Ipotetici scenari post glifosate nelle colture arboree
Antonio Allegri
(1), Claudio Cristiani
(2), Denis Bartolini
(3)(1) Consorzio Agrario di Ravenna (2) Consorzi Agrari d’Italia
(3) Terremerse Soc. Coop.
Data
Criticità nel controllo infestanti
senza glifosate non si avrebbero più erbicidi fogliari sistemici attivi contemporaneamente su dicotiledoni e graminacee.
GRAMINACEE DICOTILEDONI
erbicidi specifici con unico meccanismo d’azione (esclusa actinidia)
MCPA (1 intervento anno) su pomacee, agrumi e olivo fluroxipir su melo, olivo e agrumi Carfentrazone-etile e piraflufen-etile
(posizionamento non semplice e criticità etichette)
Acido pelargonico (solo vite) con difficoltà applicative e costo elevato
Strategie di diserbo glifosate free
integrazione erbicidi fogliari e residuali
implementazione impiego erbicidi ad azione residuale prevedendo anche una doppia applicazione (autunnale e fine inverno-primavera)
ripetuti interventi con erbicidi ad azione fogliare
reintroduzione lavorazioni meccaniche
Conseguenze
difficoltà di gestione delle infestanti perenni
necessità di interventi ripetuti su infestanti nei primi stadi di sviluppo
impensabile risolvere problemi di infestazioni sviluppate
probabile selezione di infestanti di difficile controllo, quali Rumex,
Plantago, ecc. selezione di biotipi di graminacee resistenti agli erbicidi ACCasi
Criticità lavorazioni meccaniche
diffusione infestanti perenni
notevole incremento dei costi e dei tempi di esecuzione
necessità di riposizionamento ali gocciolanti appoggiate a terra
incremento emissione CO
2 lesioni apparato radicale
erosione nei terreni in pendenza
Tecniche alternative
«schiumogeno»
spollonatrice/diserbatrice meccanica
pirodiserbo
Tecniche alternative
acqua a pressione
vapore
elettricità
Conclusioni
La gestione delle infestanti nel sottofilare di frutteti e vigneti solo con ripetute applicazioni di glifosate è un itinerario tecnicamente superato per gli effetti dell’eccessiva e costante pressione di selezione esercitata negli anni
Una totale indisponibilità di glifosate metterebbe però a serio rischio la sostenibilità di una gestione esclusivamente chimica delle infestanti del sottofila per i limiti degli erbicidi fogliari alternativi oggi disponibili.
Un’integrazione fra diserbo chimico “complesso” (uso oculato degli erbicidi residuali con il successivo supporto degli erbicidi di post-emergenza disponibili) e metodi non chimici (es. lavorazioni meccaniche) può risultare l’opzione migliore.
Inevitabilmente la mancata disponibilità di glifosate comporterebbe un maggiore carico di lavoro ed un indubbio aumento di costi
Antonio Allegri
Consorzio Agrario di Ravenna allegri@consorzioagrarioravenna.it
Claudio Cristiani
Consorzi Agrari d’Italia
claudio.cristiani@consorziagrariditalia.it
Denis Bartolini
Terremerse Soc. Coop.
dbartolini@terremerse.it