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L
a raccolta dei foraggi, specie quelli destinati all’affiena- mento, nonostante il pro- gresso tecnico intervenuto in que- sti ultimi anni presenta ancora pro- blemi di perdite anche considere- voli. legate al processo di essicca- zione in campo.Per diminuire i rischi di contami- nazione, favorire la conservazione ed aumentare la qualità del prodot- to raccolto possono essere usate tec- niche come la fienagione in due tem- pi, che prevedono l’essiccazione arti- ficiale dei foraggi.
Le tecniche di fienagione oggi dispo- nibili si caratterizzano per perdite di sostanza secca e di valore nutri- tivo differenti durante il periodo che intercorre tra lo sfalcio e la stabiliz- zazione del prodotto pronto per la conservazione. Le maggiori perdite si verificano durante la permanen- za in campo del foraggio sfalciato, sia per attività di respirazione che per dilavamento (piogge) e interventi meccanici di arieggiamento.
Per ridurre la permanenza in cam- po del foraggio, sia con il cantiere
tradizionale, sia con l’essiccazione in due tempi, vengono spesso usate le falciacondizionatrici, nell’inten- to di contenere sempre più l’inter- vallo che intercorre dal taglio allo stoccaggio.
Le falciacondizionatrici apparten- gono, indicativamente, a tre cate- gorie, a seconda dell’intensità del trattamento di condizionamento:
➊ falciacondizionatrici convenzio- nali, operanti per schiacciamento o per abrasione, con gradienti di inten- sità derivanti dalla tipologia del con- dizionatore (rulli, denti elastici, fla- gelli) e con deflettori forma anda- na regolabili;
➋ falciacondizionatrici intensive, ope- ranti per schiacciamento e abrasio- ne per mezzo di combinazioni di rul- li (metallici/a spazzole di Pvc) e con dispositivo di spargimento poste- riore del foraggio trattato;
➌ super falciacondizionatrici, con serie di rulli e maceratori per un trat- tamento altamente intensivo di abra- sione, schiacciamento e allontana- mento di succhi cellulari.
Il progressivo miglioramento delle prestazioni determina, per contro, un incremento dei costi, delle mas- se e delle richieste di potenza, oltre che rendere alcuni dispositivi ecces- sivamente impattanti per le morfo- logie fogliari più fragili (legumino- se), causando un incremento delle perdite di prodotto in campo. Sono questi i motivi che rendono attual-
mente meno diffuse in Italia le fal- ciacondizionatrici rispetto alle fal- ciatrici.
LO SVILUPPO DI UN PROTOTIPO DI FALCIACONDIZIONATRICE INNOVATIVA
Nell’intento di realizzare una mac- china con condizionamento inten- sivo, ma economica e leggera rispet- to alla tipologia attuale, il Crpa (Cen- tro ricerche produzioni animali) di Reggio Emilia ha ideato e realizza- to una falciacondizionatrice inno- vativa, basata su una doppia serie di rulli controrotanti nell’ambito del
“Progetto di sviluppo di macchine innovative 2004” dell’Enama (Ente nazionale per la meccanizzazione agricola).
Il prototipo è basato sulla struttura di una falciacondizionatrice con- venzionale a rulli, su cui è stata inse- rita una seconda serie di rulli con- trorotanti metallici; ciò al fine di incrementare l’azione di condizio-
Foraggi:un NUOVO sistema di CONDIZIONAMENTO
INTENSIVO
LA TECNICA / FIENAGIONE
Per ridurre le perdite di sostanza secca e di valore nutritivo, vengono spesso usate le falciacondizionatrici. Le prove su un prototipo di macchina innovativa ideato e realizzato dal Crpa.
