attività già previste nell’ambito della convenzione con l’Autorità di Bacino del Fiu- me Tevere.

Gli obiettivi che in base al D.LGS. 152/99 il Piano di Tutela delle acque si prefigge hanno lo scopo di: prevenire e ridurre l’inquinamen- to e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; conseguire il miglioramento dello stato delle acque ed operare adeguate prote- zioni di quelle destinate a particolari usi; per- seguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; man- tenere la capacità naturale di autodepurazio- ne dei corpi idrici, nonché la capacità di soste- nere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate

Un regolamento per il rumore

In data 25 agosto 2004, sul Supplemento ordinario al Bollettino Ufficiale - serie genera- le - della Regione Umbria n. 35, è stato pub- blicato il Regolamento Regionale 13 agosto 2004, n.1 “Regolamento di attuazione della legge regionale 6 giugno 2002, n.8 - Dispo- sizioni per il contenimento e la riduzione del- l’inquinamento acustico”.

Con questo provvedimento, si completa anche in Umbria il percorso normativo avviato con la Legge Quadro sull’inquinamento acustico n.

447 dell’ottobre 1995.

Con il Regolamento Regionale, atteso da tem- po, vengono definiti tutti gli elementi in mate- ria di inquinamento acustico che consentiran- no alle amministrazioni di dar seguito alle di- sposizioni contenute nelle norme nazionali e nella norma regionale di recepimento.

La classificazione acustica del territorio, i pia- ni di risanamento acustico, le valutazioni di impatto e clima acustico come parte integran- te dei processi autorizzativi, non sono più concetti astratti ma entrano nella pratica quo- tidiana e diventano elementi vincolanti e caratterizzanti la pianificazione e lo sviluppo del territorio anche in Umbria.

Rispetto ad ARPA, il Regolamento ne dettaglia e rafforza i compiti, lasciando prevedere un impegno ancora più intenso in termini di risorse umane ed economiche al fine di con- solidarne la capacità operativa per lo svolgi- mento non soltanto delle attività istituzionali di controllo, ma soprattutto per garantire il supporto alle amministrazioni che diventa l’e- lemento qualificante e il valore aggiunto nella gestione di una problematica in cui l’approc- cio conoscitivo/preventivo è spesso l’unica possibilità per garantire quei livelli di miglio- ramento oggi indispensabili nei nostri am- bienti di vita.

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