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normative. Il Processo civile telematico. Le delibere del CSM, criticità tecniche e

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(1)

Consiglio Superiore della Magistratura Settima Commissione

Commissione per l’organizzazione degli uffici giudiziari

Il Processo civile telematico.

Le delibere del CSM, criticità tecniche e normative.

dott. Pietro Lupi

Incontro RID – Roma, Hotel Ergife 26 maggio 2015

(2)

Il CSM ed il PCT

1)Delibera 5 marzo 2014

2)Risoluzione 12 giugno 2014 3)Delibera 10 luglio 2014

4)Delibere 5 e 19 novembre 2014

5)Delibera 13 maggio 2015

(3)

Il CSM ed il PCT

Delibera 5 marzo 2014

Il CSM stabiliva di effettuare un “monitoraggio sullo stato di attuazione del processo civile telematico”, ritenendo di dover acquisire informazioni:

- dal Ministero della Giustizia, mediante interlocuzione in sede di Comitato Paritetico;

- dagli Uffici Giudiziari, mediante l’inoltro di apposito questionario;

- dai Consigli nazionali degli ordini professionali degli Avvocati, dei Dottori commercialisti e degli esperti

contabili e del notariato, mediante comunicazione della delibera.

(4)

Il CSM ed il PCT

Delibera 5 marzo 2014

RICHIESTA DI INFORMAZIONI A PROPOSITO DI:

1. Dotazioni hardware e servizi di rete 2. Assistenza

3. Formazione e informazione

4. Attuazione della normativa regolamentare 5. Stato di avanzamento del processo telematico 6. Tenuta dei registri e gestione del dato

7. Moduli organizzativi

8. Comunicazioni e notificazioni telematiche 9. Modifiche evolutive ai sistemi

10. Rapporti tra Procura della Repubblica e Tribunale civile 11. Accesso alla giurisdizione da parte dell’avvocatura e degli

altri ordini professionali

(5)

Il CSM ed il PCT

Risoluzione 12 giugno 2014

All’esito del monitoraggio il CSM ha espresso valutazioni sulle seguenti tre tipologie di problematiche emerse:

I. problematiche di carattere strutturale, materiale ed organizzativo

II. problematiche relative alla formazione ed alla diffusione degli strumenti necessari al P.C.T.

III. problematiche relative al concreto ed effettivo

esercizio della giurisdizione.

(6)

Il CSM ed il PCT

Risoluzione 12 giugno 2014

I. problematiche di carattere strutturale, materiale ed organizzativo

Scanner, schermi grandi, PC portatili, dotazioni per i GOT; rinnovo smart card

Interruzioni di rete; il passaggio delle patch;

capacità di archiviazione (storage) Assistenza sistemistica

Ripopolamento delle cancellerie

(7)

Il CSM ed il PCT

Risoluzione 12 giugno 2014

II. problematiche relative alla formazione ed alla diffusione degli strumenti necessari al P.C.T.

Necessità di una formazione strutturata, non causale o a richiesta, per giudici e personale.

Necessità di un numero più nutrito di tecnici a servizio degli uffici.

Potenziamento dei servizi di assistenza

formativa ed informativa alle cancellerie

(8)

Il CSM ed il PCT

Risoluzione 12 giugno 2014

III. problematiche relative al concreto ed effettivo esercizio della giurisdizione.

Tenuta del fascicolo cartaceo ed imprescindibile necessità di garantire in via primaria la “capacità di stampa” degli uffici (fornitura di stampanti veloci).

Mancata disponibilità di strumenti per consentire alle Procure della Repubblica l’accesso alle

informazioni relative ai fascicoli di cui sono parte ovvero nell’ambito dei quali devono rendere i

prescritti parte

(9)

Il CSM ed il PCT

Risoluzione 12 giugno 2014

1) richiesta ai RID di relazioni semestrali sullo stato di attuazione del P.C.T.

2) segnalazione alla Scuola Superiore della Magistratura l’opportunità di favorire, anche e soprattutto nelle sue strutture decentrate, con la fondamentale collaborazione dei R.I.D, una formazione tecnica e giuridica sul PCT, specie per i MOT;

3) segnalazione al Ministero l’opportunità di idonei presidi di controllo medico periodico a tutela della attività e salute dei giudici.

(10)

Il CSM ed il PCT

Delibera del 10 luglio 2014

Valutazione dell’incidenza del d.l. n.

