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Libretto d uso e manutenzione bicicletta muscolare ed a pedalata assistita

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Academic year: 2022

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Libretto d’uso e manutenzione

bicicletta muscolare ed a pedalata assistita

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Sommario

CICLO VITALE - CONTROLLI PERIODICI DI SICUREZZA ... 3 MANUTENZIONE ... 10

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LIBRETTO D’USO E MANUTENZIONE BICICLETTA MUSCOLARE ED A PEDALATA ASSISTITA

Questa bicicletta, in tutte le sue componenti, è stata progettata per l’uso da passeggio su strade con asfalto in buone condizioni, non è adatta all’uso sportivo, fuoristrada, acrobatico, commerciale, professionale e quant’altro costituisca abuso o sottoponga la bicicletta a sollecitazioni anomale, che ne accorcerebbero il ciclo vitale o potrebbero addirittura causare un cedimento strutturale improvviso.

La portata massima (ciclista + eventuale carico extra) è di 100 kg.

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CICLO VITALE - CONTROLLI PERIODICI DI SICUREZZA

ATTENZIONE!

Come tutti gli oggetti meccanici anche le biciclette sono soggette alle varie forme di usura quali il consumo, la fatica dei materiali, l’ossidazione eccetera. Ciascuna parte della bicicletta ha un ciclo vitale finito che dipende da molti fattori, quali le condizioni d’uso, il periodo d’uso, il peso dell’utilizzatore, la distanza percorsa, le condizioni della strada eccetera. Per ridurre il rischio di avere incidenti bisogna ispezionare regolarmente la bicicletta in tutti i suoi componenti e ciascun componente deve essere sostituito prima che arrivi alla fine del ciclo vitale. E’ necessario concordare con il proprio meccanico/manutentore un intervallo di tempo ragionevole tra un’ispezione e l’altra, in base alla reale entità delle sollecitazioni alle quali è sottoposta la bicicletta. I controlli periodici devono essere svolti per tutta la vita utile della bicicletta indipendentemente da qualsiasi questione relativa alla garanzia, perché hanno lo scopo di aumentare la sua sicurezza.

Posizione sulla bicicletta

La posizione sulla bicicletta è molto importante per la sua sicurezza, per il confort di guida e per evitare problemi fisici; è necessario che la posizione della sella e la posizione del manubrio siano regolati in base alle dimensioni fisiche e alle preferenze di guida dell’utilizzatore. In certi casi può essere necessario cambiare alcuni componenti della bicicletta, per ottenere un corretto posizionamento.

La sella

La sella della bicicletta sorregge il peso dell’utilizzatore (con tutta la pressione concentrata in una superficie piuttosto piccola) e smorza le sollecitazioni causate dalle irregolarità della strada.

Scegliamo selle dalle caratteristiche superiori, per garantire un buon confort alla maggioranza degli utilizzatori; tuttavia potrebbe esserle necessario farla sostituire con un prodotto diverso, per assecondare le sue particolari esigenze.

Regolazione della sella

La sella può essere regolata in altezza, in avanzamento e in angolazione. Per modificare l’altezza della sella bisogna allentare il collarino che stringe il tubo reggisella nel telaio, per poi regolare l’altezza della sella secondo le esigenze, tirando verso l’alto o spingendo verso il basso la sella, con un leggero movimento rotatorio se necessario, per facilitare lo scorrere del reggisella nel telaio. Come indicazione generale, l’altezza della sella risulta corretta se, con il piede appoggiato sul pedale quando è nel punto più basso della rotazione, la gamba risulta quasi completamente distesa. Il movimento delle gambe deve risultare naturale e non deve causare dolori muscolari o alle articolazioni. Il collarino deve essere serrato in modo che il tubo reggisella non si muova all’interno del telaio; se si muovesse sarebbe necessario serrarlo maggiormente e ripetere la verifica.

ATTENZIONE!

Il tubo reggisella deve essere inserito nel telaio per una lunghezza minima indicata dalla marcatura, per evitare che si rompa nell’uso; se questa marcatura fuoriesce dal telaio, vuol dire che il tubo non è inserito a sufficienza e potrebbe rompersi prematuramente, causando un incidente.

