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IL KNOW-HOW DELL INSEGNANTE MODELLO

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Academic year: 2022

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IL KNOW - HOW DELLINSEGNANTE

MODELLO

85 SUPERCONSIGLI PER INSEGNARE CON SUCCESSO

Di Alessandra Bedin

(2)

dell’autore è strettamente proibita.

I NDICE

Cosa otterrai………...………..…3

Note sull’autrice………...………..…..4

Perché,cosa, come?...7

E adesso?...8

Il Primo Giorno………...………. 9

A tutte le lezioni: Ambiente, Studenti………...………10

Consigli pratici………...………... 11

Programma, Materiale………...……….12

Didattica………...……….…..13

Immagine, Carattere, Voce ………...………...…....14

Verifiche e registrazioni, Varie, Alla fine della lezione …...………..15

Le mie personali 4 Strategie...16

Risorse utili, Contatti………...………...20

(3)

1. C

OSA OTTERRAI

Questo report ti rivelerà come con semplici e mirate azioni potrai letteralmente trasformare le tue lezioni (nello specifico trattiamo di danza, ma può essere benissimo applicato anche ad altre discipline) in momenti gratificanti sia per te che per gli allievi.

• Le tue saranno lezioni di sicuro impatto con risultati concreti e visibili fin dall’inizio, dal punto di vista relazionale, metodologico e organizzativo

• Scoprirai come con poco sforzo puoi trasformarti in un leader e ottenere gratificazioni e piacevolezza dal tuo insegnamento

• Seguire queste indicazioni ti renderà un insegnante ricercato, amato e stimato

• Ti collocherai immediatamente a un alto standard qualitativo nel tuo lavoro

• Ti garantirai nel lungo termine un vantaggio competitivo sicuro

• Faticherai molto meno ed otterrai allievi più entusiasti e partecipi!

(4)

2. “C

HI È

A

LESSANDRA BEDIN E PERCHE

'

DOVREI FIDARMI

?”

Ti è mai capitato di seguire dei corsi di danza e di non ritenerti

soddisfatto del lavoro che stavi svolgendo?O adesso che magari stai insegnando, di non ottenere il massimo dalle tue lezioni?

Tranquillo, ci siamo passati in tanti...

Ecco perché ho deciso di condividere con te delle informazioni rivoluzionarie, che ti permetteranno di rifarti di anni buttati via

inutilmente, acquisendo d'ora in poi l'approvazione di tutti coloro che, assistendo alle tue lezioni, torneranno entusiasti e ti faranno un

passaparola virale ovunque!

E tutto questo senza dover spostarti di casa o spendere una fortuna in corsi specializzati...

(5)

Aspetta... Ma perché te ne sto parlando proprio io?

Che esperienze avrei per darti suggerimenti sull‘insegnamento?

Lascia che ti dica un po' di me... Lo studio della danza fin dall'età di quattro anni avrebbe dovuto soltanto correggere un problema di

rotazione al piede destro... Ma è finito invece per diventare la mia vita, anche nel mondo dell'insegnamento!

Come tutti i danzatori, anch’io ho affrontato le problematiche più sentite, come la crescita smisurata dei quadricipiti, la scoliosi e la necessità di rimanere a dieta.

Negli anni cambiai diverse scuole e stili: l'ambiente umano che vi si respirava, in genere, era tutt'altro che edificante e positivo... :/

Ma quando ho dovuto cimentarmi con l‘insegnamento io, ho scoperto e messo a punto un sistema efficacissimo per legare a me per sempre allievi entusiasti e partecipi.

(6)

Dopo aver insegnato per dieci anni in diverse scuole di danza (classico, punte, jazz, propedeutica) e aver diretto la mia scuola per tre anni prima di avere due bellissimi bambini, ho capito come affrontare le

problematiche legate all'insegnamento e non vedo l'ora di facilitare il compito a quanti vorrebbero

'capire come si fa'! :O

Eccomi quindi, a problemi risolti, col desiderio di mettere a disposizione di aspiranti giovani danzatori, insegnanti, appassionati e artisti desiderosi di arricchire le loro esperienze con le soluzioni più incredibili!

