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Categorie protette: ultime sentenze

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Categorie protette: ultime sentenze

Autore: Redazione | 18/10/2021

La mancata indicazione dell’adempimento degli obblighi di assunzione di soggetti appartenenti alle categorie protette è suscettibile di soccorso istruttorio.

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Scorrimento di graduatoria e tutela dei lavoratori disabili

Nell’impiego pubblico privatizzato il datore di lavoro deve individuare una quota di posti per i candidati disabili, c.d. ‘riservatari’, secondo un principio generale enunciato dalla l. n. 68/1999 che non può essere in alcun modo derogato.

Tale vincolo percentuale vale anche in ipotesi di scorrimento della graduatoria, poiché bisogna sempre garantire, a fronte della scelta dell’amministrazione di procedere all’assunzione di un nuovo contingente di personale, la quota di riserva da assegnare ai disabili (nella stessa percentuale prevista nel bando di concorso).

Di conseguenza, allorché la base di calcolo della percentuale dei ‘riservatari’ si amplia, per effetto di nuove assunzioni, si amplierà proporzionalmente anche il numero dei dipendenti disabili che l’amministrazione datrice di lavoro deve avere alle proprie dipendenze.

Corte appello Roma sez. IV, 10/03/2021, n.820

Assunzione dei disabili nel pubblico impiego privatizzato

In tema di assunzione dei disabili nel pubblico impiego privatizzato, il diritto alla riserva, quanto al personale della scuola, è esercitabile – in conformità al principio della assoluta preminenza della normativa posta a tutela dell’avviamento al lavoro dei disabili – in modo assoluto e con riferimento a tutte le assunzioni per una stessa classe di concorso effettuate per un medesimo anno scolastico, a prescindere dalla retrodatazione giuridica di cui una di tali assunzioni abbia in concreto beneficiato, in quanto la retrodatazione in questione rileva ai soli fini giuridici e della anzianità.

Cassazione civile sez. lav., 15/12/2020, n.28625

Bando di concorso riservato alle categorie

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dei disabili

In sede di bando di concorso riservato alle categorie dei disabili ex art. 8 della l. n.

68 del 1999, non costituisce comportamento discriminatorio la previsione del requisito della sussistenza dello stato di disoccupazione anche al momento dell’assunzione, trattandosi di disposizione avente la finalità di tutelare, in conformità con il dettato legislativo e con i principi affermati dalla Corte di giustizia UE, il disabile disoccupato rispetto ad altro soggetto, egualmente disabile ma nelle more fuoriuscito dalla categoria dei disoccupati.

Cassazione civile sez. lav., 10/07/2020, n.14790

Bando pubblico destinato ai lavoratori disabili disoccupati

Non costituisce comportamento discriminatorio la previsione, in sede di bando di concorso riservato alle categorie ex art. 8 l. n. 68/1999, del requisito della sussistenza dello stato di disoccupazione anche al momento dell’assunzione trattandosi di previsione avente la finalità di tutelare, in conformità con il dettato legislativo e con i principi affermati dalla Corte di giustizia Ue, il disabile disoccupato rispetto ad altro soggetto, egualmente disabile ma nelle more fuoriuscito dalla categoria dei disoccupati.

Cassazione civile sez. lav., 10/07/2020, n.14790

L’inquadramento nel livello retributivo

In tema di assunzione degli appartenenti alle categorie protette ex l. n. 68 del 1999 nel lavoro pubblico contrattualizzato, l’orfano di caduto sul lavoro è equiparato alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; pertanto, in una logica di interpretazione sistematica delle norme in materia, è consentita l’assunzione diretta di tale categoria di lavoratori solo per i profili professionali del personale contrattualizzato del comparto Ministeri fino all’ottavo livello retributivo ed entro il limite del dieci per cento del numero di vacanze nell’organico, mentre per le pubbliche amministrazioni diverse dai Ministeri, per il reclutamento delle qualifiche per cui non è sufficiente il solo requisito della scuola dell’obbligo,

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trovano applicazione le regole ordinarie di reclutamento ex art. 35, comma 1, lett.

a) del d.lgs. n. 165 del 2001, con conseguente ricorso alla procedura concorsuale, nell’ambito della quale i soggetti protetti godono del diritto di precedenza rispetto ad ogni altra categoria e di preferenza a parità di titoli rispetto alla riserva prevista dal bando di concorso ai fini della copertura delle quote d’obbligo.

