COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena
VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 187 del 16/11/2017
OGGETTO: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018.
APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO.
L’anno duemiladiciassette, il giorno sedici del mese di novembre alle ore 14:30 presso questa sede comunale, a seguito di apposito invito diramato dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale.
Dall'appello nominale risultano presenti:
BASSI GIACOMO
GUICCIARDINI NICCOLO' GAROSI ILARIA
TADDEI CAROLINA ANTONELLI MARCO
Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore
Presente Assente Assente Presente Presente
Presiede il Sig. BASSI GIACOMO, Sindaco.
Assiste e cura la redazione del presente verbale il Dott. COPPOLA ELEONORA, in qualità di Segretario.
Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.
Oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO – ANNO 2018.
APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO.
LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:
- nell’ambito del territorio del Comune San Gimignano la villa romana d’età tardo-antica di Aiano-Torraccia di Chiusi (IV-VII sec. d.C.) rappresenta uno dei più prestigiosi e rilevanti complessi archeologici regionali di cui il Comune è proprietario dal gennaio 2015 (contratto rep. n. 1619 del 30/12/2014);
- a partire dal 2005 l’Université Catholique de Louvain in Belgio in collaborazione con il Comune di San Gimignano è promotrice della campagna archeologica denominata “VII Regio. La Valdelsa in età romana e tardo-antica” presso la villa tardo antica di Aiano- Torraccia di Chiusi (Comune di San Gimignano), sotto la direzione scientifica del Prof.
Marco Cavalieri;
-ponendosi sul solco di ricerche intraprese nel passato da illustri archeologici e topografi italiani (quali Ranuccio Bianchi Bandinelli e Giuliano de Marinis) la missione archeologica belga ha condotto studi (sotto il profilo storico-archeologico e del paesaggio) sulla monumentale villa urbana (databile tra IV e VII s. d.C.) collocata lungo la vallata del torrente Fosci (affluente del fiume Elsa);
Dato atto che sussiste la necessità, nella continuità della ricerca portata avanti in situ dall’Université Catholique de Louvain fin dal 2005, di poter proseguire con le indagini finora condotte e continuare nell’esecuzione degli scavi archeologici, anche in considerazione del rilievo storico e scientifico che questi studi rivestono per il nostro territorio;
Considerato che l’Université Catholique de Louvain ha condotto, fino a quest'anno, dieci campagne di scavo presso la villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi;
Ravvisata la necessità di convenire ad una collaborazione con l’Université Catholique de Louvain finalizzata al proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica per dare una completa e organica lettura della villa e per poter intervenire con un programma di consolidamento delle strutture murarie emerse, così come iniziato a porre in atto durante la campagna 2016;
Visto il progetto presentato dall’Université Catholique de Louvain, prot. 25324 del 15/11/2017, finalizzato al proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica condotte presso la villa romana d’età tardo antica in località Aiano-Torraccia di Chiusi allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale;
Considerato che:
- l'obiettivo del progetto è quello di poter dare una completa e organica lettura della villa, ma anche di poter intervenire con un programma di consolidamento delle strutture murarie emerse, già iniziato durante la campagna 2016;
- l’intervento di scavo previsto ha come finalità principale lo studio archeologico- stratigrafico del settore settentrionale della villa: il rinvenimento, già nel 2011, di una lunga e monumentale sala pilastrata sul suo asse longitudinale induce a ritenere fondamentale la ripresa di un’attività di scavo di ampio respiro e volta ad approfondire l’organizzazione spaziale di questo settore della villa in rapporto ai padiglioni già emersi nelle precedenti campagne;
