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La Telemedicina nel SSN: tipologie di prestazioni, ambiti di applicazione e sistema delle regole per l erogazione di prestazioni in telemedicina

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Academic year: 2022

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IRCCS Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”

La Telemedicina nel SSN: tipologie di prestazioni, ambiti di

applicazione e sistema delle regole per l’erogazione di prestazioni in telemedicina

Progetto Formativo Aziendale - codice evento 6268

Corso teorico-pratico di Telemedicina: ambulatori medici virtuali per l'erogazione di televisite

Nicola Bellucci

Sistemi Informativi Innovazione e Ricerca

IRCCS Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”

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 Attualmente non esiste una vera e propria normativa specifica in materia di telemedicina, conseguentemente i

servizi esistenti si appoggiano alla normativa sanitaria preesistente e alle normative vigenti sulla protezione della privacy e dei dati sensibili.

 Nel corso della pandemia da Covd-19 sono state emanate diverse delibere regionali che se da una parte hanno introdotto norme e regole per l’erogazione delle prestazioni di telemedicina dall’altra hanno provocato ulteriore frammentazione del SSN.

 Il documento del Ministero della Salute "Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina" - approvato dalla conferenza Stato-Regioni nel Dicembre 2020 – ha modificato questo scenario definendo (finalmente) regole chiare ed uniformi su tutto il territorio nazionale per l’implementazione e l’erogazione dei servizi di

telemedicina.

La Telemedicina nel SSN

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Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina

 Appropriatezza prescrittiva: tipologie di prestazioni

 Gli ambiti di applicazione

 Le prestazioni e le loro finalità

 Le responsabilità professionali in telemedicina

 Sistema delle regole:

 Adesione informata del paziente

 Prescrizione

 Prenotazione

 Refertazione

 Tariffazione e rendicontazione

 Gli standard di servizio da rispettare

 Sicurezza e privacy

 Informazione e Formazione

 Qualità

 Nuove figure professionali

La Telemedicina viene ufficialmente

riconosciuta dal SSN

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Rispetto all’appropriatezza erogativa

1. prestazioni che possono essere assimilate a qualunque prestazione sanitaria diagnostica e/o terapeutica tradizionale, rappresentandone un'alternativa di erogazione;

2. prestazioni che non possono sostituire la prestazione sanitaria tradizionale ma piuttosto la supportano rendendola meglio accessibile e/o aumentandone l'efficienza e l'equità distributiva;

3. prestazioni che integrano in varia proporzione la prestazione tradizionale rendendola più efficace e più capace di adattarsi in modo dinamico ai cambiamenti delle esigenze di cura dei pazienti;

4. prestazioni che risultino capaci di sostituire completamente la prestazione sanitaria tradizionale, rappresentando nuovi metodi e/o tecniche diagnostiche e/o terapeutiche e realizzando nuove prassi assistenziali utili ai pazienti.

Tipologie di prestazioni di Telemedicina

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Emergenza/Urgenza

• Trasmissione dei tracciati ECG ai centri hub cardiologici per refertazione o second opinion

• Trasmissione dei parametri vitali rilevati sulle ambulanze ai PS per anticipo del monitoraggio paziente

• Trasmissione immagini da PS a stroke-unit per indicazione terapeutica

• Teleconsulto in emergenza con trasmissione immagini, rilevazioni continui da sensori con tracciati diagnostici

• Televisita specialistica tra PS di differenti presidi ospedalieri

Controllo di patologie rilevanti per la governance del SSN: esperienze in molti settori della patologia medica e chirurgica, dalle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari alle malattie respiratorie, dal diabete alla patologia psichiatrica, nelle acuzie e nella cronicità, in pediatria, nell’adulto e nell’anziano fragile fino alla riabilitazione

domiciliare, trasmissione e monitoraggio di informazioni inviate da dispositivi impiantabili (pace maker e defibrillatori intra-cardiaci)

Accessibilità ai servizi diagnostici e continuità assistenziale: possibilità per pazienti in strutture sanitarie decentrate, in presidi isolati e anche a domicilio di effettuare prestazioni, come visite ed esami diagnostici, che possono essere immediatamente refertati dal professionista di riferimento.