CARLO BISAGLIA CRA - Istituto Sperimentale per la Meccanica Agricola, Treviglio (BG)
STEFANO PIGNEDOLI, ALBERTO ASSIRELLI Centro Ricerche Produzioni Animali Spa, Reggio Emilia
Il prototipo realizzato si basa su una falciacondizionatrice a rulli, su cui è stata inserita una seconda serie di rulli controrotanti metallici. (Foto Bisaglia)
namento del dispositivo trami- te ulteriori inter- venti di schiac- ciamento, abra- sione e segmen- tazione degli ste- li recisi e già trat- tati dalla serie di rulli precedenti (foto a pag.78).
Il principio di fun- zionamento del prototipo può essere sintetizza- to come segue. Il foraggio, prove- niente dai dischi
di taglio e convogliato verso la par- te centrale della macchina, viene trattato da una prima coppia di rul- li controrotanti, metallici, aventi velocità periferiche diverse per eser- citare un’azione abrasiva sulla cuti- cola. L’azione di schiacciamento è esercitata da due molle laterali che agiscono in compressione; il rullo inferiore è dotato di 8 traversine metalliche (6 mm di spessore, pas- so 50 mm) che hanno il compito di
segmentare ed incidere gli steli, aumentando la capacità di espul- sione di umidità.
Successivamente, il prodotto viene intercettato da una seconda serie di rulli, anch’essi controrotanti ma que- sta volta in gomma, che operano lo schiacciamento grazie a due molle laterali in estensione. Questa secon- da serie di rulli ha un’azione di seg- mentazione degli steli e, dato il loro profilo stellare, i rulli ruotano a velo- cità periferiche identiche.
Una sintesi delle principali caratte- ristiche della falciacondizionatrice innovativa è riportata in tabella 1.
PRIME VERIFICHE SPERIMENTALI Dopo una prima serie di verifiche funzionali, si è operata - in collabo- razione con l’Istituto sperimentale per la meccanizzazione agricola di Treviglio, facente capo al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura - una sperimentazio- ne in campo, per valutare la capa- cità del dispositivo innovativo di ridurre i tempi di appassimento sen- za provocare danni visibili su col- ture a morfologia fogliare fragile.
CARATTERISTICHE DATI RILEVATI
Larghezza barra di taglio (mm) 2.000
Larghezza condizionatore (mm) 1.540
Velocità presa di potenza (giri/min) 540
Massa (kg) 540
Dischi (tipo) Ellittici
Dischi (n.) 5
Lame per disco (n.) 2
Asse maggiore disco (comprese lame) (mm) 500 Sovrapposizione di taglio fra dischi (mm) 125 Velocità rulli anteriori (giri/min) 660 il superiore,
830 l’inferiore (*) Velocità rulli posteriori (giri/min) 780 (*)
( *) a 540 giri/min della presa di potenza
Tab.1 - Principali caratteristiche del prototipo di falciacondizionatrice innovativa del Crpa.
CARATTERISTICHE DATI RILEVATI
Regime medio p.d.p. (giri/min) 537
Velocità media (km/h) 6,9
Coppia media alla p.d.p. (Nm) 223 Potenza media alla p.d.p. (kW) 12,8 Potenza media specifica (kW/m) 6,4
Tab. 2 - Caratteristiche funzionali
della falciacondizionatrice
innovativa.
Le prove, effettuate nella seconda metà dello scorso mese di luglio, si sono svolte a S. Martino in Rio (RE) nella frazione Villa Gazzata, pres- so l’azienda agricola Ornello e Fabri- zio Ruozzi.
Si è operato sul 3° taglio di erba medi- ca (varietà Prosementi) al secondo anno d’impianto e al 60% di fioritu- ra. La coltura aveva un’altezza media di vegetazione di 690 millimetri ed è stata tagliata a iniziare dalle 10 del mattino, in condizioni meteorolo- giche ottimali.
Il cantiere di lavoro ha previsto un confronto tra la falciacondiziona- trice innovativa, azionata da un trat- tore Fiat 640 2RM da 47 kW (65 CV) e una falciacondizionatrice con- venzionale a rulli in gomma.