ATTENZIONE!

E’ essenziale serrare correttamente la vite che blocca la sella, per evitare incidenti, dal movimento improvviso della sella.

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Regolazione del manubrio

Il manubrio può essere regolato in altezza allentando la vite che fissa l’attacco manubrio all’interno del cannotto forcella, in alcuni modelli l’attacco manubrio è dotato di uno snodo che ne consente la regolazione lungo un arco di circonferenza.

ATTENZIONE!

Se nel regolare in altezza l’attacco manubrio venisse estratto dal tubo forcella oltre il limite indicato, se ne causerebbe lo sfilamento o la rottura improvvisa durante l’uso, onde evitare un incidente anche grave, rispettare il limite indicato.

Su tutti i modelli il manubrio può essere ruotato attorno all’asse trasversale, allentando il sistema di ritenzione che lo fissano nell’attacco manubrio, per ottimizzare l’impugnatura in base alla posizione di guida, alle dimensioni fisiche e alle preferenze individuali.

In caso di necessità, manubrio e attacco manubrio hanno le dimensioni di interfaccia standardizzate, per cui avrà sempre la possibilità di sostituirli con altri prodotti, per esempio se desiderasse un manubrio di larghezza diversa o con forme diverse. L’uso di prodotti come il Tacx Carbon Assembly Compound sulle superfici di accoppiamento manubrio/forcella migliora la tenuta e rallenta eventuali fenomeni ossidativi.

ATTENZIONE!

L’attacco manubrio deve essere fissato adeguatamente al cannotto forcella per evitare che possa girare o sfilarsi durante l’uso, causando un incidente.

Regolazione delle leve freno

Le leve freno devono essere orientate in modo da massimizzare l’ergonomia e quindi la forza e la modulazione della frenata. Di norma risultano essere più basse del manubrio e sostanzialmente allineate con l’avambraccio per favorire una posizione naturale e spontanea delle dita. In caso di frenata di emergenza le dita delle mani devono trovare subito istintivamente la leva, applicando sufficiente forza.

Mano a mano che i pattini freno si consumano le leve richiedono una corsa maggiore per esercitare la stessa forza frenante, per cui bisogna con regolarità agire sulla ghiera di registrazione del cavo per ripristinare le condizioni ottimali.

Bloccaggio e Sbloccaggio Rapido Delle Ruote

ATTENZIONE!

Andare in bicicletta con il bloccaggio rapido della ruota regolato nel modo errato può provocare lo spostamento o addirittura il distacco della ruota, con seri danni al mezzo e gravi incidenti al ciclista.

Pertanto, è essenziale:

a) Chiedere al vostro rivenditore di insegnarvi a montare e smontare le ruote in modo sicuro;

b) Capire ed applicare la tecnica corretta per bloccare la ruota, una volta montata, con il bloccaggio rapido;

c) Controllare che le ruote siano bloccate con sicurezza ogni volta che utilizzate la bicicletta.

I bloccaggi rapidi, sono ormai diventati degli accessori standard sulla maggior parte delle biciclette non solo da corsa, ma anche da turismo e sportive. Dal momento che sono regolabili, è di fondamentale importanza che conosciate il loro funzionamento ed il miglior modo per utilizzarli. Pur presentando l’aspetto di un lungo bullone con una leva su un lato ed un dado sull’altro, il bloccaggio rapido della ruota svolge la funzione di una camma che blocca la ruota in posizione.

ATTENZIONE!

La semplice operazione di tenere fermo con una mano il dado e con l’altra girare la leva (come se si trattasse di un dado a galletto), fino a stringere completamente il gruppo, non significa aver bloccato

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la ruota in modo sicuro nelle sue sedi. Per bloccare la ruota con sicurezza, occorre che la camma esplichi tutta la sua forza.