Controllo e monitoraggio a distanza: la Telemedicina consente di ridurre il rischio di malattia e/o ridurre l'insorgenza di complicazioni o riacutizzazioni o almeno di controllarle in maniera più efficace nel paziente

classificato a rischio di sviluppare determinate patologie oppure già affetto da patologie con significativo rischio di complicazioni rilevanti.

Ambiti di applicazione

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Definizione delle prestazioni di Telemedicina

 Televisita

 Teleconsulto medico

 Teleconsulenza medico-sanitaria

 Teleassistenza da parte delle professioni sanitarie (infermiere/fisioterapista/logopedista/ecc)

 Telerefertazione

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La Televisita

Note

 Non può essere mai considerata il mezzo per condurre la relazione medico-paziente esclusivamente a distanza, né può essere considerata in modo automatico sostitutiva della prima visita medica in presenza.

 È appropriata, sicura e utile soprattutto per i pazienti conosciuti e già in follow-up. Il medico è deputato a decidere in quali situazioni e in che misura la televisita può essere impiegata in favore del paziente, considerando i criteri di eleggibilità alla televisita e la

disponibilità del paziente ad effettuare questo tipo di prestazione (vedi in seguito).

Base di funzionamento

Il medico interagisce a distanza in tempo reale con il paziente, anche con il supporto di un caregiver, tramite una piattaforma di comunicazione audio-video e condivisione/scambio di documentazione clinica in formato digitale.

Finalità clinica

E’ un atto medico limitato al controllo di pazienti con diagnosi già formulata nel corso di visita in presenza che richiedano una

rivalutazione di un quadro clinico già noto. E’ seguita dalla formulazione di un referto clinico e può dar luogo alla prescrizione di farmaci o di cure.

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Il Teleconsulto medico

Note Strumento importante per il coordinamento tra i diversi professionisti nel percorso di cura del paziente. Utile per evitare spostamenti.

 La responsabilità ultima rimane in capo al clinico consultante.

Base di funzionamento

Consiste nell’interazione tra professionisti medici da remoto tramite una piattaforma di comunicazione audio-video e condivisione/scambio di documentazione clinica in formato digitale riguardanti il caso specifico.

Finalità clinica

E’ un atto medico in cui il professionista interagisce a distanza con uno o più medici per dialogare, anche tramite una videochiamata, riguardo la situazione clinica di un paziente, basandosi sulla condivisione di tutti i dati clinici, i referti, le immagini, gli audio-video riguardanti il caso specifico.

Lo scopo del teleconsulto è quello di condividere le scelte mediche rispetto a un paziente da parte dei professionisti coinvolti e rappresenta anche la modalità per fornire la second opinion specialistica ove richiesto.

Il teleconsulto contribuisce alla definizione del referto che viene redatto da parte del medico consultante al termine della visita erogata al paziente, ma non dà luogo ad un referto a sé stante. Generalmente è condotto in assenza del paziente; quando anche il paziente è in collegamento, allora assume le modalità della televisita (multidisciplinare).

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Erogazione delle televisite: criteri di inclusione

La televisita è erogabile :

1. quando non è necessario l'esame obiettivo del paziente (tradizionalmente composto da ispezione, palpazione, percussione e auscultazione)

2. solo a pazienti che abbiano già una diagnosi e si trovino almeno in una di queste condizioni:

 il paziente necessita della prestazione nell’ambito di un PAI/PDTA;

 il paziente è inserito in un percorso di follow up da patologia nota;

 il paziente affetto da patologia nota necessita di controllo o monitoraggio, conferma, aggiustamento, o cambiamento della terapia in corso (es. rinnovo o modifica del piano terapeutico);

 il paziente necessita di valutazione anamnestica per la prescrizione di esami di diagnosi, o di stadiazione di patologia nota, o sospetta;

 il paziente necessita della verifica da parte del medico degli esiti di esami effettuati, ai quali può seguire la prescrizione di eventuali approfondimenti, oppure di una terapia

In ogni caso, la valutazione finale del mezzo più idoneo rispetto allo specifico caso clinico

spetta al medico che ne ha la responsabilità

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• in cosa consiste la prestazione, qual è il suo obiettivo, quali i vantaggi che si ritiene possa avere il paziente e quali gli eventuali rischi;

• quali strutture e professionisti saranno coinvolti;

• quali saranno i compiti di ciascuna struttura e le relative responsabilità;

• quali sono requisiti tecnologici minimi per poter attivare il servizio di televisita;

• come comportarsi nel caso le risorse di telemedicina non fossero accidentalmente disponibili;

• come verrà reso disponibile il referto firmato digitalmente e la ricetta dematerializzata se prescritta;

• come sono gestite le informazioni.

