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Bucci firma lžordinanza Basta assembramentiª

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Academic year: 2022

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Annamaria Coluccia Roberto Sculli / GENOVA

Nel giorno in cui il numero di contagiati individuati in Ligu- ria fa segnare un nuovo re- cord - 1.127 nel giro di 24 ore - il Comune di Genova vara unulteriore ordinanza per li- mitare contatti sociali e circo- lazione. Un coprifuoco MJHIU dalle 21 alle 6, che era gi‡ sta- to varato per un pacchetto di zone critiche - centro storico, Certosa e la parte bassa di Sampierdarena - che ora vie- ne esteso, seppure con alcu- ne modifiche e ammorbidi- menti, a tutta la citt‡.

» laltra faccia della meda- glia della tendenza di diffu- sione del coronavirus, che Ë ormai attivo in maniera signi- ficativa in praticamente ogni quartiere del capoluogo: co- me ormai accade da giorni, dei nuovi casi registrati a livel- lo regionale, ieri grazie a 3306 persone testate (positi- vo dunque il 34%) e 6.357 tamponi, 877 sono stati trova- ti nel territorio della Asl 3 Ge- novese. Ed Ë fisiologico, allo stesso modo, che questo si tra- duca in una pressione cre- scente sugli ospedali. Sui pronto soccorso, anzitutto, costretti costantemente a un super lavoro. E sui reparti, in cui si trova un numero cre- scente di ricoverati: ieri si Ë ar-

rivati a 882 unit‡ in Liguria, buona parte dei quali nelle strutture genovesi: 257 al San Martino, 139 al Galliera, 147 al Villa Scassi e 44 allE- vangelico, convertito in ospe- dale-Covid. Lo stesso che, se- condo i piani di Alisa, dovreb- be accadere al Micone di Se- stri Ponente dove perÚ le ope- razioni non sono complete e non cË alcun paziente Covid.

Pesante anche il bilancio del- le vittime: sono 14, quelli in- dicati nellultima trasmissio- ne dati tra Alisa e ministero della Salute, riferiti a decessi avvenuti tra venerdÏ e lunedÏ scorsi, su cui erano ancora in corso accertamenti. Il conto totale dei morti con coronavi- rus da inizio epidemia, in Li- guria, arriva a 1.718.

Resta ancora sotto control- lo lultima linea di difesa con- tro lepidemia, cioË le terapie intensive. A differenza dei let- ti di media intensit‡, dove lin- cremento dei ricoverati Ë di- ventato esponenziale, i repar- ti di cura intensiva continua- no a segnare una crescita co- stante ma lineare e ancora ge- stibile perchÈ nettamente al di sotto della capienza teori- ca del piano di emergenza.

La criticit‡ si conferma lof- ferta di posti di bassa e media intensit‡. ´Stiamo tuttora la- vorando sulla fase 4 - spiega il presidente della Regione,

Giovanni Toti - che prevede lattivazione di 1.226 posti letto e siamo pronti per passa- re alle fase 5, che ne prevede altri 610. Oltre allofferta del sistema sanitario, bisogna ag- giungere i 200 che saranno at- tivati entro il 2 novembre in strutture extra-ospedaliere, tra cui lultima sar‡ a bassissi- ma intensit‡ di cura, per gesti- re le convalescenze e agevola- re il turnover nei nostri ospe- dali, arrivando a un totale teo- rico di oltre 2.100ª.

AffinchÈ il modello regga, Ë essenziale che le misure di contenimento producano gli effetti sperati. I ricoverati, in- fatti, sono quadruplicati nel giro di una ventina di giorni e un andamento di questo tipo, se non arginato in qualche modo, diverr‡ inevitabilmen- te ingestibile, perfino con le risorse e i posti letto aggiunti- vi messi in campo, e in un tem- po relativamente breve. Tra le misure accessorie messe in atto, ha spiegato Toti, cË an- che lautorizzazione al siste- ma sanitario pubblico di in- viare fino a trenta medici in supporto alle strutture socio sanitarie. Nel frattempo, la Regione lavora alla rimodula- zione delle risorse europee re- sidue, per destinarle alle cate- gorie pi˘ colpite dalle recenti limitazioni. E, domani, tenen- do conto degli ultimi inter-

venti di limitazione alla circo- lazione, e in particolare la di- dattica a distanza, dovrebbe rivedere al ribasso la soglia dell80% di occupazione dei mezzi pubblici liguri.

Nelle altre province liguri il contagio Ë sostenuto ma an- cora entro i limiti di guardia.

Larea critica resta Genova ed Ë qui che ieri sera Ë entrata in

vigore la nuova ordinanza del sindaco Marco Bucci, un po meno rigida rispetto a quella applicata nelle quat- tro zone della citt‡ a pi˘ alto tasso di contagi. Dalle 21 alle 6, infatti, ci si puÚ spostare per raggiungere abitazioni private e negozi, ma anche per fare ´attivit‡ sportiva o motoria individualeª, possibi-

Il sindaco di Imperia, Clau- dio Scajola, che ogni gior- no si confronta con lAsl per la statistica localizzata dei contagi, non ha inten- zione di decretare il copri- fuoco notturno dalle 21 in poi. Non ci sar‡, sempre che i contagi non decollino in maniera drammatica, al- cun divieto. Neppure per laccesso o il transito in quartieri o zone del centro citt‡. ´Per adesso, non cË bisogno di vietare a giova- ni e non, zone o quartieri della nostra citt‡. Natural-

mente, non ci faremo cogliere impreparati: se ci saranno focolai individuabili dai dati Asl o com- portamenti non rispettosi del nuovo Dpcm, in- terverrÚ senza tentennamenti. In citt‡ mi pare ci siano sostanzialmente buona comprensione delle regole e senso di responsabilit‡. Ci sono al- cuni, pochi, che non lo dimostrano e, se conti- nueranno a non dimostrarlo, dovranno giusta- mente essere punitiª. Ieri Scajola ha firmato una nuova ordinanza che obbliga i titolari di su- permercati e centri commerciali alla chiusura delle attivit‡ entro la mezzanotte. 

GI. BR imperia

Supermercati chiusi alle 24

´Sanremo non Ë Genova, al momento non ci sono si- tuazioni sanitarie o di ordi- ne pubblico che richieda- no un coprifuoco, o comun- que uno stop ai movimenti a piedi in citt‡ dalle 21 alle 6 del mattinoª.

Il sindaco di Sanremo Al- berto Biancheri, che finora non ha neanche ritenuto di avvalersi della facolt‡ di chiudere la sera vie o piaz- ze a rischio assembramen- ti, spiega cosÏ la sua posi- zione. E aggiunge: ´Gi‡

con lultimo Dpcm la chiu-

sura di bar, ristoranti e altri locali pubblici alle 18 e le altre misure hanno di fatto disinnescato gran parte della possibile vita sociale in citt‡ do- po una certa ora. Per una localit‡ turistica come Sanremo Ë un durissimo colpo, ma comprendo anche la necessit‡ di tutelare la salute pubblica.

Come amministrazione abbiamo appena scrit- to al governatore Toti e al presidente del Consi- glio Conte per chiedere una deroga e ottenere la riapertura del CasinÚ, che ha gi‡ dimostrato di poter operare in assoluta sicurezza e non Ë equiparabile alle sale giochi privateª. 