- tali dinamiche e strategie di scavo comporteranno un’analisi pluridisciplinare dei dati raccolti (archeologici, architettonici, geologici, topografici, artistici e storici) relativi all’organizzazione della villa inserita nel suo contesto ambientale, politico, e sociale; analisi che si concluderà con la pubblicazione di una seconda e conclusiva monografia sul sito;
Visto il piano economico per l’anno 2018, prot. 25324 del 15/11/2017, relativo alle attività di scavo e ricerca archeologica nel sito di Aiano – Torraccia di Chiusi, allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale;
Considerato che il piano economico prevede una spesa complessiva di € 50.000,00, di cui
€ 25.000,00 a carico dell’Université Catholique de Louvain ed € 25.000,00 a carico del Comune di San Gimignano;
Ritenuto di dover convenire ad una collaborazione con l’Université Catholique de Louvain per il proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica presso la località Aiano- Torraccia di Chiusi;
Acquisito, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, i pareri favorevoli espressi dal responsabile interessato in ordine alla regolarità tecnica e dal Responsabile di ragioneria per la regolarità contabile;
Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di convenire ad una collaborazione con l’Université Catholique de Louvain per il proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica presso la località Aiano- Torraccia di Chiusi per l'anno 2018;
2. di approvare il progetto presentato dall’Université Catholique de Louvain, finalizzato al proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica condotte presso la villa romana d’età tardo antica in località Aiano-Torraccia di Chiusi, allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale;
3. di approvare il piano economico per l’anno 2018, relativo alle attività di scavo e ricerca archeologica nel sito di Aiano – Torraccia di Chiusi, allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale;
4. di inviare domanda di rinnovo di concessione di scavo al MiBACT, secondo la modulistica prevista dal suddetto ente;
5. di dare atto che il piano economico relativo allo scavo prevede una spesa complessiva di € 50.000,00, di cui € 25.000,00 a carico dell’Université Catholique de Louvain ed € 25.000,00 a carico del Comune di San Gimignano che trova adeguata copertura finanziaria sul bilancio 2018;
6. di incaricare il Dirigente del Settore Servizi alla Cultura alla Persona all’adozione degli atti necessari all’espletamento delle procedure relative al proseguimento delle attività di scavo e ricerca archeologica in oggetto;
7. di rendere il presente atto, con separata votazione unanime favorevole, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere in merito.
Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.
IL Sindaco BASSI GIACOMO
IL Segretario COPPOLA ELEONORA
Documento C
RELAZIONE PROGRAMMATICA DELLA CAMPAGNA 2018
Obiettivi della ricerca
Iscritta nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, la città di San Gimignano ed il suo territorio conservano anche la villa romana d’età tardo antica di Aiano-Torraccia di Chiusi (IV-VII sec. d.C.), un monumentale complesso archeologico, di circa 15.000 m2, che occupa la parte centrale della valle del torrente Foci, nel cuore della Toscana, in quello che un tempo fu il territorio della metropoli etrusca Velathri e poi della romana Volterrae/Volterra.
Il progetto s’inscrive nella continuità di una ricerca condotta in situ dall’UCLouvain fin dal 2005 (VII REGIO. Elsa Valley during Roman Age and Late Antiquity) con l’obiettivo di comprendere, in una prospettiva diacronica, l’organizzazione spaziale e funzionale, nonché i rapporti con il paesaggio ed il territorio di una monumentale villa tardo antica (http://www.villaromaine- torracciadichiusi.be/index.php/fr/). In particolare si tratterebbe d’identificare e definire i differenti fattori che sono intervenuti nella trasformazione della villa nel suo ambiente (culturale, sociale e naturale) a partire dalla sua fondazione, alla fine del III – inizi del IV sec. d.C., fino alla sua completa metabolizzazione in una cava di materie prime e cantiere artigianale atto al riciclaggio, all’inizio dell’alto Medioevo, tra il VIed il VII sec. d.C.