Il mozzo della ruota è bloccato in posizione dalla forza della camma del bloccaggio rapido che, da una parte, preme contro un piano dei puntalini della forcella mentre dall’altra, lungo il perno, tira il dado contro l’altro piano. La forza di serraggio è controllata dal dado di regolazione. Ruotando il dado in senso orario mantenendo ferma la leva della camma, la forza di serraggio aumenta, ruotando invece in senso antiorario, la forza di serraggio diminuisce. E’sufficiente un mezzo giro del dado di regolazione per fare la differenza tra una tensione di serraggio sicura ed una non sicura.

NOTA: Dopo che il bloccaggio rapido è stato montato sull’asse del mozzo dal rivenditore, non deve essere mai rimosso, a meno che non vi sia bisogno di sottoporre a manutenzione lo stesso mozzo. In questo caso, consultate il vostro rivenditore.

Dispositivo di ritenzione della ruota anteriore:

Molte biciclette sono provviste di forcelle anteriori che utilizzano un dispositivo di ritenzione della ruota che assicura che la stessa non si stacchi dalla bicicletta nel caso in cui il bloccaggio rapido non sia regolato nel modo corretto. Tuttavia, occorre tenere presente che questi dispositivi di ritenzione non si sostituiscono ad un bloccaggio rapido non regolato.

I dispositivi di ritenzione possono rientrare in due categorie fondamentali:

d) Il tipo a rondella/staffa, che è un accessorio che il fabbricante aggiunge al mozzo o al telaio;

e) Il tipo integrato, che è stampato, fuso o incorporato sulle facce esterne dei puntalini della forcella anteriore.

Avvertenza: Rimuovere o sganciare il dispositivo di ritenzione è molto pericoloso: può rendere nulla la garanzia e portare ad infortuni gravi.

Rapporti di trasmissione

Abbiamo scelto i rapporti in modo da adattarsi alla maggioranza delle situazioni. Nel caso il rapporto taratura non fosse adatta alle sue specifiche esigenze, potrà sempre far montare dal suo meccanico pignoni di sua scelta.

Cambio

La vostra bicicletta può montare cambi e deragliatori di diverso tipo. Il meccanismo del cambio di marcia della vostra bicicletta è costituito dai seguenti elementi:

• Una serie di ingranaggi posteriori chiamati ruota libera o cassetta a ruota libera;

• Un cambio di velocità posteriore;

• Una leva del cambio;

• Un cavo di comando;

• Una ruota dentata anteriore chiamata ingranaggi della pedaliera;

• Una catena di trasmissione o in alcuni casi una trasmissione cardanica.

Il numero delle possibili combinazioni delle marce (ossia delle “velocità”) è il prodotto della moltiplicazione tra il numero degli ingranaggi posteriori della ruota libera ed il numero degli ingranaggi della pedaliera.

I comandi del cambio sono monatti a Manopola e sono indicizzati e con indicatore.

Pneumatici

I pneumatici sono antiforo e sono stati scelti per soddisfare la maggioranza delle esigenze.

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Pedali e manopole

Anche pedali e manopole sono stati scelti per soddisfare la maggior parte degli utilizzatori.

Controlli prima dell’uso

• La bicicletta prima dell’uso, deve essere controllata in ogni sua parte, per assicurarsi che tutte le componenti non abbiano usura eccessiva o danni strutturali, siano ben fissate e non abbiano gioco o movimenti anomali.

• La batteria, ove presente, deve essere carica (se si intende usufruire dell’assistenza elettrica), correttamente montata al telaio con l’apposito dispositivo di bloccaggio.

• Bisogna verificare il funzionamento delle leve freno e lo spessore dei pattini del freno facendo riferimento agli indicatori di usura; lo spessore residuo deve essere sufficiente all’uso che si farà della bicicletta nell’uscita che si sta per fare.

• Mano a mano che i pattini freno si consumano, bisogna agire sulla ghiera di regolazione riavvicinando i pattini ai cerchi, per mantenere invariata la potenza frenante. Quando si raggiunge il limite massimo di usura, bisogna sostituire i pattini immediatamente.

• Le piste frenanti (i fianchi dei cerchi) e i pattini freno devono essere puliti, sgrassati e privi di inclusioni. Bisogna verificare il corretto serraggio delle viti dei freni, delle viti di fissaggio dei pattini e dei dadi di serraggio.