La macchina innovativa è stata oppor- tunamente dotata di strumentazio- ne per analizzare gli assorbimenti di potenza e rilevare, nelle condi- zioni di prova, la velocità ottimale di avanzamento.
Per quanto riguarda i dati funzio- nali dell’operatrice, i primi risultati sono evidenziati in tabella 2. In par- ticolare, si può notare come i valo- ri di assorbimento di potenza risul- tino sufficientemente contenuti e, se riferiti all’unità di larghezza lavo- rata, raggiungano valori leggermente superiori rispetto a macchine fal- ciacondizionatrici convenzionali a singola coppia di rulli (+15-18%).
I risultati operativi sono schematiz- zati in tabella 3, dalla quale si evin- ce il buon com-
portamento glo- bale della mac- china che con- sente di lavorare, nelle condizioni di prova, 1,4 etta- ri/ora, conside- rando anche l’ele- vata produttività della coltura su cui si è operato (cir- ca 2,1 tonnella- te/ettaro di so- stanza secca).
Inoltre si è potuto verificare che l’in- tervento della se- conda coppia di rulli consente di uniformare lo spessore dello stra-
to di foraggio deposto al suolo (fo- to nella pagina) che, rispetto a quan- to operato dalla falciacondiziona- trice convenzionale, risulta occupa- re una superficie maggiore; ciò può aver contribuito all’incremento del- la capacità di appassimento, grazie ad una maggior intercettazione del- l’energia radiante proveniente dal sole (circa 400.000 kcal /ora/m2).
Infine, risulta molto interessante il risultato illustrato nel grafico 1, dove si nota come uno degli obiettivi posti per la costruzione del prototipo - cioè la riduzione dei tempi di per- manenza dei foraggi in campo - è stato raggiunto, anche se ulteriori verifiche dovranno confermare tale dato, in quanto l’azione può risul- tare fortemente influenzata dalle condizioni climatiche.
LE MACCHINE GIUSTE POSSONO PRESERVARE LA QUALITÀ DEL FORAGGIO
L’attività svolta ha consentito di mostrare l’importanza di una cor- retta scelta e gestione degli inter- venti meccanici sui foraggi prativi, nell’ottica di mantenerne elevata la qualità di partenza. È necessario sottolineare, infatti, che le macchine non possono migliorare le caratte- ristiche nutrizionali di un prodot- to scadente, ma contribuiscono in modo significativo a preservare le qualità di un buon foraggio. Tra i margini di miglioramento possibi- li, la riduzione del tempo di per- manenza in campo del foraggio può costituire una delle leve su cui agi- re, intervenendo anche attraverso il perfezionamento degli attuali si- stemi di condizionamento mecca- nico dei foraggi. ■
80•DICEMBRE 2005•
Umidità foraggio (%)
Intervallo dal taglio (ore)
1 3 5 7 9
90 80 70 60 50 40 30 20 10 0
Fonte: CRPA
Graf. 1 - Andamento del tenore di umidità in campioni di foraggio trattati
dalla falciacondizionatrice innovativa rispetto a quella convenzionale,
ad intervalli dal taglio crescenti.
CARATTERISTICHE DATI RILEVATI
Larghezza di lavoro teorica (mm) 2.000 Larghezza di lavoro effettiva (mm) 1.980 Larghezza di lavoro operativa (mm) 1.966 Utilizzazione della larghezza (%) 98,3 Altezza media di taglio (mm) 690
Larghezza andana (mm) 1.300
Altezza andana (mm) 110
Tempo effettivo di lavoro (ore/ha) 0,23 Tempo operativo di lavoro (ore/ha) 0,27 Rendimento operativo (%) 85,2 Capacità operativa di lavoro (ha/ore) 2,4
Tab. 3 - Caratteristiche operative della falciacondizionatrice
innovativa.
Le diverse morfologie delle andane deposte
dalla falciacondizionatrice innovativa (a sinistra) e convenzionale
(a destra). (Foto Arch. Crpa)