• Non ci sono risultati.

Corso di laurea in

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Corso di laurea in"

Copied!
61
0
0

Testo completo

(1)

GEOFISICA MINERARIA Pro!. E. ARMANDO

Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso ha lo scopo di fornire agli allievi ingegneri informazioni relat ive ai principali metodi di prospezione geofisica, con particolare riguardo alle loro appli- cazioni nel campo dell'ingegneria mineraria e civile; non si approfondisce nessun metodo in modo speciale, ma si illustrano sommariamente, per ognuno di essi, so- prattutto i principi fisici, i tipi di strumentazione, le tecniche di misura, di elabo- razione e di interpretazione dei dati di campagna.

Il corso non richiede particolari esami propedeutici, tranne natura Imente quel- li del biennio.

PROGRAMMA

1. Metodo gravimetrico.

Principi fisici ed applicazioni;caratteristichedel campo gravitazionale terrestre.

Strumenti per la misura assoluta e relativa dell'accelerazione di gravità.

Modalità di esecuzione dei rilievi gravimetrici;correzione ed elaborazione dei dati; in- terpretazione qualitativa e quantitativa delle anomalie di gravità.

2. Metodo magnetico.

Principi fisic i ed appl icaz ioni;caratter istiche deIcampo magnetico terrestre. Strument i per la mis ura assoluta e relativa del campo magnetico .

Interpretazione qualitativa e quantitativadelle anomalie magnetiche.

3. Metodi geoelettric i.

Proprietà elettriche delle rocce e deiminerali.

Distribuzione di una corrente elettrica nel sottosuolo.

Metodi della resistività; metodo dei potenziali naturali;metodo tellurico; metodo della polarizzazione indotta;metodi elettromagnetici.

4. Metodi sismici.

N atura eca ra tt e ris t i c he de Ile onde elastiche; propagaz ione de Ile onde e lastiche nel sot- tosuolo .

Metodo sismico a rif razione;metodi analitici e grafici di interpretazione.

Metodo s ism ico a riflessione;e laborazio ne . lettura ed interpretaz ione de i s ismogramm ••

Apparecchiature per rilievi sismici; cenni sui terremoti:vibrazioni provocate da esplo- sioni.

5. Carotaggi geofisici.

Proprietà fis iche de Ile formaz ion i interessate da Ile m isure in pozzo.

Carotaggi elettrici,s on ic i , radioattivi e termici.

Programma delle esercitazioni.

Per ognuno dei capitolisu elencati vengono svolti:esercizi nurner rc •• esame di stru- mentaz ioni , rilievi in campagna. elaborazione ed interpretazione di dati di rilievi geofisici.

TESTI CONSIGLIATI

G. Fulcheris - «Cors o di Geofisica Mineraria», vol. I e Il. ed. levrotto & Bella.

M. Dobrin - «Introduction to Geophysica I Prospecting».ed. McGraw- Hiii.

C.A. Heiland -eGeophvs i c a l Exp loration e, ed. Hafner.

Agli allievi vengono inoltre fornite tracce delle lezioni ed esercitazioni, sotto forma diap- punti litografati e ciclostilati.

(2)

GEOLOGIA Pro f. GIO V A N NI CH A RRI ER

Corso di laurea in IN G EG N ERI A MIN ERAR IA

PROGRA MMA

Il PERIODO DIDATTICO

Ha lo scopodi fornire un corredodinotiziegenerali su i fe nom e n i geologici. che per- mettaall' a ll i e v odi affrontare lo studio piùapprofondito delle Scie n ze dellaTerra.che vie- ne impartitonel Triennio in discip l inea ca ra tt ere geologico-speciali st icoe geo-appli ca- tivo. E' strettamente legato all'insegnam entodi Mineralogi a e Litolog ia. che è hene far precedere.

/Iprog ramm adell'insegna mento siartico lanei seguenti cic li di le z i o n i:

- Elementi dicr onologia geologica e di ricerca strat ig r a f ic a: principi della St ra t i g ra- fi amod ern a e ill us trazio ne delsigni fica todelle uni tà strati graf i c he co n esempitrat- ti da serie in prev a le nza it a l ia ne . cr ite r i emetod i di data z i o ne assoluta dell erocce.

Il - St ruttura de lla Terr a a Sc a l a planetar ia:ruol oge ol ogico dell ' Atmo s f er a . Idros f era e Bi osf er a , struttura inte rna de ll a Te rr a sullabase dellerisulta nze geosismiche. ele - ment i di Geotermic a e rifl e s s i o ni sulcom port a me ntome c c a n i c ode i mate r i a l i tellu- rici,Tett o n ica globale a placchecrosta li.

III - Rif l e s s i oni sulla composiz ione litologica,mineral og i ca. chim ica eret ic o la re della Litosfera.

IV -Esposizione di princip ie metodi della Geologiateo r i c a:Attualismo. Stat i Intermedi.

Is osta s i.

V - Ge o l ogiadi superficie: gen es idelle fo rm e del ril iev oconti nenta l e e sedim entazio - ne.

VI -Fen om eni ge o l ogi c idi nat ura endog e na :mag mat i smoprof on d oe di superfic ie .mani- fest a zion i reg io na I i e loc aI i de I tettoni sm o, meta mo rf is m odeIle ro cce.

VII -Rass egnadi ambien ti ge ol o g ic i ti p i ci del te rrit or i o pi em onte s e e illus trazione dell e loro cara tterist ic he: le Collin e del Po, le Coll i nedel l'A s t ig ia n o. la Pia n u ra Pad a na, le Alp i Oc c i de ntal i.

VII I - Ele me nt idi geoca r tog rafia :lettura e interpre tazione dellecart e geologiche.

IX - Il rile va mento ge o l og ic o . Ese rc it a z ion i.

Son o vo ltea integ rare l'i ns e gnam e n t ote o ri c o e verton osullo st ud io de i lit ot i p i dimag- gior e inte resse ge o l ogi c o, specie pr ovenie nt i daIle forma zioni af fio ra nti in terr it or i o pie- monte s e . anche co n l'os s er vazi o ne di preparati di rocce insezi one sott il e al micros cop i o polarizzat or e:su lla ra ccolta e class ific a zio ne dei fos s ili: su lle te c ni ch edirilevamentoe di tetton i c a operativa (valutazion edeg li ele men ti di defi n i zi on edella gi a c itu ra di supe r - fici st r utt ura l i. ec c .). co n vis i t e ad ambi e nt i geol o g ici tip i c idel Piem ont e . su lla lettura dell e carte ge ol og i c he .sui met odi mod ern idi iso la me nto edi stu di o de i m icrof os si li, im - pie ga t inei lab o ra t ori di Pal e ont ologi a Applic ata.

TESTICO N S IG LI A TI

Art in iE. -sLe roc ce•• Hoep li. Mila n o .

Charrier G.-«Geo l o gia: introduzioneallo stu diodel le Sc ienz ede ll a Te rr a•• t.evr orr o&

Be ll a. Tor ino (in prepar azio ne).

Charrier G. -«Pa leo nt o l og iae, Il ed .. Levrott o&Bella.Torino . Da I Pi az Gb ••«Cors o di Geol ogia a, Ced am , Pad ov a.

Le on a rdi P. - «T ra tta to di Ge oloqiae,Utet.Tori n o .

Perett i L. •«Le zio n idi Min er al ogiae Geo l og ia», Gi org io. Torin o.

(3)

GEOMETRIA

Prof. A.SANINI loEMANUELE M.T. RIVOLO G.M.GIANELLA S.GRECO C.MASSAZA G.VI N C EN T I

PROGRAMMA

per civili per elettronici per civili per elettronici

per meccanici, elettrotecnici. aeronautici permeccanici, elettrotecnici. aeronautici per chimici. minerari, nucleari

Il PERIODO DIDATTICO

I vett or i dellospa zi o ordinar i o . Spa z ivett or iali e sottos pazi.

Appli c a zi on i line a r i.matr i c i. dete r m i na nt i . Sistem i lineari.

Autov a l or i ed autove tt o r i .

Ele ment idi geomet ria ana liti ca de Ipia no . Ele menti dige om etria analitica dello spazio . Calcol o di ff e ren z i a l e per funzioni di più variabil i . Element i di ge om etria d ifferenz ia le d i curve e superfic ie ,

Il corso cons i s t e in sei ore di lezione. un'ora di esercitazione a co r s o riun ito e quattro ore di eserc it a z i o ne asquadra (1/3di corso) settimanali.

(4)

GEOTECNICA E FONDAZIONI

Prol. M. JAMIOLKOWSKI

Corso di laurea in

INGEGNERIA CIVILE

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il programma de

l

corso è dedicato princ

ipalmente

alla meccanica dei terreni ed ai problemi scelti d'ingegneria delle fondazioni. Esso consente all

'allievo

d'acqu

i-

sire la conoscenza delle leggi costitutive dei terreni sciolti (ghiaie, sabbie,lim

i,

argille) e delle tecniche sperimentali ut

ilizzate

per la loro determinazione attra- verso la quale è possibile affrontare

in modo r

i go roso i diversi problemi applica- tivi come

:

determinaz

ione

della capacità portante delle fondazioni superficiali e profonde. calcolo dei ced

imenti

dei terren

i

di fondazione, fenomeni di

int eraz i one

tra terreni e strutture. calcolo delle spinte nelle opere di sostegno. comportamen- to dei terreni di fondazione in presenza d

i

flusso stazionario o transitorio.

Esami propedeutici: Scienza delle Costruzioni. Tecnica delle Costruzioni

i

l drau- lica , Costruzion

i

Strade-Ferrovie-Aeroporti. Calco

lo

Numerico. Elementi di Geo- meccanica. Meccanica delle Rocce.

Per gli allievi che intendono prendere la tesi di laurea avente oggetto proble- mi geotecnici è consigliabile la conoscenza letta della lingua inglese

.

e della pro- grammaz ione.

