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Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 09-Campione e popolazione vers. 1.0 (31 ottobre 2014) Germano Rossi

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(1)

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

09-Campione e popolazione vers. 1.0 (31 ottobre 2014)

Germano Rossi1

germano.rossi@unimib.it

1Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

2014-2015

(2)

Campione e popolazione

Chi si occupa di comportamento necessita di studiare il comportamento delle persone e di trarre delle conclusioni Gli psicologi, di solito, possono misurare però solo una piccola parte di queste persone

Per questo motivo, la maggior parte della ricerca in psicologia si basa su un piccolo campione di dati da cui derivano affermazioni generali

La statistica descrittiva si applica a dati di qualsiasi ampiezza (in termini di casi statistici)

Per cui le statistiche descrittive valgono sia per un campione sia per una popolazione

(3)

Campione e popolazione

Uncampione(ricordiamo) è una piccola parte della popolazione Ricordiamo anche che unapopolazioneè l’insieme di tutti i casi statistici possibili con le caratteristiche che intendiamo studiare In altre parole: il campione è costituito da tutte lemisurazioni che ho fatto in “questa” raccolta di dati

La popolazione è costituita da tutte le misurazioniche avrei potuto fare in questa raccolta dati

Il campione è semprefinito

La popolazione può esserefinitaoinfinita

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Campione e popolazione

Il termine “finito” indica cheesiste un numero che rappresenti il massimo dei casi statistici considerabili (Ad es. tutti gli studenti immatricolati a Psicologia nell’a.a. 2014/15)

Il termine “infinito” chenon esiste un numero massimo di casi statistici (Ad es. tutti tempi di reazione a un certo stimolo)

Ilcampionamentoè l‘estrazione di un campione dalla popolazione (secondo determinati criteri) per poterla studiare più agevolmente Se conosciamo le caratteristiche della popolazione, sarà facile estrarre un campione che ben la rappresenti

oppure riconoscere che il campione in esame rappresenta bene la popolazioni oppure no

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Campione e popolazione

Molto spesso nelle scienze sociali non si conoscono le caratteristiche della popolazione

Se non la conosciamo dovremo cercare di estrarre un campione che sia una buona stima della popolazione

Dal momento che non sempre conosciamo le caratteristiche della popolazione, le statistiche descrittive dei campioni sono usate come stima delle analoghe statistiche della popolazione

Non abbiamo la certezza che queste stime siano “vere” ma sono le stime “migliori” dal momento che non conosciamo nulla!

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Rappresentatività

Generalizziamo il concetto di “buona stima” dicendo che il campione dev’essererappresentativo

Il campione selezionato “dovrebbe” rappresentare “in piccolo” la popolazione che si vuol studiare. . . quindi il campione dovrebbe avere le stesse caratteristiche della popolazione (e nella stessa proporzione)

Gruppo concreto che studio

Omeo- morfi-

smo

Gruppo teorico che voglio studiare

(7)

Rappresentatività

Sulla base del campione rappresentativo, estendiamo i dati ottenuti all’intera popolazione, tramite l’inferenza statistica

Campione Popolazione

inferenza

Una volta selezionate le variabili che ci interessa studiare (che saranno chiamate variabili dipendenti), si individuano anche delle variabili che si ritengono importanti o che possono

essere/produrre influenza su (che verranno chiamate variabili indipendenti). Il campione deve distribuirsi (in queste variabili) proporzionalmente alla popolazione

(8)

Rappresentatività

Un modo generalmente usato per avere la rappresentatività è quella della selezione casuale dei casi statistica dalla popolazione Questi campioni sono chiamati campioni casuali della popolazione In italiano, casuale ha più un significato di arbitrario, informale, quello che capita...

Ma ha anche un significato diverso

Quando metto la mano nel sacchetto con i numeri della tombola, non guardo dentro al sacchetto per poter estrarre un numero casuale...

Casuale (in statistica) significa appunto che non uso strategie per selezionare un caso statistico a scapito di un altro...

(9)

Casuale o randomizzato

Il vostro libro usa sia casuale sia randomizzato.