90/2014 sull’organizzazione degli uffici.

Pur mostrando apprezzamento per le

innovazioni introdotte, molte delle

quali auspicate dai giudici, il CSM ha

evidenziato le seguenti criticità:

(11)

Il CSM ed il PCT

Delibera del 10 luglio 2014

1) Il PCT non può servire a supplire a deficienze di organico (cfr.: redazione verbali).

2) Assenza di una previsione normativa che imponga la chiarezza e sinteticità dei libelli difensionali.

3) Il PCT funzionerebbe meglio con il rito del

lavoro.

(12)

Il CSM ed il PCT

Delibera del 10 luglio 2014

4) Consentire anche il deposito telematico degli atti introduttivi per garantire unità al fascicolo;

5) Necessità di rendere obbligatorio anche

per le P.P.A.A. il deposito telematico

degli atti e documenti.

(13)

Il CSM ed il PCT

Delibere 5 e 19 novembre 2014

Il Consiglio, rilevato che la maggior

parte dei RID non aveva risposto alla

richiesta di informazioni sull’impatto

del PCT del 12 giugno 2014,

deliberava di richiedere nuovamente

agli stessi informazioni al riguardo

entro e non oltre il 28.11.2014 sulla

base di apposito questionario.

(14)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015

Si fonda sulla relazione sul PCT depositata dalla STO il 19 febbraio 2015 alla VII Commissione.

Si evidenziano le criticità del PCT

e si indicano gli interventi ritenuti

necessari.

(15)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Software.

Criticità:

si sottolinea la complessità degli applicativi e la loro incompletezza relativamente alle:

1) Procedure esecutive e concorsuali 2) V.G.

3) Ritualità collegiali

4) Funzioni presidenziali

(16)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Software.

Indicazioni:

1) semplificazione degli applicativi;

2) aggiornamento Consolle anche dall’esterno; estrazione dati su supporti esterni (cfr.: estrazione Siecic 1 - 2);

3) sviluppo Consolle procedure esecutive e concorsuali e V.G.;

4) favorire la piena consultazione da parte dei Giudici dei registri di Cancelleria;

5) garantire una adeguata ed immediata diffusione di tutti i software di maggiore utilizzo;

6) realizzare un applicativo per il P.M..

(17)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Hardware.

Criticità:

La difficoltà per i Giudici di operare

esclusivamente mediante lettura video

per la consultazione di complessi atti e

documenti, quando a ciò si deve

provvedere con apparecchiature

inefficienti ed obsolete.

(18)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Hardware.

Indicazioni:

1) Fornitura di stampanti e scanner veloci e relativo materiale di consumo;

2) Prevedere un piano di rinnovo costante del parco macchine;

3) Pianificare il rinnovo costante delle smart card;

4) Semplificazione del rilascio delle smart card;

5) Prevedere sistemi di identificazione e firma che non necessitino di supporti fisici collegati al PC;

6) Allestimento di aule di udienza telematiche anche collegiali;

7) Doppi monitor (foto).

(19)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Infrastruttura.

Criticità:

1) Interruzioni improvvise dei servizi.

2) Problemi di connettività a causa

dell’esponenziale aumento delle con-

sultazioni.

(20)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Infrastruttura.

Indicazioni:

1) Creazione di Sistemi di ridondanza e di disaster recovery.

2) Ricollocazione fisica ed organizzativa delle sale server sviluppate in una logica di mirroring.

3) Limitazione dei periodi di fermo.

4) Capillare informazione in ordine ai blocchi programmati dei sistemi e sistemi di allarme per quelli non programmabili.

(21)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Considerazioni finali su

Software ed Infrastruttura.

Si auspica una semplificazione del PCT in particolare:

1) ripensando la gestione delle anagrafiche;

2) rendendo accessibili gli indirizzi PEC agli operatori;

3) superando la logica della PEC per i depositi

dall’esterno passando all’upload.

(22)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Formazione.

Criticità:

1) Non si tratta solo di studiare la disciplina del PCT nell’attuale frastagliato panorama normativo ma anche di apprendere gli aspetti tecnici richiamati da tali norme.

2) La formazione allo stato riguarda solo magistrati

e personale di cancelleria ma non tutti gli “attori del

PCT”, ivi compresi gli stagisti.

(23)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Formazione.

