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fntenaliamo pa.rlare qui a tuttl qu€'l lottorl chs ci s€gmono n€l c?.mpo alell.a elettronica, e all cul srpplamo, sla p€t la vasta e varla cordsponal€nza che 4l lnviano, co- me p€t I contattl che abbla.mo ali- re0tam€nte, quale problema gravel
li rngusua per I'esecuzione del yarl progettl, che noi presentiamo sulla rlvlsta. Ci rlteria.mo al ptoblema alclla repsrlbluta del materiale, prin- Gipalment€ p€! I tesialentl in plc- coll centrl, che noD sono scrviti da
\eFvzl attîúzati aU apparccchi,a-
ture e materiale el€ttronlco.
Malgrado che I progettl presen- tsti dalle. nostra rlvista, siaho sem.-
pre completati da un r€lenco di mrterlale r, dl cui ta dtsponlbilità sul mcEcato è ala nol accertata, pul- troppo; per una buora paÉe dl es-
rl, sta per mtDcr.nza aU fortritùte ilcl negozio dl a.cqufuto, sla pet maDerùza' del tlpo di brte?iale, a
cul blsog[a ricorrere aal equlvalenti all eltra Earc{., sla p€l altri motiyi, e, Orlrne nel ceso cb'e eDblaDo cl- ta.to, della lontaaa resldenza dal luogo rtl aequlsto, rol Vl è possi- bile portare a compllnento la rea- llzzezlote chè atestalerat€ nel più brevé tr,mpo, o nel tèmpo che Vl Blete prenssl
Dobblamo daryl ota, uma buona totlzie. La nostta rlylste sta pten- aleDalo accorall con iliverse Case o
lsipPrcsentaDtt dl m.at€dal€ tlaatto,
ùr Dodo rll po'tera, nel plùr breve tempo, organlz"r.re una vendita del- lo stesm, che dlremmo quasi di-
!€tta, lD qua.Dto che Del ognl pro- getto Ghe satà pubblicato sarà pron- to anche ll Eat€rlele, compl€|to, oal
ulra Dartc dI esso, pet tuttl quel let- torl che vorraDno fatcene rlchtesta.
CoDtla.mo lnoltte dl potere gode- t!3. d€lle lecllltrzlont h heltto ai lùezzl, é Cnò satÀ i Vostîo beienJ ,sta farà sol_
dt acq(lsto, LA DIRIZIONE
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Progetto"di'AGLIETTI G. - Milano
4i\
omeè
forogra-f V v- fie su aspert tano bello
unebrillante
se sono *lucideo. Que-sta lucirdatura vione
otten,u,tracon specialli macohine,
dettesmaltatricí
che rconstano essen- zidÌmernterdi
urn tarntbruroo
d,iun ripiano
risoalldato eùettrirca- m.ente,ben
'trucirdo,sul
qualleviene posta la fortografia
dasmaltare. C,osl infatti,
imDro-priamente, si
crhiamaÍla
luci-datura, con un,a
rerndnisrcenzadi
tenr,pi anrdati, quand6si *[u- cidavano.
0e pnÍme copie foto-grafiche
alil'alburnina, sipemnetl-Ianrddle con co,ltlodio.
rl-a smdlta'trice
cùreqrui
de- scriviamonon è un
metodo disrnaltatura, ma una vera
epropria smaltatnice, sia 'pur.e ri- d.otùa
nsi
su,oi €ilemenrti essen-ziali,
ossia:ìlastra
assorbente;Lastra
smalltante, , sorrgenóe dicallorre. Ire va,rie
openazio,n,ida
cornpiere ,sonopiù
serrnplici e
rapirdgdi
q,uelùe cùre s'in- corntraùrondlle
nor,rnali smaLlta-trici ma
devono essere accura- úamelrte eseguite, corne q,r,ri piÌr avanti descritto, se nonsi
vuole ahe I'urni,oo nisruùtatosia
queùù6di -
sf,i1s11s.a
oalld,ola
forto,anzirdhé smralltafla.
Eoco
im breve quali sono i
cornponenti rddllanostra
srnail-tatri,ce e
qome do,b,biarno f ar.ea
qrrocurarcèli.In primo luogo è
necessanioll5
poter disporre di urì
f e,rro dastiro,
me,gùóose de'l
tirPo Piir modernocon
possibilÍrtàdi
re-goilare
la
te'mperatura. Si,a met- tenLdoi|
regol,atoredi
temPera-t,ur3 ai
minim,ose ne è
P,rov- vústo,sia
attaccancloùoe
stac-candorlo a
intermittenza si
devef
are in
mordo ohenon
diventimai
caldissimo.Tanfo Per
ifl'l- ten,delci,non
de,vemai
diven-dare così
caì,cloche, se
rusatoperr-
stirare,
hrru,ce,rebbela
stof- fa. Questa precauzione vafle Par- ticolarme,nte per '1e rilnlme votl,teche
userete questa smalta'tri'ce;qluanrd,o
vi
s'aretemegfio
irn-prràtrichiLti rpotrete
usare id
fer-ro
an'chenotlto
calrdo dato cheavrete
ì'avvertenz,adi non
in-sistere,troppo e a
lLungo neglistessi
punti
deltra Pias'tna srmai-tante. Quest'uliima consta
di unalastra di
crttonedi
0,6 mm.di
spessorecirca,
aocuratarnen- 1s s1omraiasu
uina faccia' Que-sta cromatura 'è nlolto
imPor-tante e deve avere i
seguen'tirequisiti: in Primo luogo
deveesser-e
a forte
qPessotre,ed
inseocrnr,do
Luogo
perf sttarnente qpe,culale.Ossia, dovrete
Po'tervici qpecchiare
nitirdarnen-te e
non ,Presentare Puntirrr,i o maochie. Quaisiasi o,ffioina gail- vanircadi
crormiatura Potrrà aP- prorntarvi. Juciclaa
<lovere, trnaottima lastra
cromata, solo chegli portiate Ia
ù,astr'a grezzadi ottone e gli
sPiegateche
unaf ac,oia deve nisuflrtare
ben
srpec-chiante, senza macchie,
stria-bure o .Puntirni,
Le
dimensionidella lastra
lapotlete sce$liere a Piacere
a secornd,atleù numero ,di
f oio'grafie
chevorrete
sma,ltare Per voll,ta,Ne1le illirstrazioni qui
ri-pòrtate la lastra aveva,
dltrerlo
spessonegià vústo di
0'6 m'm (anche 0,5o
0,8mm.