C. D.

´Il coprifuoco? A Rapallo Ë entrato in vigore in auto- matico. Dallultimo Dpcm, con la sola possibilit‡ della- sporto, dopo le 18, per bar, ristoranti, locali e attivit‡

gi‡ ora qui cË il deserto, dal tardo pomeriggio in avanti. E questo fa pauraª.

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e vicesindaco della Citt‡ Metropolitana non se- guir‡ la linea del primo cit- tadino genovese Marco Bucci. Almeno: non certo ora. ´Stiamo parlando di due realt‡ completamente

diverse, Genova e Rapallo o spiega, Bagnasco o per noi limitare gli spostamenti a piedi dopo le 21 non ha molto senso. Piuttosto, quello che vo- gliamo fare Ë un monitoraggio dei parchi e delle zone dove si incontrano i ragazzi, dove fanno gruppoª. Rapallo da giorni sta mettendo in atto una linea non certo morbida nei confronti di chi isgarraw non avendo del tutto o o non indossan- do o la mascherina. In una manciata di giorni so- no state superate le 15 sanzioni da 400 euro cia- scuna, pi˘ quattro ordini di allontanamento in base al decreto Minniti. 

S.P.

A Chiavari nessuna chiu- sura di strade, piazze o quartieri. Per il momento, il sindaco, Marco Di Ca- pua, non ritiene necessa- rio creare "zone rosse" cit- tadine. In occasione di Halloween, perÚ, adotte- r‡ (d'intesa con i colleghi di Sestri Levante e Lava- gna, con i quali, dall'inizio della pandemia, si con- fronta) un'ordinanza per vietare cortei di bambini che si spostano da un ne- gozio all'altro in cerca di caramelle e tutte le feste

in maschera. Un provvedimento, annunciato prima dell'entrata in vigore dell'ultimo decre- to governativo, che ne richiama i contenuti e i divieti di assembramento.

´Monitoro con attenzione la situazione - di- chiara il primo cittadino di Chiavari - Per ora, non Ë necessario chiudere vie o quartieri o ina- sprire le norme nazionali. Va da sÈ che gli eser- centi dei locali che richiamano pi˘ persone de- vono collaborare con senso di responsabilit‡ e attenersi in maniera puntuale alle regole. Mi pare che, per il momento, questo avvengaª. 

D.BAD

Lȅemergenza coronavirus

Bucci firma lŽordinanza

´Basta assembramentiª

Genova, scatta coprifuoco in tutta la citt‡ dalle 21 alle 6: ´Non Ë contro i cittadiniª Liguria, nuovo record di contagiati: 1127 in un giorno, il 34% delle persone testate

Claudio Scajola, sindaco di Imperia

1127

I nuovi soggetti positivi individuati ieri in Liguria, 877 a Genova

Alberto Biancheri, sindaco di Sanremo

Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo

Marco Di Capua, sindaco di Chiavari

12.119

I liguri attualmente positivi

al coronavirus

Controlli nel centro storico di Genova

3306

Le persone testate ieri; sono invece 6357 i tamponi effettuati

882

I ricoverati per Covid

negli ospedali liguri

Sanremo

´Ma il CasinÚ resti apertoª

rapallo

´Monitoriamo tutti i parchiª

Chiavari

Halloween festa vietata

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PRIMO PIANO

MERCOLEDÃ 28 OTTOBRE 2020

IL SECOLO XIX IL SECOLO XIX

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IL CASO

Guido Filippi / GENOVA

´P

er curare i ma-

lati servono medici e infer- mieri: in Ligu- ria mancano anestesisti, in- fettivologi, medici di pronto soccorso e radiologi. La Re- gione ha dato il via libera a una cinquantina di assunzio- ni (per almeno 12 mesi), ma sar‡ impossibile: se va bene ne troviamo una ventina e co- munque ci vorranno almeno due mesi prima che facciano il concorso e prendano servi- zio, sempre che non si perda altro tempo. Nei mesi scorsi, quando la situazione era mi- gliorata, si Ë pensato che fos- se inopportuno assumere specialisti. E ora siamo in pie- na emergenza. Forse Ë man- cata la regia di Alisa o cË sta- to un eccesso di ottimismoª.

Il presidente dellOrdine dei medici di Genova Alessandro Bonsignore ripete che ´sar‡

unimpresa trovare i medici da assumereª. Sta preparan- do lelenco dei medici, giova- ni e pensionati, a cui Asl e ospedali potranno essere of- frire un contratto a tempo de- terminato. ´Come tra marzo e aprile quando in Liguria so- no stati assunti 800 medici, di cui pi˘ di 700 neolaureati e almeno 50 pensionati. Poi il governo non ha prorogato in tempo lo stato di emergenza e l80 dei contratti Ë scaduto.

Il via libera da Roma Ë arriva- to il 7 ottobre, ma molti giova- ni sono entrati nelle scuole di Specialit‡ e adesso riparte la chiamata. Abbiamo scritto anche ai liberi professionisti:

cË posto anche per loroª.

Bonsignore sottolinea che, la settimana scorsa, la Regio- ne ha stanziato risorse per sta- bilizzare 750 medici e altret- tanti infermieri ´ma in Ligu- ria abbiamo da anni il proble- ma degli specialisti: siamo fuori mercato e non reggia- mo la concorrenza di Lombar- dia e Piemonte, oltre che del- le strutture private non ligu- ri. Lo stipendio base di un me- dico di pronto soccorso di un anestesista Ë di circa 2700 eu- ro netti al mese se lavora al San Martino, ma diventano almeno 3100 se lavora allo- spedale di Alessandria o di Milano, grazie a incentivi e straordinari. Ne ho parlato anche con Toti che si Ë impe- gnato a intervenireª. Negli ul- timi due anni la fuga dalla sa- nit‡ ligure, per scelta di vit‡ o di retribuzione, ha interessa- to una quindicina di anestesi- sti, altrettanti medici di pron- to soccorso, una decina di or-

topedici, radiologi e infettivo- logi. ´Lemergenza Ë naziona- le - dice Giovanni Battista Tra- verso, segretario regionale di Anaao, il sindacato pi˘ rap- presentativo dei camici bian- chi - e gli specialisti mancano ovunque, ma in Liguria non siamo attrattivi e i giovani scelgono sempre di pi˘ la Lombardia e il Piemonte. Qui chi lavora in prima linea Ë stremato e il territorio ha bi-

sogno di medici per poter cu- rare i malati a casa ed evitare di intasare gli ospedali. Van- no bene gli impegni della Re- gione ma non si puÚ pensare di risolvere in due mesi un problema che non Ë stato af- frontato negli anniª.

Al San Martino Ë partita due giorni fa la chiamata per assumere (con un contratto di un anno) anche 580 infer- mieri, ma il direttore ammini- strativo Salvatore Giuffrida farebbe salti di gioia se potes- se assumerne un terzo nel gi-

ro di 10 giorni ´Sar‡ unim- presa, ce ne sono pochi sul mercatoª. Carmelo Gaglia- no, coordinatore ligure del Collegio infermieri, parla di numeri pi˘ bassi: ´Se va bene si presentano in 100, tutte persone che lavorano gi‡ alla Asl 3, al Galliera o nelle Rsa:

in pratica Ë un travaso, va a stare meglio il San Martino e peggio gli altri. Poi forse ri- sponderanno in 150-200 da altre regioni che scapperan- no alla prima opportunit‡ co- me Ë gi‡ successo per almeno 100 colleghi nellultimo an- no. A met‡ dicembre potre- mo contare sui 185 freschi laureati del corsoª.