Indicazioni:

1) Attuare un piano straordinario di formazione di concerto tra Ministero, CSM e Scuola per tutti i giudici civili, togati ed onorari;

2) Richiedere alla Scuola ed al Ministero l’impegno di collaborare con i RID e con i Magrif alla formazione sul territorio;

3) Individuare specifiche risorse umane in grado di affiancare nella formazione RID e Magrif nell’utilizzo degli applicativi;

4) Diffusione dell’utilizzo del model office;

5) Specifica formazione ed informazione sulle novità evolutive;

6) Creazione di un portale condiviso (CSM, Scuola, Ministero) dedicato al PCT per la raccolta di materiale.

(24)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Assistenza.

Criticità:

lentenza,

intempestività,

inadeguatezza degli interventi.

(25)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015 Assistenza.

Indicazioni:

1) potenziare i servizi di help desk 2) consentire l’accesso da remoto;

3) assistenza applicativa costante anche da casa;

4) stabilizzare il personale che presta assistenza;

5) monitoraggio dell’assistenza.

(26)

Il CSM ed il PCT

Delibera 13 maggio 2015

Organizzazione delle componenti del processo.

Criticità:

Diffusione di protocolli differenziati a livello locale che generano incertezza ed ingiustificate difformità.

Indicazione:

Istituzione centralizzata di tavoli

permanenti.

(27)

Le criticità del PCT

Appello e Riti collegiali Funzioni presidenziali

Placeholder Cause riunite

Fallimentare

Banca dati Giurisprudenza I GOT

Lo stagista

(28)

Appello e riti collegiali

 Importazione dello storico degli eventi del primo grado, con i link ai documenti

(cfr.: estrazione Siecic 1 - 2)

.

 Importazione nel fascicolo di secondo grado delle ricevute PEC delle comunicazioni fatte in primo grado.

 Denominazione dei file importati secondo

tipo atto e data di deposito, invece della

stringa di hash attuale; eventuale possibilità

di rinominare i file in locale.

(29)

formazione documenti

 occorre registrazione automatica a Sicid della data di invio della minuta in controfirma al Presidente

 occorre eliminare la necessità per il Presidente di

“ricerca atti” da controfirmare, rendendo automatica la ricerca al momento della apertura della cartella

 il Presidente, quando controfirma, deve poter procedere al deposito direttamente (ciò avviene solo se il Collegio è stato precaricato al Sicid).

Appello e riti collegiali

(30)

formazione documenti

• Consolle non contempla la possibilità che il Presidente del collegio sia anche relatore della sentenza.

• Consolle non contempla la possibilità che il relatore sia diverso dall’estensore della sentenza.

• manca l’ordinanza filtro collegiale ex art. 348 bis c.p.c. – che deve essere conteggiabile a fini statistici.

• Impossibilità di gestire un’udienza collegiale.

Appello e riti collegiali

(31)

gestione fascicoli

• Allo stato non è consentita al Presidente la visibilità di tutti i fascicoli della Sezione, con possibilità di emettere decreto di fissazione di udienza, decreto di liquidazione CTU, rinvii fuori udienza ecc.

• Cruscotto e statistiche.

Funzioni presidenziali

(32)

Cruscotto

(33)

Cruscotto

(34)

Cruscotto

(35)

Cruscotto

(36)

Cruscotto

(37)

Cruscotto

(38)

Cruscotto

(39)

Cruscotto

(40)

Statistiche

(41)

Statistiche

(42)

Statistiche

(43)

Statistiche

(44)

Statistiche

(45)

gestione fascicoli

• in caso di riunione di procedimenti, manca la formazione in Consolle e Sicid di un unico fascicolo che contenga tutti gli atti dei fascicoli riuniti, anche quelli trasmessi dal primo grado

• alle parti dei fascicoli “incorporati”, che possono essere diverse dalle parti del fascicolo

“incorporante”, deve essere possibile depositare atti telematici nel fascicolo “incorporante”, cioè tutti devono diventare “parti” di quest'ultimo

Fascicoli riuniti

(46)

gestione fascicoli

Nel Modellatore di Consolle mancano, e sono stati richiesti più volte, i seguenti placeholder:

- nome ctu

- data deposito ricorso - data iscrizione a ruolo

- data e numero decreto ingiuntivo opposto

- data decreto ingiuntivo (nel decreto di concessione provvisoria esecutorietà – il placeholder c’è ma non funziona)

