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Piano di sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra

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Academic year: 2022

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Piano di sviluppo del

Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra

DIREZIONE CENTRALE

PRESTAZIONI SANITARIE E REINSERIMENTO

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Premessa ……….. pag. 3

1. Il quadro di riferimento ……… pag. 4 2. Le attività del Centro di Riabilitazione Motoria

2.1. L’attività di riabilitazione muscolo-scheletrica………… pag. 8 2.2. L’area degenza……… …….. pag. 12 2.3. L’idrochinesiterapia……….. …….. pag. 13 2.4. I servizi aggiuntivi agli assistiti……….. pag. 15 2.5. L’attività di ricerca ………. pag. 16 2.6. L’attività amministrativa ………. …….. pag. 18 3. La logistica

3.1 Gli ambienti in uso……… pag. 19 3.2 Le criticità ……….. …….. pag. 19 4. Le risorse umane

4.1 Raffronto dotazione organica/forza……… pag. 22

Il Piano di sviluppo del CRM………..……. pag. 23 1. Sviluppo dell’attività di riabilitazione muscolo-

scheletrica………... pag. 25 2. Attivazione del servizio di riabilitazione dei soggetti

con lesioni midollari …...……. pag. 27 3. Sviluppo dell’area degenza …………... pag. 31 4. Sviluppo del servizio di idrochinesiterapia ………….. pag. 33 5. Attivazione del servizio di Terapia Occupazionale

per il recupero del gesto lavorativo ……….………….. pag. 35 6. Sviluppo dell’attività di ricerca …... pag. 43 7. Sviluppo dell’attività amministrativa …... pag. 46 8. Riepilogo fabbisogno ambientale per lo sviluppo del

CRM... pag. 47 Conclusioni ……….…. pag. 50

Parte I

Parte II

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Premessa

Il documento si compone di due parti:

o nella Parte I viene fornito un quadro descrittivo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra: attività svolte, situazione logistica, personale in forza, attrezzature e strumentazioni utilizzate, criticità esistenti.

o nella Parte II vengono declinati i razionali di intervento as- sunti a riferimento per la definizione del Piano di sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra.

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1. Il quadro di riferimento

Il Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra è attivo da più di 15 anni e costi- tuisce una significativa esperienza dell’INAIL nel campo della riabilitazione muscolo- scheletrica.

Il CRM è stato istituito a seguito dell’emanazione del Decreto del Mini- stro della Sanità del 16 giugno 1997, con il quale venne indicato il Presidio ospedaliero di Volterra quale sede da privilegiare per la costituzione di un Po- lo di riabilitazione multispecialistica che l’INAIL avrebbe dovuto realizzare e ge- stire, previa intesa con la Regione e/o l’Unità Sanitaria Locale interessata, an- che attraverso forme di collaborazione con Istituti specializzati.

A tal fine, nel 1998, fu attivato in via transitoria, a seguito di stipula di conven- zione con l’AUSL 5 di Pisa, un reparto di recupero e rieducazione funzionale in am- bienti di proprietà della suddetta AUSL. Nell’anno 2001 - nelle more della creazione di un Polo riabilitativo a gestione consortile, in cui avrebbero dovuto confluire la rie- ducazione funzionale del motuleso gestita dall’INAIL, nonché la riabilitazione cardio- vascolare e neurologica per la gestione delle quali l’AUSL 5 di Pisa aveva provvedu- to a costituire apposita S.p.A. - furono acquistati dall’Istituto, all’interno del complesso ospedaliero, due edifici (padiglione “Scabia” e padiglione “Zacchia”) e due fabbricati di servizio per una superficie lorda coperta complessiva pari a mq 6.595 e mq 5.361 di superficie catastale di pertinenza, che allo stato risultano inutilizzati.

Nel 2003 la Regione Toscana accreditò il CRM per lo svolgimento di attività riabilitativa ascrivibile al codice 56 (riabilitazione ospedaliera) per patologie muscolo- scheletriche in regime di ricovero ordinario, diurno e ambulatoriale.

Tuttavia, i presupposti giuridici per il legittimo affidamento a un soggetto di di- ritto privato, filiazione di AUSL 5 di Pisa e INAIL, della gestione complessiva (in ispe- cie consortile) del Polo multispecialistico non si sono mai inverati a causa della man- cata emanazione del regolamento di attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 29 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria per l’anno 2002) di generale

Parte I

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facultizzazione delle pubbliche amministrazioni di costituire soggetti di diritto privato ai quali affidare lo svolgimento di servizi o di attribuire a soggetti privati già esistenti lo svolgimento dei servizi medesimi.

In considerazione di quanto sopra esposto, è stato definitivamente abbando- nato il progetto originario per pervenire all’adozione di una soluzione organizzatoria di minor impatto innovativo e di maggiore praticabilità, pur se rispettosa delle esigen- ze e della volontà di razionalizzazione presenti nell’ipotesi iniziale: due centri auto- nomi sotto il profilo gestionale – INAIL e AUSL 5 di Pisa – resi sinergici da un accor- do convenzionale.

Le incertezze dovute al tendenziale impoverimento della vocazione sanitario- riabilitativa dell’Istituto per effetto della lacunosità e frammentarietà del contesto nor- mativo di riferimento hanno, di fatto, successivamente precluso l’attivazione di inizia- tive di sviluppo del CRM.

Pertanto, mediante la reiterazione di accordi convenzionali con l’AUSL 5 di Pi- sa a far data, come accennato, dal 1998, si è perseguito unicamente il più limitato obiettivo di garantire il funzionamento del Centro in collaborazione con l’AUSL pisana in attesa dell’auspicata chiarificazione normativa del ruolo sanitario dell’Ente, inter- venuta con l’emanazione del D.Lgs. n. 106/2009, modificativo del D.Lgs. n. 81/2008, con il quale è stata disposta l’attribuzione all’INAIL della competenza primaria a ero- gare prestazioni di assistenza riabilitativa non ospedaliera.

L’emanazione del suddetto Decreto Legislativo ha pertanto reso necessario procedere alla trasformazione del CRM da struttura accreditata per la riabilitazione ospedaliera a struttura erogatrice di prestazioni di assistenza riabilitativa non ospeda- liera.

Il rapporto convenzionale con l’AUSL 5 di Pisa è stato rinnovato nel mese di dicembre 2014 per il biennio 2015-2016, con possibilità di proroga per un ulteriore anno. La convenzione prevede che la suddetta AUSL possa avvalersi del CRM per l’erogazione di prestazioni riabilitative in favore degli assistiti del SSN ed è finalizzata a garantire l’attivazione di sinergie tra il CRM e il Presidio ospedaliero di Volterra sia in ambito sanitario, che per quanto riguarda l’utilizzo di servizi strumentali necessari per il funzionamento del Centro Inail.

In tale ottica, è stato attivato con l’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Volterra un percorso integrato per la presa in carico riabilitativa post chirurgica da parte del CRM di infortunati sul lavoro e assistiti dal SSN con patologie della colonna vertebrale, con la finalità di offrire livelli assistenziali più elevati per un

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Da ultimo, il Piano Sanitario Sociale Integrato della Regione Toscana, pubbli- cato nel BURT n. 55 del 19.11.2014, ha previsto espressamente il consolidamento della presenza dell’INAIL a Volterra come parte integrante del sistema sanitario riabi- litativo locale e regionale.

Il CRM è certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 9001-2008. Per la sicu- rezza dell’assistito viene svolta attività di gestione del rischio clinico come previsto dal provvedimento regionale di accreditamento.

Il Centro svolge, allo stato, la propria attività quale Presidio, residenziale e semiresidenziale, di riabilitazione funzionale dei soggetti portatori di disabilità fisiche conseguenti a patologie invalidanti ammissibili per condizione clinica stabilizzata a trattamento riabilitativo extraospedaliero. A riguardo si precisa che il CRM è stato ac- creditato dalla Regione Toscana nel 2010 per n. 23 “posti letto” in regime residenzia- le e n. 23 posti in regime semiresidenziale. Il CRM è, inoltre, accreditato quale centro ambulatoriale di recupero e riabilitazione funzionale.