Adesione informata del paziente

L’erogazione di una prestazione a distanza richiede l'adesione preventiva e consapevole del paziente (o di familiare autorizzato) espressa sulla base delle seguenti informazioni date dal medico:

Il paziente non è obbligato ad accettare la prestazione a distanza e può sempre optare per quella

tradizionale in presenza

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Processo decisionale per l’eleggibilità alla televisita

Il paziente è inserito in percorso clinico-assistenziale già definito, ad esempio: rinnovo dei piani terapeutici, controllo periodico, valutazione degli accertamenti, controllo dopo la dimissione.

Il medico in scienza e coscienza ritiene che sussistano i requisiti per erogare la prestazione a distanza.

Il paziente accetta di effettuare la televisita dopo essere stato puntualmente informato dal medico sugli aspetti clinici, organizzativi e tecnologici della prestazione.

Il paziente è in grado di utilizzare gli strumenti necessari (device fisso o mobile connesso ad Internet).

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La telemedicina è uno strumento che può essere utilizzato per estendere la pratica tradizionale oltre gli spazi fisici abituali

Chi decide quando farvi ricorso e sulla base di cosa?

Cambiano i profili di responsabilità nella telemedicina?

Quale responsabilità ha il medico che cura a distanza?

Le responsabilità professionali in telemedicina

(13)

 La prestazione in telemedicina è un atto medico a tutti gli effetti e quindi

• si applicano tutte le norme legislative e deontologiche proprie delle professioni sanitarie, nonché i documenti d’indirizzo di bioetica;

non vi sono difformità rispetto al regime di responsabilità professionale previsto per ogni altro atto medico.

 In tale quadro, ai fini della gestione del rischio clinico e della responsabilità sanitaria, valgono le medesime regole sia che la prestazione sia svolta in modo tradizionale sia in telemedicina: il corretto atteggiamento professionale consiste nello scegliere le soluzioni operative che – dal punto di vista medico-assistenziale - offrano le migliori garanzie di proporzionalità,

appropriatezza, efficacia e sicurezza e nel rispetto dei diritti della persona.

 Nel caso della televisita il professionista che eroga la prestazione ha la responsabilità della valutazione del rischio-beneficio e del costo-efficacia dell’intervento, così come dell’opportunità di ricorrervi in affiancamento ad altre attività in presenza, oppure in sostituzione di esse, tenendo conto delle specifiche peculiarità di ogni singolo paziente e di ogni singola situazione.

Cosa cambia?

 Particolare attenzione alla rispetto delle norme sul trattamento dei dati personali e sensibili.

 Al termine di una prestazione erogata a distanza, il medico ha

• la responsabilità di valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi che la prestazione stessa si prefiggeva e

l’obbligo della riprogrammazione della prestazione in presenza, senza ulteriori oneri a carico del SSN o del paziente, in caso di insufficienza del risultato per qualunque motivo (tecnico, legato alle condizioni riscontrate del paziente o altro)

Le responsabilità professionali in telemedicina

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Regole per l’erogazione delle televisite a carico del SSN

Rendicontazione

Le televisite ambulatoriali sono equiparate a una visita ambulatoriale tradizionale e quindi seguono le stesse regole riguardo a sistema di remunerazione/tariffazione, compartecipazione alla spesa ed esenzioni

Prescrizione

(ricetta dematerializzata)

Catalogo Unico Regionale prestazioni specialistiche ambulatoriali

Refertazione

Oltre alle consuete informazioni, nel referto devono essere riportati:

• indicazione di eventuali collaboratori partecipanti alla Televisita (presenza caregiver, presenza di un medico);

Erogazione

In caso di esito insoddisfacente è necessario completare la prestazione ambulatoriale in modalità tradizionale senza ulteriori oneri a carico del SSN e/o paziente

 sono prescritte, prenotate e rendicontate con le modalità previste dalla normativa in materia di specialistica ambulatoriale (ex. art. 50 legge 326/2003 e successive modificazioni)

Agende CUP

Prenotazione

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In aggiunta, le strutture sanitarie devono:

• Adottare politiche di tutela per la sicurezza, riservatezza, conservazione e integrità dei dati, conformemente alle direttive comunitarie e alle norme tecniche di riferimento inerenti la privacy e la sicurezza delle informazioni.