• I cavi devono essere in ottime condizioni, non avere sfilacciamenti o attriti nello scorrimento.

Bisogna tirare le leve freno e verificare che ritornino nella posizione di riposo appena vengono rilasciate, senza incertezze.

• I due freni (anteriore e posteriore) devono essere entrambi ben regolati e in perfette condizioni in maniera che se uno dei due non dovesse funzionare, per esempio a causa della rottura improvvisa del cavo, l’altro sarebbe comunque in grado di rallentare la bicicletta in sicurezza.

• Bisogna verificare che la sella sia correttamente serrata, prevenendo movimenti o giochi; la fascetta che la fissa al telaio con il cannotto reggisella deve essere serrata in modo da prevenire movimenti del reggisella. La sella e il reggisella devono costituire un insieme unico e solido con il telaio.

• Bisogna accertarsi che lo sterzo ruoti senza attriti o giochi, verificare il corretto serraggio del manubrio all’attacco manubrio e di questo al cannotto forcella. L’eventuale regolazione della serie sterzo deve essere fatta da un meccanico qualificato.

• Bisogna assicurarsi che le ruote siano correttamente allineate e ben fissate al telaio; sollevando la bicicletta da terra, le ruote devono girare liberamente, senza attriti, e non devono avere sbandamenti laterali. I cerchi non devono avere alcuna significativa scentratura radiale o assiale.

• Bisogna verificare che le coperture siano in pressione e che il battistrada non sia consumato; i valori di gonfiaggio variano col la pressione indicata sul fianco del pneumatico. Ruote sgonfie facilitano le forature, consumano rapidamente i pneumatici e aumentano significativamente la resistenza all’avanzamento della bicicletta, riducendo l’autonomia della batteria.

• Bisogna verificare che le pedivelle non abbiano gioco; I bulloni di fissaggio delle pedivelle devono essere correttamente serrati. I perni dei pedali devono essere saldamente avvitati e serrati nelle pedivelle.

• Bisogna verificare il corretto funzionamento del sistema di illuminazione controllando anche che la dinamo eventualmente installata non abbia gioco.

• La catena deve essere sempre tensionata correttamente, lubrificata e in ottimo stato.

• Ove presente verificare la perfetta funzionalità della trasmissione cardanica.

Avendo anche solo un dubbio eviti di usare la bicicletta e affronti il problema con un tecnico.

Ricordi sempre che la bicicletta elettrica è comunque una normale bicicletta che può sempre essere usata con la sola forza muscolare.

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Familiarizzare con la bicicletta elettrica

Inizialmente la spinta del motore può cogliere di sorpresa e creare un leggero disagio, soprattutto accelerando e curvando negli spazi ristretti, raccomandiamo pertanto per le prime volte di selezionare sempre il livello di potenza inferiore.

Abbigliamento, prudenza, conoscenza delle norme e delle consuetudini

Per ridurre i rischi derivanti dalla circolazione sulla pubblica via, con la bicicletta elettrica valgono le stesse precauzioni della normale bicicletta ed, una guida prudente e rispettosa delle leggi e delle consuetudini, che oltre ad evitare propri errori possa limitare le conseguenze degli errori altrui.

Conoscere e rispettare il codice della strada è fondamentale. In generale l’abbigliamento deve consentire il perfetto controllo della bicicletta e massimizzare la visibilità del conducente, sono inoltre da evitare vestiti svolazzanti che potrebbero impigliarsi sulla bici o essere agganciati dai mezzi che passano vicini, scarpe con il tacco alto e lunghe sciarpe. Impugnare sempre il manubrio con entrambe le mani aiuta a fronteggiare eventuali emergenze, mentre ascoltare musica impedisce di percepire eventuali segnali di pericolo.

Stato di carica della batteria ove presente

Lo stato di carica indicato varia in base all’assorbimento istantaneo del motore, che provoca un calo di tensione, ed è comunque da considerare solo indicativa.