Il segretario ligure della Ci- sl Gabriele Bertocchi critica Alisa sulla gestione del perso- nale. ´Ha perso tempo e sotto- valutato larrivo della secon- da andata: le risorse ci sono, Ë mancata lorganizzazione.

Ricordo quello che Ë succes- so con il concorso per gli ope- ratori socio-sanitari: Ë stato bandito un anno e mezzo fa ed Ë sempre fermo: ci sono pi˘ di 6 mila domande. Gli in- fermieri sono allo stremo e so- no stati sostituti solo in parte quelli andati in pensione. Per le assunzioni a tempo inde- terminato passer‡ almeno un anno e mezzoª. Il commis- sario di Alisa Walter Locatelli preferisce non replicare.

´Senza medici e infermieri il sistema crollaª ripete Gaglia- no. 

[email protected]

lit‡ non previste dallaltra or- dinanza. Si puÚ correre da so- li, quindi, mentre non Ë chia- ro se lattivit‡ motoria inclu- de anche una normale pas- seggiata. E - altra novit‡ - si puntualizza che sono ammes- si gli spostamenti per ´esigen- ze lavorativeª e ´situazioni di necessit‡ ovvero motivi di sa- luteª. Non sono richieste co-

munque autocertificazioni per motivare le ragioni dei propri spostamenti. ´Lobiet- tivo non Ë quello di limitare la libert‡ delle persone ma gli assembramenti - ha sottoli- neato il sindaco Bucci - Non Ë un coprifuoco e neanche un lockdown, vogliamo solo evi- tare che si creino concentra- zioni di personeª. Il nuovo

provvedimento, in vigore fi- no al 23 novembre, ha esteso ma non abrogato lordinanza pi˘ restrittiva delle quattro zone irossew della citt‡. LÏ, quindi, le regole pi˘ severe so- no formalmente ancora vali- de, anche se la volont‡ politi- ca pare quella di applicare re- gole uguali in tutta la citt‡. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

´Al momento non ravviso la necessit‡ di procedure a ordinanze che preveda- no limitazione delle mobi- lit‡ in particolari orari a chiusure di strade o vie.

La situazione viene moni- torata ogni giornoª. Lo di- ce Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia fa- cendo il punto sullemer- genza Covid-19 nel capo- luogo dellestremo levan- te ligure. ´La citt‡ nei pri- mi giorni di applicazione del nuovo Decreto del pre- sidente del Consiglio dei

ministri (Dpcm) si Ë praticamente svuotata -osserva - Le vie erano semideserte ed Ë dolo- roso camminare fra luci spente e saracine- sche abbassate. Altrettanto pensare che il frut- to del proprio lavoro sia stato etichettato co- me superfluo. La proposta suggerita dalle Re- gioni, tra cui soprattutto Liguria ed Emilia-Ro- magna, chiedeva lapertura di ristoranti fino alle 23 con servizi al tavolo e rivalutazione di chiusura di palestre, piscine, cinema e teatri che hanno registrato pochissimi contagiª, conclude Peracchini. 

M. TOR

Per quel che riguarda la cit- t‡ di Savona, il sindaco Ila- ria Caprioglio ribadisce che, ad oggi, la situazione resta sotto controllo e il contact tracing, ossia il trac- ciamento dei possibili con- tagi, resta larma principa- le per la prevenzione. In ca- so sia necessario, Caprio- glio metter‡ in atto gli even- tuali interventi di chiusura delle aree a rischio, come Ë stato fatto a Genova, a par- tire dalle zone della movi- da, quindi la Darsena e il centro storico, luogo di in-

contro tra i giovani. Massima attenzione anche alle fermate dei bus di linea dove potrebbero ac- calcarsi studenti e pendolari. Controllo anche sulle piazze principali. ´Quotidianamente -dice il primo cittadino di Savona- esaminiamo i dati che ci vengono forniti da Asl 2 sul numero dei po- sitivi e degli isolati. Il tutto, al fine di valutare, dopo un preliminare confronto con la Prefettu- ra, se sussista la necessit‡ di emettere ordinan- za di chiusura di determinate zone, come previ- sto dal Decreto della presidenza dei ministri. Ad oggi, non siamo in tale condizioneª. 

S.C.

Lȅemergenza coronavirus

Medici e infermieri al lavoro in sala operatoria

Bonsignore (Ordine medici): ´Servono anestesisti e specialisti di pronto soccorsoª

Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia

Ilaria Caprioglio, sindaca di Savona

Pronto soccorso, reparti e servizi sul territorio hanno bisogno di rinforzi I sindacati: ´» scaduto il contratto agli 800 assunti in primaveraª

´Ritardi e stipendi bassi CosÏ medici e infermieri fuggono dalla Liguriaª

PAMBIANCHI

la Spezia

´La mia citt‡

Ë gi‡ desertaª

Gagliano (Collegio ligure infermieri):

´Al San Martino risponderanno in 100ª

Savona

Controlli veri, non chiusure

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in 20 giorni la malattia si Ë diffusa tra i lavoratori della sanit‡

Allarme al San Martino positivi 167 dipendenti:

´Vogliamo sapere i dati di tutti gli ospedaliª

In Asl 3 tra settembre e ottobre 55 contagi, al Galliera 30 Iannuzzi (Fials): ´Un picco crescente, peggio che ad aprileª

Emanuele Rossi

Il virus Ë tornato prepotente- mente negli ospedali genove- si. E non solo tra i pazienti. I numeri dei contagi tra medi- ci, operatori sanitari, infer- mieri e tecnici del San Marti- no diffusi dal sindacato Fials fanno paura: nel report sui contagi rilevati settimanal- mente allinterno del perso- nale del Policlinico infatti si nota un picco di nuovi casi nelle settimane tra il 4 e il 18 ottobre: si passa da 11 casi a 71 e poi a 85. In totale, sono quindi 167 i contagiati sco-

perti nelle ultime tre settima- ne del report. Tra i reparti pi˘

colpiti dal 16 agosto iMedici- na Emergenza e accettazione di Urgenzaw, il pronto soccor- so, con 9 casi positivi (su 293 tamponi), ma non Ë il pi˘ col- pito: sono 18 i positivi presso lUfficio affari generali e loca- li e 11 in quello di gestione delle risorse umane, con il pic- co di 19 presso la Direzione delle risorse sanitarie (su 272 tamponi effettuati). An- che i tamponi eseguiti cresco- no, perÚ: tra l11 e il 18 otto- bre ne sono stati fatti 2.400.