In virtù dei programmi di cura svolti, della metodologia multidisciplinare adotta- ta e della possibilità di accogliere soggetti in situazione di grave riduzione delle auto- nomie motorie e personali, il Centro eroga un servizio finalizzato al reintegro dell’integrità psico-fisica dell’assistito.

Nel rispetto dei criteri di accessibilità e tempestività il percorso di presa in cari- co viene attivato per tutte le persone che ne hanno necessità, effettuando gli inter- venti in tempi adeguati in rapporto al tipo di bisogno e in funzione delle fasi biologi- che del recupero e delle necessità socio-ambientali.

Inoltre, il CRM, in applicazione del principio di appropriatezza, garantisce una coerente successione e integrazione dei diversi interventi e tipologie di setting in fun- zione delle fasi del processo morboso, delle condizioni cliniche dell’assistito nonché della sua situazione familiare e ambientale, accordando priorità alla presa in carico di menomazioni e disabilità più significative.

Come declinazione del citato principio, l’“appropriatezza erogativa” prevede che l’organizzazione dei servizi sia strutturata secondo modalità che consentono di far fronte ai diversi bisogni degli assistiti e non semplicemente all’erogazione delle prestazioni.

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Ogni intervento è guidato da un programma riabilitativo inserito in un Progetto Riabilitativo Individualizzato, orientato al raggiungimento di obiettivi ben definiti e mi- surabili. Strettamente connessa all’intervento riabilitativo è la partecipazione attiva e consapevole al percorso di cura da parte dell’assistito e dei suoi familiari, da perse- guire, se necessario, con azioni di supporto e informazione durante tutto il periodo della presa in carico.

Viene inoltre privilegiato un approccio educativo all’assistito finalizzato a dota- re lo stesso di strumenti conoscitivi per una corretta autogestione delle proprie pro- blematiche in un’ottica di “coinvolgimento attivo dell’utente”.

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2. Le attività del Centro di Riabilitazione Motoria

2.1. L’attività di riabilitazione muscolo-scheletrica

Il CRM eroga prestazioni di riabilitazione intensiva extraospedaliera. Le pre- stazioni vengono erogate in favore di soggetti con limitazioni funzionali rilevanti in esito a traumi dell’apparato muscolo-scheletrico, nonché a lesioni del sistema nervo- so.

L’attività riabilitativa viene svolta in fase post-acuta, e comunque allorquando le condizioni risultino stabilizzate sotto il profilo clinico generale.

Gli obiettivi a breve termine sono la gestione del dolore e il recupero delle componenti bio-meccaniche della performance. Nel medio-lungo periodo l’intervento è orientato al massimo recupero possibile dell’autonomia funzionale.

Oggetto del trattamento riabilitativo sono principalmente i politraumi, i traumi fratturativi degli arti e del rachide, i traumi complessi degli arti, le ricostruzioni chi- rurgiche dei tendini della mano, le rico- struzioni legamentose del ginocchio e della spalla, le artroprotesi, le lesioni ner- vose periferiche nonché i traumi vertebro- midollari una volta concluso il percorso di cura nelle Unità Spinali.

Le prestazioni riabilitative in regi- me residenziale e semiresidenziale sono erogate sia nei confronti degli infortunati sul lavoro e/o tecnopatici, che degli assistiti dal SSN. Le prestazioni ambulatoriali, che hanno per oggetto visite fisiatriche e trat- tamenti con onde d’urto, sono attualmente rivolte ad assistiti INAIL e a privati.

In virtù della convenzione in essere con l’AUSL 5 di Pisa, il CRM si avvale inoltre del Presidio Ospedaliero di Volterra nonché degli altri Presidî dipendenti dalla stessa AUSL per le consulenze specialistiche e le prestazioni di diagnostica strumen- tale e di laboratorio che si rendano necessarie durante la permanenza dell’assistito presso il Centro.

Alle cure riabilitative in regime residenziale, con permanenza nella struttura per le intere 24 ore, l’assistito può accedere in base al grado di autosufficienza e alla necessità di interventi assistenziali di base. In regime semiresidenziale l’assistito ac-

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cede alla struttura nelle ore diurne per il trattamento riabilitativo ed è alloggiato in strutture alberghiere convenzionate con l’Istituto.

L’assistito è preso in carico dall’équipe multidisciplinare del CRM, composta da DM II fisiatra, medici specialisti, fisioterapisti, infermie- ri, psicologo e funzionario socio-educativo. Gra- zie all’intensità dei programmi di cure (almeno 3 ore al giorno), alla metodologia multidisciplinare e alla possibilità di accogliere soggetti in situa- zione di grave riduzione delle autonomie motorie e personali, il CRM rappresenta un valido riferi- mento per le Sedi dell’Istituto che intendano pro- porre ai propri assistiti un percorso di cure che inizia in fase immediatamente post-acuta ed è orientato al massimo recupero funzionale e alla prevenzione di tutte le complicanze che possono derivare da una presa in carico tardiva o insufficiente.

Le attrezzature in dotazione al CRM consentono trattamenti riabilitativi di alto livello e vengono periodicamente rinnovate al fine di mantenerne il pieno stato di effi- cienza, di migliorare costantemente l’offerta di prestazioni agli assistiti, nonché di ga- rantire il rispetto della normativa vigente in materia di controlli.

Inoltre, in considerazione del fatto che il CRM è impegnato in progetti di ricer- ca per la validazione clinica di apparecchi tecnologicamente innovativi nel campo della riabilitazione, gli assistiti hanno la possibilità di accedere a percorsi di cura che prevedono l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia nel campo della robotica riabi- litativa.

Grazie ad apposita convenzione stipulata con il Comune di Volterra per l’utilizzo della piscina comunale, il trattamento riabilitativo in palestra è integrato da un programma di idrochinesiterapia, sia pure per un numero limitato di assistiti.

Nella tabella che segue è riportato, per il periodo 2010-2014, il numero degli assistiti in regime residenziale e semiresidenziale e delle prestazioni riabilitative ero- gate.

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2010 Totale Assistiti Totale Prestaz. Riab.

Residenziali 170

329 59.070

Semiresidenziali 159

2011 Totale Assistiti Totale Prestaz. Riab.

Residenziali 233

443 57.910

Semiresidenziali 210

2012 Totale Assistiti Totale Prestaz. Riab.

Residenziali 239

449 56.700

Semiresidenziali 210

2013 Totale Assistiti Totale Prestaz. Riab.

Residenziali 244

466 54.943

Semiresidenziali 222

2014 Totale Assistiti Totale Prestaz. Riab.

Residenziali 287

624 62.394

Semiresidenziali 337

Gli ambienti in uso

Gli ambienti utilizzati per l’attività riabilitativa sono i seguenti:

Ambienti – Area riabilitazione

Palestra Ambulatorio

1 Studio per Coordinatore fisioterapisti

1 Studio per personale fisioterapico (l’utilizzo è condiviso da n. 14 fisioterapisti)

1 Spogliatoio attrezzato con docce per gli assistiti

Le attrezzature e le apparecchiature in dotazione

Nei prospetti che seguono sono elencate le tipologie di attrezzature e appa- recchiature elettromedicali utilizzate per l’attività di riabilitazione e a supporto della stessa.

