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ANALISI DEI MERCATI ORTOFRUTTICOLI REGIONALI

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Academic year: 2022

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ANALISI DEI MERCATI ORTOFRUTTICOLI REGIONALI 2019

1

Anche nel 2019, per il nono anno consecutivo, la quantità totale commercializzata dai mercati ortofrutticoli della Regione Veneto si mantiene al di sotto del milione di tonnellate, scendendo ulteriormente a circa 814 mila tonnellate, in netta flessione (-5,8%) rispetto al 2018 (fig. 1).

Dal 2008, ad esclusione di alcuni anni di leggera crescita leggermente positiva (2014 e 2016), il trend delle quantità veicolate dai mercati ortofrutticoli regionali è in flessione, con una tendenza in accelerazione negli ultimi anni. Infatti, a parte il deciso calo registrato nel 2009, dal 2010 al 2017, il tasso di riduzione medio annuo è stato inferiore al -2%, mentre nell’ultimo triennio la diminuzione ha evidenziato variazioni relative superiori al -4%.

Fig. 1 – Merci scambiate nei mercati all’ingrosso in Veneto (anni 2008 – 2019, dati in tonnellate)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Per quanto riguarda la merce oggetto di scambio, anche nel 2019 gli ortaggi si confermano al primo posto (poco meno di 430 mila tonnellate, in riduzione dello 0,8% rispetto all’anno precedente), con una quota pari al 52,8% degli scambi. Seguono la frutta fresca (265 mila tonnellate, -6,7% rispetto al 2018), con una quota del 32,6% e gli agrumi (112 mila tonnellate, -

1 Il report è stato realizzato da Renzo Rossetto e Giorgia Luzzatto, tirocinante dell’Università di Venezia (corso di laurea in Economia) presso il settore Economia, Mercati e Competitività di Veneto Agricoltura.

1.116.125

1.020.557 1.018.783 996.879 997.409

932.340 950.758 945.443 950.992

907.594

864.777

814.403

0 200.000 400.000 600.000 800.000 1.000.000 1.200.000 1.400.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

t

(2)

2,2%) che rappresentano il 13,8% delle merci scambiate. Rimane ancora del tutto residuale (pari a meno dell’1%) la quota detenuta dalla frutta secca (circa 7 mila tonnellate), le cui quantità scambiate sono tuttavia aumentate rispetto al 2018 (+21,2 %).

Il valore degli scambi viene stimato in calo a circa 766 milioni di euro (-8,9%); ad influire su tale perfomance, oltre alla diminuzione delle merci, ha inciso negativamente la flessione del prezzo medio delle merci scambiate nei mercati, sceso a 0,95 euro/kg (-3% rispetto all’anno precedente).

L’analisi dell’andamento degli scambi, distinto per tipologia e per singolo mercato2 permette di effettuare delle sottolineature interessanti (fig. 2).

A partire dal 2008, il volume degli scambi nei mercati di redistribuzione (Verona, Padova e Treviso) sta sperimentando una fase di recessione, con cali nelle quantità scambiate intervallati da lievi riprese in alcuni anni. Nel 2019 l’entità dei volumi scambiati risulta in ulteriore calo, con flessioni particolarmente rilevanti registrate nei mercati di Padova (-4,3%) Treviso (-3,2%) e soprattutto in quello di Verona (-8,1%). L’aspetto più significativo è che, negli ultimi due anni, le quantità scambiate in questa categoria di mercati è scesa al di sotto di quella scambiata nell’anno 2000.

Fig. 2 - Andamento degli scambi per tipologia di mercati all’ingrosso (variazioni percentuali, anno base 2000 = 100)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Anche la tipologia dei mercati alla produzione registra un calo delle merci scambiate (55.636 tonnellate, -4%): da notare che nell’ultimo biennio la quantità è scesa a meno della metà rispetto a quella scambiata nel 2000. I cinque principali mercati (Lusia, Chioggia, Rosolina, Villafranca di Verona e Valeggio sul Mincio) insieme veicolano l’87% del totale della categoria, con una leggera diminuzione degli scambi nel 2019 (48.681 tonnellate, -2,1%). Da segnalare la variazione positiva di Chioggia (+16,6%), che tuttavia è stata controbilanciata da quelle negative dei restanti quattro mercati: Villafranca di Verona (-28,6%), Valeggio (-25%), Rosolina (-1,7%) e Lusia (-1,4%).

