ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO LUCANO VAL D AGRI LAGONEGRESE

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Sede legale e amministrativa ex Convento delle Benedettine Via A. Manzoni n. 1 85052 Marsico Nuovo (PZ)

Tel. 0975/344222 int. 4 Fax. 0975/343407 e-mail: amministrazione@parcoappenninolucano.it C.F. 91008560764 P.IVA n. 01719590760

ORIGINALE

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COPIA

□ DELIBERAZIONE DEL PRESIDENTE

(Assunta con i poteri di cui al comma 3, art. 9, legge n. 394/91 e s.m.i.)

Delibera n. 045 del 23 dicembre 2014

OGGETTO: approvazione del protocollo d’intesa - Zona Speciale di Conservazione -“Faggeta di Moliterno” IT-9210110. D.M. 16 settembre 2013 – D.G.R. 951/2012 e D.G.R. 30/2013.

L’anno duemilaquattordici il giorno ventitré del mese di dicembre alle ore 16.00 negli uffici della sede legale dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese sita in Marsico Nuovo (PZ) alla Via Manzoni 1, l’ing. Domenico TOTARO, Presidente dell’Ente Parco, adotta la presente Deliberazione. Svolge le funzioni di Segretario verbalizzante l’arch. Vincenzo Fogliano.

IL PRESIDENTE

Vista la legge quadro sulle aree protette del 6 dicembre 1991, n. 394 e s.m.i.;

Visto il D.P.R. 8 dicembre 2007, il quale, in attuazione dell’art. 2, comma 5, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, istituisce l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n.

0000276 del 16/10/2013, con il quale è stato adottato lo Statuto dell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. GAB-DEC-2012-0000131dell’11/07/2012, acquisito agli atti dell’Ente con prot. n. 0002422/E del 31/07/2012, con il quale il sottoscritto veniva nominato Presidente dell’Ente;

Visto l’art. 1, comma 3, della predette legge n. 394/1991 e s.m.i. indicante le finalità che l’Ente deve perseguire;

Vista la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche e nello specifico l’art. 6 della direttiva che assegna agli Stati membri il compito di stabilire le opportune misure di tutela e conservazione per evitare nelle zone speciali di conservazione il degrado degli Habitat e specie di interesse comunitario;

Vista la Direttiva 2009/147/CE del Consiglio del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, che abroga la direttiva 79/409/CEE, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini recepimento in diritto nazionale indicati all’allegato VI, parte B della Dir.79/409/CEE stessa;

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 e s.m.i., recante il regolamento di attuazione della citata direttiva 92/43/CEE;

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Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 aprile 2000 e s.m.i., con il quale è stato pubblicato l’elenco dei Siti di Interesse Comunitario e delle Zone di Protezione Speciale (SIC – ZPS) delle Regioni italiani e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano componenti la Rete Natura 2000;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 settembre 2002 recante le “Linee Guida per la gestione dei Siti comunitari di Rete Natura 2000;

Visto il Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio del 25 Marzo 2005 (G.U. n. 157 del 8.7.2005) recante “Elenco dei siti di importanza comunitaria (SIC) per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE”;

Vista la Decisione della Commissione europea n. 2006/613/UE che adotta, a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, l’elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dell’11 giugno 2007 recante “Modificazioni agli allegati A, B, D, E, del DPR 357/97 e successive modificazioni in attuazione della direttiva del Consiglio del 20 novembre 2006, che adegua le Direttive 73/239/CEE, 74/557/CEE e 2002/83/CEE in materia di Ambiente a motivo dell’adesione della Bulgaria e della Romania;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 5 luglio 2007 “Elenco dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografia mediterranea”, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)” (GU n. 258 del 6/11/2007), integrato dal D.M.