PROGRAMMA

- Proprietà fisiche dei terreni sciolti (ciottoli.ghiaie. sabbie. limi.argille).

- Proprietà idrauliche dei terreni.elementi della teoria di flusso stazionario attraverso mezzi porosi.

- Concetti generali. principiodegli sforzi efficaci. parametri delle pressioni interstizia- li. modello idrodinamicodiTerzaghi. tensioni geostatiche.

- Elementi della teoria dell'equilibrio elastico. distribuzioni delle tensioni nei terreni.

- Teoria di flusso transitorio - Fenomeni di consolidazione.

- Proprietà meccaniche: resistenza al taglio, deformabilità.cenni sulle leggi costituti- ve - Caratteristiche sforzi deformazioni.

- Elementi della teoria della plasticità:spinte sulle opere di sostegno, capacità portan- te delle fondazioni superficiali.

- Cedimentidellefondazioni superficiali.

- Interazione tra strutture e terreni.

- Pali e fondazioni su pali:tipi di palo.metodi per la valutazione della portatadiunsin- golo palo rispetto ai carichi assiali. portata dei pali in gruppo. cedimento del singolo palo e della palificata. pali soggetti a forze orizzontali.

- Fondazioni a pozzo.

- Indagini geognostiche in situ -Sondaggi. c arnpion a rne nti,prove penetrometriche.

L'esameconsiste in una prova orale.

Esercitazioni.

Le esercitazioni si svolgono in aula e consistono nell'approfondimentodei concetti acquisiti nel corso delle lezioni. nella ris o lu z i o ne numericaeloanalitica di alcuni esem- pi di calcolo.

TESTI CONSIGLIA TI

1) Baria G.- Jamiolkowski M.-Berardi G.- 1973 -«En ci c lo ped i a dell'Ingegneria»-Arnol- do Mondadori editore.

2) Colombo P. - 1974 -«E le me nt i di Geotecnica" - Edizioni Zanichelli.

3) Wu T.H.- 1967 - eSoil mechanics» - Edizione Allyn & Bacon.

4) Lambe W.F. -Whitman R.V. - 1969 - «Soil Mechanics» - Edizione Wiley & Sons ,

5) Bowles J.E. - 1968 -«F o und a ti o n analysis and design »- Edizioni McHraw-Hili Book Co.

6) Terzaghi K. - 1943 - «Theoretical Soil Mechanics» - Edizioni Wiley& Sons.

7) Terzaghi K.-Peck R.B. - Il edizione «So i l mechanics in engineering pra ct ice» - Edizio- ni Wiley & Sons.

8) C.Cestelii Guidi - «Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni» - Editore Hoepl i.

(5)

GIACIMENTI MINERARI Pro!. STEFANO ZUCCHETTI

Corso di laurea in INGEGNERIA MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Con questo corso ci si propone di fornire. con ogni più utile mezzo a disposi- zione. le conoscenze di base sulle formazioni e sui corpi geologici utili e sui re- lativi materiali (minerali metallici e litoidi, in prevalenza di prima categoria

l.

con riguardo all'illustrazione degli ambienti geologici-tipici di loro ricorrenza. dei ca- ratteri morfologici. tessiturali e strutturali. della costituzione mineralogica e li- tologica. della genesi. dei criteri di ricerca. dei requisiti tecnici

ed

economici dei materiali e dei loro usi.

Esami propedeutici.

Mineralogia (sec. N.S. Mineralogia e litologia).

Geologia.

Petrografia (possibi Imente).

Chimica.

Fisica.

PROGRAMMA

Definiz ione di giacimento minerario: usi ed importanza economica delle materie pri- me: fattori intrinseci ed estrinseci che influenzano la coltivabilità di un giacimento: va- lori. tenori, sottoprodotti:miniere e cave:caratteri distintivi e relativi minerali utili.

Classificazioni varie dei giacimenti minerari e loro significato. Classificazione geo- logico-genetica:ambienti e processi formatividei giacimenti. cicli orogenetici e minero- genesi ;epochee province metallogeniche; evoluzione delle ipotesi genetiche.

Giacimentologia sistematica e descrittiva. integrata secondo i criteridella geologia economica.

Giacimenti legati ad attività magmatiche (plutonitiche e vulcanitiche):liquid o -rna q rna - tic i , pegmatitici. pir orne tas omatici , idrotermali di alta.media e bassa temperatura. fuma- rolici: giacimenti di minerali litoidi da metasomatismo e mobilizzazione idrotermale.

Giacimenti legati a fenomeni di superficieed a processidi sedimentazione: da alte- razione chimica (residuali e sedimentari).detritici.bioch imici.evaporitici.

Giacimenti legati al metamorfismo, con particolare riguardo a quelli di carbone e di idrocarburi e ad a Icun i meta Ilifer i ,

Esercitazioni.

Comprendono:

studio dettagliato (in aula) di impertantigiacimenti italiani (sulla scorta di carte geo-gia- cimentologiche. di profili e pianetti di miniera. di documenti vari. ecc.);studio macrosco- pico di campioni a mano. con prove di riconoscimento di minerali metallici e litoidi. Studio microscopico di minerali metallici in luce riflessa e di minerali.litoidi in luce tra- smessa: studio in loco di giacimenti minerari. con rilevamento in miniera.

TESTI CONSIGLIA TI

Cavinato A. -.G i a c i me n t i minerari•• UTET. Torino. 1964.

Di Colbertaldo D. - .Giacimenti minerari» (2 voìL}, CEDAM. Padova. 1967 e 1970.

Ministero lnd , e Comm .. Corpo Miniere: Relazione sul servizio minerario e statistica de

ne

industrie estrattive in Ita lia (annua le).

U.S. Dept , lnt , - Minerals Yearbook (annuale).

(6)

IDRAULICA (per chimici e meccanici)

Prof , loBUTERA

Corso di laurea in

INGEGNERIA MECCANICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento dei racrpren- ti destinati a contenere fluidi e delle condotte per il loro convogliamento.

Esami propedeutici.

Le materie del biennio e Scienza delle Costruzioni.

PROGRAMMA

A rgomentidel corso.

Idrostati ca - Pressione - Pressione nell'intorno di un punto - Equazioni localidi equili- brio - Carico piezometrico - Piezometri, manometri metallici e a mercurio. semplici e d ifferenz ia I i.

Azioni dei liquidi su superfici - Spinta su superfici piane ecu rv e .

Idrodinamica - Impostazione del problema da un punto di vista Euleriano o Lagrangiano - Equazioni dei liquidi perfetti - Teorema di Bernoulli - Estensione alle correnti - Appli- cazione ad alcuni processi di efflusso - Moti a potenziale di velocità.

Equilibrio relativo- Equazioni - Spinta su superfici in condizioni di equilibriore la t i v o - Teoremadi Bernoulli per il moto relativo.

Moto dei fluidi reali nelle tubazioni - Resistenze distribuite - Equazioni dei liquidi vi- scosi - Moto laminare - Tensioni turbolente e moto turbolento - Tubi lisci, tubi scabri- Indice di resistenza e legame con le velocità medie, locali. massime e d'attrito· Dia- grammi risolutori dei problemi di progetto e verifica - Dipendenzadi i da Q e D nei vari regimi - Formule pratichedel moto uniforme - Resistenze localizzate - Perdi- te di carico per brusche variazionidi direzione e sezione.

Reti di condotte - Criteri di econom ia - Reti chiuse - Metodo di Cross - Condotte in de- pressione.

Moto vario nelleco nd ott e in pressione - Colpo d'ariete - Colpo d'ariete negli impianti di sollevamento - Dispositivid'attenuazione - Casse d'aria.

Filtrazione - Leggi di Darcy-Ritter e generalizzazione - Moto permanente in falde arte- siane e freatiche.

L'analisi dimensionata e la teoria dei modelli - Modelli similie distorti - Modelli ana- logici.

Le misure di portata.

Esercitazioni.

Di tipo applicativo, per 4 ore settimanali, più ore dedicate dal titolare del corso a chia- rimentodi argomenti vari.

Esercitazionidi gruppo in laboratorio.

TESTI CONSIGLIA TI De Marchi·eldre ul ica•• Supino - .IdraulicaGenerale•• Puppini -•Idraulica ••

Durante lo svolgimento del corso verranno forniti appunti riguardanti alcuni arganenti svol- ti a lezione.

(7)

IDRAULICA (per civili) Prof , GIANNANTONIO PEZZOLI

Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE NOTIZIE GENERALI

I PERIODO D IDA TTICO

Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento dei recrpren- ti destinati a contenere fluidi e delle condotte e dei canali per il loro convoglia- mento in condizioni di moto uniforme e vario.

Esami propedeutici.

Le materie del biennio e Scienza delle Costruzioni.

PROGRAMMA 1. Premesse.

Oggetto dell'idraulica - Le proprietà fisiche dei fluidi le in particolare dei liquidi) - Ri- ch i a m i di meccanica - Gli schemi usuali di liquido e di gas.

2. Prime applicazioni del/a meccanica ai mezzi fluidi.

Idrostatica - Azioni di liquidi in moto contro superfici solide - Reazioni di efflusso - Pri- me applicazioni del teorema della conservazione dell'energia.

3. 1/moto dei liquidi con sole trasformazioni di energia e con dissipazioni localizzate.

Enunciato e dimostrazione del teorema di Bernoulli - Significatoenergetico - Estensione alle correnti - La fornomia elementare - Le luci a battente - Perdite di carico effettivo nelle tubazioni per brusche variazioni di sezione o direzione - Le trasformazioni di ener- gia nel caso di un canale aperto - La foronomia elementare - Le luci a stramazzo-le mi- sure d i portata.