- data e numero sentenza appellata (anche testo del dispositivo) - estremi degli atti introduttivi e conclusioni del giudizio di primo grado (appello)

- creditore istante (rito prefallimentare)

- placeholders specifici per concordato preventivo (rito fallimentare)

-placeholders specifici per minore / interdetto / inabilitato / beneficiario di ADS (volontaria giurisdizione)

- terzo pignorato (esecuzioni)

Placeholders

(47)

gestione fascicoli

Lato giudice

Fallimentare

(48)

gestione fascicoli

Fallimentare

lato giudice

(49)

gestione fascicoli

Fallimentare

lato giudice

(50)

gestione fascicoli

Fallimentare

lato giudice

(51)

gestione fascicoli

Fallimentare

lato giudice

(52)

i

Fallimentare

lato giudice

(53)

Fallimentare

lato giudice

(54)

Criticità Siecic per opposizioni ex art. 98 l.f.

- non vi è la possibilità di inserire l’importo del contributo unificato;

- dopo aver aggiornato il deposito dell’opposizione, dopo aver individuato il creditore dall’elenco già esistente e dopo aver inserito il difensore, si crea il sub procedimento che viene identificato nello storico con un numero (1, 2, etc.) e, quindi, se sono molte le opposizioni, per aggiornare ogni singola opposizione durante il giudizio occorre andare a tentativo per individuare quella sulla quale si deve operare;

- il sistema non offre la possibilità di inviare notifiche dal sub procedimento;

- con riferimento all’esito del giudizio di opposizione, il sistema prevede solo il provvedimento di ammissione o rigetto e non anche quello di ammissione parziale;

- non è prevista la possibilità di inviare l’atto all’Atto all’Agenzia delle Entrate con assegnazione automatica del numero del repertorio;

- impossibilità di rilasciare il certificato per uso TFR.

Fallimentare

lato cancelleria

(55)

- L’estratto di sentenza (che va ricercato con il numero generale e non con quello della sentenza) è incompleto, riporta campi bianchi e destinatari non più previsti.

- Quando si apre un subprocedimento per concordato fallimentare il sistema non offre la possibilità di inserire i dati dell’istante; ciò impedisce di inviare comunicazioni telematiche al difensore costituito;

- In caso di estensione del fallimento ex art. 147 l.f. non vi è possibilità di stampare l’estratto della sentenza di fallimento.

- se il difensore del debitore si costituisce telematicamente la sede del debitore non viene cambiata. Se invece si costituisce in cancelleria il programma cambia la sede del debitore individuandola nello studio del difensore.

- Se il debitore rinuncia al difensore o lo cambia non ci sono eventi che permettono tale modifica nel registro

Fallimentare

lato cancelleria

(56)

Farraginosa l’iscrizione di una procedura fallimentare

Fallimentare

lato cancelleria

(57)

Fallimentare

lato cancelleria

(58)

Fallimentare

lato cancelleria

Farraginosa l’iscrizione di una procedura fallimentare Seguono poi sette schermate nelle quali si chiedono:

- dati dell’impresa, - attività sociali,

- codici attitività, - unità locali,

- patrimoni separati…

(59)

Fallimentare

lato cancelleria

Problema del collegio dei curatori fallimentari

Se ne può indicare solo uno.

A Napoli gli altri curatori vengono inseriti come

“coadiutori”:

non possono accedere telematicamente al

fascicolo né depositate ma così ricevono almeno

le comunicazioni.

(60)

Ricerca Giurisprudenza su Consolle

(dimostrazione con Consolle dal vivo)

(61)

Giudici Onorari

i G.O.T., “in affiancamento” al giudice

togato secondo le disposizioni consiliari in materia (Risoluzione sui moduli

organizzativi dell’attività dei giudici onorari in tribunale del 25 gennaio 2012), non

possono utilizzare la Consolle per redigere e depositare digitalmente gli atti, in quanto il procedimento risulta assegnato al

magistrato togato.

(62)

Ricerca Giurisprudenza su Consolle

(dimostrazione con Consolle in linea)

(63)

La Consolle dell’Assistente

(64)

gestione fascicoli

Le regole tecniche sul documento informatico di cui al D.P.C.M. 13 novembre 2014 in vigore dall’11 febbraio 2015 si applicano o no al PCT ?