MATTM del 22 gennaio 2009 “Modifiche del DM del 17 ottobre 2007 concernente criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS), che prevede all’art. 2 la definizione delle misure di conservazione per le zone speciali di conservazione;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 19 giugno 2009, recante “Elenco delle Zone di Protezione Speciale classificate ai sensi della Direttiva 79/409/CEE”;

Visto la decisione della Commissione delle Comunità Europea n. 2012/09/UE del 18 novembre 2011 che stabilisce un quinto elenco aggiornato di siti di importanza

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Comunitaria per la regione biogeografia mediterranea e abroga la decisione 2011/85/UE;

Visto il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 7 marzo 2012 “Quinto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografia mediterranea in Italia, ai sensi della Direttiva 92/49/CEE”;

Vista la D.G.R. del 4 giugno 2003, n. 978, recante “Pubblicazione dei siti Natura 2000 della Regione Basilicata, attività ed azioni inerenti la Misura 1.4 - Rete Ecologica, del Complemento di Programmazione del POR Basilicata 2000–

2006” è stato pubblicato l’elenco dei siti comunitari in Basilicata;

Preso atto che i Siti Afferenti alla Rete Natura 2000 in Basilicata sono 53 di cui:

 50 SIC pari a 61,251 ha – 6,1% del territorio regionale;

 17 ZPS pari a 160,612 ha – 16,01% del territorio regionale;

sul totale 17 sono solo SIC, 14 sono SIC/ZPS, 19 sono SIC compresi interamente o parzialmente in aree ZPS e infine 3 sono ZPS che comprendono aree SIC;

Vista la D.G.R. n. 1925 del 28 dicembre 2007, che approva il programma “Rete Natura 2000” di Basilicata, applicazione del Decreto Ministeriale MATT del 03 aprile 2002 “Linee guida Rete Natura 2000”;

Vista con D.P.G.R. n. 65 del 19.3.2008 è stata disciplinata l’applicazione dei “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)” ai siti comunitari componenti Rete Natura 2000 della Basilicata, nonché individuati i siti comunitari per i quali progettare specifiche Misure di Tutela e di Conservazione e i siti comunitari per i quali è necessario redigere un appropriato Piano di Gestione;

Vista la nota del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, acquisita agli atti dell’ Ente con n. prot. 4371/E del 7 ottobre 2011, con la quale si chiedeva un aggiornamento sulle attività che questo Ente sta conducendo relativamente alla definizione delle misure di conservazione, come attività propedeutica alla designazione delle ZSC (Zone Speciali di Conservazione) nelle Regioni Biogeografiche Continentale e Mediterranea;

Vista la D.G.R. n. 951 del 18 luglio 2012 con la quale si adottano le Misure di Tutela e Conservazione per i Siti Natura 2000 di Basilicata – Conclusione II fase Programma Rete Natura 2000 per le Aree Territoriali Omogenee 1-2-3-5-6-8- 9;

Vista la delibera commissariale n. 52 del 30 luglio 2012 con la quale si adottano le Misure di tutela e conservazione delle aree ZSC- Zone Speciali di Conservazione;

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Vista la D.G.R. n. 30 del 15 gennaio 2013 avente come oggetto “D.G.R. 951/2012 – Aggiornamento ed integrazioni delle Misure di Tutela e Conservazione per i Siti Natura 2000 di Basilicata – Programma rete Natura 2000 per le Aree Territoriali Omogenee 4-10-11;

Vista la D.G.R. n. 1021 del 9 agosto 2013 “Intesa sullo schema di decreto di designazione delle Zone Speciali di Conservazione della regione biogeografica mediterranea ricadenti sul territorio della Regione Basilicata” con cui la Regione Basilicata ha espresso l’intesa sullo schema di Decreto Ministeriale del 16 settembre 2013;

Considerata la necessità di contribuire alla salvaguardia della biodiversità mediante la conservazione degli habitat, nonché assicurare il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente le specie della flora e della fauna selvatiche di interesse comunitario;

Vista la nota della Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità ufficio Tutela della Natura, prot. 0203228/75AG del 11 dicembre 2013 acquisita agli atti dall’Ente Parco con prot. 4658/E del 12 dicembre 2013, con la quale si trasmetteva il D.M. 16 settembre 2013 e la documentazione Zone Speciali di Conservazione Z.S.C. della Regione Basilicata;

