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ISTITUTO COMPRENSIVO QUATTRO CASTELLA /VEZZANO

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ISTITUTO COMPRENSIVO QUATTRO CASTELLA /VEZZANO

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 A.S 2015-16

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 17 giugno 2016

Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività della nostra Istituzione Scolastica.

LA NOZIONE DI INCLUSIONE

L’inclusione e’ un percorso in divinire , si distingue da integrazione per il suo grado ed i contesti di diffusione.

Integrazione: consiste nell’ingresso in un dato contesto di una persona esterna con un deficit, rispetto al contesto stesso, e il successo del suo inserimento è ottenuto grazie a interventi sulla persona medesima.

Inclusione: si ha quando la disabilità non appartiene alla persona, ma agli ostacoli di strutturazione sociale e alle barriere presenti in essa, per cui la partecipazione e l’esigibilità dei diritti non sono un problema della disabilità, ma della struttura sociale.

L’inclusione interviene sia sul contesto che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’“INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow, vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.

Questa condizione esige che l’intera “piattaforma della cittadinanza” sia programmaticamente aperta e agibile da tutti.

Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire, un processo “di cambiamento”.

LA NOZIONE DI BES

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI sono introdotti prima dall’INVALSI poi dalla Direttiva del 27/12/2012 e dalla CM 8/2013. Si configurano come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei CINQUE PILASTRI DELL’INCLUSIVITA’:

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1. INDIVIDUALIZZAZIONE (percorsi differenziati per obiettivi comuni).

2. PERSONALIZZAZIONE (percorsi e obiettivi differenziati).

3. STRUMENTI COMPENSATIVI.

4. MISURE DISPENSATIVE.

5. IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE, STRUMENTALI E MATERIALI.

L’espressione “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno, che alla possibilità che in esse vengano compresi servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura .

LA FORMALIZZAZIONE DEI BES

Quando c’è un alunno con BES nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare”; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo.

Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/interclasse è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES non certificato.

LA SITUAZIONE ATTUALE NELL’ISTITUTO COMPRENSIVO QUATTRO CASTELLA/VEZZANO

Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nell’Istituto è sintetizzato nelle tabelle che seguono. I numeri sono effettivi non sovrapposti.

Alunni Bes certificati:

Alunni con disabilità (legge 104/92)

Alunni Dsa(legge 170/2010) INFANZIA

MONTECAVOLO

1 -

PRIMARIA Q.C

4 6

PRIMARIA

MONTECAVOLO

10 7

PRIMARIA PUIANELLO

3 9

PRIMARIA VEZZANO

3 8

PRIMARIA LA VECCHIA

1 5

SECONDARIA VEZZANO

5 15

SECONDARIA Q,C

16 26

(3)

Alunni Bes non certificati segnalati dai consigli di classe e interclasse:

Svantaggio socio-economico famigliare

Svantaggio linguistico- culturale

Svantaggio comportamentale- relazionale

Altro

INFANZIA MONTECAVOLO

- - - -

PRIMARIA Q.C

5 5 3 1

PRIMARIA

MONTECAVOLO

- 9 4 16

PRIMARIA PUIANELLO

2 14 3 10

PRIMARIA VEZZANO

3 6 5 1

PRIMARIA LA VECCHIA

1 - 1 5

SECONDARIA VEZZANO

1 3 1 4

SECONDARIA Q.C

4 11 1 1

Quadro globale rilevazione BES

Bes 2016

Tot.

Alunni 1419

Bes 2015

Tot.

Alunni 1405 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 43 39

• minorati vista

• minorati udito

• Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici

• DSA 76 72

• ADHD/DOP

• Borderline cognitivo

• Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

• Socio-economico/ famigliare 16 13

• Linguistico-culturale 48 36

• Disagio comportamentale/relazionale 18 7

• Altro 38 37

Totali 239 204

% su popolazione scolastica alunni 16,84 14,51

N° PEI redatti 43 39

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione

(4)

sanitaria

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

Nota per lettura tabella:2016

-nella casella “altro” sono stati inseriti alunni per i quali e’ in corso eventuale segnalazione o certificazione;

fragilità negli apprendimenti.

- nella casella dello svantaggio linguistico culturale sono stati inseriti gli alunni che frequentano progetti di alfabetizzazione.

PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA

L’inclusione abbiamo più volte scritto non è uno status ma un processo che, in quanto tale, riscontra punti di criticità e punti di forza.

Punti di criticità:

♦ ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità(ore insegnante di sostegno rapporto 1:3).

♦ educatori assegnati agli alunni certificati ma solo se presenti a scuola, (non prevista la possibilità di utilizzarli in attività nella classe a piccolo gruppo).

♦ difficoltà nell’organizzare una didattica inclusiva (mancanza di risorse, ausili, compresenze sulle classi per unità didattiche o progetti specifici).

