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Tribunale Ordinario di Cosenza Sezione I Civile - Fallimentare RELAZIONE

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(1)

Tribunale Ordinario di Cosenza Sezione I Civile - Fallimentare

R.G. n.7/2020 Fall.

RELAZIONE

Cosenza, lì 15/06/2020

Il Tecnico

architetto Stefano Ascente

INDICE

1. PREMESSA pag. 2

2. SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI PERITALI pag. 2

3. DESCRIZIONE DEI LUOGHI pag. 5

4. DESCRIZIONE DEI BENI pag. 6

(2)

Relazione relativa all’esame tecnico dei rilievi mossi dall’Arpacal

1. Premessa

In data 24 maggio 2020 il G.D. Giorgio Previte, in merito alla procedura fallimentare iscritta al n°7/2020 del Tribunale di Cosenza, incaricava il sottoscritto arch. Stefano Ascente residente a Cosenza, con studio in via Medaglie d’oro n° 10, iscritto all’albo degli Architetti della provincia di Cosenza con il n° 584, quale Consulente per la valutazione di alcuni beni della

, ubicati nel Comune di Montalto Uffugo (cs), Via Alessandro Manzoni n.241

2. Svolgimento Delle Operazioni Peritali

Successivamente a detto incarico, il sottoscritto procedeva ad esaminare la documentazione relativa agli immobili da valutare, ad eseguire i controlli e le verifiche presso il Comune di Montalto Uffugo, acquisendo la documentazione necessaria per la redazione della stima immobiliare e per lo studio e verifica dei permessi necessari per il legale svolgimento dell’attività di Lavanderia Industriale.

Dall’esame della documentazione si evince:

1) Immobile ubicato nel comune di Montalto Uffugo, in Via A. Manzoni 241, meglio identificato catastalmente:

- Foglio di mappa n° 6, p.lla 82, sub. 1, zona cens 2, cat. C/3, classe 2;

- Foglio di mappa n° 6, p.lla 82, sub. 2, zona cens 2, cat. C/3, classe 2;

Risultando in ditta alla giusto atto di compravendita del 22 novembre 2016 Repertorio n°8401 – Raccolta n°5684 a rogito del Notaio Guidoccio Gabriele.

2) Il fabbricato è stato realizzato a seguito del rilascio da parte del Comune di Montalto Uffugo di:

2.1 - Concessione Edilizia n°123 del 29 ottobre 1977;

2.2 - Permesso di Costruire in Sanatoria n° 14 del 6 dicembre 2014;

2.3 - Permesso di Costruire n° 21 del 25 maggio 2017, riguarda la Cabina Elettrica;

3) Inoltre la Società presenta:

3.1 –18 aprile 2017

Richiesta in data 18 aprile 2017 per la valutazione preventiva al Comando Vigili del Fuoco di Cosenza, per il rispetto della centrale termica, ottenendo il parere di conformità antincendio in data

(3)

3.2 –2 maggio 2017

Richiesta in data 2 maggio 2017 alla Regione Calabria, a Sanatoria di Concessione per l’Emungimento di Acque Sotterrane ad uso Industriale per una durata di trenta anni.

Prot. gen. SIAR (Sistema Informativo Agricoltura Regionale) n°143088 del 2/5/2017.

Oggi L’immobile non è dotato di Concessione

3.3 –7 febbraio 2018

SCIA in Sanatoria prot. n° 3026 del 7 febbraio 2018.

Riferimento alla realizzazione di nuove opere per la sistemazione esterna della corte del Fabbricato.

3.4 –9 marzo 2018

Richiesta in data 9 marzo 2018 prot. n° 37592 alla Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, del Parere Sanitario ai sensi dell’art. 5 del DPR 380/2001.

L’azienda Sanitaria, in data 13 marzo 2018 prot. n° 39117, esprime parere favorevole al progetto, con delle condizioni di integrazione documentale.

Ad oggi non si è provveduto.

L’immobile non è in possesso di Nulla Osta Sanitario.

3.5 –20 marzo 2018

Domanda di Permesso di Costruire in Sanatoria prot. n° 6672 del 20 marzo 2018.

