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Dott. Francesco Del Giudice Centro Sclerosi Multipla c/o Divisione di Neurologia Ospedale G. Jazzolino, Vibo Valentia

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Academic year: 2022

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corso della malattia (DMDs, dise- ase-modifying drugs), ma anche di II linea e per i quali, essendo ne- cessario un monitoraggio accu- rato durante la somministrazione, sono stati garantiti Day Hospital ed accessi ambulatoriali dedicati.

In particolare, la presa in cari- co dei pazienti, qualche anno fa, è stata peraltro strutturata in un protocollo d’intesa stipulato tra AISM (Associazione Italiana Scle- rosi Multipla) provinciale ed Azien- da Sanitaria che ha consentito, oltre alla possibilità di garantire tutte le terapie attualmente pos- sibili, anche dei monitoraggi cli- nico-strumentali in tempi brevi e con percorsi dedicati, che vedo- no la preziosa collaborazione del- la Radiologia, diretta dal Dott.

Sandro Baldari, della Cardiologia, diretta dal Dott. Michele Comito, delle Malattie Infettive diretta dal Dott. Raffaele Brogna, dell’Ocu- listica, diretta dal Dott. Carmelo Traclò, del Laboratorio Analisi di- retto dal Dott. Carmine Scafuro, della dermatologa Dott.ssa Silva- na Calabretta, della fisiatra Dott.

ssa Rita Montesanti, del farma- cista territoriale Dott. Giuseppe

Borello. Tale rete consente di da- re risposte veloci e qualificate ad ogni esigenza del paziente, in un percorso strutturato che prevede visite ambulatoriali, ricoveri in re- gime di DH, ricoveri ordinari, esami e valutazioni specialistiche mira- te. Nell’ottica di mettere sempre al centro di ogni nostra azione la persona con SM, siamo orgogliosi di aver intrapreso, insieme a tut- to il personale dell’U.O.C. di Neu- rologia, all’AISM e soprattutto con il sostegno del Commissario Dott.

ssa Maria Bernardi, la sommini- strazione del vaccino anti-CO- VID-19 a tutti i pazienti con SM (ove possibile in base alla tempi- stica della terapia praticata) resi- denti nella nostra provincia, anche a quelli che si curano in altri Cen- tri ai quali abbiamo chiesto di se- gnalarceli.

Potrebbe descrivere

l’organizzazione in termini di differenti professionalità del vostro Centro?

Le figure professionali che afferi- scono al nostro Centro SM sono così definite: Il Direttore dell’U.O.C.

Neurologia, Dott. Franco Gala- Quando nasce il vostro Centro

per la Sclerosi Multipla?

Il Centro Sclerosi Multipla dell’O- spedale “G. Jazzolino” di Vibo Valentia nasce all’inizio degli an- ni 2000. È però solo negli ultimi anni che, su impulso del Diretto- re dell’U.O.C. di Neurologia, Dott.

Franco Galati, è stato creato un apposito team strutturato e for- mato dal sottoscritto, Dott. Fran- cesco Del Giudice, il quale aveva maturato ampia esperienza e specifica formazione in ambito universitario e presso altri Centri di eccellenza per la gestione della SM, dal collega Dott. Pietro David, che già si occupava dei pazienti affetti da tale patologia presso il nosocomio di Vibo Valentia e che aveva a tal uopo conseguito una formazione specifica, da infermieri dedicati, riabilitatori, logopedisti e neuropsicologi.

La sinergia del gruppo, così cre- ato, ha permesso di implemen- tare sensibilmente il numero dei pazienti che vengono oggi cu- rati presso il nostro Centro e ciò in quanto si è pure garantito agli stessi non solo un trattamento con farmaci di I linea modificanti il de-

Dott. Francesco Del Giudice

Centro Sclerosi Multipla c/o Divisione di Neurologia Ospedale “G. Jazzolino”, Vibo Valentia

L intervista a...

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Ospedale “G. Jazzolino” di Vibo Valentia.

multidisciplinare oltre che multipro- fessionale, si concretizza poi nella collaborazione, davvero esempla- re, con le strutture operative ed i servizi presenti nell’ASP e già cita- ti (radiologi, cardiologi, infettivolo- gi, oculisti, dermatologi, fisiatri). Un idoneo PDTA, istituito anche grazie alla sensibilità dell’attuale Com- missario Straordinario Dott.ssa Maria Bernardi, garantisce tempi certi e precisione operativa a ta- li collaborazioni.