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Attrezzature e strumentazioni - Area riabilitazione

Cyclette verticali e recline Bagno termostatico per modellamento splint

Tapis roulant Phon industriale per modellamento splint

Crioterapia Tracciatore di movimenti X Sense

Exogen Ultrasuoni Accelerometro G-Sensor analisi del passo

Ergometro passivo-assistito per arti superiori e inferiori Elettromiografo di superficie Sollevatore per pazienti

Bilancia digitale Lettini fisioterapici elettrocomandati verticali

Apparecchiature isotoniche: leg extension, leg press, leg

curl, poliercolina , abduttori-adduttori Scale riabilitative

Stepper Spalliere

Ergometro arti superiori attivo TOP Barella

Sistema elettromeccanico per terapia BTE Primus Materassini per la riabilitazione a terra Sistema elettromeccanico per terapia Multi Joint Sy-

stem Barella a cucchiaio bivalva

Apparecchiatura isocinetica Biodex Panche

Pedana propriocettiva strumentale arto inferiore Prokin Parallele con percorsi propriocettivi ed ostacoli Apparecchio di Baropodometria per la valutazione del

passo Parallele movibili

Apparecchio di elettroterapia per correnti: TENS, diadi- naiche, interferenziali, galvanica, elettrostimolazione per muscoli normoinnervati e denervati, faradiche.

Step

Apparecchi portatili per elettrostimolazione Specchio quadrettato Apparecchio di magnetoterapia letto, solenoide per la

palestra e portatile Sgabelli con ruote ad altezza regolabile per terapisti

Apparecchio di Laserterapia Predellino

Apparecchio per Tecarterapia Modellino scheletro

Diafanoscopio Carrucola arti superiori

Podoscopio Ausili per la movimentazione dei pazienti

Apparecchio Zamar per trattamento termico cal-

do/freddo Cuscini antidecubito

Standing sollevatore Ausili per la rieducazione al passo: stampelle, tripodi, tetrapodi, deambulatori ascellari, deambulatori manuali

Letto di verticalizzazione Carrozzine

Struzzo sollevatore Kit di ausili ergonomici per le autonomie motorie Sistema di campi magnetici complessi a bassa frequen-

za Lymfa Therapy Mobilizzatore Kinetec

Attrezzature e apparecchiature a supporto dell’attività di riabilitazione Frigorifero farmaci

Lettino elettrico da visita Carrozzine a rotelle Elettrocardiografo

Apparecchio per onde d’urto Solleva persone

Lavapadelle

Lettini per ambulatorio medico Aspiratori tracheali

Ecografo Defibrillatori

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2.2. L’Area degenza

Per la degenza degli assistiti in regime residenziale, il CRM dispone dei seguenti ambienti:

Stanze degenza assistiti Altri ambienti

Stanze Posti letto Studio/ambulatorio del Direttore sanitario e Primario 1 Singola 1 1 Studio/ambulatorio (l’utilizzo è condiviso da più medici)

5 Doppie 10 1 Studio/ambulatorio (*)

3 Triple 9 1 Stanza per il Coordinatore degli infermieri Totale: 9 Totale: 20 1 Medicheria

1 Spogliatoio per il personale 1 Vuotatoio

1 Bagno clinico

(*) Prevalentemente dedicato all’erogazione di prestazioni ambulatoriali

A fronte di n. 23 “posti letto” accreditati dalla Regione Toscana, il CRM può uti- lizzare solo n. 20 posti a causa dell’impossibilità da parte dell’AUSL 5 di Pisa di met- tere a disposizione del Centro ulteriori stanze.

Nell’Area degenza sono ubicati anche i locali dedicati alla ristorazione degli assistiti (sala mensa, cucina). La sala mensa viene utilizzata, altresì, per le attività ricreative degli assistiti.

Le attrezzature e le apparecchiature elettromedicali in dotazione

Le attrezzature e le apparecchiature elettromedicali in dotazione al CRM nel- l’Area degenza sono elencate nella tabella sotto riportata.

Attrezzature e apparecchiature elettromedicali

Apparecchio per aerosolterapia Lavastoviglie da cucina

Apparecchio per onde d'urto Letti Elettrici

Asse scivolamento Letto per rianimazione

Barella ad altezza variabile Manichino

Bilancia Meccanica Mobilizzatore elettrico ginocchio/anca

Caricatore per sonde elettromiografo Pulsiossimetro

Carrozzine Router Wireless per Elettromiografo

Defibrillatore Sedie (Rotelle, Bilancia, Evacuazione)

Ecografo Sistema Elettromiografico

Giroscopio per Elettromiografo Sonde per onde d'urto Apparecchio per lavapadelle

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2.3. L’idrochinesiterapia

La progressiva evoluzione nel campo della riabilitazione ha evidenziato in mo- do sempre più convincente l’importanza dell’idrochinesiterapia quale approccio riabi- litativo sia per le patologie del sistema nervoso, che dell’apparato locomotore.

L’acqua viene ormai vista, nell’ottica riabilitativa, non più come semplice suppor- to di un progetto riabilitativo, ma come ele- mento determinante per ottenere presta- zioni e comportamenti non altrimenti per- seguibili in un ambiente fortemente condi- zionato dalle leggi della forza di gravità.

Le opzioni terapeutiche offerte dall’idrochinesiterapia, assolutamente inno- vative e non sperimentabili a secco, posso-

no essere sfruttate dal riabilitatore per raggiungere obiettivi specifici di recupero con modalità e/o tempi diversi rispetto alle tecniche usualmente utilizzate in palestra, ab- breviando i tempi e facilitando la riacquisizione di competenze motorie compromesse dall’evento lesivo.

Le indicazioni all’idrochinesiterapia sono neurologiche, ortopediche, traumato- logiche, reumatologiche. La letteratura scientifica ha da tempo evidenziato che l’idrochinesiterapia sortisce effetti terapeutici di comprovata efficacia.

Il CRM eroga dal 2004 il servizio di idrochinesiterapia presso la piscina comu- nale di Volterra con affitto di n. 1 corsia che viene messa a disposizione degli assistiti del Centro per n. 2 ore al giorno (dalle ore 9.00 alle ore 11.00) dal lunedì al venerdì.

In tale arco di tempo vengono trattati n. 6 assistiti il cui trasporto dal CRM alla piscina e viceversa, unitamente a quello del per- sonale del CRM impiegato, viene garantito da un operatore esterno. Tale servizio comporta, pertanto, l’assenza dal Centro del personale impegnato in tale attività per complessive n. 3 ore al giorno.

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Il costo che il CRM sostiene per l’attività di idrochinesiterapia presso la piscina comunale di Volterra ammonta a € 21.312,00 all’anno. Le singole voci di costo sono indicate nel prospetto che segue.

Tipo di costo Costo annuo

Affitto vasche 11.712,00

Trasporto 9.600,00

Totali € 21.312,00

Ausilî e attrezzature

Di seguito è riportato l’elenco delle tipologie di ausilî e attrezzature che vengo- no utilizzati dal CRM per l’attività di idrochinesiterapia.

Guanti palmati in neoprene Cavigliere Tondi ludi

Step

Ciambelle di vari diametri Tavolette

Collare cervicale galleggiante Manubri

Braccioli Cinture galleggianti

Smile

Criticità

Nel corso dell'esperienza maturata sono state individuate le seguenti criticità:

o temperatura dell’acqua non idonea al trattamento di idrochinesiterapia;

o impossibilità di usufruire di livelli di acqua diversi a seconda delle esigenze di trattamento;

o insufficienza di attrezzature e ausilî all’interno della vasca;

o difficoltà nel trasporto degli assistiti con ridotte autonomie motorie, che ne- cessitano di carrozzine e ausilî per la deambulazione;

o non ottimizzazione del servizio in relazione ai tempi di andata/ritorno dal CRM alla piscina;

o rischi connessi al trasporto;

o costo del servizio di trasporto (attualmente i viaggi sono 4 al giorno);

o limitazioni nel numero di assistiti trattati (massimo n. 6 per ciclo).