In questa ultima domanda di Permesso a Costruire, la proprietà chiede di sanare tutti i lavori svolti per predisporre l’immobile allo svolgimento dell’attività di “Lavanderia Industriale”, che sono stati:

3.5.1 - completamento delle opere murarie;

3.5.2 - impianto elettrico;

3.5.3 - impianto di produzione e distribuzione di vapore acqueo;

3.5.3 - impianto di produzione e distribuzione di aria compressa;

3.5.4 - impianto di linea esterna del metano;

3.5.5 - impianto idrico e fognario, smaltimento acque meteoriche;

3.5.6 - impianto di depurazione delle acque della lavorazione;

3.5.7 - emungimento acque sotterrane da pozzo.

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3.6 –21 agosto 2018

Comunicazione di Fine Lavori prot. n° 19051 del 21 agosto 2018.

Riferimento SCIA in Sanatoria prot. n° 3026 del 7 febbraio 2018

Si dichiara che l’opera in progetto è stata parzialmente ultimata, ma è soggetta al rilascio del Certificato di Agibilità ai sensi dell’art 24 e ss del DPR n 380/2001.

Oggi L’immobile non è dotato di Certificato di Agibilità

3.7 –1 ottobre 2018

Riferimento alla Domanda di Permesso di Costruire in Sanatoria prot. n° 6672 del 20 marzo 2018, il Comune esprime Parere favorevole sul rilascio del provvedimento finale, con delle condizioni di integrazione documentale.

Ad oggi non si è provveduto.

3.8 –16 ottobre 2018

RICHIESTA in data 16 ottobre 2018 al Comune di Montalto Uffugo, Prot n°23437, di Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura.

La richiesta viene fatta in forma cartacea e depositata al protocollo del Comune di Montalto.

Non viene dato seguito da parte del Comune alla sopracitata richiesta, in quanto questo tipo di Autorizzazione deve essere richiesta attraverso il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).

Il responsabile del Servizio Manutenzione del Comune di Montalto,

consegnandomi la copia della documentazione da me richiesta, mi comunica che verbalmente aveva avvisato la ditta nella persona della Sig.ra che la pratica per l’autorizzazione allo scarico deve essere presentata attraverso il SUAP, con precisa richiesta di A.U.A. (Autorizzazione Unica Ambientale).

Ad oggi non si è provveduto.

L’immobile non è dotato di A.U.A. (Autorizzazione Unica Ambientale).

(5)

3. Descrizione dei luoghi

3.1 Esterno

L’immobile in oggetto è rappresentato, nel suo insieme, da un fabbricato a destinazione artigianale con corte di terreno circostante di pertinenza esclusiva.

La copertura dell’intero immobile si presenta piana, a lastrico solare, con finitura di guaina bituminosa impermeabilizzante.

L’accesso alla proprietà avviene direttamente dalla limitrofa strada “Via Alessandro Manzoni”, attraverso due distinti cancelli/accessi carrabili, uno dei due affiancato da cancello/accesso pedonale.

La corte di terreno è delimitata per il lato strada e i due lati confinanti con le proprietà adiacenti, con recinzione, mentre il lato sud confina direttamente con un fosso di raccolta e scolo acque piovane (impluvio naturale) proveniente da monte.

La zona esterna intorno al capannone è pavimentata in calcestruzzo, come anche l’area destinata all’impianto di depurazione delle acque reflue provenienti dalla lavorazione, mentre il resto dell’area (destinata a parcheggio interno) risulta da finire con apposita pavimentazione per parcheggi e spazi a verde.

3.2 Interno

Il fabbricato si sviluppa su un unico livello a piano terra ed è composto da un ambiente principale, suddiviso in zone di lavorazione in cui sono disposti i macchinari per lo svolgimento dell’attività, da un’area destinata a ricovero biancheria sporca ed un’area destinata a ricovero biancheria pulita, un locale per i dipendenti con relativi servizi igienici, ed un’area con ufficio e soppalco e servizi igienici dedicati.

3.3 Servizi

Il fabbricato è servito dalle reti pubbliche fognarie ed idrica oltre che dalle reti Enel e Metano.

