Name:
Klasse:
Standardisierte kompetenzorientierte schriftliche Reifeprüfung
AHS 18. Jänner 2016
Italienisch
(B1)
Lesen
Hinweise zum Beantworten der Fragen
Sehr geehrte Kandidatin, sehr geehrter Kandidat!
Dieses Aufgabenheft enthält vier Aufgaben. Die Zeit zur Bearbeitung dieser vier Aufgaben beträgt 60 Minuten.
Verwenden Sie für Ihre Arbeit einen schwarzen oder blauen Stift.
Bevor Sie mit den Aufgaben beginnen, trennen Sie das Antwortblatt heraus.
Schreiben Sie Ihre Antworten ausschließlich auf das dafür vorgesehene Antwortblatt. Beachten Sie dazu die Anweisungen der jeweiligen Aufgabenstellung. Sie können im Aufgabenheft Notizen machen. Diese werden bei der Beurteilung nicht berücksichtigt.
Schreiben Sie bitte Ihren Namen in das vorgesehene Feld auf dem Antwortblatt.
Bei der Bearbeitung der Aufgaben sind keine Hilfsmittel erlaubt.
Kreuzen Sie bei Aufgaben, die Kästchen vorgeben, jeweils nur ein Kästchen an. Haben Sie versehentlich ein falsches Kästchen angekreuzt, malen Sie dieses vollständig aus und kreuzen Sie das richtige Kästchen an.
A B C
X
DMöchten Sie ein bereits von Ihnen ausgemaltes Kästchen als Antwort wählen, kreisen Sie dieses Kästchen ein.
A B C D
Schreiben Sie Ihre Antworten bei Aufgaben, die das Eintragen von einzelnen Buchstaben verlangen, leserlich und in Blockbuchstaben. Falls Sie eine Antwort korrigieren möchten, malen Sie das Kästchen aus und schreiben Sie den richtigen Buchstaben rechts neben das Kästchen.
B G F
Falls Sie bei den Aufgaben, die Sie mit einem bzw. bis zu maximal vier Wörtern beantworten können, eine Antwort korrigieren möchten, streichen Sie bitte die falsche Antwort durch und schreiben Sie die richtige daneben oder darunter. Alles, was nicht durchgestrichen ist, zählt zur Antwort.
falsche Antwort richtige Antwort
Jede richtige Antwort wird mit einem Punkt bewertet. Bei jeder Aufgabe finden Sie eine Angabe zu den maximal erreichbaren Punkten.
Viel Erfolg!
1
2
ANTWORTBLATT NAME:
Chiara, un’italiana in Danimarca
Lehrperson Von der auszufüllen0 A B C D X
richtig falsch1 A B C D
2 A B C D
3 A B C D
4 A B C D
5 A B C D
6 A B C D
7 A B C D
___ / 7 P.
I Paesi migliori del mondo
Von der Lehrperson auszufüllenrichtig falsch richtig falsch richtig falsch richtig falsch
0 1 2 3 1 2 3
A
4 5 6 7 4 5 6 7
___ / 7 P.
3
4 ANTWORTBLATT
NAME:
___ von 27 P.
Addio McDonald’s
Lehrperson Von der auszufüllen0
alle 12:00 richtig falsch1 2 3 4 5 6
___ / 6 P.
Miley Cyrus
Von der Lehrperson auszufüllenrichtig falsch richtig falsch richtig falsch richtig falsch
0 1 2 3 1 2 3
E
4 5 6 7 4 5 6 7
___ / 7 P.
4
1 7 P.
Leggete il testo su Chiara che parla della sua scelta di andare in Danimarca, poi scegliete la risposta corretta (A, B, C o D) a ogni domanda (1–7). Mettete una crocetta () nella casella giusta sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Chiara, un’italiana in Danimarca
Quali sono state le tue motivazioni?
Avevo già vissuto all’estero altre volte, sono un’esterofila e poi mi piace il nord.
E del tuo lavoro che cosa ci puoi dire?