Criticità normativo-pratiche

(65)

gestione fascicoli

I problemi sorgono in particolare per questi due aspetti:

1. La formazione dell’atto principale e degli allegati (da un lato, artt. 11 e 12 DM 44/2011, 12 e 13 Provv.

DGSIA 16.4.2014, dall’altro, l’art. 3 DPCM 13.11.2014);

2. Le attestazioni di conformità di copie digitali di documenti analogici ai fini delle notificazioni telematiche (artt. 3bis L. 53/94 e art. 4 DPCM).

PCT e REGOLE TECNICHE

sul DOCUMENTO INFORMATICO

(66)

gestione fascicoli

1. La formazione dell’atto principale e degli allegati

(da un lato, artt. 11 e 12 DM 44/2011, 12 e 13 Provv. DGSIA 16.4.2014, dall’altro, l’art. 3 DPCM 13.11.2014

):

Art. 3, co. 9, DPCM 13.11.2014.

Al documento informatico immodificabile vengono associati i metadati che sono stati generati durante la sua formazione. L'insieme minimo dei metadati, come definiti nell'allegato 5 al presente decreto, è costituito da:

a) l'identificativo univoco e persistente;

b) il riferimento temporale di cui al comma 7;

c) l'oggetto;

d) il soggetto che ha formato il documento;

e) l'eventuale destinatario;

f) l'impronta del documento informatico.

Eventuali ulteriori metadati sono definiti in funzione del contesto e delle necessità gestionali e conservative.

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

sul DOCUMENTO INFORMATICO

(67)

gestione fascicoli

Gli artt. 11 e 12 DM 44/2011, 12 e 13 Provv. DGSIA 16.4.2014 non contengono riferimenti ai metadati.

L’art. 12 Prov. DGSIA 16.4.2014 si limita ad imporre che l’atto del processo sia:

1. in formato PDF;

2. privo di elementi attivi;

3. ottenuto da una trasformazione di un documento testuale, senza restrizioni per le operazioni di selezione e copia di parti;

non è pertanto ammessa la scansione di immagini;

4. sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata esterna secondo la struttura riportata ai commi seguenti;

5. corredato da un file in formato XML, che contiene le

informazioni strutturate nonché tutte le informazioni della nota di iscrizione a ruolo, e che rispetta gli XSD riportati

nell’Allegato 5; esso è denominato DatiAtto.xml ed è

sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata.

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

Sul DOCUMENTO INFORMATICO

(68)

Secondo la tesi dell’inapplicabilità dell’art. 3 DPCM al PCT, i metadati sarebbero espressione di mere esigenze gestionali e di conservazione del documento che, invece, nel PCT sono assicurate dall’organizzazione dei registri informatici Sicid e Siecic suddivisi in specifici ruoli e con una catalogazione dei fascicoli medianti un identificativo univoco quale il numero di ruolo mentre la tipizzazione degli atti e degli allegati avviene secondo schemi di catalogazione ben precisi dati dagli schemi “xsd”

e “DTD”.

L’obbligo di redigere gli “atti principali” secondo l’art. 12 Provv. DGSIA ovvero in pdf testuale assicura l’indicizzabilità dei documenti e, quindi, la reperibilità degli stessi.

In sostanza, le esigenze gestionali e conservative dei documenti che confluiscono nei registri dei Tribunale sono già assicurate da altri strumenti tecnici ed i metadati sarebbero, quindi, sovrabbondanti.

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

sul DOCUMENTO INFORMATICO

(69)

gestione fascicoli

2. Le attestazioni di conformità di copie digitali di documenti analogici ai fini delle notificazioni telematiche (artt. 3bis, co. 2, L. 53/94 e art. 4 DPCM).

IL PROBLEMA DELL’ IMPRONTA DEI FILE

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

SUL DOCUMENTO INFORMATICO

(70)

gestione fascicoli

Art. 3bis, comma 2, L. 53/94

Quando l’atto da notificarsi non consiste in un documento informatico, l’avvocato provvede ad estrarre copia informatica dell’atto formato su supporto analogico (ndr: scansione), attestandone la conformità all'originale a norma dell'articolo 22, comma 2, CAD.