4. Le resistenze distribuite- Moto laminare e moto turbolento. 5. La filtrazione.

Generalità - Legge di Darcy-Ritter • Il moto permanente nelle falde artesiane - Il moto permanente nelle falde a pelo libero - Il moto vario - Regime disorgenti.

6. Le condotte in pressione (con resistenze distribuite).

Generalità - Risultati delle esperienze fondamental i ·Le formule pratiche dell'idraulica - Regime permanente nelle condotte - Reti di condotte - Problemi di economia.

7. 1/moto permanente nei canali scoperti.

Generalità- Moto uniforme - Generalità sul moto permanente in alvei prismatici - L'inte- grazione dell'equazionedel moto permanente in alveo prismatico - Profili di rigurgito - Ulteriori osservazioni sul moto permanente.

8. 1/moto vario.

L'equazionedel moto - Il moto vario nei canali scoperti - Il moto vario nelle condotte in pressione (colpo d'ariete).

9. Le equazioni generali dei liquidi perfetti e vi s c o s i e le loro applicazioni idrauliche - Teoria dei modelli.

Le equazioni dei liquidi perfetti - Le equazioni dei liquidi viscosi· L'analisi dimensio- nale e la teoria dei modelli idraulici.

Esercitazioni.

4 ore settimanali a squadre.

TESTI CONSIGLIA TI

G. Supino-«Idraulica Generalel) - Patrono Bologna.

(8)

IDRAULICA (per elettrotecnici e minerari)

Prof. ENZO BUFFA

Sorso di laurea in

INGEGNERIA ELETTROTECNICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso si propone di fornire gli elementi per il proporzionamento dei recrpren- ti destinati a contenere fluidi e delle condotte per il loro convogliamento.

Esami propedeutici.

Le materie del biennio e Scienza delle Costruzioni.

PROGRAMMA 1. Premesse

Oggettodell ' idra uli ca·Le propr ietà fis i ch e dei fluid i (e in parti c ol are dei liqu id i) - Ri·

chiami di me ccanica - Gli schem i usuali di liqu i d o e di gas - Le eq ua z i oni general i dei I iqu id i perfetti.

2.Prime applicaz ion idellameccanica aimezzifluidi.

ldr os tat i ca > Azionidi liquidi in mot o contro superfic i solide - Reazioni di efflusso- Pri- me applicazioni del teorema della co ns e rv a zi one dell'ene rg ia·Teorema globale dell 'e - quilibriodinamico.

3./Imoto dei liquidicon sole trasformazioni dienergia e con dissipazionilocalizzate.

Enunciato e dimostrazionedel teorema di Bernoulli • Significato energeti co- Estensione alle correnti - La foronomia elementare - Le lucia battente - Perditedi carico eff e t t i v o nelletubazioni per brusch e variazion idi sezione o direzione- Le trasformazionidi ener- gia nel caso di un canale aperto- La foronomia elementare·Le luci a stramazzo-Lemi- su re di portata.

4.L'anal isidimens ionale - Teorema

n.

5. Le resistenze distribuite - Moto laminare e moto turbolento.

6. La filtrazione.

Ge neraI ità • Legge di Dar cy-Ritter- Il moto permanente ne Ile faId e artes iane - Il m o t o permanente nelle falde a pelo libero.

7. Le condotte in press ione (con resis t e n z e d istr ibuite l.

Generalità· Risultati delle esperienze fondamentali - Le formule pratiche dell'idrau lica·

Regime permanente nelle condotte - Reti di condotte· Problemidi economia.

8./I moto permanente nei canali scoperti.

Generalità· Moto uniforme· Generalità sul moto permanente in alvei prismatici - L'in- tegrazione dell'equazione del moto permanente in alveo prismatico - Profili di rigurgito·

Ulteriori osservazioni sul moto permanente.

9. /Imoto vario.

L'e q ua z i o ne del moto· Il motovario nei canali scoperti (cenni) -II moto vario nelleco n - dotte in pressione (colpo d'ar iete) .

10. Le equazioni generali dei liquidi viscosie le loro applicazion iidrauliche . Esercitazioni.

4 ore settimanaIia squadre.

TES TI CONSIGLIA TI

G.Supino - «ldrau l ic a generale.- Patrono Bologna.

G. De Marchi -•Idraulica •• Hoe p l i , Milano.

(9)

IMPIANTI CHIMICI Prof. AGOSTINO GIANETTO

Corso di laurea in INGEGNERIA CHIMICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Vengono riferiti i criteri e le notizie necessari alla progettazione e conduzio- ne degli impianti dell'industria chimica, con riguardo alle conoscenze di ingegne- ria termotecnica.meccanic a e ch im ica acqui site nei preceden ti corsi. Viene altre- sì fornita qualche nozione sui reattori chimici . Si considerano propedeutici i Cor- si di Principi di Ingegneria Chimica, Reologia dei Sistemi Omogenei ed Eteroge- nei. Macchine.

PROGRAMMA

Articolazionedel progetto - Schemi di flusso quantizzati e di sistemazione - Prograrrma- zi o ne del progetto, simboli.specifiche di mac chinario- Montaggio.

Servi z i general i - Richiamial le centrali termiche e frigorifere. ce n t ra l i di produzione.

st occ a g gi o e lanciodi aria com pres s a . vapore ed acqua. Richiamoaiservizi generali ele tt r i c i e al dimensionamentodelle linee interne di distribuzione. Fognature.

Sistemi di distribuzione - Piping. raking. armature. giunti, coibentazione. intelaiature.

Valvole . valvole di regolazione.

Fabbric ati e strutture - Ri ch iami al progetto dellestrutture in ferro;scale. parapetti e ballato i:sistemi unifi cati. Fo ndaz ioni.selle. pareti di con t e n im e n t o e rompifiamma.

Valutazione della spinta del vento.

Impianti per il trasporto dei fluidi -·Armature:richiamo ai vari tipidi pompe e compres- sori;giunzioni.Criteri di dimensionamentorapido ed economico nel caso di fluidi new- ton iani e non e di f lussi bifase. Grand i serbatoi. Accumu latori idropneumat ici. Pass i d'uomo; mis urator idi livellodi pressione e di portata;valvole di fondo e sicurezza.

Impianti termici - Concentratori - Termocompressione, evaporazione a multiplo effetto.

multiflash. Dissalazione delle acque di mare. Impianti di riciclodell'acqua con raf- freddamento. Recupero di calore. Umidificazione. Impianti di condizionamento.

Sist emidi depolverizzazione - Cicloni. Richiami ai filtri elettrostatici. Torri di lavag- gio. scrubber, ab ba tt i t o r i Ventur i. filtria secco ed a umido.

Impianti di trattamento degli scar ichigassosi e liquidi - Hic ic l i, Impianti di depurazio- ne.Richiamialle prescrizioni ed ai metodi di rilevamento o controllo.

Sistemisti ca.

Reattoristica - Reattori.discont inui.semicontinui. continui. A tino. tubolari. Singoli. in cascatadi un unico tipo. in ca s c a t a di tipi diversi. Alimentazione iniziale e distri- buita. Scaricoterminale o distribuito. Con e senza ricircolazione.Reattori isotermi e adiabatici. In presenza di reazioni in sistemi om og e ne i o eterogenei.Reattori con con- tatto gas/liquido. gas/solido. liquido/solido. Reattori a letto fisso e fluidizzato.

Impianti pilota e «scete-up•• Anal isi dei costi.

Esercitazioni: 6 ore settimanali.

TESTI CONSIGLIA TI

J. Perry -e Chernica l Eng. Handbooks McGraw-Hill Book Company - Tokio 1963.

G.Brown -«Unlt Oper at lons»,John Wiley e Sons N.V.

K. Timme r h a u s - • Plant Design and Economics for ChemicaI Engineering», McGraw-Hili 1968.

Snam - .Guida alla progettazione degli impianti petrolchimici e diraff inaz iones- Mila- no. 1972.

Werther Neri -•Progettazione e sviluppo degli impianti chimici»- Vallecchi editae (1970).

(10)

I M P

I

A N T I C H I M I C I

(*) Prof.AGOSTIN O GIAN ETT O

Co

rso di

laur ea in

INGEGN ERIA CHIMICA

NOTIZIE GENER A LI

I PERIOD ODIDA TTI C O

Ve

ngo no ri

fe ri ti i criter i e le noti z i e nec e ssa r i al

l a

pro

getta z ion e e conduzi o -

ne deg l i imp i anti dell

'industria

ch

imica con rig ua rd o

a

ll e

conos c enze di i nge gne - ri a t

ermotecnica.

meccan i ca e ch

imica.ac qui

s i te in pre c ed enti cors

i.

Si co

nsidera

propedeutico i l corso d

i

Pri nc ip i di Ing

egn eria

Chimica.

PROGRAMMA

Arti col a z i on e del prog e tto - Schemi di flussoquantiz z a ti e di sistemazione. Pro gr amma- zionedel proge tto.simbo li.spe c ific h e di mac ch inario.Mo nta gg i o .Cons ider a z i on i eco- nom ic he.

Se rv i zi gen eral i -Ri ch iam i alle cen tral iter mic he e frigo rif e re. cen t ra lidi prod uzione . st occaggioe lancio diaria comp ressa.vapor e ed acqua. Richiam o ai servizi gene ra li ele tt rici e al dimens i o nam en t o delle lin e e inte rne di di stribu zi o ne. Fog natu r e.

Si stemi di di st ribu zi one - Piping .ra k i ng.arma t u re. giun t i. coi be ntazione. in te la iat ur e . Va l v ol e. valv ol e di regola z i on e.

Fabbri cat i e st r u t ture - Ri chi ami al pr oge ttodelle st r u ttu r e in ferro : scale. parape tti e ball at o i:siste mi uni f i c a ti.Fond a z i on i.se ll e . cu nic o l i .pare ti di conte nime n to e rom- pif iamma .Valuta zi o n edell e spinte del ve nt o.