Sono partita che avevo quasi 28 anni; le altre volte che sono andata all’estero ero più giovane e studiavo. Volevo vivere un contesto lavorativo differente: io lavoravo in Italia prima di partire, facevo uno stage ed era retribuito e poi sarei stata assunta, quindi non è stata quella la principale motivazione. Ho pensato che acquisire esperienza lavorativa all’estero mi avrebbe potuto aiutare in un futuro; inoltre mi piace vivere all’estero. Non mi sono mai considerata un’esiliata, sono una persona antropologicamente curiosa.
Perché la Danimarca?
Perché ho avuto l’opportunità di venire qui con il tirocinio; volevo andare nell’Europa del Nord, dove la cultura lavorativa è diversa. Sono partita dicendo che sarei rimasta almeno 6 mesi, che era la durata dello stage, e poi speravo di trovare altro, il che è accaduto, ma non lo potevo sapere in partenza.
Volevo fare un’esperienza consistente; 6 mesi non sono niente.
Cosa consiglieresti a chi sta pensando di trasferirsi all’estero?
Di non avere preconcetti, di essere flessibile, di ricordarsi che non si è a casa propria e che il conflitto culturale non va sottostimato. Bisogna volersi aprire ad un’altra cultura. È un ottimo strumento di crescita; io sono un’emigrata, per definizione sono un’italiana iscritta all’Aire, cioè residente all’estero.
Mi sento europea ma italiana in primis, un’italiana che vive in Danimarca in questo caso.
Sul lavoro quali differenze hai riscontrato?
Un italiano è bello che si senta tale secondo me; la dimensione lavorativa in Danimarca è totalmente diversa, non c’è gerarchia. Il sistema societario si contraddistingue per una struttura piatta e questo ha notevoli ripercussioni in ambito lavorativo. Sono molto meno formali rispetto a noi, più flessibili, anche il mercato del lavoro è sempre stato più flessibile rispetto al nostro; più parità tra i sessi rispetto all’Italia, forse un po’ più caotico perché la responsabilità è diffusa per cui non c’è qualcuno che tiene le redini della situazione.
Hai detto che la tua motivazione era anche di acquisire esperienza lavorativa all’estero perché ti avrebbe potuto aiutare in futuro; questo sta succedendo secondo te?
Se mi muovessi da qui probabilmente sì. Penso di avere delle carte in più rispetto ad altri italiani; non mi interessa tornare in Italia ora come ora, quindi non ho mai guardato a offerte di lavoro. In futuro spero di sì, non lo so, non è una cosa a cui penso; ad ogni modo chi fa una vita internazionale poi difficilmente torna.
Cosa suggeriresti a chi sta pensando di seguire una scelta come la tua?
Di armarsi di pazienza perché i danesi sono diversi da noi. Sono molto chiusi, hanno dei lati positivi come tutti, non bisogna criticarli troppo solo perché diversi, è casa loro, e poi di imparare il danese.
Uno se la deve sentire e comunque può tornare indietro. E poi non trovare la pasta Barilla al supermercato non è un dramma.
Non è un processo irreversibile, ecco lo sconsiglierei ai meteoropatici, perché qua è spesso grigio … Grazie Chiara e buon proseguimento!
5
(Fortsetzung 1)
7 P.
Leggete il testo su Chiara che parla della sua scelta di andare in Danimarca, poi scegliete la risposta corretta (A, B, C o D) a ogni domanda (1–7). Mettete una crocetta () nella casella giusta sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Chiara, un’italiana in Danimarca
Quali sono state le tue motivazioni?
Avevo già vissuto all’estero altre volte, sono un’esterofila e poi mi piace il nord.
E del tuo lavoro che cosa ci puoi dire?
Sono partita che avevo quasi 28 anni; le altre volte che sono andata all’estero ero più giovane e studiavo. Volevo vivere un contesto lavorativo differente: io lavoravo in Italia prima di partire, facevo uno stage ed era retribuito e poi sarei stata assunta, quindi non è stata quella la principale motivazione. Ho pensato che acquisire esperienza lavorativa all’estero mi avrebbe potuto aiutare in un futuro; inoltre mi piace vivere all’estero. Non mi sono mai considerata un’esiliata, sono una persona antropologicamente curiosa.