Dal punto di vista della struttura - infrastrutture e apparecchiature - quali sono le risorse a disposizione del vostro Centro?

Pur con i limiti strutturali tipici di tutto il nostro Ospedale, il Cen- tro è costituito da un ambula- torio dedicato, un’apposita sala infusionale con una poltrona per infusione e due lettini, tre pom- pe di infusione, un monitor mul-

dedicato al monitoraggio in te- lemedicina ed in collaborazione con HTN Virtual Hospital di Brescia che eroga prestazioni sanitarie di teleconsulto, tele-refertazione e tele-monitoraggio dei parame- tri vitali, per quanto concerne la prima somministrazione di un far- maco, il fingolimod, che richiede un monitoraggio continuo per 6 ore almeno dell’attività cardiaca.

Le apparecchiature dell’U.O.C. di Neurologia (elettroencefalogra- fo, ecoDoppler, elettromiografo) sono inoltre a disposizione per ogni esigenza del Centro, così come le attrezzature di tutti i ser- vizi dell’Ospedale.

Quanti sono i pazienti afferenti al Centro e in percentuale come si distribuiscono secondo le diverse forme di SM?

I pazienti in cura presso il nostro Centro SM sono 131, di cui circa 90 con SMR, 36 con forme secon- Dott. Francesco Del Giudice ed il

Dott. Pietro David, entrambi con esperienza e formazione specifi- ca, un’infermiera - Dott.ssa Ma- riella Vacatello - formata alla somministrazione anche di far- maci delicati che richiedono una expertise particolare, una neu- ropsicologa, Dott.ssa Fiorella Mi- gliarese, che accompagna nella comunicazione della diagnosi e nel monitoraggio della valutazio- ne neuropsicologica, una logope- dista, Dott.ssa Giuliana Cappon, che fornisce un valido contributo nella valutazione e nella riabilita- zione logopedica e nutrizionale, una fisioterapista, Dott.ssa Tere- sa Esposito, che valuta le necessi- tà riabilitative del singolo paziente e provvede alla prima riabilitazio- ne in caso di ricaduta. Queste ul- time figure sono coordinate dalla Dott.ssa Lilly Giurgola, coordina- trice infermieristica dell’U.O.C. di Neurologia.

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In considerazione della variabilità della malattia e delle caratteristi- che specifiche della singola per- sona, l’obiettivo è, dunque, quello di “personalizzare” il più possibile il trattamento. La scelta terapeu- tica viene, comunque, condivisa tra medico e paziente, rispettan- do le normative di prescrivibilità e bilanciando le necessità di effica- cia e sicurezza del farmaco, con la qualità di vita e le esigenze fami- liari, sociali e lavorative del malato (“patto terapeutico”).

In definitiva, la terapia farma- cologica istituita per modificare l’andamento della malattia (DMT, disease-modifying therapy), ha evidenze scientifiche di efficacia nella riduzione del rischio di nuo- vi episodi clinici acuti, di nuove lesioni demielinizzanti e della di- sabilità nel breve termine; inoltre, i dati degli studi osservaziona- li suggeriscono anche un effetto nella riduzione del rischio di disa- bilità a lungo termine.

Quanto allo scenario terapeutico attuale della SM, si segnala che esso contempla oltre 10 differen- ti molecole con altrettanti diversi meccanismi d’azione, protocolli di somministrazione e monitoraggio con farmaci che si distinguono in farmaci di I e di II linea, a seconda dello stadio di avanzamento del- la malattia o se il paziente non ri- sponde validamente ai primi.

Nel nostro Centro, in particola- re, per quanto concerne l’aspet- to terapeutico viene offerta una terapia per le cosiddette ricadute o riacutizzazioni di malattia, che prevede, attraverso un ricovero in DH o, nei casi di prima diagnosi, attraverso un ricovero in regime ordinario, la possibilità di effet-

tuare terapia cortisonica ad alto dosaggio per curare l’infiamma- zione della malattia presente in quel momento.