Puòservire) delùe dim'elnsini
'di 300x
400mm.
Comedelto
si-tJossono aPProntare anc'he 'la-
stre
píi.rgrandi, ma
riesce Poi f a,t'icosoe
problema,t,-co otte- rrere che ,la slnaùtatursdi
rloìI-'.e fc'to tt+rmini i.n ogni
zona contemporaneamente.-'u[tilno
erlemente rrichiestcè
1a 'llastra assolbente. VedrenroPiii
avan-ti ìa sua funzione
sPecifica:al
rnornento basterà sapere chepuò
essere ottÒnutain Più
rno-di:
sovrappone:rcio almeno cin-que îogli di carla
assorbente, 4iasqu,nodi
cìrirmensioni Pìtìtgrandi di
que,Illi ídeilla ìlaqtra srnaltan,te, oplpure usantclo, to'ut-court, quegli strati di
coperteche le
massaie adorperano Per stir are.Questo Punto dellla
smaùta-trice non è
cribico e, Pertanto,non è il
caso C'insiste'rvi.Vediamo ora
alll'a'tto Praticocome
Procederealla
smaltatu-ra.
LTSO
DELLA
SIvÍAJLTATR'LCE Nell,lefigu,reda 1a4
sonoriportate le
qu,attr,o'fasi
sa'lienti della smaltatura. In
f,g.1
ia
foto,grafi",6"
u11'alfsrs vie- ne posta (faccia immagine, con-tro
facciia speaclhio) suùila fac-cia
ducida
delllla I,astna Lcîoma-ta. Più fotografie
corrteantPo-raneamente, le urìe
accan'toaille altre,
Possono'trovare
Po-st6
si,noa
colpentura comp'leta.Quesrta operaziclne
in
se sern-plicissima in
aprparenzaè,
in r,eailtà conrdiizionatricedi
btto-na pante dei risulta'ti. La
Prri-ma
cosa d,a osservareè
Che Ief
oto,grafie devono
es'sere P'o-srte sulllla iastra,
sgoccioilate,ma
,ancora ,ben bagnate, ossiavanno tol,te da una
bac::rerl adi
acqua,
l asciate
somÌn a:: a-mente sgocciolare Pe: l:(:':
minutí e poi
sru,bíto messe àcontatto
dellle ll,astra crorma,ta,Non
lasciatein parte
asciuga-re ,prima di
smaùtarùe, rovinala brill,antezza deil
risultato.Arl,tr.o
requisito
importa,ntis'si'mo è il te,mpo
surf ficiente-mente ì,ung6 di sosta
nerll'ac- q'uaprima di
essere Po,ste su[-i
a
Las,tra.Se le foto'grafie sono
state sr"rlluppatee fissate all
m0- meinto,è suîficiente
i,L norma-le
sogg,iornoneli bagno di
la-vaggio per
quattrohedecina
òiminuti affinché la
gelatinadellila f
oio si inumidisca a
do-vere. Se
irnve,celle fotro
sono stateper
quallohe te,mLpo asciu,t-te,
d'orpolo sl'illuppo ed
rill fissaggio,come capita
quandosi
sonofatte
sÎarmPareIe
..car-tolrine- o 9li .inglandimenti' da 'un fotografo. le ccse
si conrplicano, Q'uesto,però,
nonper coìpa
delilanostra
smalLta-trice, ma con qualsiasi
altnasmaltalrice, i rìsultati da
rat-tendersi
saranrro semrpre ilnfe-niori a
lq'uelli dellie f,oto small- tate 'subito ciqpo ii1 fissaggio edill
lavaggio, senzache
a'b'biano pot,uto asciugalre netpPure unavolta.
Questa circost,anza de'r;va darl Îatto ctre ùa
gellati,na sensibile, giràrrii per se
stessa,olt,re
c,heper
effetto di
a,lcu-ne
sostanzetannant'i
addizio-naievi dal
fabb,ricante, te,nLdead
insolubilizzarsiin modo
ir-reversi;blle col passare
delltempo. rDopo tre giorni
da*i fissaggioddltla
fo,t'o,1a
geilati-na ha pers6
qruasic,gni
Pote-Íe cti
assorbireacqua e
dorPolle mesi, ai fini
del,'la smailta-tu,ra,,5
totadLme,n'te in\Pe'rmea- b!1e.,Chiarito questo
trÌuno,
Pas-siamo
alla
secouda oPerazione,quella illustrata dalla fig.
2,ossia
l'otternirmentodeìla
Per-fetta
adesione scaccianrdo tult-te
1e borlúed'aria. Vi
sono due meto,di forndamenta,lriper
conse-guire ilo
scopo.Si Può
Proeu'ratsi un ruLlo di
gornma d'ur'ae
rurllatre, inizian'do sernrpre ,dallcentro
tPer andare vers'oi
I'a-ti,
preme,nclof,orte Per
esPel-lere tutta
ì'acquain
eccesso econ
essale bcilc d'aria.
AtI-t-rettanto efl:c:.-:. se ron
rPiù,è iì r.'::.::-r: :: i:.
3rcsso ba'r'J-ffolo c:
:-: :-3 idrofilo,
di,j-.
:=,---- - ':::-: di un
sem-:r-:,:: j::::rl:::: : :assarlo
ri-B
J
_i:.luta,mente LDI€men,lo sein-
pre aÌ centro
v-^rsol3
peri-feria. L'uso del ootone o
diun
pannoha sul ru,ilo il
van-taggie di
assorbite
contem)po- raneamentele
goecedi
acgua es-:ulsee glli
eccessidri
,urmi-diià,
las,ciandole foto da
srmal- 'Jareal
gìustogrado di
t:nore acqueo.-l rullo è
c;nsigAia'ci-le
scrlo quan,CoIe fclo la
srmaù-lare
Sonosu
ca'rton,cino spes-so e, quindi, riohiedon6
unaforr"issima p!essione per
benaderire.