Perché la Danimarca?
Perché ho avuto l’opportunità di venire qui con il tirocinio; volevo andare nell’Europa del Nord, dove la cultura lavorativa è diversa. Sono partita dicendo che sarei rimasta almeno 6 mesi, che era la durata dello stage, e poi speravo di trovare altro, il che è accaduto, ma non lo potevo sapere in partenza.
Volevo fare un’esperienza consistente; 6 mesi non sono niente.
Cosa consiglieresti a chi sta pensando di trasferirsi all’estero?
Di non avere preconcetti, di essere flessibile, di ricordarsi che non si è a casa propria e che il conflitto culturale non va sottostimato. Bisogna volersi aprire ad un’altra cultura. È un ottimo strumento di crescita; io sono un’emigrata, per definizione sono un’italiana iscritta all’Aire, cioè residente all’estero.
Mi sento europea ma italiana in primis, un’italiana che vive in Danimarca in questo caso.
Sul lavoro quali differenze hai riscontrato?
Un italiano è bello che si senta tale secondo me; la dimensione lavorativa in Danimarca è totalmente diversa, non c’è gerarchia. Il sistema societario si contraddistingue per una struttura piatta e questo ha notevoli ripercussioni in ambito lavorativo. Sono molto meno formali rispetto a noi, più flessibili, anche il mercato del lavoro è sempre stato più flessibile rispetto al nostro; più parità tra i sessi rispetto all’Italia, forse un po’ più caotico perché la responsabilità è diffusa per cui non c’è qualcuno che tiene le redini della situazione.
Hai detto che la tua motivazione era anche di acquisire esperienza lavorativa all’estero perché ti avrebbe potuto aiutare in futuro; questo sta succedendo secondo te?
Se mi muovessi da qui probabilmente sì. Penso di avere delle carte in più rispetto ad altri italiani; non mi interessa tornare in Italia ora come ora, quindi non ho mai guardato a offerte di lavoro. In futuro spero di sì, non lo so, non è una cosa a cui penso; ad ogni modo chi fa una vita internazionale poi difficilmente torna.
Cosa suggeriresti a chi sta pensando di seguire una scelta come la tua?
Di armarsi di pazienza perché i danesi sono diversi da noi. Sono molto chiusi, hanno dei lati positivi come tutti, non bisogna criticarli troppo solo perché diversi, è casa loro, e poi di imparare il danese.
Uno se la deve sentire e comunque può tornare indietro. E poi non trovare la pasta Barilla al supermercato non è un dramma.
Non è un processo irreversibile, ecco lo sconsiglierei ai meteoropatici, perché qua è spesso grigio … Grazie Chiara e buon proseguimento!
0 Chiara è partita dall’Italia per A conoscere altri Paesi europei.
B imparare una nuova lingua.
C frequentare corsi.
D cercare un altro lavoro.
1 Per Chiara la ragione più importante per lavorare in un altro Paese è A trovare nuovi amici stranieri.
B conoscere altre nazionalità.
C il vantaggio che ha per la propria vita.
D collaborare con molte altre persone.
2 Chiara ha scelto proprio la Danimarca A grazie a una borsa di studio.
B grazie a uno stage.
C perché non ha trovato lavoro in Italia.
D perché il mercato del lavoro è liberalizzato.
3 Chi va in un altro Paese deve A evitare stereotipi e pregiudizi.
B trovare molti amici.
C parlare perfettamente la lingua.
D preparare bene la valigia.
4 Nell’ambiente lavorativo danese A c’è molto lavoro per gli italiani.
B ci sono tante ditte internazionali.
C i colleghi sono poco solidali.
D i colleghi sono tutti allo stesso livello.
5 In confronto all’Italia in Danimarca c’è A più equilibrio tra donne e uomini.
B molto lavoro per gli stranieri.
C una maggioranza di donne.
D una maggioranza di uomini.