(7)

Seguimi e scoprirai cosa ho imparato durante i training al Conservatorio Coreutico e con i formatori dell’ICDF - soprattutto con i noti insegnanti

australiani David Stanfield e Roz Hancock, ampiamente riconosciuti per le loro competenze e qualità straordinarie di comunicatori e leader.

3. P

ERCHÉ

,

COSA

,

COME

E DOPO

?

PERCHÉ QUESTO REPORT?

C’è bisogno di saper gestire efficacemente una classe, in quanto troppo spesso si focalizza soltanto su pochi aspetti (tecnici) tralasciando l’insieme di fattori che invece determina un apprendimento ottimale.

• Se userai le tecniche che ti sto per spiegare, eviterai distrazioni in classe perché tutti saranno invogliati a partecipare alle tue lezioni

• Ecco come questo ti può essere utile: abiliterai i tuoi allievi a

responsabilizzarsi e arrangiarsi anziché dover sempre correre loro dietro

• Se imparerai le strategie che ti spiegherò fra poco stabilirai un contatto umano di qualità con ciascuno di loro, che non scorderanno mai

COSA FARE?

La regola generale per ottenere un buon feedback a lezione è: diversificare la comunicazione e creare un ambiente stimolante, abbattendo le distanze tra te e gli allievi.

Ricercatori nell’ambito dell’apprendimento hanno scoperto che si impara molto meglio se si ricevono stimoli che colpiscano più sensi possibili. Questo report ti

(8)

insegnerà come mettere in pratica nel dettaglio ogni tua lezione in modo che gli allievi ricevano il messaggio e non lo scordino più.

COME?

In tre semplici passi concettuali faremo in modo di:

• Stabilire un primo contatto con gli allievi che permetta sia a te di

insegnare efficacemente che all’allievo di esprimersi in modo partecipe e pertinente, senza che si senta escluso, isolato o ‘inutile’ nel processo.

• Oltre a valorizzare le relazioni (aspetto ancora più educativo

dell’insegnamento che si sta per impartire) registreremo tutto: ancora prima di iniziare il corso, durante lo stesso e alla fine.

• Considerare, in ultima analisi, la flessibilità - di fondamentale importanza perché ci permette di ‘scavalcare’ anche i migliori suggerimenti e di

rendere le lezioni davvero ‘uniche’ e ‘indimenticabili’.

E DOPO?

Per essere sicuro di ottenere allievi fedeli ed entusiasti, pensa alla

pianificazione dell’insegnamento ‘totale’ nel lungo termine, anche proprio prevedendo programmi per diversi anni. Stabilisci fondamenta forti mentre proietti i tuoi insegnamenti nel loro futuro. Avrai lezioni sempre ‘pregnanti’ e significative, che garantiranno un successo costante e crescente negli anni.

R

IASSUNTO

:

RACCOGLIERAI CIO

'

CHE SEMINI

!

PER CUI

SEMINA L

ECCELLENZA

4. C

OSA FARE ORA

Ecco cosa devi fare ora per essere sicuro di ottenere successo

nell’insegnamento. Segui ogni voce e trasforma le tue lezioni in momenti unici, passo dopo passo, aspetto dopo aspetto.

(9)

IL PRIMO GIORNO

– presentati, racconta un po' di te e della tua esperienza, e chiedi agli studenti di fare altrettanto

– chiedi loro le loro aspettative – descrivi le attività che si faranno

– elenca le informazioni che saranno importanti

– fornisci uno schema scritto dopo aver introdotto l'argomento della lezione: chiara introduzione, tema principale o punti chiave,

conclusione

– se l'hai previsto, presenta loro un manuale, che vedano un video e rispondano alle domande del workbook a casa

– dài loro il programma della lezione per iscritto, consiglia loro un quaderno

– sottolinea che il successo finale sarà un successo condiviso – ripassa ciò che è stato appreso precedentemente

– indica loro su cosa focalizzare l'attenzione durante la lezione – dai loro la disponibilità a chiamarti per qualsiasi problema

– fai loro una panoramica del corso (di tutto il corso) e illustra la singola lezione. Fai conoscere gli orari.