♦ classi numerose, eterogenee : la presenza di alunni con certificazione legge 104, non prevede più abbassamento a 20 alunni del gruppo classe

♦ progetti di alfabetizzazione rivolti agli alunni stranieri non alfabetizzati, monteore limitato rispetto alla frequenza scolastica annuale

♦ valutazione didattica degli alunni Bes non certificati ( verifiche disciplinari durante anno scolastico , prove d’esame, Invalsi) non prevede strumenti compensativi o dispensativi, se non e’ stato predisposto un Pdp.

♦ progettazione-verifica-valutazione nelle diverse discipline devono essere maggiormente condivise nei consigli di classe e interclasse

♦ situazioni famigliari critiche e disagi sociali che non sempre riescono ad essere risolutivi anche quando i servizi se ne prendono cura.

Punti di forza:

♦ buone prassi di didattica inclusiva nelle classi dell’istituto

♦ utilizzo dei docenti della fase c della Riforma La buona scuola, nel lavoro inclusivo (non per tutte le scuole dell’istituto)

♦ modalità di lavoro diversificate all’interno delle classi (attività a piccolo,recupero e potenziamento) e della scuola( attività per classi parallele,progetti)

♦ collaborazione tra i vari ordini di scuola per favorire l’accoglienza e lo scambio di informazioni

♦ rapporti con CTS- centro supporto territoriale-(Istituto Galvani Iodi Via della Canalina- R.E), per reperire materiali o per formazione alunni e insegnanti.

♦ docenti titolari di funzioni strumentali e referenti su progetti specifici -al piano dell’offerta formativa- dell’area dell’inclusione, per promuovere e sensibilizzare su questi temi( rapporto tra reti di scuole, progetti,proposte di formazione)

♦ disponibilità del personale docente ad effettuare ore aggiuntive da destinare alla realizzazione di progetti inclusivi come quelli dell’alfabetizazzione e/o laboratori .

(5)

♦ aumento delle tecnologie digitali (lim) nei diversi plessi, come risorsa di

approfondimento e mediazione dell’apprendimento; come scambio di materiali tra docenti.

♦ collaborazioni offerte dai servizi territoriali : comuni e associazioni

♦ collaborazioni con le famiglie sui progetti e laboratori come supporto aggiuntivo e di completamento dell’offerta formativa

♦ accoglienza e accompagnamento delle famiglie nella conoscenza della scuola e delle scelte didattico-educative , anche con il supporto di mediatori culturali per le famiglie straniere.

Il quadro generale dell’analisi di punti di forza e di criticità è sintetizzato nelle tabelle che seguono relative alle risorse utili agli alunni destinatari della progettazione di interventi di supporto e facilitazione.

A. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No/in parte Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e

di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti Educatori Comunali (AEC) Attività individualizzate SI Attività laboratoriali

integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Assistenti alla Comunicazione (non sono presenti in questo a.s)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

-

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

-

Funzioni strumentali / coordinamento SI

Referenti di Istituto (Disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Altro Altro:

Altro:

B. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Partecipazione a GLad SI

Rapporti con famiglie SI Coordinatori di classe

Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva

In parte

(6)

Altro:

Partecipazione a GLI - Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni In parte Progetti didattico-

educativi a prevalente tematica inclusiva

In parte Docenti con specifica formazione

(sostegno)

Altro:

Partecipazione a GLI - Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni In parte Progetti didattico-

educativi a prevalente tematica inclusiva Altri docenti no

Altro:

Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione /

laboratori integrati C. Coinvolgimento NO

personale ATA

Altro:

Informazione /formazione su

genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

si

Coinvolgimento in progetti di inclusione

In parte

Coinvolgimento in attività di

promozione della comunità educante D. Coinvolgimento famiglie si

Altro:

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla

disabilità

si

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

no

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

si

Progetti territoriali integrati si Progetti integrati a livello di reti di scuola

si

Rapporti con CTS / CTI si

E. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni (Ausl-Comune-) Rapporti con CTS / CTI Reti di scuole

Altro:

(7)

Progetti territoriali si Progetti integrati a livello di singola

scuola F. Rapporti con privato si

sociale e volontariato del

territorio Progetti a livello di reti di scuole no Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe

si

Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica inclusiva

si

Didattica interculturale / italiano L2 si Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

si G. Formazione docenti

Altro: Lim si

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo

x

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

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PER UNA PROGETTUALITA’ INCLUSIVA

Il nostro istituto intende connotare la propria azione educativa e formativa ispirandosi alle linee di indirizzo approvate dal consiglio di istituto che recitano: “Non uno di meno”: La scuola della integrazione;” Ma che musica maestro”: la scuola della musica.;“La terra dai nostri padri ai nostri figli”: La scuola dell’ambiente. L’inclusione e’ una tematica comune e trasversale della nostra progettualità, che si sviluppa attraverso il potenziamento e la valorizzazione delle capacità del singolo pensando a percorsi personalizzati all’interno della nostra attività quotidiana.

La scuola ha teso a promuovere il rispetto delle differenze e delle diversità culturali attraverso una progettualità mirata e diversificata. Ne sono l’esempio i tanti progetti realizzati in tutte i plessi dell’istituto con l’obiettivo di porre al centro lo studente, i suoi bisogni, l’attenzione alla crescita individuale e sociale.