Con tali finalità di massima, il progetto per il 2018 si propone di portare a termine i tre obiettivi individuati nel 2017:
L’attività di ricerca per l’anno 2018 si porrebbe in stretta continuità con quanto realizzato nell’estate del 2017, laddove, ancora una volta, le operazioni di scavo sono state soddisfacenti ma limitate da una ampio intervento di messa in sicurezza e pulizia del cantiere. L’obiettivo è, come sempre, poter dare una completa e organica lettura della villa, ma anche per poter intervenire con un programma di consolidamento delle strutture murarie emerse, così come si è iniziato a porre in atto durante la campagna 2016. In particolare l’intervento di scavo previsto avrebbe come obiettivo principale lo studio archeologico-stratigrafico del settore settentrionale della villa: il rinvenimento, già nel 2011, di una lunga e monumentale sala pilastrata sul suo asse longitudinale (Room U, 8 X 20 m, dimensioni stimate allo stato attuale delle ricerche), induce a ritenere fondamentale alla direzione scientifica della missione la ripresa di un’attività di scavo di ampio respiro e volta ad approfondire l’organizzazione spaziale di questo settore della villa in rapporto ai padiglioni già emersi nelle precedenti campagne (fig. 1). Per una comprensione delle funzioni e della natura di tale settore – non dissimile, per altro da quanto le ultime ricerche di P. Pensabene hanno evidenziato alla villa del Casale di Piazza Armerina (1) – è necessario un approccio globale allo studio del sito, a partire dalla scelta topografica di posizionamento della sala a Nord del “trichorium”, della sua planimetria e decorazione architettonica (quel poco scampato al riciclo alto medievale).
È evidente che tale ricerca mirata a Nord del quartiere dell’ambulatio polylobata non potrà essere scissa dalla prosecuzione delle ricerche stratigrafiche anche verso Sud, dove la conservazione delle strutture architettoniche si presenta assai meno importante, data l’intensa attività delle arature degli anni Ottanta e Novanta del XX secolo, ma si suppone fosse ubicato l’accesso monumentale, aperto verso il torrente Foci, della villa. Anche in tal caso, in considerazione di quanto finora si conosce del sito anche in funzione delle prospezioni geofisiche, è ipotizzabile che alcune aree oggetto d’intervento a Sud-Est dell’area già investigata, corrispondano a spazi in parte all’aperto (zone cortilizie o peristili), organizzati di un’articolazione interna della villa in rapporto ad accessi ed ad una viabilità locale ancora poco conosciuta e da investigare (fig. 2).
È fondamentale che tali dinamiche e strategie di scavo siano ancorate ad un’analisi pluridisciplinare dei dati raccolti (archeologici, architettonici, geologici, topografici, artistici e storici) relativi all’organizzazione della villa inserita nel suo contesto ambientale, politico, e sociale. Tale fase di sintesi si concluderà con la pubblicazione di una seconda e conclusiva monografia sul sito.
Status quaestionis
Ricerche moderne a carattere scientifico sulla val d’Elsa (territorio oggi compreso tra le province di Siena e Firenze) e sul sito d’Aiano-Torraccia di Chiusi hanno le loro premesse negli anni Trenta del XX secolo.
A tal riguardo, infatti, il giovane Ranuccio Bianchi Bandinelli, nel 1928, descriveva piuttosto diffusamente alcuni reperti (oggi esposti nel Museo archeologico di San Gimignano) genericamente indicati provenire da Aiano e rinvenuti alla fine del XIX s. (2). Successivamente, nel 1977, in un testo incentrato sulla topografia storica du Val d’Elsa in periodo etrusco (3), si riportava come, in toponimo Aiano, si fossero rinvenuti materiali “tardo-romani”. Ancora alla fine degli anni Settanta, il continuo emergere di importanti tracce archeologiche sul sito intensificò l’opera di ricerca da parte della SBAT:
proprio questa continua attenzione garantì non solo l’acquisizione di numerosi reperti recuperati dal campo nel corso degli anni, ma anche la formazione di un archivio fotografico riproducente una più datata situazione di giacitura, allorquando nel terreno risultavano ancor più evidenti le tracce delle strutture archeologiche. Dunque, da subito si sviluppò un’attenzione particolare per la vicenda storica di Aiano, interesse che non solo era legato alla curiosità per le vestigia ancora da dissotterrare, ma soprattutto alla speranza d’integrare, grazie allo studio di un’evidenza archeologica, una parte della storia del territorio della Val d’Elsa, più in generale, ancora poco conosciuta e documentata: il periodo della piena e tarda romanità. Restava, tuttavia, il quesito, tutt’altro che ingiustificato, della reale consistenza storica e natura del sito. Infatti, alcuni testi, anche assai recenti (4), attribuivano in maniera unicamente indiziaria il sito di Aiano alla sola fase medievale, ricollegandolo al tracciato dell’antica via dei pellegrini, la ben nota via Francigena. In effetti, sullo scorcio del X sec. d.C. Sigeric, Arcivescovo di Canterbury di ritorno da Roma, nel tragitto fra Siena e l’Arno, sostiene d’aver incontrato sette submansiones, una delle quali, la diciottesima del percorso, definita Sce Martin in Fosse, San Martino ai Foci, potrebbe ubicarsi, dalla ricostruzione del percorso, nei dintorni della zona in esame. Oggi, anche grazie all’attività di ricerca condotta dall’UCL, è evidente che la villa d’Aiano non corrisponde alla submansio di Sigeric, ma certamente il passaggio della via Francigena in prossimità della villa ricalca l’antica viabilità romana che dalla villa transitava (5). In generale, comunque, tutte le ricerche, fino al 2005, fatte rare eccezioni rimaste inedite (6), hanno soltanto dato conto dei materiali mobili emersi dal terreno durante lavori agricoli, senza aver mai approfondito la questione della natura del sito, della sua organizzazione e della sua articolazione spaziale e funzionale nel corso dei secoli e nell’ambito della realtà regionale.