L’autonomia di una bicicletta elettrica

Sono molti i fattori che determinano la effettiva autonomia della bicicletta elettrica, conoscerli l’aiuterà ad identificare e a rimuovere le cause di una autonomia inferiore alle aspettative.

Tra i fattori più rilevanti ci sono:

1. L’entità del contributo muscolare alla propulsione della bicicletta 2. Il livello di assistenza elettrica selezionato

3. Il tipo di percorso (salita, discesa, accelera - frena) 4. La pressione dei pneumatici

5. La massa del ciclista e dell’eventuale bagaglio 6. La presenza di vento

7. La temperatura ambiente (efficienza della batteria e del motore) 8. Le condizioni (conduttività) dei contatti elettrici

9. Le condizioni d’uso e cicli già effettuati della batteria

10. Le condizioni meccaniche della bicicletta (stato di pulizia e lubrificazione, entità degli attriti)

Consigli per massimizzare la durata della batteria, ove presente, e aumentare l’autonomia di marcia

Per alcuni dei fattori che influenzano l’autonomia non c’è niente da fare, ma per altri sì:

1. Aumentare la spinta muscolare! Spesso una leggera spinta in più sui pedali è un piacevole esercizio, non fa sudare ma riduce notevolmente l’assorbimento del motore elettrico, aumentando l’autonomia.

2. Caricare la batteria dopo ogni uso o comunque ben prima che sia completamente scarica. La vita utile, espressa in cicli carica-scarica, delle batterie al Litio si accorcia moltissimo se vengono scaricate a fondo, mentre si allunga molto se vengono ricaricate quando rimane almeno un 20-40% di carica residua. Non c’è effetto memoria. Il NiMH deve essere scaricato a fondo circa una volta al mese se la bici è usata quotidianamente, ma non si danneggia con la scarica profonda.Evitare di far scendere il livello delle batterie al di sotto dei 18/20V

3. Evitare le correnti elevate, che riducono la capacità energetica totale delle batterie e ne accorciano la vita, quindi nelle accelerazioni, nelle salite e pedalando contro vento si massimizzi il contributo muscolare.

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4. Proteggere le batterie al Litio dalle fonti di calore. La vita delle batterie al Litio si accorcia se vengono esposte o conservate a temperature elevate. Se la bicicletta non viene usata per un certo periodo (ad esempio d’inverno), conservare le batterie a 18/20°C e al 50% circa di carica.

5. Controllare spesso la pressione dei pneumatici ed evitare di pedalare con i pneumatici semi- sgonfi!

6. Mantenere la bicicletta in buone condizioni meccaniche ed elettriche.

7. Evitare di pedalare quando si percorrono delle discese.

Caricare la batteria ove presente

Per massimizzare l’autonomia e la vita utile della batteria, caricare le batterie al Litio dopo ogni uscita.

Come detto la vita utile delle batterie al Litio si allunga se vengono ricaricate dopo ogni uscita, mentre si accorcia di molto se vengono scaricate a fondo. Le batterie al NiMH possono essere ricaricate dopo ogni uscita ma almeno una volta al mese sarebbe bene scaricarle fino a quando la centralina non interrompe l’assistenza. La temperatura di ricarica deve essere compresa tra i 5°C e i 40°C.

ATTENZIONE!

Usare sempre e solo il caricabatteria specificato.

Estrazione-Inserimento della batteria ove presente

La batteria può anche essere rimossa dalla bicicletta per la ricarica usando la chiave in dotazione, sbloccare il meccanismo di ritenzione ed estrarre la batteria dal porta batteria inglobato al telaio. Per l’inserimento, procedere inserendo la batteria nel porta batteria e bloccandola poi con l’apposito meccanismo a chiave. Estrarre la chiave dopo aver azionato il blocco della batteria, assicurandosi che la batteria sia solidamente fissata provando ad estrarla.

