Yoga è (lo stato) di calma (cessazione o controllo) dei vortici (onde,flusso
pattern) di pensiero.
Di che mente/pensiero si parla ?
La mente
- modello yogico = manas, chitta, buddhi, ahamkaraCHITTA = la mente automatica (incosapevole) che crea vortici/flussi/
pattern di pensiero collegando le
sensazioni elle emozioni creando i nostri schemi comportamentali di base, avendo come banca-dati la memoria (esperienza).
E’ legata ai principi di sopravvivenza/
gestione immediata della realtà (ovvero di quello che attraverso i sensi percepiamo ed interpretiamo come reale). Ha un ruolo passivo di accumulo dati ed uno attivo, cioè genera risposte istintive.
AHAMKARA = è il senso dell’io che determina l’individualità, paragonabile al nostro concetto psicologico di ego. Anche qui le memorie hanno un aspetto rilevante.
BUDDHI = E’ la mente superiore,
elabora con discrezionalità quanto arriva da manas attraverso chitta
permettendoci il controllo delle reazioni automatiche ed istintive. E’ la sede dell’etica e della morale.
Comprende la capacità dell’ intuizione, intesa come comprensione che non passa attraverso il sistema manas-chitta ma si collega a una coscienza superiore (non razionale).
MANAS = è il contenitore/schermo che contiene e ci porta le percezioni/impulsi esterne = sensazioni (5, jinanendrya) e quelle interne = emozioni. E’ un sistema automatico e abitudinario che dipende principalmente dai nostri sensi e dagli automatismi emotivi, non c’è ancora alcuna elaborazione/controllo. (primi 3 chakra).
SENSAZIONI RICORDI
EMOZIONI
CO NSC IE O IN CO NSC E
REAZIONE AUTOMATICA
ISTINTIVA
DISCREZIONALITA’
INTUIZIONE ETICA
EGO IO
La mente
- modello yogico = manas, chitta, buddhi, ahamkaraCHITTA = E’ la MONKEY MIND che genera pensieri/emozioni automatiche a cui difficilmente sfuggiamo. Reazioni ed emozioni istintive comuni agli altri
animali, di carattere prevalentemente egoistico o legato a principi istintivi di specie e associabili ai primi tre centri energetici:
Sopravvivenza individuale (paure)
Sopravvivenza della specie
Principio del piacere (sesso)
Creazione ed utilizzo del potere personale
Nella psicologia yoga l’obiettivo è di superare manas/chitta facendo evolvere buddhi da morale/etica sociale a unione con la coscienza superiore, questo
superamento della fase psicologica ne è risolutiva, piuttosto che stare nella sfera dei traumi psicologici stessi e cercare di risolverli da li.
The mind (CHITTA) is the only friend of the Self, the mind is the only enemy of the Self. Bhagavad gita 6.6
La differenza fra gli individui è nella memoria individuale, l’evoluzione è un processo di distacco da essa, già presente ma non percepibile razionalmente in anandamayakosha.
L’obiettivo di controllarla/superarla diventandone l’osservatore/testimone è alla base di ogni forma di meditazione dalla più semplice fra quelle yogiche (antar mouna, ascolto interno) a quelle più modernizzate quale la mindfullness.
Nota: il pensiero implica una sfera di sviluppo temporale, quindi l’essere nel qui e ora può coincidere solo con l’essere in uno stato di coscienza in cui non esiste pensiero.
La meditazione è quello che può accadere fra un pensiero e l’altro. Cit. Osho
SAMSKARA = memorie/impressioni (in genere negative = traumatiche) - si fissano. Queste sono i semi causali dell’azione e possono essere stati generati da impressioni, azioni e pensieri anche di vite precedenti (residui subconsci).
Detreminano le nostre azioni più che noi stessi e sono quindi alla base della nostra individualità. (Agiscono al posto nostro).
JIVA = principio vivente, anima e psiche individuale, da intendersi come raggio di atman (immortale e inconoscibile). Alcune tradizioni dicono sia generato da
Hiranyagarbha (una delle sfacettature del sole).
JIVAMUKTA = Liberato in vita
MALA = certezza di essere l’agente delle nostre azioni, una delle tre impurità per gli shivaiti che rendono schiava l’anima.
SAMSARA = Ciclo (illusiorio del divenire) = schiavitù dell’ignoranza.
KARMA = letteralmente azione, generata da azioni precedenti (merito/demerito) DHARMA = Legge universale, da cui gli obblighi e la legge del karma (individuale) Nella psicologia yoga l’obiettivo non è risolvere ogni conflitto sul piano psicologico, ma è di superare/integrare manas/chitta (ovvero manomayakosha) facendo
evolvere buddhi da morale/etica sociale a unione con la coscienza superiore, evoluzione che di per sè supera gli stessi conflitti psicologici.
La differenza fra gli individui è nella memoria individuale, l’evoluzione è un processo di distacco da essa (letteralmente), situazione già presente (e
sperimentabile) in anandamayakosha, anche se non percepibile razionalmente (è oltre).
Nel modello yogico in Manas (contenitore delle emozioni/sensazioni) coesistono sia le percenzioni (sensazioni+emozioni) immediate sia quelle derivanti dalle memorie conscie ed inconscie, di questa e forse di altre vite, e tutte queste hanno azione (karma) diretto sul nostro agire. Non viene quindi data particolare importanza alla distinzione fra conscio ed inconscio, partendo dal presupposto che la realtà creata dalla nostra mente sia quella da noi percepita ed esperita come realtà oggettiva.