Progetto di ricerca
I dati raccolti ad oggi mostrano come la villa ebbe una storia edilizia e funzionale assai lunga e articolata nel corso dei secoli. In funzione dell’analisi stratigrafica e degli alzati, si può comprendere come il piano architettonico della villa non sia stato concepito unitariamente ma sia la conseguenza di un agglutinarsi di progetti, ripensamenti, settori e padiglioni che nel tempo hanno costituito un complesso unico per planimetria, alzati e ricchezza degli apparati decorativi, alcuni di questi, come i sectilia in pasta vitrea, d’origine alessandrina (fig. 3). Anche l’ancora in corso studio delle malte murarie, dimostra diversi periodi di vita e di sviluppo progressivo dalla fine del III sec. d.C. alla fine del V sec. d.C., fase che conclude la storia residenziale della villa: lo scavo del settore nord, considerata la sua posizione di spazio relais del complesso manifesta le migliori condizioni per approfondire la vicenda archeologica di Aiano come sito, ma anche come central place territoriale dell’intero Val d’Elsa. Questi risultati, pur se parziali, dimostrano quanto sia urgente e necessario focalizzare le prossime ricerche su più settori del sito, al fine di comprendere i fattori che determinarono le scelte (topografica, architettonica ma anche delle funzioni) nella formazione e nella trasformazione dell’intero complesso architettonico. Anche l’orizzonte cronologico di tutta l’area Nord della villa necessita di una revisione Le ricerche condotte fin dal 2009, in effetti, hanno messo in luce i resti di un lungo e stretto corridoio (Room K) delimitante il versante Ovest della villa e cronologicamente ascrivibile al V sec. d.C. Tale evidenza architettonica risulta inattesa giacché essa mostra la vitalità del sito ancora in una fase storica generalmente considerata di “decadenza”
del sistema economico-politico delle classi dirigenti romane in Italia; inoltre essa apre nuove prospettive di ricerca in merito alle strategie di ripartizione dello spazio abitativo e, ancora una volta, su quelle della sua organizzazione funzionale, apparentemente non in rapporto dai cosiddetti “percorsi cerimoniali”
assializzati orientati sulla sala trilobata.
Per concludere, l’occupazione alto medievale (VI-VII sec. d.C.) del settore Nord è attestata, nelle stratigrafie più tarde, da una presenza, eccezionalmente ben conservata, di una batteria di fornaci di
piccola taglia a carattere pirotecnologico (metallo e vetro) addossate al muro occidentale della Room K.
In tal modo si definisce il quadro di un impianto produttivo particolarmente sviluppato e diffuso, la cui organizzazione precisa sulla planimetrica generale della villa resta da definire, ma che da subito appare come una forma tra le più originali per la Toscana contemporanea di riqualificazione funzionale dello spazio. Di qui nasce l’ipotesi, tutta da verificare mediante la ripresa degli scavi, d’un nuovo ruolo economico di ciò che fu la villa, in un circuito di scambi locale, fosse esso subalterno nel quadro di una più vasta proprietà, oppure la sede di una piccola comunità rurale autonoma.