L’elettronica

Attivare l’assistenza elettrica premendo o ruotando l’interruttore generale, il selettore sul manubrio consente di scegliere il livello di assistenza, che si attiverà subito dopo che si avrà cominciato a pedalare e smetterà subito dopo aver smesso di pedalare. Un leggero ritardo è normale. La scelta del livello di assistenza elettrica influenza l’autonomia di marcia, maggiore è l’assistenza elettrica maggiore è il consumo della batteria, minore l’autonomia. Quale che sia il livello selezionato, la velocità massima raggiungibile dipende dalla forza muscolare espressa dall’utilizzatore, che può essere superiore alla potenza del motore elettrico che è limitata per legge. In ogni caso la legge consente l’assistenza elettrica solo entro i 25km/h, per cui a velocità superiori la propulsione potrà essere solo muscolare. L’indicatore dello stato di carica, sul manubrio, consente di avere delle indicazioni sull’autonomia residua e segnala l’accensione dell’elettronica. Poiché l’indicatore dello stato di carica si basa sul voltaggio della batteria, il voltaggio cambia in funzione dell’assorbimento del motore, così l’indicatore potrà dare indicazioni diverse.

La bicicletta è comunque perfettamente utilizzabile anche con la sola forza muscolare e con l’elettronica spenta o senza batteria.

Cambio e freni

Il cambio di marcia avviene agendo sugli appositi comandi a manubrio. Per aumentare la longevità della trasmissione ed evitare danni agli ingranaggi bisogna alleggerire la spinta sui pedali quando si effettua il cambio marcia. I freni di una bici a pedalata assistita sono come i freni di una normale bicicletta, ma incorporano un interruttore per fermare l’erogazione di corrente al motore quando si agisce sulla leva freno.

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Guidare la bicicletta

Prima di partire il cavalletto deve essere riportato nella posizione orizzontale di marcia. La bicicletta elettrica si usa come una normale bicicletta, tenendo però conto del fatto che la spinta del motore elettrico ha sempre un leggero ritardo rispetto alla pedalata;

La bicicletta elettrica ha una massa superiore a quella di una normale bicicletta e richiede quindi maggiore attenzione. Col bagnato la potenza del sistema frenante diminuisce, le frenate diventano più lunghe e la tenuta di strada diminuisce, si deve quindi anticipare le frenate ed essere più prudenti.

Le salite

Per offrire il massimo dell’assistenza, nelle salite l’elettronica delle nostre biciclette fornisce al motore doppia potenza, ma se si esagera il motore può danneggiarsi. I quattro fattori da considerare sono la lunghezza della salita, la pendenza, la temperatura ambiente e la massa del ciclista, più questi valori sono elevati, più alto è il rischio di danneggiare il motore.

Lavaggio della bicicletta

Dopo aver rimosso la batteria, ove presente, la bicicletta elettrica può essere lavata con spugna e sapone, senza usare acqua a pressione il cui getto penetra all’interno di cuscinetti, meccanismi e circuiti elettrici, danneggiandoli.

Il lavaggio è indispensabile dopo che la bicicletta è stata usata su strade cosparse di sale od infangate. Non devono essere usati solventi, diluenti o idrocarburi. Le superfici frenanti dei cerchi devono essere accuratamente pulite e sgrassate. In caso di pioggia bisogna pulire sia i pattini freno che i cerchi.

Conservazione della bicicletta

La bicicletta elettrica è più vulnerabile di una bicicletta normale alla cattiva conservazione, per la presenza della batteria, di contatti e circuiti elettrici. Poiché inoltre, come qualsiasi bicicletta, viene gravemente danneggiata dalle correnti galvaniche, è necessario che dopo ciascuna esposizione all’ambiente salino (strade invernali cosparse di sale o vicinanza al mare) venga lavata accuratamente, asciugata, e vengano protetti/ripristinati i contatti elettrici con apposito spray. Anche lasciare la bicicletta bagnata in garage o in cantina (ambienti umidi che favoriscono l’ossidazione) può danneggiarla seriamente.

La batteria se non usata come detto va conservata separatamente dalla bicicletta e, poiché ha una leggera auto scarica, se lasciata ferma per lunghi periodi andrebbe effettuata una carica di circa 1 ora ogni due mesi.

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MANUTENZIONE

La bicicletta, per mantenere sicurezza e funzionalità nel tempo, ha bisogno di regolare manutenzione periodica. Alcune operazioni di manutenzione sono alla portata di chiunque abbia una buona attitudine e disponga degli utensili minimi necessari, altre operazioni richiedono la competenza e gli utensili di un meccanico qualificato.