6 Attualmente Chiara ha deciso di A rimanere in Danimarca.
B ritornare in Italia.
C trasferirsi nell’Italia del Nord.
D trovare lavoro in un’altra ditta danese.
7 Secondo Chiara le persone in Danimarca A sono abbastanza aperte.
B sono molto riservate.
C hanno molti pregiudizi.
D hanno un forte temperamento.
6
2 7 P.
Leggete i testi sui migliori Paesi in cui vivere e lavorare. Scegliete i testi corretti (A–D) per ogni domanda (1–7). Si possono usare i testi più volte. Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
I Paesi migliori del mondo
A Singapore
Moderna, affascinante e creativa. Il primo posto va alla città di Singapore, la metropoli del commercio. In generale è una città molto costosa e nei primi periodi, se magari siete ancora in cerca di lavoro, potrete risentire delle spese. Per mangiare spenderete relativamente poco;
sono gli alloggi e i divertimenti a costare tantissimo. Secondo il Cost of Living di Mercerm è l'ottava città più costosa del mondo.
B Hong Kong
Hong Kong è un importante centro finanziario, commerciale e culturale. Recentemente la combinazione basse tasse da pagare e un elevato standard di vita ha iniziato ad attirare gente proveniente da tutto il mondo.
C Messico
Bella, esotica, economica e divertente, è una delle mete da sogno dove trasferirsi. Secondo Country Guide, il Messico è la destinazione preferita per le aziende che cercano di
espandersi. Mentre molti emigrati scelgono il Messico per lavoro, sono ancora di più quelli che dopo aver lavorato tutta la vita si ritirano sulle bellissime spiagge, per godersi il bel tempo e il costo relativamente basso della vita.
D Cina
Se cercate lavoro nel campo del marketing, della finanza o dell'IT potrete avere fortuna in
Cina, secondo l'Expat Info Desk. Molti emigrati scelgono le metropoli di Pechino o Shanghai
come destinazioni; città che sono molto care negli affitti, pensate che a Pechino potrete
arrivare a spendere anche 8,817 yuan per un appartamento.
7
(Fortsetzung 2)
7 P.
Leggete i testi sui migliori Paesi in cui vivere e lavorare. Scegliete i testi corretti (A–D) per ogni domanda (1–7). Si possono usare i testi più volte. Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
I Paesi migliori del mondo
A Singapore
Moderna, affascinante e creativa. Il primo posto va alla città di Singapore, la metropoli del commercio. In generale è una città molto costosa e nei primi periodi, se magari siete ancora in cerca di lavoro, potrete risentire delle spese. Per mangiare spenderete relativamente poco;
sono gli alloggi e i divertimenti a costare tantissimo. Secondo il Cost of Living di Mercerm è l'ottava città più costosa del mondo.
B Hong Kong
Hong Kong è un importante centro finanziario, commerciale e culturale. Recentemente la combinazione basse tasse da pagare e un elevato standard di vita ha iniziato ad attirare gente proveniente da tutto il mondo.
C Messico
Bella, esotica, economica e divertente, è una delle mete da sogno dove trasferirsi. Secondo Country Guide, il Messico è la destinazione preferita per le aziende che cercano di
espandersi. Mentre molti emigrati scelgono il Messico per lavoro, sono ancora di più quelli che dopo aver lavorato tutta la vita si ritirano sulle bellissime spiagge, per godersi il bel tempo e il costo relativamente basso della vita.
D Cina
Se cercate lavoro nel campo del marketing, della finanza o dell'IT potrete avere fortuna in Cina, secondo l'Expat Info Desk. Molti emigrati scelgono le metropoli di Pechino o Shanghai come destinazioni; città che sono molto care negli affitti, pensate che a Pechino potrete arrivare a spendere anche 8,817 yuan per un appartamento.
In quale Paese …
si paga tanto per avere un po’ di svago? 0
si trovano molte ditte che vogliono ingrandirsi? 1
i costi per le abitazioni sono alti? (Date due risposte.) 2 3 ci si può rilassare al mare quando si è in pensione? 4
i soldi che si devono pagare allo stato non sono molti? 5
non si paga tanto per il cibo? 6
si può trovare un impiego nel settore economico e informatico? 7
8
3 6 P.