(l’attestazione avviene in qualità di pubblico ufficiale ai sensi dell’art. 6 L. 53/1994)

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

SUL DOCUMENTO INFORMATICO

(71)

gestione fascicoli

Art. 18 DM 44/2011 (regole tecniche PCT)

L'avvocato che estrae copia informatica per immagine dell'atto formato su supporto analogico (ndr:

scansione), compie l’asseverazione prevista dall'articolo 22, comma 2, del codice dell’amministrazione digitale, inserendo la dichiarazione di conformità all'originale nella relazione di notificazione, a norma dell'articolo 3- bis, comma 5, della legge 21 gennaio 1994, n. 53.

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

SUL DOCUMENTO INFORMATICO

(72)

gestione fascicoli

Art. 22, co. 2, CAD

Le copie per immagine su supporto informatico di documenti originali formati in origine su supporto analogico (ndr: le scansioni) hanno la stessa efficacia probatoria degli originali da cui sono estratte, se la loro conformità è attestata da un notaio o da altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato, con dichiarazione allegata al documento informatico e asseverata secondo le regole tecniche stabilite ai sensi dell'articolo 71.

Criticità normativo-pratiche PCT e REGOLE TECNICHE

SUL DOCUMENTO INFORMATICO PCT e REGOLE TECNICHE SUL DOCUMENTO INFORMATICO PCT e REGOLE TECNICHE

SUL DOCUMENTO INFORMATICO

(73)

Art. 4, co. 3, DPCM 13.11.2014

Laddove richiesta dalla natura dell'attività, l'attestazione di conformità delle copie per immagine su supporto informatico di un documento analogico di cui all'art.

22, comma 2, del Codice, può essere inserita nel documento informatico contenente la copia per immagine.

Il documento informatico così formato è sottoscritto con firma digitale del notaio o con firma digitale o firma elettronica qualificata del pubblico ufficiale a ciò autorizzato. L'attestazione di conformità delle copie per immagine su supporto informatico di uno o più documenti analogici può essere altresì prodotta come documento informatico separato (ndr: la relata) contenente un riferimento temporale e l'impronta di ogni copia per immagine. Il documento informatico così prodotto è sottoscritto con firma digitale del notaio o con firma digitale o firma elettronica qualificata del pubblico ufficiale a ciò autorizzato.

PCT e REGOLE TECNICHE

Sul DOCUMENTO INFORMATICO

(74)

L’impronta è la sequenza di simboli binari (bit) di lunghezza predefinita generata mediante l’applicazione alla prima di una opportuna funzione di hash.

La funzione di hash è una funzione matematica che genera, a partire da una evidenza informatica, un’impronta in modo tale che risulti di fatto impossibile, a partire da questa, ricostruire l’evidenza informatica originaria e generare impronte uguali a partire da evidenze informatiche differenti.

per generare un’impronta è possibile collegarsi al seguente link:

http://apps.dirittopratico.it/impronta.html

PCT e REGOLE TECNICHE

Sul DOCUMENTO INFORMATICO

(75)

Io che ricevo la copia di una sentenza in formato PDF come faccio a capire se è una copia conforme?

Allo stesso modo di come farei se avessi ricevuto una copia tradizionale cartacea. Vado a vedere l’attestazione di conformità.

E questa, trattandosi di documento informatico, potrei trovarla sovrapposta all’immagine stessa della sentenza (come fosse un timbro) oppure come file separato.

In quest’ultimo caso come faccio a verificare che l’attestazione sia virtualmente spillata e congiunta alla copia?

Semplicemente calcolando l’impronta della copia e confrontandola con quella indicata nell’attestazione. Se le impronte coincidono significa che quei documenti (copia e attestazione) sono virtualmente spillati l’uno all’altro.

(Esempio tratto da articolo dell’Avv. Claudio De Stasio in dirittopratico.it – 5 marzo 2015).

PCT e REGOLE TECNICHE

Sul DOCUMENTO INFORMATICO

(76)

Ma se la funzione dell’impronta è solo quella di

“spillare” la copia informatica con la relativa asseverazione, questa funzione, in una notifica via PEC, non è assicurata già dal fatto che copia ed asseverazione sono contenute nella medesima busta telematica che è anche sottoscritta digitalmente dal gestore di posta elettronica così come avviene per la procura alle liti?

Nella prassi gli Avvocati stanno iniziando ad inserire impronta e riferimento temporale (da non confondere con la validazione temporale che rende opponibile a terzi la data), ma alcuni ritengono superflua l’applicazione dell’art. 4, co. 3, DPCM 13.11.2014.

PCT e REGOLE TECNICHE

sul DOCUMENTO INFORMATICO

(77)

fine

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