In considerazione dei dati acquisiti e delle prospezioni geofisiche realizzate preventivamente, il progetto si pone i seguenti obiettivi:
Completare lo scavo del settore Nord della villa.
Dopo le 8 campagne di scavo realizzate tra il 2005 ed il 2012, è fondamentale poter completare lo scavo delle aree zone a Nord delle Rooms K e U, così come lo spazio posto ad Est della sala a pilastri, in funzione delle magnetometrie, un’area cortilizia (un peristilio?). Questo intervento, iniziato nel 2017, sarà continuato nel 2018, in correlazione ad un secondo fronte di scavo posto a Sud dell’area già indagata al 2016, ovvero in prossimità del South Corridor, contesto ove si ipotizza la collocazione dell’accesso monumentale alla villa. L’intera operazione, da immaginare suddivisa in tre campagne su altrettanti anni (cinque settimane a campagna), sarà condotta dalla medesima équipe pluridisciplinare che da anni è impegnata sul sito d’Aiano (cfr. infra “Equipe scientifica e contesto operativo degli scavi di Aiano- Torraccia di Chiusi”) (fig. 4).
Studio integrato dei dati in merito ad architettura, topografia e geologica della villa.
In prossimità della villa d’Aiano il versante sinistro idrografico del torrente Fosci è costituito da sabbie Plioceniche, mentre la collina adiacente da formazioni rocciose di calcaire caverneu. Le ricerche preliminari condotte nell’ambito delle campagne 2009-2012 e 2017 ed in merito alla geologia del sito, hanno evidenziato quanto tale contesto naturale sia stato determinate nella scelta della localizzazione della villa, dei suoi materiali edilizi, e delle sue caratteristiche architettoniche in alzato (7); inoltre, un approfondimento del dato geologico-ambientale e paesaggistico antico consentirebbe anche una migliore valutazione e ricostruzione nel tempo delle sue differenti fasi di rifunzionalizzazione e rioccupazione antropica. Tale ricerca di carattere geologico-ambientale e paesaggistico dovrà svolgersi in stretta connessione con l’analisi architettonica delle strutture edilizie della villa. Inoltre la raccolta di tali dati necessiterà di un supporto cartografico di alto dettaglio, al fine di poter disporre di dati atti ad una successiva consultazione, elaborazione e sintesi. A tal fine sarà realizzato un rilievo micro-topografico e strutturale completo del sito, in particolare dei settori di nuova intervento, all’interno del quale potranno essere integrati tutti i dati raccolti in maniera georeferenziata (architettura, scavo, geologia e landscape).
Avanzamento nella creazione di un GIS.
A tal proposito, per la gestione e lo studio dei dati, s’impone la creazione di un GIS, di cui un prototipo è già stato concepito dalla missione senza che però si sia potuto renderlo operativo a causa del blocco forzoso delle attività di ricerca nel 2013 (8). Tale strumento permetterà una gestione ed un’analisi quantitativamente e qualitativamente più efficaci della copiosa documentazione che sia andrà raccogliendo e soprattutto una più adeguato strumento di studio dell’organizzazione spaziale della villa:
cartografia d’archivio, stratigrafia, architettura e materiali mobili. I dati così raccolti e organizzati potranno essere oggetto di categorizzazioni differenti a seconda delle necessità di studio e sintesi ed in funzione della natura delle dati stessi (archeologici, architettonici, topografici etc.). Per tale progetto, a partire dalla campagna del 2018, l’UCL ha siglato una convenzione di collaborazione con il CNR – ITABC di Montelibretti finalizzato ad una messa a punto di un sistema informatizzato cartografico, ad un rilievo tramite droni e restituzione 3D della villa.
Interventi di carattere conservativo.