Vista la D.G.R. n. 170 del 11 febbraio 2014 della Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità ufficio Tutela della Natura, con la quale si individuava nell’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese il gestore delle seguenti Z.S.C.:

Tipo

Sito Codice Denominazione Area (Ha) B ^IT9210005 Abetina di Laurenzana 324

B ^IT9210035 Bosco di Rifreddo 520

B ^IT9210115 Faggeta di Monte Pierfaone 756

B ^IT9210110 Faggeta di Moliterno 243

B ^IT9210220 Murgia S. Lorenzo 5.460

Considerato che con nota della Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità ufficio Tutela della Natura, prot. 0041552/75AG del 11 marzo 2014 acquisita agli atti dall’Ente Parco con prot. n. 1922/E del 13/03/2014 viene notificata la D.G.R: n. 170 del 11/02/2014;

Vista la propria delibera presidenziale n. 20 del 10 aprile 2014 con la quale si prende atto del decreto del Ministero dell’Ambiente e delle tutela del Territorio e del Mare del 16 settembre 2013, nonché delle D.G.R. n. 170 delle Regione Basilicata dell’11 febbraio 2014, relative all’affidamento, a questo Ente, della gestione delle ZSC ricadenti nel territorio del Parco;

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Vista la nota n. 0209057/19AE del 10 dicembre 2014, trasmessa dalla Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti - Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura, con la quale si convocavano, oltre l’Ente Parco, anche gli Enti interessati e gli Stakeolder, alla gestione della ZSC “Faggeta di Moliterno” IT9210110;

Considerato che, per quanto sopra esposto si rende necessario regolamentare le rispettive competenze tale da garantire una gestione del Sito in funzione delle Misure di Tutela e Conservazione della ZSC, mediante un Protocollo d’Intesa tra i soggetti di seguito riportati:

 il Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese;

 la Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti - Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della Natura;

 il Comune di Moliterno;

 il CEAS Bosco Faggeto di Moliterno;

Considerato, altresì, che il citato Protocollo d’Intesa può rientrare fra quelli inquadrabili negli accordi di cui all’art.15 “Accordi fra Pubbliche Amministrazioni” della L. 241/90 s.m.i., che prevede la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di stipulare accordi per disciplinare interessi comuni;

Dato atto che il Consiglio Direttivo di questo Ente, organo competente all’approvazione dell’atto di che trattasi, non è ancora insediato e che, pertanto, non è praticabile l’applicazione dell’art. 9, comma 8, della legge 394/91;

Visto l’art. 9, comma 3, della legge 394/91 e s.m.i., il quale dispone che il Presidente dell’Ente ha la legale rappresentanza dell'Ente parco, ne coordina l'attività, esplica le funzioni che gli sono delegate dal Consiglio direttivo, adotta i provvedimenti urgenti ed indifferibili che sottopone alla ratifica del Consiglio direttivo nella seduta successiva;

Accertato che l’adozione del presente atto non comporta impegno di spesa e/o oneri economici a carico del bilancio corrente di questo Ente;

Acquisito il parere di legittimità amministrativa del Direttore dell’Ente, ai sensi della lettera g), comma 2, art. 26 dello Statuto dell’Ente;

tutto ciò premesso

D E L I B E R A

1. Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente atto.

2. Di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa, tra il Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese, la Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente e Territorio, Infrastrutture, Opere Pubbliche e Trasporti - Ufficio Parchi, Biodiversità e Tutela della

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Il Segretario verbalizzante F.to Arch. Vincenzo Fogliano

Il Presidente

F.to Ing. Domenico Totaro

Natura, il Comune di Moliterno, e il CEAS Bosco Faggeto di Moliterno, per disciplinare le attività che ciascun soggetto deve svolgere in ordine alla gestione della Z.S.C. “Faggeta di Moliterno” IT9210110 in attuazione della D.G.R. n. 170/2014, allegato alla presente quale parte integrante e sostanziale della stessa tra i soggetti di seguito riportati:

3. Di autorizzare il rappresentante legale di questo Ente alla sottoscrizione del protocollo d’intesa di cui al punto precedente.