Con un tasso di positivit‡ che

Ë salito dallo 0,7% di settem- bre a oltre il 4% a ottobre. ´I dati del San Martino registra- no nelle ultime due settima- ne un picco crescente di oltre 170 nuovi positivi tra i lavora- tori - sostiene Mario Iannuzzi della Fials genovese -. Que- sto dato Ë quasi doppio rispet- to al picco registrato nell'ulti- ma settimana di marzo e nel- la prima aprile 2020 (100 po- sitivi)ª. E il sindacato chiede analoga trasparenza alla Asl genovese: ´Un incremento del 70% significa che in Asl 3 Ë probabile che i nuovi positi- vi del mese di ottobre superi-

no le cento unit‡ e possano crescere ulteriormente nelle prossime settimane. Si rende necessaria una forte intensifi- cazione dei controlli sui con- tatti stretti di tutti i colleghi e familiari dei lavoratori positi- vi, come pure si rende neces- sario un puntuale controllo dei lavoratori in quarantena che troppo spesso non ricevo- no nessuna istruzione e nes-

suna visita domiciliare. An- che il controllo in auto ai pun- ti cittadini predisposti sareb- be un ottimo intervento pre- ventivo considerata la diffi- colt‡ (per mancanza di mez- zi e di personale), degli acces- si domiciliari. Si rende neces- sario estendere il "tampone rapido" (da ripetersi ogni 7/10 giorni), su tutti i lavora- tori della Asl 3 (e della sanit‡

pubblica e privata), sul mo- dello di quanto si sta positiva- mente sperimentando nel set- tore scuolaª.

La Asl replica che i dati dei tamponi, test rapidi antigeni- ci e dei test sierologici esegui- ti sui dipendenti sono gi‡ di- sponibili sulla Intranet azien- dale: tra settembre e ottobre sono stati registrati 55 positi- vi. Ma secondo Iannuzzi que- sti dati restituiscono un qua- dro poco realistico: ´I numeri dei positivi al tampone sono saliti solo di 33 unit‡ nelle ul- time due settimane, mentre quelli dei idebolmente positi- viw sono rimasti invariatiª.

Intorno ai 25-30 contagiati nelle ultime settimane il dato al Galliera, dove il direttore sanitario Francesco Canale ha scritto a tutto il personale porgendo le proprie scuse, dopo avere richiesto turni ex- tra nellultimo fine settima- na: ´La situazione generale Ë chiaramente molto critica, ma gli operatori sono pronti a sostenerla, prova ne sia che quando abbiamo chiesto a tutti i coinvolti un impegno eccezionale la risposta Ë stata di pari dignit‡. Chiedo scusa per quello che non siamo in grado di dare, per quello che chiediamo e per come lo chie- diamo, e scusa per quello che non siamo in grado di spiega- re e comunicare per tempo.

Chiedo scusa perchÈ dire gra- zie non puÚ bastareª.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL REPORTAGE

Beatrice DȅOria

U

na lunga fila di perso- ne si snoda per via Muratori. Nel primo giorno di partenza dei tamponi antigenici rapidi a Villa Bombrini, il nuovo am- bulatorio di Asl 3 dopo quelli della Commenda e di Teglia, la lunga serpentina Ë la foto- grafia del timore e delle spe- ranze dei genovesi. CË chi de- ve fare il test altrimenti non po- tr‡ riprendere lattivit‡ lavora- tiva, chi ha un raffreddore ma preferisce togliersi ogni dub- bio. E pure chi non ha nulla,

´ma visto che Ë gratis e non ab- biamo niente da fare ci fermia- mo quiª, dicono due anziani.

La maggior parte delle per- sone in coda, perÚ, ha avuto contatti con un contagiato cer- tificato o con una persona in quarantena: a fine giornata il numero dei positivi si aggira in- torno al 20%. ´Alle 4 del matti- no la coda arrivava sino alla Ba- sko. Io sono arrivato alle sei e venti: ho preso il 79, meno ma- le che sono veloci - sorride Fra- cesco Facciolo, operaio al por- to -. FinchÈ non mi fanno que-

sto tampone non posso torna- re al lavoroª. Marta Caltabel- lotta, direttore sanitario dellA- sl 3, spiega che i primi pazienti

´sono arrivati stanotte alle 3:

in poche ore si Ë concentrata pi˘ gente del numero massi- mo che potevamo sostenere - ha aggiunto - Abbiamo inizia- to con 130 tamponi, per poi ta- rare il sistema nei prossimi giorniª. A differenza del punto tamponi di Teglia, riservato agli assistiti su richiesta dei 17

medici di base aderenti, la struttura a Villa Bombrini Ë in modalit‡ ´walking troughª, co- me avviene allambulatorio della Commenda, che perÚ Ë ri- servato agli abitanti del centro storico: si entra a piedi senza bisogno di richiesta medica e non Ë necessario essere resi- denti in zona. ´Avendo una mamma in Rsa e svolgendo un lavoro a contatto col pubblico volevo togliermi il pensiero - racconta Maria Persiani di Se-

stri -. Vanno veloci e vedo che il distanziamento Ë garanti- toª. Quando esce, sventolan- do il referto negativo, sembra pi˘ sollevata. Alle sette e mez- za del mattino, unora prima dellorario di inizio, i 130 bi- glietti numerati erano gi‡ an- dati: ´Io sono arrivato alle set- te meno un quarto e ho il 103ª, sorride Rosario Billeci, opera- io in Fincantieri. Poco dopo le 11 Ë finalmente il suo turno:

tampone veloce e otto minuti di attesa. ´Per fortuna negati- vo - sorride -. Ora posso torna- re in cantiereª. Dopo 10 minu- ti si ha lesito, se non fosse ne- gativo si effettua anche il test molecolare che viene inviato al San Martino e in un paio di giorni cË il risultato. Michael Viganego di Marassi e Federi- co Russo di Carignano hanno bisogno del tampone per ri- prendere lattivit‡ lavorativa:

´Farlo privatamente Ë proibiti- vo, a me hanno chiesto 78 eu- ro - racconta Russo -. Ovvio che siano presi dassalto qui perchÈ Ë gratis. Dovrebbero metterne uno in ogni quartie- reª. Dallalba in coda anche i coniugi Vito e Concetta, 80 e 76 anni: ´Volevamo toglierci il dubbio. Non abbiamo sinto- mi, solo il raffreddoreª, raccon-

ta la donna. Poi cË chi prova a fare il furbo: ´Mi d‡ quattro nu- meri, che tengo il posto a mio fratello e ai miei cognati?ª, chiede una signora, ma il bi- glietto Ë personale. Per alcuni

Ë la fine di un incubo: ´Il 6 otto- bre sono risultato positivo, mi hanno detto di attendere a ca- sa, ma non avendo notizie ho iniziato a tartassare i numeri dellAsl, avrÚ fatto 300 chiama-

te - racconta Jesus Vera, tatua- tore di Cornigliano -. Dopo 22 giorni a casa senza sapere cosa fare sono venuto qui. Negati- vo: sono di nuovo liberoª.