.3cLicartoncini
9^:essituttavia, converrì notare
crheè piÌr
dinfi'c:rl.. ottenere assenzadi
chiazzedata la rigiditì
delsurFLa
clto, ohe si
oprp'one, tnaI'i,'tro, ar:rìre aC una
ó'moge-nea
eva,pcrazionedel
va,pjieche si sprigiona
druran,te lasn:narltal ura.
Passiamo
ora
all,aterza
orpe-rrazione, iltrlus'trata
in
fi,g. 3
ec.he conee,rne
la
smaltaura
acaldo, vera e
propria.
Come già arocennato,occorre in
questaiase, poter disp,orre,d una
la-stra
asso,rbenteo, in
generale,di un
pìano assorbente ch.^ può essere reaLizzatoin vari
mc,di,sia
confogli di
c,arta a_sorben-te che strati di stoffa 6
,îeù-tri. Lo
sco,podi questo
pia;no ass crrbente è,
c oLms
chia ra-;mente
dice lo
stesso nome, dissso!bire
i.ùvapor
acquec chesi
sprigiona 'da(llle fo,to afll,at,io'del
ris,caùdamento.In più
de-ve
ass,icurareun unifonme
esorlid6 arp,pcggio.
In fig. B
conla
lettenaA è indicata ìa
la-stra
assorbente;colì la
letteraB la
l,astr.a smail,tantech3
yi1posta con Ia
fa,:ci'a speculare,recante 1e foto, rivorlta
versoitl
basso. L'orperazislsdl
sima,l-tatura si eseguisce, a seconda del-
la perizia
acquistata dall,oper.a- tore,in
circa 5minuti
e procedecome
segue. Diqposte1e
cosecome in fig 3, si
p,assa suldors6
derlrlalastra
,crcrna,ta iùferro tia stiro
cajl,do piJr vorlte,,in tutti i
sensi, premendo mo- lde,rrata['ne,nte. Olcc,orr.i:rà evi-,tare
c,he,premenlo
troprp6 lsilastra
crcnrata scivctli suil rpia-no
assorbente, pÌovocanrdo dan-ni alìe fotografie in
sm,alta."u-ra.
O,tten'ilto u,nbuon
riscarlda-rrrentg dellla lastra,
dorpo unminuto circa di pausa, si,r,- pete iì passagg.o deÌ
f er,rocaldo, e
cosidi
segui,to a,d in.tervalli.
Dropo4 minruti
circas può provare ad
aJza,re cjau-tamente
Ia
last,racromatl
per osselvare Sele foto
poste sot-to, stanno
staccan,dosi sponla- neamen'te.E' questo iù
segna-ùe
dellùa conapiu,ta smalta,tur,a.Infatti, occorre contin,uare
amantenere callda
la
Iastra
sintanto che le loto s,i
s.l,accano,d
a
soile.
3o,me
rapp res e nt atoin fig.4, baste,r)
ccntroi-ìlare,alzando un angolo dela
foto-grafia, che in
nessurrpunto
lag€rlaitina ade,rlca
piÌr
allla lastnacromata. La
smar'.taturaè
co_si
co,mpiuta.fn
caso contrario,continuare a mantsnere
caldala Ìastra sino a che si
effet-1ua il
distacco stpontaneo.Dovende
smal,tare m,otlte,fo,to alla vdlta ci si
portrà prov-vederre,di piìr lastra da
usare c,crnt:,e,mp,o,rarneamente; melnÌtresi
lasci,auna.ìastra in
ripososi
pro'cedea
scatldarne unral-tra, e
così vira.I risul,tati
so,noin
genere,dolp.o
un po'di
prr.alca, supe-riori a queiÌli ottenibili
concerte smaltatrici
elettrich-e deùoomimercto, oclcorrera tuútavia ,ricorclarsi
delle
avvertenze piÌtso'pra riportate per non
pre-tendere risultali irr
co,nddzioni che,già in
partenza, non posso-no
condurre adaltro
che ad in_successr.
4
tt7
{:='
r-
fiermareli.A
Isia senzalGlbrare
unmini
sesi
considera chedi
an-tenna,
il ricevitore ne
possiedeuna, addirittura gigante;
soloperò che non si tratta di
una antenna convenzionale, distesa a zig-zag,lungo le mura
della ca- sa,od addirittura tra
due comi-gnoli di tetti,
bensìdi
una delle maneggevolissime antennein
fer-rite la
quale, anche sedi
dimen- sioni alquanto insolite può essere sempre piazzata sullo stessomo biletto del ricevitore,
dando là possibilitàdi
realizzareun
com- plesso indipendente da qualsiasi attacco esterno.In
effetti si trat-ta proprio di un ricevitole
mu-nito di una
grande antennain
ferrite,
che permettela
ricezione della stazione locale, senza esserecollegato ad alcuna
antennaesterna od interna, ed
alcuna presadi terra; è
previsto l'im- piegodi un transistor, il
qualecomunque
si
incarica esclusiva- mentedi
amplificazionedi
bassa frequenza, ad, alta efficienza, evi' tando invece la rivelazione a rea- zione che damolti
non viene gra- dita, specialmente per la necessi- tà di messa a punto che presenta.Il livello della
sensibilita tal-mente
elevato, nell'apparecchioda non
richiedere, nemmenoin
queste condizioni,I'impiego
diuna
antenna esterna,è
dolrrto efficienza dell'organodi
capta-zione particolarmente concepito;
I'antenna
in ferrite
serve anchecome induttanza del
circuito oscillantedi
accordo,di cui
faAURIrcURE
T R
tttottErtcoz0aottparte anche
il
variabilinoin
aria,nella
sua particolare disposizio ne, necessaria per ridurre al mas-simo le possibili
perdite.Il
segnale captato e sintonizza-to
viene presentato adun
diodoal
germanio ad elevato rapportodi
resistenza chelo
trasformain
corrente pulsante unidirezionale, modulatadalla
bassa frequenza applicatasu di
esso.In
questecondizioni,
il
se8nale stesso viene trasferito attraversoil
condensa-torino
elettrolitico, alla base deltransistor di
bassa frequenza,il
quale
è
deltipo
ad elevato beta e ad elevata sensibilitàdi
poten- za.La
cuffraper
I'ascolto viene quindi applicata direttamente sulcircuito di
uscitadi
questo tran- sistor, ossia sul collettore, La ali- mentazione vienefornita
da unapila
a torcetta, da 3 volt, che da-to il
basso consumo presentatodal
complesso,viene ad
avere una autonomia dimolti
mesi, an- che se l'ascolto del ricevitorevie
nè eseguito per parecchie ore al giorno.COSTRUZIONE DELL'APPARECCHIO
Si