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2.4. I servizi aggiuntivi agli assistiti

Nei confronti degli assistiti vengono erogati i seguenti servizi aggiuntivi:

o Sportello informativo CIP (Comitato Para- limpico Italiano), attivato allo scopo di pro- muovere e sensibilizzare alla pratica delle di- verse discipline sportive a livello agonisti- co/amatoriale le persone disabili per accre- scere la cultura dello sport come strumento di reinserimento sociale. L’attività dello spor- tello consiste nel fornire informazioni sulle di- scipline sportive praticabili, consegnare ma- teriale informativo, elaborare progetti indivi- duali di attività. Il servizio viene svolto in col- laborazione con il CIP presso la stanza in uso allo psicologo.

o Assistenza religiosa: gli assistiti possono essere sostenuti spiritual- mente da un sacerdote di fede cattolica reperibile all’interno del Presi- dio Ospedaliero di Volterra. Per garantire l’espressione delle differenze culturali, religiose ed etniche, il Centro, su richiesta degli assistiti di cul- to non cattolico, provvede a contattare rappresentanti di altre religioni. Il servizio viene svolto all’interno dell’Area degenza.

o Servizio di Biblioteca: i volumi in dotazione al CRM sono collocati all’interno della sala mensa per gli assistiti.

o Servizio connessione Wi-Fi: Il CRM offre questo servizio agli assistiti in regime residenziale.

o Servizio mensa per gli assistiti in regime residenziale. Il servizio di ri- storazione è gestito dall’Ospedale di Volterra e viene svolto all’interno dell’Area degenza.

o Attività ricreative: il servizio viene svolto all’interno dell’Area degenza.

o Trasporti sanitari: il CRM ha accordi in materia di trasporti sanitari con l’Arciconfraternita della Misericordia di Volterra e con la Croce Rossa Italiana-Comitato Locale di Volterra.

o Assistenza volontari AVO (Associazione Volontari Ospedalieri): sono presenti presso il CRM alcuni volontari, autorizzati dalla Direzione Sani- taria del Centro, per il sostegno morale e materiale agli assistiti.

Gli assistiti in regime semiresidenziale soggiornano attualmente presso strut- ture alberghiere convenzionate con l’Istituto.

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2.5. L’attività di ricerca

Il CRM, al fine di perseguire il costante miglioramento delle prestazioni riabili- tative a favore degli assistiti, partecipa a progetti di ricerca orientati all’innovazione tecnologica in campo riabilitativo in partnership con Istituti di eccellenza.

In particolare, il CRM opera come centro clinico per la sperimentazione di nuove tecnologie per la riabilitazione muscolo-scheletrica. In tal senso, nel dicembre 2011 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecno- logia di Genova per la realizzazione di un programma congiunto di ricerca e sviluppo di innovative tecnologie robotiche per la riabilitazione.

Tale accordo ha sinora consentito la realizzazione di:

o un progetto di ricerca per lo sviluppo e la validazione clinica di un di- spositivo robotico prototipale per la riabilitazione della caviglia (AR- BOT), attualmente in corso di sperimentazione presso il CRM con uno studio clinico dedicato;

o una seconda linea di ricerca per lo sviluppo e la validazione clinica di un prototipo per la rieducazione funzionale robot-assistita del polso (WRISTBOT), già installato nella palestra del CRM, la cui sperimenta- zione clinica è iniziata a gennaio 2015 con uno studio dedicato.

Nell’ambito dell’accordo è inoltre prevista la possibilità di attivare ulteriori pos- sibili linee di ricerca congiunta nel settore della robotica riabilitativa, focalizzate sullo sviluppo della piattaforma ARBOT per applicazioni riabilitative estese ad altri distretti diversi dalla caviglia (arto inferiore in toto, rachide).

Al fine di ampliare e diversifica- re le collaborazioni scientifiche, il CRM ha instaurato una partnership con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore S. Anna di Pisa, sulla base del comune interesse allo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della valutazione strumentale delle capacità funzionali residue, degli ausilî tecnolo- gici e dei dispositivi robotici per la ria- bilitazione muscolo-scheletrica.

La finalità specifica di tale collaborazione è l’ideazione, la progettazione e la realizzazione, in forma di prototipo, di ausilî tecnologicamente avanzati per la vertica- lizzazione e la mobilità in ambienti interni, destinati ad assistiti affetti da paraplegia e/o da altre gravi limitazioni funzionali a carico degli arti inferiori.

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L’accordo di collaborazione tra il CRM e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, sottoscritto nel dicembre 2012 e di durata triennale, è giunto alla fase finale della co- struzione del dispositivo robotico, che, dopo le necessarie procedure di validazione tecnica, sarà sperimentato presso il CRM nell’ambito di uno studio clinico dedicato.

Il CRM è stato, altresì, individuato quale partner da Biotecnology-Tecnologie elettromedicali per la validazione clinica di dispositivi medici; recentemente la Bio- tecnology ha commercializzato in Italia un innovativo dispositivo medico per la tera- pia mediante campi magnetici complessi ultradeboli a campo variabile, denominato LIMFA THERAPY ®.

Tale apparecchio trova indicazione nel trattamento delle patologie osteoartico- lari degenerative, post-traumatiche e delle condizioni secondarie alla chirurgia orto- pedica. Al fine di valutare l’efficacia di LIMFA THERAPY ® nell’accelerazione del pro- cesso di guarigione delle fratture degli arti in ritardo di consolidazione o evolute in pseudoartrosi è stato approvato un protocollo di ricerca da parte del Comitato Etico di Area Vasta Nord-Ovest Toscana ed è stata avviata la sperimentazione clinica.

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2.6. L’attività amministrativa

L’attività amministrativa del CRM si articola nelle seguenti Aree di lavoro:

o Direzione: svolge le attività di indirizzo e coordinamento del Centro.

o Segreteria: svolge le attività a supporto della Direzione.

o Accreditamento: svolge le attività finalizzate al costante adeguamento del- le procedure organizzative per il mantenimento e il rinnovo del regime di accreditamento.

o Qualità: svolge le attività finalizzate al mantenimento della certificazione di qualità del CRM con il costante adeguamento dei percorsi organizzativi nell’ottica di perseguire standard qualitativi di eccellenza nell’erogazione delle prestazioni.

o Sportello per l’utenza: cura i rapporti con gli assistiti e con le Unità territo- riali dell’Istituto.

o Risorse umane: svolge le attività inerenti la gestione del personale dipen- dente.

o Formazione/Missioni del personale: svolge le attività finalizzate alla pre- disposizione e alla gestione del piano di formazione del personale sanitario sulla base dei bisogni formativi individuali e in linea con quanto definito dal Ministero della Salute in materia di formazione. Provvede agli adempimenti per l’invio in missione del personale dipendente.

o Economato: stipula e gestisce i contratti di lavori, servizi e forniture.

o Contabilità, Pianificazione/Budget: svolge le attività in tema di pianifica- zione e predisposizione del budget nonché di gestione contabile dei contrat- ti di lavori, servizi e forniture.

Gli ambienti presso cui si svolge l’attività amministrativa del CRM si compon- gono di n. 7 stanze. Il totale è comprensivo della stanza destinata al funzionario so- cio-educativo. A causa della mancanza di spazi sufficienti nell’Area sanitaria, lo stu- dio dello psicologo è collocato nell’Area amministrativa.

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3. La logistica

3.1 Gli ambienti in uso

Il CRM svolge le proprie attività in alcuni locali dei padiglioni “Mingazzini” e

“Baccelli” dell’Ospedale di Volterra, concessi in locazione dalla AUSL 5 di Pisa e ospitanti anche reparti ospedalieri. La porzione del padiglione “Mingazzini” in uso al CRM è pari a 820 mq; quella del padiglione “Baccelli” è pari a 978 mq. La superficie complessivamente occupata è di 1.798 mq. Le aree in questione sono state oggetto, nel tempo, di interventi di adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e di accreditamento delle strutture sanitarie.