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Il trasferimento di un paziente al San Martino ad aprile FORNETTI

Il ritorno del coronavirus

Nel giorno del debutto del nuovo polo di Cornigliano eseguiti 130 test veloci Tra i pazienti molti operai e impiegati che sperano di poter ritornare al lavoro

Villa Bombrini, in coda alle 3 per il tampone rapido

´Ha il virus quasi il 20%ª

Coda in via Muratori per effettuare il test rapido FOTOSERVIZIO DAVIDE PAMBIANCHI

Il momento del prelievo

Esito dopo 10 minuti, in caso di non negativit‡

viene eseguito subito il tampone molecolare

Lȅattesa nellȅambulatorio

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Ottocento medici per la Liguria la Regione promuove il rientro

Incentivi per richiamare i professionisti da altre città e far tornare quelli che lavorano in Lombardia e Piemonte Il presidente dell’Ordine Bonsignore: “I posti letto non bastano, serve personale per pareggiare il turnover”

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di Fabrizio Cerignale

Da un lato la possibilità di inserire subito i neolaureati, abilitati auto- maticamente all’uscita dell’Univer- sità, nell’attività emergenziale, per la quale non è necessaria la specia- lizzazione; dall’altro rendere più appetibile la carriera ospedaliera in Liguria, incentivando il ritorno di medici che si sono spostati in re- gioni vicine come Piemonte e Lom- bardia, avvicinando gli standard re- tributivi. Sono questi i margini su cui lavorare per riuscire a dare un risposta a un fabbisogno di medici che, in Liguria, è stimato in circa 800 nuove unità. Professionisti che diventano fondamentali a fron- te di una crescita dei posti letto di bassa e media intensità che, in que- sta fase, si sta sempre più avvici- nando a quota duemila. «I letti non bastano, serve anche personale — spiega il presidente dell’ordine dei Medici, Alessandro Bonsignore — e un numero di circa 800 medici, che è quello emerso durante le ulti- me riunioni, potrebbe bastare a pa- reggiare il turn-over. Anche perché oggi chiediamo al personale medi- co di fare turni di 12 ore, in condizio- ni fisiche al limite della sostenibili- tà, visto che una volta vestito non puoi andare in bagno o non puoi be- re, con nuovo personale si potreb- bero fare turni più brevi e allegge- rirne lo sforzo».

Il problema, però, resta quello di riuscire a reperire un numero così grande di professionisti disposti a impegnarsi nella sanità pubblica, e questa non è impresa semplice.

«La Regione Liguria nelle ultime

settimane ha messo mano al porta- foglio e ha stanziato fondi e bandi- to concorsi per circa 1500 persone, tra medici, infermieri e personale sanitario — prosegue Bonsignore — ma credo che non ci sarà una rispo- sta eclatante, sopratutto su quelle discipline legate ai pronti soccorso che sono più impegnative dal pun- to di vista psicofisico e a maggior esposizione di rischio professiona- le. Noi abbiamo pochi specialisti an- cora in attesa di collocazione e in Li-

guria, a parità di contratto ci sono retribuzioni minori anche del 15%

rispetto a Piemonte e Lombardia che, allo stipendio base, sommano incentivi, reperibilità e altri bonus di pertinenza regionale. Lo abbia- mo fatto presente a Toti che ha det- to che cercherà una soluzione an- che perché, in questo modo, si po- trebbero riportare sul nostro terri- torio professionisti che stanno lavo- rando fuori regione».

A tentare l’impresa di reperire

forze nuove per la sanità ligure è il Policlinico San Martino, che ha il ruolo di hub regionale per la pande- mia e che sta iniziando il recluta- mento di infermieri, per i quali si andrà ad attingere da una gradua- toria recente con oltre 580 doman- de, e di medici specializzati, da di- stribuire anche su tutto il territorio regionale. «Stiamo cercando di in- tercettare tutti i professionisti che sono sul mercato — spiega il diretto- re amministrativo, Salvatore Giuf- frida — mettendo in campo ogni modalità contrattuale utilizzabile.

La concorrenza con le altre regioni è forte, perché tutti hanno bisogno di reperire nuovi medici, ma abbia- mo alcune eccellenze che possono essere il nostro valore aggiunto e convincere molti a scegliere di ve- nire da noi».

Ad ora, quindi, si stanno reclu- tando 34 anestesisti, 8 medici spe- cializzati in malattie polmonari e al- trettanti medici dell’urgenza. «Dob- biamo stare attenti a come modula- re gli ingressi di nuovo personale medico, perché preferiamo alimen- tare continuamente il sistema piut- tosto che ingolfarlo. Abbiamo, inol- tre, iniziato a marcare gli specializ- zandi offrendo contratti Cococo, che ci permettono di fidelizzarli al- la nostra struttura. Medici che en- trano in sintonia con il sistema del Policlinico — conclude Giuffrida — e questo fa aumentare le possibili- tà che si possano fermare da noi quando avranno la specializzazio- ne, permettendoci di avere, a me- dio termine, un numero di profes- sionisti adeguato alle nostre esigen- ze».

Se in questi giorni le ambulanze con malati Covid si stanno ammas- sando davanti ai pronto soccorso genovesi, è perché i posti letto ne- gli ospedali ormai sono merce ra- rissima. La riconversione dei repar- ti richiede tempo e personale ag- giuntivo, e questo ha generato il caos. Da qui il bisogno estremo di letti nelle strutture extraospedalie- re, per alleggerire la pressione al- trimenti insostenibile su San Marti- no, Villa Scassi e Galliera. Toti ha annunciato fino a 200 posti in Rsa e istituti affini, ma come e soprat- tutto quando Alisa ha agito per non far andare in apnea medici, in- fermieri e personale sanitario? E’

forse la principale domanda che si sta ponendo la Procura di Genova, che da venerdì indaga sulla gestio- ne della seconda ondata in Ligu- ria. Per questo, fra i documenti ac- quisiti due giorni dall’aliquota giu- diziaria della Guardia di Finanza coordinata dal procuratore ag- giunto Francesco Pinto, ci sono una delibera e una manifestazione di interesse urgente particolar- mente interessanti. Soprattutto se messe in relazione con i dati sulla diffusione del Covid in città, le

“mappe” che mostrano in quali quartieri di Genova sia più diffuso il coronavirus.

Ebbene Alisa si è concretamen- te mossa il 16 ottobre, quando il commissario straordinario Walter Locatelli ha pubblicato il bando ur-

gente per l’attivazione di “aree sa- nitarie temporanee in strutture so- ciosanitarie extraospedaliere per pazienti fragili non autosufficienti Covid-19 positivi”. Allora i ricovera- ti nei tre ospedali genovesi erano 219, in costante aumento, ma so- prattutto il virus era già diffuso in tutta la città, con una progressio- ne impressionante iniziata in ma-

niera ben definita almeno un mese prima. La gravità della situazione è fotografata dallo strettissimo margine dato alle strutture per ri- spondere al bando: sette giorni, con le domande da inviare via pec entro le 12 dello scorso 23 ottobre, Nel documento si legge che “è pre- vista la possibilità di mettere a di- sposizione intere strutture o singo-

li piani/reparti. In quest’ultimo ca- so il personale individuato deve es- sere esclusivamente dedicato all’assistenza dei pazienti Covid-19 positivi e deve essere presente un accesso dedicato separato rispet- to all’accesso degli altri piani/re- parti”. Una decisione, quella di af- fiancare i pazienti Covid a quelli non Covid, particolarmente delica-

ta. Immediate le proteste nella Rsa di Coronata che per prima ha mes- so a disposizione 22 posti letto in un’ala della sua struttura, Villa Im- macolata.

Il 7 ottobre, sempre Alisa ha pub- blicato la delibera 361, nella quale di fatto ha ridefinito i criteri per at- tivare una struttura extraospeda- liera, modificando la delibera 109 del 24 marzo e inserendo criteri e paletti più rigidi. Obblighi che per essere rispettati richiedono non certo due o tre giorni, senza conta- re i tempi tecnici per avviare poi l’attività nelle Rsa dopo la risposta al bando: la visita della Asl e la pre- parazione del contratto, ad esem- pio.