èpreferito
dareal ricevito re la
disposizione alquantoinso líta
che di esso si può vedere nel-le foto
allegate, invece che siste-marlo in
una cassetta unica, al-lo
scopodi
evitaredi
essere co-stretti, per
contenerela
lunga antennain ferrite, a
realitzateuna cassetta
troppo
grande.Ab
biamo, invece,una
scatolina, di dimensioni assairidotte ed in
gradodi
accoglieretutto il
com- plesso,dalla
quale sporgono da entrambii lati,
le estremita della antennain ferrite che per
la sua lunghezza non potrebbero es- sere accolti nell'interno del com- plesso.Si notera
chela ferrite
sulla qualeè awolta la
speciale aDtenna,risulta, nella foto in cui
l'appareccioè mostrato
alcompleto,
è
coperta,ed infatti, la
copre uno spejzzonedi
tubettodi plastica del diametro
inter-no di mm. ll o
12, sufrcienteL
3 VOLÍ
mente robusto, destinato
adimpedire che
incidentalmente I'awolgimento dellaferrite
stes- sa, possa essere toccata con ma-ni
umide,il
che porterebbe aduna
diminuzionedel suo
rendi- mento,ed inoltre a fornire
alla bacchettadi ferrite molto
dura, ma piuttosto fragile, una, almenoparziale, protezione contro
gliurti che
potrebbero determina-re Ia
rotturaDel
resto, anchein
questa di- sposizione, l'estetica del comples- so noDè
affatto sgradevole e la antennain ferrite, in
vista, per-mette
ancheun migliore
orien- tamentodi
essa verso la stazioneche
interessa captare,così
daottenere la
massima ricezione.Nella
scatola,per
quantodi
di-nge egre_
impedire possano
od addi rittura in contatto con la
bac-chetta di ferrite,
alterandone cosìle
caratteristiche.Per
questo,è
evidente che lascatola custodia, debba
esseredi plastica,
a fer-rite
debbanell'interno ."r:fr
di plastica,
stret-te da bulloncini; il tub€tto
dicarton
roteggeinvece p.rfat-
tamen
ntenen_do alcun metallo, può benissimo stare
al
suo posto senza turbarele condizioni di
funzionamento della ferrite.La antenna l'organo piir
il
complessomento cui
deve essere dedicatala
rrfaggiore cura. perchèiI
suo rendimentosia il
massimo pos-sibile si
èpreferito
realizzarè loo Ìi;# di
es_sa come
in
generesi
èsoliti
fa-re nelle
realizzazioni convensio Notarclr
poslrloùe delleper quello
ìlc rfguaice-l
dllneete. Sl ilcordt,solebeDt€
rtb lqj ltngssl all
€gso fantrO caDOnessrote.
I
conduttorlface t
se,njzt DoU iteUr pltèttr.elcull!
con_tt9
nali.
Tale avvolgimento consistedi
circa 120 sPiredi
6loLitz,
da20x0,05,
con
isolamentoin
coto- neod'in
seta: occorre quindi chefilo per Ia bobina di
antenna,è stito awolto un giro di
tela bachelizzata,il cui
scoPoè
sta-to
queldiretto dell'aw
che
punto
avrebbe Potuto attra- versare I'isolamentoin
seta, sta- bilendo conla ferrile
stessa un contatto elettrico nocivoalla
ri- cezione. Lo scoPo PrinciPale, del-la tela
bachelízzata, comunqrre,è stato quello di
distanziare dalla massa conduttiva della fer-rite le spire
dellabobina;
ogni spira,infatti
avrebbe Potuto cG.iitrire
conlà ferrite, la
coppiadelle armature di un Piccolo con-
-
R.esistena dzh
watt, 220.Urcohm
boccole per otlia
in
Pla- colare o cuf-Etenco Porti
L - Inaluttanza bacchett'a ferroxcu-
be, da mm.
'li frlo Litz sPaziate
in'rnoito d del nucleo
cv
DG - Dioato aI genDanlo ali buona qualità, qual€ OA 70' OA E5' 1N34A o slmile
C - Condensator€ elettrolitlco catodlco miniatura
'ta 10 miclo- fara,al 10 Yolt L
Tr - Îransistor p€r bassa flequena ad elevato Deta' tipo zNZ17
od OC ?2' PNP
R,
inoltte
densatore
iI cui dielettrico
sa-iebbe stato
raPPresentato dallasola
setadi
isolamentodel
filoawolto. Tutte
queste Piccole ca-pacità
elementari,potute
sommare parallelo, dando c nain ferrite,
unana non trascurabile, e che avreb-
PRESENTIAMO ALCUNI DEI PROGETTI DI EICEVITORI PUBBLICATI SULI"A
R.IVISTA
1359 - N. 5 - Rlcrev,ltore <peFsona'lt lD. a'I-
toplr. a tranglst.
f969 - N.-8 - Rlosvitone seoza reazloD€ f'n allqp'arlante'
1950 - N. I - R/l,oe'vitor'e nefl,ex lD alto{per.
. a tFanElator.
1959 - N. 1r2 - Rltroevltore la tnen6. ln a,lto- par. con amptm€azlone.
a 3 trq.nc. Tuttl I
PRoGETÎI soDo corre'datiila
ILLUSTEAZIONIe
tavole dla
trans'lD
schema ELETÎBrCOe
PBATTCO.be potuto infruire
negativamen-te sia sulla
selettività che sulla sensibilitàdel
comPlesso.Per l'accordo delle
stazioni,prowede ul solo
condensatore variabileda
245 PF massimi,in effetti'è
stato usatoun
conden- satore variabilein aria,
d<rPPio,da
492 picof.arad,Ie cui
sezionisono state collegate in
se-iie, per il
valoremassimo; one
a4ot-tata e
chi uiorl:
rial-lo
schemaelettrico, è stat'l
<le-cisa allo scopo
di
evitarr:'rrrfluen'ze
capacilativeda Parte
dcilavicinanza
della
mano inc:lri(:ataalla
manovradel variabile,
sulcircuito
oscillante, inilueuze qltc-ste
che sarebbero state piìr:tic(r' larmente indesiderate Peril fei' to
che nessuno dei termnraii tlel-I'awolgimento risulta
i:olk'g:rtrlalla
terra.I terminali
dello awolgiincntoProlun
sinoló allo e
tleled al
Posi-Piletta
"az!o- ne,
Si
connettePoi il cat'lrlo
deldiodo
(quello cioè che l;reserrtz'to si fa anche Partire
unterminale della resistenza
dipolarizzazione da 220
milal,e mlglitni realizzazinni polrete Grearle G$n I Prosetti di Radloúeenlea
Srgsetllatl sEI "Sislsma A,
tێ? - N, 3 - Rrlcev'ltore
tn a;ltoP.