Il CRM, a fronte dell’utilizzo degli ambienti di cui dispone, corrisponde all’AUSL 5 di Pisa un canone di locazione annuo pari a € 152.647,20. Il contratto ver- rà a scadere nel 2017.

In virtù di tale contratto, alla AUSL compete:

- la manutenzione strutturale straordinaria dell'immobile;

- la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti “a monte” (idrico- sanitario, elettrico, di riscaldamento, per gas medicali).

Al CRM, invece, compete:

- la manutenzione ordinaria dell’immobile;

- la manutenzione degli impianti “a valle”, con affidamento a ditte specializzate esterne ovvero all’Ufficio Tecnico della AUSL 5;

- l’acquisizione delle verifiche di sicurezza e di manutenzione, e ciò in quanto il CRM è comunque tenuto a controllare che l’Azienda proprietaria dia esecu- zione al piano di manutenzione degli impianti centralizzati.

3.2 Le criticità

Gli spazi a disposizione del CRM risultano essere obiettivamente insufficienti, mal distribuiti e non funzionalmente collegati in rapporto alla dotazione strumentale e al numero degli assistiti e degli addetti. In particolare, gli ambienti a disposizione ri- sultano inadeguati in ragione delle esigenze operative e la loro dislocazione è carat- terizzata da soluzioni di continuità in conseguenza della loro ubicazione, come già

(20)

Ciò rende particolarmente difficoltoso l’ordinario svolgimento delle attività.

Avuto riguardo alle principali criticità esistenti si evidenzia che:

o il CRM non dispone di un unico punto di ingresso per l’accesso;

o per accedere all’Area riabilitativa, all’Area per la degenza degli as- sistiti e all’Area Amministrativa è necessario attraversare ambienti ospedalieri;

o l’accesso al CRM da parte delle persone con disabilità può avve- nire solo attraversando i locali dell’Ospedale;

o l’ampiezza delle stanze per la degenza non è tale da garantire un adegua- to comfort ambientale;

o la disponibilità di un’unica stanza singola nell’Area degenza non consente di soddisfare appieno le esigenze connesse all’ospitalità di assistiti di ses- so diverso e non consente di provvedere, con immediatezza, ove neces- sario, all’isolamento di un assistito con patologie che impongono tale sta- to;

o la disposizione degli ambienti non consente un’adeguata separazione dei percorsi interni al Centro tra assistiti in regime residenziale e assistiti am- bulatoriali nonché visitatori;

o a causa dell’impossibilità di disporre di uno spazio dedicato, la sala mensa viene utilizzata per ospitare anche le attività ricreative e di svago degli as- sistiti;

o l’ampiezza degli spazi di incontro con i familiari e delle sale di attesa non è sufficiente a soddisfare le relative esigenze;

o non risulta sufficiente l’ampiezza degli spazi a disposizione per gli archivi e per il deposito del materiale sanitario e di consumo; a tale proposito si rappresenta che per il deposito e lo stoccaggio di materiale si è reso ne- cessario utilizzare un locale esterno al complesso ospedaliero per il quale il CRM sostiene un onere locativo di € 4.080,00 all’anno. Per il deposito degli ausilî, invece, viene utilizzato un “container” situato all’interno del complesso ospedaliero;

o risulta difficoltosa la comunicazione tra operatori che svolgono la propria attività in locali intervallati da ambienti ospedalieri. Per lo stesso motivo non risulta agevole l’utilizzo dei percorsi interni al CRM;

o il numero degli studi medici a disposizione è inadeguato in rapporto al numero dei medici operanti presso il CRM;

o a causa dell’insufficienza degli spazi a disposizione del CRM, non è stato possibile prevedere servizi igienici per i visitatori e per gli assistiti che si recano presso il Centro per usufruire di prestazioni ambulatoriali;

(21)

o a causa dell’insufficienza degli spazi a disposizione del CRM lo spogliatoio per il personale dipendente di sesso maschile è stato collocato nella por- zione del padiglione “Baccelli” utilizzata dall’Ospedale di Volterra.

o gli spazi a disposizione risultano complessivamente insufficienti a garanti- re una idonea collocazione delle apparecchiature e delle strumentazioni in dotazione.

(22)

4. Le Risorse umane

4.1 Raffronto dotazione organica/forza

Attualmente il CRM si avvale di n. 47 risorse a contratto EPNE. Di seguito si riporta il prospetto contenente l’indicazione del fabbisogno del Centro e del personale in forza.

Profilo Qualifica

Dotazione

organica Det. DG

n. 16 11.03.2014

Personale in forza

al 31.08.2015

Differenza tra personale

in forza e dotazione

organica

Note

Amministrativo Resp. Struttura B 1 1 0

P.O. 1° Liv. 1 1 0

P.O. 2° Liv. 1 1 0

Aree B-C 4 4 0

TOTALE 7 7 0

Socio-

educativo P.O. 1° Liv. 1 1 (*) 0 (*) funzionario socio-educativo allo stato non titolare di P.O.

Sanitario Infermieri P.O. 1° Liv. 1 1 0

P.O. 2° Liv. 1 1 0

Area C 14 12 (**) -2 (**) di cui n. 1 in assegnazione tempora- nea presso altra Sede

TOTALE 16 14 -2

Operatori socio-

sanitari Area B 7 7 0

Fisioterapisti

P.O. 1° Liv. 1 1 0

P.O. 2° Liv. 2 2 0

Area C 12 12 (***) 0

(***) di cui n. 1 in part-time e n. 1 in assegnazione temporanea presso il CDPR di Firenze

TOTALE 15 15 0

Medici

II Livello 1 1 0

I Livello 3 2 (****) -1 (****) di cui n. 1 in aspettativa ai sensi della Legge 1204/78

TOTALE 4 3 -1

TOTALE GENERALE 50 47 -3

.

(23)

Il Piano di sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra

Le disfunzioni organizzative e le difficoltà gestionali che incidono sulle attività svolte dal CRM e che sono state esplicitate nella Parte I del documento rischiano di compromettere i livelli quali-quantitativi di servizio fino a oggi assicurati, pur a fronte dell’impegno profuso quotidianamente dal personale del Centro al fine di soddisfare la domanda di salute degli assistiti.

Occorre, dunque, attuare tutti gli interventi necessari a garantire che il servizio erogato sia rispondente alle specifiche esigenze degli infortunati. A riguardo si ritiene che tali interventi debbano essere declinati secondo ben individuate linee di sviluppo che consentano di perseguire simultaneamente un triplice obiettivo:

- il consolidamento e il potenziamento dei servizi attualmente erogati dal CRM;

- l’evoluzione della Struttura INAIL in centro di eccellenza a livello nazionale in grado di sviluppare la propria azione lungo più direttrici nell’ottica di un processo olistico di “presa in carico” riabilitativa;

- la valorizzazione degli immobili di proprietà dell’Istituto nell’area del com- plesso ospedaliero di Volterra.

Il Piano di sviluppo del Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra si fonda, pertanto, sui seguenti razionali d’intervento:

1. Sviluppo dell’attività di riabilitazione muscolo-scheletrica 2. Attivazione del servizio di riabilitazione dei soggetti con lesioni

midollari

3. Sviluppo dell’Area degenza

4. Sviluppo del servizio di idrochinesiterapia

5. Attivazione del servizio di Terapia Occupazionale per il recupero del gesto lavorativo

6. Sviluppo dell’attività di ricerca 7. Sviluppo dell’attività amministrativa

Parte II

(24)

La prospettiva di sviluppo sopra delineata presenta caratteristiche atte a diffe- renziarla significativamente dal sistema coordinato di servizi e strutture dedicate all’assistenza riabilitativa che l’Istituto, in attuazione dell’Accordo quadro sancito in Conferenza Stato/Regioni in data 2 febbraio 2012, sta realizzando sul territorio na- zionale, di concerto con le Regioni di riferimento, in virtù degli accordi contrattuali in corso di stipula con le strutture dei Servizi Sanitari Regionali.