2 La legge regionale che disciplina i mercati all’ingrosso (L.R. n. 36 del 31 luglio 1984), distingue tra: mercati alla produzione, in cui le merci sono offerte esclusivamente da produttori singoli o associati; mercati di re-distribuzione (o di transito), in cui gli acquisti sono effettuati prevalentemente da commercianti all’ingrosso e al dettaglio; mercati al consumo (o terminali) in cui gli acquisti sono effettuati prevalentemente da commercianti al dettaglio.

106,3 106,6

111,8 123,0

120,1 122,4 118,8 121,4

111,6 113,0

110,9

110,4 105,3 106,1 105,1

105,3 100,5

96,1

90,5 100,0 101,4

98,1 92,8

83,9 77,3

72,0

67,2 66,2 60,9

56,2

61,5 61,3 58,7

64,0 67,8

70,6 65,5

66,2 61,7 107,8

91,0 109,2

104,9

102,7 103,8 99,1

86,1 81,4

70,1 73,9

54,8 59,3

56,7 57,4

57,0 47,8

45,9

30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

%

Mercati di redistribuzione Mercati terminali Mercati alla produzione

(3)

Per quanto riguarda i mercati al consumo

tonnellate (-6,9% rispetto al 2018), con un tren

precedente, la flessione degli scambi ha riguardato in particolare il mercato di Vicenza ( Bassano del Grappa (-12,7%), mentre quello di Venezia

quantità scambiate (+4,1%). Va segnalato che, 2001-2010, quando questa tipologia ha perso

partire dal 2010 i volumi veicolati sono stati in ripresa, almeno fino al 2 nonostante la flessione degli ultimi tre anni, nel periodo 2010

l’unica a presentare una crescita delle merci in trans Riguardo alla provenienza delle merci

territorio regionale (compreso

tonnellate (in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente merci scambiate nei mercati ortofrutticoli del Veneto.

Gli arrivi dal territorio nazionale 2018, e di conseguenza è diminuito dal 54,3% dell’anno precedente al

mila tonnellate, registrano una lieve diminuzione

detenuta sul totale degli scambi cresce dal 23,7% al 24,1%

percentuale del volume totale degli scambi.

Fig. 3 – Provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 20 tonnellate e % sui volumi)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Per quanto riguarda il dettaglio per regione (23%), Puglia (20%) e Campania (1

da queste sei regioni arriva l’80% della merci in entrata nei mercati regionali (fig. 4).

Riguardo alle importazioni dall’

proviene dall’Unione Europea, una quota proviene da Spagna e Paesi Bassi

3 Per questa tipologia di mercati, negli u

Vicenza (anno 2016) e Bassano del Grappa (anno 2018)

mercati al consumo3, nel 2019 le quantità scambiate sono scese a 26.947 6,9% rispetto al 2018), con un trend in calo nell’ultimo triennio: rispetto all’anno precedente, la flessione degli scambi ha riguardato in particolare il mercato di Vicenza (

12,7%), mentre quello di Venezia-Mestre ha registrato una ripresa delle segnalato che, dopo la lunga serie negativa

2010, quando questa tipologia ha perso quasi la metà dei volumi di merce scambi partire dal 2010 i volumi veicolati sono stati in ripresa, almeno fino al 2

nonostante la flessione degli ultimi tre anni, nel periodo 2010-2019, questa tipologia di mercati è l’unica a presentare una crescita delle merci in transito.

delle merci (fig. 3), nel 2019 la quantità di prodotto proveniente dal quindi quelle comunali e provinciali) è stata di circa

rispetto all’anno precedente) e costituisce il merci scambiate nei mercati ortofrutticoli del Veneto.

Gli arrivi dal territorio nazionale, circa 426 mila tonnellate sono diminuzione

nuito anche il loro peso relativo sul totale degli scambi, che passa dell’anno precedente al 52,4% nel 2019. Le quantità provenienti dai mercati esteri

una lieve diminuzione rispetto al 2018 (-1,4%

detenuta sul totale degli scambi cresce dal 23,7% al 24,1% a causa della diminuzione del volume totale degli scambi.

Provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 20

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

dettaglio per regione, la merce italiana proviene per oltre la metà da Sicilia

%) e Campania (12%); se si considerano anche Emilia-Romagna, Lazio e Calabria,

% della merci in entrata nei mercati regionali (fig. 4).

dall’estero, la maggior parte, circa il 60% (1

proviene dall’Unione Europea, una quota sostanzialmente invariata rispetto al 201

Spagna e Paesi Bassi, che da soli effettuano il 50% delle spedizioni di frutta verso i

Per questa tipologia di mercati, negli ultimi anni sono stati stimati i volumi di merce scambiate n Vicenza (anno 2016) e Bassano del Grappa (anno 2018)

quantità scambiate sono scese a 26.947 d in calo nell’ultimo triennio: rispetto all’anno precedente, la flessione degli scambi ha riguardato in particolare il mercato di Vicenza (-17,1%) e Mestre ha registrato una ripresa delle registrata nel periodo à dei volumi di merce scambiata, a partire dal 2010 i volumi veicolati sono stati in ripresa, almeno fino al 2016. Nel complesso, 2019, questa tipologia di mercati è

la quantità di prodotto proveniente dal è stata di circa 191 mila 23,5% del totale delle mila tonnellate sono diminuzione (-6,4%) rispetto al

relativo sul totale degli scambi, che passa . Le quantità provenienti dai mercati esteri, 196

%), tuttavia la quota a causa della diminuzione più che

Provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 2019 (quantità in

, la merce italiana proviene per oltre la metà da Sicilia Romagna, Lazio e Calabria,

% della merci in entrata nei mercati regionali (fig. 4).

(120 mila tonnellate), mente invariata rispetto al 2018: l’82%

, che da soli effettuano il 50% delle spedizioni di frutta verso i

merce scambiate nel mercato di

(4)

mercati veneti. In decrescita

settentrionale (circa 48 mila tonnellate, frutta e ortaggi nei periodi di contro stagionalità merce proveniente dai paesi dell’Africa

Asia e Oceania, rispettivamente provenienze.

Fig. 4 – Dettaglio provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 201 sui volumi in entrata)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Rispetto alla destinazione (fig. 5) rispetto all’anno precedente (295 lievemente raggiungendo il 36,3

Veneto) sono in calo, (-3,7%), attestandosi su un valore pari a circa 1 calo delle merci che rimangono all’interno dei confini regionali loro quota sul totale rimane stabile intorno al 47%.

Fig. 5 – Destinazione delle merci in uscita dai mercati all’ingrosso del Veneto 201 e % sui volumi)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Campania 12%

Emilia Romagna

10%

Lazio 10%

Calabria 6%

Trentino Alto Adige

5%

Lombardia 5%

Abruzzo 3%

Altre regioni 6%

le importazioni dal Sud e Centro America e

mila tonnellate, -8,3% rispetto al 2018), che soddisfano le esigenze di contro stagionalità. In calo (18,7 mila tonnellate,

proveniente dai paesi dell’Africa, la cui quota è pari al 9,6%. Residuali quelle provenienti da rispettivamente pari ad una quota del 2,2% e dell’1

Dettaglio provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 201

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

(fig. 5), i dati evidenziano una riduzione delle merci inviate all’export 295 mila tonnellate, -2,1%), la cui quota sul totale in uscita

%. Le spedizioni indirizzate in ambito nazionale (ad esclusione del

%), attestandosi su un valore pari a circa 133,8 mila tonnellat le merci che rimangono all’interno dei confini regionali (384 mila tonnellate,

stabile intorno al 47%.