1959-N. I-Rl,oeYltoDe aiuîlco'I.
1938 - N. 4 - Rlcevltore a rù8n6. lu aurlcol.
rgsg - N. 5 - Iùloevltor:e a roazlone 1n slterna,ta a 2 ùrarDslsrb.
1958 - N.6 -Rlc€vltoFe Tel'epols'er
a t!a.mis.
1938 - N, Ij1 - R/lcevltore 6 Eupenea-
zlone @ tranÉlst.
19S - N. 12 - Rllcevl'tore Buperrea't-
ttvo s 3 ttanslEtor tn altop.
Ptezzo
6l ognl
fascicoloL.
300.Per ordinazioni, inviare
ll
relativolmporto z
útezzoc/c
Postale elN.
1/7114-
EDITOR.E nODOlroCAPBIOTÎI -
PlatzzPrati
alegliStrozzi 35
-
ROlttA.TERRA ESTEPÌ'IA
lAcK
caFFIAohm, il cui altro
terminalesi
connetteal
polo negativo ,ìel.la pila;
da questo stesso punto,poi si fa
anchepartire un
filcrdiretto ad uno dei contatti
deljack,
oppuread una
delle bo:- cole peril
collegamento clella cui-fia. L'altro contatto
del jack,oppure I'altra boccola per
Iecuffie, sì collega invece
al
collet-tore del
transistor, ossiaal
!er-minale di
questo,che si
trova dalla partein cui si
riscontra la presenzadi un punto di
colore.La base dello stesso è queillr in,- mediatamente adiacente, nreatle
lo
emettitoreè
connessoal
ter- minale chesi
trova alla estremi-tà
opposta della fila.Perche
il
rendimento dell,ap- parccchiosia il
massimo oossi-bile è
desiderabile chela
àuffiasia di
buonaqualità: ottimo
ad esempio,l'auricolare
miniatuta della Geloso che è stato appunto usatoncl prototipo; in ogni
ca.so esso deve essere
di tipo
.rra- gneticoe di
impedenzadi
noa menodi
2000 ohm.Da
notare l'assenzain
questoapparecchio
di qualsiasi
inter:-ruttore
sulcircuito
della alinren-ché il transistor, non ne
risen_tono
minimamentee la
durata dellapila
rimane quella che sa' rebbe seIa pila
stessa fosserìtl tutto
staccata del circuito._come
è stato detto, il
com_plesso funziona
inclipendente- mente da qualsiasi antenna ester- na,in
quantoil
suo sistema di captazioneinterno,
rappresenta_to dalla
antennain ferrite,
ri_sulta
assaiefficiente; un
atta(-co di
antennaed uno di
terra, posscati, mità rite,
ricezione
con
l'apparecchio, an_che
in ore del
giornoin cui
Ia propagazionenon è tanto
favo_revole,
non
soloper
questo, ma per qualsiasialtro
ricevitore con antennain ferrite.
L,avvolgimen-to sulla ferrite può
essere pro-tetto
con una manodi
lacca Za_pon
o di Krilon,
che servono an- chead
immobilizzarele
spire.ANTEAT|A ESTERNA
STATOPE
N'l
ROTORE F/rîASSA
'E^IZA
COILEGA.ktEMr/
PlLA 3
v0L7,
CHIAVE PER LA SERRATURADELLAUTO
t2l
Go n d e n scrt o r i e I ett r i e i
Bologncl
Vio l{orio Bostio, 29 Telefono ll-2^.27
riehiedete il nuoYo listino rl' ló
'
eil
problema chesi
inten-:
de risolvere è quellodi
un'ricevitore a
transistors, di sensibilitae
selettività medie, e con una potenzadi
uscita Passa-bile
anche senon
massima, al- lora,la
soluzione ad esso, è sen-z'altro
rappresentatada un
ri- cevitoredel tipo di quello
illu-strato in
questoarticolo. Il
cir-cuito
ideale quandosi
abbia in- tenzionedi
ottenere molto dipiÌl di
quanto si può ottenere dal so-lito
ricevitore reflex con reazione e con transistor di bassa frequen- za, ossia delle prestazioni che si avvicininomolto a
quelle offer-te in fatto di
potenzadi
uscitadai famosi
apparecchietti giap- ponesiportatili,
è appunto quel-lo a quattro transistor, i
qualivengono
utilizzati nella
miglio-re
manierae
cioè,il primo,
in radiofrequenza, rivelatorea
rea-zione; il
secondo, preamplifica- toredi
bassa frequenza edil
ier-zo ed iI
quarto,in
push-putl ti- nale.Data
la
necessitadi
usare al.meno alcuni
componenti qualal'altoparlante, il
condensatore variabile,ed i trasformatori
di entrata edi
uscita del push puil, non del tipo ultraminiatura, nonché per
averela possibi[ta
di usareuna
antennain ferrite
ct dimensioni alquanto maggiori diquelle
generalmente usate negliapparecchi giapponesi,
allo
n-c:'po di
potere captareuna
lnag-giore
proporzionedi
radioonde,si è preferito montare il
cont-plesso, visibile nelle foto, non in
una
scatolinadi
dimensioni pa.ri a
quelledei ricevitori
ultra-miniatura, ma in un
cofanettodi
proporzioni alquanto maggiori: per la
precisionesi è
datala
preferenzaad una
scatolettadi
quelle comunemente usate per la costruzione di apparecchi a galena, anche in
considerazionddella facilissima reperibilità
ditale organo praticamente
do- vunque, anche nei piccoli centri.Le particolarità
di
questo cour- plessino,a parte quelle già
e- sposte sonole
seguenti: riceziene
esclusivamentecon
antenna interna,in ferrite;
controllo della reazione a mezzodi
un potenzio metro apposito, indipendente dalcontrollo del volume
dell'appa- recchio, servito daun altro
po- tenziometro,munito anche
diinterruttore
generale, destinar:cad
accenderee
spegnere I'appa- recchio; questa indipendenza der due comandiè stata
considera-ta preferibile alla
soluzione dr un comando unico come control-lo di
reazionee di
volume, da-to
chela
soluzione adottata è la unica che consentedi
mantene-re
semprela
reazionead un li- vello ottimo,
qualsiasisia il
!r-vello
sonoroche si intenda
ot- tenere dall'altoparlante (sesi ri-
ducesseil
volumecon la
ridu-zione della
reazione,ne
soffri-rebbe
grandementela
selettivi-ta e la sensibilità
dell'apparec-chio).