4. Di dare atto che l’adozione del presente atto non comporta impegno di spesa e/o oneri economici a carico del bilancio corrente di questo Ente.

5. Dare mandato al direttore dell’Ente la predisposizione di tutti gli atti e provvedimenti successivi connessi e consequenziali al presente provvedimento.

6. Di sottoporre il presente atto deliberativo a ratifica nella prima seduta utile del Consiglio Direttivo.

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BOZZA

PROTOCOLLO D’INTESA

Zona Speciale di Conservazione -“Faggeta di Moliterno”

IT-9210110

D.M. 16 settembre 2013 – D.G.R. 951/2012 e D.G.R. 30/2013

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PROTOCOLLO D’INTESA

L’anno _____________ il giorno ________________ a Potenza nella sede della Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente Territorio, Infrastrutture Opere Pubbliche e Trasporti è sottoscritto il presente Protocollo d’intesa per la gestione della Zona Speciale di Conservazione - “Faggeta di Moliterno” IT-9210110.

Tra

La Regione Basilicata che interviene nella persona dell’Assessore all’Ambiente Territorio, Infrastrutture Opere Pubbliche e Trasporti _____________________ nato a_______ il_____________

delegato alla firma con D.G.R. n. _____________________;

e

-Il Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese, nella persona del Presidente _____________________nato a_________ il________________ in qualità di rappresentante legale,

-Il Comune di Moliterno, nella persona del Sindaco ________________________ nato a___________

il__________ in qualità di rappresentante legale,

- Il CEAS Bosco Faggeto di Moliterno nella persona del responsabile________________________ nato a___________ il__________ in qualità di rappresentante legale

PREMESSO CHE

con D.G.R. 694 del 10 Giugno 2014 “Dimensionamento ed articolazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali delle Aree istituzionali della Presidenza della Giunta e della Giunta regionali. Individuazione delle Strutture e delle posizioni dirigenziali individuali e declaratoria dei compiti loro assegnati”;

con D.G.R. n. 695 del 10 Giugno 2014 avente ad oggetto “Dirigenti regionali a tempo indeterminato. conferimento incarico di direzione delle strutture dirigenziali dei Dipartimenti regionali dell’Area Istituzionale della Presidenza della Giunta e della Giunta” è stato nominato il dirigente dell’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura;

l’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura ha tra i compiti istituzionali:

 l’attuazione delle direttive comunitarie 92/43/CEE (Habitat) e Direttiva 2009/147/CE (che sostituisce la 79/409/CEE “Uccelli”) ai sensi del D.P.R. 357/97 e del D.P.R. 120/2003 e D.M. del MATTM 16 Settembre 2013;

 la tutela e conservazione della flora, della fauna degli habitat (L. 157/92, - L.R. 28/94 - L.R.

2/95 L.R. 39/2000, L.R. 2/1998, L.R. 47/1998 L.R. 3/2011); la difesa della biodiversità e le attività connesse;

Visti:

- l'art. 15 della L. 241/1990 prevede la possibilità di sottoscrivere Protocolli d’intesa tra soggetti pubblici;

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- il Protocollo d’intesa sulla Diversità Biologica (CBD) firmata a Rio de Janeiro il 5/6/1992, ratificata dall’Italia con legge 124/1994, ha come scopo la conservazione della diversità biologica, l’uso sostenibile delle sue componenti e la ripartizione giusta ed equa dei vantaggi derivanti dallo sfruttamento delle risorse genetiche;

- la Strategia Nazionale per la Biodiversità, predisposta dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi dell’articolo 6 del Protocollo d’intesa sulla diversità biologica fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992, è stata ratificata dall’Italia con la legge 14 febbraio 1994, n. 124 e sulla quale la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa il 7 ottobre 2010;