Impi ant i per il tra sportode i fluid i -Arm atu re:richi a mo ai varitipi di pompe e compres- sori: giun zion i.Cri ter idi dimen sion am ent o rapid o ed economico nel caso di f I uidi new to nia nie non edifluss i bi f a s e . Gra nd i ser ba toi. Ac cumul at or i idropneu matic i . Pas- si d'uomo:mi s ur at or i di liv ello :val voledi fondoe sicu rez za.

Impian ti term i c i- Con ce ntratori :ter m oc o m pre s s i on e. evaporazi one a mu ltiplo ef fe t t o.

muItifla s h. Impianti di ri cic lo deIl'acqua con raffre d da me n to . Rec up ero dica lore, Umi- dificazione. Im p ian t idicondi zi onam e nto.

Distill az io ne - Effic ien z a dicolonne a piatti. Dimen s i on a me n t oco l on ne: diametro. di- sta nzatra i piatti. bilan cio e sta bili t à idra uli c a. Sce l t a tra iva r itipi di piatto. Mon- tag g i o piatti.Bo l l it ori edefleg ma tor i.

As s o rbime ntoe desorbimento - Colon ne a riemp imento: perdita di caric o.ho ld -iup stati - co e dinamico . coeffi c ie nti di sc ambio. aree inter facc ia l i, fl o oding. loading . po r t ata liq u id a minima (m i nimumwettingra t e).Discus sio ne dei va ritip i di riempim ento. Gri- glie e distributo ri del liquido.As sorbimentoequicorrentee controcorren te ed altri ti- pi di as s o r b itor i.

Es s i c c a me nt o - Es s icc am e n t o di liquidi e di solidi . Ca l c o l o e di me n s i on a me nto essicc a - to ri:tra s port o di calo re tra le fasi.traspor to di um i d it à nel solidoed in fa s e gassosa . Conce nt ra t o ria film sott ile. dist illa tori. moleco lari, li o f ili zzat or i.

Separa z i on e solido/li q ui do -Sed im ent at or i. chi a rifi c ato r i ed ispess itori. Centr i f ughe.

Filtri a lett ogran ul are e atel a filt ra nte.Coadiuvan ti .

Agit az ion e em iscelazion e - Pot e n z a d issipata. Ca Icolo appar e c chiat ure ,Scel ta del tipo e vel ocità dell ' a g itatore . Grado di miscelaz ione .

Impiant iditrattam ento dei sol idi - Richiam idi macch ina rio (frantoi. mulini. fin itori. e superfin itori). co mmi n u z i o ne evagliatura.Calcolo teorico dell'ene rgiarichiestae del-

la ca paci t à degli impianti.

(*) Programma previsto prima dell'entrata in vigore del nuovo Statuto.

(11)

Impianti di trasporto dei solidi - Trasporto pneumatico.

Sistemidi depolverizzazione - Cicloni. Richiami ai filtri elettrostatici. Torri di lavaggio, s crubber , abbattitori Venturi. filtri a secco ed a umido.

Impianti di trattamento degli scarichi gassosi e liquidi· Hic ic l i , Impianti di depurazio- ne. Richiami alle prescrizioni ed aimetodi di rilevamento o controllo.

S istemistica.

Esercitazioni: 6 ore settimanali.

TESTI CONSIGLIA TI

J.Perry - «Chemical Eng. Handbooks , McGraw-Hill Book • Company Tokio 1963.

G.Brown -«U n it Operations», John Wiley & Sons N.V.

K.Timmerhaus· «Plant Design and Economics for Chemical Engineering». McGraw-Hill 1968.

SNAM • «Guida alla progettazione degli impianti petrolchimici e di raffinazione» - Mi·

lano 1972.

Werther Neri· «Progettaz ione e svi luppo degl i impianti ch irn ici», Va lIecchi editore 1970.

(12)

IMPIANTI CHIMICI Il Prof. GIANCARLO BALD I

Corso di laurea in INGEGNERIA CHIMICA Il PERIODO DIDATTICO

NOTIZIE GENERALI

Il corso ha come scopo di introdurre l'allievo nella problematica del controllo di impianti chimici.

PROGRAMMA

Vengonoesa mi na ti i seguenti argome nt i:

- Dinamica di ele me nt i sempl ici lineari e lin earizzati.

-Modelli dinam ici per apparecchiature dell'industria chimica. _ Regolazione a ciclo chiusodi sistemisemplic i.

- Esame della stabilità e dinamica del ciclo chiuso con metodi analitic ie grafici.

- Progetto ottimaledel ciclo di regolazione.

- Analisi della stabilità in presenzadi fenomeninon lineari.

- Spuntidi trattazione per: controllo in presenza di segnali discontinui ;controllo in pre- senza di molte variabili int e ra g e nt i.

Il co rso prevede esercitazion i dical c ol o sugl i argoment itrattati.

TESTI CONSIGLIA TI

Coughanowr.Koppel -«Proces s Systems Analysis and Control••

Ouesto testo è disponibile in edizioneeconomica. Una copia esiste presso la Bibliote- ca Centrale.

Testidi consultazione.

Himmelblau . Bischoff -eProces s Analysis and Simulat ion ••

Dispon ibile presso la Biblioteca dell'Ist itutodi Chimica Industriale . Johnson -•Automat ic Process ControIIl.

Disponibile presso la Bibliotecadell'Istitutodi Chimica Industriale.

9.

(13)

IMPIANTI ELETTRICI Prof. RINALDO SARTORI

Corso di laurea in

INGEGNERIA ELETTRONICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Il corso ha lo scopo di fornire le noz

ioni

fondamental

i

elementari sul funzio- namento delle macchine elettriche e sulla costruzione degli impianti di utenza in- dustriale. Richiede la precedenza del corso di Elettrotecnica.

PROGRAMMA

Schema fondamentaledegli imp ia nti di produzione.trasporto e distribuz ione de ll' e n e r - gia elettrica. Linee elettriche; perdite e rendimenti;variazione di tensione.

Diagrammidi carico; parametri caratteriatìcì: potenza massima e media. ore di utiliz- zazione.fattore di utilizzazione.fattore di potenza media. Tariffe. Schemie apparecchia - ture di cabina. Pr es edi terra. Rifasamentoe regolazionedella tensione.

Macchineelettriche: perdite. rendimenti. prove di collaudo. Datidi targa.

Trasformatori.Curvedi rendimentoe rapporto ottimotra perdite nel ferro e nel rame.

Variazione di tens ione. Trasformatoritrifasi. Funzionamentoin parallelo. Auto-trasforma- tori.

Alternatori.Struttura e funzionamento;reazione di indotto:caratteristica a vuoto e corto circuito. Funzionamento in parallelo;Motori sincroni.

Motorie generatori asincroni. Struttura e funzionamento;circuito equivalente:diagram- ma circolare; caratteristica meccanica.Avviamento;motori con gabbia semplice. doppia e con cave profonde. Motori monofasi. Variatori di tensionee di fase. Trasmettitori di an- goli e dicoppie.

Macchinea corrente continua. Struttura e funzionamento.Generatori; caratterist iche esterne;regolazionedella tensione. Motori; caratteristiche meccaniche : regolazione di velocità. Gruppo Ward-Leonard. Metadinamoe metamotori.

Apparecchi elettron ic i ind us t r i a li . Diod i semplici e con elettrodi dicomando. Schemi di raddrizzatorimonofasie trifasi tipici;·c ommut a zio ne . Regolazionedicorrentialternate mediante diodicomandati.

Esercitazioni.

Le esercitazionisvolgono applicazioni concrete di progetto di te leruttor i, piccoli tra- sformatori e altre apparecchiature di protezione; calcolo di caratteristichedi motori dai dati di collaudo;schemi di quadridi comando di motori e di cabine di distribuzione.Tutti gli argomenti svolti nelle esercitazioni sono materie di esame.

TESTI CONSIGLIA TI

E.Giuffrida -1) Applicazioni ind us t r ia l i dell'Elettrotecnica - ed. CLUT.

2) Problemi e schemi elettrici· ed. Levrotto& Bella.

(14)

IMPIANTI ELETTRICI

Pr of , BASSANO COLOMBO

Corso di laurea in

INGEGNERIA ELETTROTECNICA NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso prende l'avvio dalla descrizione dei componenti gli impianti elettrici e si propone di rendere l'allievo capace ad eseguire studi di verifica sui funzio- namenti dei sistemi elettrici (a regime e transitori) ed a sviluppare la progettazio- ne di alcune installazioni quali cabine e stazioni.

Esami propedeutici.

Elettrotecnica generale, Elettrotecnica Il. Macchine elettriche, Misure.

PROGRAMMA

Gli impiantielettrici.

Descrizioni. schemielettrici. I sistemi elettrici.

Definizioni (tensioni nominali. tensioni nominali verso terra.tensioni di riferimento per l'isolamento).

Gli impianti di distribuzione dell'energia elettrica:considerazioni generali sui siste- mie sulle installazioni. le stazioni primarie. ricevitrici e secondarie. le strutture delle reti di distribuzione ad alta ed a media tensione. il raggio d'azione delle linee di distri- buzione. le cabine di distribuzione (media -bassa tensione). la struttura delle reti di di- stribuzione a bassa tensione. le cabine e gli impianti di distribuzione ind us t r i a li .

Gli impianti di terra delle stazioni e delle cabine: la sicurezza degli impianti elettri- ci. la disposizione di legge DPR e CEI. le normalizzazioni IEC e MEC. i criteri di dimen- sionamento e di verifica degli impianti.