La villa di Aiano-Torraccia di Chiusi costituisce un giacimento eccezionale per la sua natura di sito monumentale, inserito in un ambiente preservato e per il suo elevato potenziale di attrattiva turistica settoriale. Per tale motivo, in conformità con le direttive della SABAP, la missione di ricerca dell’UCLouvain e il concessionario, Comune di San Gimignano, hanno previsto, così come documentato per la campagne 2016 e 2017, serie di fondi ed interventi, finalizzati alla conservazione dei beni mobili ed immobili recuperati. A tal fine, durante la campagna 2017, a seguito di un accordo tra UCL – Comune di San Gimignano et SABAP (prot. 10005 30/06/2016 CL. 34.31 07/299.1), una campagna di
consolidamento murario (muri perimetrali della cd. sala triabsidata), e del cementizio della sala triabsidata è stata portata a termine.
In funzione di quanto segnalato dalla funzionario geologo, dott. Pasquino Pallecchi,, la direzione scientifica si operava per porre in essere una collaborazione con esperti restauratori professionisti del lapideo (sotto la direzione della dott.ssa Raffaella Guarino), con la finalità di un loro intervento mirato nella conservazione muraria e di parte del pavimento della cd. sala triabsidata (cfr. relazione allegata di restauro compagna 2017).
Infine anche quest’anno si vorrebbe proseguire, alla seconda tranche di conservazione e restauro del pavimento in opera cementizia a base litica della cd. Sala triabsidata, così come da progetto e preventivo economico (cfr. documento C).
Pubblicazione dei risultati.
Al termine dei tre anni di concessione, il settore Nord della villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi srà oggetto di una seconda monografia in merito al sito (la prima è in corso di ultimazione per la fine del 2018): nel progetto editoriale saranno ripresi gli studi di tutta l’équipe pluridisciplinare che collabora al progetto. Il volume avrà come scopo precipuo una ricontestualizzazione dei nuovi settori di scavo, ma anche una sintesi del sito sotto il profilo dell’impianto architettonico, con un particolare interesse alla vicenda storica della villa nel paesaggio socio-economico e culturale della Toscana tra tarda Antichità ed alto Medioevo.
Bibliografia
(1) P. Pensabene, Nuove scoperte alla Villa del Casale di Piazza Armerina: magazzini, terme e fornaci, in Atti CISEM, La villa restaurata e i nuovi studi sull’edilizia residenziale tardoantica, a cura di P.
Pensabene e C. Sfameni, Bari 2014, pp. 9-18.
(2) R. Bianchi Bandinelli, Materiali archeologici della Val d’Elsa e dei dintorni di Siena, in La Balzana, II, 1928, 1-47; M. Cavalieri, La villa di Aiano-Torraccia di Chiusi: Bianchi Bandinelli e le origini della ricerca archeologica in Val d'Elsa, in L’occhio dell’archeologo. Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo ‘900, Catalogo della mostra di Siena, a cura di M. Barbanera, Milano 2009, pp. 80-82 e scheda n. 8.17 pp. 131-132.
(3) G. de Marinis, Topografia storica della Valdelsa in periodo etrusco, Castelfiorentino, 1977.
(4) A. Mosca, Via Cassia. Un sistema stradale romano tra Roma e Firenze, Firenze, 2002.
(5) M. Cavalieri, Vivere in Val d’Elsa tra tarda Antichità e alto Medioevo. La villa romana di Aiano- Torraccia di Chiusi (Siena, Italia), Atti del 17th International Congress of Classical Archaeology. Rome, Italian and foreign Archaeological Research Institutes, in Bollettino di Archeologia Online :
http://151.12.58.75/archeologia/index.php?option=com_content&view=article&id=2&Itemid=2 ; M.
Cavalieri, Quid igitur est ista villa? L’Etruria centro-settentrionale tarda Antichità e alto Medioevo.
Nuovi dati e vecchi modelli a confronto sulla villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi (Siena, Italia), in Atti del Convegno internazionale ‚Leben auf dem Lande: Der Fundplatz ‚Il Monte‘ bei San Gimignano: Eine römische Siedlung und ihr Kontext (Jena, 19. – 21. Juni 2009), Wien 2013, pp. 283-319.
(6) M. Cavalieri, G. Baldini, La “villa romana” di Torraccia di Chiusi. Comune di San Gimignano (SI), in Notiziario della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, 1/2006, pp. 401-409.