- la Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e la Direttiva (2009/147/CEE), sono gli strumenti individuati dalla Commissione europea per assicurare la salvaguardia della diversità biologica in Europa attraverso, rispettivamente, la conservazione degli habitat naturali, semi-naturali e della flora e della fauna selvatica e la conservazione degli uccelli selvatici;

- il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 31 gennaio 2013, “Sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 44 del 21 febbraio 2013 riporta in elenco il S.I.C. “Faggeta di Moliterno”, IT9210110;

- le deliberazioni della Giunta regionale della Basilicata n. 951 del 18 luglio 2012 e n. 30 del 15 gennaio 2013, hanno adottato le Misure di Tutela e Conservazione M.T.C. necessarie a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie relativamente a 21 S.I.C. della Regione medesima;

CHE

- con il D.M. 16 settembre 2013 sono state designate 20 Zone Speciali di Conservazione (di seguito ZSC) della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata, individuate ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357. (GU n. 226 del 26-9-2013);

- con D.G.R. n. 170/2014 sono stati individuati e designati gli Enti Gestori delle ZSC della Regione Basilicata come previsto dall’art. 3 del D.M. 16 settembre 2013;

- per quanto concerne la gestione del Sito “ Faggeta di Moliterno ” cod. IT9210110 con D.G.R. n.

170/2014 è stato individuato e designato come soggetto gestore Il Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri , Lagonegrese, ricadendo la ZSC in questione all’interno del Parco citato;

- la Z.S.C. “Faggeta di Moliterno”, per il suo peculiare valore naturalistico, già nel 1979 veniva segnalata nel “Censimento dei biotopi di rilevante interesse vegetazionale meritevoli di conservazione in Italia”

- la proprietà del territorio afferente alla ZSC è quasi interamente di pertinenza del Comune di Moliterno (per il 70% circa);

- per i fatti sopra narrati, appaiono chiare le peculiarità presenti sul sito, che comportano una sovrapposizione di competenze, che si ascrivono in capo a diversi soggetti, in forza di norme nazionali, regionali, nonché di provvedimenti amministrativi;

- le attività che svolgono i soggetti coinvolti sono tutte attività utili e necessarie a garantire la conservazione della natura, dei processi ecologici, la conservazione della diversità genetica delle specie e degli ecosistemi ivi presenti, nonché la tutela dell’ambiente;

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- con Delibera n. 170/2014 la Giunta Regionale di Basilicata ha dato mandato all’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura di predisporre ed attivare tutte le procedure e le attività conseguenti finalizzate alla attuazione della D.G.R. di che trattasi;

- in considerazione di quanto sopra esposto e per garantire una gestione del Sito in funzione della conservazione della natura, dei processi ecologici, della conservazione della diversità genetica delle specie e degli ecosistemi ivi presenti, nonché la tutela dell’ambiente, si rende necessario predisporre la Protocollo d’Intesa tra i soggetti che hanno competenza sull’area, nello specifico:

 la Regione Basilicata, quale soggetto deputato al controllo dell’osservanza e applicazione delle misure e tutela di conservazione di cui alle delibere di giunta regionale n. 951 del 18 luglio 2012 e n. 30 del 15 gennaio 2013, nonché in forza del DM 5 maggio 2003;

 il Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri , Lagonegrese, in quanto, ai sensi dell’art.

15 della Legge regionale n.28 del 28 giugno 1994 e con delibera di giunta n. 170/2014, è soggetto delegato alla gestione dell’area;

 il Comune di Moliterno, in quanto la ZSC ricade nel territorio di sua competenza e ne è proprietario per una percentuale che raggiunge il 70%;

 il CEAS Bosco Faggeto sopperisce alle attività di educazione ambientale, escursionismo guidato e animazione all’interno della ZSC;

Tutto ciò premesso le parti sopra individuate con il presente Protocollo d’intesa stabiliscono e convengono quanto segue.

Art.1 (Recepimento della Premessa)

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto e si intendono integralmente trascritte nel presente articolo.