Studio dei comportamenti dei sistemi fisici tramite i circuit iequivalenti ed i modelli simili oppure analogic i:

a) alcune applicazioni al funzionamentoa regime delle reti elettriche: i circuiti equiva- lenti (macchine sìnc r o ne , trasformatori con o senza regolatori di tensione. linee aeree ed in cavo. carichi) per gl i studi voltia regolare la tensione nei nodidelle reti e la ripartizione nei rami delle potenze attive e re att ive , le relazioniapprossimate per calo co lare (in va lori unit a ri e percentua Ii) le cadute ditensio ne e le perdit e attivee reat- tive dei sistemi di distr ibuzioneradiali. oppure ad anello;

b) alcune applicazioni al funzionamento in corto circuito delle reti elettriche. i circuiti equivalenti (macchine sincrone ed asincrone. trasformatori. autotrasformatori. sbarre ed apparecchiature. linee aeree ed inca v o ) per la determinazionedelle correnti di cor- to circuito causate da guasti trifasi is o la t i da terra e delle tensionidi ritornochecon- seguono alle interruzioni di tali correnti.

Gli apparecchi di manovra e protezione:sezio na t orl, interruttori fusib ili.loro principi di funzionamento. loro caratterist icheelettriche e meccaniche. le prove di tipoe di accet- taz ione.Te normalizzazioni vigenti (CEI. IEC).

l trasformatori delle stazioni e delle cabine: le caratteristiche nominali da fissare in funzionedel loro servizio. alcune considerazioni sullecorr e nt i magnetizzanti. sulle per- dite. sui gruppi dei collegamenti. sui livelli di is o l a me nt o .

l regolatori di tensione sotto carico dei trasformatori: loro princip i di funzionamento.

loro caratteristiche elettriche e meccaniche.

I relè di protezione delle stazionie delle cabine: loro principi di funzionamento. loro caratteristiche elettriche e meccaniche. criteri di coordinamento dei loro int e r v e nt i .

I quadri elettrici a giorno protetti: loro costituzione. i criteridi sicurezza.le prove di tipo e di accettazione. le norme vigenti (CEI. IEC).

o Criteri di progettazione delle stazioni e delle cabine: la scelta delle distanze di isola- mento. scelta delle strutture. delle sbarre. degli is o la tor i , delle apparecchiature dei qua-

(15)

dri e de l macchi nar i o . il coordinamentodell'isolam ento . la preparazione dei capitolat i di ordinaz ionee di col la udo. la stesu r a di progetti di massima.

- Criteri ge ne ra li di pian if icaz ione deg li impiant idi distribuz ione ; la scelta delle tensio- ni nominal idei sistemi elettri c i in funzionedelle caratterist ichedelle aree da servire.

della natura dei carichi e dei fattoriche li caratterizzano .

Eserc itazioni.

Esempidi calc o lo edi progettaz ionedi impi a nti comple t i in Al MT Br.

TESTI CONSIGLIA TI

eAppunt i di Impia nti Elett r ici I. (Be r n o - Ma l v a no) ed i z . CLUT.dalle lez i o ni del Prot.

B.Colombo•

•Fenomenitransitorisulle macch inesin c r cnes (B. Colombo)ed iz , Levrotto & Bella.

(16)

IMPIANTI ELETTRICI Il

Prof , GIUSEPPE QU ILiCO

Corso di laurea in

INGEGNERIA ELETTROTECNICA IPERIODO DIDATTICO

NOTIZIE GENERALI

Durante il corso gli allievi possono effettuare due o tre prove scritte dei cu

i

risultati viene tenuto conto all'atto dell'esame finale.

PROGRAMMA

Metodo delle componenti simmetr iche per lo studiodeisis t e m i trifasi.

Fenomen i induttiv i neisistemidi conduttoriparallel i.

Fenomeni capacit iv i nei sistemi di co n d utt o ri parallel i . Effetto corona.

Cavi elettrici.

Sbarre e condotti sb a rr e.

Sforz i meccan ic i di co rt oc irc uìt o , Diagrammi circ o la r i delle potenze.

Regolazionedella potenzareattiva e della tensione.

Regolazione de Ila potenza attivae de Ila frequenza.

Sistemi di eccitazione delle macchine sincron e.

Caratteristiche funzionali dei trasformatori.

Stato de I neutro.

Sovratensioni.

Coordinamento degli isolamenti .

Stabilità statica e dinamica dei sistem idi potenza.

Esercitazioni sui seguent i argomenti: Componenti simmetriche.

Cortic i rcu it i.

Calcolo elettricoe meccanicodell e linee aeree.

Schemi e apparecchiaturedelle stazion i elettriche.

TESTI CONSIGLIA TI

Come i I pi ù ri s p o nd e nt e agli argomenti trattati:

Ing. A.Alvaro·«I m p i a nt i elettri ci. (dalle lez ion idel prof. G.Quilico)· Edizione 1973.

(17)

IMPIANTI IDROELETTRICI

Prof. PAOLO MOSCA

Corso di laurea in IN G EG N ERIA ELETTROTECNICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso di Impianti Idroelettric i sipropone di dare allo studente gli elementi indispensabili alla scelta ed alla progettazione di massima delle varie opere che costituiscono gli imp i ant i idroelettrici.

Vengono anche forniti elementi economici sul grado di fattibilità di impianti completi.

Sono propedeutici al corso. quelli di Idraulica. Scienza delle Costruzioni ed Elettrotecnica generale.

PROGRAMMA

Il cor s o si articolane iseguenti argomenti fondamentali:

Idrologia .

Caratteristiche e misure degliafflussi meteorici -La rete pluviometrica it a li a na - Af- flussi meteorici su aree estese - Curve isoietograf ichee delle altezze ragguagliate - Pre- cipitazioninormali annue e mensili - Regimi pluviometrici - Precipitazioni massime e mi- nime - Curve delle possibi l itàclimatiche delle massime e minime precip itazioni - Bacini imb r i f e ri - Reti idrografiche- Misure delle portate nei corsi d'acqua- Scale delle portate - Diagrammicronologic idelle portate in una sezione- Regimidei corsi d'acqua - Bilanc i idrologici - Portate co ns e g ue nt i un evento di pioggia :metodo della corrivazione - Portate massime di data frequenza - Lamina z ionedelle onde di piena - Elaborazioniidrologiche - Diagrammi dei deflussi - Regolazione delle portate - Curve di frequenza - Curve delle du- rate delle portate - Coefficienti di utilizzazionedel corsod'acqua e dell'impianto - Cur- ve caratteristi che idr o l ogi c he di utilizzaz ione .

Dighe.

Generalità - Criteri id r og e o l ogi c i - Dighe a gravitàmassiccia -Dighe a gravità alleg- gerita - Dighe a contrafforti - Dighe a volta· Dighe in muratura a secco - Dighe a scoglie - ra • Dighe in terra - Opere accessorie per il funzionamento e la sicurezza dei laghiartifi- ciali.

Opere diderivazione delle acque.

Generalità - Opere di protezionea monte - Traverse fisse e mobi li - Grigl ie - Tip i di paratoie • Bacini di calma - Opere complementari.

Opere di adduzione.

Canali a cie lo ape rt o ed in galleria · Gallerie in pressione.

Pozzi piezometrici.

Tipidi pozzi - Equazion i generali - Oscillaz ioni di portata e di livello - Dimensiona- mento.

Condotte forzate.

General ità -Tipi - Calcolo economico e statico delle condotte scoperte in c.e , ed in acciaioe di quelle annegate in roccia·Opere accessorie .

Macchine idrauliche.

Generalità - Equaz oni generali - Schemi delle turbine- Tipico s t r utt i v i - Rendimenti - Numeri di giri caratter stic i - Funzionamenti in condizioni diverse da quelle di regime - Regolazione delle turb ne di vel oc itàe di pressione - Cenni sulle sistemazion i delle cen- trali.

(18)

Opere discarico.

Bacini di demodulazione - Canali di scarico- Sistemazioni deglialvei a valle degli scarichi.

Lezioni: 4 ore alla settimana.

Esercitazioni: 2 ore alla settimana:

- progetto completo di massima di un impianto idroelettrico ad a Ita caduta; - calcolo della portata di dimensionamento di un impianto a bassa caduta.

TESTI CONSIGLIA TI

Evangelisti· .Impianti Idroelettrici•• vol. I e Il.

Schiara - eLezion i di Impianti Idroelettrici •• voli. I-Il-III.

Contessini - «I mp i a nt i Idroelettrici - Dighe••

(19)

IMPIANTI MECCANICI

Prof. ARMANDO MONTE

Corso di laurea in

INGEGNERIA MECCANICA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Scopo del corso: far conoscere i pr

inc ipa

I i problem i attinenti gl i impianti i n d u - striali, con i quali gli ingegneri meccanici verranno a contatto durante la loro at- tività professionale, e fornire i criteri fondamentali di progettazione e

.

di valuta- zione degli impianti stessi.

Nozioni propedeutiche necessarie : le materie del bienn

io;

per il triennio

:Scienza

delle costruzion

i,

Fisica tecnica, Meccanica applicata all

e

macchine, Idraulica

.

PROGRAMMA Argoment itrattat i.

- Crite r idi progettazionedegl i impianti ind us t ria l i . La disposizione deimacchinarie de i reparti. La scelta ubicaz ion al e.

··Applicazionedei metodi di ricerc aoperativa alla progettazionedegli impianti i nd u- striali :programmazione lineare.teoria delle code. metodo di Monte Carlo. rilevazioni

istantan ee.

- Ing egner ia ec o n o mi c a: ammortame nto.deprezzamento. co s ti e va lutazio ni degli impian - ti ind us t r i a li . Criteri per la sc e lt a di impi a nti in alternativa .

- I trasporti int e r n i agli stabilimenti industriali. Magazzini e depositi.

- Impianti generali di distribuzione dell'a cqu a (per usi industriali. potabili e antincen- dio).dell'ariacompressa e degli alt ri servomezzi occorrenti neglistabiliment i ind u- striali.