Leggete il testo sulla chiusura di un McDonald’s a Milano. Rispondete alle domande (1–6) usando al massimo 4 parole. Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte.
La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Addio McDonald’s
McDonald’s ha offerto a oltre 5.000 cittadini il pasto composto da hamburger, patatine e bibita per celebrare la chiusura dello storico ristorante di Galleria.
Già dalle 12:00 la fila ha cominciato ad affollare e a snodarsi lungo la Galleria Vittorio Emanuele;
l’apertura, prevista per le 13:00, è stata anticipata alle 12:20, mentre la chiusura prevista per le 15:00 è stata posticipata alle 15:20: tre ore piene invece delle due programmate per soddisfare le richieste di tutti i clienti.
L’azienda esce dal “salotto buono” di Milano lasciando un bel ricordo.
“Mi mancherà l’accoglienza delle splendide persone che ci lavorano, i sorrisi che dispensano e il buon umore che regalano nelle giornate lavorative interminabili” – MARY “Da sempre, “Milan ha il coeur in man”, quindi ci deve essere posto per tutti. Mi piaceva
andarci nelle sere freddissime della settimana di Natale; mi mancherà!” – SIMONA “Se non ci fosse stato McDonald’s sotto le volte della Galleria io mai mi sarei potuto
permettere di sostare e rilassarmi in uno dei luoghi più belli di Milano” – ANTHONY “Il pranzo prima di andare alla Mangiagalli per partorire l’ho fatto qui…la mia Milano
di tutta la vita perde un pezzo di storia…” – PAOLA
“Lascio parte della mia adolescenza chiusa tra le mura dell’anima di questo McDonald’s.
Il mio primo ragazzo, il primo bacio…le risate…non vi dimenticherò mai!” – VALENTINA È così che McDonald’s lascia Galleria, dando spazio alle parole dei suoi stessi clienti che, dall’inizio del mese, hanno affidato i loro pensieri e ricordi al “diario” online dedicato a Galleria, sulla pagina Facebook dell’azienda che ha raccolto oltre 2.000 messaggi d’affetto.
“Dopo vent’anni della nostra attività presso il ristorante di Galleria aver celebrato questo seppur triste momento con i nostri clienti, offrendo oltre 5.000 pasti in sole 3 ore, per noi rappresenta un risultato molto importante”, commenta Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald’s Italia. “Siamo orgogliosi che personalità politiche e clienti in quest’ultimo periodo abbiano voluto riconoscere il ruolo
“democratico” della presenza di McDonald’s nel salotto di Milano. I messaggi raccolti nelle pagine del diario dedicato a Galleria su Facebook sono la testimonianza concreta dell’affetto sincero che lega McDonald’s ai suoi clienti. McDonald’s non lascia il cuore di Milano e si augura di trovare una nuova location che permetta di soddisfare le esigenze dei nostri affezionati clienti. Vi aspettiamo per celebrare insieme la prossima apertura con un’iniziativa come quella di oggi.”
9
(Fortsetzung 3)
6 P.
Leggete il testo sulla chiusura di un McDonald’s a Milano. Rispondete alle domande (1–6) usando al massimo 4 parole. Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte.
La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Addio McDonald’s
McDonald’s ha offerto a oltre 5.000 cittadini il pasto composto da hamburger, patatine e bibita per celebrare la chiusura dello storico ristorante di Galleria.
Già dalle 12:00 la fila ha cominciato ad affollare e a snodarsi lungo la Galleria Vittorio Emanuele;
l’apertura, prevista per le 13:00, è stata anticipata alle 12:20, mentre la chiusura prevista per le 15:00 è stata posticipata alle 15:20: tre ore piene invece delle due programmate per soddisfare le richieste di tutti i clienti.
L’azienda esce dal “salotto buono” di Milano lasciando un bel ricordo.