(Fattispecie in cui la S.C. ha escluso la possibilità di assunzione diretta di orfano di caduto sul lavoro, da inquadrarsi nel settimo livello retributivo, da parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, trattandosi di amministrazione che non applica il c.c.n.l. comparto Ministeri ma quello degli enti di ricerca).

Cassazione civile sez. lav., 28/04/2020, n.8261

Criterio di calcolo della riserva di posti in favore delle categorie protette

Nei concorsi per l’accesso all’impiego nella p.a., la riserva prevista in favore delle categorie protette di cui all’art. 12 comma 4 l. 2 aprile 1968 n. 482, è operante anche quando il concorso è stato bandito per la copertura di uno solo tra i più posti vacanti esistenti nella pianta organica per la stessa qualifica, e ciò per la considerazione che le riserve vanno calcolate sul numero dei posti di organico e non sul numero di quelli messi a concorso.

T.A.R. Catania, (Sicilia) sez. III, 16/09/2019, n.2185

La giurisdizione del giudice ordinario

Le controversie concernenti l’assunzione obbligatoria di appartenenti alle categorie protette spettano alla giurisdizione del giudice ordinario solo nei casi in cui siano in contestazione i presupposti stessi su cui è basata l’iscrizione nelle liste del collocamento obbligatorio, mentre appartengono al giudice amministrativo le controversie relative ai vizi del procedimento di formazione dell’atto di avviamento al lavoro, nonché delle modalità di selezione ai fini dell’assunzione, in quanto permeate, alla stregua delle fonti, da evidenti margini di discrezionalità amministrativa ed assoggettate alle norme generali di cui al comma 3 dell’art. 97 Cost. in tema di gestione dei concorsi pubblici.

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T.A.R. Pescara, (Abruzzo) sez. I, 31/10/2018, n.321

Categorie protette: obblighi di assunzione

L’adempimento degli obblighi di assunzione di persone appartenenti a categorie protette non costituisce un profilo essenziale dell’offerta, perché non attiene al contenuto dell’offerta, ma concerne la titolarità dei requisiti generali di partecipazione alla procedura, sicché l’operato dell’amministrazione, che ha esercitato il soccorso istruttorio al fine di verificare l’adempimento dell’obbligo suindicato e, quindi, il possesso del requisito di ordine generale, risulta del tutto coerente con l’art. 83, comma 9, d.lg. 50/2016.

T.A.R. Milano, (Lombardia) sez. I, 07/09/2018, n.2054

Le condizioni per la riserva obbligatoria di assunzione

In tema di assunzione e avviamento al lavoro, il possesso dei requisiti speciali richiesti dall’Amministrazione, soprattutto se relativi a situazioni soggettive legittimanti le riserve obbligatorie per legge, debbono essere posseduti fino alla nomina e non soltanto alla scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi per il pubblico impiego.

Peraltro, in tema di assunzione nel pubblico impiego di soggetti appartenenti a categorie protette, il titolo che dà diritto alla riserva deve essere posseduto non solo al momento della proposizione della domanda di partecipazione alla procedura selettiva, ma anche successivamente e sino all’approvazione della graduatoria e alla conseguente nomina in ruolo.

T.A.R. Bari, (Puglia) sez. I, 22/04/2016, n.545

Assunzione delle categorie protette: lo svolgimento delle mansioni

In tema di assunzione di appartenenti alle categorie protette, nonostante resti salvo il principio per cui non può imporsi al datore di lavoro di stravolgere la

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struttura organizzativa, facendosi carico di oneri straordinari per adempiere all’obbligo di inserimento dei disabili, tuttavia, prima di affermare che non può imporsi un tale onere al datore di lavoro, deve accertarsi se le dotazioni già esistenti nella struttura aziendale consentano o meno ai disabili lo svolgimento delle specifiche mansioni, tale essendo l’onere di motivazione specifica prescritto dall’art. 1 della l. 120/1991.