- Impiantidi ricircoloe di trattamento delle acque primariee di scarico.

- Trattamentodei fanghi e rifiuti solidi di origine ind us t r i a le e civile.

- Impianti di aspiraz ione e fiIt ra z ionede Ile polluz ion i atmosfer iche prodotte nelle lavo- ra z ion i ind us t r i a l i .

- Isolamento erid u zi o ne dei rumori e dell evibrazioni in ca m po industriale.

- La prevenzione degli infortuni nelle industrie.

- I capitolati tecnici. gli appalti. i collaudi. l'avviamento . la manutenzione .

Esercita zion i : consistononella progettazione di massima di un im pi a nt o industriale. ap- plicando gli argomenti svolti a lezione.

TESTI CONSIGLIATI

Sinossi delle lezioni svolte nel Corso di Impianti Meccanici - CLUT 1974/75e. in ge- nerale. la bibliografia riportata sul testo.

(20)

IMPIANTI MINERALURGICI

Prof , CARLO C LERIC I

Corso di laurea in

INGEGNERIA MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

Il corso ha lo scopo di impartire elementi per la progettazione di cicli di trat- tamento dei minerali e per l'esercizio dei relativi impianti, sia su base tecnica che economica, in funzione delle caratteristiche dei grezzi, delle prestazioni delle mac- chine e dei requisiti dei prodotti mercantili.

È propedeutico l'esame di Preparaz ione dei minera I i.

PROGRAMMA

- I grezziminerali :campionatura. proprietà. composizione ed attitudine all'epurabilità in funzionedei vari sistemi di separazione.

- I risultati di una separazione:caratter istichedegli apparecchi separatori; indici tipic i di una separazione; il flusso e la ripartizione; la ricircolazione.

- La progettazione degli impianti:studiodei grezzi; saggi in scala ridotta; scelta delle macchine; costruzioni. accessori e servizi.

- L'esercizio degli impianti:manodopera. manutenzione. consumi di parti di usura, di ee

nergia. di reattivi. e cc .: campionatura e controlli;misure di sicurezza e di igiene.

- L'automazione negli impianti:controllo automatico di operazioni singole. e strumenta- zione relativa;cenni di regolazione dei processi;modelli empirici e teorici, loro co- struzione ;esemplificazione.

- Elementi economici per la determinazionedei costi di impi a n t o e di esercizio.

- Il recupero di mineral i poveri. di discariche e rif iuti industriali.

Esercitazioni.

Esemplificazione di cicli ditrattamento di inerti per costruzioni e massicciate.

Esemplificazione di cicli di trattamento di minerali ad umido (solfuri. ossidati, mrne- rali fluoritico-baritici. felspatico-quarzosi. sali s odic ov pota s s ic i, carboni).

Esemplificazione di cicli di trattamento a secco (amianto. talco, quarzo).

Esemplificazione di cicli di preconcentrazione involventi ca mb i a me nt o di stato, diar- rostimento magnet izzante (sid e rlt e , ematite), di pre-trattamenti idrometa Ilurg ic i (mineraI i nicheliferi); distillazione del mercurio ;amalgamazione e cianurazione dei minerali aurife- ri; la lisciviaz ionemicrobica.

TESTI CONSIGLIA TI

P.Blazy -sLa valorisation des minerais •• Presses Univo de France. Par is , 1970.

A.F. Taggart - • Handbook of M inera I dressing •• John Wi ley & Sons. New York 1954.

(21)

IMPIANTI MINERARI Pr of. LELIO STRAGIOTTI

Corso di laurea in IN G EGN ERI A MINERARIA

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

L'insegnamento si prefigge lo studio dei problemi costruttivi e di esercizio di installazioni. impianti e servizi di miniera, con particolare riguardo al sotterra- neo. Rappresenta quindi il complemento agli insegnamenti di Tecnologie minerarie e di Arte mineraria necessario per completare le conoscenze relative ai problemi tecnici di gestionedi una miniera.

È

pertanto materia praticamente in d i s p e n s ab i le per la formazione di un inge- gnere minerario.

Ha come materie propedeutiche consigliabili l'Arte mineraria,l'Elettrotecnica, le Macchine.

PROGRAMMA

- Caratteri generali degli impianti di miniera econnes s i problemi cos t r utt i vi e di ge- stione.

- Fonti di energia. Analisi delle forme di energia disponibili in canti er e: l'aria compres- sa; l'energia elettrica; l'energia meccanica ed idraulica. Problemi ditrasporto e distri- buzione dell'energia.

• Distribuz ioneed utilizzaz ionedell'ariacompressa.

- Dis t ri bu zione ed utiIizzaz ione de Il'energia elettrica;caute le e norme particola ri di s i- curezza per l'impiego;disposit iv idicontrollo.segnalaz ionee telecomando.

- Trasmiss ionedell'energia meccanica,comandi id r au li ci .

- Trasporto del minerale.Trasport i in t erni di cant ieree nelle vie.Trasporti su pia n i in - clinati.Sistemi speciali di trasporto. idr au l ici e pneumatici.

• Analisi degli impiant i di trasporto continuo e dei trasporti su rotaia:elementi costrut- tivi, criteri d'impiego.

- Trasporti esterni:tipi.confronti. Notizie particolari sulle teleferiche e su impiantispe- ciali di trasporto (lizzatura, ecc.).

• Immagazzinaggio del minerale. Silos ,deposito e discariche.

- Estrazione: tipi di impianti. L'imp ia ntodi eduzionetradizionale:problemi costrutt i v ie di eserc iz io.

• Ventilazione dei cantieri.Microclimadell'ambientedi lavoro; fabbisogno di aria; im- pianti di ventilazione, principalie secondari.

• Eduzionedelle acque:difesa dalle acque; impianti di eduzione. principalie seconda- ria .

• Illuminazione:criteri e impian ti.

- Servizivari ed installazion idi sicurezza.

Esercitazioni.

- Produzione e distribuz ionedell'aria compressa;proporzionamento di un impianto.Ana- lisi delle caratteristiche dei motori ad aria compressa.

• Distribuzione dell'energia elettrica in miniera:problemi di proporzionamento. Esercizi su vari tipi di utilizzatori, ed analisi dei problemi di sicurezza.

(22)

- Ca lco lo e modali tà di ins t a ll a zi o ne didispos it i v i di tra sm iss ionemeccanicadell'ener- gia.

- Studio e prop or z io namen t odei mez z idi tra s po rt o. conti nu i . a nastro.ad aletteraschian- tied idraulic i.

-Studio e proporzion amentodei mezz iditrasportodiscontinu i.su via ferra t a o co n te- leferiche.

- Studioe progetto dimassima dei componenti princ ipal i di imp iant idi estraz ione agab- bia ed a skip,Studiodei diag ramm idi co p pi a e di potenza di un impi a nt o di estrazio- ne.

- Risoluz ionedi problemirelat iv ialle reti di ventilazione princ ipali.ed alla ventilazio- ne secondar ia. AnaIis i de Ileca ra tt e ris tic h e dei vent i latori.

TESTI CONSIGLIA TI

Stante la varietàdegli argomen t i tr a tta ti l'inseg namentonon può basars i su diun uni - co testo di studio.Si ricorre pertantoa pi ùtest i fo nda me nt ali. oltre adivers e pubbli ca zio- ni mo no g ra fi c he;siste mat ica me nte se g na la ti agli alli evi e tutti in più copie dispon i b i l i presso la bib liotecadell'Ist i tuto di Arte mi ne ra ri a .

(23)

IMPIANTI NUCLEARI Prof. CARLO A. ARNEODO

Corso di laurea in

INGEGNERIA NUCLEARE

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Esam i propedeutici: Fisica de

l

Reattore nucleare, Macchine, Chimica degli Impian- ti nuc

leari.

PROGRAMMA Parte I

I reattori ad acqua e relativo progetto termoidraul icodel nocciolo :elenco dei problemi del progetto termoidraulico:tipi di reticoli moltiplicanti relativiai reattori ad acqua:geo- metria degli elementi di combustibile:produzionedi potenza nel nocciolo: andamento del flusso neutronico: after heat:schema termicoPWR e BWR: circolazione interna PWR e BWR:

sc ambiatori di calore.

Parte /I

Asportazione della potenza da parte dell'acq ua:cenni sulla convez ione , eb o lli zi one . burn-out,caduta di pressione.

Parte III

Esame termoidraulico dell'elemento 17x17 PWR e Bx8BWR:andamento delle tempe - rature lu n g o il raggiodell'elemento dicombustibile :calcolo della veloc ità di ci r c o l a z i o- ne naturale in un BWR:esempi numerici per i punt i precedenti.

Parte IV

Vari tipi di impianti:acqua leggera.pesante. a grafite.ad alta temperatura. ve I oci. ecc... Edifi cidei reattori e contenitori di sicurezza. Calcolo dei contenitoridi sicurezza. Pressurevessels per reattori.

Parte V

Pericolosità delle radiazioni nucleari :dosi massime assimilabil i :norme int e r na zi on a- li. Problemi relativi alla sicurezza degli imp i a nti nucleari:il rapportoRasmussen.lnciden- ti nucleari già accaduti.Collocazioneterritorialedegli impianti nucleari . Economia degl i impia nti nucleari .

Le esercitazioniriguardano applicazioni numeriche del progetto termoidraulico del noccio- lo: il calcolodella pressione nel contenitore di sicurezza. Agli studenti sarà consentita possibilità di scel t a sugli argomenti di esercitazione.

TESTI CONSIGLIA TI

«N uc lear Engineering Handbook»- Harold Etheringyon,EditorMcGraw-HiIl.

(24)

IMPIANTI NUCLEO E TERMOELETTRICI

Prof, GIANDOMEN ICOBROSSA

Corso di laurea in

IN G EG N ERI A ELETTROTECNICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO D IDA TTICO

Il corso ha lo scopo di preparare all'impostazione tecnico-economica, alla pro- gettazione ed all'esercizio delle centrali di produzione di energia elettrica di ti- po convenzionale e nucleare.