Destinazione delle merci in uscita dai mercati all’ingrosso del Veneto 2019

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Costa Rica 9%

Sudafrica 4%

Francia 5%

Ecuador 3%

Germania 3%

Argentina 3%

Marocco 3%

Brasile 2%

Oceania 1%

Colombia 1%

Altri Paesi Sud America

4%

Altri Paesi America

2%

Altri Paesi Europa

3%

Altri Paesi Africa Sicilia 2%

23%

Puglia 20%

Campania 12%

America e dall’America che soddisfano le esigenze di mila tonnellate, -9,5%) la quantità di duali quelle provenienti da dell’1,2% sul totale delle

Dettaglio provenienza delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 2019 (percentuale

delle merci inviate all’export ), la cui quota sul totale in uscita cresce spedizioni indirizzate in ambito nazionale (ad esclusione del mila tonnellate. Leggero 384 mila tonnellate, -3,2%), ma la

(quantità in tonnellate

Spagna 39%

Olanda 12%

Asia 2%

Altri Paesi Resto del mondo

1%

(5)

Analizzando il dettaglio per regione (fig. 6) si può notare che la merce commercializzata a livello nazionale viene indirizzata per la maggior parte verso le regioni confinanti del nord Italia, in particolar modo verso Trentino-Alto Adige (36%), Lombardia (24%) ed Emilia-Romagna (19%).

Le esportazioni sono orientate principalmente verso i paesi di prossima vicinanza all’Italia, e quindi Austria (21%), Slovenia (19,3%), Croazia (18%) e Germania (16,5%). Tra le “altre” destinazioni estere, la maggior parte sono rivolte verso paesi dell’Europa dell’Est, quali Ucraina, Repubbliche baltiche, Polonia e Repubblica Ceca.

Fig. 6 – Destinazione delle merci in uscita dai mercati all’ingrosso del Veneto 2019 (% sui volumi)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

I commercianti si confermano, seppur con una quota in leggero calo, i principali “fornitori” che introducono merce in mercato (fig. 7), fornendo più del 42% delle merci scambiate. Le OP/

Cooperative, anch’esse in lieve calo, si mantengono al secondo posto seguite dai grossisti e dai produttori, che presentano al contrario una quota in leggera crescita, rispettivamente pari al 18,7% e al 13,1%.

Fig. 7 – Fornitori delle merci introdotte nei mercati all’ingrosso del Veneto 2019 (percentuale sui volumi)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Trentino Alto Adige

36%

Lombardia 24%

Friuli Venezia

Giulia 14%

Emilia Romagna

19%

Liguria 1%

Piemonte 2%

Altre regioni

4% Austria

21%

Slovenia 19%

Croazia 18%

Germania 16%

Ungheria 11%

Bosnia 3%

Romania 2%

Altri 10%

13,0

23,9

42,6

18,3

2,2 13

24,3

41,8

18,8

1,9 13,2

24,1

41,9

18,7

2,1 12,8

23,5

43,1

18,4

2,3 13,1

23,2

42,7

18,7

2,2

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 50,0

Produttore OP/Coop Commerciante Grossista Altro

%

2015 2016 2017 2018 2019

(6)

I commercianti/grossisti sono anche i principali acquirenti delle merci che escono dai mercati (fig.

8), con una quota in leggero calo rispetto al 2018 (da 55,5% a 54,4%). In aumento la merce destinata alla Distribuzione Moderna (da 21,5% a 24,9%), mentre diminuisce quella destinata al dettaglio fisso (da 11,3% a 9,8%), all’Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti e catering), che passa dal 3,4% al 2,8%. Sostanzialmente invariata invece la quota di merce destinata al dettaglio ambulante (7%) così come quella destinata, residuale, destinata all’industria e ai privati, pari all’1,2%.

Fig. 8 – Acquirenti delle merci in uscita dai mercati all’ingrosso del Veneto 2019 (percentuale sui volumi)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

Per il trasporto della merce in entrata, diminuisce leggermente l’utilizzo del bilico (58,9%), mentre aumenta la merce trasportata con autocarro, la cui quota sale al 32,4%; in crescita anche le merci introdotte con altri mezzi di trasporto, quali ad esempio trattori agricoli o furgoni, che rimangono tuttavia una categoria residuale (8,7%). Per il trasporto della merce in uscita, l’autocarro ed il bilico si confermano i due principali mezzi di trasporto, sebbene il primo superi per la prima volta, rispetto agli anni precedenti, il secondo. La quota associata all’utilizzo dell’autocarro sale infatti al 50,5% (guadagnando 10 punti percentuali rispetto al 2018), mentre quella del bilico scende al 35,8% (perdendo 11 punti percentuali rispetto al 2018). La quota di utilizzo di altri mezzi (furgoni e furgoncini…) è salita di oltre un punto percentuale, arrivando al 13,6% sul totale.