Ebbene tutto questo si poteva or- ganizzare prima che il virus fosse ormai diffuso in tutta Genova? Si poteva arrivare preparati alla se- conda ondata, visto che questa vol- ta non si può più parlare di effetto sorpresa? Sono le domande che si sta ponendo la Procura, alla luce delle dichiarazioni pubbliche di medici in prima linea e, adesso, di quanto scritto nei documenti, in un’indagine esplorativa per ora senza indagati né ipotesi di reato.

Secondo il commissario di Alisa, Walter Locatelli, «il virus si è diffu- so con una velocità che ha sorpre- so tutti i paesi europei. Era impos- sibile prevedere questa rapidità».

— marco lignana

k

La Guardia di Finanza L’altro ieri ha acquisito delibere presso Alisa

Genova Cronaca

L’inchiesta

Le delibere di Alisa

che documentano il caos

k

Il personale medico-sanitario

A tentare l’impresa di reperire forze nuove

per la sanità pubblica è il “San Martino”

La Procura si chiede se le aziende sanitarie siano state

preparate ad affrontare la seconda ondata

Mercoledì, 28 ottobre 2020 pagina

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VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE TECNICO

IMMOBILIARE

MARTEDÌ 27 OTTOBRE 2020 EDITORE: POLO GRAFICO S.P.A. Anno VI numero 255

EMERGENZA COVID

ASSEMBRAMENTI NEL PRONTO SOCCORSO

Ieri al Galliera barelle nelle sale d’aspetto e medici fuori a visitare i pazienti sulle ambulanze, mentre il San Martino bloccava gli accessi del 118. Bonsignore: «Prudenza o rischiamo una strage di altre patologie»

■ Un calo del 27% di auto prodotte da FCA nei primi nove mesi del 2020. Sono questi gli effetti negativi del- la pandemia da Coronavi- rus sulla produzione di au- tomobili con marchio Fiat Chrysler, che passano dal- le oltre 631mila prodotte nel 2019 a poco più di 462mila.

A parlare è il report di Fim Cisl, relativo ai primi tre tri- mestri del 2020 per quanto riguarda gli stabilimenti ita- liani del Gruppo Fca. Una tendenza che coinvolge e travolge anche gli stabili- menti torinesi di Mirafiori e di Maserati a Grugliasco, dove se si confronta la pro- duzione a settembre 2019 e 2020 ci si rende conto di co- me qui il calo sia stato cir- ca della metà di auto pro- dotte. «Le difficoltà che ab- biamo attraversato - spiega Ferdinando Uliano, segre- tario nazionale di Fim Cisl e responsabile del settore automotive - hanno in- fluenzato non solo la pro- duzione, ma anche il mer- cato e quindi la domanda.

■ “L’unione fa la forza” questa in estrema sintesi la linea diret- tiva ed operativa scelta da tutte le associazioni rappresentanti delle diverse categorie econo- miche e dei servizi del cuneese che, ieri, si sono incontrate in camera di commercio a Cuneo.

Un incontro nato dalla neces- sità di un tempestivo confronto per capire le ripercussioni che avrà l’ultimo DPCM varato dal Governo Conte, sulla capacità da parte delle diverse attività di continuare a creare economia reale per la crescita del benes- sere nella comunità. Tanti i te- mi affrontati, ma fra tutti due sono quelli principe: il lavoro ed i tempi di ristoro per le cate-

gorie più danneggiate. Lavoro:

che significa anche EQUITA’

SOCIALE tra lavoratori pubbli- ci e privati. E’ un diritto che lo Stato in una situazione di emer- genza deve essere in grado di garantire, perché siamo in de- mocrazia. Non si possono ave- re due pesi e due misure. Tem- pi certi di ristoro: che significa DARE CERTEZZE a tutti colo- ro che si sono rimessi in gioco ed in regola con le norme anti- covid, perché queste categorie la seconda ondata non la reg- geranno, il che significa COM- PROMETTERE IL FUTURO.

PIEMONTE

Giretti a pagina 3

CATEGORIE ECONOMICHE UNITE

L’emergenza impone misure mirate: il Governo ci ascolti

CUNEO

FCA PRODUCE IL 30% IN MENO PER COLPA DEL VIRUS, MA IL CALO ERA GIÀ PREVISTO

TORINO

Si chiude il Masters of Magic

Servizio a pagina 5

Ecco il bando

«Giovani per i giovani»

Soracco a pagina 7

■ Situazione grave, anche ieri, nei pronto soc- corso di Galliera e San Martino, dove sono stati moltissimi gli accessi di codici rossi e gialli. Code di ambulanze e tentativo di smi- stare i pazienti stabilizzati in altri ospedali di Savona e Sanremo. Intanto il responsabile del

118, Bermano afferma che «non ci sono più trasporti dell’anno scorso a ottobre, ma ci so- no più problemi di sanificazione e i tempi si allungano».

Monica Bottino a pagina 11

Servizio a pagina 11 Pistacchi a pagina 15 Servizio a pagina 15

BUONA NOTIZIA

Il San Martino assume 500 infermieri

PROCURA

Autostrade, disastro

senza colpevoli

ILPIANO

Le demolizioni per il nuovo centro storico

Vistodagenova

Caro Taguieff hai torto e ti dico perché

di Dino Cofrancesco*

■ Si è presentata in questura la passeggera che era a bordo della Bmw che sabato sera a Genova è piombata in piaz- zetta Pedegoli nel quartiere di Quezzi, falciando quattro ragazzine, tra cui una incinta.

La giovane di 21 anni è stata denunciata per omissione di soccorso. Il conducente della vettura, L.B. di 23 anni, è sta- to arrestato ieri per lesioni personali stradali gravissime e omissione di soccorso. Se- condo le testimonianze rac- colte dagli agenti della polizia municipale e dalla polizia di Stato, il ragazzo sarebbe arri- vato a tutta velocità e, dopo avere perso il controllo, ha tra- volto uno scooter che ha pre- so fuoco. La macchina e la moto hanno travolto quattro ragazzine, tra i 16 e i 19 anni, due delle quali rimaste ferite in modo grave. Il giovane, in- vece di prestare soccorso, ha tolto la parte anteriore della vettura che era rimasta inca- strata ed è scappato. La poli- zia lo ha trovato dopo diverse ore mentre cercava di nascon- dersi.