Art.2 (Oggetto e finalità)

Oggetto del presente Protocollo d’Intesa è la disciplina dello svolgimento delle attività che le parti sottoscrittrici del presente atto, ciascuna per quanto di competenza, nonché per l’applicazione delle norme di tutela e conservazione ambientale sul sito denominato “Faggeta di Moliterno”, fermo restando lo svolgimento delle attività istituzionali di propria specifica competenza.

Art.3 (Compiti) Con il presente Protocollo d’intesa

A) la Regione Basilicata, tramite il Dipartimento Ambiente Territorio, Infrastrutture Opere Pubbliche e Trasporti -Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura competente in materia, si impegna a svolgere tutti i compiti istituzionali ed in particolare:

1. verificare che la gestione sul territorio della Z.S.C. sia effettuata in conformità e coerenza a quanto stabilito nelle Misure di Tutela e Conservazione (M.T.C.) mediante periodici controlli, come previsto dalle direttive Habitat e Uccelli;

2. favorire il necessario coordinamento di tutte le attività di conservazione e uso sostenibile della biodiversità e dei servizi eco-sistemici, conservazione della natura, dei processi

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ecologici, conservazione della diversità genetica delle specie e degli ecosistemi ivi presenti, nel rispetto dell’applicazione delle norme di tutela ambientale;

3. attivare azioni di comunicazione, informazione, educazione ambientale e fruizione sostenibile;

4. raccogliere i dati di monitoraggio necessari alla predisposizione dei “Rapporti nazionali”

previsti dalla direttiva Habitat, da trasmettere al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il successivo invio alla Commissione Europea;

5. attivare la candidatura di progetti da finanziare a valere su fondi europei e non, di interesse per il sito medesimo concordata con i soggetti firmatari della presente Protocollo d’intesa ed in coerenza con gli obiettivi di tutela conservazione dell’area .

B) Il Parco Nazionale dell’ Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese si impegna a svolgere tutti i compiti istituzionali ed in particolare:

1. attivare e garantire la gestione della Z.S.C. mediante la predisposizione di regolamenti attuativi delle Misure di Tutela e Conservazione;

2. vigilare sulla presenza di eventuali minacce ad habitat o specie presenti nella Z.S.C.

“Faggeta di Moliterno” al fine di evitare la perdita di biodiversità;

3. garantire il monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario, fornendo periodici rapporti alla Regione Basilicata sull’efficacia della gestione e delle misure di tutela e conservazione;

4. attivare la candidatura di progetti da finanziare a valere su fondi europei e non, di interesse per il sito medesimo concordata con i soggetti firmatari della presente Protocollo d’intesa ed in coerenza con gli obiettivi di tutela conservazione dell’area;

5. integrare le M.T.C (Misure Tutela e Conservazione) negli strumenti di pianificazione di propria competenza;

6. attuazione, all’interno della ZSC, di servizi finalizzati al monitoraggio e ai censimenti faunistici di animali protetti, legati in particolare alle Direttive Habitat ed Uccelli;

7. collaborazione nelle attività di comunicazione, informazione ed educazione ambientale con il CEAS presente sul territorio;

C) Il Comune di Moliterno si impegna a svolgere tutti i compiti istituzionali ed in particolare:

1. integrare le M.T.C (Misure Tutela e Conservazione) negli strumenti di pianificazione di propria competenza;

2. partecipare alla redazione e proposizione di piani attuativi previsti nelle Misure di Tutela e Conservazione e nell’eventuale piano di gestione della riserva;

3. garantire la vigilanza sulla presenza di eventuali minacce ad habitat o specie presenti nella Z.S.C. “Faggeta di Moliterno”, al fine di evitare la perdita di biodiversità;

4. garantire la pulizia e la manutenzione ordinaria dell’area e delle strade adiacenti;

5. garantire la manutenzione straordinaria delle strutture fisse (edifici) presenti nella ZSC;

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6. valorizzare il territorio limitrofo alla Z.S.C. favorendo attività compatibili e sostenibili al fine di inserire la biodiversità in processi di green economy e di micro-impresa;

7. attivare la candidatura di progetti da finanziare a valere su fondi europei e non, di interesse per il sito medesimo concordata con i soggetti firmatari della presente Protocollo d’intesa ed in coerenza con gli obiettivi di tutela conservazione dell’area .