Le attività didattiche che possono meglio valorizzare e accompagnare i cambiamenti

evolutivi dei ragazzi, aiutarli anche nel loro percorso psicologico di crescita del loro ruolo di studente (attività a piccolo gruppo, valorizzazione del gruppo classe, laboratori, progetti, apprendimenti individualizzati e personalizzati,recupero e potenziamento), vengono agiti e intrapresi nelle varie classi anche se non in modo diffuso e articolato per l’intero anno scolastico.

Più proficuo per gli apprendimenti risulta il lavoro dove c’e’ una compresenza che permette di lavorare in modo articolato sulla classe, che permette una differenziazione del lavoro nell’ arco della giornata o della settimana( attività a piccolo gruppo, classi aperte e/o parallele, approcci di didattica di peer education, una didattica che mette in campo stili diversificati di apprendimento per incontrare e valorizzare i diversi stili di apprendimento degli alunni.

L’ articolazione dei percorsi educativi e didattici in presenza di certificazioni, viene dettagliata nei Piani educativi individualizzati(PEI) e nei Progetti didattici personalizzati (PDP)., che si misurano con la didattica della classe e ne sono parte integrante.

Questi strumenti permettono di stabilire obiettivi educativi e didattici in funzione dei

bisogni dell’alunno, valorizzandone gli apprendimenti, anche di fronte al grande tema della valutazione scolastica.

Gli interventi per l’inclusione degli alunni stranieri non alfabetizzati in lingua italiana o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di comunicazione, socializzazione, apprendimento, per favorire l’ inclusività, sono complessivamente 48 alunni nell’istituto. I progetti sono stati realizzati da insegnanti curricolari o da esterni su progetto. Gli

insegnanti interagiscono con le famiglie, collaborano con i mediatori culturali e con gli educatori nell’arco dell’intero anno scolastico. Il personale di potenziamento assegnato alla scuola a partire da questo anno scolastico deve trovare una modalità di lavoro su progetti flessibili che si sviluppino nell’arco dell’anno scolastico, per rispondere o a situazioni che presentano fragilità o ad interventi di potenziamento.

Anche sugli aspetti organizzativi, il nostro istituto ha investito su diverse figure di

riferimento per rispondere al meglio alla propria offerta formativa in chiave inclusiva, da qui la presenza di funzioni strumentali che nel lavoro delle commissioni portano valore

aggiunto alla scuola, realizzano e condividono percorsi.

Attraverso il collegio docenti sono stati condivisi progetti educativi e didattici, adottato strumenti didattici :protocolli di accoglienza, monitoraggi, schede di rilevazione dati e per documentare buone pratiche di didattica inclusiva; adesione a progetti di rete tra scuole ed enti.

L’inclusione non e’ uno stato ma un processo che si modifica, si articola e cambia. Alla scuola spetta il compito di sapere leggere questi cambiamenti e offrire risposte possibili e

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flessibili; per fare questo le risorse umane sono il valore aggiunto di questo percorso di crescita continua.

Al Piano annuale per l’ inclusività 2016, alleghiamo delle buone pratiche di didattica inclusiva che trovano spazio nelle nostre scuole. Vogliamo che queste modalità di lavoro emergano,si diffondano,con l’obiettivo di condividerle come docenti dei vari ordini di scuola per trovare percorsi di continuità e attraverso la documentazione degli stessi,essere testimonianza e memoria di ciò che facciamo.

Alfabetizzazione Teatrando La Bottega Golosa

Sei folletti nel mio cuore

Insieme e’

meglio

Settimana Laboratoriale

Arte e Ambiente

Laboratori del Fare

Amico verde

Musica Insieme per il mondo

Gioco sport

Giornalino scolastico

Storia locale

Allegati:- progetti di buone pratiche

Allegati- strumenti di lavoro(scheda rilevazione bes- scheda didattica inclusiva- protocollo di accoglienza- schede)

Il Pai deve essere uno strumento che fotografa la situazione della scuola e offre occasioni di crescita per il futuro.

“Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire, un processo “di cambiamento”.

L’index per l’inclusione, ha l’obiettivo di abbandonare il riferimento ai bes(che suggeriscono una visione della disabilità come problema che riguarda il singolo individuo) e sostituirlo con quello di “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Pensare alle differenze e non ai casi. Se il punto di vista sono i limiti ,diviene difficile pensare per potenzialità e tenere presente che queste sono potenzialmente illimitate”. In questa ottica anche la nozione di sostegno si allarga e diventa ogni attività che accresce la capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni; per alcuni alunni può volere dire aggiungere personale, ma ciò non deve fare dimenticare che tutti gli alunni hanno bisogno a forme differenziate di sostegno nel loro percorso educativo”.( cit.Index per l’inclusione, promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola, T. Booth,M. Aincow, ed.italiana D.Ianes, ed. Erikson

17 Giugno 2016 per La commissione Bes-Dsa-Intercultura La funzione strumentale

Daniela Vecchi

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