OMISSIONE SOCCORSO

Incidente di Quezzi denunciata passeggera

■ Nell’intervista rilasciata a Mauro Zanon, Oggi il vero raz- zismo è contro i maschi bianchi («Il Giornale» 20 ottobre u.s.), Pierre-André Taguieff, uno dei più autorevoli anali- sti del nostro tempo, parlando del suo ultimo libro L’impo- sture décoloniale. Science imaginaire et pseudo-antiraci- sme ha ripreso il suo discorso contro il razzismo degli an- tirazzisti, arricchito ora dai materiali (spesso indecenti) offerti dal politicamente corretto. «L’odio per l’Occidente, ha detto, è la passione negativa più visibile nello spazio pubblico. Ma non corrisponde a un profondo movimen- to d’opinione: è l’espressione di minoranze attive che pa- droneggiano perfettamente l’arte di catturare l’attenzione dei media e di imporsi attraverso diverse tecniche sui so- cial network». Purtroppo le cose non stanno così. Le per- sone animate da incontenibili passioni ideologiche sono minoranze, è vero, ma, in una società resa dalla globaliz- zazione sempre più incerta e porosa, non debbono più combattere con avversari altrettanto determinati ma con una massa informe di piccoli, medi, grandi borghesi che non hanno più né patria, né bandiera, in senso ideale. Nel

‘68 non si contavano i genitori quasi plagiati dai loro figli:

questi avevano una fede incrollabile nei loro dogmi, loro avevano valori ereditari in via di scollamento. Quando og- gi si imbrattano le statue di Churchill e si demoliscono quelle di Colombo dove sono le maggioranze indignate, pronte a difendere simboli un tempo venerati? Alla fine, a sentir ripetere che Giuseppe Garibaldi era un farabutto e Thomas Jefferson uno schiavista, si diranno: «qualcosa di vero ci sarà pure in queste accuse e, in ogni caso, che ce ne viene? Si cambi pure nome alle piazze e alle strade, l’im- portante è che nessuno ci importuni a casa nostra». «La meschinità dei desideri», per Tocqueville, era il grande pe- ricolo incombente su una democrazia svuotata di ogni idealità.

*Professore Emerito Università di Genova [email protected]

spettacoli annullati fino al 24 novembre

Giù il sipario al Carlo Felice

Il Teatro Carlo Felice di Genova ha annullato tutte le manifesta- zioni previste nel periodo di va- lidità del dpcm, fino al 24 novem- bre. La direzione fa sapere che

«tutti gli spettatori in possesso di biglietto o abbonamento per gli spettacoli programmati nel periodo in oggetto verranno rim- borsati secondo procedure che saranno comunicate via e-mail e pubblicate sul sito e sulla pagi- na Facebook del Teatro».

Ravasio a pagina 7

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Martedì 27 ottobre 2020 il Giornale del Piemonte e della Liguria

GENOVA 11 EMERGENZA COVID Bermano (direttore 118): «Ambulanze impegnate a portare i malati da Genova a Savona e a Imperia»

Galliera, pazienti visitati in ambulanza

Ieri situazione difficile anche al San Martino, che blocca gli accessi per alcune ore

IERI LA PROTESTA DEI SINDACATI, POI LA RISPOSTA DELL’OSPEDALE

Monica Bottino

■ I posti per tutti all’interno del pronto soccorso non ci sono: così i medici escono e visitano i malati sulle ambu- lanze. È successo anche que- sto ieri al Galliera di Genova, ospedale che insieme al San Martino, ha vissuto un altro lunedì di grande fatica ed emergenza per il grande af- flusso dei malati sospetti Co- vid. Tanto che già alle 11.30 il San Martino ha chiesto un rallentamento al 118 sull’in- vio delle ambulanze per gli accessi al pronto soccorso, per consentire di liberare po- sti. Uno stop durato fino a quando i pazienti già in atte- sa non sono stati destinati nei vari reparti. Nei giorni scor- si, quando era stato chiesto dal San Martino al 118 di di- rottare le ambulanze ad altri ospedali, una procedura usuale nella gestione dei Pronto soccorso, lo stop era durato un paio d’ore. In que- sti giorni, comunque c’è con- fusione anche sui dati. Da una parte si chiede ai cittadi- ni di non andare al pronto soccorso se non ci sono vere necessità, per non intasare il sistema, ma dall’altra la quantità di codici rossi e gial- li (alta e media gravità) è tale che è difficile parlare di ac- cessi inappropriati. Poi c’è anche un altro indice signifi- cativo. Pochi sono i pazienti che si presentano da soli, con le proprie gambe, lamentan- do qualche linea di febbre e mal di gola e per chiedere di essere sottoposti al tampone.

La maggior parte arriva in ambulanza e con sintomi ri- conducibili al contagio da Covid. «La selezione che fan- no i nostri operatori è a mon- te - dice Francesco Bermano, responsabile del servizio re- gionale del 118 - Gli operato- ri fanno domande precise al paziente e in prima battuta, se i sintomi sono lievi, consi- gliano di interpellare il medi- co di famiglia, diversamente scatta la procedura dell’invio dell’ambulanza, si tratta di un approccio non superficiale, ma sempre prudente». Ber- mano, tra l’altro, a sorpresa, dichiara che il numero dei trasporti in ambulanza «è si- mile a quello dell’ottobre del- lo scorso anno», quando an- cora di Covid non si parlava.

E allora? Perché siamo in emergenza? «I tempi di inter- vento sono aumentati - spie- ga - Dobbiamo sanificare do- po ogni trasporto e cambiare le tute protettive e anche chi si presenta per un piede frat- turato deve essere sottoposto prima al tampone.... di qui l’allungamento dei tempi», spiega il direttore del 118.

Non solo. In questi giorni le ambulanze sono impegnate nei servizi di trasferimento dei pazienti dagli ospedali di Genova, dove non si posso- no occupare tutti i posti let- to, per trasportare i ricovera- ti a Savona o a Sanremo, do- ve la situazione è ancora un po’ più sotto controllo. «Di questo ringrazio le associa- zioni di volontariato, che so-

no fondamentali in questo momento».

Preoccupazione anche dall’Ordine dei Medici di Ge- nova. Il presidente Alessan- dro Bonsignore, ieri mattina era al Galliera, dove ha svol-

to un sopralluogo di due ore.

«Ho visto barelle nelle sale di aspetto e nei corridoi - rac- conta - ho visto che i medici uscivano per visitare i pa- zienti in ambulanza, perché dentro non c’erano sale libe-

re». Facile intuire che, se qualcuno di questi pazienti in barella il Covid non lo ave- va, forse potrebbe anche es- sersi contagiato, visto l’as- sembramento.

Insomma, il momento è

delicato, e serve la massima attenzione. «I numeri su Ge- nova sono alti - conferma Bonsignore - e anche il siste- ma dei tamponi adesso non è immediato, ma occorrono di nuovo 4 o 5 giorni, non più

i 48 di prima, perché ci sono moltissime richieste. Anche i medici di famiglia hanno le mani legate, perché finché non vi è l’esito positivo del tampone non si possono pre- scrivere i farmaci del proto- collo Covid, anche se ormai i medici hanno imparato a ri- conoscerne i sintomi. Si ri- schiano responsabilità di ca- rattere medico-legale e anche questo è un problema nel problema». Ma la questione più drammatica, quella per la quale l’Ordine dei Medici si dice preoccupato è che «a questo punto rischiamo di fa- re una strage di cittadini per altre patologie - osserva il presidente Bonsignore - per- ché come si è già detto più volte rischiamo che persone con infarto non arrivino in tempo al pronto soccorso e questo non deve accadere».

Ieri intanto il numero dei nuovi positivi è stato di 419 persone, su 2.519 tamponi.

Tredici le persone decedute.

Il San Martino assume 500 infermieri e 40 Oss

■ Parte oggi a Cornigliano il nuovo ambulatorio Asl3 per l’effettuazione dei tamponi antigenici rapidi, che sa- rà ubicato a Villa Bombrini, edificio storico del ponente genovese. Come per l’Ambulatorio della Commenda, attivo dal 1° ottobre, l’accesso al servi- zio è libero e gratuito con i seguenti orari di apertura: dal lunedì al vener- dì dalle ore 8.30 alle 13. I cittadini po- tranno accedere alla struttura a piedi tramite l’ingresso laterale di Villa Bom- brini in Via L.A. Muratori 11R (cancel- lo). All’arrivo viene consegnato un nu- mero progressivo con l’orario di effet- tuazione del tampone. «Continua -

spiega il direttore generale di Asl3, Lui- gi Carlo Bottaro - l’attività di apertura di nuovi punti per test antigenici rapi- di sul territorio. Domani sarà il turno di Villa Bombrini a Cornigliano e a breve saranno comunicate le date di attiva- zione dei punti di Struppa e Recco, per un totale di cinque punti sul territorio.