• Inserire nella Carta dei servizi l'elenco delle prestazioni erogabili in telemedicina, le loro modalità di erogazione, l'organigramma funzionale con i diversi livelli di responsabilità, le tempistiche di rilascio dei referti, i costi, i tempi e le modalità di pagamento, etc.

Nomina Direttore/Responsabile Sanitario che garantisce l'organizzazione tecnico-sanitaria e la sussistenza dei dovuti standard prestazionali per le attività cliniche erogate in telemedicina, e Responsabile Tecnico responsabile della gestione e manutenzione delle tecnologie e dell'infrastruttura informatica atta a garantire l'erogazione di servizi di telemedicina.

• Adottare un piano formativo per l'addestramento del personale utilizzatore (pazienti, caregivers, operatori sanitari) all'uso delle tecnologie impiegate.

• Adottare una procedura per assicurare idonea e preventiva informativa al cittadino sull’esecuzione della prestazione “a distanza”.

• Assicurare all'utente la possibilità di accedere e consultare i propri dati acquisiti, gestiti e archiviati nell'ambito dei servizi erogati in telemedicina attraverso le infrastrutture regionali di FSE e Ritiro referti on Line.

• Adottare un piano di qualità che preveda procedure organizzative ben definite per l'espletamento dei servizi in telemedicina

• Adottare un piano di valutazione dei rischi, commisurato alla tipologia di servizi forniti specificatamente in telemedicina

Riguardo ai requisiti di autorizzazione, accreditamento e contrattualizzazione si applica il quadro normativo nazionale/regionale che regolamenta l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali in modalità tradizionale

Standard di servizio per l’erogazione di prestazioni di telemedicina

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In linea generale, le prestazioni in telemedicina non devono essere utilizzate nelle situazioni in cui il medico non può eseguire a distanza tutte le azioni che ritiene necessarie per il paziente in quel momento e sono

inoltre sconsigliate nei seguenti casi:

 Pazienti con patologie acute o riacutizzazioni di patologie croniche in atto;

 Pazienti con patologie croniche e fragilità o con disabilità che rendano imprudente la permanenza a domicilio.

Limiti di applicabilità della Telemedicina

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• l'art. 8 bis del D.lgs. 502/1992 e s.m.i. prevede che "Le regioni assicurano i livelli essenziali e uniformi di assistenza[ ...] avvalendosi dei presidi direttamente gestiti dalle aziende unità sanitarie locali, delle aziende ospedaliere, delle aziende universitarie e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, nonché di soggetti accreditati ai sensi dell'art. 8 quater, nel rispetto degli accordi contrattuali di cui all'articolo 8 quinquies."

• l'Intesa sancita in data 20 febbraio 2014 (repertorio atti n.16/CSR) in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni, le Province Autonome sul documento recante "Telemedicina - Linee di indirizzo nazionali", esamina aspetti inerenti all'inquadramento strategico degli interventi, alla definizione e classificazione dei servizi di telemedicina, ai possibili modelli

organizzativi, alla integrazione della telemedicina nel servizio sanitario, individuando gli elementi di riferimento necessari per una coerente progettazione ed impiego dei sistemi di telemedicina nell'ambito del SSN.

• l'Accordo tra lo Stato e le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano del 22 gennaio 2015 prevede la teleconsulenza per potenziare le reti regionali di Malattia Rara.

