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4.1. EFFETTO FAD: INSEDIAMENTO DI SPECIE NON COMUNI 4 - DISCUSSIONI

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Academic year: 2021

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4 - DISCUSSIONI

4.1. EFFETTO FAD: INSEDIAMENTO DI SPECIE NON COMUNI

Nell'ambiente marino della piattaforma petrolifera Luna B di Crotone, già precedentemente analizzata attraverso due tecniche di visual census (Consoli et al., 2007), è stata evidenziata la presenza di sette specie ittiche. La posizione della piattaforma in ambiente off-shore in termini di profondità e la sua distanza dalla costa non giustificherebbero la presenza di tali specie; pertanto, l'ipotesi più plausibile sembra essere l'effetto attrattivo della piattaforma.

Specie come Chromis chromis, Diplodus vulgaris, Oblada melanura e Parablennius

gattorugine sono facilmente osservabili su fondali con qualche differenza per la

profondità a cui si spingono (Harmelin, 1987; Fasola et al., 1997; Clynick, 2006; Faria & Almada, 2006; Consoli et al., 2008). L'Anthias anthias, tipica del piano circalitorale, vive abitualmente in grotte ed anfratti ed è prevalentemente notturna (Anderson & Baldwin, 2000; Goncalves et al., 2004); situazione opposta è rappresentata dalla presenza della specie Thalassoma pavo, che si trova abitualmente in ambienti poco profondi e ben illuminati (Guidetti et al., 2004; Sara Gia. et al., 2005; Azzurro et al. 2007). Fondali poco profondi e ricchi di vegetazione sono caratterizzati dalla presenza di Boops boops (Moreno et al., 1995; Sanchez-Velasco & Norbis, 1997).

La caratteristica ecologica che accomuna queste specie è la necessità di un substrato in grado di fornire nutrizione e/o protezione. Tali funzioni, in questo caso di studio, potrebbero essere svolte dai pilastri di sostegno o dai tubi di estrazione della piattaforma. Infatti, altri studi scientifici hanno evidenziato che strutture artificiali poste

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in ambiente marino consentono lo sviluppo di comunità animali e vegetali tipiche di ambienti bentonici e necessarie all'insediamento di specie ittiche (i.e. fouling, Relini et

al. 2000). Pertanto, è plausibile ipotizzare che la piattaforma Luna B funga da fishing attracting device (FAD) per le specie rilevate che, sebbene non siano state condotte

osservazioni prima della sua installazione, non dovrebbero essere presenti in quell'area marina.

Inoltre, la contemporanea presenza di Anthias anthias e Thalassoma pavo suggerisce che la piattaforma offre una complessità strutturale tale da soddisfare necessità di illuminazione opposte.

4.2 EFFETTO FAD: UTILIZZO DELL'HABITAT

La complessità strutturale dell'area di studio consente un molteplice utilizzo dell'habitat da parte delle diverse specie. Da questo studio è possibile ipotizzare che la piattaforma fornisca 1) alimentazione 2) riparo e 3) rifugio.

L'osservazione diretta di beccate su pilastro o in colonna d'acqua da parte di tre specie (Boops boops, Diplodus vulgaris e Thalassoma pavo) ha permesso di evidenziare come tale habitat rappresenti una fonte di alimentazione. In particolare, è stato possibile evidenziare come alcune di queste specie si alimentavano sul benthos sessile “beccando” Echinodermi e Mitili ancorati ai pilastri.

L’effetto riparo potrebbe essere evidenziato dalla presenza delle specie nell'area delimitata dai pilastri esterni della piattaforma. Infatti, i comportamenti di stop e di

movement (Anthias anthias e Chromis chromis), in particolare quelli verso la

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telecamera, sempre più interna rispetto al pilastro inquadrato, indicano uno stazionamento prolungato all'interno di tale area. La posizione mantenuta all'interno dell'inquadratura permette di evidenziare come tale funzione sia svolta indifferentemente da tutti i pilastri.

È stato possibile osservare anche come l'incavo tra i pilastri possa fornire protezione dalla luce, creando parziali condizioni sciafile che risulterebbero favorevoli all'Anthias

anthias.

L’effetto rifugio, ossia la potenziale protezione dai predatori sembra ben evidenziata dal passaggio durante il giorno di gruppi di Boops boops, specie che si trova normalmente in superficie di notte, seguiti dal passaggio di individui non identificati (verosimilmente Carangidi) di notevoli dimensioni, nelle aree esterne alla piattaforma. Tale comportamento suggerisce che tale habitat possa offrire maggiori probabilità di fuga dai predatori; questi ultimi non sono mai stati osservati all’interno dello spazio di piattaforma.

Un caso particolare è rappresentato dalla Chromis chromis la cui presenza nell'arco della giornata risulta costante. Tale comportamento evidenzia chiaramente che la piattaforma offre condizioni favorevoli in termini di riparo e rifugio.

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5 – CONCLUSIONI

Questo studio ha permesso di rilevare un incremento della biodiversità nell'area analizzata. La spiegazione più plausibile sembrerebbe essere l'installazione della piattaforma estrattiva, la quale potrebbe aver incrementato lo spazio di nicchia disponibile.

Altri studi condotti effettuando delle osservazioni preliminari con disegni tipo BACI in aree previste per l'installazione delle piattaforme estrattive potrebbero chiarire altri aspetti relativi al potenziale ruolo sulla biodiversità esercitato dalle piattaforme

off-shore e al loro impatto ambientale.

Potrebbe, inoltre, essere utile svolgere una comparazione dei risultati ottenuti in questo lavoro con quelli presenti in studi sulle stesse specie di ambienti naturali; in questo modo si potrebbero evidenziare eventuali fattori di stress che incidono sul comportamento degli individui associati a strutture artificiali simili.

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