Oltre all’aspetto prettamen- te curativo dei sintomi della cu- ra cortisonica, offriamo, inoltre, ai pazienti la possibilità di essere trattati con i DMDs di I linea (in- terferoni, copolimero, terifluno- mide, dimetilfumarato) che sono meno efficaci ma anche che pre- sentano una tossicità minore con un follow-up più semplice da ef- fettuare rispetto a quelli di II linea;

sono farmaci che si usano per le forme iniziali di malattia con un carico lesionale basso e con bas- sa attività infiammatoria e che possono essere somministrati per via sottocutanea, intramuscolare od orale.

Accanto alle terapie di I linea, da qualche anno garantiamo anche il trattamento con i farmaci di II li- nea, quali cladribina (CLA), na- talizumab (NTZ), fingolimod (FTY), alemtuzumab (ALM), ocrelizumab (OCR), mitoxantrone (MTX) e ci- clofosfamide (CFX), che sono far- maci molto più efficaci, utilizzati nelle forme attive di malattia con elevata attività infiammatoria e, comunque, per quelle forme di malattia che rispondano a parti- colari requisiti o per forme che non rispondono in maniera adeguata ai farmaci di I linea. Sono farma- ci per i quali è, peraltro, previsto un ampio screening infettivologi- co, ematochimico, cardiologico, dermatologico, oculistico, en- docrinologico e radiologico pre-trattamento, nonché un con- trollo ferreo e sistematico post-in- fusione e che possono essere a somministrazione orale od infusio- dariamente progressive e 5 con

sclerosi multipla primariamente progressiva (SM-SP).

Per quanto riguarda l’aspetto terapeutico, quali sono le attuali possibilità per un paziente affetto da SM?

La risposta a tale quesito impo- ne di premettere, innanzitutto, che la scelta del trattamento farma- cologico viene effettuata, nel ri- spetto di quanto asserito dalla letteratura internazionale, secon- do quelle che sono le condizioni del singolo paziente; in pratica, si tratta di individuare il farmaco più idoneo al trattamento della pa- tologia in relazione al reale stato di salute dell’ammalato, alle sue necessità sociali, alle sue scelte ove possibile, informandolo pre- ventivamente sulle terapie che si ritiene di prescrivere e sull’oppor- tunità di utilizzo dei farmaci. Ov- vio è che i principali obiettivi che si pongono le terapie della SM sono:

somministrare la terapia sintoma- tica per favorire il recupero dalle ricadute e ridurre la loro gravità mediante trattamento con tera- pia steroidea ad alto dosaggio;

prevenire le ricadute e prevenire o ritardare la progressione della malattia (DMDs di natura immu- nomodulante e immunosoppres- siva). In altri termini, i trattamenti impiegati nella SM si propongo- no di prevenire danni irreversibili e accumulo di disabilità, che pos- sono verificarsi già nelle fasi iniziali della malattia: per questo motivo la comunità scientifica è unifor- memente concorde sull’impor- tanza di un trattamento precoce, anche dopo il primo attacco di malattia a diagnosi effettuata.

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la prevenzione della perdita della funzione, al miglioramento o ripri- stino della funzione, al manteni- mento della funzione corrente, al rallentamento dell’eventuale de- cadimento funzionale od ancora alla compensazione della funzio- ne persa.

In tale contesto, pertanto, appare necessaria una corretta metodo- logia riabilitativa e un’adeguata organizzazione multidisciplinare in grado di garantire “un approc- cio globale alla gestione dei ser- vizi sanitari” e la “gestione clinica, attraverso la responsabilizzazione dei diversi professionisti”.

le persone affette da SM, deve avvenire in strutture che possano garantire le più appropriate ca- ratteristiche al loro interno, affin- ché il percorso riabilitativo possa essere eseguito nella maniera più completa ed adeguata.

La nostra ASP ha un Servizio di Ri- abilitazione ambulatoriale diretto con perizia, e con grande sensi- bilità verso il problema SM, dalla Dott.ssa Rita Montesanti. Nono- stante la carenza di personale, il Servizio garantisce un congruo numero di valutazioni mensili e di prestazioni annuali, secondo la ri- chiesta del Centro che con esso (a seconda del farmaco ogni me-

se, ogni sei mesi od ogni anno).