Presuppone una preparazione di base sui principi teorici (fisica generale. fisi- ca tecnica con particolare riferimento alla termodinamica, ecc.) ed applicativi (macchine term

iche,

caratteristiche dei materiali, ecc.},

Richiede buone attitudini a trasferire le conoscenze teoriche nella soluzione dei problemi relativi all

'ingegneria

dei sistemi.

Esami propedeutici.

Materie del biennio, Fisica tecnica, Macchine.

PROGRAMMA

La produzione nucleo e termoelettrica: generalità. fabbisogni,diagrammi di carico. cos ti di costruzione e produzione. comparazioni tecnico-economiche.

Sistematica degli impian ti: genera Iit à su Il' impiant ist ica.tecnic he in t e r e s s a t e . ana Iisidei sistemicomponenti. flussi energetici. materiali .tecniche progettistiche.

Sviluppo dei progetti: programmazionedegli impiant i. tipi costruttivi. determinazionedel- la potenza. ubicazione. caratteristiche ambiental i e del terreno.

Elementi esterni e strutturali: parco combustib il i .sottofondazion i. fabb ri c a t i , fondazi oni.

basamento turboaIt e rn a t o re .

Generatori di vapore:generalità. componenti. sistemistrutturali,combustibili-cener i.aria- gas.acqua-vapore. rivestiment ied isolamenti, regolazioni.

Trattamento delle acque.

Corrosioni: caratteristichedei fenomeni,superfici interessate, prevenzione.

Inquinamenti: dispersionedegli effluenti gassosi. apparecchiature didepurazione. camini.

Turbine a vapore e gas: richiami fondamentali , materiali. montaggi. perdite e rendiment i.

controll ie protezioni, problemi d'eserc izio.

Componenti deicicli termici: condensatori. preriscaldatori,deqasetori, pompe di alimen- to, tubazion i,valvole. controlli.

Sistem idi dispersione del calore: torri a secco ed a umido. ecc.

Elementi di fisicanucleare: fisi c a dell'atomo. reazioni nucleari e neutroniche, fiss ione nucleare, materiali fi s s i li e fertili , stabilità nucleare, reazioni a catena.

Generalità degli impianti elettronucleari:

isola convenzionale ed isola nucleare. reattori termici e veloci.provati e sperimen- ta Ii.

Componenti del sistema nucleare:

nocciolo, contenitore ed interni. controllo reattività. produzionee scambio calore.

(25)

Componentiint e gran t i il sistema nucleare:

sistemi di raffreddamento.ausiliari. strumentazione , elementi strutturali ed apparec- chiature di servizio.

Combustibilinucleari: materiali. fabbricazione. trasporti.ritrattamento.

Ubicazione e sicurezza degli impianti nucleari, controllo degli effluenti radioattivi.

Caratteristiche costruttivedi alcunidei princ ipali impianti in esercizio.

Esercitazioni.

Calcoli rendimento e dimensionamento elementi dei generatori di vapore. Dimensiona- mento ed ottimazioneapparecchiature impianti convenzionali e nucleari. Confronti tecni- ci ed economici. Visitead impianti.

TESTI CONSIGLIA TI

Dispense del corso - CLUT - Torino.

Testi Fis ica Tecn ica e Macchine ,

G.Willis - Nuclear power planttecnology - Ed. J.Wiley.

G.Murphy· Elements of nuclear engineering' Ed. J.Wiley.

K. Schròd e r ,-' Grosse dampfkraftwerke - Ed. Springer.

J. Ricard - Equipements thermique des usines génératrices d'énérgieélectrique • Ed. Du- nodo

Skrotski • Electric Generation - Steam Station • Ed. McGraw- H i Il.

(26)

IMPIANTI SPECIALI IDRAULICI Prof. MARCELLO SCHIARA Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso di Impianti Speciali Idraulic i si propone di dare allo studente gli ele- menti indispensabili alla progettazione delle opere di ingegneri a idraulica nel cam- po delle irrigazioni e degli impianti idroelettrici. La terza parte del corso riguar- da le sistemazioni fluviali, torrentizie ed il drenaggio dei terreni.

Esso deve quindi intendersi come corso di specializzazione con indirizzo di progettazione.

Il corso di Costruzioni Idrauliche e quello di Complementi di Scienza delle Costruzioni sono propedeutici al corso di Impianti Speciali Idraulici.

PROGRAMMA

Il corso siarticola in tre argomenti fondamentali: l}Tecnica dell'irrigazione.

Generalità - Consumi idrici delle piante - Caratter ist iche dei terreniagrari - Bilan cio idrico di un terreno agrario - Modalità distributive dell'acqua irr igua: portata fitt izia.

continua. corpid'acqua.turni. orari - Irrigazionea scorrimento. per s ornmers i one , per inf i lt ra zi o ne . per aspersione - Misura. regolazionee ripartizione delle acque irri g ue:

sern imoduf i. moduli. part itori, regolatori di livello.

Il) Impianti idroelettrici.

Generalità. caratteristiche idrologichedi una utilizzazione idroelettrica - Schemi tip i- ci di imp ia nt i - Opere di derivazione. di adduzione . bacinidi carico.pozzi piezometri- ci. condotte forzate e loro equipaggiamento - Macchine idraulichea reazionee ad azio- ne > Modalità di regolazione - Centrale.

III)Sistemazioni idra u lic h e .

Il problema generale della difesa dalle acque naturali - Elementi di dinamica fluviale - Trasporto solido - Sistemazioni montane. velocità limitedi trascinamento. pendenza di compensazione dei corsi d'acqua montani· Brigl ie - Sistemazioni fluviali: criter idi int e r v e nt o . trasporto solido. arginature. pennelli.scolmatoridi piena e divers ivi·Bo- nifiche: integrali. di trasformazione. di conservazione - Criteridi progetto· Drenaggio dei terreni come sistemazione idraulico-agraria:criteri di valutazione della necessità del drenaggio. principi di funzionamento idraulico.dimensionamento.

Lezioni: 4 ore settimanali.

Esercitazioni : 4 ore settimanali in cui vengono sviluppati due progetti a scelta dellostu- dente.

TESTI CONSIGLIA TI

Schiara - Lezioni di Tecnica delle Irrigaz ioni.

Schiara - Lezioni di Impianti Idroelettrici - voli. I. Il. III.

Supino - Le reti idrauliche.

Chiaves - Il drenaggio.

(27)

IMPIANTI SPECIALI TERMICI (Civili)

Prof , GIOVANNI SAGGESE

Corso di laurea in

IN G EG N ERIA CIVILE NOTIZIE GENERALI

Il PERIODO DIDATTICO

Il corso di Impianti Speciali Termici per Civili intende chiarire i legami stret- ti esistenti fra architettura, struttura ed impianti degli edifici. facendo risultare indispensabile la collaborazione, nella fase di progetto, fra gli ingegneri di varie specializzazioni: architettonica strutturale, impiantistica.

In particolare il corso mira a mettere in rilievo che, dalla suddetta collabora- z ione, può derivare un notevole contributo a Ila conservaz ione del!' energia ed alla dim inuz ione del I 'inquinamento atmosferico e term

ico.

Gli esami propedeutici al Corso di Impianti Speciali Termici per Civili sono

:

Fisica e Fisica Tecnica.

PROGRAMMA

Problemi del benessere fisiologico connessi alle caratteristiche degli edifici e degli im- pianti termici.

Grandezze fisiche che intervengono nello studio - Temperatura operante. temperatura media radiante etc. - Equazione di confort termico secondo Fanger - Modello matematico deIcorpo umano e defin iz ione de Ila nuova temperatura effettiva.

Impianti di riscaldamento e di ventilazione.

Potenze termiche inv e rn a l i per il riscaldamento in condizionistazionarie: influenza della composizione delle strutture - Trasmissione del calore attraverso le pareti in condi- zioni non stazionarie:attenuazione e sfasamento - Riscaldamento in t e r m i tt e nt e - Sistemi per il riscaldamento a convezione ed a radiazione - Calcolo delle reti idrauliche per la distribuzione del fluido riscaldante - Calcolo dei vari tipi di corpi riscaldanti - Regolazio- ne degli impianti di riscaldamento - Collaudo degli impianti di riscaldamento - Ventilazio- ne naturale negli edifici - Impianti di ventilazione - Filtrazione dell'aria - Fenomeni di con- densazione sulle pareti - Impianti di termoventilazione.

Impianti di condizionamento dell'aria.

Diagramma di Mollier ed elementi base per il condizionamento dell'aria - Calcolo del- le potenze est ive ed invernaIi per i I cond iz ionamento: inf luenza de Ila natura de Ile strut- ture • Radiazione solare - Impianti di condizionamento a tutt'aria ed impianti misti-Com- mutaz ione stag iona le - Sis t e m i per iI cond izionamento a portata variabi le - Re golaz ione degli im p i a nt i di condizionamento - Collaudo degli impianti di condizionamento dell'aria.

Centrali termiche.

Centra Ii termiche per risca Ida mento e cond iz ionamento - Centra I i d i quartiereed urta- ne· Problemidella combustione - Bruciatori - Caldaie - Camini - Inquinamento atmosferi- co - Legge antismog - Calcolo del consumo di combustibile con il metodo dei gradi - gior- no.

Centrali frigorifiche.

Centrali frigorifiche a compressione e relativi cicli - Scambiatori di calore impiegati per l'evaporazione e la condensazione dei fluid ifrigorigen i - Centrali frigorifiche ad as- sorbimento e re lativi c ic Ii - Torri di raffreddamento - Trattamento de Il'acqua neg I i impian- ti termici.

Problemi economici.