Conclusioni

I dati forniti dai mercati agroalimentari, raccolti e analizzati negli ultimi anni dagli esperti dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, evidenziano un trend in flessione delle merci scambiate nei mercati ortofrutticoli regionali, che a partire dal 2011 si mantengono al di sotto della “soglia psicologica” del milione di tonnellate.

La tendenza di medio-lungo periodo conferma che i mercati di redistribuzione sorreggono ancora gli scambi mercantili con una quota dell’83,2% del totale della merce veicolata, sebbene nell’ultimo anno le merci in transito siano diminuite di oltre 40 mila tonnellate e negli ultimi tre anni i volumi scambiati abbiano subito un calo di oltre 100 mila tonnellate. Una vera e propria emorragia, che se peggiora deve far suonare qualche campanello d’allarme, perché rischia di innescare un circolo vizioso ad alto rischio per tutta la filiera distributiva a livello regionale. Per quanto riguarda i mercati alla produzione le merci scambiate si attestano sulle 55 mila tonnellate, in calo rispetto al 2018 (-4%), mentre i mercati terminali, pur presentando anch’essi una flessione dei volumi negli ultimi tre anni, sono l’unica tipologia di mercati ad aver incrementato le quantità scambiate negli ultimi dieci anni. Una dinamica che rivela un nuovo ruolo di servizio svolto da questi mercati a livello locale.

Il confronto tra flussi in e out di merce per territorio di provenienza e destinazione (fig. 9) evidenzia un aumento delle provenienze comunali, provinciali e regionali a discapito degli arrivi

56,9

19,5

11,0

7,2

4,2

1,17 57,0

20,4

10,4

7,4

3,6

1,13 56,5

19,6

11,2

7,6

3,8

1,3 55,5

21,5

11,3

7,1

3,4

1,2 54,4

24,9

9,8

7,0

2,8 1,2

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0

Commerciante/ Grossista DM Dettaglio fisso Dettaglio ambulante Ho.re.ca. Altro (privati, industria,..)

%

2015 2016 2017 2018 2019

(7)

dal territorio nazionale (escluso il Veneto) la cui quota sul totale passa dal 54,3% al 52,4%. In aumento gli arrivi provenienti dall’estero, saliti dal 23,7% al 24,1% del totale.

Fig. 9 – Flussi in-out di merce nei mercati all’ingrosso del Veneto: confronto tra provenienze e destinazioni per area, anno 2019 (dati in percentuale sui volumi di scambio)

Fonte: elaborazione Veneto Agricoltura su dati mercati ortofrutticoli.

In termini di destinazioni, il Veneto continua a svolgere in maniera sempre maggiore un ruolo di piattaforma di rilancio dei prodotti ortofrutticoli, ricevendo le merci provenienti a livello nazionale, per la maggior parte dal Sud Italia, ed effettuando una loro redistribuzione principalmente verso l’estero. Nel 2019 la quota delle destinazioni oltre i confini nazionali è inoltre lievemente aumentata rispetto al 2018 passando dal 36% al 36,3%. Lieve flessione per le spedizioni verso il territorio nazionale delle regioni confinanti (dal 16,6% al 16,4%), mentre rimane pressoché invariata la quota delle merci che rimane all’interno dei confini regionali, il cui valore nel complesso si attesta attorno al 47%.

Da segnalare, infine, la confermata tendenza positiva, iniziata nel 2016, delle merci che rimangono all’interno del comune e della provincia rispetto alla sede dei mercati (la cui quota è raddoppiata tra il 2015 ed il 2019), dimostrazione di un rinnovato ruolo di fornitura del mercato locale svolta dai mercati al consumo. Tale dinamica sembra segnalare un rinnovato interesse da parte di una certa tipologia di acquirenti (dettaglianti fissi e ambulanti, ho.re.ca, …), a rifornirsi direttamente presso i mercati ortofrutticoli all’ingrosso presenti sul territorio regionale.

0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00

Comunale Provinciale Regionale Nazionale Estero

3,8

9,2 10,5

52,4 24,1

8,5

19,1 19,7 16,4

36,3

%

Destinazione Provenienza

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