8. partecipare alla proposizione di piani attuativi previsti nelle Misure di Tutela e Conservazione e nell’eventuale Piano di Gestione della Z.S.C.

D) Il CEAS “Bosco Faggeto” si impegna a svolgere tutti i compiti statutari e in particolare:

1. attivare azioni di comunicazione, informazione ed educazione ambientale;

2. garantire la vigilanza sulla presenza di eventuali minacce ad habitat o specie presenti nella Z.S.C. “Faggeta di Moliterno” al fine di evitare la perdita di biodiversità;

3. garantire la fruizione dell’oasi applicando principi di sostenibilità ambientale;

4. attivare la candidatura di progetti da finanziare a valere su fondi europei e non, di interesse per il sito medesimo concordata con i soggetti firmatari della presente Protocollo d’intesa ed in coerenza con gli obiettivi di tutela conservazione dell’area .

Restano fermi i diritti e le facoltà già spettanti a ciascuna delle parti in virtù delle prerogative e della posizione giuridica rivestita.

Art. 4- (Tavolo tecnico) E’ costituito un tavolo tecnico formato da personale:

 della Regione Basilicata – Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura;

 del Parco dell’Appennino, Val d’Agri, Lagonegrese;

 del Comune di Moliterno;

 del Ceas “Bosco Faggeto”.

Il tavolo tecnico, convocato dal Dirigente dell’Ufficio Parchi Biodiversità e Tutela della Natura, ha il compito:

1) di vigilare sul rispetto delle Misure di Tutela e Conservazione;

2) di verificare l’efficacia e la sostenibilità delle azioni proposte;

3) di proporre eventuali modifiche alle M.T.C. e al P.d.G della riserva se vigente.

ART.5 - (Risorse finanziarie)

Ciascuno dei contraenti nell’adempimento degli obblighi previsti dalla presente convenzione utilizzerà le risorse umane e materiali di cui dispone. Le attività sopra previste potranno essere finanziate anche mediante fondi nazionali ed europei (FEASR- FESR- LIFE+FEP) se inserite in progetti specifici finalizzati allo sviluppo innovativo del territorio.

Art. 6 (Proprietà dei dati)

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I risultati e la documentazione derivanti dal presente Protocollo d’intesa sono di proprietà delle Parti che ne potranno disporre pienamente, fatti salvi i diritti morali dell’autore. I risultati di cui sopra potranno essere comunicati a terzi, divulgati o costituire oggetto di pubblicazione previa comunicazione alle altre Parti. Nelle eventuali pubblicazioni si dovrà esplicitamente far riferimento al presente Protocollo d’Intesa.

Art. 7 (Durata)

Il presente Protocollo d’intesa avrà durata di anni 7 anni a partire dalla sottoscrizione dello stesso. La durata della Protocollo d’intesa potrà essere prorogata, qualora necessario per lo svolgimento ed il completamento delle previste attività.

Potenza li, ...

Letto, confermato e sottoscritto:

Per la Regione Basilicata ____________________

Per il Parco Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese ______________________

Per Il Comune di Moliterno ______________________

Per il CEAS “Bosco Faggeto”

______________________

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PARERE TECNICO – AMMINISTRATIVO

Il direttore

In merito alla proposta di delibera avente ad oggetto: “approvazione del protocollo d’intesa - Zona Speciale di Conservazione -“Faggeta di Moliterno” IT-9210110. D.M. 16 settembre 2013 – D.G.R.

951/2012 e D.G.R. 30/2013”.

