Analisi Matematica Soluzioni prova scritta n. 1
Corso di laurea in Fisica, 2019-2020 3 giugno 2020
1. (a) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) − 1) · (cos x − 1) = u(x) sin x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(π) = π e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo (−2π, 2π).
(b) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) + 1) · (1 − sin x) = u(x) cos x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(0) = 0 e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo −32π,52π.
(c) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) + 1) · (cos x + 1) = u(x) sin x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(0) = 1 e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo (−π, 3π).
(d) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) + 1) · (cos x − 1) = u(x) sin x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(π) = 0 e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo (0, 4π).
(e) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) − 1) · (1 − sin x) = u(x) cos x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(π) = π e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo −32π,52π.
(f) Si consideri l’equazione differenziale
(u0(x) − 1) · (cos x + 1) = u(x) sin x.
Determinare la soluzione u che soddisfa la condizione u(0) = 1 e scriverne l’intervallo massimale di esistenza. Trovare una soluzione u definita su tutto l’intervallo (−π, 3π).
Soluzioni. Si tratta di una equazione lineare del primo ordine in forma non normale. In effetti l’equazione `e gi`a moltiplicata per un fattore integrante e pu`o essere scritta come derivata di un prodotto. Dividendo per il coefficiente di u0 l’equazione pu`o essere portata in forma normale e dunque nei punti in cui tale coefficiente non si annulla c’`e esistenza e unicit`a della soluzione. Nei punti in cui il coefficiente di u0 si annulla ci possiamo invece aspettare che ci possano essere pi`u soluzioni con lo stesso dato iniziale o anche nessuna soluzione.
(a) Possiamo scrivere l’equazione nella forma
u0(x)(cos x − 1) − u(x) sin x = cos x − 1 ovvero,
(u(x) · (cos x − 1))0 = cos x − 1 = (sin x − x)0 da cui, su ogni intervallo in cui cos x 6= 1 deve valere:
u(x) = sin x − x + c cos x − 1 .
Se imponiamo la condizione u(π) = π otteniamo c = −π e u(x) = sin x − x − π
cos x − 1 .
Questa soluzione `e definita sull’intervallo (0, 2π) che `e massimale in quanto agli estremi di tale intervallo la soluzione tende a infinito e dunque non pu`o essere estesa. Se vogliamo una soluzione dell’equa- zione che possa essere estesa ulteriormente dobbiamo scegliere una costante c in modo che il numeratore tenda a zero, come il denomina- tore, quando x → 0. Questo si ottiene scegliendo c = 0. Osserviamo infatti che in tal caso si ha, per x → 0
u(x) = sin x − x cos x − 1 =
x3
6 + o(x3)
x2
2 + o(x2) =
x
6 + o(x)
1
2 + o(1) = x
3 + o(x).
Dunque ponendo u(0) = 0 si ottiene una funzione continua e derivabile in x = 0. Tale funzione risulta essere definita su tutto l’intervallo (−2π, 2π):
u(x) =
(sin x−x
cos x−1 se x ∈ (−2π, 2π), x 6= 0
0 se x = 0
e, per continuit`a, `e certamente soluzione dell’equazione differenziale.
(b) Si risolve come nel caso precedente. La soluzione del problema di Cauchy `e
u(x) = x + cos x − 1 sin x − 1
definita sull’intervallo massimale −32π, π2. Mentre sull’intervallo −32π, 52π si ha la soluzione
u(x) =
(x+cos x−π
2
sin x−1 se x 6= π2
0 se x = π2
(c) Si risolve come nei casi precedenti. La soluzione del problema di Cauchy `e
u(x) = − sin x − x + 2 1 + cos x
definita sull’intervallo massimale (−π, π). La soluzione definita su tutto l’intervallo (−π, 3π) `e
u(x) =
(− sin x−x+π
1+cos x se x 6= π
0 se x = π
(d) Si risolve come nei casi precedenti. La soluzione del problema di Cauchy `e
u(x) = x − sin x − π cos x − 1
definita sull’intervallo massimale (0, 2π). La soluzione definita su tutto l’intervallo (0, 4π) `e
u(x) =
(x−sin x−2π
cos x−1 se x 6= 2π
0 se x = 2π
(e) Si risolve come nei casi precedenti. La soluzione del problema di Cauchy `e
u(x) = x + cos x + 1 1 − sin x
definita sull’intervallo massimale π2,52π. La soluzione definita su tutto l’intervallo −32π,52π `e
u(x) =
(x+cos x−π
2
1−sin x se x 6= π2
0 se x = π2
(f) Si risolve come nei casi precedenti. La soluzione del problema di Cauchy `e
u(x) = sin x + x + 2 1 + cos x
definita sull’intervallo massimale (−π, π). La soluzione definita su tutto l’intervallo (−π, 3π) `e
u(x) =
(sin x+x−π
1+cos x se x 6= π
0 se x = π
2. (a) Si consideri, al variare di α, β ∈ R, il limite
n→+∞lim
√n
e + 2n2ln cos1
n − sin 1
n + β tan 1 n2
· nα· sin n Dimostrare che per x → 0 si ha:
ex+ 2ln cos x
x2 − sin x + β tan x2 = x2
3 + βx2+ x3
3 + o(x3).