(10)

A TUTTE LE LEZIONI

AMBIENTE

– libera l'ambiente da distrazioni e interruzioni

– crea un ambiente in cui tu, come adulto o bimbo, desidereresti apprendere

– ambiente professionale: libera la sala da attrezzi vari

– prepara il locale, pulisci la lavagna, controlla la temperatura, luce e areazione, materiali, cd...

STUDENTI

Le caratteristiche personali dell'allievo possono comprendere:

– abilità mentale

– divertimento nell'apprendimento – autostima

– conoscenza attuale e livello di capacità – necessità di successo

– consapevolezza di utilità futura

– successo in esperienze di approfondimento passate – quantità di risorse personali investite

– ansietà riguardo ad alcune situazioni

(11)

CONSIGLI PRATICI

– mai avanzare se gli studenti non sono perfettamente sicuri in un esercizio

– adeguati alle necessità della classe, chiedi loro la velocità che preferiscono quando parli

– hanno max 20 min di concentrazione

– chiedi loro circa le barriere all'apprendimento che sanno di avere – chiedi loro se hanno qualche metodo d'insegnamento che

preferiscono

– dopo aver fatto loro una domanda, aspetta 5-8 secondi per farli pensare, poi chiama una persona specifica o chiedi alla classe di rispondere come gruppo

– condividi con loro e fai condividere esperienze ed esempi. Dai loro un po' più di spazio!

– Incoraggiali a fare domande in qualsiasi momento del corso, non continuare finché non sono tutte risposte

– i lavori di gruppo stimolano a pensare, a esprimere opinioni, a usare info che già conoscono e che li inducono a pensare

creativamente, poi preparano gli studenti ad analizzare un

problema e a porre domande, mantengono alto il loro interesse, facilitano la memoria, li aiutano a raggiungere conclusioni logiche, arricchiscono tutti

– permetti loro di porre/rispondere alle domande, non farlo tu per loro

– gli studenti devono applicare/dimostrare l'esercizio tutto in una volta

– incoraggiali a rischiare, sbagliare, ritentare e avere successo in questo!

– Lodali al momento giusto, con coerenza

(12)

PROGRAMMA

– Preparati la lezione e variala di volta in volta, se necessario. Metti per iscritto il programma della lezione, anche per loro

– Dai schemi brevi, con meno di sette voci

– Considera gli obiettivi del corso, gli argomenti da trattare, il tipo di lezione, il luogo di ritrovo, le dimensioni della classe, il tempo di preparazione, le caratteristiche degli allievi, la differenza tra i componenti del corso, la tua esperienza col metodo

d'insegnamento. Poi, scegli il metodo d'insegnamento.

– Organizza l'incontro su di un obiettivo e sii breve.

– Comincia spiegando chiaramente il programma della lezione:

scopo-contenuto-obiettivo-orari per l'intervallo-limiti di tempo

– scrivi i punti chiave su un foglio o usa schemi per ricordare l'ordine delle informazioni o per non saltarle

MATERIALE

– usa video, manuali, strumenti, ritmi, esercizi, fotocopie... Varia i mezzi di comunicazione mentre insegni

– usa lavagne, cartelloni per i punti chiave, video per ripasso – filmali e porta il cavo perché si vedano in TV

– il materiale della lezione deve essere inerente all'obiettivo – insegna con materiali organizzati e significativi

– accordati con un negoziante per avere sempre gli stumenti necessari a disposizione

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DIDATTICA

– inframezza con esercizi creativi

– Le tre strategie dell'istruzione sono: ripetizione-associazione- sensoriale (dvd, lavagna...)