Infatti, l’offerta riabilitativa che il CRM garantirà all’esito dell’attuazione del Piano di sviluppo non consisterà nello svolgimento di mera attività riabilitativa, ma si concretizzerà nell’erogazione di un complesso di prestazioni tra loro integrate (riabili- tazione, idrochinesiterapia, terapia occupazionale per il recupero del gesto lavorativo, interventi per il reinserimento sociale e lavorativo, etc.) secondo un’accezione unita- ria di percorso che va dalla riabilitazione al sostegno per il reinserimento nella vita di relazione.

Inoltre, l’intervento dell’équipe multidisciplinare consentirà di realizzare una presa in carico basata sulla valutazione multidimensionale dei bisogni (Metodo di classificazione ICF). A ciò aggiungasi la peculiarità del modello riabilitativo del CRM, caratterizzato, come già oggi avviene, dall’erogazione di prestazioni di riabilitazione intensiva in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale.

Inoltre, ai fini del costante miglioramento delle prestazioni a favore degli assi- stiti, l’attività di riabilitazione svolta dal CRM si avvarrà sempre più degli effetti positivi derivanti dall’attività di ricerca condotta dal Centro, orientata all’innovazione e alla sperimentazione delle nuove tecnologie realizzate.

Le suddette caratteristiche, dunque, renderanno l’attività svolta dal CRM un unicum nell’ambito della complessiva azione dell’Istituto volta alla tutela globale inte- grata del lavoratore.

.

(25)

1. Sviluppo dell’attività di riabilitazione muscolo-scheletrica

Dal 2010 al 2014, nonostante le criticità degli ambienti attualmente in uso, si è registrato un costante incremento del numero di assistiti INAIL (si passa infatti da n.

329 assistiti in regime residenziale e semiresidenziale nel 2010 a n. 624 assistiti nel 2014).

Ciò in virtù delle peculiarità che connotano il servizio fornito dal Centro, vale a dire la tempestività e appropriatezza dell’intervento, nonché la continuità che caratte- rizza il processo di presa in carico dell’infortunato che

si sviluppa attraverso un percorso che va dalla riabili- tazione al sostegno per il reinserimento sociale e lavo- rativo.

Presso il CRM viene infatti realizzato, attraverso l’intervento dell’équipe multidisciplinare, un “percorso assistenziale integrato” basato sulla valutazione multi- dimensionale dei bisogni. Il Progetto Riabilitativo Indi- vidualizzato pone al centro l’assistito e l’eventuale care giver e i relativi livelli d’intensità sono stabiliti in rela- zione alla natura delle specifiche esigenze che vengo- no in rilievo.

Organizzazione del servizio

A fronte dell’aumento di “domanda” l’obiettivo è quello di potenziare l’attività riabilitativa attraverso l’attuazione del Piano di sviluppo del CRM da cui conseguirà, anche per effetto di una più ampia e funzionale disponibilità di spazi dedicati alle atti- vità da svolgere, un’ottimizzazione dell’organizzazione del lavoro.

Risorse umane

Per le attività di riabilitazione muscolo-scheletrica saranno impiegate le pro- fessionalità sanitarie già operanti nel CRM.

(26)

Ambienti

Si riporta di seguito il prospetto riepilogativo degli ambienti necessari all’erogazione del servizio in questione.

Area riabilitazione muscolo-scheletrica 1 Ambulatorio per visite équipe

1 Ambulatorio medico Deposito ausilî

Deposito materiale di consumo Deposito materiale sanitario Locale ditta pulizia palestra

Stanza per Coordinatore fisioterapisti 1 stanza per fisioterapisti

1 Locale open space per BTE e isocinetica 1 Locale open space per isotonica e dinamica 1 Locale per laserterapia

1 Locale per magnetoterapia (n.2 apparecchi)

1 Palestra per rieducazione arto superiore e confezionamento splint 1 Palestra per rieducazione arto inferiore (comprensiva di percorsi di rieducazione al passo)

1 Palestra per attività propriocettiva con letto bobath e con letto RPG 1 Locale diviso in n. 14 box con lettino per il trattamento

1 Palestra per lavoro attivo

Spogliatoio/Servizi igienici con doccia per gli assistiti Sala di attesa per gli assistiti con servizi igienici Servizi igienici per il personale

Attrezzature

Per quanto riguarda le attrezzature, si rimanda a quanto esplicitato nel capito- lo dedicato all’attività riabilitativa nella Parte I del presente documento. Ulteriori even- tuali attrezzature specifiche occorrenti saranno individuate a seguito dell’attivazione del Piano di sviluppo.

(27)

2. Attivazione del servizio di riabilitazione dei soggetti con lesioni mi- dollari

Le lesioni midollari rappresentano una delle patologie più complesse e invali- danti.

Il moderno approccio a tale patologia prevede che le strutture coinvolte nel trattamento del soggetto medulloleso debbano garantire la più qualificata e moderna assistenza, comprensiva dello studio di nuove metodologie di trattamento e della prevenzione di ogni complicanza.

L’epidemiologia delle lesioni midollari pone numericamente al primo posto le lesioni traumatiche da incidente stra- dale, lavorativo o da sport, seguite da quelle non traumatiche.

Negli anni dal 1994 al 2011 sono stati indennizzati in rendita n. 2.286 infor- tuni sul lavoro che hanno comportato una lesione midollare (Fonte: CSA INAIL).

Avuto riguardo al trattamento riabilitativo dei soggetti mielolesi occorre partire dall’assunto che una persona con lesione midollare, dopo la fase di acuzie, non è più un “ammalato”, bensì una persona che deve riorganizzare la propria vita attraverso percorsi riabilitativi finalizzati, da una parte, al raggiungimento della massima auto- nomia possibile e, dall’altra, alla definizione di un nuovo progetto di vita.

L’obiettivo della linea di sviluppo in questione è quello di potenziare l’offerta riabilitativa del CRM nei confronti degli infortunati sul lavoro con mielolesione in fase post acuta e cioè nella “fase di stato” della lesione midollare, caratterizzata dallo sta- to cronico della stessa. Il servizio che si intende realizzare risponde all’esigenza più volte manifestata da parte di persone disabili con mielolesione di disporre, una volta dimesse dalle Unità spinali, delle ulteriori risposte riabilitative di cui necessitano e che si concretizzano nell’usufruire di prestazioni fisioterapiche di mantenimento.

Lo svolgimento di tale attività riabilitativa da parte del CRM potrà costituire un elemento qualificante della tutela globale del lavoratore che riveste anche un profilo di ordine etico, essendo rivolta ad assistiti che hanno pieno diritto al più ampio recu-

(28)

Organizzazione del servizio

L’attività di riabilitazione sarà svolta in regime residenziale o semiresidenziale a seconda delle necessità riabilitative e del grado di autonomia degli assistiti.

Poiché il perseguimento dell’obiettivo rappresentato dal recupero della mas- sima autonomia e indipendenza da parte della persona mielolesa implica la realizza- zione di sinergie tra gli interventi sanitari

e quelli finalizzati al reinserimento so- ciale, familiare e lavorativo, in aggiunta alle prestazioni riabilitative saranno ero- gati interventi di sostegno alla persona e all’autonomia, per l’integrazione e la risocializzazione, per facilitare il reinse- rimento lavorativo e per la promozione dell’attività sportiva. A tale ultimo ri- guardo il soggetto assistito potrà anche usufruire dello sportello informativo del CIP istituito presso il CRM.

Il CRM, in virtù della sua collocazione nell’ambito del Presidio ospedaliero di Volterra e delle sinergie con lo stesso sviluppate, potrà avvalersi delle specialità me- diche occorrenti per far fronte a eventuali esigenze che possono intervenire nella ge- stione del soggetto con lesione midollare.