Fatica dei materiali

ATTENZIONE!

Come detto nell’introduzione, le varie parti che compongono le biciclette (telaio, ruote, manubrio eccetera) sono soggette alle varie forme di usura comunemente note e ad una forma di usura meno nota chiamata “fatica dei materiali”. La “fatica” si manifesta, nei materiali sottoposti a sollecitazioni ripetute, con una frattura progressiva che comincia su scala microscopica e poi cresce col tempo sino a portare alla rottura del materiale quando la sezione resistente si riduce al punto da non resistere più alle sollecitazioni.

È una rottura catastrofica improvvisa che può causare un grave incidente. Per ridurre il rischio di incidenti è necessario che la bicicletta sia ispezionata periodicamente in tutti i suoi componenti da un tecnico esperto di queste pratiche; ciascun componente deve essere sostituito al minimo segno di

“fatica”, prima che arrivi alla fine del ciclo vitale.

Freni

Una volta l’anno (o più frequentemente in caso di uso intenso) bisogna cambiare i cavi d’acciaio dei freni. Col tempo si sfilacciano e possono rompersi improvvisamente. Per garantire un buon scorrimento, necessario per avere buone prestazioni frenanti, è anche necessario trattare l’interno delle guaine con lubrificante a bassa viscosità e sostituirle periodicamente o in caso di attrito eccessivo.

La sostituzione dei pattini va effettuata prima che l’usura superi il limite indicato sul pattino. Il freno deve essere sempre ben regolato per garantire buone prestazioni, i pattini a riposo devono avere una distanza dal cerchio di circa 1-2mm, senza interferire con la normale rotazione della ruota.

Gomme

Le gomme devono essere sostituite sia quando il battistrada risulta usurato, sia quando la mescola si è indurita e deteriorata a causa del tempo, della temperatura e dell’esposizione alla luce solare.

Cerchi

Cerchi deformati, ammaccati, corrosi o che presentino crepe anche molto piccole o altri segni di danneggiamento o di fatica, devono essere sostituiti. Frenare consuma la superficie frenante dei cerchi. E’ necessario far controllare periodicamente al meccanico lo stato dei cerchi per sostituirli quando occorre.

Ruote e mozzi

Le ruote devono essere centrate: gli sbandamenti assiale e radiale del cerchio non devono essere superiori a +/- 0.5mm. Il pensionamento dei raggi deve essere omogeneo. Uno dei sintomi di tensione irregolare è la ruota scentrata. Quando necessario la ruota deve essere ricentrata. Nell’interfaccia nipplo-raggio si può usare lo specifico frena filetti. I cuscinetti dei mozzi vanno sostituiti secondo necessità.

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Sensore di pedalata su bici a pedalata assistita

Il sensore usa un sistema di rilevazione ottica su ruota fonica che risente dell’eventuale ingresso di polvere o sporco, per cui è necessario pulirne l’interno con regolarità o in caso di anomalie funzionali della trasmissione.

Contatti elettrici

I contatti elettrici metallici sono soggetti ad un progressivo deterioramento negli anni, per cui è bene trattarli regolarmente con i prodotti spray che riattivano i contatti elettrici, verificandone al contempo la corretta tenuta meccanica.

Motore

Il motore elettrico incorporato nel mozzo ha un sistema planetario di ingranaggi al suo interno per ottimizzare la curva di erogazione della coppia motrice in funzione della velocità. Questi ingranaggi sono pre-lubrificati in fabbrica. Tuttavia il grasso deve essere riapplicato almeno ogni 2500/3000 km.

Per l’applicazione del grasso è necessario aprire il mozzo agendo sulle viti laterali. Usare grasso sintetico da ingranaggi applicandolo sui denti degli ingranaggi.

Trasmissione con catena.

