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Scenari di riferimento Progetto cluster Top Down “PROSSIMO”

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Academic year: 2021

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Sardegna FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I

“RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

RAPPORTO TECNICO E DOCUMENTO DI SPECIFICA

Scenari di riferimento

Progetto cluster Top Down “PROSSIMO”

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Sardegna FESR 2014/2020 - ASSE PRIORITARIO I

“RICERCA SCIENTIFICA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”

Azione 1.1.4 Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

RAPPORTO TECNICO E DOCUMENTO DI SPECIFICA

“Scenari di riferimento”

Organismo di Ricerca: Università degli Studi di Sassari Progetto Cluster Top Down: PROSSIMO

CUP: J85F17000030002

Il sottoscritto Luca Pulina in qualità di Responsabile scientifico del progetto Cluster Top Down PROSSIMO

Timbro e Firma_________________________________ Data _____18/06/2020____________

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Nel presente documento sono riportate le schede relative ai tre scenari d’uso utilizzati per la sperimentazione delle tecnologie trasferite nell’ambito del progetto. Per ogni scheda è riportata una descrizione dello scenario, le tematiche soggette di sperimentazione, i requisiti tecnologici e funzionali ad alto livello e le tematiche su cui sono coinvolte le diverse aziende del cluster. I dettagli relativi a hardware e software utilizzati sono riportati nel documento relativo alle architetture di riferimento.

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SCENARIO 1

Titolo Video sorveglianza e monitoraggio intelligente con sistemi alimentati ad energia solare

Descrizione Sistema intelligente di monitoraggio di una serra, parzialmente alimentato ad energia solare. Il sistema si occuperà del monitoraggio di una serra (simulata in laboratorio) in cui saranno presenti degli oggetti fissi e mobili che si occuperanno del monitoraggio. In particolare, i sistemi fissi saranno composti da smart camera alimentate ad energia solare, mentre il sistema mobile sarà costituito dal robot mobile Turtlebot 2 dotato di braccio robotico quale end-effector. Nello specifico, le smart camera si occuperanno di:

- Monitorare la luminosità dell’ambiente, comunicando al robot mobile le azioni da eseguire per la regolazione della luminosità.

- Individuare persone presenti nella serra. Le smart camera invieranno i dati al server per l’elaborazione tramite algoritmo di person detection.

Se il risultato è positivo, comunicheranno tale situazione al robot.

- Comunicare al robot le caratteristiche del working space aggiornate, in maniera tale che lo stesso possa ripianificare il proprio percorso.

Il robot mobile si occuperà di:

- Ispezionare le piante nella serra secondo un percorso programmato, calcolato in base ai dati sul working space ricevuti dalle camere.

L’elaborazione di tale percorso avverrà nel server centrale, con cui il robot comunicherà.

- Generare un segnale di allarme in presenza di anomalie riscontrate in una data pianta presente nella serra, riconosciuta tramite lettura di un identificativo presente sulla pianta.

- Eseguire le azioni comunicate dalle smart camera in merito alla regolazione della luminosità dell’ambiente.

- Ritornare alla stazione base se le smart camera segnalano la presenza di una persona nella serra.

Tematiche per la

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Requisiti tecnologici

• Utilizzo di metodi formali per la verifica del design dei Cyber-Physical System of Systems.

• Utilizzo di metodi formali per il testing.

• Utilizzo di metodi formali per la verifica di algoritmi di apprendimento.

automatico per le attività relative al monitoraggio, al riconoscimento di anomalie tramite tecniche di computer vision e per le attività di manutenzione predittiva.

• Utilizzo di tecniche di IA allo stato dell’arte per la pianificazione dei percorsi del robot e per le politiche di controllo dell’end effector.

• Utilizzo di tecniche allo stato dell’arte per la progettazione e l’implementazione degli acceleratori.

Requisiti funzionali

• La comunicazione tra gli oggetti deve avvenire in tempo reale

• Le smart camera devono essere sempre alimentate

• La politica usata per la navigazione del robot mobile deve essere safe

• La politica di attuazione dell’end-effector del robot deve essere safe Imprese

coinvolte

Per ogni azienda è riportato l’identificativo della tematica oggetto delle sperimentazioni:

• Abinsula: 1, 2, 5

• Abissi: 4

• Abirk: 1, 7

• Athena: 6

• Pluribus One: 4

• Sane Biometrics: 5, 6

• STAM: 3, 6, 7

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SCENARIO 2

Titolo Monitoraggio di ambienti con sistemi intelligenti mobili di rilevazione Descrizione Il contesto del presente scenario è l’Ambient Assisted Living, in cui due robot

mobili con diverse caratteristiche cooperano tra loro per il soddisfacimento di una richiesta pervenuta da parte di un utente umano. In particolare, nel presente scenario saranno coinvolte due piattaforme robotiche, una umanoide (Nao) e una mobile (Turtlebot3).

Lo scenario consisterà nel soddisfare la richiesta di un utente umano riguardante la consegna di un particolare oggetto e si svilupperà con i seguenti passaggi:

- Nao individua la persona e rimane in attesa di istruzioni, - L’essere umano richiede a Nao l’oggetto da consegnare tramite

comando vocale.