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4. Descrizione dei beni

4.1 Impianti

4.4.1 - Emungimento di acque sotterrane da pozzo

Nell’area destinata a parcheggio, è presente un pozzo, realizzato al fine di utilizzare le acque rinvenute ad uso igienico, quindi non potabile ma necessarie per la lavorazione previste dall’impianto di Lavanderia.

A completare il ciclo, l’acqua spillata, mediante tubazione di mandata, arriva a delle cisterne di accumulo, che poi smistano l’acqua al processo di lavorazione.

4.4.2 – Impianto di Depurazione Biologico

L’impianto, in progetto è stato dimensionato dalla Società “Water Treatment Process srl”, come da documenti rinvenuti. Il principio di funzionamento di questi impianti è basato sul trattamento biologico detto a basso carico. Nell’impianto sono presenti due distinti comparti: una zona di ossidazione biologica, una zona di sedimentazione e chiarificazione finale.

Le acque in uscita dal sedimentatore sono inviate al pozzetto di scarico.

L’impianto comprende:

- n°1 vasca di ossidazione in acciaio, dimensioni mt 7,00x2,50x3,00h;

- n°1 Sedimentatore Circolare in acciaio, diametro mt 2,40x3,00h;

- n°1 pompa di alimentazione;

- n°1 elettrosoffiante a canali laterali complete di filtro;

- n°7 diffusori di aria a bolle fini per l’ossigenazione del tipo anti-intasamento;

- n°1 sistema airlift per ricircolo del fango;

- n°1 sonde Red-Ox per controllo del comparto di ossidazione;

- n° 1 sonde pH e pompa di dosaggio per controllo parametro comparto di ossidazione;

- n° 1 pompa di dosaggio sostanza riducente;

- n°1 avviamento impianto con miscela batterica;

- n°1 quadro elettrico di comando, automatico e manuale.

Tutto ciò descritto non è presente, in sito risulta la vasca di accumulo che è una struttura in calcestruzzo entroterra, recintata da apposita rete metallica di protezione, e una base in calcestruzzo che doveva ospitare le vasche di acciaio.

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4.4.3 – Impianto Elettrico

L’impianto è realizzato con una impostazione da impianto industriale secondo le norme attuali, ma ad oggi tutti i macchinari sono scollegati, il quadro elettrico principale è distaccato dalla parete e scollegato dalla linea principale esterna. Mancano una serie di connettori e accessori atti a far funzionare l’impianto.

L’impianto è in stato di abbandono e necessita di una manutenzione straordinaria per riprendere le proprie funzioni

4.4.4 – Impianto Distribuzione Vapore Acqua ed Aria Compressa

L’impianto è realizzato per le operazioni di lavaggio ed essiccazione biancheria.

Il vapore è prodotto da una centrale termica posizionata sul lato sud del capannone, protetta da una tettoia oggetto di scia in sanatoria.

La centrale termica è collegata alle acque provenienti dalle cisterne alimentate dal pozzo, e dal gas metano per il bruciatore.

L’impianto è in stato di abbandono e necessita di una manutenzione straordinaria per riprendere le proprie funzioni.

4.2 Macchinari

I macchinari presenti sono abbandonati e non funzionanti. In tutti i macchinari, per norma, deve essere presente una targhetta metallica che identifica la tipologia e le caratteristiche della macchina, una sorta di carta d’identità. Solo alcune macchine hanno delle targhette, ma risultano spesso illeggibili.

Lo scenario che si presenta lascia pensare che il tutto è stato abbandonato in maniera fulminea, lasciando le cose come si trovavano. Il disordine è totale, i macchinari si presentano con gli sportelli tecnici aperti, mancanti di elementi elettronici ed accessori meccanici per il funzionamento degli stessi. Sono pieni di tovagliati e lenzuola ed altro, messi lì apposta, perché nel normale processo di lavorazione il materiale da pulire non si posiziona così nelle macchine.

Inoltre, nel cortile lato ovest, sono presenti dei macchinari smontati ed abbandonati, carcasse metalliche da rottamare.

Si Allegano alla presente:

a) Fotografie dell’immobile;

b) Fotografie degli impianti;

c) Fotografie dei macchinari;

In fede Il Perito

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