Tenuto conto della scarsa presenza sul territorio nazionale di strutture dedica- te alla riabilitazione in fase post acuta delle persone mielolese, il bacino di utenza di riferimento sarà a livello nazionale.

Il CRM provvederà a erogare:

o una riabilitazione funzionale di tipo neuromotorio e scheletrico con inter- venti di alta specialità, al fine di consentire il recupero da parte dell’assistito delle abilità e autonomie utili a un effettivo reinserimento nella vita sociale e lavorativa;

o una terapia riabilitativa di mantenimento basata su un approccio multispe- cialistico integrato e finalizzato alla riabilitazione e al mantenimento, trami- te l’esercizio fisico, del trofismo della muscolatura non compromessa, nonché al recupero o all’incremento dello stato di forma cardiocircolatorio, metabolico e respiratorio, al fine di aumentare l’autonomia della persona disabile in tutte le attività della vita sociale.

(29)

A tali fini, l’équipe multidisciplinare del CRM elaborerà un Progetto Riabilitativo Individualizzato e provvederà a organizzare la giornata dell’assistito secondo modali- tà che prevedano anche lo svolgimento di attività sociali e di pratica motoria ai vari livelli.

Dovrà essere, inoltre, realizzato un percorso di training riabilitativo per l’utilizzo di ausilî per la mobilità: tale programma è, infatti, particolarmente indicato per perso- ne con lesione midollare. L’assistito, guidato da un terapista, si esercita a superare gli ostacoli e le specificità dei percorsi della vita quotidiana: rampe con pendenza, gradini, terreno sconnesso, ghiaia, etc.

Risorse umane

Per l’attività riabilitativa nei confronti dei soggetti con lesioni midollari verranno impiegate le professionalità operanti presso il CRM nei confronti delle quali saranno attivati gli opportuni interventi di formazione specifica.

Ambienti

In relazione alle specifiche esigenze dei soggetti con lesione midollare, nell’area riservata alla degenza degli assistiti saranno attrezzate n. 3 stanze con due posti letto ciascuna e n. 1 stanza con un

posto letto. Ciascuna stanza dovrà esse- re attrezzata con sollevatore a binario. In proposito si evidenzia che la normativa vigente prevede una superficie di almeno 9 mq per “posto letto” con servizi igienici adeguati alla patologia. Tenuto conto che l’assistito utilizza la carrozzina e/o altri ausilî per la sua autonomia, si rendono necessari per le stanze con n. 2 letti al- meno 21 mq per 2 persone e per le stan-

ze con un letto almeno 16 mq. I suddetti “posti letto” potranno essere utilizzati all’occorrenza anche per gli assistiti che presentino patologie particolarmente com- plesse.

(30)

Verranno, inoltre, utilizzati un ambiente domotico per le attività finalizzate al reinserimento in ambito domiciliare e una sala per ergoterapia per la prova e per l’addestramento all’uso di piccoli ausilî o ortesi.

I suddetti ambienti saranno utilizzati anche per le attività di Terapia Occupa- zionale per il recupero del gesto lavorativo.

Di seguito si riporta il prospetto riepilogativo degli ambienti necessari all’erogazione del servizio in questione.

Area degenza assistiti mielolesi “Posti letto”

Stanze doppie 3 6

Stanza singola 1 1

Totale “posti letto” 7

Attrezzature

Per quanto riguarda le attrezzature, si rimanda a quanto esplicitato nel capito- lo dedicato all’attività di riabilitazione muscolo-scheletrica nella Parte I del presente documento. Ulteriori eventuali attrezzature specifiche occorrenti saranno individuate a seguito dell’effettivo avvio delle attività.

(31)

3. Sviluppo dell’Area degenza

L’ottimizzazione dell’offerta riabilitativa sarà perseguita anche attraverso l’ottimizzazione degli spazi destinati all’Area degenza nonché l’incremento del livello qualitativo del regime residenziale.

Organizzazione del servizio

A riguardo sarà formulata richiesta alla Regione Toscana di accreditamento per complessivi n. 23 “posti letto” in regime residenziale - comprensivi di n. 7 “posti letto” per gli assistiti mielolesi - e per n. 23 posti in regime semiresidenziale.

Risorse umane

Per le attività da svolgere nell’Area degenza saranno impiegate le professio- nalità sanitarie attualmente operanti nel CRM.

Ambienti

Nel prospetto sotto riportato vengono indicati gli ambienti destinati all’Area de- genza degli assistiti; di questi, n. 3 stanze doppie e n. 1 stanza singola sono destina- te, come innanzi esplicitato, ai soggetti mielolesi. Le ulteriori 2 stanze singole sono dimensionate per il trattamento dei casi di maggiore complessità.

Area degenza assistiti “Posti letto”

Stanze doppie 10 20

Stanze singole 3 3

Totale posti letto 23

Vengono elencati, inoltre, gli altri ambienti funzionali all’attività svolta nell’Area in argomento.

(32)

Altri ambienti area degenza 1 Studio/ambulatorio del Direttore sanitario e DM II fisiatra 4 Studi/ambulatori

1 Studio per psicologo Cucina di servizio Bagno clinico

Locale biancheria sporca Locale biancheria pulita Locale rifiuti speciali Vuotatoio

Deposito ausilî

Deposito materiale di consumo Deposito materiale sanitario Locale per ditta pulizie

Locale stoccaggio forniture (con accesso dall’esterno) 1 Stanza per il Coordinatore infermieri

1 Sala per medicazioni 1 Medicheria

1 Stanza per infermieri

1 Stanza per assistente sociale Archivio cartelle cliniche

1 Spogliatoio con servizi igienici per dipendenti di sesso maschile 1 Spogliatoio con servizi igienici per dipendenti di sesso femminile Sala mensa per gli assistiti residenziali

Sala per attività ricreative

Attrezzature

Per quanto riguarda le attrezzature e le apparecchiature elettromedicali dell’Area de- genza, si rimanda a quanto esplicitato nella Parte I del presente documento.

Ulteriori eventuali attrezzature e appa- recchiature elettromedicali occorrenti saranno individuate a seguito dell’attuazione del Piano di sviluppo.

(33)

4. Sviluppo del servizio di idrochinesiterapia

Come già illustrato nella Parte I del presente documento, il CRM eroga il ser- vizio di idrochinesiterapia avvalendosi della piscina comunale di Volterra e ciò nella consapevolezza dell’importanza di tale metodologia riabilitativa, sia per le patologie del sistema nervoso che dell’apparato locomotore, in particolare per il trattamento di lesioni traumatiche, dopo immobilizzazioni o nel post-operatorio, ai fini di un inter- vento precoce e di una rapida ripresa funzionale.

L’obiettivo che si intende perseguire è l’erogazione di un trattamento riabilitati- vo quali-quantitativamente superiore all’attuale, con incremento del numero degli as- sistiti e in particolare di quelli con difficoltà motorie.

Organizzazione del servizio

Il trattamento di idrochinesiterapia verrà erogato per n. 5 giorni alla settimana.

Ogni assistito svolgerà un ciclo di 10 sedute nell’arco di due settimane.

L’effettuazione del trattamento nell’ambito di locali dedicati e debitamente at- trezzati, ubicati all’interno del Centro, consentirebbe di incrementare sensibilmente il numero quotidiano dei fruitori del servizio rispetto alla situazione attuale, svolgendo il trattamento sia in orario antimeridiano che po-

meridiano. Si ritiene utile evidenziare al riguar- do che, allo stato, il numero dei soggetti trattati presso il CRM risulta esiguo a fronte della nu- merosità delle richieste che pervengono dalle Sedi INAIL.

L’erogazione del servizio all’interno del Centro consentirà, inoltre, di eliminare i disagi, i rischi e i costi relativi al trasporto degli assistiti e del personale del Centro in ambienti esterni.