- Nao individua l’oggetto e si dirige verso lo stesso. Nao comunica a Turtlebot3 di seguirlo fino alla posizione dell’oggetto.

- Nao afferra l’oggetto, lo carica su Turtlebot3 e istruisce lo stesso sulla posizione di consegna dell’oggetto.

- Turtlebot3 richiede al server centrale l’elaborazione del percorso da seguire.

- Turtlebot3 consegna l’oggetto, monitorato in runtime da Nao.

Tematiche per la sperimentazione con le aziende

1. Verifica (model-based)

2. Testing (generazione automatica) 3. Interazione sicura con l’utente

4. Pianificazione coordinata delle piattaforme mobili 5. Sicurezza nella comunicazione tra i diversi oggetti 6. Accelerazione per il video processing

7. Tecniche di Intelligenza Artificiale (IA) per il riconoscimento di oggetti

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Requisiti tecnologici

• Utilizzo di metodi formali per la verifica del design dei Cyber-Physical System of Systems.

• Utilizzo di metodi formali per il testing.

• Utilizzo di metodi formali per la verifica di algoritmi di apprendimento.

automatico per il riconoscimento di oggetti.

• Utilizzo di tecniche di IA allo stato dell’arte per la pianificazione dei percorsi del robot e per le politiche di controllo dell’end effector.

• Utilizzo di tecniche allo stato dell’arte per la progettazione e l’implementazione degli acceleratori.

Requisiti funzionali

• La comunicazione tra gli oggetti deve avvenire in tempo reale

• L’interazione con l’essere umano deve essere safe

• La politica usata per la navigazione del robot mobile deve essere safe

• La politica di attuazione dell’end-effector del robot deve essere safe Imprese

coinvolte

Per ogni azienda è riportato l’identificativo della tematica oggetto delle sperimentazioni:

• Abinsula: 1, 2, 6, 7

• Abissi: 5

• Abirk: 1

• Area3: 3, 7

• Logica Informatica: 7

• NextAge: 3, 4, 7

• Pluribus One: 5, 7

• Sane Biometrics: 6, 7

• Tecnidata: 7

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SCENARIO 3

Titolo Videosorveglianza multicamera intelligente

Descrizione La domanda di sicurezza sta crescendo in tutto il mondo perché le persone percepiscono in misura sempre maggiore una forte insicurezza sociale. Una delle principali ragioni di questa insicurezza risiede nella paura di poter essere vittima di episodi di microcriminalità. Per questi motivi sia privati che istituzioni a vario livello stanno investendo molte risorse nei sistemi di sicurezza e in particolare nei sistemi di videosorveglianza. Questi sistemi sono in grado di acquisire immagini dalla scena monitorata per consentire di visualizzare cosa è accaduto dopo che si è verificato un evento di interesse, come un atto vandalico o una intrusione. Questo però consente solo di poter fare valutazioni dopo che una certa azione è stata compiuta.

Se si desidera che il sistema consenta una analisi in tempo reale della situazione e un pronto intervento i sistemi utilizzati hanno, molto spesso, necessità di una componente umana che monitori costantemente quanto ripreso per poter valutare cosa sta accadendo e per rispondere immediatamente, in caso di necessità. Anche se è vero che gli esseri umani sono molto bravi nell'eseguire determinati compiti di sorveglianza è vero anche che in certi aspetti sono molto limitati, ad esempio il grado di attenzione di un operatore degrada nel tempo in relazione al suo stato di stanchezza.

Per questi motivi, recentemente, sia il mondo della ricerca che quello

dell'industria stanno puntando sulla realizzazione di sistemi che siano in grado di rilevare in modo autonomo e in tempo reale eventuali situazioni di pericolo.

Attualmente sul mercato si possono già trovare telecamere che integrano un certo grado di intelligenza che sono, ad esempio, in grado di rilevare in modo autonomo intrusioni nelle aree di interesse. Tuttavia, queste possono eseguire solo un numero limitato e preimpostato di operazioni.

L'idea di base è quella di progettare un sistema ad intelligenze distribuita che consenta ad ogni telecamera di elaborare la scena che sta inquadrando e comunicare alle altre i risultati per poter prendere decisioni avendo un quadro più ampio della situazione.

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Requisiti tecnologici

• Utilizzo di metodi formali per la verifica di algoritmi di apprendimento.

automatico per il riconoscimento di oggetti.

• Utilizzo di tecniche allo stato dell’arte per la progettazione e l’implementazione degli acceleratori.

Requisiti funzionali

• La comunicazione tra gli oggetti deve avvenire in tempo reale

• Il riconoscimento dell’oggetto deve avvenire in modo sicuro

• L’elaborazione del segnale di allarme deve avvenire in tempo reale Imprese

coinvolte

Per ogni azienda è riportato l’identificativo della tematica oggetto delle sperimentazioni:

• Abinsula: 2, 3

• Abissi: 1

• Area3: 3

• Logica Informatica: 3

• Pluribus One: 1, 3

• Sane Biometrics: 1, 2, 3

• Tecnidata: 3

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