Per quali valori di α, β il limite esiste? Quanto vale quando esiste?
(b) Si consideri, al variare di α, β ∈ R, il limite
n→+∞lim
α tan 1 n2 + √n
e + 2n2ln cos 1
n − sin 1 n
· nβ · sin n Dimostrare che per x → 0 si ha:
α tan x2+ ex+ 2ln cos x
x2 − sin x = x2
3 + αx2+x3
3 + o(x3).
Per quali valori di α, β il limite esiste? Quanto vale quando esiste?
(c) Si consideri, al variare di α, β ∈ R, il limite
n→+∞lim
2n2ln cos 1
n + α tan 1 n2 +√n
e − sin1 n
· nβ · sin n Dimostrare che per x → 0 si ha:
2ln cos x
x2 + α tan x2+ ex− sin x = x2
3 + αx2+x3
3 + o(x3).
Per quali valori di α, β il limite esiste? Quanto vale quando esiste?
(d) Si consideri, al variare di α, β ∈ R, il limite
n→+∞lim
√n
e − sin 1
n + β tan 1
n2 + 2n2ln cos 1 n
· nα· sin n Dimostrare che per x → 0 si ha:
ex− sin x + β tan x2+ 2ln cos x x2 = x2
3 + βx2+ x3
3 + o(x3).
Per quali valori di α, β il limite esiste? Quanto vale quando esiste?
Soluzioni. (a) Ricordiamo gli sviluppi di Taylor per x → 0 ex= 1 + x + x2
2 +x3
6 + o(x3) sin x = x − x3
6 + o(x3)
tan t = t + O(t3) ⇒ tan x2 = x2+ o(x3) ln(1 + t) = t − t2
2 + O(t3) cos x = 1 − x2
2 + x4
24+ O(x6) da cui
ln cos x = ln
1 − x2
2 +x4
24+ o(x4)
= −x2 2 + x4
24 −1 2
−x2
2 + O(x4)
2
+ O(x6)
= −x2 2 + x4
24 −x4
8 + O(x6) = −x2 2 − x4
12+ o(x5) e quindi
f (x) = ex+ 2ln cos x
x2 − sin x + β tan x2
= 1 + x +x2 2 +x3
6 − 1 − x2
6 − x + x3
6 + βx2+ o(x3)
= x2
3 + βx2+ x3
3 + o(x3).
Dunque per n → +∞ si ha f 1
n
nαsin n = 1 3 + β
nα−2+ nα−3
3 + o(nα−3)
sin n.
Se β = −13 si ha
· · · = nα−3 1
3 + o(1)
sin n.
Se α ≥ 3 se ha nα−3 ≥ 1 e il limite non esiste in quanto il seno assume frequentemente valori maggiori di 12 e minori di −12 e dunque la successione assume frequentemente valori maggiori di 16 e minori di
−16. Se invece α < 3 il seno `e una successione limitata moltiplicata per una successione infinitesima e dunque il limite `e zero.
Se β 6= 13 si ha
· · · = nα−2 1 3+ β
+ o(1)
sin n.
Si svolge lo stesso ragionamento del caso precedente per dedurre che se α ≥ 2 il limite non esiste se invece α < 2 il limite `e zero.
(b) `e identico al precedente con α e β scambiati.
(c) `e identico al precedente.
(d) `e identico alla prima variante.
3. Al variare del parametro α > 0 si consideri l’integrale improprio:
Z +∞
0
sin1x · sin1x
α
exp cos x − exp cos x −1x dx Per quali α l’integrale `e convergente?
Soluzioni. Poniamo
f (x) = sin1x sinx1
α
ecos x− ecos x−1x. Osserviamo innanzitutto che
ecos x− ecos x−x1 = ecos x
1 − e−1x
ed essendo 1e ≤ ecos x ≤ e si ha lim
x→0+
1 − e−x1 = 1
x→+∞lim
1 − e−1x
1 x
= lim
t→0+
1 − e−t t = 1.
Allora per ogni α > 0 e per ogni b < +∞ l’integrale Rb
0 f esiste finito:
studiamo l’integrabilit`a R+∞
1 f . Osserviamo che per x ≥ 1 sin1x > 0, sin1x
α = sin1xα
.
In conclusione si ha, per x ≥ 1
f (x) = sin1xα+1
ecos x− ecos x−1x
= sinx1α+1 1 x
α+1 · 1 ecos x ·
1 x
α+1 1 x
·
1 x
1 − e−1x
= I · II · III · IV.
Come gi`a visto per x → +∞ si h I → 1, IV → 1 e 1e ≤ II ≤ e, Z +∞
1
III < +∞ ⇐⇒ α > 1.