– Preparati a presentare le informazioni in modo conciso e organizzato, logico e in sequenza

– non metterti su un piedistallo, evita barriere tra te e la classe – ammetti quando non sai rispondere e lavora per recuperare – applica subito la teoria

– sii professionale

– dimostra: spiega quello che stai per fare, come farlo e perché – con gli adulti, lavora e spiega i motivi di ciò che farai/fai. Essi

pensano indipendentemente, quindi èducali all'indipendenza!

– dimostra tecnicamente perfettamente, guidali a fare l'esercizio lentamente dando loro il tempo sufficiente, accompagnali a eseguirlo nuovamente, ad eseguirne altri e a ricordarli

– falli imparare a memoria, così non dimenticano

– nell'apprendimento di un esercizio ci sono tre livelli: iniziale, intermedio e finale

– fai ripetere loro ciò che viene comunicato, usa schemi

– fai pause per pensare all'ordine logico dei tuoi pensieri e cerca il modo migliore per esprimerti

– non leggere le tue note agli studenti, mantieni il contatto visivo con la classe

– usa frasi brevi, e non limitare le tue idee. Abbi il tuo stile!

(14)

IMMAGINE

– Non criticare gli altri, anzi accetta le opinioni, i commenti e le critiche verso di te

– Sii un leader: nell'aspetto fisico, sii riposata, lavati i denti o prendi mentine, capelli e ascelle in ordine e profumate, vestiti di

ricambio...

CARATTERE

– La chiave di tutto è la flessibilità

– Sii vigoroso, organizzato, flessibile, paziente, tollerante, entusiasta, positivo, un buon esempio, una guida...

– abbi una mente aperta e un'attitudine positiva

VOCE

– parla in modo vivace, con toni variati

– parla a velocità comprensibile, anche affinché prendano appunti. Fai pause!

– dai istruzioni con un tono di conversazione, chiaramente, e sii conciso. Parla 'con' loro e non 'a' loro, usando il pronome 'noi'

– Fai pause per pensare all'ordine logico dei tuoi pensieri e cercare il modo migliore per esprimerti

– parla a voce alta o udibile, usa il microfono se necessario

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VERIFICHE E REGISTRAZIONI

– prepara un test di controllo del tuo insegnamento, ogni tanto

– Prepara verifichette informali, ogni tanto (potrebbe essere chiedere loro i nomi dei passi visionando un video o dare loro una sequenza a voce che devono eseguire senza che tu gliela spieghi fisicamente) – tieni registrazioni accurate della presenza/frequenza degli allievi,

delle loro esecuzioni e dei loro progressi

VARIE

Se lavori in squadra, assicurati di avere gli stessi obiettivi, sentiti a tuo agio e viceversa.

Abbiate rispetto e fiducia reciproca!

ALLA FINE DELLA LEZIONE

– programma un tempo per le domande e le risposte

– Riassumi ciò che è stato appreso (collega le lezioni e abituali a pensare)

– dai loro un modulo di valutazione da completare per te, a metà corso. Conterrà: esposizione e stile dell'insegnamento, contenuto teorico, luogo, soddisfazione dei propri progressi

– quanto erano interessati e attenti gli studenti?

– Invitali a parlarti fuori dalle lezioni, se hanno problemi

(16)

Con questi 85 punti, caro amico insegnante di danza, avrai senz'altro una marcia in più e otterrai davvero ottimi feedback e soddisfazioni.

Inutile dire che l'ingrediente principale è sempre la tua passione, ma vedrai grandi miglioramenti anche solo applicando una piccola porzione di questa lista!

Ed ora... Scopri anche le mie personali 4 Strategie per:

1. Fare in modo di farti pagare dai tuoi allievi sempre puntualmente (metodo molto usato in America e molto

efficace!)