Comesi
vededagli
sche-mi, si è preferito
realizzareil
trasferimento
del
segnale,da e
gni transistor al successivo, sem-
pre
attraversoun
trasformatore(Tl,
T2, T3),tale
sistema infat-ti, per
quanto alquantopiÌr co
stoso(molti
apparecchisimili
a questo presentanoun
accoppia- mento a resistenza capacità spe-cie tra iI primo ed il
secondotransistor),
assicuraallo
stadiodi
preamplifrcazionedi
bassafrequenza
la migliore
efficienza.Alla alimentazione del
com-plesso provvede
una delle
soli-te pilette da
9volt,
piazzata inun
angolo dell'internodel
cofa-netto;
dato che perla
facileso stituzione della pila
stessa, èpreferibile fruire
dell'attacco abottoni di cui essa è
munita,piuttosto che prowedere alla so'
luzione piir
semplicistica della saldatura déi conduttoriallabot
toniera, occorrera procurarsi u- na bottoniera complementare al-la
prima, che sara facile da pre- levare da unapiletta
dello stes-so tipo
scarica,che non
saràdifficile
trovare pressolo
stesso fornitore pressoil
quale viene ac-quistata
la
piletta.COSTRUZIONE DELL'APPARECCHIO
Si procura
dunque comesi
èdetto, la
scatolettadi
plasticaper
apparecchioa
galenae
nel-la
superficie leggeremente incli-nata di
essa dovein origine
si trovavail foro per il
condensa-tore variabile di
sintonia,si
e- seguecon l'aiuto di un
archet-to
datraforo munito di
una la-ma piuttosto sottile, urt
taglio quadrato o circolare tale che pos.sa accogliere
la
fiangiadi
mon-taggio dello
altoparlante che si fissapoi nella
posizione adatta, 123per
mezzodi quattro
bullonciniIn uno dei fori
chesi
trova- nosul lato
sinistro dell'apparec-chio
(guardato verso l'interno),si avvita il
potenziometro mi-niatura per il controllo
della reazrone.Simmetricamente al primo, ma
su1
lato
destrodella
scatola inun foro
chesi
praticherà appo- sitamente,si awita
inveceil
po- tenziometroper il controllo
delvolume ed interruttore
genera-le.
Nell'angoloin alto a
destra, ossianella parte piir
profondadella scatolina, si monta
unastaffa
fatta
con della striscia dialluminio e piegata
opportuna- mente, destinataal
fissaggio del-la pila
B.Nella parte frontale e
preci-samente sulla parete dinanzi aI-
l'altoparlante,
si
eseguono inve- ce duefori
spaziati mm. 22, del diametro di mm. 1,5, destinati ad accoglierele alette da
ripiegarepoi, per il
fissaggiodel
trasfor-matorino
T1.Nell'angolo sinistro del vano in-
terno della
scatola,si
preparapoi una
staffettaper
I'ancorag-gio della
antennain ferrite;
si raccomandadi
realizzare Ia staf-fetta
stessa,in bachelite
dato chetale
elemento dovrà risulta-re in contatto con il
nucleo diferrite ed in
queste condizioni,non può
essereusato del
me-tallo. La
antennain ferrite,
da 140mm. entra
esattamente nel-lo
spaziointerno,
occorre solo passareuna delle estremità
di essa,su della cartavetro
gros- solana, mantenendola inclinata,allo
scopodi
rendere leggermen-te obliqua la
superficiedella
e-stremità e
rendere possibile al-la ferrite
stessadi
adagiarsi, be-ne in fondo allo
spazio. (Atten- zionea
non montareper il mo mento la ferrite, che
deve es-sere
prima munita degli
awol.gimenti).
A metà
altezza,in
posizioneleggermente avanzata rispetto al punto
in cui
è stato sistematoil
potenziometro per
la
reazione sifissa una striscetta di
ancorag-gi a
cinque linguette, destinataad
accoglierela
maggior partedegli organi del primo
stadio, ossiadella
rivelazionea
reazio- ne.11 condensatorino
per la
sin-tonia si
piazza invece nella par-te pirì interna della
scatolain
modo che l'alberinodi
manovradi
esso, passi attraverso uno deifori
presentiin tale punto
perla
scatola,per le
boccole desti- natein
origine ad accogliere glispinotti del
detector.L'altro
deidue fori,
utilizzaper il
bullon-cino di
fissaggiodel
trasforma- toredi
uscita del controfase T72.Si
preparapoi, una
striscettadi bachelite dello
spessore dimm. 1 od
1,5larga mm.