È lo stesso concetto

In inglese, “random” enfatizza il fatto che tutti gli eventi possibili hanno la stessa possibilità di essere selezionati

Un campione casuale (o randomizzato) è quindi uno dei possibili campioni estraibili da quella popolazione

Inoltre, tutti i casi selezionati per quel campione avevano la stessa probabilità di essere selezionati

(10)

Estrazione casuale

Esistono numerosi modi per selezionare un campione casuale In molti casi si tratta di identificare ogni caso in qualche modo (ad es. con un numero)

Poi è possibile (ad es.)

mettere tutti gli identificatori in un “contenitore”, da cui si

selezionano “alla cieca” fino a raggiungere il numero di casi stabilito per il campione

usare un numero casuale (computer, calcolatrice, tavole dei numeri casuali) per selezionare

si ordinano gli identificatori e si selezionano quelli che sono in una certa posizione (ad es. 1 ogni 20)

(11)

Estrazione casuale

In teoria, dopo aver selezionato un caso, dovremmo ri-immetterlo nel mucchio; altrimenti gli altri non avranno la stessa probabilità dei precedenti (1/n, 1/(n-1), 1/(n-2)...)

non si fa, perché (con popolazioni grandi o infinite) la diversa probabilità è piccolissima

1 su 1000000 = 0.0000010000 (1 milione) 1 su 999900 = 0.0000010001 (1 milione-100)

(12)

Stima della media

Se estraiamo un campione da una popolazione e il campione è rappresentativo di quella popolazione, il campione dovrebbe avere gli stessi indici statistici

Ovviamente non è sempre vero

Ma possiamo vedere/calcolare/studiare quanto potrebbero differire le statistiche calcolate su un campione rispetto ai parametri della popolazione da cui sono state tratte

Per questo useremo campioni estratti da una popolazione come se fossero “casi statistici”

E ci concentreremo sulla media (ma potremmo rifare lo stesso discorso sulla mediana o su altre statistiche descrittive)

(13)

Stima della media

Ipotizziamo di estrarre un campione di 100 casi da una popolazione e di calcolare la media di una certa variabile

Usiamo la variabileFondamentalismo su una popolazione di 659 persone (popolazione finita). La sua media è90.3915

Estraiamo un campione casuale di 100 persone e calcoliamo la media di questo campione:91.46

Estraiamo altri 19 campioni di ampiezza 100 dalla stessa popolazione e calcoliamo la media per ciascuno:

87.83, 90.63, 91.90, 91.99, 90.10, 90.80, 93.84, 90.80, 89.80, 90.12, 90.71, 88.56, 89.67, 90.76, 87.77, 90.51, 89.78, 90.68, 90.40

(14)

Stima della media

Medie Scarto 91.46 1.07 87.83 -2.56 90.63 0.24 91.90 1.51 91.99 1.60 90.10 -0.29 90.80 0.41 93.84 3.45 max 90.80 0.41 89.80 -0.59 90.12 -0.27 90.71 0.32 88.56 -1.83 89.67 -0.72 90.76 0.37 87.77 -2.62 90.51 0.12

Poiché vengono dalla stessa popolazione, la media di ogni campione estratto tenderà ad oscillare attorno alla media della popolazione Per ciascun campione estratto, non posso dire con sicurezza se è più o meno vicino alla media della popolazione (se non la conosco)

Ma la media delle 20 medie (90.35), avrà un valoresicuramentepiù vicino alla media della popolazione:90.3915

Medie Scarto

90.39 Media popolazione 90.35 -0.04 Media dei campioni

(15)

Stima della media

Sulle 20 medie, possiamo calcolare la deviazione standard Essendo la dev.st. delle medie dei campioni, ci informa su quanto le medie campionarie si discostano dalla media di tutti i campioni messi assieme

Viene chiamataerrore standard della media

Unpiccolo errore standard indica che le medie campionarie sono tendenzialmente vicine alla media della popolazione

Più piccolo l’errore standard, migliore è la stima della media della popolazione

(16)

Stima della media

Ungrande errore standard indica che le medie campionarie sono tendenzialmente disperse attorno alla media della popolazione

Più grande l’errore standard, meno sicuri siamo della “bontà” della stima della media della popolazione

Anche la numerosità del campione incide sull’errore standard

Più grande è la numerosità dei campioni minore l’errore standard Più piccola la numerosità dei campioni, maggiore l’errore standard

(17)

Distribuzione campionaria

Anziché 20 campioni ne potremmo estrarre 10.000

avremmo 10.000 medie e potremmo costruire una distribuzione di frequenza di quelle medie