VISTO

 il D.P.R. n. 97/2003 che disciplina il regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici di cui alla Legge 20/03/1975, n. 70;

 lo Statuto di questo Ente, lettera g), comma 2, art. 26;

RITENUTO

conforme alla legislazione vigente l’iter tecnico amministrativo sotteso all’adozione del presente provvedimento, e che l’adozione dell’atto di che trattasi rientra nelle prerogative assegnate dalla normativa vigente al Presidente dell’Ente Parco, ai sensi l’art. 9, comma 5, della legge 394/91 e s.m.i.,

ESPRIME Parere tecnico-amministrativo favorevole.

Il Direttore

f.to Dott. Arch. Vincenzo Fogliano

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Tel. 0975/344222 int. 4 Fax. 0975/343407 e-mail: amministrazione@parcoappenninolucano.it C.F. 91008560764 P.IVA n. 01719590760 ATTESTAZIONI E PARERI

Si attesta che il procedimento amministrativo per la formazione del presente atto deliberativo è stato curato da___arch. Vincenzo Fogliano________________

Direzione Generale

ed è stato trasmesso al ___________________________

Gli atti afferenti al presente provvedimento sono depositati presso l’Area che ha curato il procedimento.

Il Responsabile

F.to arch. Vincenzo Fogliano

Il Responsabile del Servizio Contabile attesta che il presente atto

comporta impegno contabile non comporta impegno contabile

ATTESTA la copertura finanziaria della spesa prevista nel presente provvedimento, e che l’impegno contabile è stato registrato al Cap. _______________ del Bilancio dell’Ente, esercizio finanziario ____________ .

Per quanto su riportato si esprime parere di regolarità contabile favorevole sfavorevole

Il Responsabile F.to Avv. Simona Aulicino

UFFICIO CONTROLLO INTERNO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA Note:

Visto di regolarità amministrativa favorevole / sfavorevole

Il Responsabile F.to Dott.ssa Teresa Orlando

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Tel. 0975/344222 int. 4 Fax. 0975/343407 e-mail: amministrazione@parcoappenninolucano.it C.F. 91008560764 P.IVA n. 01719590760 PUBBLICAZIONI AI SENSI DELL’ART. 34 LEGGE 20 MARZO 1975 n. 70

N. 910 DEL REGISTRO DELLE PUBBLICAZIONI ALL'ALBO PRETORIO

La presente deliberazione, ai fini della pubblicità degli atti e della trasparenza dell'azione amministrativa, è stata pubblicata all'Albo Pretorio dell'Ente e sul sito web www.parcoappenninolucano.it per quindici giorni consecutivi, dal 23/12/2014.

Il Responsabile F.to rag. Nicoletta Molinaro

ATTESTAZIONE DI TRASMISSIONE DEL PROVVEDIMENTO

La presente deliberazione è stata trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota prot. n. __________ del _________, ai sensi dell’art. 29 e 30 legge 20 marzo 1975, n. 70.

La presente deliberazione è stata trasmessa al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con nota prot. n. ________ del ______________, ai sensi dell’art. 29 e 30 legge 20 marzo 1975, n. 70.

La presente deliberazione è stata trasmessa alla Corte dei Conti, con nota prot. n. ________ del ______________, ai sensi della legge 21 marzo 1958, n. 259 e s.m.

La presente deliberazione è trasmessa all’ufficio del Collegio dei Revisori dei Conti presso l’Ente Parco, ai sensi della legge 6 dicembre 1991, n. 394.

ESECUTIVITA’ DELL’ATTO

La presente deliberazione è divenuta esecutiva il _________________ in quanto:

 Sono decorsi i termini di pubblicazione all’Albo dell’Ente.

 Dichiarata immediatamente eseguibile.

 Positivamente riscontrata dal Ministero vigilante con nota n. ____________________ del ________________________.

 Si è formato il silenzio assenso in quanto, ai sensi del _____________________, sono decorsi _______________ giorni dalla ricezione da parte del Ministero vigilante.

 La presente deliberazione non è divenuta esecutiva in quanto non approvata dal Ministero vigilante con nota n.

____________________ del ________________________.

La presente copia è conforme all’originale L’incaricato

Arch. Vincenzo Fogliano

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