• il Piano Nazionale della Cronicità (accordo sancito ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. 28.8.1987, n. 281, in data 15 settembre 2016 - Rep.

atti160/CSR) afferma che le tecnologie della sanità digitale (e-Health} e in particolare la Telemedicina e la Teleassistenza, consentono di favorire !a gestione domiciliare della persona, anche nei processi di presa in carico del paziente cronico, e che il medesimo Piano propone la sperimentazione di modelli di assistenza che riescano a coniugare soluzioni tecnologiche con i bisogni di salute del

paziente, individuando tali modelli nella teleassistenza domiciliare, nel teleconsulto specialistico, nel telemonitoraggio medicale, nella telesorveglianza, nel telecontrollo.

Riferimenti normativi

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Riferimenti normativi

• il D.P.C.M. 12 gennaio 2017" Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza di cui all'art.1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502" e in particolare l'art .15 1 comma 4, che specifica che le Regioni e le Province autonome

disciplinano le modalità di erogazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, e l'art. 21, comma 4, che specifica che nell'ambito dei percorsi assistenziali integrati e dell'assistenza distrettuale territoriale sono privilegiati gli interventi che favoriscono la permanenza delle persone assistite al proprio domicilio.

• il Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica amministrazione, approvato dal Presidente del Consiglio il 31.05.2017 e smi, documento realizzato dall'Agenzia per l'Italia Digitale e dal Team per la Trasformazione Digitale attraverso il quale si definisce il modello di riferimento per lo sviluppo dell'informatica pubblica italiana, ed in particolare per la sanità un ruolo centrale è ricoperto dal Fascicolo sanitario elettronico (FSE), il Centro unico di prenotazione (CUPI, il Progetto Telemedicina;

• l'Intesa sancita in data 18 dicembre 2019 (repertorio atti n.209/CSR) in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni, le Province Autonome concernente il Patto per la salute per gli anni 2019-2021 che prevede la riorganizzazione

dell'assistenza territoriale con l'obiettivo di favorire, attraverso modelli organizzativi integrati, attività di prevenzione e promozione della salute, percorsi di presa in carico della cronicità basati sulla medicina di iniziativa, in stretta collaborazione con il Piano nazionale della cronicità, il Piano di governo delle liste di attesa e il Piano nazionale della prevenzione

• le Linee nazionali di indirizzo per la progressiva riattivazione delle attività programmate considerate differibili in corso di emergenza da COVI0-19 del 3 giugno 2020, per la riattivazione delle attività ambulatoriali prevedono l'opportunità di privilegiare modalità di

erogazione a distanza (telemedicina, videochiamata, videoconferenza), per particolari tipologie di prestazione (es. alcune tipologie di visite di controllo, aggiornamento di piani terapeutici).

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• deliberazione di Giunta regionale n. 1116 del 4/06/2014 con la quale venivano recepite le linee guida nazionali sulla telemedicina, approvate dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 20/02/2014 (Rep. Atti n. 16/CSR del 20 Febbraio 2014);

• deliberazione di Giunta regionale n. 1231 del 2/08/2016, con la quale veniva istituito, in via sperimentale, il Centro Regionale di Telemedicina per l’erogazione di un servizio di Telemedicina. Tale attività specialistica è rivolta a patologie acute, croniche e a

situazioni di post-acuzie ed è svolta presso l’A.O.U.C. Policlinico, rivolta a patologie acute, croniche e a situazioni di post-acuzie, con funzioni di coordinamento della rete regionale della Sindrome Coronarica Acuta (SCA Stemi/NStemi);

• deliberazione di Giunta regionale n. 1069 del 19/06/2018, con la quale veniva approvato il relativo Atto aziendale prevedendo, tra le sue articolazioni interne, l’Area direzionale di Telemedicina (E-Health);

• deliberazione di Giunta regionale n. 1756 del 18 novembre 2020, con la quale sono state fornite linee di indirizzo per un’azione condivisa di contrasto alla pandemia da SARS-COV 2, definendo puntuali linee di intervento;

• deliberazione di Giunta regionale n. 1088 del 16 luglio 2020, con la quale sono stati forniti indirizzi operativi per la promozione e la diffusione della telemedicina nel servizio sanitario ed è stata istituita la Centrale Operativa Regionale per la Telemedicina delle cronicità e delle reti cliniche;

• Accordo, sul documento recante “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”. Repertorio atti n.215/CSR del 17 dicembre 2020.

Riferimenti normativi

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Q&A sul forum del corso Fad

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