2. Un modo originalissimo per coinvolgere il cuore e unire tutti, adulti, ragazzi e soprattutto bambini in modo che si sentano utili e un motivo in più perché non vedano l'ora di

tornare a lezione

3. Una strategia simpatica e discreta con cui scopri cosa pensano realmente i fruitori della tua scuola, e come mettere in atto

le migliorie che servono

4. Come poter correggere gli studenti in libertà e salvarsi da possibili guai o denunce dovuti al fatto che li devi 'toccare' per

far sentire loro le correzioni che dài

1. La Tattica della 'Mora'

Fin troppo spesso capita che tra gli allievi che si iscrivono si individuano subito quelli che... tardano a pagare, approfittando della situazione o addirittura trascinando altri nella stessa malaugurata abitudine.

Come ovviare una volta per tutte a questo problema?

(17)

Hai una data di scadenza per l'affitto o le tue spese? Supponiamo che sia il 10 di ogni mese, e che tu entro tale data debba avere tutte le mensilità pagate (nel caso il tuo regolamento prevedesse di poter pagare mese per mese, ma questo concetto è valido anche per bimestri, trimestri,

semestri etc)

Ogni allievo deve aver saldato la sua mensilità entro il 10 del mese, senza eccezioni. Chi arriverà anche soltanto con un giorno di ritardo dovrà corrispondere una mora pari ad una maggiorazione del 10% sulla mensilità.

Questo per tutelarti sia da ritardi che da 'furbi' che non pagano le mensilità. Ovviamente, chi si presenta ai corsi senza aver pagato non potrà accedervi, e questo è il primo discrimine su cui si dovrebbe basare la frequentazione. Piuttosto, puoi chiaramente istituire delle borse di studio parziali o totali in caso di talenti senza possibilità economica di pagare i corsi. Ma fai rispettare questa regola aurea, e i soldi ariveranno sempre, e sempre puntuali... o al massimo ti arriverà un 10% in più in ritardo :-)

2. Tutti per Uno... Uno per Tutti!

Un ottimo metodo, testato, e che funziona sempre (alle volte coinvolge di più, alle volte meno, ma rimane una strategia vincente in ogni

situazione!), è quello di riservare una piccola porzione delle rette mensili al sostegno di un bambino nelle zone povere del mondo, che induca i piccoli a scrivere e disegnare, a spiegargli quanto appreso a scuola di danza, inviandogli foto di gruppo etc. e che li incoraggi quando vedono appese le lettere del bambino sostenuto. Ognuno di loro può sentirsi libero di esprimersi con lui (nei termini degli accordi previsti con la compagnia del sostegno), inoltre questo sistema ti consentirà di raccogliere un'offerta ogniqualvolta creerai un evento, di avere allievi reattivi ed entusiasti, di fare un'opera di bene e di regalare tanti amici a un bambino meno fortunato!

La migliore compagnia, e la più affidabile, con cui ho sostenuto dei bambini dal 2007 senza problemi di sorta e con grandissime

soddisfazioni (che ora lascio cogliere proprio ai miei figli!), è

Compassion (www.compassion.it), che tra l'altro li sostiene anche dal punto di vista spirituale, insegnando loro verità bibliche e a pregare per gli allievi, in uno scambio davvero utile per tutti e completamente

coinvolgente!

(18)

Anche i meno giovani si innamoreranno di questo progetto, e saranno contentissimi di sostenerlo vedendo il frutto di queste relazioni epistolari e della vicinanza, amicizia e solidarietà di ciascuno.

Inoltre, questo metodo è abbastanza poco usato, invece tu puoi farne un punto di forza facendo sapere a tutti che tieni a far del bene e che

attraverso le rette, c'è il modo di essere efficaci anche in altre parti del mondo. E bastano una trentina di euro al mese perché questo avvenga!