Ricerca di ottimazione tecnico-economica del complesso struttura-impianto.

(28)

Calco lo di reti per la distr ibuz io ne diflu idi vettori term i c i - Appli caz i one dell e re la- zion i per ilbenes s ere fisiolog i co- Prog etto e prev entivodi un impian to diris c a ld ament o- Prog ettodi un imp iantodi co ndi zion a me nt o a tutt'ar i a e mist o· Semi na ri su arg o me n ti re- centi de lla ricerca.

TESTI CONSIGLIA TI

Code gone - Br u ne l li · Fisic a Te cn i ca -II vol.- 2a parte - Ed. V.Giorg io . Pi z z ett i - Con d i z io nam e ntodell ' ar i a - Ed. Tamb urin i.

io.

(29)

IMPIANTI SPECIALI TERMICI

per Meccanici

Prof. VINCENZO FERRO

Corso di laurea in INGEGNERIA MECCANICA

NOTIZIE GENERALI

Il PERIODODIDATTICO

Scopo del corso.

Fornire al futuro ingegnere-impiantista una conoscenza tecnico-progettativa di- rettamente utilizzabile sia nell'industria che nella professione nel campo degli im- pianti termotecnici attualmente esistenti e di maggiore impiego nel nostro paese.

Corsi propedeutici.

Fisica Tecnica . Misure Termiche e Regolazioni. Macchine.

PROGRAMMA

Problemidi benesse refisiolog ico negli impianti di riscaldamentocivileed industriale e ne' condiz ion ame nt o est ivoed inverna le.

Determinazione delle potenze termiche trasmesse attraverso le strutture in regime sta- zionario nel funzionamento es t i v o ed invernale.

Trasmiss ionedel calore in regime variabile.

Impiant i di riscald amentope redific i civ il i al a convenz ione

b] a radiazione

Impiantidi riscaldamentoper edifici industriali a) aerotermi

b) termoventi lazione c) radia z ione

Riscaldamento a pompa di calore.

Centrali termiche per risca ldamento a) di edifici singol i

b) di quartie re ed urbane c) di edific i industr iali

Im pi a ntidi condizio namento per edifici civil i a) im pi a nti a tutt'aria

b) im p ia n ti misti

cl impianticon condiz ionatoriautonomi

Distribuzionedell'aria negli im p i a nt i di condizionamento per edif ic icivil i.

Regolazione degli impianti di condizionamento per edifici civili.

Impiantidi condiz ionamento per edifici industriali (soluzioni caratterist iche per varie industrie).

Dis tr ibuz ionedell'aria negli impianti di condizionamento di tipo industriale.

Regolazionedegli impiantidi condizionamento pe redifici industr ial i.

Impiantidi condiz ionamentoa pompa dica l o re . Central itermiche per il condiz ionamentodell'aria

al per edifici civili b) per edifici ind u s t r i a l i

Centrali fr gorife re per il condizionamentodell'ar ia a) per ed fici civili

b) per ed fici ind us t r i a l i

(30)

Impianti di essiccamento.

Elettrotermia.

Esercitazioni.

Calcolo di cicli termodinamic i per centrali termoelettriche - Bilanci energetici· Cal- colo Torri di refrigerazione -Calcolo impianti di condiz ionamento. di vent i laz ione e di termoventilazione per applicazioni civili ed industriali - Calcolo camere di combustione di generatori di vapore - Calcolo di centrali di riscaldamento di quartiere ed urbane - Vi- s ite a impiant i termoe lettric i e di cond iz ionamento.

TESTI CONSIGLIA TI

Brunell -Codegone - Fisica Tecnica. vol. Il. p. Ll , Pizzett - Condizionamento dell'aria.

Parolin -Fantini - Impianti Tecnici.

(31)

INDUSTRIALIZZAZIONE E UNIFICAZIONE EDILIZIA

Prof. PIETRO NATALE MAGGI

Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE

NOTIZIE GENERALI

I PERIODO DIDATTICO

Definizione - Disciplinache studia i fondamenti metodo logici e le strumentazioni operative concernenti il processo edilizio industrializzato, con specificoriferimen- to ai problemi della normazione tecnica edilizia e della moderna progettazione in- tegrale coordinata.

PROGRAMMA Metodo e contenuto.

O. Collocazione e significatodel corso nel quadro int e rdis cip linare delle materie tecnico- architettoniche contemplate dalla Facoltà.

1. Informazioni sul contesto edilizio.

1.1· Stato attuale della struttura dell'industr ia edilizia in Italia.

1.2 - Configurazionedella distribuzione della domanda di abitazioni sul territorio nazio- na le: le aree disviluppo urbano.

1.3· Schematizzazione dell'attuale organizzazione del sistema normativo.

1.4· Analisi dialcuni aspetti della normazione vigente.

1.5 - Situazione attuale dei capitolati di appalto.

1.6 - L'industrializzazionedell'edilizia in alcuni contesti europei. 1.7· La prefabbricazione edilizia.

2. Strumenti per la progettazionee per la produzione nell'edil iz ia industrializzata . 2.1 - Coordinazione dimensionale e coordinazionemodulare.

2.2 - Il problema delle tolleranze nella costruzione.

2.3· Il riporto di quote in cantiere.

2.4 - Il controllo statistico della qualità.

3. La pianif icazioneoperativa.

3.1 • Informazione tecnica della produzione.

3.2· Informazione tecnica-organizzativa per il cantiere.

4. Il processo ediliz io ind us t r ia l i z z a t o . 4.1 - L'organizzazione del processo.

4.2 - Gli assetti organizzativi degli approcci all'industrializzazione.

4.3 - Rapporti fra progettazionee processo.

4.4 - La normat iva ne I processo.

Verifica del flusso didattico.

La materia si pone come completamento dell'apparatometodologico e professionale del- l'allievo ingegnere orientato al proprio inserimento nel campo delle attività specifiche del- l'industriaI izzazione ed i I iz ia (Arch itettura Tecnica

I.

Arch itettura e Compos iz ione Archi- tettonica, Urbanistica.Estimo. Materie Giuridiche. Tecnica delle Costruzioni). Pertanto la collocazione idonea del corsoènell'ultimo anno del piano di studi. in correlazione in- terdisciplinare con altri corsi aventi finalità di approfondimento metodologicoa livello su- periore (Architettura Tecnica Il. Tecnica delle CostruzioniIl. Calcolo Numerico e :"ro- grammazione. Impianti Speciali Termici). in vista della preparazione organicadel bagaglio teorico oggi necessario per affrontare i I nuovo prob lema de Ila progettaz ione ediI izia inte- grale con mentalità industriale.

Esercitazioni.

Consistono nello svolgimento di specifici temi progettuali edilizi rateati ed ex tempo- rane ì.a carattere eminentemente operativo. e. nel loro complesso. forniscono una verifica dell'impostazione teorica della materia trattata nelle lezioni.

TESTI CONSIGLIA TI

Collana AIRE. Franco Angeli Editore - Voli. 2.3.4.5 -1969-1974.

Collana del Programma CNR/lE, Adelphi Editore, opere 1,2,3,4,5,6,1973.

Dispense su argomenti particolari approntate dall'Istituto di Architettura Tecnica.

(32)

INGEGNERIA SISMICA

(secondo il nuovo Statuto

«

Dinamica delle Strutture e dei Terreni») Prof. GIANMARIO BO

Corso di laurea in INGEGNERIA CIVILE

PROGRAMMA

I PERIODO DIDATTICO

Il corso prevede lo studio di sistemi oscillanti sia ad un sol grado sia a più gradi di libertà. Particolareattenzioneè dedicata alle eccitazioni «random» di tipo sismicoe al- la risposta struttura le in campo elastico e in campo plastico.

E' anche stud iato i I comportamento de I terreno per effetto d i ecc itazio n i sis mic he e la int e ra z i o ne dinam ica terreno-s truttura.

Vengono ill u s t r a t e le tipologie strutturali degli edifici con particolarerig uardoalle a- zioni orizzontali. sia del vento.sia sismiche con le correnti schematizzazioni dicalcolo.

Sono analizzati i metodi di calcolo dinamicidi più larga approssimazione necessari per l'impostaz ione inizia le de I progetto de Ila struttura. trattata sia come sistema d iscre- to,sia come sistema continuo.Sono ind i c a ti inoltre i metodi di approccio più approssima- ti che richiedonodi solito l'impiegodell'e laboratore.

TESTI CONSIGLIA TI

Newmark-Rosenblueth -Fundamenta Is of Earthquake Engineering (Prentice Ha Il tnc.), Grandori • Introduzione all'Ingegneria Sismica (Tamburini).

Belluzzi • Scienza delle Costruzioni· Vol.IV (Zanichelli).

Sono infine in c ors o di redazionegli appunti delle lezioni .

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

Lo studente dovrà inoltre acquisire 4 CFU attraverso ulteriori attività nel SSD SECS- P/07 (Economia aziendale), coordinate da un docente, organizzate anche in raccordo con la

f) la previsione della figura dello ‘studente part-time’, con le relative modalità del percorso formativo.. Durante la propria carriera universitaria, lo studente

Il corso è destinato agli studenti che mirano ad una carriera di altro profilo nel campo della economia e della finanza, delle banche di investimento e

SI AVVISANO GLI STUDENTI CHE, COME DELIBERATO NEL CONSIGLIO DI CORSO DI STUDI DI MEDICINA VETERINARIA DEL 22/03/2019, IL LAUREANDO POTRÀ INIZIARE LE ATTIVITÀ INERENTI LA TESI DI

* Il presente modulo deve essere caricato on line nell’apposito modulo di registrazione.. Informativa e protezione

Il Titolare del trattamento è l’Università degli Studi

- Una conversazione libera in lingua araba sugli argomenti trattati durante l’anno (Presentarsi, Famiglia, Lavoro).. I criteri per la valutazione