T.A.R. Bari, (Puglia) sez. I, 08/10/2015, n.1292

La procedura concorsuale

Ai sensi degli artt. 7 comma 2, e 8 commi 1 e 2, l . 12 marzo 1999 n. 68 lo stato di disoccupazione è requisito per poter essere iscritti negli appositi elenchi delle persone disabili, da cui i datori di lavoro pubblici devono esclusivamente attingere per l’assunzione obbligatoria delle cd. categorie protette, con la conseguenza che le persone disabili per poter usufruire delle assunzioni agevolate devono anche essere disoccupate; invece l’art. 16 comma 2, cit. l. n.

68 del 1999 introduce una deroga eccezionale alla predetta regola generale, attinente esclusivamente alla fase successiva all’espletamento del concorso, prevedendo che, al fine di coprire la prescritta quota di riserva, gli idonei disabili possono essere assunti anche se non versino in stato di disoccupazione ed oltre il limite dei posti ad essi riservati nel concorso, tenuto conto dell’evidente finalità di non costringere il disabile disoccupato a rimanere in questo stato sino alla conclusione della procedura concorsuale, fermo restando che lo stato di disoccupazione doveva sussistere alla data della scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso.

T.A.R. Potenza, (Basilicata) sez. I, 05/05/2014, n.321

Assunzione delle categorie protette: le spese

Nell’ambito della disciplina relativa alla riduzione delle spese correnti per gli enti locali della Regione Friuli-Venezia Giulia, non sottoposti al patto di stabilità interno, le spese derivanti dall’assunzione di lavoratori appartenenti alle categorie protette (nell’ambito delle quali rientrano anche i lavoratori disabilii vanno escluse dal computo delle spese per il personale entro il limite delle quote di

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riserva obbligatorie previste dalla legge.

Corte Conti, (Friuli-Venezia Giulia) sez. reg. contr., 27/01/2011, n.3

Il procedimento di assunzione

Nel procedimento di assunzione mediante avviamento a selezione dei lavoratori iscritti nelle liste di collocamento, quali appartenenti alle categorie protette, la p.a.

è dotata unicamente di un potere di accertamento e di valutazione tecnica, in quanto la relativa disciplina non lascia spazio di discrezionalità in relazione alla posizione soggettiva dell’iscrizione al collocamento, che si configura come diritto al posto.

T.A.R. Roma, (Lazio) sez. II, 17/01/2008, n.295

Il numero dei soggetti da assumere

La l. n. 482 del 1968 individua esattamente i soggetti sui quali grava l’obbligo di assunzione al lavoro degli appartenenti alle categorie protette sia l’entità di tale obbligo, spettando agli uffici del lavoro meri compiti di rilevazione e determinazione delle percentuali e del numero dei soggetti da assumere; ne consegue, pertanto, che la controversia promossa da un’azienda privata per contestare il computo numerico della assunzioni obbligatorie di propria spettanza e per prospettare l’inesistenza dell’obbligo di ulteriori assunzioni attiene a situazioni di diritto soggettivo e deve essere proposta dinnanzi al g.o., con conseguente inammissibilità, per difetto di giurisdizione, del ricorso promosso avanti al g.a.

T.A.R. Firenze, (Toscana) sez. I, 27/11/2006, n.6036

Categorie protette: illegittimo rifiuto all’assunzione

In caso di illegittimo rifiuto all’assunzione di soggetto appartenente alle categorie protette, il Giudice non può procedere alla costituzione autoritativa del rapporto, ma deve limitarsi a liquidare il risarcimento del danno in misura pari alla retribuzione del livello più basso di inquadramento per tutto il periodo in cui

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perdura l’inadempimento.

Corte appello Milano, 06/10/2004

L’esclusione da una gara pubblica

È illegittima l’esclusione da una gara pubblica, per mancata produzione del certificato della direzione provinciale del lavoro attestante il rispetto delle quote d’obbligo di assunzione di lavoratori appartenenti alle categorie protette, siccome previsto dagli art. 3 e 17 l. 12 marzo 1999 n. 68, nel caso in cui detto provvedimento sia adottato nei confronti di impresa non tenuta all’osservanza di detto obbligo.

T.A.R. Campobasso, (Molise), 07/07/2004, n.351

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