“Mi mancherà l’accoglienza delle splendide persone che ci lavorano, i sorrisi che dispensano e il buon umore che regalano nelle giornate lavorative interminabili” – MARY “Da sempre, “Milan ha il coeur in man”, quindi ci deve essere posto per tutti. Mi piaceva
andarci nelle sere freddissime della settimana di Natale; mi mancherà!” – SIMONA “Se non ci fosse stato McDonald’s sotto le volte della Galleria io mai mi sarei potuto
permettere di sostare e rilassarmi in uno dei luoghi più belli di Milano” – ANTHONY “Il pranzo prima di andare alla Mangiagalli per partorire l’ho fatto qui…la mia Milano
di tutta la vita perde un pezzo di storia…” – PAOLA
“Lascio parte della mia adolescenza chiusa tra le mura dell’anima di questo McDonald’s.
Il mio primo ragazzo, il primo bacio…le risate…non vi dimenticherò mai!” – VALENTINA È così che McDonald’s lascia Galleria, dando spazio alle parole dei suoi stessi clienti che, dall’inizio del mese, hanno affidato i loro pensieri e ricordi al “diario” online dedicato a Galleria, sulla pagina Facebook dell’azienda che ha raccolto oltre 2.000 messaggi d’affetto.
“Dopo vent’anni della nostra attività presso il ristorante di Galleria aver celebrato questo seppur triste momento con i nostri clienti, offrendo oltre 5.000 pasti in sole 3 ore, per noi rappresenta un risultato molto importante”, commenta Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald’s Italia. “Siamo orgogliosi che personalità politiche e clienti in quest’ultimo periodo abbiano voluto riconoscere il ruolo
“democratico” della presenza di McDonald’s nel salotto di Milano. I messaggi raccolti nelle pagine del diario dedicato a Galleria su Facebook sono la testimonianza concreta dell’affetto sincero che lega McDonald’s ai suoi clienti. McDonald’s non lascia il cuore di Milano e si augura di trovare una nuova location che permetta di soddisfare le esigenze dei nostri affezionati clienti. Vi aspettiamo per celebrare insieme la prossima apertura con un’iniziativa come quella di oggi.”
0 A che ora hanno iniziato a mettersi davanti al locale?
1 Per quanto tempo hanno regalato un intero menù?
2 Quale periodo particolare dell’anno ricorda una delle ragazze?
3 Che tipo di testo hanno scritto i clienti su una rete sociale?
(Date una risposta.)
4 Da quanto tempo McDonald’s si trovava in quel posto?
5 Quanti menù hanno regalato al pubblico?
6 Dove pensano di aprire un altro McDonald’s?
10
4 7 P.
Leggete il testo su Miley Cyrus, la popolare cantante americana. Mancano alcune parti di frasi.
Scegliete le parti corrette (A-J) per ogni spazio vuoto (1-7). Ci sono due parti da non usare.
Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Miley Cyrus
(Marzo 2011)
Non è un buon periodo per Miley Cyrus. La giovane cantante, infatti, nonostante sia amatissima negli Stati Uniti e nel resto del mondo, (0) ___, sta affrontando valanghe di critiche e di problemi. Alcuni di questi piccoli guai riguardano (1) ___, ma molti altri sono legati alla vita privata e al modo in cui il grande pubblico recepisce la sua immagine. Non tutti ricordano che non è facile avere 18 anni e dover (2) ___ per milioni di ragazzi e se qualche volta la bella attrice e cantante ha fatto qualche errore, si può cercare di capirla.
Pessime recensioni
L’ex reginetta Disney si è aggiudicata una nomination ai Razzies Awards come peggior attrice per la sua interpretazione del film “The Last Song”, ma non basta. Agli scorsi JSYK Awards la diva americana è risultata (3) ___ sui teenager, superando addirittura Lindsay Lohan e Demi Lovato.
Di sicuro la cosa non deve aver fatto piacere a Miley, che si è rifiutata di (4) ___ ed ha preferito lasciar correre per non accendere ancora di più le polemiche.
Che scandalo!