47 elunga mm,
9óper la quale
si preparauna staffa ad
(LD, peril
suo ancoraggio, alla parete di liI:)r
-=-{
:-o _>
-=-ù -=-Í)
orot
F
j &
d-
o F
J125
LI L2
- Awolgimènto di slntouia att 60 spire dt fllo 0,25 smaltato, con presa B alla 25a spira a Inrtlre da A.
to di spi ato e cop€,rt,o
0,25 s aleb awolte nello
o su lun e al€l diam.
dl mm. E, spaziat€ mrn. 8 circe
- Cordensatore varlabile a dlel€ttrico soUalo da ilo pF aU buo- na qualltà
- Condensatore a p€tline c€remica ata lfl) pF
RI
cl
c2
-
B€slst€.nzatt. wrtt,
ata 10.000 ohm C3 - Condensatone a catta, d,a 0,?5 mFC4 - Condensatore cetartrico anunituttivo da 500 pF
C5 - Cond€nsatote minel elettrollflco ala lO mF, lZ yolt lav,
€6, CZ
- Conalensetori ccramicl ala 40.mO pF R.2 - Pot€nziometlo r€azione, ata 20.000 obm R3, R4
- R€silstenze yz wÙt,tda 0,1 megaohE
R5 - Pot€naioEetto volume da tO,000 ohm, sor intettuttore B6 - Reslstenza dz Yz watt, Z2.lrcO ohm
E? - R.esistetrza ita, ,/2 w^tt, 1A).000 ohm R8 - Beslst€nza /2 watt, ala l5() ohm R.9 - Beslstenza y2 watt, da 4?0O ohm B1O, R.fl
- Eesistenze ita /z ]g'att, zz.(X)o ohm Elz - Resisterza ila lt2 watt, l0 ohtú TR,I
- Translstor raaliofrequenza SFT 108
TRz - Transistot bassa freq. pteampllf. SFT f03
ffi - Translstot bessa frequ€nza fnali, tipo SFT tZ3
Tl - TrasforDatote inteÉtanslstorial€ tapporto l0 o m aal I TZ - Trasfotmatore entrata contlofase tipo T ?l
T3 - Trasfonnetorc usclta conttofase tipo T ?z
Altop.
- Altopatlant6 magatetodinamico it& ?0 mm. buona quautà p€r transistot
Bl - Piletta ili allmentazione minlatura da 9 volt, con bottoniera lnoltre
- A,ncoraggi di massa, pann€llino ili bachelite pet sezione ra- diofrequenzÈ, custodia bàchelite pet apprtecchi e diodo, ma- nopole per po,tenzlometrl e per yatiablle, minuteria metalli- ca ed elettrica; filo Der collegamenti e per saldare.
fondo della scatola. Lungo
i
duelati
maggiori della striscetta poisi
esegueuna
seriedi fori
de-stinati per il
fissaggiodei
ter-minali
deivari
organi e per I'an- coraggiodegli
stessi. Nella par-te
centraledello
stesso pannel-lino si
esegue inveceun
foroper il bulloncino con
dado de-stinato al
fissaggiodel
trasfor- matoredi entrata del
controfa- se, T2, ossiail
T7l.A
questopunto si
sarà pron-ti per il
montaggiovero e
pro.prio; prima
comunque sarà u-tile
eseguiresul
pannellino, al-tri fori, per
I'ancoraggiodi
al-tri organi. Si noti, rìello
sche-ma elettrico, la
sezione contor-nata da una linea
tratteg-giata e che rappresenta
laporzione dell'apparecchio
cheè
appuntomontcta sul
pannel-lino,
ossiala
sezionedi
bassa frequenza, esclusoil T1, il
T3,ì'altoparlante
ed il
potenziome,tro di
comunecon
interruttore.Per Ia
disposizionedelle
partisi
eseguanole
indicazione for-nite nella foto illustrativa
daÌlefrecce che vanno ad
identifrca.re
i vari
organi.Individuati
que-sti ultimi,
non saràaffatto
diffi.cile individuare gli elementi stes- si, nello schema per effettuare le poche
e
semplici connessioni.Eseguito il montaggio
delleparti sul
telaio efatti i
necessa.ri
collegamentielettrici,
primadi
'sistemareil telaino
stessonella
scatola,si
dovrà constata-re
chedal
telaino stesso, parti.ranno i
seguenticonduttori:
u-no dal terminale positivo
del condensatoreelettrolitico da
l0mF, al
cursoredel
potenziometro del
volume; unoper gli
at-tacchi di
massa, corrispondente ancheal polo positivo
della pi-Ia B di
alimentazione, due desti-nati ai terminali del
primariodel
trasformatoredi uscita
T3,ossia
del î?2, e
precisamentei fili
rosso eblu del
trasformatGre
stesso;i fili giallo e
verdedel
secondariodel
trasformato-re
stesso,invece sono
diretti,alla bobina mobile
dell'altopar-lante. Accertata la
corîettezzanella
esecuzionedi tutti i
col-legamenti,
si ripone per il
mo-mento il telaino di
bachelite esi passa alla
esecuzione delle connessionidi
radiofrequetza edin
generedelle
connessioni tragli organi già fissati
all'interno della scatola.Tra il primo ed il
secondo(contando
dall'alto),
ancoraggiodella striscetta a cinque
anco- raggi,si
saldala
resistenza Rl.Al
secondo ancoraggio,poi
si salda ancheil
terminaledi
basedel transistor di
radiofrequenzaTRI ed uno dei terminali
del condensatore C2,a perlina.
Si disponepoi al
disotto della stri- scetta edal
disopra della anten-na in ferrite il
condensatore C3e di
questo,si
connetteun
ter-minale
all'ancoraggioI ed
uno all'ancoraggio3. Indi si
metteal
suo postola
antennain
ferri.te sulla
qualesia già
l'awolgi.mento
Ll
e sucui
sia statofat to
l'awolgimento 12. Poi si bloc.ca nella sua
posizionela
bac-chetta di ferrite stringendo
afondo la staffa di
bachelite.I terminali
estremidi Ll, si
col- leganoai capi del
condensatorevariabile Cl, ed uno di
questi,e per la
precisione, quello infe-riore, si
collega ancheal
pcrlopositivo di detta piletta di
ali- mentazionee ad uno dei
con-tatti estremi del
potenziometrodi
reazione.Di
questoultimo, gli altri
col.legamenti sono
i
seguenti:il
cur.sore,
al punto di
unionetra
la resistenzaRl ed il
condensatore
C3,vale a dire
all'ancorag-gio I della striscetta.
L'altro terminaledi Rl,
inveceva
con- nessoad un
terminaledi
R3,il cui terminale
oppostova
con.nesso ad
uno
deifili
del prima-rio di Tl
ed anche adun
termi.nale
della resistenza R4,il
qua.Ie
va al polo positivo
della piladi
alimentazione.La presa
in- Lermediadella Ll deve
essere invece collegataal
terminale ri-masto libero, del
condensatorea perlina
C2.R2 reazione
:t kz Tz TRt Rr Cz
*' C7 &ITR+IR3 T3 C5 P B (9volf)
Re
TRz Rz
R+ Rs*s
Volume ed
inlerrull.