A tal fine, come si diceva, il Centro è dotato di una specifica saletta infusionale con strumentazione specifica e la nostra équipe se- gue globalmente il paziente.

Come affrontate la disabilità e la necessità di riabilitazione?

Che cosa potete offrire ai pazienti in questo senso?

Com’è noto, il trattamento riabi- litativo rappresenta, al pari del trattamento farmacologico, par- te integrante del processo tera- peutico della persona affetta da

Equipe del Centro SM. Da sinistra: Dott.ssa Teresa Esposito (fisioterapista), Dott. Francesco Del Giudice (neurologo esperto in SM), Dott.

Giovanni Franco (neurologo), Dott.ssa Mariella Vacatello (infermiera), Dott. Pietro David (neurologo esperto in SM), Dott. Franco Galati (Direttore U.O.C. Neurologia), Dott.ssa Laura Giofrè (neurologa), Dott.ssa Lilly Giurgola (caposala), Dott.ssa Giuliana Cappon (logopedista), Dott.ssa Fiorella Migliarese (neuropsicologa).

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AGGIORNATI PER RIMANERE INFORMATO

Corso FAD per Neurologi, Farmacisti e Infermieri

Dal vostro punto di vista cosa possiamo aspettarci per il futuro in termini di ricerca sulla patologia e nuove prospettive terapeutiche?

Con la premessa che ci sono di- versi farmaci in sperimentazione (ozanimod, ofatumumab, ponesi- mod, laquinimod, etc.) e che la ri- cerca va avanti per sperimentare nuovi approcci alla malattia per ottenere, dunque, farmaci più effi- caci e con scarsi effetti collatera- li, e conseguentemente migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla, il nostro obietti- vo resta un aggiornamento con- tinuo per quanto riguarda nuove possibilità terapeutiche e soprat- tutto l’impegno costante affinché queste nuove molecole, e quin- di nuove terapie, possano essere garantite ai pazienti afferenti al nostro Centro, per evitare il feno- meno della migrazione sanitaria e la logica riduzione delle proble- matiche inerenti lo spostamento in luoghi non prossimi ai pazienti e, al contempo, la riduzione della spesa sanitaria della nostra ASP.

Quali sviluppi prevede ci possano essere per il vostro Centro nel prossimo futuro?

Quanto abbiamo finora ottenuto è il frutto dell’intenso lavoro di tutti.

Alle nostre latitudini, per ottenere qualche risultato, è necessario uno sforzo di molto superiore rispetto ad altre realtà. Io credo che presto vedremo un aumento delle per- sone con SM che decideranno di affidarsi al nostro Centro, maga- ri rientrando da altre realtà dove attualmente sono seguite. Se ciò avverrà, avremo necessità di altre figure professionali da affianca- re a quelle esistenti o di dedicare le attuali in maniera esclusiva. In ognuno dei due scenari ciò com- porterà, immancabilmente, un mi- glioramento culturale di tutto il personale che ruota intorno alla sclerosi multipla con ricadute po- sitive sui diversi Servizi che con es- se interagiscono, sulle persone che ad essi si rivolgono anche per al- tre necessità. Tutti noi siamo con- vinti che la cultura genera cultura ed è per questo che siamo sempre pronti ad apprendere dagli altri n collabora. Nello specifico, il Cen-

tro SM provvede, in collaborazio- ne con il Servizio di Riabilitazione a realizzare la prima valutazione, la prima bozza del PRI (Percorso Riabilitativo Individuale) e alla for- nitura delle prestazioni riabilitati- ve necessarie durante l’eventuale degenza.

Il Progetto proseguirà, alla di- missione del paziente, in uno dei Centri di Riabilitazione territoriali ritenuti adeguati alla tipologia di presa in carico necessaria in quel caso. Il Centro provvederà a com- pletare, ove necessario, la valuta- zione funzionale complessiva, a produrre le eventuali necessarie modifiche alla bozza ricevuta e a programmare, realizzare, verifica- re l’efficacia dei programmi stessi.

Il Centro di Riabilitazione dovrà essere individuato attraverso un criterio di prossimità oltre che di adeguatezza.

Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione importante per migliorare la qualità della vita delle persone affette da SM.

Interni dell’ambulatorio del Centro SM dell’Ospedale “G. Jazzolino”.

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