UTILIZZO DI CATETERE VENOSO LUNGO
LEADER-CATH®
IN PRONTO SOCCORSO
Marco Bigliardi e Francesco Valli
ACCESSO VENOSO DIFFICILE IN
PRONTO SOCCORSO
• Obesità
• Tossicodipendenza (ex
tossicodipendenza)
• Pazienti oncologici (chemioterapia in
corso o pregresse)
• Esiti cicatriziali
• Malattie vascolari periferiche
• Diabete
• Ipovolemia
• Ipotensione
• Storia di multipli tentativi falliti
• “Anatomia”
ACCESSO VENOSO DIFFICILE IN
PRONTO SOCCORSO
Ricadute negative per i pazienti e per l’organizzazione
• Dolore (multipli tentativi..)
• Ritardo nella somministrazione di terapie (liquidi, analgesici, diuretici,
antiaritmici ecc..)
• Ritardo nell’ottenere esami di laboratorio
ACCESSO VENOSO DIFFICILE IN
PRONTO SOCCORSO
Ricadute negative per i pazienti e per l’organizzazione
• Utilizzo di improprio di altri device vascolari quali CVC al collo
• Coinvolgimento di altro personale (infermiere, medico del PS o rianimatore)
• Tempi di gestione lunghi per un singolo paziente con effetto negativo
INTRODUZIONE LEADER-CATH®
Tre anni fa introduzione del Leader-Cath® in PS
• Catetere in polietilene trasparente radiopaco
• 3 Fr e 4 Fr
• Lunghezza catetere 8 cm
• Cono catetere (anti-kinking) in polietilene e pvc
• Alette di ancoraggio e raccordo Luer-lok in PVC
• Guida retta in acciao inox (3 Fr 200 mm e 4 Fr 300 mm) con
estremità distale flessibile
• Ago introduttore (3 Fr 35 mm e 4 Fr 54 mm)
TECNICA IMPIANTO E FISSAGGIO CATETERE
LEADER-CATH®
• Disinfezione cute Iodio Povidone (o
Clorexidina 2% base alcolica)
• Tecnica d’impianto Seldinger diretta
• Puntura del vaso sempre ecoguidata
TECNICA IMPIANTO E FISSAGGIO CATETERE
LEADER-CATH®
• Fissaggio con Grip-Lok® e pellicola
adesiva traspirante
• Utilizzo di needle-free connector
INDICAZIONI ALL’UTILIZZO DEL CATETERE
LEADER-CATH®
• Necessità di ottenere un accesso venoso stabile ed efficiente quando la
tecnica blind ha fallito (prelievi, infusione farmaci e liquidi, trasfusioni, MC TAC)
• Accesso venoso difficile in base alla valutazione iniziale del personale
( multipli tentativi falliti, obesità, paz. Oncologico ecc..)
• Alta probabilità di ricovero dal Pronto Soccorso …
RISULTATI
In tre anni costante aumento dei cateteri Leader-cath® posizionati in PS
46
89
100 (dato provvisorio al 31 o4obre 2014)
anno 2012 anno 2013 anno 2014
Num er o di c ate te ri im pianta>
RISULTATI
Richiesta d’impianto anche da parte dei reparti ospedalieri nei primi giorni di degenza come “catetere ponte” (7-10 giorni) …
17
9
6 4
2 1 1 Numero di impian> di Leader-‐Cath® extra Pronto
Soccorso nel 2014 (dato provvisorio al 31 o4obre)
INFORMAZIONE PER I REPARTI
E’ UN CATETERE PICC?
NO, è un catetere venoso periferico.
DEVE ESSERE EPARINATO?
Quando utilizzato in modo discontinuo, al termine di un’infusione o prelievo, un lavaggio pulsatile (stop-go) con soluzione fisiologica è sufficiente. Se previsto un tempo di non utilizzo superiore alle 8 ore può essere utile eparinare.
PUO’ ESSERE UTILIZZATO PER ESEGUIRE ESAME TAC?
SI’, è in grado di sopportare la pressione (psi) della pompa d’infusione del mezzo di contrasto utilizzato per la TAC.
QUANTO TEMPO PUO’ RIMANERE IN SITU?
In assenza di segni di flebite, infezione o stravaso, il catetere può essere lasciato in sede, ed utilizzato, per periodi superiori alle 72-96 ore (CDC Atlanta 2011). In questo caso controllare frequentemente il sito d’inserimento del catetere.
In caso di necessità contattare presso il DEU ASMN: - bigliardi.marco@asmn.re.it - valli.francesco@asmn.re.it - bizzarri.davide@asmn.re.it
Arcispedale S. Maria Nuova
Direzione delle Professioni Sanitarie – D.P.S. Dott.ssa Marina Iemmi - Direttore
C at et er e ve no so pe rif er ic o l u ng o Le ade r-C at h ® DOMANDE FREQUENTI INFORMAZIONI
Di Marco Bigliardi e Francesco Valli, Infermieri PS DEU ASMN, Master I° livello in “Nursing negli accessi venosi”.
Grafica pieghevole di Marco Bigliardi.
S et L ea de r-Ca th pe r ve ni punt ura : a go i nt rodut tore , c at et ere e gui da m et al li ca re tt a
Il catetere Leader-Cath® (Vygon) è un dispositivo vascolare periferico (VAD) impiantato con la tecnica di Seldinger diretta e, in questo caso, con l’ausilio della guida ecografica.
La scelta di questo presidio e dell’utilizzo della guida ecografica per l’impianto, sono dovute al fatto che il paziente giunto alla Vostra osservazione ha un patrimonio venoso superficiale visibile e palpabile, giudicato dal personale impiantatore, molto scarso e/o inefficiente.
La guida ecografica e le caratteristiche del catetere Leader-Cath® hanno permesso il reperimento di un
CONCLUSIONI
Catetere venoso periferico utile in Pronto Soccorso
• “Facilità” e rapidità d’impianto (infermieri formati all’utilizzo della venipuntura ecoguidata e alla tecnica di Seldinger diretta)
• Versatilità d’utilizzo (prelievi, infusioni, mezzo di contrasto TAC, trasfusioni)
• Agevole gestione del CVP regime di emergenza-urgenza, ma anche in
Grazie
Marco Bigliardi e Francesco Valli Pronto Soccorso DEU