3. Sondaggi Top-Secret

Un'idea intelligente da percorrere per conoscere davvero che cosa

pensano i clienti della tua scuola (che è anche un ottimo modo, umile e brillante, per far vedere che ci tieni, che sei flessibile, disposto ad

accettare critiche costruttive e a venire loro incontro), è istituire una cassetta 'postale' (anche decorata a mano, più carina) con un cartello dove scrivi 'In che cosa la scuola potrebbe migliorare? La tua opinione è importante!'. In modo del tutto anonimo, chi vorrà aggiungersi al coro con idee nuove scriverà su un pezzo di carta la propria opinione e te la lascerà in cassetta, in modo che tu possa aggiustare il tiro man mano senza dar l'idea che non ti importi nulla di loro :-)

4. Avverti prima e Cerca un Accordo

Una delle situazioni più spiacevoli che si sono venute a creare negli ultimi pochi anni è il dover affrontare allievi e genitori sconcertati e

scandalizzati perché l'insegnante ha osato sfiorarli (magari chiedendo loro il permesso!) per far 'sentire' loro le posizioni di danza o correggerli.

In alcuni ambiti, questo è sfociato addirittura in denunce! Come ovviare a questo problema? Noi abbiam bisogno di fare il nostro lavoro! Ebbene, se non lo sanno, spiegaglielo, e poi accordati.

Nella maggior parte dei casi i genitori di giovani allievi non hanno idea di cosa comporti l'insegnamento della danza, quindi è meglio che vengano a conoscenza di quello che starai per fare, sempre alla prima riunione in cui hai già detto loro della puntualità nei pagamenti.

(19)

Qui devi far sapere loro che la danza prevede un'esperienza fisica, imperniata attorno a un certo atletismo e alle reazioni muscolari e posturali. Per far sì che ciò avvenga correttamente e in sicurezza, fai capire loro che è un'esperienza che avviene attraverso il 'modellamento', in cui serve l'intervento anche proprio 'fisico' dell'insegnante. Per rendere chiari i concetti, c'è bisogno di correggere 'manualmente' gli allievi, e non si può pensare di riuscirvi in qualche altro modo. Il corpo reagisce in base alle sensazioni e alle percezioni fisiche, e questo richiede input pratici, oltre e più che teorici.

Se arrivano a comprendere questo, capiranno che tu non vuoi 'abusare' degli allievi, ma accompagnarli a 'sentire' i movimenti in modo che la loro non sia solo una danza 'imitativa', ma fondata su sensazioni fisiche corrette.

Quindi, fai firmare loro un rogolamento che includa la clausola 'comprendo che le lezioni di danza debbano svolgersi come un'esperienza pratica e sensoriale, e che il fatto di correggere

manualmente gli allievi non equivale minimamente ad abusarne, o a picchiarli'

Chiarito questo, dovresti essere a posto. Istituisci anche una lezione aperta a metà anno, per mostrare i progressi degli allievi e rassicurare ulteriormente i genitori sul fatto che stai insegnando in questo modo per una ragione precisa e con degli obiettivi altrettanto precisi. Loro

vedranno che, pur 'toccando' gli allievi, non stai abusando di loro, e capiranno molto bene perché a inizio anno li hai avvertiti su questo punto.

Aumenternno la stima e la fiducia nei tuoi riguardi, e ti rispetteranno anche di più, senza contare che li educherai indirettamente alla cultura della danza eseguita in modo corretto.

Ti sono piaciute queste 4 strategie? :-)

Se questo supporto ti è stato utile, ti invito a lasciarmi un feedback in www.webdanceacademy.com/blog/

Se hai domande o dubbi, scrivimi pure qui alessandra@webdanceacademy.com

(20)

News!

Per approfondire ulteriormente il tuo lavoro, ti consiglio di collezionare TUTTE le risorse Web Dance Academy e metterle in pratica ad ogni lezione di danza, sia che tu sia allievo o insegnante. Aiuteranno a migliorare

notevolmente il tuo lavoro in termini di qualità, consapevolezza e risultati.

Se anche tu ad esempio sei come me e tieni alla qualità del tuo insegnamento, prenotati immediatamente il Report+Video e Bonus

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Oppure per aggiungere valide idee nel percorso d'insegnamento della Sbarra a Terra, clicca qui

Aspetto la tua testimonianza con i risultati dell’applicazione di queste istruzioni.

Buon lavoro!

Alessandra Bedin

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