Di recente, poi, ci sono state tante chiacchiere sul suo stile di vita nel privato. Ha suscitato molto clamore, infatti, il “gossip” che vorrebbe Miley come una consumatrice di spinelli. Senza contare le tante foto compromettenti che le sono state scattate in vari locali e discoteche in compagnia del suo nuovo boyfriend Avan Jogia. Se a questo aggiungiamo anche il videoclip di “Who owns My Heart”, in cui la ragazza sfoggia abiti e pose molto sexy, allora si spiega il sollevarsi del polverone intorno alla sua immagine.
In sua difesa
Per fortuna la Cyrus (5) ___ amici e parenti pronti a sostenerla e a difenderla. Primi tra tutti i suoi genitori, la mamma Tish e il papà Billy Ray, che ultimamente hanno cercato in tutti i modi di far capire che la loro figlia è (6) ___ e che la maggior parte di ciò che si scrive su di lei è totalmente falso. In aiuto di Miley sono scesi in campo anche Thomas Jane, attore del cast di LOL, uno dei prossimi film della giovane diva e l’attrice Ashley Green. Quest’ultima ha dichiarato: “Miley è un fenomeno, questa è la realtà e non (7) ___ girano frottole sul suo conto. Lei è forte e saprà come reagire!”
11
(Fortsetzung 4)
7 P.
Leggete il testo su Miley Cyrus, la popolare cantante americana. Mancano alcune parti di frasi.
Scegliete le parti corrette (A-J) per ogni spazio vuoto (1-7). Ci sono due parti da non usare.
Scrivete le risposte nelle caselle previste sul foglio delle risposte. La prima risposta (0) c’è già e serve come esempio.
Miley Cyrus
(Marzo 2011)
Non è un buon periodo per Miley Cyrus. La giovane cantante, infatti, nonostante sia amatissima negli Stati Uniti e nel resto del mondo, (0) ___, sta affrontando valanghe di critiche e di problemi. Alcuni di questi piccoli guai riguardano (1) ___, ma molti altri sono legati alla vita privata e al modo in cui il grande pubblico recepisce la sua immagine. Non tutti ricordano che non è facile avere 18 anni e dover (2) ___ per milioni di ragazzi e se qualche volta la bella attrice e cantante ha fatto qualche errore, si può cercare di capirla.
Pessime recensioni
L’ex reginetta Disney si è aggiudicata una nomination ai Razzies Awards come peggior attrice per la sua interpretazione del film “The Last Song”, ma non basta. Agli scorsi JSYK Awards la diva americana è risultata (3) ___ sui teenager, superando addirittura Lindsay Lohan e Demi Lovato.
Di sicuro la cosa non deve aver fatto piacere a Miley, che si è rifiutata di (4) ___ ed ha preferito lasciar correre per non accendere ancora di più le polemiche.
Che scandalo!
Di recente, poi, ci sono state tante chiacchiere sul suo stile di vita nel privato. Ha suscitato molto clamore, infatti, il “gossip” che vorrebbe Miley come una consumatrice di spinelli. Senza contare le tante foto compromettenti che le sono state scattate in vari locali e discoteche in compagnia del suo nuovo boyfriend Avan Jogia. Se a questo aggiungiamo anche il videoclip di “Who owns My Heart”, in cui la ragazza sfoggia abiti e pose molto sexy, allora si spiega il sollevarsi del polverone intorno alla sua immagine.
In sua difesa
Per fortuna la Cyrus (5) ___ amici e parenti pronti a sostenerla e a difenderla. Primi tra tutti i suoi genitori, la mamma Tish e il papà Billy Ray, che ultimamente hanno cercato in tutti i modi di far capire che la loro figlia è (6) ___ e che la maggior parte di ciò che si scrive su di lei è totalmente falso. In aiuto di Miley sono scesi in campo anche Thomas Jane, attore del cast di LOL, uno dei prossimi film della giovane diva e l’attrice Ashley Green. Quest’ultima ha dichiarato: “Miley è un fenomeno, questa è la realtà e non (7) ___ girano frottole sul suo conto. Lei è forte e saprà come reagire!”