L’importante è che ogni campione sia casuale, ovvero

ogni caso di un singolo campione abbia la stessa probabilità di essere estratto degli altri

ogni possibile campione estraibile dalla popolazione abbia la stessa probabilità degli altri

La distribuzione di frequenza che costruiremmo con le medie dei campioni si chiamadistribuzione campionaria delle medie Se il numero di campioni estratto è sufficientemente elevato, le medie dei campioni tenderanno a distribuirsi secondo la curva

(18)

Distribuzione campionaria

Dal momento che le medie campionarie tendono a distribuirsi come una curva normale

in statistica vengono considerate stime non affidabili le medie che stanno nell’estremo 2,5% di entrambi i lati

Sono campioni che vengono estratti abbastanza raramente: infatti sono nell’area del 2,5% (negativa o positiva)

a queste aree, la statistica associa il concetto di “significatività”

In linea di massima, “significatività” significa valori la cui

probabilità di comparire sono molto basse e che quindi vengono considerati “anomali” perché molto probabilmente “differenti” da quelli della popolazione

(19)

Intervallo di confidenza (o di fiducia)

Il 95% attorno alla media rappresenta l’intervallo di fiducia

È semplicemente un‘aspetto complementare a quello precedente gli stessi valori che determinano il 2.5% estremo, determina anche il 95% interno

(se ne parlerà in un prossimo capitolo)

(20)

Distribuzione campionaria

Se effettivamente estraessimo un numero elevatissimo di campioni da una popolazione (metodo Monte Carlo), avremmo una distribuzione sperimentale, mentre quella su cui noi lavoreremo è una distribuzione teorica

La distribuzione campionaria delle medie si basa sulteorema del limite centrale che afferma che, all’aumentare dell’ampiezza dei campioni, la distribuzione campionaria della media si avvicinerà sempre più ad una distribuzione normale,indipendentemente dalla forma delle misurazioni individuali

Se una variabile si distribuisce normalmente, anche piccoli campioni produrrano una distribuzione campionaria normale Con variabili non normali, la distribuzione campionaria deve avere

(21)

Distribuzione campionaria delle medie

0 200 600 1000

−4−2024

Media= 0.03

Popolazione normale Popolazione normale

Media= 0.03

−4 −2 0 2 4

0.00.10.20.30.4

100 campioni N=10

0.40.81.2

100 campioni N=30

1.02.0

A partire da una popolazione distribuita normalmente (1000 casi, valori -4 4)

abbiamo il grafico dei valori [1]

l’istogramma delle frequenze [2]

l’istogramma con normale di 100 campioni di

ampiezza10[3]

l’istogramma con normale di 100 campioni di

(22)

Distribuzione campionaria delle medie

−4 −2 0 2 4

0.00.20.4

Popolazione normale

−1.0 0.0 0.5 1.0

0.00.51.01.5

Campioni N=10

1.02.0

Campioni N=30

la curva della ditribuzione

“normale” [1]

la curva di 100 campioni di ampiezza10[2]

la curva di 100 campioni di ampiezza30[3]

estratti da una popolazione che si distribuiva normalmente

(23)

Distribuzione campionaria delle medie

0 200 600 1000

02060100

Media= 50.1001

Popolazione uniforme Popolazione uniforme

Media= 50.1001

Frequency

0 20 40 60 80 100

04080

100 campioni N=10

Density 0.020.04

100 campioni N=30

Density 0.030.06

A partire da una popolazione uniformemente distribuita (1000 casi, valori 1-100)

abbiamo il grafico dei valori [1]

l’istogramma delle frequenze [2]

l’istogramma con normale di 100 campioni di

ampiezza10[3]

l’istogramma con normale di 100 campioni di

(24)

Distribuzione campionaria delle medie

−20 20 60 100

0.0000.006

Popolazione uniforme

20 40 60 80

0.000.020.04

Campioni N=10

0.030.06

Campioni N=30

la curva della

distribuzione uniforme [1]

la curva di 100 campioni di ampiezza10[2]

la curva di 100 campioni di ampiezza30[3]

estratti da una popolazione chenon si distribuiva normalmente

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Distribuzione campionaria

La distribuzione campionaria è una distribuzione di probabilità e per una numerosità (N) del campione superiore o uguale a 30, tende verso una curva stabile (e “normale”) con

Mx = µ e σx = σ

√ N

σx è la deviazione standard delle medie campionarie anche conosciuta comeerrore standard della media

indica quanto affidabile è ciascuna media campionaria

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