(7) C. A. Garzonio, Paesaggi geologici della Toscana, Pisa, 2008.
(8) M. Cavalieri et alii, San Gimignano (SI). La villa di Torraccia di Chiusi, località Aiano. Dati ed interpretazioni dalla V campagna di scavo, 2009, in The Journal of Fasti Online, AIAC.
www.fastionline.org/docs/FOLDER-it-2010-206.pdf; M. Pianigiani, Dal GIS al WebGIS: l’elaborazione dei dati di scavo della villa romana di Aiano-Torraccia di Chiusi, tesi di II ciclo (relatore E. Papi e correlatore M. Cavalieri), discussa all’Università degli Studi di Siena, 2009.
Fig. 1. Planimetria generale della villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi così come elaborata dalla Missione archeologica belga diretta dall’UCLouvain (Cavalieri 2017).
Fig. 2. Fotografia aerea della villa di Aiano-Torraccia di Chiusi scattata nell’estate del 2017 (foto di M.
Cavalieri).
Fig. 3: Pannello ricostruito a soggetto ittico in sectilia a pasta vitrea: esso decorava una parete della villa tardo antica di Aiano-Torraccia di Chiusi (foto di S. Landi).
Fig. 4: Rielaborazione di prospezioni magnetometriche con rielaborazione delle anomalie archeologiche dei settori nord e nord-ovest della villa d’Aiano-Torraccia di Chiusi (foto di M. Cavalieri 2012).
Equipe scientifica e contesto operativo degli scavi di Aiano-Torraccia di Chiusi - CNR ITABC di Roma, (Dr. Daniele Ferdani);
- Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze (Professor Carlo Alberto Garzonio);
- Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze (Prof.ssa Marta Mariotti);
- Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR di Firenze (Dr.
Emma Cantisani e Dr. Susanna Bracci);
- Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambiente, Territorio e Architettura (DICATeA) dell’Università degli Studi di Parma (Professor Carlo Mambriani);
- AGM Archeonalisi (Dr. Alessandra Giumlia-Mair);
- Restauro cementizio (Dott.ssa Raffaella Guarino);
- Department of Archaeology dell’University of Sheffield (Dr. Chiara Corbino).
Il progetto benificia anche della collaborazione con il Centro Interuniversitario di Studi sull’edilizia abitativa tardo antica nel Mediterraneo (CISEM).
Da anni, inoltre, la missione sceintifica dell’UClouvain ad Aiano coltiva rapporti cordiali e scambi scientifici con le altre Università della Toscana ed europee impegnate in ricerche archeologiche: in particolare con le Università di Vienna (Professor Günther Schörner); Università di Pisa (Professor Federico Cantini, Prof.ssa Simonetta Menchelli); Università di Siena (Professor Marco Valenti);
Southern University of Dallas (Professor Gregory Warden) etc.
Ottima, infine, la collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Toscana, in particolare con:
Dr. Carlotta Cianferoni, Dr. Pierluigi Giroldini, Dr. Michele Bueno, Dr. Elsa Pacciani, Dr. Pasquino Pallecchi e Dr. Gianna Giachi.
data in fede
11/11/2017
DocumentoB
SITO DI
VILLA ROMANA AIANO-TORRACCIA DI CHIUSI – SAN GIMIGNANO, SIENA
Richiesta di concessione 2018 PIANO ECONOMICO PER L’ANNO 2018
Fondi disponibili: € 50.000,00 Enti Erogatori:
- COMUNE DI SAN GIMIGNANO: 25.000,00
- UNIVERSITÉ CATHOLIQUE DE LOUVAIN: 25.000,00
Rimborso spese personale impiegato (archeologo campo – archeologo laboratorio –
archeologo rilievo archeologico - restauratore) € 10.000,00
Personale studenti università
stagisti non retribuiti Acquisto strumentazioni e attrezzature per lo scavo € 1.450,00
Affitto strumentazioni di scavo € 1.500,00
Vitto € 3.000,00
Alloggio € 8.000,00
Spese di trasporto € 4.000,00
Movimento terra e messa in sicurezza cantiere € 8.000,00
Messa in sicurezza e/o ricopertura dell’area di scavo a fine campagna + restauro se- conda tranche pavimento sala triabsidata
(cifra non inferiore al 15% dello stanziamento complessivo) € 12.000,00 Restauro di strutture e materiali mobili rinvenuti
(cifra non inferiore al 15% dello stanziamento complessivo) € 2.000,00
Catalogazione materiali mobili
nel rimborso archeologo laboratorio presente sul cantiere Elaborazione documentazione grafica di fine scavo
€ cfr. item su- pra
Missioni personale Soprintendenza BA Toscana € 50,00
Oneri di occupazione temporanea (inserire solo nei casi previsti) € voce non necessaria
……..