Sono soddisfatto del lavoro svolto fi- no ad oggi con gli ambulatori della Commenda nel Centro Storico e in Valpolcevera, quest’ultimo in collabo- razione con i medici di famiglia. Sono entrambi un importante riferimento per la cittadinanza e la gestione dell’infezione». I tamponi utilizzati,

come per la Commenda di Prè e di Vil- la Rosa in Valpocevera, sono antigeni- ci rapidi e consentono di avere il risul- tato in 10 minuti. In caso di non-nega- tività verrà eseguito contestualmente il tampone molecolare. «Ringrazio - con- clude Bottaro - la Società Per Corni- gliano per la preziosa collaborazione nell’averci concesso l’utilizzo di Villa Bombrini come sede dell’ambulatorio.

Un ringraziamento va anche alla Pro- tezione Civile, ai Carabinieri e al Co- mando di Polizia locale che collabo- rano con Asl3 per garantire sicurezza e gestione dei flussi nel rispetto delle norme».

COMUNE DI GENOVA

STAZIONE UNICA APPALTANTE www.comune.genova.it mail [email protected] ESTRATTO DI AVVISO DI GARA Si rende noto che l’11/11/2020 dalle ore 9,30 avrà luogo la procedura aperta telematica per l’appalto di servizi assicurativi del COMUNE DI GENOVA e ASTER S.P.A. in undici lotti. Importo a base d’asta Euro 2.325.000,00 comprensivo di imposte e tasse, oneri della sicurezza da interferenze pari a zero. Il plico telematico dovrà pervenire entro il 09/11/2020 ore 12,00. Il bando integrale è scaricabile dai siti internet

https://appalti.comune.genova.it/Portal eAppalti e www.appaltiliguria.it

IL DIRIGENTE Dott.ssa Angela Ilaria GAGGERO

COMUNE DI GENOVA

STAZIONE UNICA APPALTANTE www.comune.genova.it PEC [email protected]

AVVISO D’APPALTO AGGIUDICATO Si rende noto che il Comune di Genova, mediante procedura aperta telematica, ha assegnato l’appalto di servizi assicurativi RCT/O del COMUNE DI GENOVA e di ASTER S.P.A. L’avviso di appalto aggiudicato è scaricabile sui siti internet

www.comune.genova.it www.appaltiliguria.it

IL DIRIGENTE Dott.ssa Angela Ilaria GAGGERO

INSEDIAMENTO

Si è insediato ieri il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Giannina Gaslini per gli anni 2020-2025. Il Consiglio è presie- duto da Edoardo Garrone, nomi- nato con decreto del Presidente della Repubblica 14/08/2020.

Il nuovo presidente dell’Istituto Giannina Gaslini, presidente di Erg, del Sole 24 Ore, e già vicepre- sidente di Confindustria, ha fatto parte fino ad oggi del preceden- te Consiglio di Amministrazione dell’ente, e ha avuto modo di co- noscere da vicino le professiona- lità e le potenzialità dell’Istituto pediatrico, dimostrando grande sensibilità e attenzione per le vi- cende dell’ospedale genovese, centro di riferimento nazionale e internazionale in ambito pedia- trico. Il Consiglio è composto dai consiglieri Alberto Maestrini, Domenico Crupi, Luciano Grasso e Maurizio Mauri - designati dal- la Fondazione Gerolamo Gaslini -, dal Magnifico Rettore uscente Paolo Comanducci, da Luigi Carlo Bottaro, Pietro Pongiglione e Ma- rio Maria Costantino, designati rispettivamente dall’ASL 3 Geno- vese, dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria.

Garrone presidente del Gaslini

REGIONE LIGURIA

Settore Affari Generali Stazione Unica Appaltante Regionale AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO

La Regione Liguria ha aggiudicato una gara d’appalto mediante procedura aperta, suddivisa in sei lotti, finalizzata all’affidamento della concessione inerente l’installazione e la gestione di di- stributori automatici di bevande calde e fredde ed alimenti preconfezionati, per la durata di quattro anni, con facoltà di ripetizione di servizi analoghi per un ulteriore periodo di ventiquat- tro mesi.

Il decreto di aggiudicazione è pubblicato sul sito internet della Regione Liguria, al seguente indiriz- zo: www.regione.liguria.it> servizi on line > >Atti della Giunta >> Atti Digitali della Giunta, dal qua- le può essere scaricato completando i campi «Anno Atto» : 2020 - «Numero Registro» : 4518.

L’avviso di appalto aggiudicato è stato pubblicato sulla Gazzetta Europea 2020-136409 in data 19/10/2020; e sulla Gazzetta Ufficiale V Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 124 del 23/10/2020.

Il Responsabile del Procedimento di Affidamento (Dott. Tiziano Bertucci)

DA OGGI A VILLA BOMBRINI I TEST ANTIGENICI RAPIDI

A Cornigliano il nuovo laboratorio per i tamponi

■ Il San Martino di Genova sta per assumere oltre 500 infermieri a chiamata diret- ta e oltre 40 OSS interinali. Il procedimento di assunzio- ne dovrebbe essere piutto- sto veloce. La notizia arriva dopo le proteste dei giorni scorsi, da parte dei sindaca- ti, per il «blocco» delle ferie e dei permessi consigliato da Alisa alle Asl liguri per fare fronte all’emergenza Covid. Ieri pomeriggio da- vanti al pronto soccorso del policlinico San Martino la

Uil Fpl, i lavoratori della sa- nità e del socio sanitario delle aziende socio sanita- rie e di tutte le strutture pubbliche e private del ter- ritorio ligure, avevano pro- testato e hanno divulgato una lettera rivolta al presi- dente e assessore alla Sani- tà della Liguria Giovanni Toti in cui gli chiedevano di assumere nuovo personale sanitario e di intervenire sul funzionamento dell’agenzia regionale per la sanità, Ali- sa.

«Lei ha un pieno manda- to per decidere, senza per- dere un minuto in inutili spot, quello che bisogna fa- re e che bisognava aver già fatto - affermano Uil Fpl di Genova e Liguria -. La pri- ma cosa da fare, e che biso- gnava aver già fatto, era as- sumere personale sanitario medici, infermieri, oss, tec- nici, amministrativi da uti- lizzare in prima linea nella guerra al covid. Una guerra che non era finita nei mesi caldi ma che anzi si sta di-

mostrando durissima per chi la deve combattere nel- le corsie degli ospedali». I sindacati hanno attaccato la gestione di Alisa da parte del commissario Waletr Lo- catelli, e hanno chiesto al governatore di cambiare rotta. Nel tardo pomeriggio la notizia delle prossime as- sunzioni, legate al piano Covid, che hanno ristorato i sindacati, che si sono det- ti soddisfatti di questa pri- ma tranche di nuove forze da mettere in campo.

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