Si
passapoi alle
connessioni 'relativealla
12,e
precisamente,la
sua entratasi
collegaal
col-lettore del
transistor, mentre la suauscita si
collegasia al
filorimasto libero del primario
del trasformatoreTl,
che ad un ter- minale del condensatore cerami.co
C4,il cui altro
terminale de- ve essere invece connesso,al po sitivo della
alimentazione ossia all'emettitore,del
transistor col- legatoallo
ancoraggio 3.Si
eseguonopoi le
connessioni dal
secondario del trasforma-tore Tl, e in
particolaresi
fan-no
giungerei due fiIi
rispetti-vamente
ai
dueterminali
estre-mi del
potenziometro R5per il controllo di
volume. L'interrut-tore viene inserito sul
condut-tore
negativodella linea di
ali-mentazione
dell'intero
appareo chio.Come
si è detto, dal
cursore ossiadal
terminale centrale del potenziometro R5,si fa
giunge-re il
terminale positivo del con- densatoreelettrolitico
C5.Dallo stadio
diu
scita del con-trofase ossia dai collettori
deidue transistor TR3 e TR4,
sifanno partire i due fili diretti
al primario del
trasformatore stesso,si fa
giungere invece al-la
linea negativa della alimenta- zione, naturalmentea valle
del- l'interruttore.A
questopunto iI
montaggiodel
complessopuò
considerarsiultimato; non resta infatti
che montareil
pannellinodi
bache-Iite della
sezionedi
bassa fre- quenza,sulla
sua staffae
quin-di prowedere all'altro
collega- mentorelativo al polo
negativodella
alimentazionea valle
del-I'interruttore ed a quello
posi-tivo che
rappresentaanche
Ia massa dell'insieme.Se
la
ricezione unavolta
mes- soin
funzioneil
complesso, conil volume al massimo
risultapiuttosto debole, quasi
cer-tamente si tratterà
dell'av-volgimento 12, i cui
termi-nali
dovranno semplicemente es- sereinvertiti,
nelleloro
connes-sioni al resto
dell'appàrecchio.Coloro
che
desiderano avere lapossibilita di
eftettuare l'ascol-to
dell'apparecchio, anchein
au-ricolare
personal questo ultimo deve essere collegato esattamen- teai
capi del secondario del tra- sformatore T3.r27
Cl) a
recentee
continua dimi-Y
nuzione dei prezzi degli ap-Ézparecchi radio, ha
semprepiù
diffusa I'abitudinedi
avere,in
ogni famiglia,oltre
alla radio principale,di
qualità edi
presta-zioni
maggiori, anche unao
pitr radioline a valvoledi
dimensioni ridotte, che possono essere facil- mente trasportate da un ambien-te
adun altro, a
secondadi
do- ve esse siano necessarie, ad esem-pio, sul
comodinodella
stanza daletto,
oppure sudi
una men- solain
cucina,od
ancora, nellostudio,
ecc.Ora, dunque, evitando
di
met-tere le mani sulla radio
princi-pale, è
possibile apportare alleradio
secondarie, delle piccole ograndi
modificheintese ad
au- mentarneil campo di
utilizza-zione,
cosicchédetta radio
se-condaria, viene ad essere trasfor- mata
in
uno strumento veramen-te
versatile, senza che, tuttavia sia alterata quella che siaia
sua funzione principale, ossiadi
ri- cevitore convenzionale,Nelle note che seguiranno, ver- ranno illustrate le modifrche e le aggiunte da fare ad una qualsia- si
di
queste radioline, per metter- lein
condizionidi
adempiere an- che alle segnrenti quattro funzio-ni
accessorie.1) queila
di
amplificatore tele-fonico,
necessarioper
rendere udibìle a pir) persone chesi
tro-vino nella
stanza, una conversa- zione telefonica, che si svolga tra una delle persone stesse, con un apparecchio situatonella
stanza edun
corrispondentea
qualsia-si
distanza.2)
quelladi un
amplificatore microfonico,al
quale possa esse-re
appunto collegatoun
micro-fono con il
quale qualcuno dei famigliari,o
degliinvitati,
possa effettuare qualche provadi
can- to, o qualsiasi altro esperimento, a parte naturalmentetutti i
giuo-chi che questa disposizione rende possibili.
3)
quelladi
amplificatore fcr nografico,'aI quale possa essereapplicato qualsiasi
giradischi normale od automatico,privo
di amplificazionepropria, per
con-sentire l'ascolto delle
incisionipreferite; possibilià
anche que-sta
assai interessante, specie di questa epoca,in cui
sono così frequenti, Ieriunioni
domenicalidi giovani per fare i
consueti( quattro
salti>, con le
ultimeincisioni dei loro musicisti
pre-feriti.
4)
quelladi
amplificatore per strumenti musicali (specialmente per chitarre, mandolini,violini,
eperfino per amoniche a bocca),
il cui
volume sonoro,da solo
sa-rebbe troppo
bassoper
potere essere riconosciutoin
mezzo ad esecuzionimusicali nelle
qualientrino
anchealtri strumenti
a volume sonoro maggiore, qualiil
pianoforte,iI
saxofono, ecc.Le , modifiche
che
stanno per essere descritte, inoltre renderan- no possibile I'ascolto della radio,oltre
che conil
normale altopar-lante,
anchecon la
sola cuffia,il
che ad esempio può essere de-siderabile qualora si
intenda ascoltareuna
trasmissione inte- ressante, senzatimore di
distur-bare altre
personeche
sostino gicino, magarinello ore
nottur-ne,
ecc.Al tempo
stesso, inol-tre viene
ancheresa
possibilela
situazione opposta, ossia quel-la di
applicarealla radio
casa-linga uno o piìr
altopariantiesterni,
quandociò sia
deside-rato,
siaper
consentire I'ascoltoin altre
stanzein cui gii
altopar-lanti
stessi, debbano essere piaz- zati e sia anche per disporre tut-ti gli altoparlanti nella
stessastanza