TOTALE € 50.000,00
(IVA inclusa)
(Le voci possono variare in base alle differenti esigenze del singolo scavo; è possibile aggiungere ulteriori campi alla tabella;
nel caso di assenza di fondi per una singola voce, specificarne il motivo. Ad esempio, il personale impiegato può essere tutto composto da volontari; la catalogazione avviene nell’ambito di laboratori didattici; il vitto è concesso gratuitamente dal Comune, etc.)
C O M U N E D I SAN GIMIGNANO
PROVINCIA DI SIENA
SERVIZIO ATTIVITA' CULTURALI
PARERE DI REGOLARITA' TECNICA
Sulla proposta n. 1069/2017 del SERVIZIO ATTIVITA' CULTURALI ad oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018. APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO. si esprime ai sensi dell’art.49, 1° comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica.
15/11/2017
Sottoscritto dal Responsabile (BARTOLONI VALERIO)
con firma digitale
C O M U N E D I SAN GIMIGNANO
PROVINCIA DI SIENA
SETTORE SETTORE SERVIZI FINANZIARI, MOBILITA' E FARMACIA PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE
Sulla proposta n. 1069/2017 ad oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018. APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO. si esprime ai sensi dell’art. 49, 1° comma del Decreto legislativo n.
267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarita' contabile.
Note:
16/11/2017
Sottoscritto dal Responsabile (GAMBERUCCI MARIO)
con firma digitale
COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena
Relazione di Pubblicazione
Delibera di Giunta N. 187 del 16/11/2017
ATTIVITA' CULTURALI
Oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018.
APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO..
La su estesa delibera viene oggi pubblicata all’Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi.
li, 23/11/2017
Il Responsabile della Pubblicazione (COPPOLA ELEONORA) (Sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.)
COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena
Certificato di Esecutività
Deliberazione di Giunta Comunale N. 187 del 16/11/2017
ATTIVITA' CULTURALI
Oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018.
APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO..
Si dichiara che la presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi 10 giorni dall'inizio della pubblicazione all’Albo Pretorio on-line di questo Comune.
Li, 06/12/2017 L’INCARICATO DELLA PUBBLICAZIONE
COPPOLA ELEONORA (Sottoscritto digitalmente
ai sensi dell'art. 21 D.L.gs. n. 82/2005 e s.m.i.)
COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena
Certificato di Avvenuta Pubblicazione
Deliberazione di Giunta Comunale N. 187 del 16/11/2017
Oggetto: RINNOVO CONCESSIONE DI SCAVO IN LOCALITA' AIANO - ANNO 2018.
APPROVAZIONE COLLABORAZIONE, PROGETTO E PIANO ECONOMICO..
Si dichiara l’avvenuta regolare pubblicazione della presente deliberazione all’Albo Pretorio on-line di questo Comune a partire dal 23/11/2017 per 15 giorni consecutivi, ai sensi dell’art 124 del D.lgs 18.08.2000, n. 267 e la contestuale comunicazione ai capigruppo consiliari ai sensi dell’art. 125 del D.lgs 18.08.2000, n. 267.
Li, 14/12/2017 L’INCARICATO DELLA PUBBLICAZIONE
COPPOLA ELEONORA (Sottoscritto digitalmente
ai sensi dell'art. 21 D.L.gs. n. 82/2005 e s.m.i.)