La pulizia e la lubrificazione regolare della trasmissione ne allunga la vita e ne mantiene la silenziosità, tuttavia catena e ingranaggi sono soggetti all’usura e devono essere periodicamente sostituiti. Esistono degli attrezzi per misurare l’allungamento della catena, quando si cambia la catena è buona norma sostituire anche gli ingranaggi (anteriore e posteriore). Per la catena usate lubrificanti specifici scelti in base alle condizioni climatiche della zona dove la bicicletta viene utilizzata.

Trasmissione cardanica.

Il cardano trasmette il moto dai pedali alla ruota posteriore tramite due coppie coniche ed un albero.

Questo sistema di trasmissione è lubrificato internamente, quindi non sporca e necessita di una ridottissima manutenzione. Comunque è sempre consigliabile revisionare annualmente la bici e sostituire l’olio nel cardano dopo 10.000 Km o un anno di intenso utilizzo.

Sospensione anteriore

La forcella non ha manutenzione, tuttavia bisogna controllarne periodicamente la corretta funzionalità.

Ispezioni sul telaio

Il telaio deve essere ispezionato con regolarità per evidenziare l’eventuale presenza di sintomi di

“fatica” o fessurazioni.

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Allegato A: Tabella riassuntiva manutenzione bici

COMPONENTE MANUTENZIONE PRODOTTO FREQUENZA

Telaio Controllo e pulizia Acqua + detergente

lucidante protettivo per telai 7 GG / 6 mesi Forcella Controllo, lubrificazione e pulizia Vedi manuale utente del

produttore

15 giorni

Ruote Controllo e pulizia Panno con sgrassante non

aggressivo per le vernici

6 mesi

Mozzi Lubrificazione Grasso per cuscinetti 1 anno

Pneumatici Controllo 15 giorni

Freni e leve Controllo e lubrificazione Olio spray 3 mesi

Cavi e guaine Controllo e lubrificazione Grasso sintetico per catene 6 mesi Catena e cassetta Controllo, lubrificazione e pulizia Grasso sintetico per catene 1 mese Movimento centrale Smontaggio e lubrificazione* Grasso per cuscinetti 1 anno Cardano Controllo, pulizia, regolazione e lubrificazione* Grasso sintetico per catene 1 anno

Comando cambi Controllo e regolazione* 1 anno

Sterzo Controllo * Grasso per cuscinetti 1 anno

Pedali Controllo e lubrificazione Grasso per cuscinetti 3 mesi

Reggisella Controllo e lubrificazione Grasso a bassa vischiosità 1 anno

Impianto luce e

rifrangenti Controllo e pulizia Panno umido 15 giorni

Bulloni e dadi Controllare serraggi* 1 mese

* Fare eseguire queste lavorazioni solo a tecnici qualificati.

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SERRAGGIO DI BULLONI E DADI

Durante l’uso, a causa delle vibrazioni, alcune viti possono allentarsi. Vi consigliamo di controllare periodicamente il serraggio delle viti come indicato nel programma di manutenzione. Sostituite immediatamente qualsiasi parte danneggiata o persa. Di seguito le coppie di serraggio consigliate, espresse in Newton-metro, ricordiamo che per effettuare correttamente tale operazione è necessaria una chiave dinamometrica che stacca quando si raggiunge la coppia di serraggio desiderata.

Dado mozzo anteriore 40-45 Nm

Dado mozzo posteriore 40-45 Nm

Dado morsetto sella 20-24 Nm

Bullone fissaggio freno 7-10 Nm

Bullone fissaggio pattino freno 5-8 Nm

Bullone tubo reggisella 10-14 Nm

Bullone expander manubrio 18-20 Nm

Bullone deragliatore posteriore 8-15 Nm Bullone deragliatore anteriore 5-7 Nm Bullone piantone manubrio ahead set 10-14 Nm

Bullone pinza freno a disco 6-8 Nm

Vite pedivella 34-44 Nm

Vite leva freno manubrio 6-8 Nm

Vite tacchetta pedale automatico 5-8 Nm

Morsetto attacco manubrio M6 12-14 Nm

Morsetto attacco manubrio M8 14-18 Nm

Pedali 34-40 Nm

Stabilizzatori 10-12 Nm

Riferimenti

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