Risorse umane

Per lo svolgimento del servizio saranno impiegati fisioterapisti con specifica formazione professionale. Dei fisioterapisti attualmente in forza al CRM, n. 5 hanno già ricevuto apposita formazione. Si renderà necessario inoltre l’impiego di n. 1 me-

(34)

Ambienti

Al fine di erogare il servizio secondo le modalità descritte sarà necessario rea- lizzare ambienti da destinare all’allestimento della vasca riabilitativa e dei servizi connessi, che siano collegati funzionalmente con la palestra.

Si riportano di seguito i necessari requisiti strutturali:

1. Vasca riabilitativa dotata di camminamento interno:

− dimensioni 12 m x 18 m;

− profondità 90 cm, 120 cm, 150 cm;

− temperatura dell’acqua 30/34°c;

2. Servizi:

− spogliatoio e servizi igienici con doccia per gli assistiti;

− spogliatoio e servizi igienici con doccia per il personale.

3. Locali tecnici:

− locale per deposito ausilî.

4. Locale per manutenzione degli ambienti e controllo dell’acqua.

5. Ambulatorio.

6. Area accoglienza.

Attrezzature

Si riporta di seguito l’elenco delle attrezzature che occorrerà acquisire in ag- giunta a quelle già in dotazione al CRM per l’erogazione del servizio di idrochinesite- rapia.

Attrezzature e ausilî da acquisire

Presenza all'interno della vasca di parallele, sostegni laterali e altri ausilî per la deambulazione Scivolo esterno e interno alla vasca per l'accesso con specifica carrozzina

Presenza di sollevatore idraulico per la movimentazione di assistiti con gravi deficit della deambulazione Carrello per deposito ausilî

Palla propriocettiva Carrozzina specifica

Ulteriori sviluppi

Si ipotizza, come ulteriore sviluppo del servizio, la fruizione dei nuovi ambienti da parte di strutture riabilitative esterne dietro pagamento di un canone di affitto della vasca di riabilitazione, in orario compatibile con quello di utilizzo da parte degli assi- stiti INAIL.

(35)

5. Attivazione del servizio di Terapia Occupazionale per il recupero del gesto lavorativo

La Terapia Occupazionale è un intervento complesso di tipo riabilitativo mirato al recupero dell’autonomia specifica e del funzionamento globale compromesso dall’evento traumatico, e cioè della capacità della persona di eseguire azioni pratiche fondamentali affinché possa essere considerata indipendente nell’ambiente di vita quotidiana, nella cura di sé, nello svolgimento delle attività strumentali e nel tessuto sociale.

L’intervento di Terapia Occupazionale per il re- cupero del gesto lavorativo (Work Hardening) crea un ponte tra le capacità funzionali residue della persona e le richieste lavorative specifiche, ponendo l’attenzione sia sulle necessità fisiche che su quelle funzionali e comportamentali. Il Work Hardening (WH) è, pertanto, un programma riabilitativo individuale altamente strut- turato e finalizzato a precisi obiettivi, mirante a massi- mizzare le abilità necessarie per il rientro al lavoro, mi- gliorando la produttività, la sicurezza, la tolleranza allo sforzo e i comportamenti lavorativi.

I programmi sono interventi multidisciplinari che si concretizzano nel ricondi- zionamento fisico, nella simulazione di attività lavorative nonché nella realizzazione di interventi psico-sociali.

Il recupero della performance lavorativa e il reintegro nell’ambiente di lavoro è uno dei principali obiettivi che l’INAIL persegue nell’ambito della presa in carico dell’infortunato e/o tecnopatico; il ritorno quanto più rapido possibile allo svolgimento di una vita attiva è infatti fattore fondamentale nel percorso di recupero della dignità e della qualità di vita dell’assistito.

Di conseguenza l’orientamento dei programmi riabilitativi al ricondizionamento al gesto lavorativo consente di conferire agli stessi una valenza altamente positiva in termini di recupero dell’autonomia per il pieno reinserimento nella vita di relazione.

(36)

Occorre, quindi, che l’intervento riabilitativo task-oriented inizi il più precoce- mente possibile. L’infortunato deve essere coinvolto in una routine giornaliera che riproduca l’attività lavorativa nelle sue componenti fisiche, temporali e procedurali, in un ambiente protetto e con la supervisione di operatori adeguatamente formati.

È pertanto fondamentale strutturare l’in- tervento riabilitativo in modo tale che nel tempo l’assistito sia sempre meno impegnato nel- l’esercizio terapeutico (comunque indispensabi- le in fase precoce) e sempre più coinvolto nella sperimentazione di attività finalizzate e signifi- cative, evitando che finisca per “rifugiarsi” nella palestra, che è un ambiente sanitario protetto e

“artificiale” che non riproduce l’ambiente di vita quotidiano.

L’esperienza della Terapia Occupaziona- le per il recupero del gesto lavorativo in Italia risale agli anni 50, allorché venne istituita una

scuola INAIL di riqualificazione professionale presso il Centro di Riabilitazione al la- voro per motulesi da infortunio dell’Ospedale Civile di Legnano (vedi foto).

Con Deliberazione del 3 agosto 2011, n. 14 recante “Linee guida e criteri generali per le politi- che sanitarie”, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza ha rappresentato l’esigenza di creare un modello di servizio riabilitativo INAIL mirato non solo al generico recupero dell’efficienza funzionale, ma anche al recupero del gesto lavorativo e dell’at- titudine occupazionale.

Il Nuovo Modello Sanitario INAIL (approva- to con Determina Presidenziale del 17 gennaio 2013, n. 22) ha introdotto, dal canto suo, la figura del terapista occupazionale quale integrazione qualificante delle professionalità sanitarie operanti nell’Istituto, in grado di concorrere a definire la valutazione funzionale e psicologica del soggetto, nonché il relativo programma riabi- litativo finalizzato al recupero dell’autonomia personale.

(37)

Il Nuovo Modello Sanitario ha previsto la presenza di tale figura, oltre che presso gli Ambulatori INAIL di FKT e il Centro Protesi di Vigorso di Budrio, presso il CRM di Volterra.

Si evidenzia, a riguardo, che le pro- fessionalità sanitarie operanti presso il CRM hanno acquisito nel tempo esperienze e competenze sempre più qualificate nel campo della riabilitazione dell’arto superio- re, e in particolare della mano, il cui tratta- mento non può prescindere dalla rieduca- zione delle attività manipolative e gestuali tipiche della vita quotidiana.

Inoltre, l’attivazione del servizio di Terapia Occupazionale per il recupero del gesto lavorativo presso il CRM assume un rilievo tanto più preminente alla luce delle disposizioni normative contenute nell’art.1, comma 166, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015) che attribuisce all’INAIL specifiche competen- ze in materia di reinserimento professionale e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro.

L’INAIL potrebbe, pertanto, in questo campo diventare punto di riferimento a livello nazionale, facendosi anche promotore di iniziative di ricerca in materia di si- stemi di valutazione delle capacità funzionali e di riabilitazione orientata al lavoro.

Organizzazione del servizio

L’obiettivo della linea di sviluppo in questione è quello di istituire un servizio di Terapia Occupazionale focalizzato sul recupero del gesto lavorativo.

La presenza del terapista occupazionale nell’équipe del CRM consentirà di condurre programmi di trattamento che coinvolgono tutte le possibili relazioni tra per- sona, attività e ambiente, conformemente al modello bio-psico-sociale di salute (ICF).

L’acquisizione di tale figura professionale permetterà, inoltre, di erogare percorsi di cura maggiormente rispondenti ai bisogni degli assistiti con disabilità gravi e com- plesse come, ad esempio, le persone con lesione midollare.

Il programma di Work Hardening sarà delineato dall’équipe multidisciplinare del CRM dopo una sessione di valutazione delle capacità funzionali dell’assistito. Il bacino di utenza potenziale sarà rappresentato dalla totalità degli infortunati sul lavo-

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